La scelta delle cappe chimiche
|
|
- Annabella Dolce
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La scelta delle cappe chimiche Si riportano alcune informazioni tecniche da conoscere e richiedere per una migliore scelta delle cappe chimiche Le caratteristiche All'atto dell'acquisto di un nuovo impianto o cappa chimica è necessario richiedere precise garanzie circa il rispetto delle normative tecniche d'igiene e sicurezza del lavoro. Nell'offerta della ditta fornitrice occorre che siano precisati: la capacità di contenimento: capacità della cappa di non lasciare fuoriuscire gli inquinanti. la capacità di captazione: capacità di estrazione dallo spazio interno degli inquinanti. la capacità di espulsione: la capacità di allontanamento delle sostanze inquinanti dallo spazio interno. il grado di protezione dell'impianto elettrico. il grado di resistenza al fuoco o alle esplosioni dei materiali, in particolare del vetro frontale. il livello di rumorosità. Criteri di scelta E' indispensabile scegliere le cappe chimiche tenendo conto: del tipo di inquinamento che si può sviluppare nella cappa il tipo di locale o ambiente circostante in cui viene collocata la cappa stessa. Dotazioni Le cappe chimiche di laboratorio devono possedere: un plenum o doppio fondale con aspirazione alla base e una alla sommità, con lo scopo di aspirare sia gli inquinanti più pesanti dell'aria che quelli più leggeri e distribuire in modo omogeneo l'aria aspirata nella sezione di ingresso. vetri di sicurezza scorrevoli su guide verticali, atti a modificare all'occorrenza la sezione di ingresso e quindi, a parità di portata, la velocità di captazione. un piano di lavoro il più possibile unico e senza giunte, per rendere più facile la pulizia dello stesso. Può essere in acciaio inossidabile, in grès ceramico o in materiale plastico resistente e inerte (polipropilene, corian). servizi all'interno della cappa verniciati con vernici ignifughe e resistenti alla corrosione. La vaschetta di scarico può essere in polipropilene. comandi a distanza dei servizi sistemati sotto il bordo esterno del piano di lavoro oppure su un montante laterale della cappa. lampade di illuminazione che garantiscano una illuminazione di almeno 800 lux. Normalmente si tratta di un tubo fluorescente montato in un comparto trasparente isolato (grado IP65). impianti e conduttori elettrici protetti da canaline a norma CEI con protezione non inferiore a IP55. all'occorrenza, derivazioni per l'aspirazione dell'aria esterna (by-pass) che consentano di operare anche con i vetri completamente chiusi quindi alle massime condizioni di sicurezza; con questo sistema è possibile mantenere inalterata la velocità frontale a tutte le aperture. velocità frontale minima di aspirazione dell'aria di almeno 0.5 m/s in tutte le sezioni del vano di apertura della cappa (vetro posizionato ad una altezza di 40 cm). 1/4
2 velocità regolabile del motore (con 2 o 3 velocità oppure regolatore elettronico di velocità variabile), con sonda di rilevamento per il controllo della velocità dell'aria e allarme sonoro o visivo in caso di caduta della velocità dell'aria; tale sistema permetterebbe all'operatore di regolare la velocità a seconda del tipo di sostanza utilizzata, e in assenza dell'operatore o in caso di lavaggio ambientale notturno la cappa può essere regolata al minimo, con risparmio di energia elettrica e termica. Altri requisiti Per tutte le cappe è importante garantire: la sistemazione lontano da porte o percorsi di circolazione, per evitare turbolenze che limitino l'efficacia di aspirazione della cappa. un condotto di aspirazione indipendente con espulsione del captato all'esterno del luogo di lavoro, oltre il colmo del tetto e comunque in modo da non permettere il rientro degli inquinanti nell'ambiente di lavoro. la disposizione delle tubazione deve evitare il più possibile tratti orizzontali o gomiti. un ventilatore antiscintilla e antistatico, costruito appositamente per l'aspirazione e l'espulsione di gas e vapori corrosivi. I motori devono essere isolati a norme CEI IP66, la coclea, le pale e le altre parti in contatto con i vapori devono essere in materiali plastici di grande resistenza meccanica e inerzia chimica e in grado di sopportare temperature di esercizio di almeno 80 C. Il polipropilene è il più utilizzato ma in alcune applicazioni si può utilizzare anche il polietilene a media densità e il PVC. livelli minimi di rumorosità del motore di aspirazione. A tale scopo è consigliabile porre lo stesso fuori dall'ambiente di lavoro, su supporti antivibrantti e comunque nelle vicinanze dell'espulsione degli inquinanti anche al fine di mantenerela tubazione in depressione onde evitare rientri indesiderati di inquinanti. 2/4
