PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI

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1 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI Allegato al Bando di gara per l'appalto dei servizi di ristorazione comunale (con lavori per la realizzazione del centro cottura comunale) dal 1 luglio 2013 al 31 dicembre 2022

2 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI Elenco dei documenti componenti il progetto preliminare-definitivo - Relazione tecnica impianti elettrici - Capitolato speciale d'appalto impianti elettrici - Elenco dei prezzi unitari - Computo metrico estimativo - Elaborati grafici Elaborati grafici: - Tav. E01 Piante impianti dist. dors. forza motrice. Scala 1:100 1:50 - Tav. E02 Piante impianto dist. dors. - illuminazione. Scala 1:100-1:50

3 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI 1 di 13

4 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI SOMMARIO OGGETTO...3 DESCRIZIONE DEI LAVORI...3 Descrizione ambienti...3 Prescrizioni generali sui materiali da impiegare...4 RIFERIMENTI PROGETTUALI...4 Normativa di riferimento...4 Criteri di scelta soluzioni impiantistiche...7 Protezione contro i contatti diretti...7 Protezione contro i contatti indiretti...7 Protezione contro i sovraccarichi ed i corto circuiti...8 Protezione contro gli scatti intempestivi...9 DATI DI PROGETTO...9 DESCRIZIONE DELL IMPIANTO...10 Classificazione degli ambienti...10 Distribuzione dorsale e montanti...10 Quadro generale...11 Derivazioni illuminazione e FM...12 Impianti ausiliari elettronici di 13

5 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI OGGETTO Il progetto riguarda l'esecuzione delle opere occorrenti per la realizzazione degli impianti elettrici ed elettronici relativi alla realizzazione di un nuovo centro cottura da realizzarsi presso la struttura ex scuola di Inzino nel Comune di Gardone Val Trompia in Provincia di Brescia. DESCRIZIONE DEI LAVORI Descrizione ambienti Dovrà essere realizzato un impianto elettrico al servizio di una attività costruita per la preparazione e confezione di pasti da portare in altri ambienti. La costituzione del centro cottura e sviluppata su due piani di cui il piano terra costituisce la vera zona lavoro e il primo piano contiene alcuni servizi di supporto senza parti operative legate al ciclo di lavoro. Si ricorda che gli interventi saranno effettuati all interno di un edificio esistente che sarà modificato solo parzialmente soprattutto nella parte del piano terra. A questo piano si possono identificare le seguenti zone: - zona ingresso compresi nuovi bagni e magazzino detersivi - zona lavaggio - zone prime preparazione - zona magazzino deperibili - zona cottura - zona confezionamento e spedizione Al piano primo si possono identificare le seguenti zone: - Locale spogliatoi con locale quadri elettrici - zona bagni per il personale. - tre locali ad uso uffici di varia tipologia. L accesso ai locali di lavoro avverrà mediante una scala esterna e il collegamento fra i vari locali avverrà da un altra scala interna. Gli altri accessi saranno funzionali esclusivamente alla distribuzione dei prodotti lavorati. 3 di 13

6 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI Si prevede la realizzazione dei seguenti impianti: impianto di alimentazione a partire dal contatore posto esterno Impianto elettrico di distribuzione dorsale a partire da un quadro generale Impianto di illuminazione di tutti i locali su entrambe i piani impianto di distribuzione FM su entrambe i piani Impianto di terra ed equipotenziale impianto di comunicazione citofonica fra i piani impianto di antintrusione. Predisposizione impianto telefonico e trasmissione dati asservimenti necessari al funzionamento degli impianti meccanici e termici. Prescrizioni generali sui materiali da impiegare Le prescrizioni relative ai materiali e ai criteri di posa sono contenute nell apposito capitolo del capitolato tecnico degli impianti elettrici. Si precisa che la scelta dei materiali può essere diversa da quella indicata nel capitolato di appalto previa fornitura di apposita documentazione che permetta alla Direzione Lavori di effettuare le opportune valutazioni ed esprimere consenso o rifiuto. Non saranno prese in considerazione forniture di prodotti non dotati di certificazioni IMQ o equivalente o non di produzione di marche di livello nazionale o internazionale. RIFERIMENTI PROGETTUALI Normativa di riferimento Tutti gli impianti elettrici che costituiscono l'oggetto della presente relazione dovranno essere eseguiti secondo i più moderni criteri della tecnica impiantistica, a regola d'arte, nel costante scrupoloso rispetto di tutte le leggi e normative vigenti in materia all'atto della esecuzione. In particolare si farà riferimento alle disposizioni seguenti: Gli impianti ed i componenti dovranno essere realizzati a regola d arte (Legge 186 del ), secondo le modalità riportate nel progetto e nel pieno rispetto delle Norme CEI vigenti e della legislazione in materia. Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro componenti dovrà corrispondere alle norme di Legge ed ai Regolamenti vigenti alla data del contratto ed in particolare devono essere conformi a: 4 di 13

7 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI Prescrizioni dei V.V.F.F. e delle Autorità locali; Prescrizioni e indicazioni dell ENEL Azienda distributrice dell energia elettrica, per quanto di loro competenza nei punti di consegna; Prescrizioni e indicazioni TELECOM o ditta fornitrice servizi telematici. in particolare le seguenti Norme CEI: CEI CEI 96-2 CEI /1 CEI 14(n) CEI 20 (n) CEI 22 (n) CEI 23. (n) CEI CEI 34 (n) CEI 62.5 CEI 64 (n) CEI 64-8 CEI 64.8/7 CEI 70 (n) CEI 96.3 CEI CEI EN CEI EN CEI EN CEI EN CEI 100 (n) UNI EN UNI EN 1838 UNI EN UNI 9795 Impianti di produzione, trasporto, distribuzione energia elettrica linee in cavo Trasformatori di isolamento e trasformatori di sicurezza Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri B.T.) relativa ai trasformatori di potenza relativa ai cavi e conduttori da utilizzare relativa ai dispositivi elettronici di potenza relativa alle apparecchiature di bassa tensione Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione relative alle lampade e relative apparecchiature relativa agli apparecchi elettromedicali relative agli impianti elettrici di bassa tensione 6 edizione Impianti elettrici utilizzatori fino a 1000V corrente alternata parte relativa alla classificazione e alla realizzazione degli impianti in locali ad uso medico. relative agli involucri di protezione relativa ai trasformatori di isolamento relativa ai trasformatori di isolamento tipo medicali Protezione delle strutture contro i fulmini. Parte 1: Principi Generali Protezione delle strutture contro i fulmini. Parte 2: Gestione del rischio Protezione delle strutture contro i fulmini. Parte 3: Danno fisico e pericolo di vita Protezione delle strutture contro i fulmini. Parte 1: Impianti elettrici ed elettronici interni alle strutture relative ai sistemi audio video e multimedia relative alle unità di alimentazione nei locali medici relativa all illuminazione di emergenza relativa all illuminazione sui posti di lavoro relativa agli impianti fissi automatici di rilevazione incendi Altre tabelle CEI UNEL relative ai materiali da installare: DPR 462/01 - Obbligatorietà della denuncia degli impianti di messa a terra nelle attività in cui operino lavoratori subordinati o dipendenti 5 di 13

