Copyright. DIARIO degl

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Copyright. DIARIO degl"

Transcript

1 n Co ONALEDELVENETO OREGI GLI CONSI A TALI I TÀ D 50 UNI 1 sig lio reg ion ale one uzi vol ari l ave nezi a de lv MENTI iavveni DIARIO degl 849 AGOSTO1 848MARZO1 eto en

2 Segreteria Regionale per gli Affari generali, giuridici e legislativi Dirigente Stefano Amadi Unità complessa studi, documentazione e biblioteca Dirigente Claudio Giulio Rizzato Testo e grafica a cura di Daniela Marzinotto Staff Unità complessa studi, documentazione e biblioteca Riproduzione a cura del Centro Stampa del Si ringrazia per la concessione d uso delle immagini: Fondazione Musei Civici Veneziani Fondazione Querini Stampalia, Venezia Collezione privata, Rovigo Museo del Risorgimento e della Resistenza, Vicenza E vietata la riproduzione delle immagini Immagine di sfondo in copertina: Carlo Zatti. Ritratto di Daniele Manin investito dei pieni poteri Venezia, Museo Correr

3 La rivoluzione a Venezia, diario degli avvenimenti -marzo 1848 agosto 1849 Luigi Querena. Veduta di Venezia - Piazza S. Marco il 22 marzo Venezia, Museo Correr 2

4 La rivoluzione a Venezia, diario degli avvenimenti -marzo 1848 agosto 1849 Introduzione Nell ambito delle iniziative del volte alla celebrazione del 150 dell Unità d Italia, abbiamo ritenuto interessante, tra i diversi contributi offerti dalla nostra struttura, raccontare in un diario gli avvenimenti di Venezia dal marzo 1848 all agosto La Biblioteca dispone, infatti, di due volumi: Fatti di Venezia, Piemonte e Roma. Fatti di Venezia degli anni Venezia, Co tipi di Gio. Cecchini, 1850 Memoriale Veneto storico politico Pietro Contarini. Venezia, Melchiorre Fontana Editore, 1874 pubblicati pochi anni dopo la caduta della Repubblica veneta, che espongono, giorno per giorno, i fatti avvenuti durante la Rivoluzione e l assedio di Venezia. Ci siamo basati su questi due testi scritti in lingua italiana arcaica, che hanno presentato, a volte, difficoltà di lettura per una corretta traduzione, per raccontare quanto è avvenuto a Venezia e nelle province venete in relazione anche agli accadimenti che avevano luogo nelle altre province italiane o negli altri Stati europei. Il risultato è una pubblicazione che illustra i fatti arricchita dalla riproduzione autorizzata dei meravigliosi dipinti, documenti e oggetti, di proprietà dei Musei civici di Venezia, della Fondazione Querini Stampalia, del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza, della Collezione privata di Rovigo e da alcune foto dei luoghi in Venezia che ricordano i due maggiori protagonisti di quel periodo, Daniele Manin e Niccolò Tommaseo. Claudio Giulio Rizzato Daniela Marzinotto Gennaio

5 La rivoluzione a Venezia, diario degli avvenimenti -marzo 1848 agosto 1849 Indice 1. Antefatto pag La Rivoluzione a Venezia pag Il governo provvisorio pag La rivoluzione in terraferma pag Richiesta di adesione al Regno di Sardegna pag Fusione di Venezia con il Regno di Sardegna pag L armistizio di Salasco e le conseguenze per Venezia pag La Dittatura di Manin pag Il governo dittatoriale a tre pag L aiuto a Venezia delle province italiane e degli altri Stati pag Le sortite da Venezia pag Un anno dall arresto di Manin e Tommaseo pag Assemblea dei rappresentanti dello Stato veneto pag Manin eletto Presidente dell Assemblea pag Resistere ad ogni costo pag L attacco alla città pag Il colera e il bombardamento di Venezia pag Venezia allo stremo pag La resa pag. 60 Fonti (testo) pag. 67 Fonte (parte delle immagini) Mostra 28 ottobre gennaio 2012 presso Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto: La differenza repubblicana - Volti e luoghi del a Venezia e nel Veneto. 4

6 La rivoluzione a Venezia, diario degli avvenimenti -marzo 1848 agosto 1849 Napoleone Nani, Manin e Tommaseo liberati dal carcere sono portati in trionfo in piazza San Marco, particolare.venezia, Fondazione Querini Stampalia 5

7 La rivoluzione a Venezia, diario degli avvenimenti -marzo 1848 agosto ANTEFATTO Nell anno 1847 Venezia è occupata ed oppressa dagli Austriaci. Daniele Manin e Niccolò Tommaseo, chiedono, in occasione di conferenze o con istanze e petizioni, al governo austriaco, nuovi ordinamenti politici e nuove franchigie. Manin, partecipando al IX Congresso degli scienziati italiani che ha luogo nel mese di settembre e che vede la presenza di ben studiosi, si guadagna la definizione, che gli attribuisce la polizia austriaca, di pericoloso campione degli interessi nazionali. Tommaseo, da parte sua, tra le tante iniziative volte all allentamento dei dettati liberticidi, in una petizione, chiede la mitigazione delle disposizioni sulla censura. Le richieste sono respinte e i due vengono incarcerati il 18 gennaio Da quel momento l agitazione legale finisce per lasciare il posto ad un agitazione rivoluzionaria, in analogia con quanto sta avvenendo negli altri Stati. Il governatore militare Zicky trasmette a Radetzky rapporti sempre più preoccupanti sulla situazione della città. Intanto cresce il numero degli uomini senza pane e senza lavoro e la direzione dell Arsenale rifiuta agli operai un aumento delle paghe. Il 25 febbraio 1848 il governo pubblica la norma del Giudizio Statario (per la condanna alla pena di morte immediata e senza appello, né ricorso in grazia, per i casi di tumulto e di rivolta) in considerazione dello stato in cui si trova il regno lombardo veneto. Qualunque azione poteva essere giudicata colpevole: come portare certi colori o cantare certe canzoni. Napoleone Nani, Manin e Tommaseo liberati dal carcere sono portati in trionfo in piazza San Marco.Venezia, Fondazione Querini Stampalia 6

8 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti LA RIVOLUZIONE A VENEZIA 16 marzo Giunge la notizia della rivoluzione di Vienna. 17 marzo A Venezia il popolo in fermento, rinfrancato dalla notizia dell insurrezione a Vienna, chiede la liberazione di Manin e Tommaseo alle grida di Vogliamo e subito! ma il governatore esita ad acconsentirvi: il popolo si reca allora nelle Prigioni sul Rio della Paglia liberando i prigionieri politici e portando a spalla, in trionfo, in Piazza San Marco, Daniele Manin e Niccolò Tommaseo. Si formano assembramenti. I soldati austriaci schierati in Piazza attendono un pretesto per scagliarsi sulla folla e ritenendo di essere stati oltraggiati dalle grida e da qualche colpo di pietra si precipitano nel mezzo minacciando gli insorti con le baionette. Alcuni veneziani rimangono feriti, uno resta soffocato nella calca. Litografia Kier. 17 marzo Daniele Manin e Niccolò Tommaseo liberati dalle carceri per volere del Popolo e portati da questo in trionfo, litografia colorata. Venezia, Museo Correr 7

9 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti 1848 Litografia Kier. 17 marzo I tre colori nazionali italiani coraggiosamente innalzati dal Popolo Veneziano durante ancora il dispotismo austriaco, litografia colorata. Venezia, Museo Correr Litografia Kier. 18 marzo Coraggio dimostrato dai Veneziani contro le truppe austriache che occupavano la piazza di San Marco, litografia colorata. Venezia, Museo Correr 8

10 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti marzo Il popolo giunge in piazza con fare minaccioso ma disarmato, espone bandiere tricolori, ognuno appende al petto la coccarda italiana. Nell irritazione crescente alcuni smuovono le pietre dal selciato e le lanciano verso i soldati austriaci. I soldati inveiscono contro il popolo, scaricano i fucili contro gli inermi, cinque muoiono e parecchi rimangono feriti. Il popolo fugge fremendo e chiedendo armi, alcuni cominciano a toglierle ai soldati. Più tardi il podestà Correr, seguito dal Corpo municipale si reca dal governatore e chiede la formazione di una Guardia civica temporanea. Il governatore impaurito vi acconsente. 19/20 marzo Giornate dedicate all ordinamento della Guardia civica. 21 marzo Gli operai dell Arsenale si ammutinano contro il colonnello Marinovich. 22 marzo Marinovich viene ucciso dagli operai. Manin riesce ad impadronirsi dell'arsenale con l'aiuto degli operai e degli ufficiali. Anche i reparti della fanteria-marina e dell'artiglieria passano agli insorti, che possono disporre di un ingente quantitativo di armi e munizioni. Carlo Alberto Radaelli, in accordo con Manin, alla testa di un gruppo di Guardie civiche, prende il controllo della Gran guardia austriaca di piazza San Marco, mentre altri insorti occupano gli ingressi del Palazzo del governo. I soldati gettati i pomponi giallo-neri vi sostituiscono la coccarda tricolore, esempio che viene seguito da tutti i soldati italiani presenti a Venezia. A questo punto anche gli uomini del municipio, che fino a quel momento avrebbero tentato una mediazione con le autorità austriache, si schierano con gli insorti e invitano il governatore a cedere loro il potere. La capitolazione, in cui si dichiara la cessazione del governo civile e militare che al momento viene assunto dai deputati, è firmata dal governatore militare, conte Zichy. La notizia della capitolazione è annunciata dai deputati stessi al popolo che subito diffonde per la città al grido di Viva Venezia! Viva l Italia! Alle 14 convengono in piazza circa 2000 guardie civiche per assistere alla benedizione del vessillo tricolore. Manin, facendo rilevare come Venezia sia solo una delle repubbliche dal cui complesso l unità italiana deve sorgere, al grido di Viva l Italia! ripetuto con entusiamo dalla folla, conclude il suo intervento proponendo quali parole guida della Repubblica ordine e moderazione. I deputati che avevano stipulato la capitolazione con i due governatori austriaci così si esprimono:cittadini! La vittoria è nostra e senza sangue. Il governo austriaco civile e militare è decaduto. Gloria alla nostra brava guardia civica! I sottoscritti vostri concittadini hanno stipulato il trattato formale. Un governo provvisorio sarà istituito, e frattanto per le necessità del momento i sottoscritti contraenti hanno dovuto istantaneamente assumerlo. Il trattato viene pubblicato oggi stesso in un apposito supplemento della nostra gazzetta. Viva Venezia! Viva l Italia! La capitolazione prevede la cessazione del governo civile e militare, l abbandono della città e dei Forti da parte delle truppe austriache con partenza per Trieste, restando a Venezia le truppe italiane, il materiale da guerra e tutte le casse. Il nuovo governo avrebbe provveduto al trasporto delle truppe. A garanzia del trattato il comandante Zichy sarebbe stato l ultimo a lasciare Venezia. Di notte sventola sul forte di Marghera il vessillo dell indipendenza italiana, posto dalla Guardia civica di Mestre, impadronitasi con un colpo di mano della Fortezza, delle munizioni e delle artiglierie. La sera di quella gloriosa giornata in tutta la città il popolo grida Viva San Marco!. Evento più grande, insperato, non registrò forse mai nei suoi annali la storia. Senza sangue, in mezzo ai più gelosi rigori, a tiranna prepotenza di schiere, si conquistò una città, meraviglia del mondo, si liberarono gli oppressi dal giogo: l ingegno vinse, si stese a piè la potenza, il coraggio dominò la forza, la parola spezzò alle baionette la punta. 9