3 L'utilizzo delle cappe chimiche Quello che bisogna fare per utilizzare in sicurezza le cappe chimiche Classificazione delle cappe La scelta del tipo di cappa da utilizzare per un determinato esperimento deve avvenire in funzione dei TLV delle sostanze manipolate al suo interno e del tipo di attività svolta con tali sostanze. Più basso è il TLV delle sostanze maggiore deve essere l'efficienza di captazione della cappa cioè maggiore la sua velocità frontale di aspirazione. Le cappe vengono quindi classificate tramite lettere indicative del pericolo nel seguente modo. Lettera identificativa del pericolo A B C Sostanze verde giallo rosso TLV Molto tossiche Es: Bromo, anidride maleica Moderatamente tossiche Es: n-esano, ammoniaca Poco tossiche o fastidiose Es: acetone, etanolo Velocità frontale di aspirazione (m/s) con apertura di 40 cm < 1 ppm 100 ppm > TLV > 1 ppm > 100 ppm L'orientamento ormai comune per l'utilizzo di cancerogeni o di sostanze di elevata tossicità non è più quello di utilizzare velocità di aspirazioni elevate ma cappe a contenimento totale ("glove-box"). L'impiego di cancerogeni e/o mutageni va effettuato, comunque, in cappe dedicate esclusivamente a tali agenti. Le cappe con velocità frontale inferiore a 0,20 m/s devono essere revisionate o dismesse. La schedatura delle cappe e la classificazione delle stesse mediante etichettatura viene effettuata dal Servizio di Prevenzione e Protezione dell'ateneo Nel caso in cui non si possa conoscere preventivamente la pericolosità di una sostanza, come può accadere in attività di ricerca, è sempre opportuno considerare i prodotti di reazione sconosciuti come potenzialmente pericolosi, prendendo di conseguenza le precauzioni del caso. Come utilizzare cappe prima di iniziare la lavorazione accertarsi che la cappa sia in funzione, per esempio con un fazzoletto od un foglio di carta evitare di creare delle correnti d'aria in prossimità di una cappa in funzione (apertura di porte o finestre, transito frequente di persone) le fonti di emissione dovrebbero essere tenute almeno cm all'interno della cappa non introdurre la testa all'interno della cappa durante la sperimentazione mantenere il frontale abbassato il più possibile. Più il frontale è abbassato meno il funzionamento della cappa risente delle correnti nella stanza mantenere pulito ed ordinato il piano di lavoro dopo ogni operazione tenere sotto cappa solo il materiale strettamente necessario all'esperimento. Non ostruire il passaggio dell'aria lungo il piano della cappa e qualora sia necessario utilizzare attrezzature che ingombrano il piano sollevarle almeno di 5 cm rispetto al piano stesso e tenerle distanziate anche dalle pareti. Non vanno in ogni caso ostruite le feritoie di aspirazione della cappa 3/4
4 non utilizzare la cappa come deposito non utilizzare la cappa come mezzo per lo smaltimento dei reagenti mediante evaporazione forzata qualora si utilizzino nella cappa apparecchiature elettriche (che devono essere adatte ad atmosfera con pericolo d'incendio) ogni connessione deve essere esterna alla cappa approntare un piano di azione in emergenza in caso di malfunzionamento durante una sperimentazione o in caso di esplosione o di incendio nella cappa è opportuno che ogni operatore alla fine di ogni utilizzo della cappa la pulisca usando prodotti specifici a seconda delle sostanze adoperate in modo da evitare rischi impropri per chi userà la cappa in tempi successivi quando la cappa non è in uso spegnere l'aspirazione e chiudere il frontale Registro di manutenzione e controllo Tutti i dati relativi alla manutenzione, alle verifiche periodiche o ad eventuali interventi devono essere annotati cronologicamente con data su un registro allegato alla cappa e firmati da chi ha eseguito l'operazione. Pulizie periodiche pulizia del piano della cappa (giornaliera o settimanale a seconda dell'uso) pulizia del plenum di estrazione (semestrale o annuale a seconda dell'uso) lavaggio interno della cappa (annuale) Verifiche periodiche verifica annuale dell'efficienza di captazione tramite determinazione della velocità frontale misura annuale della velocità di rotazione del ventilatore manutenzione dello schermo saliscendi: occorre verificare annualmente ed eventualmente sostituire le funicelle dei contrappesi, oliare le carrucole, testare gli eventuali fermi di sicurezza sostituzione degli eventuali filtri presenti secondo la periodicità stabilita dalla ditta fornitrice, in assenza di indicazioni specifiche va prevista la sostituzione di essi almeno annualmente indipendentemente dall'utilizzo della cappa ispezione annuale dell'eventuale sistema depurante, delle serrande, del ventilatore, del condotto di estrazione e dell'indicatore di portata 4/4
5 Vf < 0.30 m/s 0.30 m/s Vf < 0.40 m/s 0.40 m/s Vf < 0.50 m/s Vf 0.50 m/s NON CLASSIFICABILE A B C TIPO DI UTLIZZO CONSIGLIATO NESSUN UTILIZZO CAPPA INEFFICIENTE AGENTI A BASSA TOSSICITÁ DIDATTICA AGENTI CHIMICI TOSSICI AGENTI CHIMICI MOLTO TOSSICI NUMERO CAPPA VALORE MISURATO Velocità frontale Vf = m/s DATA Servizio di Prevenzione e Protezione OPERATORE
Criteri di scelta: Tipo di inquinamento che si può sviluppare. Tipo di locale o ambiente in cui viene collocata la cappa
CAPPE CHIMICHE Proteggono il personale esposto al rischio di inalazione di sostanze chimiche tossiche, irritanti, o allergizzanti e l ambiente di lavoro, eliminando alla fonte la contaminazione dell aria.
