Auto: vola car-sharing,in Europa e Usa 12mln clienti nel 2020 Ricerca AlixPartners

Transcript

1 del 7 aprile 2014

2

3 Auto: vola car-sharing,in Europa e Usa 12mln clienti nel 2020 Ricerca AlixPartners (ANSA) - ROMA, 7 APR - Il futuro dell'automobile passa anche per il car sharing. Il fenomeno dell'auto condivisa e' infatti in forte crescita in tutto il mondo, principalmente a causa dei crescenti costi di gestione e manutenzione dell'auto privata. Gli utenti del car-sharing, che attualmente tra Europa ed Usa sono circa un milione, entro il 2020 toccheranno quota 8 milioni in Europa e 4 negli Stati Uniti. E' quanto emerso dall'analisi condotta da AlixPartners "Car sharing, dal possesso alla fruibilita' dell'auto. Sfide e opportunita' della nuova mobilita' urbana", i cui risultati sono stati illustrati oggi durante la manifestazione Missione Mobilita' promossa a Milano da Amoer (Associazione per una Mobilita' Equa e Responsabile). L'analisi aggiunge che nel 2017 la flotta di veicoli destinata al car-sharing raggiungera' i veicoli, di cui negli Usa e il resto in Europa, mentre nel 2020 arrivera' a 130 mila veicoli, di cui 50 mila negli Usa. Restando ai giorni nostri, a fine 2013 la Germania risulta il Paese in cui il car-sharing e' piu' diffuso, con quasi utenti e oltre veicoli. Tra le capitali europee, Berlino (2.300 vetture e utenti) e' in testa seguita da Londra (2.250 veicoli e utenti) e Parigi (2.000 veicoli e 105 mila utenti). Ancora in fase di start up, invece, Roma (120 veicoli e utenti) e Madrid (8.000 utenti e 130 veicoli). Mentre Milano puo' contare su oltre vetture e piu' di utenti. A spingere gli automobilisti verso l'auto condivisa e' principalmente il fattore economico: oltre la meta' (56%) degli utenti indica come primo motivo di scelta il costo di acquisto e di gestione dell'auto, mentre solo il 23% fa riferimento alla riduzione dell'inquinamento. Apprezzata anche la facilita' di accesso al servizio (36%), mentre le aree da migliorare sono la disponibilita' dei veicoli (46%), l'assenza dell'auto preferita (25%) e il dubbio sugli effettivi risparmi nel lungo periodo (21%). (ANSA). Ad ogni modo il futuro sembra roseo,

4 visto che il 64% degli utenti prevede di aumentare l'utilizzo nel prossimo anno. (ANSA) MRI 07-APR-14 18:40 NNNN AUTO: CON CAR SHARING -4 MLN VENDITE AL 2020 IN EUROPA E USA Studio Alix Partners, Milano prima in Italia (ANSA) - MILANO, 7 APR - Il boom del car sharing frena il mercato dell'auto. Nei prossimi sei anni si venderanno 4,1 milioni di vetture in meno in Europa e negli Stati Uniti. È quanto emerge da uno studio di AlixPartners presentato durante la manifestazione 'Missione Mobilita<<, organizzata da Amoer. L' Europa, da qui al 2020, subirà una perdita pari ad oltre 2,9 milioni di vendite in meno, contro il calo di 1,2 milioni negli Stati Uniti, mentre il car sharing raggiungerà la quota di veicoli ( in Usa). Fra sei anni il Vecchio Continente supererà l'america con 8 milioni di utenti, contro i loro 4 milioni. Ad oggi gli utenti nei due continenti sono complessivamente un milione circa. La Germania è il paese europeo in cui l'auto condivisa è più diffusa, con vetture e utenti a Berlino. Roma (120 veicoli e utenti) e Madrid (8.000 e 130) sono i fanalini di coda tra le capitali europee. Milano invece è in rapida ascesa e conquista il primato nazionale con oltre vetture e utenti nel Una leadership destinata a rafforzarsi ulteriormente nel Secondo lo studio, più della metà degli utilizzatori di car sharing (51%) ha evitato di comprare un'auto nuova e il 45% prevede di non acquistarla in futuro. Y82-MM/KO 07-APR-14 16:44 NNNN

