3.1 LA POPOLAZIONE E LE TENDENZE DEMOGRAFICHE

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1 3.1 LA POPOLAZIONE E LE TENDENZE DEMOGRAFICHE IL BILANCIO DEMOGRAFICO ITALIANO Nel marzo 2002 l Istat ha pubblicato i dati relativi alla popolazione legale rilevati in occasione del Censimento 2001 ed in tempi successivi ha provveduto alla ricostruzione della popolazione anagrafica per comune, per sesso, per classi di età, sino a ottenere le fondamentali informazioni sulla consistenza e sulla struttura demografica della popolazione italiana, fornendone anche una stima, alla fine del 2003, con i relativi bilanci del movimento naturale e del movimento migratorio. I valori conseguiti, sebbene suscettibili di aggiustamenti, sono stati tuttavia già utilizzati all interno della Relazione Generale sulla situazione economica del Paese per delineare un primo bilancio demografico della popolazione presente e della popolazione residente con i relativi quozienti demografici che, in base all esperienza degli anni passati, non dovrebbero subire significative variazioni. A riguardo, infatti, va precisato che i dati relativi ai flussi naturali e a quelli migratori proseguono secondo un trend abbastanza consolidato per cui solo gli ammontari di popolazione sono suscettibili di rettifica a causa delle revisioni anagrafiche periodiche. Questo meccanismo consente così di definire la popolazione residente anagrafica a fine anno il cui eventuale aggiustamento ha in genere scarsa rilevanza come è provato ad esempio dai risultati riportati nell edizione del Rapporto Cresa dello scorso anno, riferiti alla popolazione per singolo comune. Dai risultati così conseguiti, per l Italia si conferma anche per il 2003, come già avviene da circa un decennio, un anno negativo sul piano del movimento naturale con una perdita di unità, conseguenza di una mortalità (in rapporto alla popolazione) pari a 10,1 per mille abitanti ed una natalità pari al 9,5 per mille abitanti. Ben diversa è la situazione rispetto al movimento migratorio attraverso il quale l Italia, nel corso del 2003, guadagna in termini di saldo abitanti, quasi l 1% della popolazione totale che a fine anno rag- 141

2 giunge abitanti con un tasso di crescita per movimenti migratori pari pressoché al tasso di natalità (8,9 rispetto al 9,5 per mille). QUOZIENTI DI SALDO NATURALE E MIGRATORIO (per mille abitanti residenti) Ripartizioni Saldo naturale Saldo migratorio Abruzzo 0,5-1,2-2,1-1,6 2,6 2,9 10,6 12,0 Centro -0,9-1,5-1,4-1,6 3,6 5,4 7,8 12,1 Nord -2,3-1,3-1,3-1,3 4,0 5,3 9,4 11,7 Mezzogiorno 5,1 1,8 1,4 1,1-0,4-3,3 1,0 3,7 ITALIA 0,6-0,2-0,3-0,5 2,3 2,2 6,1 8,9 Fonte: dati Istat È interessante sottolineare che sul piano dell evoluzione naturale solo il Mezzogiorno ha un saldo positivo, anche se di entità sempre meno consistente (+1,1 per mille rispetto al +5,1 dei primi anni novanta), mentre ben diversa è la situazione sul piano del movimento migratorio che, seppure positivo per il Mezzogiorno, è decisamente più basso rispetto alle altre due circoscrizioni, tra le quali ad esempio il Centro ha un tasso circa quattro volte quello del Mezzogiorno. C è da osservare, così come rilevano le analisi realizzate dalla Svimez, che è anche il Mezzogiorno ad alimentare le migliori situazioni di saldo migratorio delle altre due circoscrizioni anche se per esse, in specie per il Nord, sono soprattutto le immigrazioni dall estero che provocano oggi la crescita della popolazione, come è dimostrato dal maggiore peso che hanno non solo i cittadini stranieri iscritti in anagrafe, ma anche gli stranieri con permessi di soggiorno. PERMESSI DI SOGGIORNO PER RIPARTIZIONE AL 31 DICEMBRE Ripartizioni Totale di cui Totale di cui Totale di cui extracomunitari extracomunitari extracomunitari Abruzzo Centro Nord Mezzogiorno ITALIA Fonte: dati Istat 142

3 Va anche ricordato che sul piano del movimento naturale il Mezzogiorno è destinato anch esso, ed a breve, ad esaurire la sua spinta vitale considerata anche l accelerazione dell invecchiamento che ha subito questa popolazione a causa della mai attenuata emigrazione. Per quanto riguarda le migrazioni internazionali, l Istat puntualizza che esse sono attualmente determinate in prevalenza da flussi di extra comunitari o, più precisamente da flussi provenienti dai cosiddetti paesi a forte pressione emigratoria che in ordine di importanza sono costituiti dall Europa Centro orientale, dall Africa, dall Asia e dall America meridionale. CITTADINI STRANIERI ISCRITTI IN ANAGRAFE AL 31 DICEMBRE Ripartizioni Totale di cui Totale di cui Totale di cui extracomunitari extracomunitari extracomunitari Abruzzo Centro Nord Mezzogiorno ITALIA Fonte: Ministero degli Interni I dati del Censimento 2001, in via di prima valutazione, danno una stima di soggiornanti (circa un milione e mezzo) leggermente inferiore agli stranieri iscritti in anagrafe, mentre alla fine del 2000 secondo le risultanze anagrafiche gli iscritti all anagrafe (un milione e trecentodiecimila) erano meno numerosi dei soggiornanti con permesso (un milione e trecentocinquantamila). Territorialmente, anche a ragione della migliore dinamica che vanta, il Nord raccoglie il 59% degli stranieri mentre il 28% è presente nel Centro e solo il 13% nel Mezzogiorno. Aspetto rilevante che va sottolineato nelle presenze straniere è il peso crescente di immigrati coniugati; fattore questo, come è dimostrato anche dall attenuazione del carattere negativo del saldo naturale, che si sta verificando in specie nel Nord, che è destinato ad apportare sicuramente benefici sul piano demografico così come mostra un insieme di segnali che 143

