152. Alessandro VIII, br., mm. 36 gr. 17,82, altro esemplare, mspl 150

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1 148. Innocenzo XI, br., mm. 48 gr. 44,18, 1679, di Giovanni Hamerani, per la Pace di Nimega, Mis. 112, R.Z. 333, riconio Mazio, consueto difetto al R/, qfdc 120 Il 5 febbraio 1679 a Nimega fu sottoscritta, anche per la mediazione del Pontefice, che aveva inviato il Cardinale Legato Luigi Bevilacqua, la pace tra Francia, Olanda, Spagna e Germania, ponendo termine ad una guerra che durava da sei anni Innocenzo XI, arg., mm. 37 gr. 21,00, Anno VII, di Giovanni Hamerani, la Chiesa Romana, R.Z. 339, Mis. 135a, Linc. 1446, non la riportano in argento, mbb Innocenzo XI, br., mm. 37 gr. 25,16, Anno XI, di Giovanni Hamerani, per le vittorie della Lega Santa in Ungheria, Bart. 687, R.Z. 347, Linc. 1470, rara, bella patina cuoio, qfdc 280 La Lega Santa (Austria, Venezia, Polonia e Stato Pontificio) assedia, dal 18 giugno 1686 Budapest, che da 145 anni era sotto la dominazione musulmana. L esercito del Gran Visir Solimano, che accorreva in aiuto degli assediati, fu sconfitto dopo una lotta sanguinosa e la fortezza fu espugnata il 7 settembre. Questa grande vittoria fu festeggiata a Roma dal suono di tutte le campane Alessandro VIII, Pietro Ottoboni, ( ), br., mm. 36,5 gr. 18,20, 1689, opera anonima, la Carità del Pontefice, Mis. 257, manca in Bart. e R.Z., qfdc Alessandro VIII, br., mm. 36 gr. 17,82, altro esemplare, mspl

2 153. Alessandro VIII, br., mm. 64 gr. 69,0, 1700, di Ferdinand de Saint Urbain, R/ il monumento funebre di Alessandro VIII, R.Z. 358, Mis. 287, forata, SPL 150 La medaglia raffigura il monumento funebre eretto in S. Pietro per volere del Cardinale Pietro Ottoboni, nipote del Pontefice defunto. I lavori iniziati verso il 1696 vennero ultimati solamente nel 1725, sicchè la data 1700 riportata sulla medaglia sta ad indicare una fase intermedia dell opera quando al progetto originario di Carlo Enrico Sanmartino erano già state apportate le modifiche dell architetto Carlo Fontana Alessandro VIII, br., mm. 37,5 gr. 27,18, senza data, di Giovanni Hamerani, per l elezione al pontificato, manca in R.Z., Mis. 278, rara, mspl Alessandro VIII, br., mm. 37 gr. 23,28, senza data, di Giovanni Hamerani, R/ Lorenzo Giustinian benedicente, R.Z. 357, Mis. 271, SPL 180 La medaglia si riferisce in particolare alla canonizzazione del veneto Lorenzo Giustinian, avvenuta il 23 agosto del Nella stessa occasione il Pontefice santificò anche altri beati: i francescani Giovanni da Capestrano e Pasquale Baylon, l agostiniano Giovanni di Sahagun e, Giovanni di Dio, fondatore dell ordine ospedaliero dei Fatebenefratelli Innocenzo XII, Antonio Pignatelli, ( ), br., mm. 33 gr. 15,47, Anno II, di Giovanni Hamerani, per il ricevimento dei poveri, Bart. 693, R.Z. 363, Linc. 1542, originale, SPL