8 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI D.P.R. 384 del Regolamento di attuazione dell art. 27 della legge n.118 del a favore dei mutilati ed invalidi civili, in materia di barriere architettoniche e trasporti pubblici D.M Eliminazione dei radiodisturbi D.M Attuazione delle direttive CEE n.84/529 relative agli ascensori elettrici Legge 186 del Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazione e impianti elettrici ed elettronici Legge 791 del Attuazione della direttiva del consiglio delle Comunità Europee (n.73/23/cee) relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione Legge 13 del Disposizioni per favorire il superamento e l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati D.M. 37 del Disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici D.P.R. 503 del 24/07/ Regolamento recante norme per l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici; Direttiva 89/336/CEE, recepita con D.Lgs 476/92 - Direttiva del Consiglio d Europa sulla compatibilità elettromagnetica; Direttiva 93/68/CEE, recepita con D.Lgs 81/08 e D.Lgs 277/97 - Direttiva Bassa Tensione; Decreto legislativo n. 81/08 del 09/04/ per la sicurezza e la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro e successivi decreti e circolari integrative; norme IEC - in caso di mancanza o inapplicabilità delle norme C.E.I.; norme EN - dove applicabili; normative e raccomandazioni dell Ispettorato del Lavoro, ISPESL e ASL; prescrizioni delle Autorità Comunali e/o Regionali; norme e tabelle UNI e UNEL - per i materiali già unificati, gli impianti ed i loro componenti, i criteri di progetto, le modalità di esecuzione e verifica; Decreto legislativo n. 81/08 del 09/04/ relativo alle prescrizioni minime di sicurezza nei cantieri temporanei e mobili, successivi decreti e circolari integrative; Ogni altra prescrizione, regolamentazione e raccomandazione emanata da eventuali Enti ed applicabile agli impianti oggetto della presente specifica tecnica anche se non espressamente citati. Il rispetto delle norme sopra indicate sarà inteso nel senso più restrittivo, cioè non solo la realizzazione dell impianto sarà rispondente alle norme, ma altresì ogni singolo componente dell impianto stesso. 6 di 13

9 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI In caso di emissione di nuove normative l installatore sarà tenuto a comunicarlo immediatamente alla Committente, dovrà adeguarvisi, ed il costo supplementare verrà riconosciuto solo se la data di emissione della norma risulterà posteriore alla data dell appalto. I materiali e gli apparecchi ammessi al regime del marchio di qualità, dovranno essere di tipo approvato I.M.Q. e dovranno essere muniti di marcatura CE. Criteri di scelta soluzioni impiantistiche Protezione contro i contatti diretti Si dovranno prendere tutte le misure atte a proteggere le persone contro i pericoli derivanti da contatti diretti con parti attive in tensione. In particolare per quanto sopra si dovranno applicare i seguenti tipi di protezione: a. protezione totale; b. protezione parziale; c. protezione addizionale. Sarà ammessa solo la protezione mediante isolamento delle parti attive o la protezione mediante barriere od involucri. Protezione contro i contatti indiretti Per proteggere le persone contro i pericoli derivanti da contatti accidentali con parti conduttrici di energia che, in caso di cedimento dell'isolamento principale possono andare in tensione, dovranno essere adottate idonee misure di protezione. Per il Nostro sistema di categoria 1ª senza propria cabina elettrica di trasformazione, ovvero sistema "TT", la protezione contro i contatti indiretti verrà attuata mediante l'impianto di terra locale, coadiuvato ed integrato da interruttori differenziali ad alta sensibilità che agiscono mediante l interruzione automatica del circuito protetto. Le masse metalliche dell'impianto elettrico utilizzatore dovranno essere collegate all'impianto di terra locale con apposito conduttore di protezione di sezione opportuna. II conduttore di protezione dovrà essere separato dal conduttore di neutro distribuito nell'impianto. Tutte le prese a spina di apparecchi utilizzatori per i quali è prevista la protezione contro i contatti indiretti mediante collegamento a terra delle masse, dovranno avere il polo di terra collegato al conduttore di protezione. 7 di 13