4 evidenziano inequivocabilmente l espandersi di fenomeni migratori di lunga permanenza e con prospettive di definitivo insediamento, con riflessi anche sul mercato del lavoro, peraltro sempre più esposto a processi di flessibilizzazione non disgiunti purtroppo da fenomeni di lavoro irregolare nell ambito del quale gli stranieri pagano pesanti contributi IL BILANCIO DEMOGRAFICO ABRUZZESE Come per l Italia anche per l Abruzzo mancano i dati ufficiali di fine anno Partendo dalla popolazione e dal movimento anagrafico riferito al 2002 pubblicato dall Istat e disponendo per il 2003 del movimento anagrafico (nascite, morti, iscrizioni e cancellazioni) per singolo comune è stato comunque possibile ricostruire la popolazione a fine anno. Nello stesso tempo, la disponibilità dei movimenti anagrafici ha consentito di ricavare i tassi rispetto alla popolazione, che meglio delineano le dinamiche e le tendenze sottese nell evoluzione temporale delle principali componenti della popolazione. Nella sua evoluzione più recente la popolazione abruzzese, che per diversi anni aveva allineato le proprie tendenze su quelle medie dell Italia, pare discostarsi significativamente dal punto di vista della dinamica naturale: mentre in Italia si va in parte annullando il differenziale tra le nascite e le morti, soprattutto a causa della ripresa della natalità, in Abruzzo, invece, si allarga ulteriormente la forbice a causa di una tendenza ancora presente alla riduzione della natalità. Abbiamo visto nel paragrafo precedente come la migliore evoluzione della dinamica naturale della popolazione italiana sia in parte attribuibile alla presenza di una maggior quota di popolazione immigrata (prevalentemente al Nord ed al Centro) il cui peso in termini percentuali è superiore al doppio di quello che gli stranieri hanno in Abruzzo. Eppure il tasso di variazione della popolazione abruzzese ha segnato nel corso degli ultimi due anni una ripresa significativa triplicando il trend di crescita che aveva registrato nel corso degli anni novanta. Sotto questo profilo la presenza straniera in Abruzzo si può presumere che sia ben più consistente di quella accreditata dalle fonti anagrafiche (i cittadini stranieri iscritti) e dal Ministero dell Interno, ed è altresì 144

5 presumibile che solo recentemente a causa delle revisioni anagrafiche imposte dal censimento si siano venute sanando le situazioni più diverse. Sotto questo aspetto è confortante da un lato riscontrare come la popolazione abruzzese, comunque sottoposta ad un gravoso condizionamento strutturale a causa dell elevato invecchiamento, seppure lentamente cresce ormai da più di trent anni; ma è altrettanto vero che sul piano territoriale le dinamiche sono ben diverse con realtà che conseguono tassi di crescita sostenuti ed altre realtà che o ristagnano o regrediscono in maniera inarrestabile. Sul piano più generale è sufficiente rifarsi alla situazione delle quattro province tra le quali Pescara, Chieti e Teramo sviluppano una tendenza decisamente positiva mentre la popolazione della provincia dell Aquila ristagna sulla soglia di trecentomila abitanti da più di quindici anni. Più evidenti e meglio esplicative, sotto questo aspetto, sono le situazioni di maggiore dettaglio territoriale dove si vede, ad esempio, che nella provincia dell Aquila, salvo i tre comuni urbani e qualche altra realtà minore, la dinamica della popolazione è contrassegnata da pesanti fenomeni di degrado, con una natalità pressoché nulla e una mortalità attestata su tassi doppi di quello medio regionale. Queste situazioni sono presenti in tutte le zone montane ed interne della regione e ad esse si contrappongono fenomeni di crescita organica ed equilibrata rilevabili in tutta la fascia costiera. Quest ultima, va ricordato, presenta la migliore evoluzione principalmente per il più favorevole tasso migratorio che è strettamente connesso alle migliori condizioni ambientali ed economiche del territorio. Peraltro, verso non va sottaciuto quanto l Abruzzo montano paghi il suo tributo non solo al mancato sviluppo economico ma all inarrestabile degrado demografico senza alcune prospettiva di invertire le attuali tendenze regressive e di decadenza. Tra le varie province quella dell Aquila, totalmente montana, è comunque destinata ad un percorso negativo tale che si potrebbe affermare che la sua diversità dalle restanti province sta divenendo una caratterizzazione non reversibile, anche alla luce delle scarse opportunità di ripresa e di sviluppo economico che hanno questi territori. Significavi in tal senso sul piano dell evoluzione demografica di ta- 145

6 luni territori montani, sono quelle situazioni in cui, pur a fronte di sostenuti processi di sviluppo, la popolazione nella maggior parte dei casi tende a stabilizzarsi, ma mai ad invertire le proprie tendenze. Sotto questo profilo l esame delle tabelle riferite all estrapolazione delle tendenze in atto, che sono state utilizzate per la previsione dell evoluzione per il prossimo decennio, evidenzia una caratterizzazione di fondo ben precisa: - da un lato un ulteriore indebolimento dei comuni minori, in specie quelli di popolazione inferiore a mille abitanti, che coincidono con le realtà più periferiche e di carattere montano (il Gran Sasso meridionale, le pendici della Maiella, l Alto Vastese e l Alto Sangro) con l accentuazione degli squilibri interni in cui la popolazione anziana tende ad assumere un peso sempre maggiore con soglie che già oggi superano il 30% della popolazione residente; - dall altro, il mantenimento nei comuni maggiori e non montani, di tendenze ad una crescita che in genere è fondamentalmente legata ai saldi positivi dei movimenti migratori che tra l altro cominciano ad avere anche una relativa incidenza sul piano del rinnovamento strutturale, come si evidenzia anche da una certa ripresa della natalità e dalla relativa stagnazione della mortalità su livelli che, per l età della popolazione, potremmo considerare anche fisiologici LE PREVISIONI DELLA POPOLAZIONE ABRUZZESE Nel paragrafo che precede si è visto come la popolazione abruzzese, pur guadagnando qualche migliaio di unità, ogni anno confermi una caratterizzazione di fondo di relativa stazionarietà. All interno del proprio territorio, tuttavia, gli andamenti sono diversificati e contrapposti secondo una tipica connotazione dualistica: a parti di territorio in cui alla natalità pressoché nulla si sommano fenomeni emigratori con consistenti fenomeni di spopolamento, si contrappongono altre parti del territorio in cui, invece, si abbinano fenomeni di crescita sia in termini naturali che migratori. L analisi di tali fenomeni è divenuta un esigenza conoscitiva non secondaria non tanto per spiegare le ragioni che li determinano, ormai ben 146