5 AUTO:VOLA CAR-SHARING,IN EUROPA E USA 12MLN CLIENTI NEL 2020 Ricerca AlixPartners (ANSA) - ROMA, 7 APR - Il futuro dell'automobile passa anche per il car sharing. Il fenomeno dell'auto condivisa è infatti in forte crescita in tutto il mondo, principalmente a causa dei crescenti costi di gestione e manutenzione dell'auto privata. Gli utenti del car-sharing, che attualmente tra Europa ed Usa sono circa un milione, entro il 2020 toccheranno quota 8 milioni in Europa e 4 negli Stati Uniti. È quanto emerso dall'analisi condotta da AlixPartners <<Car sharing, dal possesso alla fruibilità dell'auto. Sfide e opportunità della nuova mobilità urbana>>, i cui risultati sono stati illustrati oggi durante la manifestazione Missione Mobilità promossa a Milano da Amoer (Associazione per una Mobilità Equa e Responsabile). L'analisi aggiunge che nel 2017 la flotta di veicoli destinata al car-sharing raggiungerà i veicoli, di cui negli Usa e il resto in Europa, mentre nel 2020 arriverà a 130 mila veicoli, di cui 50 mila negli Usa. Restando ai giorni nostri, a fine 2013 la Germania risulta il Paese in cui il car-sharing è più diffuso, con quasi utenti e oltre veicoli. Tra le capitali europee, Berlino (2.300 vetture e utenti) è in testa seguita da Londra (2.250 veicoli e utenti) e Parigi (2.000 veicoli e 105 mila utenti). Ancora in fase di start up, invece, Roma (120 veicoli e utenti) e Madrid (8.000 utenti e 130 veicoli). Mentre Milano può contare su oltre vetture e più di utenti. A spingere gli automobilisti verso l'auto condivisa è principalmente il fattore economico: oltre la metà (56%) degli utenti indica come primo motivo di scelta il costo di acquisto e di gestione dell'auto, mentre solo il 23% fa riferimento alla riduzione dell'inquinamento. Apprezzata anche la facilità di accesso al servizio (36%), mentre le aree da migliorare sono la disponibilità dei veicoli (46%), l'assenza dell'auto preferita (25%) e il dubbio sugli effettivi risparmi nel lungo periodo (21%). (ANSA). Y4C-MRI 07-APR-14 15:31 NNNN

6 MOBILITA'': A MILANO CRESCE CAR SHARING, ROMA E MADRID LE PEGGIORI IN EUROPA = I DATI DELLA RICERCA ALIXPARTNERS Milano, 7 apr. (Adnkronos) - L''utilizzo del servizio di car sharing e'' in aumento, soprattutto a Milano. Questo e'' quanto emerge da una ricerca presentata oggi a Milano da AlixPartners, societa'' di consulenza globale, sullo sviluppo dell''auto condivisa in Italia, Europa e Usa, a Missione Mobilita'', evento organizzato da Amoer. L''indagine prende le mosse dall''analisi del mercato statunitense, dove il car sharing e'' un fenomeno consolidato nelle grandi aree metropolitane e passa in esame lo scenario europeo e nazionale: Berlino risulta essere la citta'' europea in cui il servizio di ''auto condivisa'' e'' piu'' diffuso (2.300 vetture e 207mila utenti), seguita poi da Londra (2.250 veicoli e 120mila utenti) e Parigi (2mila veicoli e 105mila utenti). Roma e Madrid sono invece i fanalini di coda (120 veicoli e utenti per la prima e 8mila utenti e 130 veicoli per la seconda). A livello nazionale, Milano e'' in forte ascesa: a fine 2013 poteva contare su una flotta di oltre vetture e oltre 90mila utenti. I motivi del successo del car sharing sono molteplici. In primis, il fattore economico (il 56% degli utenti indica come principale motivo della scelta il costo elevato di acquisto dell''auto), che si prevede causera'', nei prossimi 6 anni, una diminuizione significativa delle vendite delle case automobilistiche (si stima intorno ai 4,1 milioni di vetture vendute in meno in Usa e Europa). (segue) (Red-Nsi/Col/Adnkronos) 07-APR-14 15:31

7 AUTO: ENTRO IL ,1 MLN DI AUTO VENDUTE GLOBALMENTE (3) = IL 56% DEGLI UTENTI INDICA COME MOTIVO DELLA SCELTA DEL CAR SHARING I COSTI ELEVATI (Adnkronos) - A spingere gli automobilisti verso l'auto condivisa, secondo la ricerca, è in primi sul fattore economico: il 56% degli utenti indica come principale motivo della scelta il costo elevato di acquisto dell'auto e gli ingenti oneri connessi alla sua gestione e manutenzione. Solo il 23% fa riferimento alla riduzione dell'inquinamento atmosferico. Il 36% degli utenti sottolinea invece la facilità di accesso al servizio come punto a favore. I clienti segnalano però anche alcune aree critiche, come la non disponibilità di un veicolo sempre e comunque (46%), la mancata presenza della propria auto preferita (25%) e il dubbio che il car sharing non porti effettivamente a un risparmio nel lungo periodo (21%). Il fattore economico resta quello su cui puntare di più anche per aumentare la diffusione del servizio: oltre il 53% degli utenti inizierebbe a usarlo più spesso se fosse meno costoso, mente il 18% lo userebbe se gli operatori offrissero qualità più alta e veicoli più affidabili. Comunque il 64% prevede di incrementare l'utilizzo nel prossimo anno. <<Il car sharing -sottolinea Pierluigi Bonora, presidente di Amoer- come si evince ancora di più dalla ricerca di AlixPartners, indica concretamente in quale direione stia andando la mobilità nei grandi centri urbani europei. Lo stesso studio mette poi l'accento su un dato preoccupante sul quale Missione Mobilita aveva non tanto tempo fa lanciato un allarme: il car sharing, in virtù della prevista maggiore diffusione, finirà per penalizzare le case automobilistiche, visto che il 51% degli interpellati sostiene di avere già evitato l'acquisto di una vettura nuova proprio grazie a questo nuovo modo di condividere gli spostamenti nelle città. È quindi più che mai necessario che i costruttori ripensino le proprie strategie di mercato allo scopo di trovare un giusto equilibrio tra le necessità di business, evitando così ore ricadute pesanti su tutta la filiera, e i cambiamenti di cui è oggetto la mobilità urbana>>. (Git/Col/Adnkronos) 07-APR-14 16:15 NNN