3 157. Innocenzo XII, br., mm. 32,5 gr. 20,31, Anno III, di Giovanni Hamerani, R/ San Pietro vigila su Roma, Bart. 694, Mis. 309, probabile riconio Hamerani, qfdc Innocenzo XII, br., mm. 36 gr. 24,2, Anno IV, di Giovanni Hamerani, R/veduta del palazzo della Curia Innocenziana o di Montecitorio, Bart. 695, R.Z. 366, Mis. 316, bel riconio Hamerani, qfdc 120 Il Palazzo di Montecitorio, sorto sulla piccola collina denominata Monte Citorio (dal luogo dove in età romana si svolgevano le adunanze delle centurie per le votazioni dei magistrati) è opera tra le più importanti del tardo barocco romano. Progettato dal Bernini per ordine di Innocenzo X, l edificio venne completato solo molti anni più tardi sotto il pontificato di Innocenzo XII che lo volle quale sede del palazzo di Giustizia. La nuova Curia Innocenziana, dovuta alle trasformazioni dell architetto Carlo Fontana, fu inaugurata dal Pontefice nell aprile del Innocenzo XII, br., mm. 38 gr. 21,8, 1700, di Giovanni Hamerani, l apertura della Porta Santa, Bart. 700, R.Z. 374, Mis. 349, qspl Clemente XI, Gianfrancesco Albani, ( ) br. dorato, mm. 36 gr. 14,14, Anno III, di Giovanni Hamerani, R/ per la Lavanda del Giovedì Santo, manca in R.Z. e Linc., Miselli ne elenca solo due, quella in piombo nella sua collezione ed una in bronzo al Museo di Berlino, minima traccia di appiccagnolo, piccoli danni nella doratura al rovescio, di estrema rarità, SPL/mBB

4 161. Clemente XI, br., mm. 40 gr. 32,5, Anno VI, di Ermenegildo Hamerani, veduta del porto di Ripetta, Bart. 706, R.Z. 388, Mis. 56, bel riconio Mazio, qfdc 120 Il porto Clementino, detto comunemente di Ripetta per distinguerlo da quello maggiore di Ripa Grande, fu sistemato da Papa Clemente XI. In effetti si era venuto a formare, già dal XIV secolo, un piccolo porticciolo per lo scarico di legname, carbone e vino. Nel 1704 Clemente XI approvò la proposta del suo presidente delle strade per la creazione di un sistema di banchine, scalinate e piazzale superiore, un progetto, che prevedeva la facilità di approdo di un porto unito alla bellezza di un monumento. La realizzazione venne affidata all architetto Alessandro Specchi, che si avvalse della collaborazione di Carlo Fontana. La costruzione era caratterizzata da due ampie cordonate curve che, dalle banchine, salivano al livello stradale e da un emiciclo nel cui mezzo c era una fontana a scogliera sormontata da una stella (stemma araldico della famiglia Albani), utilizzata per abbeverare gli animali da soma che arrivavano numerosi per le operazioni di trasporto delle mercanzie. Ai lati dell emiciclo furono collocate due colonne sulle quali, successivamente, vennero indicati i vari livelli delle inondazioni dal 1495 al L opera venne inaugurata il 16 agosto 1704, per la solennità di S. Rocco ed in occasione delle feste fluviali che annualmente si svolgevano in quel giorno. Purtroppo, il porto non fu tenuto mai in grande considerazione, tanto che cadde ben presto in grave stato di abbandono: i lavori pesanti che vi si svolgevano e le periodiche alluvioni, unite ad una manchevole manutenzione, lo ridussero in uno stato di notevole decadenza. Oggi, di questo grande pezzo di Roma scomparsa rimangono solamente, collocate in piazza del porto di Ripetta, l antica fontana detta dei Navigatori che ornava l emiciclo e le due colonne con i segni delle alluvioni del Tevere Clemente XI, br., mm. 38 gr. 20,34, Anno XV, di Ermenegildo Hamerani, per i restauri alla Chiesa di San Clemente, Bart. 715, R.Z. 400, non comune, piccolo difetto di conio, ma originale, FDC 400 Il titolo di S. Clemente, edificato nel 300 su precedenti strutture romane, venne distrutto nel sacco di Roma compiuto nel 1084 dai Normanni di Roberto il Guiscardo. Al di sopra di questo livello sotterraneo, Papa Pasquale II fece erigere la chiesa superiore in stile paleocristiano poi rimaneggiata da Carlo Stefano Fontana nel 1715 sotto il pontificato di Clemente XI Clemente XI, br., mm. 40 gr. 23,13, Anno XVI, di Ermenegildo Hamerani, per la ripresa delle operazioni militari contro i Turchi, Bart. 716, Mis.105, FDC Innocenzo XIII, Michelangelo Conti, ( ), br., mm. 31 gr. 12,60, 1721, di Ermenegildo Hamerani, per l Incoronazione, Mis. 154, R.Z. 408, qfdc