7 note, quanto invece per delineare una misura degli effetti e delle possibili evoluzioni future che tali tendenze determinano sul territorio. Per queste ragioni il Cresa da tempo ripropone all interno del proprio Rapporto una previsione della popolazione per singolo comune con lo scopo di descrivere, nella maniera più attendibile possibile, gli scenari che si vanno configurando sul territorio regionale. Dal punto di vista operativo anche quest anno, dopo una preliminare integrazione dei fattori che sono alla base del metodo, si è proceduto ad una verifica a ritroso del metodo stesso riconfermando il grado di aderenza entro limiti decisamente accettabili in uno scenario di dieci anni considerando che lo scostamento non dovrebbe superare la soglia del 4-5% per i comuni di poche centinaia di abitanti e del 1,5% per i comuni maggiori. A riguardo va ricordato che il metodo risponde al principio dell evoluzione più probabile della componente migratoria mentre per la componente naturale si rifà ai caratteri strutturali della popolazione ed alle conseguenti dinamiche della natalità e della mortalità. Tenendo conto delle esperienze maturate negli anni precedenti si deve sottolineare come il processo di degrado dei piccoli comuni, sebbene confermato dall attuale applicazione, evidenzia un progressivo rallentamento spiegabile dai profili sempre più inconsistenti e dall impoverimento strutturale che essi subiscono come l invecchiamento crescente o la connessa perdita della capacità riproduttiva. I risultati ottenuti rafforzano la convinzione che, nel corso degli anni, si è venuto formando un regresso irreversibile della popolazione nei comuni più piccoli e quelli più tipicamente montani, regresso che è tanto più evidente e sostenuto in quelle realtà in cui sono meno consistenti le attività economiche e sempre più rarefatti i presidi connessi ai servizi ed alle funzioni sociali. Esplicativi in tal senso sono i casi dei comuni più periferici per i quali alle attuali tendenze si prevede una perdita di popolazione, rispetto alla presente, anche del 20-30%. Le situazioni peggiori riguarderebbero i comuni montani dell aquilano e i comuni interni della montagna chietina, mentre in parte rallenterebbe il degrado dei comuni della montagna teramana e pescarese. Le perdite maggiori, in termini percentuali, riguarderebbero i comuni 147

8 di minori dimensioni, che attualmente hanno un peso di appena l 1,4% della popolazione totale regionale, quelli con popolazione inferiore ai 500 abitanti, e quelli con popolazione inferiore a 1000 abitanti (4,6%). Sul piano generale, per converso, si può affermare che il fenomeno dello spopolamento, pur nella sua ineluttabilità, va perdendo quel significato più negativo e patologico anche in considerazione dei profondi mutamenti che vanno subendo gli insediamenti minori che peraltro sono interessati anche da vistosi fenomeni di riqualificazione e di potenziamento connessi ad una presenza turistica sempre più consistente e significativa che, pur non comportando un accrescimento di popolazione residente, ha tuttavia l effetto riprodurre una rivivificazione della nostra montagna. Emblematici sono i numerosi casi di comuni che pur perdendo popolazione vedono crescere il patrimonio delle seconde case in maniera consistente. Le tendenze che si sono evidenziate nel corso degli ultimi anni, dalle quali peraltro risulta il rallentamento dello spopolamento montano, sono una chiara dimostrazione di come i nuovi percorsi che si vanno delineando potrebbero addirittura prefigurare anche nel corso del prossimo decennio un rinnovato quadro di tutta la nostra montagna. 148

9 TAB BILANCIO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE ANAGRAFICA PROVINCIA DELL AQUILA (valori assoluti) 1 Anno Popolazione Nati Morti Saldo Saldo Saldo Popolazione iniziale vivi naturale migratorio totale finale * ** I dati della popolazione residente presentano punti di discontinuità in corrispondenza delle date dei Censimenti a causa della revisione dei residenti iscritti all'anagrafe. (*) Anno Popolazione ricalcolata a fine anno sulla base della popolazione legale e dei movimenti anagrafici pubblicati dall'istat (**) Anno Popolazione calcolata sulla base dei dati provvisori relativi ai movimenti anagrafici Fonte: elaborazione CRESA su dati ISTAT 149

10 TAB (segue) - BILANCIO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE ANAGRAFICA PROVINCIA DI TERAMO (valori assoluti) 1 Anno Popolazione Nati Morti Saldo Saldo Saldo Popolazione iniziale vivi naturale migratorio totale finale * ** I dati della popolazione residente presentano punti di discontinuità in corrispondenza delle date dei Censimenti a causa della revisione dei residenti iscritti all'anagrafe. (*) Anno Popolazione ricalcolata a fine anno sulla base della popolazione legale e dei movimenti anagrafici pubblicati dall'istat (**) Anno Popolazione calcolata sulla base dei dati provvisori relativi ai movimenti anagrafici Fonte: elaborazione CRESA su dati ISTAT 150