10 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI La protezione dovrà essere coordinata con il valore della resistenza dell'impianto di terra locale, che deve essere unico per tutto l impianto, in modo da assicurare l interruzione del circuito guasto, se la tensione di contatto assume valori pericolosi. Tale condizione si riterrà soddisfatta con l applicazione della seguente formula: Rt x Id 50 V dove: Rt = è il valore della resistenza totale di terra e dei conduttore di protezione, in ohm, nelle condizioni più sfavorevoli; Id = è il valore, in ampere, della corrente di intervento del dispositivo di protezione, nel nostro caso è il valore corrispondente della corrente differenziale nel caso peggiore.. In pratica le protezioni dovranno essere quasi sempre realizzate con dispositivo a relè differenziale ad alta sensibilità ( A). Protezione contro i sovraccarichi ed i corto circuiti Le norme CEI 64-8 danno le indicazioni e le prescrizioni tecniche per operare affinché i conduttori siano protetti contro i sovraccarichi ed i cortocircuiti. La protezione contro i sovraccarichi può essere prevista : 1 - all'inizio della conduttura; 2 - alla fine della conduttura; 3 - in un punto qualsiasi della conduttura. La protezione contro i sovraccarichi ed i cortocircuiti sarà sempre prevista all inizio della conduttura. Per le condizioni 2 e 3 ci si deve accertare che non vi siano né derivazioni, né prese a spina poste a monte della protezione e che la conduttura risulti protetta contro i cortocircuiti. Per la protezione contro i sovraccarichi deve essere verificata la seguente condizione: Ib = In = Iz If = 1,45 Iz dove: If = Corrente convenzionale di funzionamento del dispositivo di protezione; Ib = corrente di impiego del circuito elettrico; Iz = portata massima a regime permanente delle condutture; In = corrente nominale del dispositivo di protezione. Non è prevista la verifica contro i sovraccarichi per le condutture che alimentano apparecchi termici o di illuminazione. La protezione contro i cortocircuiti deve essere 8 di 13

11 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI sempre prevista all'inizio della conduttura, inoltre deve essere verificata la seguente condizione tecnica: I² t = K² S² dove: i² t - è l integrale di Joule lasciata passare dal dispositivo di protezione per tutta la durata del cortocircuito; K - coefficiente che varia con il mutare della tipologia del cavo, es.: 115 per conduttori in rame isolati PVC, 135 per cavi in rame isolati in gomma naturale o butilica e 146 per cavi in rame isolati con gomma etilpropilenica e con polietilene reticolato; S - sezione nominale del conduttore in mm². Qualora il dispositivo di protezione contro i sovraccarichi sia posto all'inizio della conduttura ed abbia un potere di interruzione non inferiore al valore della corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione, si considera che esso assicuri, anche la protezione contro il corto circuito della conduttura situata a valle di quel punto. Protezione contro gli scatti intempestivi. La selettività dei dispositivi di protezione contro le sovracorrenti sarà ottenuta staccando dall'alimentazione solo la parte di impianto nella quale si trova il guasto. La selettività dei dispositivi differenziali per la protezione contro i contatti indiretti sarà ottenuta nelle seguenti modalità: la caratteristica di non funzionamento tempo-corrente del dispositivo posto a monte si deve trovare al di sopra della caratteristica di interruzione tempo-corrente del dispositivo posto a valle. la corrente differenziale nominale del dispositivo posto a monte deve essere adeguatamente superiore a quella del dispositivo posto a valle. Quanto sopra sarà eseguito assicurando la protezione richiesta alle diverse parti di impianto (coordinamento). Le condizioni "a" e "b" dovranno coesistere. DATI DI PROGETTO La fornitura di energia elettrica verrà prelevata dal contatore posizionato all esterno del 9 di 13

12 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI fabbricato in apposito manufatto contenente anche altri contatori al servizio delle attività attualmente in uso negli altri locali del fabbricato. La potenza presumibile necessaria all attività è nell ordine di kw 40, ma l intero l impianto elettrico sarà dimensionato per un assorbimento massimo di circa 55 kw. I valori sopra esposti sono derivati dall analisi dei carichi elettrici forniti dalla progettazione delle macchine da utilizzare. L impianto sarà alimentato da un sistema trifase e neutro a 400 V con tolleranza 5% frequenza 50 Hertz. Il sistema sarà classificato pertanto di tipo TT e data la tensione di alimentazione gli impianti elettrici saranno considerati di categoria "Iª". La caduta di tensione massima ammessa ai morsetti delle utenze sarà del 4%. Si presume che la corrente di cortocircuito nel punto di consegna verificabili al momento della richiesta di nuova utenza. Si ammette la protezione contro i corto circuiti in back-up. sia circa 15 ka DESCRIZIONE DELL IMPIANTO Classificazione degli ambienti Al piano primo non sarà necessario effettuare alcuna classificazione particolare in quanto tutti gli ambienti sono riconducibili alla situazione impiantistica di ambiente ordinario con la sola necessità del rispetto delle prescrizioni specifiche per i locali WC e docce. Al piano terra sono invece distribuite molte apparecchiature che saranno alimentate a gas metano e inoltre saranno presenti ambienti ad alta quantità di umidità. Ovviamente saranno scongiurati i pericoli di creazione di ambienti con pericolo di esplosione mediante opportune aereazioni realizzate a filo di soffitto che permetteranno l evacquazione delle eventuali fughe di gas. In ogni caso si consideri l ambiente generalmente come A Maggior Rischio in Caso d Incendio salvo motivate eccezioni da motivare in sede esecutiva. Distribuzione dorsale e montanti Gli impianti elettrici avranno origine direttamente da un contatore esterno al Fabbricato a valle del quale sarà installato un nuovo interruttore generale con bobina di sgancio per una potenza massima di utilizzo di almeno 55 KW. 10 di 13