8 Auto: AlixPartners, nei prossimi 6 anni 4 milioni vendite in meno :08:00 (AGI) - Milano, 7 apr. - Nei prossimi 6 anni si venderanno 4,1 milioni di auto in meno in Europa e negli Usa, mentre il car sharing crescera' dal milione attuale di utenti a 12 milioni. Sono i dati forniti dallo studio AlixPartners 'Car sharing, dal possesso alla fruibilita' dell'auto. Sfide e opportunita' della nuova mobilita' urbana', presentato oggi a Milano nel corso della manifestazione Missione mobilita', promossa da Amoer (Associazione per una mobilita' equa e responsabile). Obiettivi dell'iniziativa sono riaprire il dialogo tra filiera delle 2 e 4 ruote e il governo; stimolare un costruttivo dibattito sul futuro della mobilita'; illustrare i principali trend che stanno modificando la mobilita' cittadina. (AGI) Mi4/Dan (Segue) APR 14 Auto: AlixPartners, nei prossimi 6 anni 4 milioni vendite in meno (2)= (AGI) - Milano, 7 apr. - La ricerca AlixPartners evidenzia come le nuove formule di mobilita' siano destinate a sconvolgere gli equilibri del mercato automobilistico: il 51% degli utilizzatori del car sharing dichiara che grazie a questo servizio ha evitato di acquistare un'auto nuova. In Europa e negli Usa, sottolinea lo studio, la forte crescita del car sharing determinera' nei prossimi anni una significativa perdita nella vendita delle auto nuove, stimabile in circa 1,2 milioni di vetture per gli Stati Uniti e in oltre 2,9 milioni per l'europa. La diffusione della formula dell'auto condivisa e' effetto dell'azione congiunta di alcuni fattori come la crescente urbanizzazione, la congestione delle citta', l'aumento continuo

9 del costo del carburante e delle spese di gestione della vettura e il palesarsi di nuovi costi aggiuntivi (Ztl, tasse e requisiti di circolazione). Oggi gli utenti di car sharing in Usa ed Europa sono circa un milione. Nel 2017 la flotta di veicoli, destinati a questo servizio, arrivera' a 70mila nel Vecchio continente contro i 32mila degli Stati Uniti e nel 2020 il rapporto sara' 130mila a 50mila, mentre gli utenti toccheranno quota 8 milioni in Europa e 4 milioni negli Usa. A fine 2013 la Germania risulta il Paese in cui il car sharing e' maggiormente diffuso, con oltre 37 citta' servite, una crescita del 37% dal 2012, quasi 800mila utenti oltre 13mila veicoli sul territorio. Tra le capitali europee, Berlino (2.300 vetture e 207mila utenti) puo' vantare il primato assoluto dell'auto condivisa, seguita da Londra (2.250 veicoli e 120mila utenti) e Parigi (2mila veicoli e 105mila utenti). Ancora in fase di start up Roma (120 veicoli e utenti) e Madrid (130 veicoli e 8mila utenti). A livello nazionale il primato spetta a Milano che a fine 2013 poteva contare su una flotta di oltre vetture e oltre 90mila utenti. A spingere gli automobilisti verso l'auto condivisa e', in primis, il fattore economico: oltre la meta' degli utenti interpellati (56%), infatti, indica come principale motivo della scelta il costo elevato di acquisto dell'auto e gli ingenti oneri connessi alla sua gestione e manutenzione. Non mancano, comunque, le aree critiche da migliorare, come ad esempio la non disponibilita' di un veicolo sempre e comunque (46%), la mancata presenza della propria auto preferita (25%) e il dubbio che il car sharing non porti effettivamente risparmi nel lungo periodo (21%). Quello economico e' il fattore su cui puntare per aumentare la diffusione del car sharing: oltre il 53% degli utenti lo userebbe piu' spesso se fosse meno costoso, mentre il 18% lo userebbe se gli operatori offrissero qualita' piu' alta e veicoli piu' affidabili. In ogni caso il 64% degli utenti prevede di incrementarne l'utilizzo nei prossimi anni. Il manager director di AlixPartners, Giacomo Mori, ha spiegato che "i grandi gruppi automobilistici non potranno non tenere conto di questi dati nella definizione delle loro strategie di breve-medio e lungo termine". Da una parte "dovranno essere in grado di cogliere l'opportunita' del car sharing introducendo modelli e dotazioni pensati ad hoc" e dall'altra "dovranno compensare i fattori che limitano il consumatore nell'acquisto di nuove auto". Secondo il presidente Amoer, Pierluigi Bonora, "il car sharing indica concretamente in quale direzione stia andando la mobilita' nei grandi centri