11 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti 1848 Litografia Kier. 22 marzo Daniele Manin proclama la Repubblica Veneta, litografia colorata. Venezia, Museo Correr Tricolore con Leone di San Marco e data 1848, issato sulla lunetta XII di Forte Marghera. Vicenza, Museo del Risorgimento e della Resistenza 10

12 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti IL GOVERNO PROVVISORIO 23 marzo Il comandante della Guardia civica Angelo Mengaldo istituisce un governo provvisorio a capo del quale viene nominato in qualità di Presidente Daniele Manin. La sua nomina e quella dei componenti del governo è confermata per acclamazione da parte della civica e del popolo. Nella notte i Chioggiotti, scoperto che il comandante austriaco aveva ordinato di aprire il fuoco contro la loro città, occupano il Castel San Felice e i Forti adiacenti. A Rovigo, Treviso e a Udine cessa il governo civile e militare austriaco e viene istituito un governo provvisorio. Il governo provvisorio della Repubblica veneta: 1) pubblica l elenco delle persone che sono state incaricate delle funzioni governative. Daniele Manin, Niccolò Tommaseo, Jacopo Castelli, Francesco Camerata, Francesco Solera, Antonio Paolucci, Pietro Paleocapa, Leone Pincherle, Angelo Toffoli; 2) assicura garanzie agli stranieri che vivono in città; 3) adotta a figli della Repubblica i figli di Eugenio Zen, morto durante gli avvenimenti del 18 marzo in Piazza san Marco. I comuni di San Donà di Piave e di Cavarzere inviano l atto di adesione alla Repubblica veneta. 4. LA RIVOLUZIONE IN TERRAFERMA 24 marzo Giunge la notizia della liberazione di Milano nel medesimo giorno (22 marzo) Anche Padova viene liberata dagli austriaci e aderisce alla Repubblica veneta. Lo stesso avviene per Treviso e Udine. Per decreto del governo è restituito agli imputati per qualunque responsabilità penale il diritto naturale alla difesa. Vengono posti in libertà i detenuti per opinioni politiche. 25 marzo Vicenza viene sgomberata dagli austriaci e si costituisce un governo provvisorio, come pure a Belluno che aderisce alla Repubblica. Si invitano i soldati ad arruolarsi al nuovo Corpo di guardie mobili cittadine. 26 marzo Viene soppressa la tassa personale. Il comune di Portogruaro aderisce alla Repubblica 27 marzo Si stabilisce la bandiera della Repubblica veneta. Essa deve essere composta da tre colori: verde, bianco e rosso. Il verde al bastone, il bianco nel mezzo, il rosso pendente. In alto in campo bianco, fasciato dai tre colori, il Leone giallo. Coi i tre colori, comuni a tutte le bandiere odierne d Italia si professa la comunione italiana. il Leone è simbolo speciale di una delle Italiane famiglie. Si decreta l istituzione di dieci battaglioni della Guardia civica mobile. Viene istituita la Guardia civica stazionaria: sono chiamati tutti i cittadini dai 18 ai 55 anni. A Feltre si forma un governo provvisorio che aderisce alla Repubblica 28 marzo Si istituisce un Comitato di difesa. Si riduce di un terzo il prezzo del sale. Castelfranco spedisce l atto di adesione alla Repubblica, come pure Montagnana attraverso l invio di due deputati, Vicenza aderisce alla Repubblica veneta, con atto solenne. 29 marzo Tutti i cittadini delle province unite alla Repubblica Veneta sono dichiarati uguali nei diritti civili e politici qualunque sia la loro confessione religiosa. 31 marzo Nella caserma di San Francesco della Vigna viene rinvenuto un mortaio e un obusiero (obice) montati sopra fusti di ferro e poggiati a piattaforma diretti precisamente verso il campanile di San Marco, ciò sembra dimostrare che gli austriaci avessero in animo di colpire Venezia. Carlo Alberto giunto a Lodi con il suo stato maggiore trasmette agli italiani della Lombardia, della Venezia, di Piacenza e Reggio un proclama in cui così si esprime: Io vengo tra voi alla testa del mio esercito, secondando così i più intimi impulsi del mio cuore: io vengo tra voi non 11

13 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti 1848 curando di prestabilire alcun patto: vengo solo per compiere la grand opera dal vostro stupendo valore così felicemente incominciata. Venezia invia soldati ed armi alla difesa del Friuli. 1 aprile Il governo stabilisce che la coccarda nazionale sarà composta da tre colori: verde nel centro, rosso al di fuori e bianco nel mezzo e abolisce il bollo sui giornali. Chioggia spedisce atto formale di adesione alla Repubblica veneta. A Verona e a Belluno intanto la popolazione esercita atti di ribellione. 2 aprile Movimenti e azioni anche a Camposampiero, Udine, Padova e Treviso. 3 aprile I cittadini in possesso di armi sono invitati a consegnarle dietro compenso. Si forma un Corpo di 200 soldati di cavalleria regolare, mediante arruolamento volontario. A Feltre si raccoglie un gruppo di cento giovani volontari. Proclama in Verona del maresciallo Radetzky rivolto a tutti i cittadini fatta eccezione per le guardie civiche, per la consegna delle armi entro 24 ore, conseguenza in caso di disobbedienza, la pena di morte. Secondo proclama di Radetzky dichiara Verona in stato d assedio e impone un prestito di tre milioni. 4 aprile A Venezia il governo abolisce la pena di arresto per contravvenzione di finanza e pone in libertà gli individui già condannati per questi motivi. 5 aprile Gli ebrei sono invitati dal loro rabbino-maggiore a prestarsi nelle funzioni di Guardia civica anche di sabato. Parte la prima crociata (truppe composte da volontari) veneziana che si dirige a Palmanova. 6 aprile Si decreta che tutti gli impiegati che partono per la crociata conservino i loro gradi e i loro averi e si autorizzano i comuni a far fronte alle spese occorrenti al mantenimento ed alloggiamento delle truppe di permanenza o passaggio nelle rispettive località, e quelli che non avessero mezzi, a chiederli ad altri comuni o anche a privati. 8 aprile Parte la seconda crociata veneta verso il Tirolo, con oltre cinquecento uomini. A Montebello gli austriaci si scontrano con un corpo di volontari. Sono padovani, trevigiani e lombardi, per la maggior parte studenti, danno prova di grande coraggio ma alla fine sono costretti a ritirarsi. Si contano perdite da entrambe le parti. Battaglia in prossimità di Peschiera con la perdita per gli austriaci di circa 2500 uomini fra morti, feriti e prigionieri. Dopo tale vittoria le truppe piemontesi e lombarde si spingono fin quasi sotto il tiro di cannone delle mura di Verona dove Radetzky fa dirigere i cannoni contro la città. 9 aprile Tumulti in Piazza San Marco. Il numero 13 del giornale intitolato Libero Italiano è dato alle fiamme per aver usato parole di diffidenza nei confronti di Re Carlo Alberto e del generale Durando in relazione alla loro lentezza nelle operazioni di guerra. 10 aprile Prima adunanza della Consulta di Stato in Venezia. La Consulta ha creato al suo interno una Giunta permanente per l esame delle petizioni. Giunge a Palmanova il Corpo dei crociati veneziani insieme ad un altro Corpo proveniente da Udine. 11 aprile A Castelnuovo vengono trucidati gli abitanti e saccheggiato e bruciato il paese. Il console di Sua Maestà, Re di Sardegna, informa del riconoscimento ufficiale del governo veneto da parte del Piemonte. 12 aprile Vicino a Verona nel corso di una battaglia tra Piemontesi e Austriaci questi ultimi sono costretti alla ritirata con gravi perdite. A Venezia, in risposta all istanza di alcune cittadine, volendo queste dar dimostrazione di patriottismo e di emancipazione, il Comando della Guardia civica accorda la costituzione di un battaglione femminile (non armato). Il ruolo al quale le donne sono destinate riguarda l organizzazione dell assistenza e dell equipaggiamento delle truppe. Immediatamente si pubblicano volantini con l invito alle donne ad occuparsi dell educazione morale dei figli anziché portare il fucile. In realtà le donne già da tempo combattevano ma non ufficialmente. 12