11 TAB (segue) - BILANCIO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE ANAGRAFICA PROVINCIA DI PESCARA (valori assoluti) 1 Anno Popolazione Nati Morti Saldo Saldo Saldo Popolazione iniziale vivi naturale migratorio totale finale * ** I dati della popolazione residente presentano punti di discontinuità in corrispondenza delle date dei Censimenti a causa della revisione dei residenti iscritti all'anagrafe. (*) Anno Popolazione ricalcolata a fine anno sulla base della popolazione legale e dei movimenti anagrafici pubblicati dall'istat (**) Anno Popolazione calcolata sulla base dei dati provvisori relativi ai movimenti anagrafici Fonte: elaborazione CRESA su dati ISTAT 151

12 TAB (segue) - BILANCIO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE ANAGRAFICA PROVINCIA DI CHIETI (valori assoluti) 1 Anno Popolazione Nati Morti Saldo Saldo Saldo Popolazione iniziale vivi naturale migratorio totale finale * ** I dati della popolazione residente presentano punti di discontinuità in corrispondenza delle date dei Censimenti a causa della revisione dei residenti iscritti all'anagrafe. (*) Anno Popolazione ricalcolata a fine anno sulla base della popolazione legale e dei movimenti anagrafici pubblicati dall'istat (**) Anno Popolazione calcolata sulla base dei dati provvisori relativi ai movimenti anagrafici Fonte: elaborazione CRESA su dati ISTAT 152

13 TAB (segue) - BILANCIO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE ANAGRAFICA REGIONE ABRUZZO (valori assoluti) 1 Anno Popolazione Nati Morti Saldo Saldo Saldo Popolazione iniziale vivi naturale migratorio totale finale * ** I dati della popolazione residente presentano punti di discontinuità in corrispondenza delle date dei Censimenti a causa della revisione dei residenti iscritti all'anagrafe. (*) Anno Popolazione ricalcolata a fine anno sulla base della popolazione legale e dei movimenti anagrafici pubblicati dall'istat (**) Anno Popolazione calcolata sulla base dei dati provvisori relativi ai movimenti anagrafici Fonte: elaborazione CRESA su dati ISTAT 153

14 TAB INDICATORI DEMOGRAFICI - PROVINCIA DELL AQUILA (quozienti per mille abitanti) Anno Tasso di Tasso di Tasso di Tasso Tasso di natalità mortalità crescita naturale migratorio netto crescita totale ,9 11,4 2,6-1,0 1, ,9 11,6 3,3-2,0 1, ,4 11,1 3,3-2,1 1, ,5 11,6 1,9-1,7 0, ,2 11,4 1,8-2,4-0, ,9 11,7 1,2-2,9-1, ,4 14,2-1,9-2,1-4, ,5 10,9 1,6-2,7-1, ,5 11,5-0,1-2,3-2, ,9 11,4 0,5-3,6-3, ,9 11,1 0,7 4,9 5, ,2 11,7-0,5 7,5 7, ,9 12,1-1,3 6,6 5, ,6 11,3-0,7 3,8 3, ,1 10,8-0,7 2,4 1, ,8 10,9-1,1 1,8 0, ,7 10,7-1,0 2,8 1, ,5 10,7-1,1 4,9 3, ,9 10,5-0,6 6,2 5, ,6 10,9-1,3 3,2 1, ,2 10,7-1,5 4,7 3, ,2 11,4-2,2 10,9 8, ,1 11,0-1,9 7,0 5, ,7 10,9-2,2 5,3 3, ,6 10,6-2,0 3,7 1, ,0 10,7-2,7 2,1-0, ,9 11,1-3,2 2,3-0, ,8 10,8-3,0 3,7 0, ,7 10,7-3,0 1,9-1, ,0 10,3-2,3 1,8-0, ,6 11,5-3,8 2,2-1, ,9 11,1-3,1 16,4 13,3 Fonte: elaborazione Cresa su dati Istat 154

15 TAB (segue) - INDICATORI DEMOGRAFICI - PROVINCIA DI TERAMO (quozienti per mille abitanti) Anno Tasso di Tasso di Tasso di Tasso Tasso di natalità mortalità crescita naturale migratorio netto crescita totale ,2 9,3 6,9-4,2 2, ,2 9,8 5,4-1,5 3, ,8 9,4 5,4-0,7 4, ,5 9,2 5,3 0,7 5, ,9 9,2 5,7 0,9 6, ,8 9,0 4,9 1,1 5, ,8 9,7 4,1 1,3 5, ,2 10,0 3,3 0,8 4, ,8 9,9 2,9 1,0 3, ,5 9,3 3,2 0,5 3, ,4 8,9 3,5 4,7 8, ,1 9,8 2,4 5,2 7, ,9 8,6 3,3 5,8 9, ,6 8,8 2,8 3,7 6, ,8 8,9 1,9 3,0 4, ,6 8,6 2,0 1,6 3, ,8 8,8 2,0 2,7 4, ,7 9,0 1,7 0,4 2, ,1 9,4 1,7 3,8 5, ,8 9,8 1,0 3,1 4, ,0 9,5 1,5 5,2 6, ,6 10,2 0,4 6,4 6, ,4 9,6 0,8 4,3 5, ,5 9,4 0,0 3,7 3, ,6 9,7-0,1 4,6 4, ,6 9,6-0,1 5,2 5, ,2 9,7-0,5 3,7 3, ,7 9,5-0,8 4,8 4, ,9 9,6-0,6 4,8 4, ,7 9,2-0,6 3,3 2, ,8 9,7-0,9 7,3 6, ,0 10,2-1,3 16,2 14,9 Fonte: elaborazione Cresa su dati Istat 155