13 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI La linea di alimentazione, tra l'interruttore generale ed il quadro generale, attraverserà una tubazione interrata esistente. La tubazione interrata esistente risulta essere idonea ad ospitare la nuova linea di alimentazione della parte di impianto presa in considerazione nella presente progettazione e non andrà ad interferire con le linee esistenti posate al suo interno. L'idoneità della tubazione esistente è stata verificata durante un sopralluogo presso il cantiere da un incaricato del Comune e Lorenzini P.I. Bruno. Dal quadro generale saranno derivati tutti gli impianti mediante una distribuzione radiale formata da scatole di derivazione e tubazioni in PVC di misura adeguata. Data la tipologia degli ambienti la distribuzione dorsale sarà di tipo misto sottotraccia e parzialmente da esterno nei controsoffitti. Infatti, in alcuni locali in cui dovranno essere preservate le strutture o i pavimenti esistenti e in quelle che devono avere un impianto di protezione particolare, la distribuzione s.t. (sottotraccia) sarà sostituita da quella esterna utilizzando apparecchiature con grado di protezione minimo IP 44. Nelle parti al piano primo sarà recuperata la canalizzazione esistente e la distribuzione sarà effettuata per esterno con la sola esclusione dei servizi e spogliatoi che, dovendo essere interamente realizzati, saranno sottotraccia. Al piano terra è prevista una distribuzione dorsale realizzata con canali in metallo settoriati e mediante l utilizzo di tubazioni sottotraccia. Quadro generale Sarà posizionato in un apposito locale ubicato al piano primo dell attività, come indicato nei disegni allegati alla presente. La posizione non è in nessun modo vincolante e può essere eventualmente spostato in altra posizione ritenuta più adatta all uso da parte di chi gestirà l attività. Il quadro generale avrà una dimensione di circa 2100x2200x470 mm (h-l-p) e sarà dotato di portella in vetro di chiusura. Nel quadro saranno installate tutti i comandi e le protezioni alle linee in partenza verso i sottoquadri locali e quelle che saranno direttamente alimentate dallo stesso. Il quadro elettrico dovrà essere dotato di tutte le certificazioni e i collaudi necessari in quanto da considerarsi come apparecchiature costruita in fabbrica e quindi soggetta alla norma di 13

14 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI Derivazioni illuminazione e FM Dalle dorsali saranno derivate le tubazioni e scatole di derivazione installati sotto traccia e/o a vista per poter distribuire i vari circuiti all interno dei singoli locali. Per l illuminazione al piano terra saranno utilizzati corpi illuminanti di tipo stagno dotati di lampade fluorescenti. Al piano primo nelle zone di utilizzo ufficio o riunione e didattica comprese le zone corridoi e scale interne saranno riutilizzati i corpi illuminanti attualmente in opera nei locali al piano terra e primo. Trattasi di plafoniere 2x58 W con griglia ottica in ottimo stato a cui sarà necessaria solo una ordinaria manutenzione. Le altre plafoniere dovranno essere fissate in modo da non compromettere l eventuale compartimentazione REI. L illuminazione di emergenza sarà garantita da corpi illuminanti autoalimentati con tecnologia led. La scelta è stata fatta per permettere un maggior risparmio energetico ma soprattutto una maggiore durata delle lampade e delle batterie. Per la distribuzione della FM al piano primo saranno utilizzati i punti presa previsti. Si prevede anche il recupero e lo spostamento delle canalizzazioni e dei punti derivazione attualmente installati nell aula di informatica che sarà demolita per fare posto ai servizi spogliatoi e alla zona quadri. Al piano terra, nella zona operativa, saranno utilizzati due tipi di derivazione. Ove possibile per sicurezza di posizionamento e per tipologia di allaccio, le derivazioni alle singole apparecchiature saranno realizzate a partire dalle scatole principali con linee posate in tubazioni sottopavimento. Per le macchine o i servizi che prevedono una possibilità di rimozione per manutenzione e/o spostamento e per quelli che dispongono di morsettiere alte si è previsto di utilizzare il sistema di alimentazione mediante presa di tipo idoneo. Questo sistema permette anche di separare le responsabilità fra il fornitore delle macchine e l elettricista che realizzerà l impianto. Sono stati previsti anche quadri prese per i servizi variabili. Il posizionamento di questi quadri sarà opportunamente verificato in sede esecutiva con la gestione. La tipologia e il dimensionamento delle tubazioni deve essere considerato indicativo per la definizione delle quantità minime in quanto esse dovranno essere calcolate dall installatore in quantità sufficiente a garantire una scorta minima di almeno il 40 % di tubazioni vuote. Tutti gli impianti realizzati dovranno essere fisicamente separati come tubazioni e scatole di derivazione salvo i punti di interconnessione fra gli stessi concordati con la DL. 12 di 13

15 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI Impianti ausiliari elettronici A completamento degli impianti elettrici principali dovranno essere realizzati alcuni impianti elettronici finalizzati all ottimizzazione della gestione delle attività installate. È prevista la realizzazione di un allacciamento alla rete telefonica a partire da un pozzetto esterno al fabbricato sino a una scatola di smistamento interna la cui posizione sarà da concordare con il futuro fornitore dei servizi. Non si prevede la realizzazione di una vera rete ma solo il collegamento dei punti di possibile utilizzo e gestione dei dati. Al piano terra si prevede un punto di collegamento nella zona preparazione in cui si troverà un piccolo punto ufficio. Al piano primo la distribuzione dei dati recupererà e riutilizzerà i materiali attualmente installati nell aula informatica. Eventuali centralini telefonici e altre apparecchiature similari saranno a discrezione della gestione in base alle sue necessità. È prevista la realizzazione di un impianto citofonico di collegamento fra i due piani e un posto esterno attualmente individuato all ingresso merci. Con l impianto sono previsti anche alcuni punti di comando per le eventuali aperture elettriche. Nelle aree della nuova attività sarà realizzato anche un impianto di antintrusione a partire da una centralina posata nel locale quadri. Saranno previsti rilevatori a doppia tecnologia temperatura e movimento situati nei punti che saranno definiti in sede esecutiva in funzione della possibilità di creazione danni o furto di materiale particolarmente importante. Oltre alle chiavi di inserimento posate come indicato nei disegni e/o CM è prevista la segnalazione di allarme con sirene autoalimentate esterne, interne e con combinatore telefonico. Questi impianti, generalmente a tensione diversa e minore di quella di rete, dovranno essere distribuiti separati da quelli principali per tubazioni e scatole di derivazione. In caso di posa nei canali sarà ammesso di utilizzare setti separatori. 13 di 13

16 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO - IMPIANTI ELETTRICI 1 di 23

17 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI SOMMARIO 1. OGGETTO CARATTERISTICHE DEI PRINCIPALI MATERIALI UTILIZZATI Prescrizioni generali sui materiali da impiegare conduttori da utilizzare tubazioni e canalizzazioni utilizzate criteri di costruzione e dimensionamento dei quadri descrizione spine per derivazioni di potenza descrizione comandi e derivazioni civili CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA IMPIANTO DI TERRA E COLLEGAMENTI EQUIPOTENZIALI NORMATIVA DI RIFERIMENTO PROVE E COLLAUDI GARANZIE MANUTENZIONE DOCUMENTAZIONE FINALE STANDARD QUALITA PRODOTTI UTILIZZATI di 23