DettagliLE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE
LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE Incontro con il Dipartimento di Medicina Sperimentale 24 aprile 2008 Settore Prevenzione e Protezione L uso in sicurezza delle Un
DettagliLE CAPPE DI SICUREZZA BIOLOGICHE
LE CAPPE DI SICUREZZA BIOLOGICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE Incontro con il Dipartimento di Medicina Sperimentale 24 aprile 2008 Settore Prevenzione e Protezione Classificazione
DettagliGUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO
GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l
DettagliBonifica dei fumi di stampaggio
Sesto Fiorentino 21 settembre 2007 Il rischio da agenti chimici nello stampaggio di materie plastiche Bonifica dei fumi di stampaggio Dott. Lucio Ros SPISAL Az. ULSS 9 Treviso Aspirazione localizzata La
DettagliAGENTI CHIMICI. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA SALDATURA A cura di : Mariacristina Mazzari e Claudio Arcari
Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro AGENTI CHIMICI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA SALDATURA A cura di : Mariacristina Mazzari e Claudio Arcari
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliLe guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli
Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto
DettagliSistemi di bonifica dell ambiente
Sistemi di bonifica dell ambiente Per definire il tipo di zona pericolosa generata dalla sorgente di emissione (per effetto della fuoriuscita della polvere dal sistema di contenimento) AtexPOLVERI chiede
DettagliMANUTENZIONE INVERTER LEONARDO
MANUTENZIONE INVERTER LEONARDO Indice 1 REGOLE E AVVERTENZE DI SICUREZZA... 3 2 DATI NOMINALI LEONARDO... 4 3 MANUTENZIONE... 5 3.1 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 6 3.1.1 Pulizia delle griglie di aerazione
DettagliProtecting your life in laboratory. Containment test of Fume Cupboards Test dell indice di contenimento Cappe Chimiche
Containment test of Fume Cupboards Test dell indice di contenimento Cappe Chimiche 1 Cappe aspirazione: perche sono utili I Controlli asemservice. Le Cappe Chimiche ad estrazione totale sono dei dispositivi
DettagliSCHEDA TECNICA DUPLEX EC.UI 175 Cod. 1300002 ORIZZONTALE DUPLEX EC.UI 175 Cod. 1301002 - VERTICALE
SCHEDA TECNICA DUPLEX EC.UI 175 Cod. 1300002 ORIZZONTALE DUPLEX EC.UI 175 Cod. 1301002 - VERTICALE RECUPERATORE ORIZZONTALE VERTICALE A RECUPERO TOTALE (scambiatore in Carta) DA 1.580 m³/h DESCRIZIONE
DettagliLISTA DI CONTROLLO PER UFFICI E STUDI. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Stanza Unità organizzativa Ufficio.