16 TAB (segue) - INDICATORI DEMOGRAFICI - PROVINCIA DI PESCARA (quozienti per mille abitanti) Anno Tasso di Tasso di Tasso di Tasso Tasso di natalità mortalità crescita naturale migratorio netto crescita totale ,2 8,6 7,6 6,8 14, ,1 8,9 7,2 4,7 11, ,5 8,5 7,0 5,5 12, ,5 9,0 5,5 3,3 8, ,6 8,9 5,8 3,8 9, ,4 8,7 4,7 3,1 7, ,8 8,7 4,1 1,3 5, ,4 8,5 3,9-0,6 3, ,2 8,7 2,5-1,8 0, ,1 8,8 2,3-1,7 0, ,0 8,7 2,3 2,2 4, ,9 9,2 1,8 9,1 10, ,6 8,6 2,0 3,2 5, ,5 9,1 1,3 1,5 2, ,9 9,0 0,9 2,4 3, ,7 8,9 0,7 3,1 3, ,0 9,1 0,9 0,8 1, ,6 8,9 0,8 2,3 3, ,6 8,5 1,1 3,4 4, ,2 9,3 0,8 2,3 3, ,7 10,0 0,7 3,5 4, ,9 9,2 0,8 3,9 4, ,7 10,6-0,9 2,1 1, ,0 9,6-0,6 0,3-0, ,1 9,9-0,8 2,1 1, ,4 10,0-0,6 2,3 1, ,4 9,4 0,0 3,0 3, ,9 10,0-1,2 2,8 1, ,1 9,8-0,7 4,0 3, ,7 9,2-0,6 3,3 2, ,8 10,1-1,2 26,7 25, ,9 10,0-1,1 10,1 9,1 Fonte: elaborazione Cresa su dati Istat 156

17 TAB (segue) - INDICATORI DEMOGRAFICI - PROVINCIA DI CHIETI (quozienti per mille abitanti) Anno Tasso di Tasso di Tasso di Tasso Tasso di natalità mortalità crescita naturale migratorio netto crescita totale ,8 9,3 5,5 0,3 5, ,9 10,0 4,9 0,8 5, ,9 9,8 5,1-0,2 4, ,4 10,3 4,0 0,3 4, ,2 10,0 4,2 0,3 4, ,1 9,9 3,1 1,1 4, ,9 9,8 3,2 1,8 4, ,4 9,9 2,5 4,0 6, ,8 9,9 2,0 4,0 6, ,5 9,6 2,0 3,2 5, ,7 9,2 2,5 5,9 8, ,0 9,9 1,1 7,0 8, ,9 9,3 1,6 5,7 7, ,6 9,1 1,5 4,1 5, ,8 9,6 0,2 3,0 3, ,4 9,5 0,0 4,0 3, ,9 9,2 0,7 5,5 6, ,8 9,4 0,3 2,7 3, ,8 9,6 0,2 3,4 3, ,3 9,9-0,6 2,9 2, ,5 9,6-0,1 6,2 6, ,4 9,7-0,4 4,4 4, ,7 10,2-1,5 5,2 3, ,5 10,0-1,5 4,0 2, ,8 10,2-1,3 3,6 2, ,7 10,3-1,6 3,0 1, ,4 10,4-2,0 2,7 0, ,4 10,6-2,2 2,7 0, ,4 10,4-2,0 3,0 1, ,1 9,2-0,1 3,1 3, ,3 10,7-2,4 5,2 2, ,0 10,4-1,3 7,6 6,2 Fonte: elaborazione Cresa su dati Istat 157

18 TAB (segue) - INDICATORI DEMOGRAFICI - REGIONE ABRUZZO (quozienti per mille abitanti) Anno Tasso di Tasso di Tasso di Tasso Tasso di natalità mortalità crescita naturale migratorio netto crescita totale ,2 9,7 5,5 0,5 6, ,2 10,1 5,1 0,5 5, ,9 9,8 5,1 0,5 5, ,2 10,1 4,1 0,6 4, ,2 9,9 4,3 0,6 4, ,3 9,9 3,4 0,6 4, ,0 10,6 2,4 0,6 3, ,6 9,8 2,8 0,6 3, ,8 10,0 1,8 0,5 2, ,7 9,8 2,0-0,2 1, ,7 9,5 2,3 4,5 6, ,3 10,1 1,2 7,2 8, ,0 9,7 1,4 5,4 6, ,8 9,6 1,2 3,3 4, ,1 9,6 0,5 2,7 3, ,8 9,5 0,3 2,7 3, ,1 9,4 0,6 3,1 3, ,9 9,5 0,4 2,6 3, ,1 9,5 0,5 2,6 3, ,9 10,0-0,1 2,9 2, ,1 9,9 0,1 5,0 5, ,7 10,1-0,4 6,3 5, ,4 10,3-0,9 4,7 3, ,9 10,0-1,1 3,4 2, ,0 10,1-1,1 3,5 2, ,9 10,2-1,3 3,1 1, ,7 10,2-1,5 2,9 1, ,4 10,3-1,8 3,4 1, ,5 10,1-1,6 3,4 1, ,0 9,8-1,7 2,9 1, ,4 10,5-2,1 10,7 8, ,7 10,4-1,7 12,2 10,5 Fonte: elaborazione Cresa su dati Istat 158

19 TAB MOVIMENTO ANAGRAFICO E POPOLAZIONE RESIDENTE PER COMUNITÀ MONTANA - Anno 2003 Comunità Montana Nati Morti Saldo Iscritti Cancellati Saldo Saldo Popol. residente Naturale migr. compless. v.a. composiz. % Provincia dell Aquila A -Amiternina ,3 B - Campo Imperatore ,2 C - Sirentina ,8 D - Valle del Giovenco ,6 E - Marsica ,5 F - Peligna ,2 G - Valle Roveto ,2 H - Alto Sangro ,4 Comuni non montani ,8 Totale provincia ,0 Provincia di Chieti P - Maielletta ,5 Q - Aventino e Medio Sangro ,2 R - Medio Sangro ,3 S - Val Sangro ,8 T - Medio Vastese ,4 U - Alto Vastese ,3 Comuni non montani ,6 Totale provincia ,0 Provincia di Pescara I - Vestina ,7 L - Maiella e Morrone ,9 Comuni non montani ,4 Totale provincia ,0 Provincia di Teramo M - Laga ,1 N - Val Vomano ,0 O - Gran Sasso ,1 Comuni non montani ,8 Totale provincia ,0 Regione Abruzzo Comuni montani ,9 Comuni non montani ,1 TOTALE REGIONE ,0 Fonte: elaborazione Cresa su dati Istat 159