14 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti aprile Il governo invita i cittadini ad offerte generose destinando a favore dei poveri i pegni depositati presso il monte di pietà al di sotto di lire 4. Moltissime donne povere offrono suppellettili e matrone si recano di casa in casa a raccogliere le offerte delle famiglie; altre questuano nelle vie e sono cospicue le somme ottenute tanto che per qualche tempo si può provvedere alle necessità senza ricorrere ai prestiti del municipio, che in seguito diventeranno indispensabili. Tutti i beni posseduti da Francesco V già duca di Modena posti nelle province della Repubblica veneta sono sequestrati a vantaggio dello Stato di Modena. Il generale Alberto La Marmora giunge a Venezia a prestare la sua opera nell armata della Repubblica. 17 aprile I crociati da Palmanova si spingono fino a Visco paese di confine illirico e posizione occupata dai soldati austriaci. Azzardano l attacco ma sono costretti presto alla ritirata. Alcuni volontari tra i quali il pittore Caffi cadono prigionieri ma quest ultimo dopo una serie di vicissitudini trova scampo e salvezza. 19 aprile Gli israeliti di Venezia tributano anch essi nel loro maggior tempio solenni esequie agli italiani morti per la causa. Anche la città di Lonigo aderisce alla Repubblica. 20 aprile A Verona nuove disposizioni prevedono il divieto di uscire dalle porte della città e l uso del cannocchiale; 300 cannoni sono puntati a minacciare la città. I cittadini devono ritirarsi alle 23 nelle loro case, pena la fucilazione. 170 studenti napoletani sbarcano dal Po a Polesella armati di fucile e spada diretti verso Padova. 22 aprile Udine si arrende agli austriaci per capitolazione senza il consenso del popolo. 26 aprile I volontari padovani e veneti che avevano occupato Bevilacqua sono costretti ad abbandonarla e gli austriaci, come già era avvenuto a Castelnuovo, portano incendi e distruzione. Istituito il Corpo di volontari denominato Bandiera e Moro per servire gratuitamente nella città e nei Forti, l ordinamento è semplice e democratico, i gradi non danno diritto a diversità di trattamento. La maggiore età è fissata a 21 anni. 28 aprile Il generale Durando giunge a Padova con uomini dirigendosi poi verso Treviso. Il suo corpo conta uomini. 29 aprile Pier Fortunato Calvi inviato da Daniele Manin allo scopo di organizzare la difesa del Cadore, insieme agli abitanti di quella regione, respinge gli austriaci. I preti sono in testa ai drappelli e si contano 500 donne armate di forche. 30 aprile Battaglia a Pastrengo che viene abbandonata dagli austriaci. 2 maggio Al Comitato di difesa è sostituito un Comitato di guerra al cui Presidente sono delegate le funzioni di ministro della guerra. 3 maggio Trieste pubblica il blocco di Venezia per mare. Verso le coste di Chioggia si avvicina una fregata austriaca diretta verso Porto Levante, tutta la popolazione di Chioggia e Pellestrina accorre in difesa facendo allontanare il nemico. Dodici bellunesi fanno fronte a 150 croati sul monte Froscon e li respingono fino alla metà del monte. 4 maggio Belluno dopo aver tenuto testa per tre giorni agli austriaci è costretta ad accoglierli senza capitolazione 5 maggio Padre Gavazzi arringa la folla in Piazza San Marco ottenendo copiose offerte per la guerra. Carlo Alberto tenta un attacco verso Verona ma è costretto a ritirarsi nel quartier generale di Sommacampagna. 8 maggio Battaglia a Cornuda tra austriaci e pontifici che hanno la peggio a causa del mancato appoggio promesso dal generale Durando. 9 maggio Padre Gavazzi predica in Padova e chiede al popolo di offrire armi e denaro nella piazza dei Signori che viene denominata piazza Pio IX. Il padre Ugo Bassi interviene in Piazza San Marco ottenendo offerte in denaro e armi. 13

15 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti 1848 Vincenzo Giacomelli. Offerte alla patria, giugno Rovigo, Collezione privata 12 maggio Il generale Giacomo Antonini è nominato comandante della città e Fortezza di Venezia. Gli austriaci attaccano Treviso, dove i veneti fanno tre sortite causando grave danno al nemico che si ritira verso Conegliano. 13/14 maggio Gli austriaci tentano un attacco a Palmanova venendo ingannati dagli abitanti che gridano capitolazione e costretti alla ritirata lasciano 950 morti sul campo. Giunge a Venezia un Corpo di volontari siciliani comandati dal colonnello Giuseppe La Masa. Il governo decreta un prestito di 10 milioni di lire con l interesse del cinque per cento. Il prestito sarà rifondibile in sei anni. Verrà ripartito tra le province non occupate dal nemico. Giunge in porto la flotta napoletana tra il tuono del cannone, il suono delle campane e la banda musicale della Guardia civica. La flotta napoletana si compone di cinque fregate a vapore, due fregate a vela ed un brik. La flotta austriaca si allontana. 14

16 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti 1848 Luigi Querena. L arrivo delle truppe napoletane. Museo Correr, Venezia 17/18 maggio I veneziani dopo l arrivo della flotta napoletana riprendono vigore e ricercano armi per accorrere in difesa di Treviso. I generali però non condividono l entusiasmo del popolo perché disprezzano i volontari e richiedono truppe militari regolari. 19 maggio Pervenuta la notizia che Milano si è fusa con lo Stato sardo molti cittadini veneti presentano un indirizzo al governo perché pubblichi una legge elettorale e convochi entro un mese l Assemblea costituente per Venezia e per tutte le province che ancora non si fossero unite al Piemonte, temendo che l esempio di Milano possa influire sulle province venete. Re Carlo Alberto dichiara che non abbandonerà la guerra fin tanto che non caccerà gli austriaci fuori dal territorio italiano, e nei confronti delle Venezie assicura che vinta Verona la Venezia è libera e quindi è necessario rivolgere ogni sforzo per liberarla. 20 maggio Viene costituito un Corpo di riserva di Guardia civica stazionaria composta da operai, domestici, ecc. Con le elemosine ottenute da padre Torniello si istituisce una compagnia di bersaglieri. 21 maggio Gli austriaci tentano un assalto a Vicenza dove arriva il generale Durando con le sue truppe. Prima del suo arrivo erano giunti il presidente Manin e il ministro Tommaseo che si erano portati personalmente all assalto conducendo con loro un migliaio di militi. Gli austriaci abbandonano l idea della conquista ripiegando su Verona. 22 maggio Arriva a Venezia la flotta sarda dirigendosi verso Trieste. La flotta austriaca si allontana. 23 maggio Viene aperto un arruolamento volontario di milizie. La durata sarà di tre anni per la fanteria e di sei per cavalleria e artiglieria. 24 maggio Durante la notte gli austriaci con uomini e 42 pezzi di cannone tentano un altro assalto a Vicenza ma il nemico viene respinto a tre miglia dalla città dopo un combattimento durato 15 ore bombe colpiscono la città. Il nemico perde tra morti, feriti e prigionieri

17 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti 1848 uomini. 80 volontari veneziani attaccano una caserma di Cittadella facendo 100 prigionieri. 28 maggio I cadorini vengono attaccati dagli austriaci ma respingono con coraggio l assalto lasciandone circa mille morti sul campo. 30 maggio Battaglia a Goito. La cavalleria piemontese, pur in netta inferiorità numerica di uomini e armi, ha la meglio sugli austriaci che subiscono circa morti. 5. RICHIESTA DI ADESIONE AL REGNO DI SARDEGNA 31 maggio Le province di Padova, Rovigo, Treviso e Vicenza intimano, pena la minaccia di distacco dalla Repubblica veneta, al governo provvisorio di Venezia, di prendere una decisione entro tre giorni, sulla fusione con il Piemonte in un solo Stato. Ciò provoca malumore tra veneziani e si manifesta la contrapposizione tra due partiti: repubblicani e albertisti. Questi ultimi ritengono che la Repubblica di Venezia sia un ostacolo all unione italiana. 3 giugno Il governo provvisorio a seguito della dichiarazione delle province venete del 31 maggio convoca per il 18 giugno l Assemblea dei deputati al fine di deliberare in merito alla richiesta formulata e inoltre sulla conferma o sostituzione dei membri del governo provvisorio. 4 giugno Gli austriaci vengono battuti alle porte grandi del Sile. 5 giugno Un indirizzo firmato da migliaia di cittadini per la richiesta di aiuto alla Francia è consegnato al governo. Bassano viene rioccupata dagli austriaci. 9 giugno Giunge a Rovigo il generale Guglielmo Pepe preceduto dall artiglieria napoletana. Tutti gli altri Corpi dell esercito napoletano, ubbidendo agli ordini del Re, ritornano indietro. 10 giugno L esercito austriaco guidato da Radetzky attacca Vicenza e dopo ore di assedio, strenua difesa da parte dei vicentini e ingenti perdite umane da entrambe le parti, quando i cannoni austriaci vengono diretti contro la città, il generale Durando è costretto ad esporre bandiera bianca. Radetzky, riconoscendo l eroica difesa, non può negare ai vinti una onorevole capitolazione che permette loro di lasciare la città con gli onori militari impegnandosi il generale Durando per sé e per i suoi soldati ad esimersi, per tre mesi, da ogni azione ai danni dell Austria. La caduta di Vicenza aggrava i sospetti sul generale Durando sull efficacia della sua azione nella difesa della città. 16

18 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti 1848 F.lli Adam. Vicenza, 10 giugno Vicenza, Museo del Risorgimento e della Resistenza F.lli Adam. Ordine di attacco alla città di Vicenza autografo di Radetzky (7 giugno 1848). Vicenza, Museo del Risorgimento e della Resistenza 17

19 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti 1848 F.lli Adam. La Rotonda. Vicenza, Museo del Risorgimento e della Resistenza F.lli Adam. La Capitolazione 11 giugno Vicenza, Museo del Risorgimento e della Resistenza 18