5 165. Innocenzo XIII, br., mm. 38 gr. 19,90, Anno III, di Ermenegildo Hamerani, per il Congresso Francescano, Bart. 723, R.Z. 415, Mis. 166, qfdc 160 Innocenzo XIII decise di riunire a Roma il Capitolo generale dell ordine dei Frati minori. Il Convegno si svolse sull Aracoeli ed il Pontefice presiedette all elezione del Ministro generale dell ordine. Durante quell occasione il Papa stabilì che venisse ripristinato il culto del Beato Andrea Benedetto XIII, Pier Francesco Orsini, ( ), br., mm. 33 gr. 19,00, Anno II, di Ermenegildo Hamerani, per l Anno Santo, Bart. 725, R.Z. 421, Mis. 200, riconio Mazio, qfdc Benedetto XIII, br., mm. 32 gr. 11,62, Anno II, R/l opera del Pontefice in favore dei poveri, manca in Bart., Mis. e R.Z., FDC Benedetto XIII, br., mm. 36 gr.19,26, Anno IV, di Ermenegildo Hamerani, prospetto dell Ospedale di Santa Maria e San Gallicano, Bart. 727, R.Z. 427, non comune, FDC 250 Il 14 marzo 1725 Papa Benedetto XIII celebrò la messa in un altare costruito provvisoriamente, per la posa della prima pietra, nelle fondamenta della Chiesa dell Istituto di Santa Maria e San Gallicano che venne a costituire, nell intera Europa del tempo, uno dei complessi sanitari più funzionali ed uno dei primi centri specializzati per le malattie della pelle. La nuova struttura veniva ad inserirsi in una Roma settecentesca, apparentemente fastosa dove regnava, da una parte un ricco ceto privilegiato e, dall altra, infieriva una povertà nella sua manifestazione più repellente. Dal punto di vista sanitario, schiere di poveri infermi affetti da lebbra, rogna e tigna venivano addossati al Santo Spirito che era stato unito al San Lazzaro. L Istituto venne edificato su progetto dell architetto Filippo Raguzzini. La costruzione di questo grande edificio, affettuosamente denominato dai Trasteverini l Ospedalone, per il suo lungo impianto longitudinale, voluta da Benedetto XIII e per la cui inaugurazione venne coniata nel 1727 questa medaglia ufficiale, è da intendersi quale diretta volontà del Pontefice di dotare la città di una nuova struttura sanitaria che fosse dedicata al ricovero e alla cura di tutti quei pazienti affetti da mali gravi e ripugnanti fino ad allora reietti ed abbandonati da tutti Benedetto XIII, br., mm. 37 gr. 31,83, Anno V 1728, di Ermenegildo Hamerani, R/ veduta del carcere di Civitavecchia prospiciente il porto, riconio, Bart. 728, R.Z. 428, SPL 80 45

6 170. Clemente XII, Lorenzo Corsini, ( ), br., mm. 72 gr. 101,0, Anno III, di Ermenegildo ed Ottone Hamerani, R/ il nuovo portico della Basilica Lateranense, R.Z. 440, Pat. 19a, conio originale, ma con qualche difetto, SPL Clemente XII, br., mm. 38 gr. 20,90, Anno VII, di Ermenegildo ed Ottone Hamerani, prospetto del Palazzo della Consulta (piazza del Quirinale), Bart. 737, manca in R.Z., bella patina, FDC 200 Papa Clemente XII incaricò Ferdinando Fuga, recentemente nominato Architetto dei Sacri Palazzi Apostolici, di ricostruire il Palazzo della Consulta ormai in rovina. I lavori iniziati nel 1732 con la demolizione del preesistente edificio, furono completati nel Opera giovanile tra le più importanti dell architetto fiorentino, il Palazzo, eretto nel luogo dove in epoca romana sorgevano le Terme di Costantino, ospitava nei piani superiori la Segreteria dei Brevi e del Tribunale della Sacra Consulta e negli inferiori la Caserma della guardia nobile pontificia a cavallo Benedetto XIV, Prospero Lambertini, ( ), br., mm. 39 gr. 27,45, 1740, di Ermenegildo ed Ottone Hamerani, per l elezione al Pontificato, R.Z. 451, bella patina, FDC Benedetto XIV, br., mm. 38 gr. 22,40, 1750, di Ottone Hamerani, per la chiusura della Porta Santa, R.Z. 468, bel riconio Mazio, qfdc 90 46