20 TAB (segue) - POPOLAZIONE RESIDENTE ANNO 2003 E PREVISIONI AL 2013 PER COMUNITÀ MONTANA E COMUNI NON MONTANI Comunità Montana Var. 2013/2003 A - Amiternina ,4 B - Campo Imperatore ,3 C - Sirentina ,9 D - Valle del Giovenco ,0 E - Marsica ,2 F - Peligna ,2 G - Valle Roveto ,3 H - Alto Sangro ,5 Comuni non montani ,0 P - Maielletta ,5 Q - Aventino e Medio Sangro ,6 R - Medio Sangro ,9 S - Val Sangro ,6 T - Medio Vastese ,1 U - Alto Vastese ,5 Comuni non montani ,5 I - Vestina ,2 L - Maiella e Morrone ,0 Comuni non montani ,0 M - Laga ,1 N - Val Vomano ,2 O - Gran Sasso ,7 Comuni non montani ,8 Fonte: elaborazione Cresa su dati Istat 160

21 TAB POPOLAZIONE RESIDENTE PER CLASSI DI ETA E INDICATORI DI STRUTTURA, COMUNITÀ MONTANE E COMUNI NON MONTANI - Anno 2003 Classi di età Indici da 0 a 14 da 15 a 64 oltre 65 totale vecchiaia dipendenza dipendenza Comunità Montana anni anni anni anziani strutturale (1) (2) (3) A - Amiternina ,0 0,4 0,6 B - Campo Imperatore ,8 0,5 0,7 C - Sirentina ,1 0,5 0,7 D - Valle del Giovenco ,9 0,4 0,6 E - Marsica ,3 0,3 0,5 F - Peligna ,0 0,4 0,6 G - Valle Roveto ,4 0,3 0,5 H - Alto Sangro ,7 0,4 0,6 V - Comuni Non Montani ,5 0,3 0,5 Provincia L'Aquila ,6 0,3 0,5 M - Laga ,9 0,4 0,6 N - Val Vomano ,3 0,3 0,6 O - Gran Sasso ,7 0,3 0,6 V - Comuni Non Montani ,9 0,4 0,6 Provincia Teramo ,8 0,4 0,6 I - Vestina ,8 0,4 0,6 L - Maiella e Morrone ,6 0,3 0,6 V - Comuni Non Montani ,3 0,3 0,5 Provincia Pescara ,4 0,3 0,5 P - Maielletta ,9 0,4 0,6 Q - Aventino e Medio Sangro ,6 0,5 0,7 R - Medio Sangro ,8 0,5 0,7 S - Val Sangro ,9 0,4 0,6 T - Medio Vastese ,9 0,4 0,6 U - Alto Vastese ,4 0,6 0,8 V - Comuni Non Montani ,4 0,3 0,5 Provincia Chieti ,5 0,3 0,5 Totale Regione ,6 0,3 0,5 1 Indice di vecchiaia: Pop. magg. 65/Pop. fino a 64 anni 2 Indice dipendenza anziani: Pop. magg. 65/Pop anni 3 Indice dipendenza strutturale: (Pop. magg. 65+Pop anni)/pop Fonte: elaborazione Cresa su dati Istat 161

22 TAB PREVISIONI DEMOGRAFICHE PER COMUNE - PROVINCIA DELL AQUILA Popolazione residente Variazioni percentuali Comune / / /1992 ACCIANO ,6-9,8-28,3 AIELLI ,2 1,9 2,1 ALFEDENA ,1 3,9 1,8 ANVERSA DEGLI ABRUZZI ,4-3,3-6,6 ATELETA ,9-1,8-12,5 AVEZZANO ,9 1,2 3,1 BALSORANO ,2-1,3-1,1 BARETE ,1-1,0-3,1 BARISCIANO ,0-3,2-5,1 BARREA ,2-4,1-12,0 BISEGNA ,8-11,0-33,1 BUGNARA ,3 1,1-8,2 CAGNANO AMITERNO ,1-7,2-15,6 CALASCIO ,9-10,7-35,7 CAMPO DI GIOVE ,7 3,6 1,9 CAMPOTOSTO ,6-2,6-18,8 CANISTRO ,4-1,5-1,1 CANSANO ,4-8,2-28,8 CAPESTRANO ,1-16,9-27,8 CAPISTRELLO ,0-3,3-5,3 CAPITIGNANO ,5-8,6-17,3 CAPORCIANO ,0-10,0-27,1 CAPPADOCIA ,5-4,7-26,2 CARAPELLE CALVISIO ,7-28,6-40,5 CARSOLI ,4 0,7 2,1 CASTEL DEL MONTE ,1-15,1-35,6 CASTEL DI IERI ,3-11,9-23,6 CASTEL DI SANGRO ,9 2,4 5,4 CASTELLAFIUME ,4 5,0 11,7 CASTELVECCHIO CALVISIO ,1-8,6-17,8 CASTELVECCHIO SUBEQUO ,8-8,1-20,8 CELANO ,6-7,8-11,1 CERCHIO ,1-4,0-3,9 CIVITA D'ANTINO ,3 0,2 2,5 CIVITELLA ALFEDENA ,3-4,7-5,0 CIVITELLA ROVETO ,7 1,9 3,6 COCULLO ,5-19,0-38,9 COLLARMELE ,2-2,2-4,4 COLLELONGO ,9-7,9-13,3 COLLEPIETRO ,3-8,4-32,5 CORFINIO ,8 3,3 4,2 FAGNANO ALTO ,2-4,0-4,2 FONTECCHIO ,0 3,6-0,6 FOSSA ,4-1,0 3,3 GAGLIANO ATERNO ,7-1,0-20,5 GIOIA DEI MARSI ,7-6,3-9,8 GORIANO SICOLI ,3-7,4-16,0 INTRODACQUA ,6 11,8 29,3 L'AQUILA ,2 3,4 7,8 LECCE NEI MARSI ,5-2,0-0,5 LUCO DEI MARSI ,5 1,0 8,6 LUCOLI ,0-7,1-14,5 MAGLIANO DE' MARSI ,9 3,3 9,3 MASSA D'ALBE ,5 9,4 19,8 MOLINA ATERNO ,9-12,4-26,4 162