20 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti giugno Gli austriaci a Vicenza non rispettano gli accordi presi dal generale Radetzky e saccheggiano la città e i borghi, profanando anche la chiesa del monte, maltrattando e minacciando di morte i frati. Su ordine del Re di Napoli, la flotta napoletana abbandona Venezia tra urla e fischi dei veneti e dei sardi, per ritornare a Napoli. 12 giugno A seguito dell entrata degli austriaci in Cadore, dell occupazione di Bassano e della presa di Vicenza, il Comitato centrale veneto della guerra decide di concentrare le forze di Padova e Treviso a difesa delle estese fortificazioni di Venezia: punto nevralgico di sostegno della causa dell indipendenza italiana. 13 giugno I militi italiani (circa 6.000) lasciano Padova e si dirigono a Venezia. Gli austriaci temendo l inganno esitano ad entrare nella città vuota, il popolo si sente abbandonato, i magistrati e le persone agiate si trasferiscono a Venezia. Treviso sostiene un forte attacco. Il fedmaresciallo Radetzky lasciate poche truppe nelle città conquistate si dirige con il suo esercito verso Verona. Arriva a Venezia il battaglione scelto lombardo che viene spedito alla difesa dei Forti. Il governo veneto interpella il Re Carlo Alberto chiedendo se l Italia sia in grado di difendersi da sola in relazione all istanza prodotta da un gran numero di sottoscrizioni (v.5 giugno) per invocare l aiuto della Francia. 14 giugno Treviso non obbedisce agli ordini ricevuti (cioè che le truppe delle province si concentrassero a Venezia, v.12 giugno) e così hanno inizio i bombardamenti. I cittadini chiedono ai comandanti la capitolazione che viene proposta dal generale austriaco, e infine, trovato un accordo, firmata. La perdita di Treviso è molto sentita: in quella città si trova l unica fabbrica di polvere da sparo dello Stato veneto. 15 giugno Il governo dichiara sospesa l Assemblea che doveva avere luogo il 18 giugno. Giunge il generale Pepe con la frazione dell esercito napoletano e viene nominato generale in capo alle truppe di terra che si trovano nel Veneto. Egli passa in rivista in Piazza San Marco, tra gli applausi del popolo, tutte le truppe alleate ivi raccolte. Il generale Antonini riassume il comando della città e Fortezza di Venezia. 19

21 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti 1848 Luigi Querena. Rivista delle truppe in Piazza San Marco. Venezia, Museo Correr 18 giugno Gli austriaci occupano Mestre e quindi Venezia non è più accessibile da terra. 19 giugno Venezia chiede a tutte le città italiane aiuti in denaro e armi. Gli austriaci tentano un attacco alla città dai lati di Marghera e Fusina che viene respinto. 21 giugno L Assemblea convocata per il 18 giugno viene spostata al 3 luglio. 23 giugno Attacco degli austriaci alla linea di Fusina che provoca ai veneti due vittime e la perdita di due cannoni. 24 giugno Palmanova si arrende agli austriaci per capitolazione ottenendo un certo numero di garanzie. 29 giugno Il governo decreta il conio di monete in argento da 5 lire. Nella parte anteriore porteranno la scritta: Repubblica veneta 22 marzo 1848 ed il leone al centro. Nella parte posteriore Unione italiana e all interno una corona formata da due rami: Lire 5, al di sotto la lettera V. Un Corpo di guardie civiche radunate in campo di Marte dal partito albertista fa una dimostrazione a favore della fusione di Venezia con il Piemonte tanto da provocare disordini e clamori e qualcuno grida, perfino, Morte a Manin e a Tommaseo!. Manin spiega al popolo che bisogna attendere la decisione dell Assemblea convocata per il 3 luglio. Intanto la marina veneta si è formalmente dichiarata per l unione con il Piemonte. 20

22 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti 1848 Vincenzo Giacomelli. Offerte alla patria, giugno 1848, particolare. Rovigo, Collezione privata 21

23 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti FUSIONE DI VENEZIA CON IL REGNO DI SARDEGNA 3 luglio Si apre nel pomeriggio l Assemblea nazionale nella sala del Maggior Consiglio. Presenti solo 133 deputati su 193 anche perché molti di essi non possono recarsi a Venezia essendo le loro città occupate dagli austriaci. Il Presidente Manin relaziona sugli avvenimenti occorsi dal 22 marzo a quel giorno, svolte le operazioni preliminari l Assemblea si scioglie per riprendere i lavori il giorno successivo. 4 luglio Riprendono i lavori dell Assemblea. I ministri relazionano sulle azioni svolte. Lo stato delle finanze è illustrato dalla relazione del ministro Camerata. Il ministro Tommaseo dissuade dalla immediata fusione con il Piemonte, essendo dell opinione che sia meglio astenersi da prendere una decisione in merito. Il ministro Paleocapa invece, di opinione opposta, ottiene il consenso della grande maggioranza dei presenti. Infine il voto vede il seguente risultato: 127 voti a favore, 6 contrari alla proposta di immediata fusione di Venezia negli stati Sardi colla Lombardia e alle stesse condizioni della medesima. 5 luglio L Assemblea è ancora convocata per assumere la decisione di conferma o sostituzione dei ministri. Manin sarebbe certamente confermato a Presidente se non si esprimesse in senso contrario. Essendo egli repubblicano non reputa possibile assumere alcun incarico in uno Stato monarchico. Viene eletto presidente del governo provvisorio l avvocato Jacopo Castelli. Quindi la Repubblica proclamata il 22 marzo decade. Tutto avviene in modo tranquillo, nessun disordine: repubblicani e albertisti sono concordi nell unire le forze per combattere il nemico. 6 luglio La flotta sarda riceve istruzioni dal Re di limitarsi ad un blocco di osservazione nei confronti della flotta navale austriaca per eventuali tentativi ostili che dovessero manifestarsi nei confronti di Venezia. 7/8 luglio Alcuni incaricati partono per Torino per le negoziazioni relative alle deliberazioni approvate dall Assemblea il 4 luglio. Sortita da Brondolo verso Cavanella d Adige di uomini per una ricognizione sul campo nemico. Si scopre che gli austriaci hanno occupato un Forte nel quale si ritirano alla vista degli italiani. Segue un combattimento che però costringe gli italiani alla ritirata non disponendo di forze sufficienti per attaccare il Forte. 9 luglio Giunge a Venezia il decreto della Camera torinese per l immediata unione al Piemonte della Lombardia e delle province di Treviso, Padova, Vicenza, Rovigo. Brillante sortita dei veneti dal Forte di Marghera verso Mestre da cui ritornano con un ricco bottino di armi e munizioni. Anche Chioggia prende in considerazione l unione con il Piemonte. 11 luglio Il generale Antonini volendo trasferirsi ad altra destinazione lascia il comando della città al generale Pepe. 14 luglio Fra il maresciallo Welden e il governo provvisorio veneto si stipula una convenzione per lo scambio degli ostaggi e per la partenza da Venezia di quelle famiglie che volessero rimpatriare. 15 luglio A Padova un decreto del maresciallo Welden condanna alla fucilazione chiunque occulti un arma o manifesti tendenze rivoluzionarie con discorsi scritti ed emblemi. 16 luglio Si istituisce una commissione per assistere gli esuli delle altre province che abbisognano di soccorso. 17 luglio Si istituisce un Consiglio di Vigilanza presso la Prefettura centrale d ordine pubblico. 19 luglio Ai fini di provvedere alla deficienze finanziarie il governo decreta una trattenuta proporzionale del 5 sino al 50 per cento sugli stipendi e pensioni pubbliche che superano Lire Trattenuta da compensarsi a 22

24 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti 1848 suo tempo. Decreta inoltre un prestito sugli effetti d oro e d argento con facoltà di riscatto in denaro. 20 luglio Sortita a Mestre dal Forte di Marghera. I veneziani per assicurare una miglior difesa del Forte di Marghera pensano di abbattere la casa di guardia sulla strada ferrata che proteggeva le operazioni dei nemici. Intervengono due compagnie di napoletani protetti dall artiglieria veneta e l operazione ha successo pur con notevole impiego di uomini e qualche ferito. 21 luglio Si apre l iscrizione ad un Corpo volontario di bersaglieri per la difesa dei Forti. 23 luglio Giunge a Venezia un battaglione piemontese a completamento dei tre battaglioni che Carlo Alberto ha destinato alla difesa della città. 24/25/26 luglio Sortita dei veneti da Brondolo con recupero dell avamposto di Ca Pasqua. Si istituisce una banca pubblica di sconto, di deposito e di conti correnti. Gli azionisti saranno sottoscrittori volontari o tassati. Fin dal secolo XII Venezia, prima in Europa, istituiva una Banca mediante un prestito forzato. Il Corpo degli artiglieri intitolato Bandiera e Moro del Forte di Marghera celebra l anniversario della morte dei fratelli Bandiera e di Moro, uccisi a Cosenza il 25 luglio luglio Welden chiede al governo la resa di Venezia a seguito della fuga di Carlo Alberto verso Milano dopo la battaglia di Custoza: il governo risponde negativamente. 28/29 luglio Gli austriaci tentano un attacco dalla parte di Fusina: spingono in mare tre zattere cariche di materiale incendiario ma due vengono intercettate dai veneti prima della loro esplosione e la terza scoppia senza conseguenze. 30/31 luglio Carlo Alberto perde posizioni in Lombardia, costretto alla ritirata soprattutto a causa dell incapacità dei suoi generali. Anche a Venezia si diffonde un clima di delusione e si spera nella Francia. 2 agosto Il governo provvisorio decreta che entro 24 ore devono lasciare la città tutti coloro che non appartengono alle province venete e che non possono giustificare la loro presenza in città. L armata italiana aveva perso in tre giorni ciò che aveva conquistato in tre mesi e cioè le posizioni dell Adige e del Mincio. Tali avvenimenti procurano nei veneziani grande costernazione. Una Società di 250 persone si raduna nel casinò dei Cento allo scopo di esaminare la gravissima situazione che richiedeva l intervento e l ausilio di tutta la cittadinanza e con un indirizzo al governo chiede l istituzione di un Comitato di difesa sull esempio delle altre città. Ma il governo volendo agire di propria iniziativa non aderisce. 4/5 agosto A Milano il nemico è alle porte e tutti corrono a costruire barricate e a partecipare alla strenua difesa della città, ma il 5 agosto si viene a sapere che nella notte un generale piemontese aveva chiesto la capitolazione in quanto la resistenza era stata giudicata inutile per mancanza di viveri e di denari. La popolazione disperata è furente, grida al tradimento e abbandona la città lasciando case e averi. Il Re lascia la città durante la notte. 6 agosto Il governo pubblica i due atti legislativi con i quali viene accettata l unione di Venezia con il Piemonte. Con tali atti, fino all apertura del parlamento comune successivo alla Costituente, sono garantite la libertà di stampa, il diritto di associazione, l istituzione della Guardia nazionale. Il governo provvisorio cessa le sue funzioni e il Re nomina tre commissari straordinari: il generale Vittorio Colli, il cav. Luigi Cibrario e Jacopo Castelli presidente del governo veneto. Radetzky entra a Milano pacificamente con 30 mila uomini. 7 agosto Parata in piazza, con scarsa partecipazione del popolo, dove si innalza sugli stendardi di San Marco la bandiera tricolore con lo scudo dei 23