18 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI 1 OGGETTO Il progetto riguarda l'esecuzione delle opere occorrenti per la realizzazione degli impianti elettrici ed elettronici relativi alla realizzazione di un nuovo centro cottura da realizzarsi presso la struttura ex scuola di Inzino nel comune di Gardone Valtrompia in provincia di Brescia. 2 CARATTERISTICHE DEI PRINCIPALI MATERIALI UTILIZZATI Premesso che allo stato attuale non è possibile effettuare un dimensionamento dell impianto per la mancanza dei dati di potenza necessaria all alimentazione delle macchine di trattamento termico e sanitario, con la presente si intende indicare i criteri generali per l esecuzione dei lavori in modo da renderli compatibili con il pregio dell edificio. Le opere in progetto riguardano i lavori per l'esecuzione dei seguenti impianti: realizzazione di impianto di distribuzione dorsale e montante realizzazione di impianto di illuminazione normale e di emergenza realizzazione di impianti di forza motrice per uso comune e per alimentazione macchine di lavorazione e servizio come indicato nel progetto meccanico realizzazione di impianti elettronici accessori quali antintrusione, telefoni e trasmissione dati, citofoni e altri. realizzazione degli impianti di terra ed equipotenziali 2.1 Prescrizioni generali sui materiali da impiegare Tutti i materiali che saranno impiegati nella realizzazione degli impianti dovranno essere delle migliori marche e dovranno essere conformi alle Norme CEI ed alle tabelle UNEL, in particolare si dovranno preferire i materiali dotati di marchio IMQ o di altro marchio equivalente di stati europei, adatti per i luoghi in cui vengono installati e idonei per il tipo di posa realizzata. I materiali dovranno essere di tipo facilmente reperibile e accompagnati da certificati di conformità rilasciati dalle Ditte costruttrici, tale documentazione deve essere allegata alla 3 di 23

19 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI dichiarazione di conformità rilasciata dalla Ditta Installatrice. Tutti gli impianti elettrici dovranno essere installati in luoghi sicuri protetti contro gli urti accidentali causati da movimentazioni dei materiali nella attività conduttori da utilizzare I conduttori impiegati dovranno essere contrassegnati dal Marchio Italiano di Qualità e dovranno rispettare i colori distintivi dei conduttori secondo le tabelle UNEL che prevedono: colore giallo-verde per i conduttori di protezione; colore blu per il conduttore di neutro; colore nero, grigio e marrone per i conduttori di fase. La distribuzione primaria sarà realizzata con cavi unipolari o multipolari non propaganti la fiamma (CEI 20-35), non propaganti l incendio (CEI II), tipo FG7(O)R 600V/1000V, con anima in conduttore a corda rotonda flessibile di rame rosso ricotto, isolante in HEPR ad alto modulo e guaina in PVC. Per installazione entro tubazioni in vista o incassate o in sistemi chiusi similari saranno utilizzati cavi unipolari senza guaina, non propaganti la fiamma (CEI 20-35), non propaganti l incendio (CEI II), tipo N07V-K 450V/750V, con anima in conduttore a corda rotonda flessibile di rame rosso ricotto e isolante in PVC di qualità R2. Per installazione all interno sulle passerelle, in tubazioni, canalette o sistemi similari (distribuzione a vista Locale Tecnologico e distribuzione a vista passerella-tubi-scatole in controsoffitto) saranno utilizzati cavi multipolari non propaganti la fiamma (CEI 20-35), non propaganti l incendio (CEI II), tipo FROR 450V/750V, con anima in conduttore a corda rotonda flessibile di rame rosso ricotto, isolante in PVC di qualità TI2 e guaina in PVC. Per installazione all esterno o all interno su passerelle, in tubazioni, canalette o sistemi similari (distribuzione locali tecnici e linee di alimentazione quadri elettrici) saranno utilizzati cavi unipolari o multipolari non propaganti la fiamma (CEI 20-35), non propaganti l incendio (CEI II), tipo FG7(O)R 600V/1000V, con anima in conduttore a corda rotonda flessibile di rame rosso ricotto, isolante in HEPR ad alto modulo e guaina in PVC. I tipi di posa delle condutture (l insieme dei conduttori e degli elementi che assicurano l isolamento, il supporto, il fissaggio e l eventuale protezione meccanica) saranno in accordo con la Tabella 52A della Norma CEI 64/8 Parte 5, in funzione del tipo di conduttore o del cavo utilizzato, e alla Tabella 52B della Norma CEI 64/8 Parte 5, in funzione delle varie situazioni installative. 4 di 23

20 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI Le sezioni minime ammesse saranno: 1 mm² per impianti di segnalazione e comando; 1,5 mm² per le derivazioni ai punti luce; 2,5 mm² per le dorsali distribuzione luce e per le prese FM; 4 mm² per le dorsali distribuzione FM. Sarà evitata ogni giunzione diretta sui cavi entro tubazioni o condotti in genere. Le connessioni dei cavi di energia saranno eseguite, mediante l ausilio di appositi morsetti a vite, entro: impianto incassato: cassette da incasso a parete, con coperchio di chiusura a vite e grado di protezione almeno pari a IP40; impianto a vista: cassette da parete con pareti lisce aventi grado di protezione almeno pari a IPXXB (IP55). Le connessioni dei cavi di energia nel controsoffitto saranno eseguite, mediante l ausilio di appositi morsetti a vite, entro cassette da parete con pareti lisce aventi grado di protezione almeno IPXXB (IP55) fissate saldamente alle strutture quali pareti, soffitti o canalizzazioni di distribuzione. Nelle cassette di derivazione e nei quadri elettici i conduttori dovranno essere marchiati e identificati da terminali in materiale plastico colorato e/o da fascette numerate per contraddistinguere i vari circuiti e la funzione di ogni conduttore tubazioni e canalizzazioni utilizzate Tubazioni protettive e passerelle portacavi Gli impianti elettrici, per quanto concerne la distribuzione delle loro condutture, saranno a seconda della struttura dell edificio, o in relazione all uso e al grado di finitura degli ambienti dei seguenti tipi: impianti a vista; impianti a vista in controsoffitto o in pavimento galleggiante; impianti incassati o sottotraccia derivati da impianti a vista in controsoffitto; impianti con canaletta in materiale isolante a vista. Gli impianti a vista saranno realizzati con tubazioni e cassette di connessione in PVC (distribuzione tubo-scatola) e/o con canali portacavi in materiale isolante e/o metallico 5 di 23