10 urbani europei". E' necessario, dunque, che "i costruttori ripensino le proprie strategie di mercato allo scopo di trovare un giusto equilibrio tra le necessita' di business e i cambiamenti di cui e' oggetto la mobilita' urbana". (AGI) Mi4/Dan APR 14

11 MOBILITÀ: ALIXPARTNERS, IN UE NEL MLN UTENTI CAR SHARING RICERCA ALIXPARTNERS PER AMOER. MILANO IN RAPIDA ASCESA Milano, 7 apr. (TMNews) - Il numero degli utenti e la flotta dei veicoli in car sharing in Europa, e in Italia in particolare, sono destinati nei prossimi anni a crescere in modo significativo fino a toccare nel 2020 quota 130mila veicoli e 8 milioni di utenti. Nel Vecchio continente la Germania è oggi il Paese in cui <<l'auto condivisa>> è più diffusa, mentre Roma e Madrid sono i fanalini di coda tra le capitali. Il primato nazionale spetta a Milano, dove il servizio si sta rapidamente diffondendo. A spingere gli automobilisti verso l'abbandono della proprietà e l'utilizzo del proprio veicolo sono principalmente gli elevati costi di gestione e manutenzione. Sono questi i principali trend che emergono dall'analisi condotta a livello mondiale dalla società globale di consulenza aziendale AlixPartners sul tema <<Car sharing, dal possesso alla fruibilità dell'auto. Sfide e opportunità della nuova mobilità urbana>>, presentata nel corso della manifestazione Missione Mobilità, promossa a Milano da Amoer - Associazione per una Mobilità Equa e Responsabile.Dalla ricerca emerge come la diffusione della formula dell'auto condivisa sia effetto dell'azione congiunta di alcuni fenomeni, tra cui la crescente urbanizzazione, la congestione delle città, l'aumento continuo del costo del carburante e delle spese di gestione della vettura e il palesarsi di nuovi costi aggiuntivi (ZTL, requisiti di circolazione, tasse). Capitolo a parte è dedicato alle nuove generazioni, meno propense a prendere la patente e che oggi percorrono in auto meno chilometri. Gli utenti di car sharing in USA ed Europa sono oggi circa un milione, ma nei prossimi anni la flotta di veicoli aumenterà nel Vecchio continente in maniera più significativa che in America, raggiungendo i veicoli nel 2017 (vs i degli Usa) e i 130mila nel 2020 (vs i 50mila degli Usa). Entro il 2020 gli utenti toccheranno quota 8 milioni in Europa e 4 negli Usa. Restando ai giorni nostri, a fine 2013 la Germania risulta il Paese in cui il car sharing è maggiormente diffuso, con oltre 37 città servite, una crescita del 37% dal 2012 a oggi, quasi 800mila utenti e oltre 13mila veicoli sul territorio. Tra le capitali europee, Berlino (2.300 vetture e utenti) può vantare il primato assoluto dell'auto condivisa, seguita da Londra (2.250 veicoli e 120mila utenti) e Parigi (2.000 veicoli e 105mila utenti); ancora in fase di start up Roma (120 veicoli e utenti) e Madrid (8.000 utenti e 130