25 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti 1848 Savoia. I tre commissari prendono possesso, in nome del Re, della città e della provincia di Venezia. 7. L ARMISTIZIO DI SALASCO E LE CONSEGUENZE PER VENEZIA 9 agosto A Milano viene firmato l armistizio denominato di Salasco tra il tenente-maresciallo Hess per l Austria e il generale Salasco per il Regno di Sardegna che pone fine alla prima fase della prima guerra d indipendenza italiana e che contempla, tra l altro, il ritiro da Venezia delle forze militari piemontesi con queste parole: la convenzione si estende a Venezia e alla terraferma veneziana: evacuazione della città, dei forti e dei porti per parte delle truppe e della flotta sarda che ritorneranno negli Stati sardi. 10 agosto Brillante azione dei veneziani al Forte di Marghera dove gli austriaci riportano danni. 8. LA DITTATTURA DI MANIN 11 agosto I commissari vengono informati dagli austriaci che due giorni prima è stato firmato l armistizio di Salasco e il popolo infuriato grida: Abbasso il governo regio! Abbasso i commissari! Viva Manin! I commissari preoccupati chiamano Manin, il quale riesce a calmare il popolo. I commissari cessano le loro funzioni. Manin annuncia che il 13 agosto sarà convocata l Assemblea per nominare il nuovo governo e che fino a quella data avocherà a sé ogni potere. Manin fa chiamare a raccolta la Guardia nazionale e 700 uomini si offrono volontari per la difesa dei Forti. Nella stessa notte si danno le disposizioni più urgenti per la difesa esterna e per la sicurezza della città. Niccolò Tommaseo intanto parte per la Francia per chiedere soccorso. Un altro cambiamento avviene a Venezia senza spargimento di sangue. 12 agosto L ammiraglio sardo assicura di non aver avuto alcun ordine di ritirarsi con la flotta che infatti rimane nelle acque di Venezia. 9. IL GOVERNO DITTATORIALE A TRE 13 agosto Si riunisce l Assemblea dei deputati. Viene stabilito di nominare un governo dittatoriale d emergenza a tre: Manin, il contrammiraglio Graziani e il colonnello Cavedalis. Il governo resta in carica fino a che sussisterà una situazione di pericolo per la patria e l Assemblea sarà convocata ogniqualvolta anche uno solo dei tre nominati lo ritenesse necessario. 14/15 agosto E soppresso il Consiglio di vigilanza sostituito da un Comitato di pubblica vigilanza, soppresso anche il Comitato di guerra a cui è sostituito un Consiglio di difesa che deve provvedere a tutto ciò che concerne la difesa di Venezia, dirigere e verificare l esatta e pronta esecuzione delle disposizioni che fossero emanate. Gli austriaci intimano la resa di Osoppo al comandante, il quale dichiara di prendere ordini soltanto da Venezia. Peschiera si arrende e le truppe piemontesi si ritirano con gli onori militari. Gli austriaci non consentono di asportare l artiglieria sostenendo che lo faranno solo dopo la resa di Venezia. Toscana, Piemonte ed il Papa si ritirano egoisticamente nei loro rispettivi Stati e Venezia resta sola a combattere il nemico. 24

26 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti L AIUTO A VENEZIA DELLE PROVINCE ITALIANE E DEGLI ALTRI STATI 16 agosto Il governo ordina la consegna degli ori e argenti entro 48 ore assicurando una indennità del 15% del valore degli oggetti, pena la confisca e l arresto. (v.19 luglio) 17 agosto Si procede ad organizzare la difesa della città e il Comando in capo delle truppe nello Stato ordina la divisione in legioni di tutti i Corpi sia regolari che irregolari. 18 agosto La città viene circondata da un cordone di barche presidiate, onde impedire la comunicazione fra l esterno e l interno. Non si accordano passaporti di uscita da Venezia se non in casi eccezionali, su espressa concessione del Governo. 20 agosto Il generale Rizzardi viene destinato al comando del reparto di Chioggia ed adiacenze, punto più importante e forse più minacciato dell estuario. 21 agosto Si ordina che nessuna barca possa uscire da Venezia se non via Chioggia o Burano. Si istituisce un Circolo italiano che si raccoglie ogni sera in pubblica adunanza. 22 agosto Tommaseo incontra il ministro francese Bastide il quale lo assicura sull aiuto che la Francia fornirà a Venezia. (qualche legno francese da guerra apparirebbe presto nelle acque di Venezia). 27 agosto A Venezia vengono raccolti letti, pagliericci, materassi, lenzuola, coperte, fornite dalle famiglie allo scopo di allestire gli ospedali militari e le caserme. Oltre a ciò si forniscono anche oggetti di vestiario. 28 agosto Carlo Alberto pubblica un proclama con il quale espone il suo desiderio di riprendere la guerra concluso l armistizio. 29 agosto Tutti gli sguardi degli italiani sono rivolti verso la città di Venezia, dove si conserva l indipendenza. Il governo fa un appello al patriottismo italiano perché siano inviati soccorsi a sostegno della nazione. 31 agosto Il governo apre un prestito nazionale di dieci milioni di lire, somma che verrà impiegata per sostenere l insurrezione delle province lombardovenete e la difesa di Venezia. Il prestito è diviso in azioni di lire 500 ciascuna fruttanti il 5%. Il debito è assunto e garantito dalle province lombardo-venete. Sono assegnati in cauzione del prestito il Palazzo Ducale di Venezia con tutti i capolavori d arte e quadri che lo adornano e le Procuratie nuove di San Marco. 1 settembre Giunge a Venezia una compagnia di volontari anconetani. A Milano le condizioni peggiorano, la città è nello squallore, Radetzky ha fatto portar via i capolavori d arte spogliando le pinacoteche e le biblioteche. La maggior parte dei cittadini è fuggita in Piemonte, Svizzera, Francia e Inghilterra. I palazzi di Milano sono deserti. 2 settembre A Venezia il governo invia una circolare ai parroci affinchè raccolgano nelle chiese offerte per i bisogni della patria, da versare ogni lunedì fino alla fine della guerra, alla cassa centrale. 5 settembre La flotta sarda in attuazione dei patti dell armistizio di Salasco, imbarca, per disporsi alla partenza, anche i militi di terra che erano stati mandati da Carlo Alberto. 7/8 settembre Il giorno 7 si sente tuonare ripetutamente il cannone di Marghera: i veneti tentano di distruggere le batterie che gli austriaci stanno costruendo. Giunge un battello francese portando la notizia che l Austria accetta la mediazione della Francia e dell Inghilterra per la pacificazione dell Italia. 10 settembre Rivista di quattro battaglioni della Guardia civica in piazza San Marco. Manin parla alla popolazione lodando il coraggio e i sacrifici che sta facendo per la conquista della libertà. Elogia la sollecitudine con la quale il popolo è accorso per organizzare la difesa. Apprezza la generosità con la quale i cittadini di ogni classe partecipano al rimpinguamento delle finanze, sottolineando che nessuna città d Europa, in proporzione, ha fatto tanto quanto i veneziani in termini di elargizioni in denaro. Assicura 25