LISTA DI CONTROLLO PER UFFICI E STUDI Rilevatore: Referente sede Edificio Codice edificio Piano Stanza Unità organizzativa Ufficio Dipartimento di Responsabile/i REQUISITI Altezza, cubatura, superficie
Dettagli2 Principali misure di protezione antincendio da adottare
Cancelleria comunale Via Municipio 13 6850 Mendrisio 058 688 31 10 cancelleria@mendrisio.ch mendrisio.ch C O STRUZIONI P R OVVISORI E L I N EE GUI D A DI PROTEZIONE ANTINCENDIO 1 Scopi e basi legali 1.1
DettagliI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA: LE CAPPE CHIMICHE ASPIRATE
OPUSCOLO INFORMATIVO DEI LAVORATORI (ai sensi degli artt. 36 e 37 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA: LE CAPPE CHIMICHE ASPIRATE a cura del RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE
DettagliGUIDA PER GLI ADDETTI AI CENTRI DI RACCOLTA. Come raccogliere correttamente i tubi fluorescenti e le lampade a scarica
GUIDA PER GLI ADDETTI AI CENTRI DI RACCOLTA Come raccogliere correttamente i tubi fluorescenti e le lampade a scarica PREMESSA IL SISTEMA DI RACCOLTA ECOLAMP Ecolamp offre un servizio di raccolta e riciclo
DettagliVERNICIAtura Impianti di aspirazione localizzata. 3.6.6.3 (scheda di approfondimento)
VERNICIAtura Impianti di aspirazione localizzata 3.6.6.3 (scheda di approfondimento) 3.6.6.3 (scheda di approfondimento) VERNICIatura impianti di aspirazione localizzata Le schede che qui vengono riportate
DettagliLa ventilazione meccanica controllata LA VENTILAZIONE DEI LOCALI
La ventilazione meccanica controllata LA VENTILAZIONE DEI LOCALI I Ricambi d aria in abitazioni residenziali devono essere di 0,5 vol/h secondo Normativa Per esempio una stanza di 16 m² ha un volume di
DettagliLe problematiche di sicurezza per l allestimento del cantiere per l installazione degli impianti fotovoltaici
Seminario Tecnico GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI Aggiornamenti legislativi, Problematiche tecniche, Problematiche di installazione, Rapporti con gli enti Le problematiche di sicurezza per l allestimento del
DettagliIMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1
IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO Dal punto di consegna... 2 Il RISCHIO ELETTRICO è da intendersi come il rischio di infortunio CAUSATO da un impianto elettrico Il danno conseguente
DettagliIMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI
IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI Tutte le masse, le masse estranee e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere collegati ad un unico impianto di messa a terra, ovvero
DettagliMACCHINE UTENSILI Impianti di aspirazione localizzata
MACCHINE UTENSILI Impianti di aspirazione localizzata 3.6.6.4 (scheda di approfondimento) MACCHINE UTENSILI impianti di aspirazione localizzata Sulle macchine che utilizzano oli minerali interi sono necessari
DettagliASPIRAZIONE LOCALIZZATA. L'aspirazione ideale per gli usi industriali.
L'aspirazione ideale per gli usi industriali. Una tecnologia innovativa, materiali nuovi e una particolare attenzione al design conferiscono al Fumex PR molti vantaggi nuovi e importanti: - Facilità di
DettagliVerifiche e controlli degli impianti idrici all interno degli edifici
Verifiche e controlli degli impianti idrici all interno degli edifici Pulizia, manutenzione e collaudo delle reti idiriche Gli impianti idraulici prima di essere consegnati all utente devono essere ripuliti
DettagliINFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner
PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner Procedure di sicurezza: RISCHIO CHIMICO DOVUTO ALL USO DI STAMPANTI E TONER Autore: IEC S.r.l. Revisione: settembre 2014 INDICE
DettagliESTRATTO NORMA UNI CEI 11222
ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 Art. 4 VERIFICHE PERIODICHE 4.1 Generalità Per l esecuzione delle verifiche periodiche deve essere resa disponibile la documentazione tecnica relativa all impianto, compresa
DettagliIMPRESA SICURA s.r.l.
REGISTRO DEI CONTROLLI E DELLA MANUTENZIONE ANTINCENDIO ai sensi del D.P.R. 151/2011 IMPRESA SICURA s.r.l. Via N. Bixio n. 6 47042 - Cesenatico (FC) Tel. 0547.675661 - Fax. 0547.678877 e-mail: info@impresasicurasrl.it
DettagliCHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608
COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre
DettagliCappa da cucina tradizionale confort
Cappa da cucina tradizionale confort Prezzi a richiesta Vantaggi Compensazione integrata. Filtri a labirinto in acciao inox montati. Illuminazione ad incasso in opzione. Gamma Due altezze disponibili:
DettagliPiù sicuri. www.allegraimpianti.it. Decreto 23 luglio 2009. In ascensore. con la nuova normativa nazionale per la sicurezza
Più sicuri Via C. Perazzi, 54-28100 Novara Tel. 0321 467313 Fax 0321 491434 Mail: info@allegraimpianti.it www.allegraimpianti.it In ascensore con la nuova normativa nazionale per la sicurezza Decreto 23
DettagliGLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA
GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA Titolo IX Sostanze Pericolose Capo I Protezione da Agenti Chimici Il rischio infortuni è da ricondurre
Dettagliebook Linee guida sul locale batterie Seguici su:
ebook Linee guida sul Seguici su: Introduzione Le batterie di accumulatori stazionari sono la sorgente di energia di riserva più adeguata per l applicazione nei sistemi statici di continuità e possono
DettagliB2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
DettagliCOPERTURE INDUSTRIALI MOBILI E FISSE SISTEMI DI CHIUSURA FLESSIBILI LOGISTIC SOLUTIONS
COPERTURE INDUSTRIALI MOBILI E FISSE SISTEMI DI CHIUSURA FLESSIBILI LOGISTIC SOLUTIONS TUNNEL AUTOPORTANTE GRAZIE ALLA STRUTTURA AUTOPORTANTE SONO COLLOCABILI OVUNQUE, PURCHÈ SIANO POSIZIONATI SU IDONEO
DettagliI locali da bagno e doccia
I locali da bagno e doccia 1. Classificazione delle Zone In funzione della pericolosità, nei locali bagno e doccia (Norma 64-8 sez. 701) si possono individuare quattro zone (fig. 1) che influenzano i criteri
DettagliSL 27-IM Sensore di livello piezoresistivo INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE
SL 27-IM Sensore di livello piezoresistivo INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE DESCRIZIONE... 3 Generalità... 3 Principio di misura... 3 Tipologia del sensore... 3 INSTALLAZIONE... 4 Aerazione... 4 Montaggio
DettagliModifica il DLgs 25/02 (costituente il titolo VII bis del DLgs 626/94) che recepiva la direttiva 98/24/CE del 7.4.98
Protezione da agenti chimici titolo IX capo 1 DLgs 81/08 Modifica il DLgs 25/02 (costituente il titolo VII bis del DLgs 626/94) che recepiva la direttiva 98/24/CE del 7.4.98 Protezione da agenti chimici
DettagliÈ assolutamente vietato utilizzare apparecchiature elettriche non a norma. Evitare l uso di prese multiple. Non utilizzare apparecchiature
LAVORO ELETTRICO In Italia la norma CEI 11-48 del 1998 stabilisce le prescrizioni generali per l esercizio sicuro degli impianti elettrici e per l esecuzione dei lavori su od in prossimità di tali impianti.