21 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI con staffaggio a parete e/o soffitto. Gli impianti a vista saranno utilizzati per la distribuzione degli impianti elettrici utilizzatori F.M., luce e speciali (solo predisposizione vie cavo) nelle seguanti aree: Locali Tecnologici; Esterni Altri ambienti classificati Ma.R.C.I. Gli impianti a vista in controsoffitto saranno realizzati con tubazioni e cassette di connessione in PVC (distribuzione tubo-scatola) e/o con canali portacavi in materiale isolante e/o metallico con staffaggio a parete e/o soffitto. Gli impianti a vista in controsoffitto saranno utilizzati per la distribuzione delle dorsali F.M. e per la distribuzione degli impianti elettrici utilizzatori luce e speciali in tutte le aree ad esclusione dei locali servizi. Gli impianti incassati o sotto traccia saranno realizzati con tubi pieghevoli corrugati in PVC e cassette di connessione in materiale isolante da incasso. Tutte le distribuzioni verranno eseguite, a seconda della tipologia, con tubazioni portaconduttori in PVC pieghevoli corrugati, flessibili. I tubi pieghevoli corrugati saranno in PVC autoestinguente di tipo medio adatti per pose ad incasso a pavimento, parete e soffitto, all interno di controsoffitti e pavimenti flottanti, in possesso delle seguenti caratteristiche: resistenza alla compressione: 750 N (tipo medio); resistenza agli urti: 2 kg da 100 mm o 2 kg da 300 mm; resistenza alla propagazione della fiamma: autoestinguenti in meno di 30 secondi; temperatura permanente di installazione: da -5 a +60 C; conformità alle norme: CEI EN (CEI 23-39) e CEI EN (CEI 23-55); muniti di marchi italiano di qualità (IMQ); e completi di accessori di percorso (manicotti, tappi) necessari per la realizzazione di un installazione a regola d arte, in conformità alle norme vigenti. Le colorazioni dei tubi pieghevoli corrugati da posare saranno le seguenti: circuiti F.M.: marrone circuiti LUCE: nero circuiti TD/TP: verde circuiti impianti speciali/sicurezza: lilla 6 di 23

22 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI Resta escluso l impiego delle tubazioni pieghevoli di tipo leggero. I tubi rigidi saranno in PVC autoestinguente di tipo pesante adatti per posa a vista a parete, a soffitto, all interno di controsoffitti e pavimenti flottanti, in possesso delle seguenti caratteristiche: resistenza alla compressione: 1250 N (tipo pesante); resistenza agli urti: 2 kg da 100 mm (2J); resistenza alla propagazione della fiamma: autoestinguenti in meno di 30 secondi; temperatura permanente di installazione: da -5 a +60 C; conformità alle norme: CEI EN (CEI 23-39) e CEI EN (CEI 23-54); muniti di marchi italiano di qualità (IMQ). I canali portacavi saranno di tipo in materiale isolante o metallico I canali portacavi in materiale isolante saranno in PVC grado di protezione IP 40 con la parte superiore dei bordi con profilo arrotondato, con base preforata, con coperchio autobloccante a scatto, rimovibile solo con ausilio di apposito attrezzo da installare complete di accessori di percorso quali: angoli interni ed esterni; angoli piani; derivazioni; testate di chiusura; necessari per la realizzazione di un installazione a regola d arte, in conformità alle norme vigenti. I canali portacavi in materiale metallico saranno di tipo a passerella in lamiera d acciaio forata con grado di protezione IP 20 con la parte superiore dei bordi con profilo arrotondato, nervatura bassa sul fianco e nervatura sul fondo, con coperchio autobloccante, rimovibile solo con ausilio di apposito attrezzo da installare complete di accessori di percorso quali: supporti e staffe di fissaggio a parete e a soffitto; giunzioni; curve piane a vari gradi; derivazioni sghembe; necessari per la realizzazione di un installazione a regola d arte, in conformità alle norme vigenti. La posa delle tubazioni incassate nelle pareti dovrà essere fatta seguendo percorsi verticali 7 di 23

23 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI ed orizzontali (questi solamente al di sopra di due metri di quota dal pavimento) e non con traversate o tratti diagonali. La posa a vista dovrà essere fatta sempre con percorsi orizzontali e verticali e, se a soffitto, paralleli alle pareti ed agli assi principali del locale. Il diametro delle tubazioni non dovrà essere inferiore a 20 mm ed in ogni caso il diametro interno dovrà essere almeno 1,3 volte quello del cerchio circoscritto al fascio dei conduttori in esse contenuti, ciò al fine di garantire la sfilabilità. Nei canali la sezione occupata dai cavi non deve superare il 60% della sezione del canale stesso. Tutte le passerelle dovranno essere fornite con coperchio. I conduttori posati in tubazioni o condotti devono risultare sempre sfilabili e reinfilabili, quelli posati in passerelle o canali e entro vani (continui ed ispezionabili) devono poter essere sempre rimossi o sostituiti. Nei tubi, condotti, passerelle, canali, ecc. non devono esserci giunzioni o morsetti. Dove esplicitamente indicato e richiesto nella descrizione degli impianti, le tubazioni potranno essere: 1) in acciaio saldato e zincato a fuoco, tipo Conduit; 2) in acciaio senza saldatura, zincato a fuoco, tipo Mannesmann, lisci all interno, in tutti i casi in cui gli impianti devono essere eseguiti e tenuta perfettamente stagna. Non è ammesso, (salvo diversa indicazione della DL), neanche per le tubazioni in acciaio l impiego di curve stampate o prefabbricate e l impiego di derivazioni a T ; tutte le curve dovranno essere eseguite con largo raggio, in relazione anche alla flessibilità dei cavi contenuti, mediante l impiego di apposite macchine piegatubi. Le derivazioni potranno essere eseguite solamente mediante l impiego di cassette di derivazione o su morsetti. Le dimensioni dovranno essere verificate all atto dell installazione perchè sia assicurata in ogni caso un agevole sfilabilità dei conduttori. Nei tratti in vista e negli eventuali tratti controsoffittati i tubi dovranno essere fissati con appositi sostegni in materia plastica disposti a distanza opportuna ed applicati alle strutture a mezzo di chiodi a sparo o di tasselli ad espansione completamente metallici. Le connessioni in controsoffitto dei cavi di energia saranno eseguite, mediante l ausilio di appositi morsetti, entro cassette da parete con pareti lisce (non pretranciate) aventi grado di protezione almeno IPXXB (IP55) fissate saldamente alle strutture quali pareti, soffitti o canalizzazioni di distribuzione. L ingresso dei tubi nelle cassette di derivazione dovrà essere eseguito mediante l impiego di appositi raccordi. 8 di 23