27 La rivoluzione a Venezia - diario degli avvenimenti 1848 che i veneziani non sono soli perché possono contare sull aiuto di due grandi potenze. Nella Gazzetta di Firenze del 7 settembre è comparsa la notizia ripresa da Marsiglia secondo cui francesi sarebbero pronti a partire in soccorso di Venezia. 11 settembre Arriva a Venezia un vapore da guerra francese ed una fregata americana. Giungono anche volontari pontifici che avevano combattuto a Vicenza. Il governo francese dà disposizioni al console affinchè intervenga contro qualunque ostilità fosse commessa dall Austria nei confronti di Venezia. 16 settembre Giungono a Venezia due battaglioni composti da giovani volontari pontifici e veneti che combatterono a Cornuda e alla Rotonda e che avevano passato tre mesi di esilio forzato in seguito alla capitolazione di Vicenza e Treviso. 17 settembre A Milano i cittadini continuano ad abbandonare la città che è diventata una grande caserma austriaca. I palazzi, le chiese, sono occupati dai soldati. I cannoni sulle mura del castello sono rivolti verso la città. 19 settembre Viene creata la moneta patriottica cioè il governo dà corso ai biglietti emessi e garantiti dalla banca. Corrispondono ad un nuovo prestito di tre milioni di lire. Giunge notizia di conferma di una dichiarazione del giorno 8 (v.8 settembre) del ministro francese Bastide nella quale afferma che l Austria ha accettato, come anche l altra parte guerreggiante, la Sardegna, la mediazione anglo-francese. 20/21 settembre Nelle province venete si rinnova la volontà insurrezionale. La consulta lombarda presenta al Re del Piemonte ed alle potenze mediatrici una memoria sulle condizioni miserabili in cui si trova la Lombardia, nella quale si nota Non è esagerazione affermare che nella Lombardia all impero delle leggi è sostituito l arbitrio. Nelle città di Milano e Brescia è stata promulgata la legge marziale, che viene applicata anche per futili motivi. A Venezia ha luogo la seduta degli abitanti lombardi rifugiati a Venezia. All unanimità si delibera l adesione dei lombardi a costituire un unica assemblea con i profughi veneti. 22 settembre Giungono nel porto un vascello e una fregata da guerra francesi. L Austria si mostra pronta alla guerra, non così il governo piemontese. 23 settembre La flotta austriaca è in vista di Venezia. 24 settembre Verso sera i veneziani respingono dalle postazioni avanzate del Forte O un rilevante attacco degli austriaci. Giunge notizia da La Gazzetta di Milano che a giudizio di Vienna la mediazione anglo-francese (accettata da Vienna) non può che riferirsi alle parti effettivamente belligeranti, vale a dire l Austria e la Sardegna e che il Gabinetto di Vienna, in ragione di questo principio, avrebbe rifiutato la richiesta del Sig. Lacour, inviato francese al ministro Wessemberg, affinchè venisse esteso alla piazza di Venezia l armistizio firmato da Carlo Alberto. 27/28/29 settembre I veneziani manifestano preoccupazione perché realizzano di non poter contare sull aiuto di Francia e Inghilterra. 30 settembre Il vapore francese Océan trasporta a Venezia una deputazione della città di Ancona incaricata di portare al generale Ferrari il primo prodotto delle offerte cittadine di Roma e di Ancona costituito da 80 militi volontari lombardi, indumenti, armi. Venezia attende con pazienza il soccorso delle altre città. Gli inviati della Repubblica veneziana si rivolgono a tutte le città d Italia. Si stima che Venezia per difendere la sua bandiera e mantenere l indipendenza necessiti di una somma mensile di 3 milioni di franchi. 1/2/3 ottobre Durante una riunione del Circolo Italiano in cui si discute degli interessi della patria, un militare (capitano Mordini) critica il governo lamentando la vanificazione dello slancio di origine rivoluzionaria del 22 marzo che da Venezia doveva spargersi in tutta Italia e propone che il governo convochi una nuova Assemblea della quale i veneti e i lombardi possano essere elettori ed eleggibili al fine di dichiarare la nascita di un governo 26

Come nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva

Come nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva Un giorno in SENATO Come nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva Presentazione L iter di una legge inizia con la presentazione, al Senato o alla Camera, di un progetto di legge;

Dettagli

PROPOSTA DI LEGGE. Diritti di rappresentanza e associazione per il personale delle Forze armate e delle forze di polizia a ordinamento militare

PROPOSTA DI LEGGE. Diritti di rappresentanza e associazione per il personale delle Forze armate e delle forze di polizia a ordinamento militare PROPOSTA DI LEGGE Diritti di rappresentanza e associazione per il personale delle Forze armate e delle forze di polizia a ordinamento militare Art. 1 1. La tutela dei diritti individuali e collettivi degli

Dettagli

S T A T U T I. La stessa riunisce, aiuta e sostiene i suoi membri nella loro attività professionale.

S T A T U T I. La stessa riunisce, aiuta e sostiene i suoi membri nella loro attività professionale. S T A T U T I I. DENOMINAZIONE - SEDE - DURATA Articolo 1 - Generalità Con il nome dell Associazione Svizzera delle Imprese di Rimozione Amianto e Bonifiche (abbreviato ASIRAB) viene costituita un associazione

Dettagli

L unificazione dell Italia

L unificazione dell Italia L unificazione dell Italia Dopo i moti rivoluzionari del e la sconfitta piemontese nella prima guerra d indipendenza (1848-1849) negli stati italiani ci fu una dura repressione chiesta dall Austria. L

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire (Allegato a) STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire Sulle orme di Karol Titolo I Costituzione e Scopi Art. 1. E costituita l Associazione denominata Vds Voglia di stupire con sede presso parrocchia

Dettagli

Traduzione 1. Conchiuso il 9 luglio 1947 Entrato in vigore il 9 luglio 1947

Traduzione 1. Conchiuso il 9 luglio 1947 Entrato in vigore il 9 luglio 1947 Traduzione 1 0.946.294.545 Accordo tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica Italiana concernente il regolamento dei rapporti d assicurazione e di riassicurazione tra i due Paesi Conchiuso il 9 luglio

Dettagli

Il Risorgimento e l Unità d italia

Il Risorgimento e l Unità d italia Il Risorgimento e l Unità d italia Prima parte: L Italia dopo il «Congresso di Vienna» : un espressione geografica L Italia, dopo il congresso di Vienna (1814-1815), è divisa in più stati, la maggior parte

Dettagli

D.P.R. 12 dicembre 1948, n. 1462( 1 ) - Norme per la prima elezione del Consiglio regionale della Sardegna( 2 ).

D.P.R. 12 dicembre 1948, n. 1462( 1 ) - Norme per la prima elezione del Consiglio regionale della Sardegna( 2 ). D.P.R. 12 dicembre 1948, n. 1462( 1 ) - Norme per la prima elezione del Consiglio regionale della Sardegna( 2 ). Art. 1 Il Consiglio regionale per la Sardegna è eletto a suffragio universale con voto diretto,

Dettagli

STORIA DEGLI STATI UNITI D AMERICA (U.S.A.)

STORIA DEGLI STATI UNITI D AMERICA (U.S.A.) STORIA DEGLI STATI UNITI D AMERICA (U.S.A.) OGGI Oggi gli Stati Uniti d America (U.S.A.) comprendono 50 stati. La capitale è Washington. Oggi la città di New York, negli Stati Uniti d America, è come la

Dettagli

STATUTI. Associazione Svizzera del Brillamento ASB. Sezione Svizzera Italiana

STATUTI. Associazione Svizzera del Brillamento ASB. Sezione Svizzera Italiana STATUTI Associazione Svizzera del Brillamento ASB Sezione Svizzera Italiana I. Nome e sede Art. 1 Con il nome di Associazione Svizzera del Brillamento ASB, Sezione Svizzera Italiana, è costituita una società

Dettagli

La rivoluzione Francese: cade la Bastiglia, crollano feudalesimo e assolutismo dei re. Guglielmo Spampinato

La rivoluzione Francese: cade la Bastiglia, crollano feudalesimo e assolutismo dei re. Guglielmo Spampinato La rivoluzione Francese: cade la Bastiglia, crollano feudalesimo e assolutismo dei re. Guglielmo Spampinato Data l indecisione sul metodo della votazione ( per stato o per testa) il terzo stato si riunì

Dettagli

Allegato A REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI IN FORMA CIVILE ART.1

Allegato A REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI IN FORMA CIVILE ART.1 Allegato A REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI IN FORMA CIVILE ART.1 La celebrazione del matrimonio, come regolato degli art.101 e 106 e seguenti del Codice Civile, è attività istituzionale garantita.

Dettagli

Statuto Associazione Borsisti Marco Fanno

Statuto Associazione Borsisti Marco Fanno Statuto Associazione Borsisti Marco Fanno Statuto iscritto nel registro delle persone giuridiche, ai sensi dell articolo 2 del D.P.R. 10 febbraio 2000 n.361 su istanza del 23 agosto 2013 della Prefettura

Dettagli

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti * del gruppo Deutsche Bank nell Unione Europea Commissione interna Euro Deutsche Bank Premessa In considerazione dello

Dettagli

Statuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese

Statuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese Statuto Servizio Cure a Domicilio del Luganese CAPITOLO 1 Scopo, sede e durata Denominazione Art. 1 Con la denominazione Servizio cure a domicilio del Luganese - SCuDo è costituita a Lugano un Associazione

Dettagli

LE BATTAGLIE DELL ITALIA 1940-1941

LE BATTAGLIE DELL ITALIA 1940-1941 LE BATTAGLIE DELL ITALIA 1940-1941 Alla fine del 1940 l Italia invade la Grecia. L impresa è più difficile del previsto e deve chiedere aiuto ai tedeschi L esercito italiano e quello tedesco combattono

Dettagli

nome classe data la repubblica, la costituzione Quanti voti ha ricevuto la monarchia? Quanti la repubblica?...

nome classe data la repubblica, la costituzione Quanti voti ha ricevuto la monarchia? Quanti la repubblica?... Giugno 946, nasce la Repubblica Leggi il testo poi osserva la tabella con i dati del referendum e rispondi alle domande. Dopo la guerra era necessario creare uno Stato nuovo in cui venissero riconosciuti

Dettagli

I Diritti dell'uomo secondo la Costituzione italiana di Laura e Ilaria della 3 D

I Diritti dell'uomo secondo la Costituzione italiana di Laura e Ilaria della 3 D I Diritti dell'uomo secondo la Costituzione italiana di Laura e Ilaria della 3 D Bisogni da cui nascono Decidere come governarsi Avere diritti inviolabili Non essere inferiori né superiori a nessuno Avere

Dettagli

Convenzione tra la Tavola valdese, la Comunità di lingua francese di Roma e la Chiesa valdese di Roma, via IV Novembre

Convenzione tra la Tavola valdese, la Comunità di lingua francese di Roma e la Chiesa valdese di Roma, via IV Novembre 6 Convenzione tra la Tavola valdese, la Comunità di lingua francese di Roma e la Chiesa valdese di Roma, via IV Novembre N O T A La Comunità Cristiana Protestante di lingua francese svolge dal 1985 la

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

STATUTO Associazione di promozione sociale << SOLIDARIETA PER IL LAVORO >>

STATUTO Associazione di promozione sociale << SOLIDARIETA PER IL LAVORO >> STATUTO Associazione di promozione sociale > ART. 1 (denominazione e sede) E costituita, nel rispetto del Codice Civile e della normativa in materia, l associazione di promozione

Dettagli

ATTO COSTITUTIVO E STATUTO. Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO

ATTO COSTITUTIVO E STATUTO. Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO ATTO COSTITUTIVO E STATUTO Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO FOTOGRAFICO IDEAVISIVA con sede a Campi Bisenzio. Il Gruppo

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA Approvato in data con deliberazione consiliare n. Premesso che la Legge 5 Febbraio 1992 n.