DettagliCORSO NORME & DIRETTIVE
1 FAAC & BETA S&MKT/SD Marco Melotti Andrea Moneta 08/02/2013 L automazione vista dalle norme: progettazione installazione e verifiche. All rights reserved, also regarding disposal, exploitation, reproduction,
DettagliLA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08
LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08 DEFINIZIONE Per manutenzione di un impianto elettrico si intende l insieme delle attività tecnico-gestionali e dei lavori necessari per conservare
DettagliProgramma di manutenzione preventiva
Programma di manutenzione preventiva studiato per mantenere invariata negli anni la capacità di tutelare la salute degli operatori di cappe chimiche, cappe pensili, armadi e bracci aspiranti. IL PROGRAMMA
DettagliI lavori elettrici dal D.Lgs 81/2008 alle Norme Tecniche
Sezione Toscana e Umbria I lavori elettrici dal D.Lgs 81/2008 alle Norme Tecniche Dott. Ing. Emilio Giovannini Direttore UO Prevenzione Protezione dai Rischi ASL1 di Massa Carrara Consigliere AEIT sezione
DettagliCAODURO spa - Cavazzale (VI) Via Chiuppese fraz. Cavazzale 36010 Monticello C. Otto tel. 0444.945959 fax 0444.945164 info@caoduro.it - www.caoduro.
Le Prove di GENT Prove realizzate nella primavera del 1998 a Gent in Belgio in un edificio lungo 50 m, largo 20 m e alto 12 m costruito appositamente per prove di grandi incendi. Dotato di impianto di
DettagliCos'è e come funziona una discarica.
Cos'è e come funziona una discarica. La discarica di rifiuti è un luogo dove vengono depositati in modo non differenziato i rifiuti solidi urbani e tutti i rifiuti provenienti dalle attività umane. La
DettagliRegolatori a portata costante (CAV) RPK, RPK-I
Regolatori a portata costante (CAV) RPK, RPK-I Regolatore circolare () o rettangolare () autoregolante per impianti a portata costante. Indicato per ambienti nei quali sia necessario mantenere sempre il
DettagliCodice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni
Codice Ambientale Scopo e campo di applicazione Il presente documento, regola le norme che il personale della Società Nava deve rispettare nell esecuzione dei servizi di pulizia in merito alle modalità
DettagliFILTRO DEPURATORE AD Y
FILTRO DEPURATORE AD Y CT0858.0_02 ITA Settembre 2012 GAMMA DI PRODUZIONE Attacchi Grado di filtrazione [μm] Misura Kv [m 3 /h] (1) FILETTATI FF UNI-EN-ISO 228-1 800 DESCRIZIONE 1/2 858.04.12 3,69 3/4
DettagliRISCHI ADDETTO PULIZIE
Organismo Paritetico Provinciale RISCHI ADDETTO PULIZIE Speciale Inserti: Rischi Addetto Pulizie Pagina 1 Attività svolta L attività dell addetto prevede la pulizia degli ambienti di lavoro di uffici,
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO
ALLEGATO D DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO CONTRATTO. DATORE DI LAVORO COMMITTENTE : MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA
DettagliIl neutro, un conduttore molto "attivo" (3)
1 Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3) 3. I sistemi elettrici in relazione al modo di collegamento a terra del neutro e delle masse In funzione della messa a terra del neutro e delle masse, un sistema
DettagliEFFICIENZA DEGLI IMPIANTI DI ASPIRAZIONE DEGLI INQUINANTI
EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI DI ASPIRAZIONE DEGLI INQUINANTI Torna all indice generale Introduzione alla scheda Fasi di lavorazione in reparto giunteria/orlatura (assemblaggio fodera, spalmatura mastice,
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliOPERE PROVVISIONALI DI SICUREZZA
COMUNE DI MASCALUCIA PROVINCIA DI CATANIA AREA LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONE Servizio per la gestione e manutenzione impianti di depurazione acque reflue del Comune di Mascalucia OPERE PROVVISIONALI DI
DettagliComune di Ragoli Provincia di Trento. Regolamento per la manutenzione ordinaria e programmata dei camini e canali da fumo
Comune di Ragoli Provincia di Trento Regolamento per la manutenzione ordinaria e programmata dei camini e canali da fumo Approvato con deliberazione consiliare n. 21 dd. 18.06.2001 Regolamento per la manutenzione
DettagliL incendio Incendio a bordo 1 La normativa nel campo marittimo cura, in particolar modo, tutto quanto può essere connesso con il sinistro marittimo più frequente: l incendio a bordo. Sono previsti, nella
DettagliMacchina Lavatrice per Vegetali MLV 2500
Macchina Lavatrice per Vegetali MLV 2500 La lavatrice MLV-2500 è adatta alle aziende di medie dimensioni dedite alla lavorazione dei vegetali e si attaglia perfettamente alle taglierine MTN 1650 e MTN
DettagliD.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO
Dipartimento Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC della Sicurezza e Igiene sul Lavoro STOP DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC
DettagliLe novità della Norma CEI 64-8
Le novità della Norma CEI 64-8 Giuseppe Bosisio Comitato Elettrotecnico Italiano 1 Le novità della Norma CEI 64-8 -COME CAMBIA - Parte 1- Oggetto, scopo e principi - fondamentali - Parte 2 Definizioni
DettagliNorme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita
Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato
DettagliIl sottoscritto. Titolare della Ditta. Legale Rappresentante della Ditta con sede legale nel Comune di località Via...n... CAP.Prov...
A.O.O. Provincia di Roma Servizi di Tutela Ambientale Anno Classificazione Fascicolo.. N.. DATA. Modello I-5bis (Provincia Modello_E-bis Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Civitavecchia
DettagliELISOCCORSO IN TOSCANA
ELISOCCORSO 118 1 ELISOCCORSO IN TOSCANA Pegaso 1-A109 Power Elibase F i r e n z e Pegaso 2- A109 Power Elibase Grosseto Pegaso 3- BK 117- Elibase Massa Cin quale 2 Pegaso 1- F i r e n z e Pegaso 2- Grosseto
DettagliSi intende una parte conduttrice, che non fa parte dell'impianto. grado di introdurre nell'impianto un potenziale, generalmente quello di terra
MASSA Parte conduttrice, facente parte dell'impianto elettrico o di un apparecchio utilizzatore, che non è in tensione in condizioni ordinarie di isolamento, ma che può andare in tensione in caso di cedimento
DettagliCOPERTURE INDUSTRIALI MOBILI E FISSE SISTEMI DI CHIUSURA FLESSIBILI LOGISTIC SOLUTIONS
COPERTURE INDUSTRIALI MOBILI E FISSE SISTEMI DI CHIUSURA FLESSIBILI LOGISTIC SOLUTIONS TUNNEL AUTOPORTANTE TUNNEL AUTOPORTANTE Grazie alla struttura autoportante sono collocabili ovunque, purchè adagiate
DettagliFaster BH-EN e BHG Cabine a sicurezza biologica. Protezione, sicurezza, affidabilità. E oltre.