12 veicoli), dove, però, nei primi mesi del 2014 hanno preso avvio nuove iniziative destinate a imprimere una forte accelerazione. A livello nazionale il primato spetta a Milano che a fine 2013 poteva contare su una flotta di oltre vetture e oltre 90mila utenti. Una leadership guadagnata rapidamente nella seconda metà dell'anno scorso e destinata nel 2014 a rafforzarsi ulteriormente. (segue) Lzp USA E UE Milano 7 apr. (TMNews) - La ricerca di AlixPartners evidenzia come le nuove formule di mobilità siano destinate a sconvolgere gli equilibri del mercato automobilistico: il 51% degli utilizzatori dichiara, infatti, che grazie al car sharing ha evitato di acquistare un'auto nuova e il 45% prevede di farlo in futuro. La tendenza ad evitare l'acquisto tra gli utilizzatori del servizio è maggiore nelle grandi aree metropolitane con alta densità di popolazione. Tali condizioni sono ottimali per la diffusione del servizio, anche per le possibili economie di scala che consentono. In Europa, e più ancora che in USA, la forte crescita degli utenti di car-sharing determinerà quindi nei prossimi sei anni una significativa perdita nella vendita di auto nuove, stimabile in circa 1,2 milioni per gli Usa e in oltre 2,9 milioni per l'europa. <<I grandi gruppi automobilistici non potranno non tenere conto di questi dati nella definizione delle loro strategie di breve-medio e lungo termine>> sottolinea Giacomo Mori, Managing Director di AlixPartners, che aggiunge: <<Da una parte dovranno essere in grado di cogliere l'opportunità del car sharing introducendo modelli e dotazioni pensati ad hoc e sviluppando alleanze con i fornitori del servizio al fine di diventare player integrati nell'offerta di servizi di car sharing; dall'altra dovranno compensare i fattori che limitano il consumatore nell'acquisto di nuove auto - come l'integrazione dei costi di gestione in pacchetti prepagati, semplificazione delle operazioni di manutenzione - e migliorare la politica di comunicazione e di pricing>>. <<Il car sharing, come si evince ancora di più dalla ricerca di AlixPartners, indica concretamente in quale direzione stia andando la mobilità nei grandi centri urbani europei - evidenzia il Presidente di AMOER, Pierluigi Bonora -. Lo stesso studio mette poi l'accento su un dato preoccupante sul quale Missione Mobilità aveva non tanto tempo fa lanciato un allarme: il car sharing, in virtù della prevista maggiore diffusione, finirà per penalizzare le case automobilistiche, visto che il 51% degli interpellati sostiene di aver già evitato l'acquisto di una vettura nuova proprio grazie a questo nuovo modo di condividere gli spostamenti nelle città. È quindi più che mai necessario che i costruttori ripensino le proprie strategie di mercato allo scopo di trovare un giusto equilibrio tra le necessità di business, evitando così altre ricadute pesanti su tutta la filiera, e i cambiamenti di cui è oggetto la mobilità urbana>>. Lzp

13 CAPEZZONE (FI) PRESENTA DOMANI A MILANO SUO 'PACCHETTO AUTO' ROMA, 6 APR. (LAPRESSE) - Interventi su bollo, Ipt (imposta provinciale di trascrizione) e auto aziendali. Sono questi i tre punti attorno ai quali ruota il 'Pacchetto Auto' che il presidente della commissione finanze della Camera dei deputati, Daniele Capezzone (Fi), presenterà domani mattina a Milano (Hotel Melià, in via Masaccio, 19) nel corso di Missione Mobilità, l'evento promosso da Amoer - Associazione per una mobilità equa e responsabile. Capezzone illustrerà una serie di interventi immediatamente realizzabili in grado di ridare ossigeno all'automotive durante il confronto con i vertici delle filiere italiane (auto, moto, pneumatici, autonoleggiatori, concessionari, carrozzieri, componentisti e riparatori). "Questo Pacchetto auto - anticipa Capezzone, autore del progetto che, una volta condiviso con le filiere, intende portare all'attenzione del Parlamento e del Governo - prevede una serie di interventi in grado di rilanciare il settore e portare benefici ai consumatori. Ma quello che è più importante, è che si tratta di proposte realizzabili".

14 ù AUTO: CAPEZZONE, VIA BOLLO SU NUOVE IMMATRICOLAZIONI In pacchetto anche taglio tassa su passaggio proprietà (ANSA) - MILANO, 7 APR - Via il bollo e la tassa sul passaggio di proprietà per chi acquista un'auto nuova ed aumento della deducibilità per le auto aziendali. Sono le proposte del presidente della Commissione Finanze della Camera, Daniele Capezzone, per rilanciare il settore, presentate durante l'evento 'Missione mobilita<< organizzato dall'associazione Amoer. Innanzitutto però, secondo Capezzone, lo Stato deve prendere un impegno concreto con lo stop agli aumenti di accise per il prossimo quinquennio. Il 'Pacchetto autò, che sarà presentato con emendamenti oppure con una proposta di legge, prevede l'esenzione bollo nel triennio successivo in caso di nuova immatricolazione, al termine del quale si passerà ad un modello di 'bollo progressivò secondo la logica del meno inquini meno paghi<<. La seconda ipotesi di intervento punta all'eliminazione dell'imposta provinciale di trascrizione con un'abolizione totale da subito oppure graduale a partire dalle nuove immatricolazioni. La terza ipotesi prevede un aumento della deducibilità dei costi per il settore delle auto aziendali, riportandola al 40%. Secondo Capezzone >>la riduzione della deducibilità al 20% dà vita ad una notevole disparità di trattamento fiscale con il resto dei paesi europei ostacolando la ripresa del mercato. (ANSA). Y82-MM/BRO 07-APR-14 16:52 NNNN