Dettagli

STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI

STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - L Associazione L Associazione GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo (GIOVANI

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA FEMMINILE DEL COMUNE DI SOLARINO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA FEMMINILE DEL COMUNE DI SOLARINO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA FEMMINILE DEL COMUNE DI SOLARINO Art. 1 - Istituzione della Consulta Ai sensi dell art. 80 dello Statuto Comunale e deliberazione del C.C. n 55 del 13/11/2008

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE GRIMOLDI, MATTEO BRAGANTINI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE GRIMOLDI, MATTEO BRAGANTINI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1079 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI GRIMOLDI, MATTEO BRAGANTINI Istituzione del Registro nazionale delle guardie particolari

Dettagli

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare

Dettagli

la Direzione Regionale del PD Puglia riunita a Bari il 4 OTTOBRE 2013, ai sensi dell articolo 4,5,7,8 dello Statuto regionale, approva il seguente

la Direzione Regionale del PD Puglia riunita a Bari il 4 OTTOBRE 2013, ai sensi dell articolo 4,5,7,8 dello Statuto regionale, approva il seguente Visti: l articolo 15 dello Statuto nazionale del Partito Democratico; l articolo 4, 5, 7, 8 dello Statuto regionale del PD Puglia; il regolamento Elettorale dei circoli, delle Unioni cittadine e provinciali.

Dettagli

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III

Dettagli

Ordinanza sull assicurazione federale dei trasporti contro i rischi di guerra

Ordinanza sull assicurazione federale dei trasporti contro i rischi di guerra Ordinanza sull assicurazione federale dei trasporti contro i rischi di guerra (OARG) 531.711 del 7 maggio 1986 (Stato 22 luglio 2003) Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo 22 capoverso 2 della

Dettagli

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 207 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa dei senatori SALVATO e CARCARINO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 MAGGIO 1996 Norme

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell

Dettagli

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale N. 35 del 29.04.2010 1 INDICE ART. 1: Oggetto del regolamento ART. 2: Valorizzazione della partecipazione

Dettagli

CONVENZIONE SULLA LIBERTÀ SINDACALE E LA PROTEZIONE DEL DIRITTO SINDACALE, 1948 1

CONVENZIONE SULLA LIBERTÀ SINDACALE E LA PROTEZIONE DEL DIRITTO SINDACALE, 1948 1 Convenzione 87 CONVENZIONE SULLA LIBERTÀ SINDACALE E LA PROTEZIONE DEL DIRITTO SINDACALE, 1948 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, convocata a San Francisco dal Consiglio

Dettagli

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D.

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. COMUNE DI CARUGATE PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. DEL COMUNE DI CARUGATE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N. 62 DEL 25/07/2007 ART. 1 Il Comune di Carugate ha attivato,

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE Articolo 1 Natura giuridica 1. L Associazione Amici della Scuola di musica di Fiesole, promossa dal Maestro Piero Farulli, è un istituzione

Dettagli

SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO

SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO B Dgr n. 3117 del 21/10/2008 pag. 1/7 SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ALLEGATO B Dgr n. 3117 del 21/10/2008 pag. 2/7 ART. 1* (Denominazione

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Elaborazione Ufficio Servizi Culturali Ottobre 2007 INDICE Art. 1 Principi ispiratori Art. 2 Consulta delle Associazioni Art. 3 Finalità ed attività Art. 4

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli articoli 2357 e 2357 ter del codice civile. ASSEMBLEA DEGLI

Dettagli

4.06 Stato al 1 gennaio 2013

4.06 Stato al 1 gennaio 2013 4.06 Stato al 1 gennaio 2013 Procedura nell AI Comunicazione 1 Le persone che chiedono l intervento dell AI nell ambito del rilevamento tempestivo possono inoltrare una comunicazione all ufficio AI del

Dettagli

FOGLIO INFORMATIVO ANALITICO

FOGLIO INFORMATIVO ANALITICO FOGLIO INFORMATIVO ANALITICO FOGLIO INFORMATIVO ANALITICO Foglio informativo analitico recante le condizioni contrattuali praticate per i rapporti di prestito sociale dalla Cooperativa G. di Vittorio Società

Dettagli

CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA. Regolamento della Consulta provinciale delle professioni

CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA. Regolamento della Consulta provinciale delle professioni CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA Regolamento della Consulta provinciale delle professioni Regolamento approvato dal Consiglio camerale con deliberazione n.47 del 20.12.2012 INDICE ARTICOLO 1 (Oggetto del

Dettagli

Approfondimento: l assistenza sanitaria

Approfondimento: l assistenza sanitaria Approfondimento: l assistenza sanitaria 1) L'assistenza sanitaria per i cittadini extracomunitari I cittadini stranieri extracomunitari che soggiornano in Italia possono usufruire dell assistenza sanitaria

Dettagli

CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA

CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA 1. Nelle presenti Condizioni Generali, le parole elencate qui di seguito saranno da intendersi con i significati qui descritti:

Dettagli

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA CONVOCAZIONE ASSEMBLEA Con la presente si convoca l assemblea generale dei lavoratori per il giorno / / alle ore : presso la sede legale dell azienda sita in Via n a ( ) per discutere e re in merito ai

Dettagli

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia. Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere

Dettagli

Rinegoziazione dei Mutui presso la Cassa Depositi e Prestiti Approvata dal Consiglio Comunale di Cassina de Pecchi il 16 Novembre 2015

Rinegoziazione dei Mutui presso la Cassa Depositi e Prestiti Approvata dal Consiglio Comunale di Cassina de Pecchi il 16 Novembre 2015 Rinegoziazione dei Mutui presso la Cassa Depositi e Prestiti Approvata dal Consiglio Comunale di Cassina de Pecchi il 16 Novembre 2015 Descrizione dell operazione a cura di Marcello Novelli, Assessore

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, ed, in particolare, gli articoli 8, concernente l espressione della volontà del lavoratore circa la destinazione

Dettagli

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA ELEZIONE DEI DELEGATI DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO IN SENO ALL'ASSEMBLEA

REGOLAMENTO PER LA ELEZIONE DEI DELEGATI DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO IN SENO ALL'ASSEMBLEA Pagina 1 di 6 Allegato A al Regolamento Associazione CSV Basilicata REGOLAMENTO PER LA ELEZIONE DEI DELEGATI DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO IN SENO ALL'ASSEMBLEA Art. 1 Campo di applicazione del Regolamento

Dettagli

Regolamento sull organizzazione del Consiglio svizzero di accreditamento

Regolamento sull organizzazione del Consiglio svizzero di accreditamento Regolamento sull organizzazione del Consiglio svizzero di accreditamento (RegO-CSA) del marzo 0 Il Consiglio svizzero di accreditamento, visto l articolo capoverso della legge federale del 0 settembre

Dettagli

CONTRATTO DI RICERCA COMMISSIONATA

CONTRATTO DI RICERCA COMMISSIONATA CONTRATTO DI RICERCA COMMISSIONATA Tra la Società GHEPI s.r.l., con sede legale in Cavriago 42025 (RE), via 8 marzo, 5 - P.Iva e CF n. 01692480351, in persona del Legale Rappresentante Mariacristina Gherpelli,

Dettagli

Art. 3 L associazione ha sede in Roma, Via Scipio Sighele n. 15-00177

Art. 3 L associazione ha sede in Roma, Via Scipio Sighele n. 15-00177 STATUTO DENOMINAZIONE OGGETTO SEDE Art. 1 È costituita una associazione denominata International Human Dana organizzazione non lucrativa di utilità sociale (Onlus). L associazione assume nella propria

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

UNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO

UNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO UNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO Art.1 E costituita, ai sensi degli artt. 18 e 49 della Costituzione, e dell art. 36 e ss. del Codice Civile, l Associazione UNIONE POPOLARE CRISTIANA (UPC), successivamente

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

Aggiornato: 7 aprile 2013 STATUTO

Aggiornato: 7 aprile 2013 STATUTO Aggiornato: 7 aprile 2013 STATUTO 1. NOME E SCOPO Art. 1 Nome Sotto la denominazione MUSICA UNIONE NOVAZZANO è costituita un Associazione a tempo indeterminato, ai sensi degli artt. 60 e seguenti del Codice

Dettagli

COMUNE DI ORSARA DI PUGLIA Provincia Di FOGGIA

COMUNE DI ORSARA DI PUGLIA Provincia Di FOGGIA COMUNE DI ORSARA DI PUGLIA Provincia Di FOGGIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO DEI LOCALI PRESSO IL CENTRO CULTURALE COMUNALE sito in Via PONTE CAPO (Palazzo Ex Scuola Media) Approvato con deliberazione

Dettagli

RELAZIONE DEI CONSIGLIERI QUESTORI AL PROGETTO DI BILANCIO PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2014

RELAZIONE DEI CONSIGLIERI QUESTORI AL PROGETTO DI BILANCIO PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2014 RELAZIONE DEI CONSIGLIERI QUESTORI AL PROGETTO DI BILANCIO PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2014 L elemento caratterizzante di questo bilancio di previsione 2014 è rappresentato indubbiamente dal rinnovo dell

Dettagli

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00 Parte ordinaria 4 Punto Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato

Dettagli

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che SETTORE ASSICURATIVO Il giorno 18 aprile 1995 tra l ANIA e le OO.SS. premesso che Le Parti intendono, con il presente accordo, dare attuazione agli adempimenti loro demandati dal decreto legislativo 19

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE STUDENTESCA UNIVERSITARIA StudentiGiurisprudenza.it

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE STUDENTESCA UNIVERSITARIA StudentiGiurisprudenza.it Allegato A al contratto costitutivo dell Associazione StudentiGiurisprudenza.it STATUTO DELL ASSOCIAZIONE STUDENTESCA UNIVERSITARIA StudentiGiurisprudenza.it Articolo 1. Denominazione e sede È costituita