24 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI In tutti i casi in cui saranno impiegati tubi metallici dovrà essere assicurata la continuità metallica dei tubi nell intero loro percorso e la continuità metallica tra i tubi ed il corpo metallico delle cassette e delle scatole di derivazione, ciò nel caso di impiego di cassette metalliche. Nel caso di cassette in materiale isolante la connessione metallica dovrà essere assicurata tra il tubo ed il morsetto di terra all interno della cassetta. I tubi protettivi, le cassette e le scatole per l impianto di energia, per impianti telefonici e dati, segnali TV, segnalazione (SELV) vanno tenute distinte fra loro criteri di costruzione e dimensionamento dei quadri Tutti i quadri saranno realizzati con materiali di primaria casa costruttrice e le apparecchiature ivi contenute dovranno essere marchiate IMQ. I quadri dovranno rispondere: alle prescrizioni e descrizioni del presente capitolato; alle norme CEI (quadri per uso domestico o similare) o CEI 17-13/1 (quadri AS e ANS); agli schemi elettrici unifilari e funzionali allegati; alle tabelle di coordinamento dei costruttori delle apparecchiature; alla normativa antinfortunistica. L accesso alle parti interne dovrà tener conto della sicurezza delle persone e della possibilità di venire accidentalmente in contatto con parti sotto tensione. Saranno correttamente valutate le protezioni contro le sovratensioni installando eventualmente appositi scaricatori in ogni quadro installato garantendo una selettività logico conseguente alla filiazione degli stessi Cablaggio L ingresso/uscita dei conduttori dovrà essere previsto sia dall alto che dal basso. I quadri di distribuzione, al fine di facilitare sia l ingresso che l uscita dei conduttori che potrà avvenire con tubi o canali/passerelle, dovranno essere attrezzati con adeguate piastre passacavi. Nei quadri di distribuzione i cavi saranno attestati alle morsettiere, distinte per segnale e potenza: la terminazione diretta, senza interposizioni di morsettiera dei cavi agli apparecchi contenuti nel quadro sarà ammessa solo per conduttori di 16mmq e sezioni superiori che potranno essere attestati direttamente ai coduli degli interruttori o alle eventuali sbarre di prolungamento con l utilizzo di ammarri. 9 di 23

25 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI Le morsettiere saranno componibili e armonizzate, le dimensioni ed il tipo di morsetto terranno conto delle esigenze dell impianto (corrente nominale, sezione e tipo di servizio che svolge il relativo conduttore): i morsetti impiegati dovranno sempre essere di almeno una grandezza superiore a quella del conduttore. Ogni morsetto non dovrà alloggiare più di 2 collegamenti, per cablaggi interni e non più di uno per il collegamento verso l esterno. I morsetti dovranno essere disposti in modo da consentire l ordinato collegamento dei cavi esterni, evitando la sovrapposizione dei relativi pettini. Le morsettiere dovranno essere identificate mediante sigle e numero di morsetto. I conduttori di cablaggio dovranno essere identificati. Eventuali sbarre e le connessioni dovranno avere sezioni largamente dimensionate alle correnti convogliate e ancorate con sostegni adatti a sopportare le sollecitazioni elettrodinamiche dovute alle correnti di corto circuito. Le connessioni ausiliarie dovranno tutte essere appoggiate a morsettiere ad elementi componibili c.s.d. Sulle eventuali sbarre dovrà essere indicata la codifica delle fasi. La colorazione dei conduttori utilizzati per il cablaggio interno varierà a seconda del circuito asservito e dovrà essere la seguente: 1. Conduttore di protezione : giallo-verde 2. Conduttore di neutro : blu chiaro 3. Conduttore di potenza : nero 4. Conduttore di comando : rosso 5. Conduttore di comando in C.C. : blu 6. Circuiti ausiliari : nero Apparecchi di comando e protezione Nei quadri elettrici dovranno essere installati apparecchi di comando e protezione aventi potere di interruzione nominale estremo Icu, definito dalla norma CEI EN , maggiore della corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione indicata sugli schemi elettrici unifilari. Come previsto dalla norma CEI 64-8 e dalla norma CEI EN sarà consentito la filiazione o back up tra apparecchi di protezione anche se installati nello stesso quadro. Dovrà essere previsto uno spazio libero per future espansioni non inferiore al 20%. I componenti montati all interno dei quadri elettrici dovranno essere contrassegnati con targhe adesive indelebili riportanti fedelmente i riferimenti allo schema elettrico corrispondente. 10 di 23