15 AUTO: CAPEZZONE, VIA BOLLO SU NUOVE IMMATRICOLAZIONI Milano, 7 apr. (Adnkronos)- Tre proposte per dare sostegno alla filiera delle auto e per ritornare ai livello standard del settore, intervenendo con misure efficaci che incidano sulla pressione fiscale che incombe sul settore. Questi gli obiettivi del 'Pacchetto autò, presentato stamattina, durante il convegno 'Missione Mobilita<< a Milano, da Daniele Capezzone, presidente della Commissione Finanze alla Camera. Innanzitutto, secondo Capezzone, >>lo Stato deve prendere un impegno concreto: stop agli aumenti di accise per il prossimo quinquennio. Non è possibile pensare che un settore già in ginocchio debba essere continuamente mortificato da aumenti ingiustificati di accise per recuperare gettito da destinare a spesa pubblica improduttiva. Agire in questo modo significa distruggere un intero settore, mettere in ginocchio l'economia dell'auto, determinare la chiusura di migliaia di imprese<<. Il pacchetto si basa su tre ipotesi di intervento. La prima è l'esenzione del bollo nel triennio successivo in caso di nuova immatricolazione. >>Si tratta di una misura -spiega Capezzone- che incoraggerebbe il mercato dell'auto e l'acquisto di nuove auto, e non comporterebbe problemi di gettito, visto che questa misura potrebbe essere ampiamente compensata dal gettito derivante dalle nuove immatricolazioni<<. Al termine del triennio il pacchetto prevede il passaggio a un modello di bollo progressivo con due possibili ipotesi: pagare il bollo in base alle soglie di emissioni della macchina secondo la logica del 'meno inquini meno paghì incentivando così il mercato delle macchine a metano o gpl, oppure prevedere che il bollo si paghi in base alle soglie di emissione e ai chilometri percorsi annualmente. (segue) (Git/Col/Adnkronos) 07-APR-14 17:00 NNN

16 AUTO: CAPEZZONE, VIA BOLLO SU NUOVE IMMATRICOLAZIONI (2) = SECONDA MISURA È ABOLIZIONE TASSA SU PASSAGGIO PROPRIETÀ (Adnkronos)- La seconda misura prevista dal pacchetto è l'abolizione dell'imposta provinciale di trascrizione, cioè della tassa sul passaggio di proprietà. <<La misura - sottolinea Capezzone- costa complessivamente 1,5 miliardi e sarebbe salutata con entusiasmo dai cittadini e dal mondo delle concessionarie, oltre a costituire un volano per la ripresa del mercato dell'auto>>. Per questa misura sono state proposte due ipotesi: l'abolizione totale da subito, oppure l'abolizione graduale a partire dalle nuove immatricolazioni. Infine un intervento sulla deducibilità per il settore delle auto aziendali, che rappresenta ora il 12% del Pil nazionale. <<La riduzione della deducibilità dei costi -spiega Capezzonedal 40% al 20% dà vita a una notevole disparità di trattamento fiscale con il resto dei paesi europei ostacolando la ripresa del mercato>>. L'ipotesi sarebbe quello di ritornare alla soglia del 40%. Per Capezzone, attraverso questa misura, si potrebbero raggiungere tre obiettivi: contrastare l'evasione fiscale, incentivare l'uso di auto 'green' immettendo nel mercato auto sempre più ecologiche e a basse emissioni, e fare da volano per le immatricolazioni e il gettito. Per quanto riguarda l'iter della proposta <<dovrà ora essere discussa tra maggioranza e opposizione, ma mi auguro che i tempi brevi>> conclude Capezzone. (Git/Col/Adnkronos) 07-APR-14 17:01 NNN

17 FOCUS AUTO, CAR SHARING BOOM IN EUROPA: CIRCA 130MILA VETTURE NEL 2020 MILANO 7 APR. (LaPresse) - Il numero degli utenti e la flotta dei veicoli in car sharing in Europa, e in Italia in particolare, è destinata nei prossimi anni a crescere in modo significativo. A spingere gli automobilisti verso l'abbandono della proprietà e l'utilizzo del proprio veicolo sono principalmente gli elevati costi di gestione e manutenzione. Sono questi i principali trend che emergono dall'analisi condotta a livello mondiale dalla società globale di consulenza aziendale AlixPartners sul tema "Car sharing, dal possesso alla fruibilità dell'auto. Sfide e opportunità della nuova mobilità urbana", i cui risultati sono stati illustrati oggi da Giacomo Mori, Managing Director di AlixPartners in Italia, nel corso della manifestazione Missione Mobilità, promossa a Milano da AMOER - Associazione per una Mobilità Equa e Responsabile. Gli utenti di car sharing in USA ed Europa sono oggi circa un milione, ma nei prossimi anni la flotta di veicoli aumenterà nel Vecchio continente in maniera più significativa che in America, raggiungendo i veicoli nel 2017 (vs i degli USA) e i 130mila nel 2020 (vs i 50mila degli USA). Entro il 2020 gli utenti toccheranno quota 8 milioni in Europa e 4 negli USA. Restando ai giorni nostri, a fine 2013 la Germania risulta il Paese in cui il car sharing è maggiormente diffuso, con oltre 37 città servite, una crescita del 37% dal 2012 a oggi, quasi 800mila utenti e oltre 13mila veicoli sul territorio. Tra le capitali europee, Berlino (2.300 vetture e utenti) può vantare il primato assoluto dell'auto condivisa, seguita da Londra (2.250 veicoli e 120mila utenti) e Parigi (2.000 veicoli e 105mila utenti); ancora in fase di start up Roma (120 veicoli e utenti) e Madrid (8.000 utenti e 130 veicoli), dove, però, nei primi mesi del 2014 hanno preso avvio nuove iniziative destinate a imprimere una forte accelerazione. A livello nazionale il primato spetta a Milano che a fine 2013 poteva contare su una flotta di oltre vetture e oltre 90mila utenti. Una leadership guadagnata rapidamente nella seconda metà dell'anno scorso e destinata nel 2014 a rafforzarsi ulteriormente.