Faster BH-EN e BHG Cabine a sicurezza biologica Protezione, sicurezza, affidabilità. E oltre. SARIN sas di Leo Temin & C. Soluzioni Analitiche per la Ricerca e l Industria Via Giuseppe La Farina, 21 50132
DettagliC. Scale e ascensori
Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre PREVENZIONE INCENDI 167 C. Scale e ascensori Scale Il numero e la larghezza delle scale a servizio di particolari attività (ad esempio alberghi o locali di pubblico spettacolo)
DettagliRIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Scuola Elementare F.lli Rossetti Via San Zeno PROGETTO ESECUTIVO SOSTITUZIONE GENERATORE TERMICO
Ing. Paolo Silveri Via Valle Bresciana, 10 25127 Brescia Tel. 347.9932215 silveri.progea@gmail.com COMUNE di ODOLO Provincia di Brescia RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Scuola Elementare F.lli Rossetti Via
DettagliSICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO
SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO Le vie di esodo costituiscono il primo problema da affrontare quando si progetta la sicurezza di un edificio. Infatti, la sicurezza delle persone
DettagliQUALIFICAZIONE INSTALLATORI ELETTRICI. Como 4 marzo 2015
QUALIFICAZIONE INSTALLATORI ELETTRICI Como 4 marzo 2015 LEGGI E NORMATIVE L esecuzione degli impianti elettrici per l alimentazione di centrali termiche e caldaie è regolamentata dal Decreto del Ministero
DettagliInstallazione dei contatori a membrana per reti gas metano
Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Tutti i contatori per gas combustibile sono strumenti di misura di precisionee pertanto vanno movimentati con le dovute cautele, sia durante le
DettagliISTITUTO ATERNO-MANTHONE'
ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' INTRODUZIONE Il termine sicurezza nella comune accezione indica una caratteristica di ciò che non presenta pericoli o ne è ben difeso. Sicurezza è una caratteristica anche delle
DettagliCorso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose
Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose Sicurezza Antincendio La combustione è la reazione chimica tra due sostanze diverse: il COMBUSTIBILE (materiale capace di
DettagliMODALITÀ DI SCARICO FUMI DA CALDAIE A GAS secondo UNI 10845
MODALITÀ DI SCARICO FUMI DA CALDAIE A GAS secondo UNI 1045 RIEPILOGO DI: APPARECCHI E STEMI DI SCARICO AMMES PROVA DI TENUTA: PRESONE DI PROVA E PERDITA AMMESSA PRESCRIZIONI IN CASO DI INTUBAMENTO La norma
DettagliPREVENZIONE INCENDI E GESTIONE DELL EMRGENZA
PREVENZIONE INCENDI E GESTIONE DELL EMRGENZA EMRGENZA Dott. Sergio Biagini Tecnico della Prevenzione INCENDIO E ESPLOSIONE Ai fini della valutazione del rischio incendio il Datore di Lavoro classifica
Dettagli0.0.2 Normalmente si considerano le seguenti tipologie di attività di manutenzione:
0.0.0 PREMESSA 0.0.1 Come manutenzione si identifica un tipo di attività il cui scopo è quello di mantenere funzionanti ed in sicurezza, con le prescrizioni qualitative e quantitative gli impianti elettrici.
DettagliPiattaforma. HINOWA SPA Via Fontana - 37054 NOGARA - VERONA (ITALY) Tel. +39 0442 539100 Fax +39 0442 88790 mbighellini@hinowa.it - www.hinowa.
HINOWA SPA Via Fontana - 37054 NOGARA - VERONA (ITALY) Tel. +39 044 53900 Fax +39 044 88790 . CARATTERISTICHE PRINCIPALI E UNICHE. PESO La LightLift 47 è la più leggera piattaforma aeree della sua categoria.
DettagliConcetto di validazione per piccole strutture. rif. SN ISO 17665
Concetto di validazione per piccole strutture rif. SN ISO 17665 T. Balmelli Servizio medico-tecnico Ente Ospedaliero Cantonale Ottobre 2012 Obbiettivo finale Per poter operare in sicurezza dobbiamo disporre
DettagliE ASSISTENZA TECNICA ESEMPIO DI SECONDA PROVA
ISTITUTO PROFESSIONALE Settore INDUSTRIA E ARTIGIANATO Indirizzo: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA ESEMPIO DI SECONDA PROVA di TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE INDIRIZZO: IPE9 - MANUTENZIONE
DettagliVILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse
LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:
DettagliI collettori solari termici
I collettori solari termici a cura di Flavio CONTI, ing. LUVINATE (Varese) Tel. 0332 821398 Collettori solari a BASSA temperatura I collettori solari a bassa temperatura utilizzati normalmente negli impianti
DettagliRelazione di calcolo
Relazione di calcolo Software EC750 - Aperture e scarichi EDIFICIO INDIRIZZO INTERVENTO Villetta singola via Roma, 25-28021 Borgomanero (NO) Sostituzione generatore COMMITTENTE Alberto Rossi INDIRIZZO
DettagliUNI 10683. ed. Ottobre 2012
UNI 10683 ed. Ottobre 2012 Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi Potenza termica nom< 35 kw VERIFICA INSTALLAZIONE CONTROLLO (NEW) MANUTENZIONE (NEW) APPARECCHI Categorie
DettagliSistema. per EVITARE la formazione di MUFFE da condensa rispettando la classe A. www.rumorblock.it. DANI System s.a.s. ELEMENTI DEL SISTEMA
Sistema per EVITARE la formazione di MUFFE da condensa rispettando la classe A MUFFE per mancanza di aerazione Sistema AIRPLAK aerazione naturale per un ambiente sano ELEMENTI DEL SISTEMA Guida rapida