23 TAB (segue) - PREVISIONI DEMOGRAFICHE PER COMUNE - PROVINCIA DELL AQUILA Popolazione residente Variazioni percentuali Comune / / /1992 MONTEREALE ,4-7,1-13,9 MORINO ,4-5,5-10,6 NAVELLI ,1-6,9-19,1 OCRE ,8-0,4 2,3 OFENA ,0-11,3-28,2 OPI ,9-7,3-18,4 ORICOLA ,1 7,2 10,5 ORTONA DEI MARSI ,0-14,0-29,5 ORTUCCHIO ,2-7,6-8,6 OVINDOLI ,5 3,8 6,5 PACENTRO ,7-4,9-11,3 PERETO ,5 6,4 15,4 PESCASSEROLI ,8-2,1-4,8 PESCINA ,2-6,0-10,0 PESCOCOSTANZO ,1-8,1-11,9 PETTORANO SUL GIZIO ,9-0,3-4,2 PIZZOLI ,8 8,6 26,8 POGGIO PICENZE ,0-5,4-0,6 PRATA D'ANSIDONIA ,9-7,8-16,9 PRATOLA PELIGNA ,2-1,0-2,2 PREZZA ,4-4,3-16,1 RAIANO ,0 8,0 15,6 RIVISONDOLI ,8-7,8-17,7 ROCCACASALE ,6-7,6-10,9 ROCCA DI BOTTE ,7 18,6 44,4 ROCCA DI CAMBIO ,3 8,3 17,3 ROCCA DI MEZZO ,5-1,3-1,8 ROCCA PIA ,1-7,7-30,0 ROCCARASO ,7 0,1 0,8 SAN BENEDETTO DEI MARSI ,3 0,3 0,6 SAN BENEDETTO IN PERILLIS ,2-12,2-26,4 SAN DEMETRIO NE' VESTINI ,0 3,2 8,4 SAN PIO DELLE CAMERE ,3 3,4 7,8 SANTE MARIE ,7-6,5-15,6 SANT'EUSANIO FORCONESE ,5-9,9-16,6 SANTO STEFANO DI SESSANIO ,6-16,4-28,6 SAN VINCENZO VALLE ROVETO ,0 0,4-5,6 SCANNO ,0-5,0-12,5 SCONTRONE ,8 1,5 7,5 SCOPPITO ,7 10,0 29,5 SCURCOLA MARSICANA ,2 4,7 11,1 SECINARO ,0-13,3-17,6 SULMONA ,2-1,8-3,0 TAGLIACOZZO ,5-2,4 2,0 TIONE DEGLI ABRUZZI ,1-11,6-25,0 TORNIMPARTE ,4-2,7-6,0 TRASACCO ,6-1,6-1,0 VILLALAGO ,9-1,9-13,5 VILLA SANTA LUCIA DEGLI AB ,2-19,4-44,5 VILLA SANT'ANGELO ,0 7,7 1,3 VILLAVALLELONGA ,4-8,9-16,5 VILLETTA BARREA ,3 9,5 9,1 VITTORITO ,1-5,7-19,0 PROVINCIA L'AQUILA ,2-0,1 0,1 163

24 TAB (segue) - PREVISIONI DEMOGRAFICHE PER COMUNE - PROVINCIA DI TERAMO Popolazione residente Variazioni percentuali Comune / / /1992 ALBA ADRIATICA ,4 12,0 24,8 ANCARANO ,6 6,5 11,4 ARSITA ,5-2,9-12,1 ATRI ,2 0,0-0,1 BASCIANO ,1 3,8 11,2 BELLANTE ,8 3,9 12,0 BISENTI ,3-6,8-20,1 CAMPLI ,4-1,2 0,2 CANZANO ,3-2,8-1,6 CASTEL CASTAGNA ,0 1,5-3,6 CASTELLALTO ,7 4,9 18,2 CASTELLI ,0-8,8-23,3 CASTIGLIONE MESSER RAIMONDO ,8-1,3-3,1 CASTILENTI ,0-1,3-3,3 CELLINO ATTANASIO ,6-2,9-9,3 CERMIGNANO ,9-4,9-14,3 CIVITELLA DEL TRONTO ,2 1,4-1,9 COLLEDARA ,2 3,0 7,3 COLONNELLA ,2 5,1 12,7 CONTROGUERRA ,4-0,5-1,9 CORROPOLI ,2 4,9 10,4 CORTINO ,6-16,8-34,8 CROGNALETO ,5-4,7-13,7 FANO ADRIANO ,6-7,5-18,2 GIULIANOVA ,1 0,9-0,2 ISOLA DEL GRAN SASSO D'ITALIA ,1-1,2-3,2 MONTEFINO ,5-8,8-14,7 MONTORIO AL VOMANO ,7-3,8-13,2 MORRO D'ORO ,1 2,5 10,8 MOSCIANO SANT'ANGELO ,2 6,7 15,4 NERETO ,4 3,6 8,2 NOTARESCO ,1 0,7 4,9 PENNA SANT'ANDREA ,1-0,5 0,6 PIETRACAMELA ,4-3,6-17,4 PINETO ,7 7,0 15,3 ROCCA SANTA MARIA ,0-17,7-34,2 ROSETO DEGLI ABRUZZI ,3 3,8 13,5 SANT'EGIDIO ALLA VIBRATA ,6 5,1 15,2 SANT'OMERO ,9 1,3 3,3 SILVI ,8 9,2 22,2 TERAMO ,7 0,2 1,9 TORANO NUOVO ,2 0,4-1,7 TORRICELLA SICURA ,2 2,2 2,0 TORTORETO ,8 9,6 21,4 TOSSICIA ,6-2,0-1,4 VALLE CASTELLANA ,1-7,0-23,9 MARTINSICURO ,6 16,7 32,6 PROVINCIA TERAMO ,4 3,1 6,7 164