18 FOCUS AUTO, CAR SHARING BOOM IN EUROPA: CIRCA 130MILA VETTURE NEL 7 apr. (LaPresse) - Non mancano le aree critiche da migliorare, tra le quali i clienti indicano la non disponibilità di un veicolo sempre e comunque (46%), la mancata presenza della propria auto preferita (25%) e il dubbio che il car sharing non porti effettivamente a un risparmio nel lungo periodo (21%). Quello economico resta il fattore chiave su cui puntare anche per aumentare la diffusione del servizio: oltre il 53% inizierebbe a utilizzarlo o lo userebbe più spesso se fosse meno costoso, mentre il 18% lo userebbe se gli operatori offrissero qualità più alta e veicoli più affidabili. Comunque il 64% degli utenti prevede di incrementarne l'utilizzo nel prossimo anno. La ricerca evidenzia come le nuove formule di mobilità siano destinate a sconvolgere gli equilibri del mercato automobilistico: il 51% degli utilizzatori dichiara, infatti, che grazie al car sharing ha evitato di acquistare un'auto nuova e il 45% prevede di farlo in futuro. La tendenza ad evitare l'acquisto tra gli utilizzatori del servizio è maggiore nelle grandi aree metropolitane con alta densità di popolazione. Tali condizioni sono ottimali per la diffusione del servizio, anche per le possibili economie di scala che consentono. In Europa, e più ancora che in USA, la forte crescita degli utenti di car-sharing determinerà quindi nei prossimi sei anni una significativa perdita nella vendita di auto nuove, stimabile in circa 1,2 milioni per gli Usa e in oltre 2,9 milioni per l'europa. "Il car sharing, come si evince ancora di più dalla ricerca di AlixPartners, indica concretamente in quale direzione stia andando la mobilità nei grandi centri urbani europei - evidenzia il Presidente di AMOER, Pierluigi Bonora -. Lo stesso studio mette poi l'accento su un dato preoccupante sul quale Missione Mobilità aveva non tanto tempo fa lanciato un allarme: il car sharing, in virtù della prevista maggiore diffusione, finirà per penalizzare le case automobilistiche, visto che il 51% degli interpellati sostiene di aver già evitato l'acquisto di una vettura nuova proprio grazie a questo nuovo modo di condividere gli spostamenti nelle città. E' quindi più che mai necessario che i costruttori ripensino le proprie strategie di mercato allo scopo di trovare un giusto equilibrio tra le necessità di business, evitando così altre ricadute pesanti su tutta la filiera, e i cambiamenti di cui è oggetto la mobilità urbana". Jpp

19 AUTO, AMOER: GOVERNO BATTA UN COLPO, AUTOMOTIVE È UN SETTORE IN CRISI 7 apr. (LaPresse) - "Il Governo deve battere un colpo. Ci auguriamo che nel Def che sarà presentato domani, Palazzo Chigi prende in considerazione il settore automotive, che in pochi anni da settore dal facile prelievo fiscale, si è trasformato in un settore in crisi". Così Pierluigi Bonora, presidente di Amoer (Associazione per una Mobilità Equa e Responsabile) che oggi con l'evento 'Missione mobilità' fa tappa a Milano, lancia un appello all'esecutivo Renzi perché da subito, già nel Def che domani sarà reso noto, dedichi misure e interventi il settore automotive. "Dai vari Governi che si sono susseguiti in questi anni non è mai arrivato un segnale - aggiunge Bonora - il settore automotive non è solo la Fiat, ma ci sono anche migliaia di addetti nel componentistico, oltre a tutto l'indotto che passa dai benzinai ai concessionari, dai carrozzieri ai meccanici". L'obiettivo di Amoer è infatti riaprire il dialogo tra la filiera delle due e quattro ruote e l'esecutivo, dopo l'inconcludente esperienza della Consulta dell'auto. Reduce dalle tre positive esperienze degli scorsi anni (a Torino, Roma e Milano), Missione Mobilità torna nella capitale economico-finanziaria per discutere di 'Rivoluzione Mobilità: ma la passione dove la mettiamo?'. jpp