DettagliNuovo codice di prevenzione incendi. Capitolo S.9: Operatività antincendio
Nuovo codice di prevenzione incendi Capitolo S.9: Operatività antincendio Istituto Superiore Antincendi, Roma Cos è?? Perchè?? Cos è? E la strategia antincendio che ha come scopo rendere possibile l effettuazione
DettagliTIPOLOGIE IMPIANTISTICHE
TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE La scelta della tipologia impiantistica varia a seconda della destinazione d uso: EDILIZIA CIVILE: Classe Esempi 1 Locali per la residenza Alloggi ad uso privato 2 Locali per il
DettagliALLEGATO V. Parte I. 1. Disposizioni generali
ALLEGATO V Parte I Emissioni di polveri provenienti da attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico, scarico o stoccaggio di materiali polverulenti. 1. Disposizioni generali 1.1. Nei casi in
DettagliESAD Sistema di condotte per il controllo del fumo a marchio CE Istruzioni di installazione 08/2013
ESAD Sistema di condotte per il controllo del fumo a marchio CE Istruzioni di installazione 08/2013 24.10.2013 Sistema di condotte per il controllo del fumo ESAD ISTRUZIONI DI INSTALLAZIONE 1.0 Linee guida
DettagliCOMPUTO METRICO PER ARREDI TECNICI DI LABORATORIO CATEGORIA - ARREDI TECNICI DA LABORATORIO
1 UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TORINO Banco a parete da laboratorio circa L.600mm. x P.(da 800 a 900mm.) x H.100mm. con alzata tecnica comprensivo di: n.1 chiusure laterali banco, piano in polipropilene
DettagliINDICE Manuale Volume 2
INDICE Manuale Volume 2 Pag. NOTA DEGLI EDITORI PREFAZIONE 1. INTRODUZIONE 1 2. DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E RIFERIMENTI NORMATIVI 3 2.1 Principali disposizioni legislative 3 2.2 Principali norme tecniche
DettagliRapporto ambientale Anno 2012
Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e
DettagliP i n z a I S E O 1 - Istruzioni di sicurezza
Istruzione Tecnica Codice documento: IT SAFPIN 1 Pagina 1 di 7 INDICE 1.0 Scopo e campo di applicazione... 2 2.0 Documenti di riferimento... 2 3.0 Definizioni ed acronimi... 2 4.0 Gestione del presente
DettagliDichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale
Ufficio di contatto marchio di qualità: Moritz Dreher Neugasse 6 CH-8005 Zürich Tel.: +41 (0)44 250 88 16 Fax.: +41 (0)44 250 88 22 Email: dreher@holzenergie.ch Marchio di qualità Energia leg Svizzera
DettagliChi siamo P-WIND. Rientrano all'interno di questa gamma di prodotti: Cavi speciali per applicazione all'interno degli aerogeneratori;
Cavi P-Wind P-WIND Chi siamo Il gruppo Prysmian è tra i leader mondiali nel settore dei cavi per l'energia e per le telecomunicazioni e vanta un forte posizionamento nei segmenti di mercato a più elevato
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA DEI GRANULI DI GUSCI DI NOCE
8 revisione del 20/10/2014 SCHEDA DI SICUREZZA DEI GRANULI DI GUSCI DI NOCE 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO 1.1. Nome commerciale: Granuli di noce. 1.2. Nome del prodotto: Granuli di gusci di noce. 1.3.
DettagliI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA
I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA a cura di Marialuisa Diodato SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE V IA A LBERTONI, 15-40138 BOLOGNA! 051.63.61.371-FAX 051.63.61.358 E-mail: spp@aosp.bo.it
DettagliAmianto: La sicurezza nei cantieri e nelle operazioni di bonifica
Amianto: La sicurezza nei cantieri e nelle operazioni di bonifica Programma del Modulo Didattico La sicurezza nei Cantieri e nelle operazioni di Bonifica Allestimento del cantiere e realizzazione del confinamento;
Dettaglidi Protezione Individuale
FULVIO D ORSI GIACOMO GUERRIERO EVA PIETRANTONIO della sicurezza nell uso dei Dispositivi di Protezione Individuale Informazione dei lavoratori ai sensi degli art. 36, 74 e successivi del D.Lgs. 81/2008
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO
RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO File: Relazione tecnica Data 11-11-2009 1 INDICE RELAZIONE DI CALCOLO E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO... 3 CRITERI DI PROGETTO... 3 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DELLE
DettagliImpianti fotovoltaici connessi alla rete
Aspetti tecnici legati alla progettazione e realizzazione di impianti di generazione e alla loro connessione alla rete La Guida CEI 82-25: Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica
DettagliI dispositivi di protezione ed il TU
Seminario La sicurezza nel cantiere edile alla luce del DLgs 81/08 I dispositivi di protezione ed il TU Luca Rossi Bari, 24 aprile 2009 Sala Convegni Confindustria Programma Introduzione Definizioni Metodologia
DettagliGuida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte)
Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte) Pubblicato il: 17/05/2004 Aggiornato al: 25/05/2004 di Gianluigi Saveri 1. L impianto elettrico L appartamento che si prende come
Dettagli