26 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI Collettore/nodo di terra Tutti i quadri dovranno essere provvisti di collettore/nodo di terra. Nei quadri elettrici di distribuzione dovranno essere provvisti di idonea sbarra di terra in rame posta adiacente alle morsettiere di arrivo cavi, e di pari lunghezza. Le pannellature frontali (sfinestrate o cieche) dovranno essere collegate alla parte fissa del quadro mediante treccia di rame flessibilissima di sezione idonea. I quadri utilizzati in questa installazione saranno di tipo metallico tranne quelli di seconda distribuzione che potranno essere di tipo modulare per montaggio a parete. Entrambi i tipi di quadri saranno con portella frontale di chiusura incernierata da un lato e munita di sistema di chiusura mediante attrezzo sul lato opposto descrizione spine per derivazioni di potenza Per l alimentazione delle macchine soprattutto di trattamento fisico e climatizzazione saranno impiegate prese e spine conformi alle norme internazionali CEE17 - IEC e per usi industriali, comunemente indicate come serie C.E.E. In queste serie non sarà possibile l'accoppiamento di prese e spine con caratteristiche diverse. L'intercambiabilità fra prese e spine di diversa corrente nominale di impiego è impedita dalle diverse dimensioni degli imbocchi e degli interassi tra gli alveoli o gli spinotti. Possono essere del tipo bipolare più terra o tripolare più terra con correnti nominali da Ampere e dotate di interruttore di blocco per impedire la disinserzione con il carico inserito. Per ogni esecuzione sarà sempre indicato il grado di protezione secondo la terminologia IP, conformemente alle Norme IEC 529 e C.E.I Il grado di protezione si intenderà realizzato: per le prese quando la spina è inserita o quando il coperchio è chiuso; per le spine quando sono inserite nella relativa presa. Verranno impiegate prese tipo C.E.E. con grado di protezione minimo IP44 per quelle montate all'interno e IP55 per quelle fissate all'esterno descrizione comandi e derivazioni civili Tutti gli apparecchi con tensione di alimentazione monofase dovranno essere isolati per una tensione di esercizio non inferiore a 250 V, mentre quelli per tensione di alimentazione 11 di 23

27 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI trifase non dovrà essere inferiore a 500 V. La portata nominale degli interruttori sezionatori modulari di comando accensione, della serie civile, non deve essere inferiore a 16 A in c.a., in particolare essi dovranno essere sempre di tipo bipolare. Anche l'eventuale comando luce con pulsanti luminosi dovrà agire su un relè passo-passo minimo bipolare 2x16 A, con bobina alimentata a 230 V. Gli apparecchi di comando dovranno essere fissati con adatti supporti su scatole portafrutto in materiale plastico autoestinguente, con grado di protezione minimo IP4X. Per luoghi in cui è richiesto un grado di isolamento IP55, bisognerà installare scatole portafrutto complete di guaina cedevole protettiva in gomma. 2.2 CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE. In tutti i locali, oggetto di intervento i corpi illuminanti verranno posati nel controsoffitto o a parete e dovranno garantire i gradi di protezione previsti per l ambiente in questione. L impianto di illuminazione dovrà combinare l aspetto estetico con la necessità di garantire dei livelli minimi previsti dalle norme vigenti. L insieme dell attività prevede vari ambienti di utilizzo diverso che, secondo quanto previsto dalla norma UNI EN , avranno i seguenti valori: - sale attesa Em 200 lux UGR 22 Ra 80 - corridoi e passaggi 200 lux Uffici zona lavoro 500 lux Stanze ospiti 200 lux Ambulatori 500 lux altri locali tecnici 200 lux Essendo previsto l utilizzo di corpi illuminanti di tipo fluorescente o vapori metallici si dovranno utilizzare prevalentemente lampade con temperatura di colore 2700/3000 K. La scelta dei corpi illuminanti di arredo resterà di esclusiva competenza del Committente che avrà come unica limitazione il rispetto dei gradi di protezione indicati dal progettista e verificati su richiesta dalla D.L. 12 di 23

28 ALLEGATO L1 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO IMPIANTI ELETTRICI 2.3 IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA Trattandosi di ambienti in cui saranno presenti lavoratori dipendenti o subordinati, dovrà essere realizzato un impianto di illuminazione di emergenza che assicuri una sufficiente visibilità in mancanza dell energia principale. L illuminazione potrà essere realizzata con l utilizzo di corpi illuminanti con batterie ricaricabili o con un sistema di illuminazione alimentato mediante gruppo di continuità che assicuri il funzionamento per almeno 2 ore. Una cura particolare si dovrà avere per i locali con la presenza di soggetti non addestrati e i locali isolati e di non facile accesso dove l'illuminazione di emergenza è di fondamentale importanza per la sicurezza delle persone. I circuiti che alimenteranno le plafoniere autoalimentate dovranno essere protetti solamente dai cortocircuiti mediante fusibili o altri equivalenti installati sui quadri di reparto. Al fine di garantire l'efficienza nel tempo dell'illuminazione di sicurezza, bisognerà predisporre un piano di controllo e manutenzione programmato consistente nel fare scaricare completamente le batterie tampone presenti in ogni plafoniera mediante sezionamento dei fusibili installati sui quadri di zona. Tale operazione dovrà essere eseguita mensilmente. 2.4 IMPIANTO DI TERRA E COLLEGAMENTI EQUIPOTENZIALI Trattandosi di un edificio già adibito ad uso similare si presuppone che l impianto di messa a terra sia già esistente e permetta il coordinamento delle protezioni. Dovranno essere realizzate tutte le verifiche necessarie e misurato il valore complessivo dell intero impianto secondo quanto previsto nelle norme CEI. Se necessario dovranno essere realizzate integrazioni dei dispersori intenzionali, mediante l installazione di un picchetto ispezionabile all interno dei locali di pertinenza della proprietà. I picchetti saranno collegati mediante conduttore di terra di sezione opportuna al collettore di terra più prossimo al picchetto, e/o interconnesso al collettore/nodo principale di terra. Il collettore equipotenziale principale di terra, sarà ubicato nel quadro generale attività e sarà realizzato con piatto di rame opportunamente dimensionato, montato su isolatori e fissato sul quadro stesso, a cui saranno connessi mediante imbullonatura, l arrivo del dispersore principale, la messa a terra del locale stesso e le partenze dei conduttori di protezione di tutti i quadri elettrici derivati. 13 di 23

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