20 MILANO (MF-DJ)--Daniele Capezzone, presidente della Commissione Finanzedella Camera dei Deputati, propone tre interventi per rilanciare ilcomparto automotive e trova il favore, seppur parziale, delle principaliassociazioni di settore. Il deputato di Forza Italia, nel corso dell'evento Missione Mibilita'organizzato dall'associazione Amoer, ha presentato un "pacchetto auto" cheruota in particolare su tre ambiti precisi, alcuni piu' volte indicatidalle associazioni del settore come prioritari per fornire alla domandanuovo slancio dopo un 2013 considerato dai piu' come disastroso. "Per ritornare davvero ai livelli standard del settore e' necessariointervenire con misure efficaci tali da incidere positivamente sullainsostenibile pressione fiscale che incombe sul settore, settore speccoconsiderato come un bancomat statale. Ritengo sia doveroso intervenire perdare sostegno con tre proposte di azione, piu' una preliminare, chedefinirei di congelamento", ha esordito Capezzone ricordando come ilgettito fiscale legato al settore nel 2013 sia diminuito di un miliardo inscia al calo delle immatricolazioni e come il peso del prelievo fiscalesulla filiera continui ad essere la piu' elevata fra i principali paesieuropei. Capezzone ha quindi sottolineato che "innanzitutto lo Stato deveprendere un impegno concreto: stop agli aumenti di accise per il prossimoquinquennio" per non mortificare un settore gia' in ginocchio.successivamente ha presentato le sue tre ipotesi di intervento. La primariguarda l'esenzione del bollo per tre anni in caso di nuovaimmatricolazione per incoraggiare il mercato e l'acquisto di nuove autocon perdita del gettito compensata dalle tasse derivanti dalle nuvoeregistrazioni, in particolare incremento dell'iva. Al termine del trienniosi passa ad un modello di bollo progressivo o in base alle soglie diemiissioni secondo la logica del "meno inquini meno paghi" oppure in basesia alle emissioni che ai chilometri percorsi. La seconda proposta riguarda l'abolizione totale o graduale dell'ipt,mentre la terza riguarda un intervento da anni richiesto dalleassociazioni di settore, ossia un intervento sulla deducibilita' delleauto aziendali. Capezzone ha per prima cosa evidenziato come la riduzionedal 40% al 20% della deducibilita' dei costi abbia determinato "unanotevole disparita' di trattamento fiscale con il resto dei Paesi europei"che in alcuni casi prevedono una detraibilita' del 100% e quindi ha fattopresente che con un intervento in tale ambito si raggiungerebbero treobiettivi: contrastare l'evasione fiscale, incentivare l'immissione sulmercato di auto piu' ecologiche e a basse emissioni e dare slancio aimmatricolazioni e gettito. "Credo siano tre proposte di assoluta ragionevolezza e concretezza", hasottolineato il presidente della Commissione Finanze della Camera deideputati prima di ricevere un riscontro dai presidente delle maggioriassociazioni di settore. Massimo Nordio, numero uno dell'unrae, l'associazione delle case esterepresenti in Italia, ha per esempio sostenuto che il pacchetto di proposte"va sicuramente valutato anche se c'e' da affrontare il problema dellecoperture economiche", mentre Roberto Vavassori dell'anfia ha invitato ilmondo della politica a ridare "dignita' al settore" e ad evitare "lostrabismo" indotto dalla presenza di un

21 solo produttore in Italia. PerVavassori, "l'eliminazione del Superbollo e' un primo segnale" e quelladell'ipt "una battaglia di civilta'" ma non va trascurato il capitolodelle assicurazioni, le problematiche dell'autotrasporto e del trasportopubblico e infine il lato dell'offerta con la necessita' di incentivare laricerca & Sviluppo del lato della produzione con un piano serio,interventi di semplificazione fiscale e riduzione del costo dell'energia. Filippo Pavan Bernacchi, presidente dell'associazione dei concessionarifederauto, ha ancora una volta invitato lo Stato ad abbandonare gliatteggiamenti di autolesionismo tenuti negli ultimi anni e ha quindilanciato positive indicazioni sull'esponente di Forza Italia. In unasituazione sconfortante, Capezzone e' un interlocutore competente, che cida' speranza. Noi non chiediamo nulla, chiediamo solo qualcosa che aiutile famiglie e le imprese e quindi i consumi, a partire dall'alleggerimentodella pressione fiscale. Non chiediamo incentivi ma almeno sidisinneschino i disincentivi". Dello stesso avviso Vavassori: "nonchiediamo interventi miracolistici, ma che lo Stato ci faccia fareimpresa". Infine Fabrizio Ruggiero dell'aniasa, l'associazionedell'autonoleggio, ha definito "assolutamente interessanti" le proposte dicapezzone. "Non faccio promesse, ma prometto il mio impegno per arrivare ad unrisultato, spero gia' nei prossimi mesi. Gia' nelle prossime settimanestenderemo un articolato e poi vediamo come calendarizzare la questione inmodo da arrivare ad un voto in commissione favorevole o meno", ha conclusoil presidente della Commissione Finanze della Camera.murrosario.murgida@mfdowjones.it(fine)