25 TAB (segue) - PREVISIONI DEMOGRAFICHE PER COMUNE - PROVINCIA DI PESCARA Popolazione residente Variazioni percentuali Comune / / /1992 ABBATEGGIO ,7 4,6 0,7 ALANNO ,8 0,1-1,7 BOLOGNANO ,0-2,1-7,0 BRITTOLI ,3 2,0-7,5 BUSSI SUL TIRINO ,7-6,5-13,8 CAPPELLE SUL TAVO ,0 6,3 22,2 CARAMANICO TERME ,3-2,9-9,0 CARPINETO DELLA NORA ,3-0,0-2,3 CASTIGLIONE A CASAURIA ,2-5,6-4,5 CATIGNANO ,3-4,0-11,0 CEPAGATTI ,4 11,1 28,3 CITTA' SANT'ANGELO ,7 15,0 42,3 CIVITAQUANA ,8 2,7 0,9 CIVITELLA CASANOVA ,4-1,1-5,5 COLLECORVINO ,5 7,8 19,2 CORVARA ,1-16,0-25,3 CUGNOLI ,8-2,3-6,0 ELICE ,2 4,6 4,8 FARINDOLA ,2-10,2-23,8 LETTOMANOPPELLO ,0-0,5-0,5 LORETO APRUTINO ,7 1,7 5,5 MANOPPELLO ,0 4,4 10,7 MONTEBELLO DI BERTONA ,3-5,9-12,7 MONTESILVANO ,4 9,6 26,5 MOSCUFO ,0 5,1 13,6 NOCCIANO ,7 4,1 11,1 PENNE ,9-0,5 1,5 PESCARA ,2 5,1 6,4 PESCOSANSONESCO ,2-2,8-7,8 PIANELLA ,9 3,0 8,1 PICCIANO ,2-1,7-2,9 PIETRANICO ,2-12,5-24,1 POPOLI ,9-1,0-2,9 ROCCAMORICE ,2 3,1-1,3 ROSCIANO ,4-0,8-0,4 SALLE ,3-15,1-35,7 SANT'EUFEMIA A MAIELLA ,5-13,3-23,3 SAN VALENTINO IN ABRUZZO CITERIORE ,0-0,6 1,4 SCAFA ,3 0,9 3,2 SERRAMONACESCA ,9-9,8-20,6 SPOLTORE ,0 18,1 40,5 TOCCO DA CASAURIA ,4-1,1-8,4 TORRE DE' PASSERI ,1-4,2-10,0 TURRIVALIGNANI ,0-0,2-3,1 VICOLI ,6 3,7 2,1 VILLA CELIERA ,9-6,5-15,7 PROVINCIA PESCARA ,7 5,4 10,4 165

26 TAB (segue) - PREVISIONI DEMOGRAFICHE PER COMUNE - PROVINCIA DI CHIETI Popolazione residente Variazioni percentuali Comune / / /1992 ALTINO ,1 8,6 13,0 ARCHI ,3 0,4-1,9 ARI ,5-1,3-2,8 ARIELLI ,5-0,6-4,1 ATESSA ,7 1,9 3,6 BOMBA ,0-8,9-17,0 BORRELLO ,8-5,8-21,6 BUCCHIANICO ,2 1,5 3,8 MONTEBELLO SUL SANGRO ,6-10,3-27,9 CANOSA SANNITA ,9-3,4-8,2 CARPINETO SINELLO ,4-3,3-10,5 CARUNCHIO ,1-12,3-22,0 CASACANDITELLA ,7 0,1 0,8 CASALANGUIDA ,0-6,6-15,0 CASALBORDINO ,3-1,7-3,9 CASALINCONTRADA ,1 1,9 7,1 CASOLI ,6-0,7-4,3 CASTEL FRENTANO ,2-0,7-0,4 CASTELGUIDONE ,9-1,3-9,0 CASTIGLIONE MESSER MARINO ,7-11,2-25,1 CELENZA SUL TRIGNO ,5-8,5-20,9 CHIETI ,4-2,2-9,5 CIVITALUPARELLA ,2-12,8-22,5 CIVITELLA MESSER RAIMONDO ,5-8,6-16,4 COLLEDIMACINE ,6-19,6-39,3 COLLEDIMEZZO ,2-5,4-14,2 CRECCHIO ,8-5,2-5,9 CUPELLO ,2 4,5 12,0 DOGLIOLA ,0-3,8-9,6 FARA FILIORUM PETRI ,6 0,0-1,6 FARA SAN MARTINO ,9-0,7-7,6 FILETTO ,2-3,1-13,9 FOSSACESIA ,6 11,2 26,3 FRAINE ,5-8,5-23,6 FRANCAVILLA AL MARE ,7 8,2 12,3 FRESAGRANDINARIA ,3-16,2-29,0 FRISA ,2-1,3-4,5 FURCI ,8-5,9-16,0 GAMBERALE ,1-12,9-30,4 GESSOPALENA ,2-5,7-15,3 GISSI ,7-2,9-7,5 GIULIANO TEATINO ,7-0,4-2,1 GUARDIAGRELE ,4 0,1-4,3 GUILMI ,9-15,0-36,2 LAMA DEI PELIGNI ,5-0,7-3,1 LANCIANO ,8 3,3 8,3 LENTELLA ,1 3,3 1,1 LETTOPALENA ,6-2,3-10,8 LISCIA ,5-8,9-16,7 MIGLIANICO ,0 0,2 2,2 MONTAZZOLI ,7-8,7-17,6 MONTEFERRANTE ,5-8,6-20,0 MONTELAPIANO ,0-15,3-44,1 MONTENERODOMO ,7-5,8-14,0 MONTEODORISIO ,6 1,8 8,5 166

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