Dettagli

FIAS. Federazione svizzera degli impiegati delle assicurazioni sociali. Commissione centrale d esame. Esame professionale 2014

FIAS. Federazione svizzera degli impiegati delle assicurazioni sociali. Commissione centrale d esame. Esame professionale 2014 FIAS Federazione svizzera degli impiegati delle assicurazioni sociali Commissione centrale d esame Esame professionale 2014 Assicurazione militare (AM) Numero della/del candidata/o: Durata dell esame:

Dettagli

La seconda guerra mondiale

La seconda guerra mondiale La seconda guerra mondiale La seconda guerra mondiale dura dal 1939 al 1945 ed è una guerra totale, cioè coinvolge tutto il mondo. da un lato i regimi nazifascisti, gli STATI DELL ASSE, cioè Germania,

Dettagli

A G E V O L A Z I O N I E C O N O M I C H E D I R I T T O A L L O S T U D I O

A G E V O L A Z I O N I E C O N O M I C H E D I R I T T O A L L O S T U D I O A G E V O L A Z I O N I E C O N O M I C H E D I R I T T O A L L O S T U D I O Al centro immatricolazioni è presente lo sportello dell EDISU (ente per il diritto allo studio universitario) per ottenere

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI C O M U N E D I D E R U T A PROVINCIA DI PERUGIA REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI. Art. 1 Istituzione.. Art. 2 Attribuzioni.. CAPO II ORGANI DELLA

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi

La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi Articolo 1: Il bambino (o bambina) è ogni essere umano fino a 18 anni. Articolo 2: Gli Stati devono rispettare, nel

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

Regolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007

Regolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007 Regolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007 Art. 1 - Soci Ciascun membro del Coordinamento che

Dettagli

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI dell AISLA Onlus Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Indice Titolo

Dettagli

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE È costituita dal 1908 l Unione delle Province d Italia (U.P.I.). Essa ha sede in Roma.

Dettagli

Che cosa è l Affidamento?

Che cosa è l Affidamento? Che cosa è l Affidamento? L affidamento,, diversamente dall adozione adozione, è l accoglienza temporanea nella propria casa di un bambino o di un ragazzo. A Torino esiste sin dal 1976,, a livello nazionale

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA PROVINCIA DI MANTOVA Servizio Protezione Civile REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI

Dettagli

CONVENZIONE PER LA GESTIONE DEI PROCEDIMENTI DI MEDIAZIONE TRA

CONVENZIONE PER LA GESTIONE DEI PROCEDIMENTI DI MEDIAZIONE TRA CONVENZIONE PER LA GESTIONE DEI PROCEDIMENTI DI MEDIAZIONE TRA Aequa Organismo di Mediazione Civile e Commerciale S.r.l. (di seguito anche Aequa ), C. F. 02504830429, con sede in Ancona, Via Sandro Totti

Dettagli

COMUNE DI SALO Provincia di Brescia

COMUNE DI SALO Provincia di Brescia COMUNE DI SALO Provincia di Brescia Regolamento per la celebrazione dei matrimoni civili Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 28 del 04.05.2015 Pubblicato all Albo dal 18.06.2015 al 03.07.2015

Dettagli

DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 luglio 2014. Ripartizione delle risorse relative al «Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità» 2013-2014

Dettagli

Approfondimento su Schengen

Approfondimento su Schengen Approfondimento su Schengen INFORMAZIONI SUL DIRITTO COMUNITARIO INTRODUZIONE Le disposizioni dell accordo di Schengen prevedono l abolizione dei controlli alle frontiere interne degli Stati membri facenti

Dettagli

REGOLAMENTO. PER L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI e FONDAZIONI (APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N.

REGOLAMENTO. PER L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI e FONDAZIONI (APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI e FONDAZIONI (APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 21 DEL 02/08/07) INDICE ARTICOLO 1 - FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FINALITA ARTICOLO

Dettagli

ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI. 1^ convocazione 28 giugno 2014 - ore 10,00. 2^ convocazione 30 giugno 2014 - ore 10,00

ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI. 1^ convocazione 28 giugno 2014 - ore 10,00. 2^ convocazione 30 giugno 2014 - ore 10,00 ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI 1^ convocazione 28 giugno 2014 - ore 10,00 2^ convocazione 30 giugno 2014 - ore 10,00 CENTRO CONGRESSI PALAZZO DELLE STELLINE CORSO MAGENTA 61 - MILANO

Dettagli

LA SCOZIA STA CAMBIANDO.

LA SCOZIA STA CAMBIANDO. LA SCOZIA STA CAMBIANDO. UN NUOVO INIZIO. Arrivano nuovi poteri al Parlamento scozzese. Questi nuovi poteri sono stati concordati e garantiti da tutti e cinque i principali partiti politici scozzesi. Faranno

Dettagli

Associazione Nazionale tra Imprenditori di Piattaforme di Distribuzione STATUTO SOCIALE. Roma, 22 giugno 2012 INDICE

Associazione Nazionale tra Imprenditori di Piattaforme di Distribuzione STATUTO SOCIALE. Roma, 22 giugno 2012 INDICE Associazione Nazionale tra Imprenditori di Piattaforme di Distribuzione STATUTO SOCIALE Roma, 22 giugno 2012 INDICE Art. 1) Art. 2) Art. 3) Art. 4 ) Art. 5) Art. 6) Art. 7) Art. 8) Art. 9) Art. 10) Art.

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA Associazione Casa della Città Leopolda Piazza Guerrazzi 56125 Pisa Tel. 050.21531 STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA Titolo primo: i principi generali Art. 1 1. L Associazione Casa della

Dettagli

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari

Dettagli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA ART. 1 - DENOMINAZIONE È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli articoli 36, 37 e 38 del Codice Civile e alle indicazioni

Dettagli

ASSOCIAZIONE ISTRUTTORI FORESTALI - AIFOR

ASSOCIAZIONE ISTRUTTORI FORESTALI - AIFOR ASSOCIAZIONE ISTRUTTORI FORESTALI - AIFOR TITOLO I - Disposizioni generali Art. 1) - Costituzione E costituita una Associazione denominata Associazione Istruttori Forestali, in sigla AIFOR. L Associazione

Dettagli

S T A T U T I. della ASSOCIAZIONE ENO GASTRONOMICA I GIGLIATI. con sede a Novazzano

S T A T U T I. della ASSOCIAZIONE ENO GASTRONOMICA I GIGLIATI. con sede a Novazzano S T A T U T I della ASSOCIAZIONE ENO GASTRONOMICA I GIGLIATI con sede a Novazzano DENOMINAZIONE Art. 1 Sotto la denominazione ASSOCIAZIONE ENO GASTRONOMICA I GIGLIATI è costituita un associazione ai sensi

Dettagli

R E G O L A M E N T O

R E G O L A M E N T O COMUNE DI VENZONE UDINE PROVINCIA DI ************************************************************************************************ R E G O L A M E N T O PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO

Dettagli

Iniziativa parlamentare Impianti di incenerimento dei rifiuti urbani (IIRU) del Cantone Ticino

Iniziativa parlamentare Impianti di incenerimento dei rifiuti urbani (IIRU) del Cantone Ticino ad 03.421 Iniziativa parlamentare Impianti di incenerimento dei rifiuti urbani (IIRU) del Cantone Ticino Rapporto del 4 settembre 2003 della Commissione dell ambiente, della pianificazione del territorio

Dettagli

ORDINANZA PER IL PERSONALE AUSILIARIO E AVVENTIZIO DEL COMUNE DI PARADISO

ORDINANZA PER IL PERSONALE AUSILIARIO E AVVENTIZIO DEL COMUNE DI PARADISO ORDINANZA PER IL PERSONALE AUSILIARIO E AVVENTIZIO DEL COMUNE DI PARADISO RM del 23 settembre 1991 Ordinanza personale ausiliario e avventizio del Comune di Paradiso pag. 1 ORDINANZA PER IL PERSONALE AUSILIARIO

Dettagli

DISPOSIZIONI DEL CODICE CIVILE (Libro I, Titolo II, Capo II)

DISPOSIZIONI DEL CODICE CIVILE (Libro I, Titolo II, Capo II) DISPOSIZIONI DEL CODICE CIVILE (Libro I, Titolo II, Capo II) CODICE CIVILE Artt. 14-42 CAPO II Delle associazioni e delle fondazioni Art. 14. Atto costitutivo Art. 15.Revoca dell atto costitutivo della

Dettagli

CITTA DI BARLETTA Settore Servizi Istituzionali Servizi Demografici

CITTA DI BARLETTA Settore Servizi Istituzionali Servizi Demografici CITTA DI BARLETTA Settore Servizi Istituzionali Servizi Demografici REGOLAMENTO COMUNALE PER L ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI (Approvato con deliberazione consiliare

Dettagli

CODICE DI FAMIGLIA E DI TUTELA

CODICE DI FAMIGLIA E DI TUTELA CODICE DI FAMIGLIA E DI TUTELA Prima della firma della Convenzione de L Aja sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozione internazionale (1995), in Polonia l adozione era regolata

Dettagli

Deliberazione n. 1/pareri/2005

Deliberazione n. 1/pareri/2005 Deliberazione n. 1/pareri/2005 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI IN SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA composta dai magistrati: dott. Enrico Gustapane (relatore) dott. Mario Donno dott.

Dettagli

VIAGGI E PRENOTAZIONI IN PAESI A RISCHIO: CHE FARE? PRIME RISPOSTE PER IL TURISTA IN DIFFICOLTÀ

VIAGGI E PRENOTAZIONI IN PAESI A RISCHIO: CHE FARE? PRIME RISPOSTE PER IL TURISTA IN DIFFICOLTÀ VIAGGI E PRENOTAZIONI IN PAESI A RISCHIO: CHE FARE? PRIME RISPOSTE PER IL TURISTA IN DIFFICOLTÀ Oggi assistiamo ad un turismo che vede spostarsi in ogni periodo grandi quantità di persone in ogni parte

Dettagli