CITTA DI TARCENTO PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE

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1 REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE CITTA DI TARCENTO PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VARIANTE N. 36 al PRGC all incrocio tra via G. Pascoli e via 1 febbraio 1945 FASCICOLO TECNICO A RELAZIONE DI PROGETTO ALLEGATI GRAFICI / FOTOGRAFICI ASSEVERAZIONI VERIFICA PRELIMINARE PER NECESSITA DI ATTIVAZIONE DI VALUTAZIONE D INCIDENZA SUI SITI RETE NATURA 2000 (Direttiva comunitaria 91/43/CEE e 79/409/CEE) Tarcento, dicembre 2014 Area Tecnica, 2 Unità Operativa Redattore arch. Giuseppe Fasone Responsabile arch. Federico Canciani

2 INDICE RELAZIONE DI PROGETTO PREMESSE OBIETTIVI DELLA VARIANTE PROCEDURA CONTENUTI DELLA PRESENTE VARIANTE N. 36 LOCALIZZAZIONE DEI NUOVI VINCOLI DA INTRODURSI E MOTIVAZIONI PUNTUALI SULLA NECESSITA DELLA LORO APPOSIZIONE. ASPETTI PUNTUALI DI VARIANTE. RELAZIONE DI COERENZA CON I LIMITI DI FLESSIBILITA (E CON LE INDICAZIONI DEL PIANO STRUTTURA) ESCLUSIONE DALLA PROCEDURA DI V.A.S. ALLEGATI GRAFICI/FOTOGRAFICI ASSEVERAZIONI VERIFICA PRELIMINARE PER NECESSITA DI ATTIVAZIONE DI VALUTAZIONE D INCIDENZA SUI SITI RETE NATURA 2000

3 VARIANTE AL PRGC N. 36 RELAZIONE DI PROGETTO PREMESSE Il Comune di Tarcento è dotato di Piano Regolatore Generale approvato ai sensi dell art. 32 della ex L.R. 52/91 con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 39 del (integrata con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 93) e con esecutività confermata con DPGR 4 marzo 1999 n. 073/Pres, pubblicato su BUR n. 11 del 17 marzo Attualmente lo strumento urbanistico generale vige nella forma della variante generale n. 29 la cui conferma di esecutività si è formalizzata in data giusta pubblicazione sul B.U.R. dell avviso di avvenuta approvazione. L ultima operazione di reiterazione dei vicoli urbanistici preordinati all esproprio e procedurali è stata attuata nel contesto della Variante generale n. 19 al P.R.G.C.. Ad oggi i vincoli espropriativi e procedurali risultano decaduti dalla data del La necessità dell adozione della presente variante, che prende il numero progressivo 36, è quella dell approvazione, previa la contemporanea apposizione di vincoli preordinati all esproprio, di un progetto preliminare per la realizzazione di una rotatoria all intersezione di via Udine (facente parte della strada provinciale 9) con le vie comunali G. Pascoli (verso ovest) e 1 febbraio 1945 (verso est). Ai fini dell intenzionalità v è da dire che già la relazione illustrativa della variante al P.R.G.C. n. 34 (approvata con delibera di C.C. n. 21 del , la cui esecutività decorre dalla data del , BUR n. 25 del ) con cui si è proceduto alla riclassificazione di un area per la maggiore identificata in ambito E4.2 ed in parte minimale in zona B1, in Z.T.O. Bc, recava già la necessità di sistemazione dell incrocio oggetto della presente variante che disimpegnasse anche la nuova area Bc, e quindi la necessità prodromica dell apposizione dei relativi vincoli, nel merito di una variante specifica di ricognizione dei medesimi. A seguito dell approvazione della variante n. 34, sempre ai fini dell intervento prospettato (ed attualmente realizzato ), si è passati alla stipula della convenzione in data , nella quale la ditta proponente si è fatta carico della realizzazione delle opere stradali e dei costi ad esse connessi mentre l Ente si è impegnato a procedere all acquisizione, mediante procedura di esproprio, delle aree necessarie alla realizzazione della rotonda. Parimenti, in data , prot /10-11 da parte del privato è stato consegnato il progetto preliminare della rotatoria

4 ipotizzata, atta a svincolare agevolmente i flussi di traffico incrementati per effetto della realizzazione del fabbricato commerciale. In merito a detto progetto in data si è espressa favorevolmente la provincia di Udine in quanto proprietaria del sedime di via Udine (S.P. n. 9) apponendo solo due prescrizioni non sostanziali. In data , ai sensi del combinato disposto dall art. 7 della L. 241/1990 e dell art. 11 del D.P.R. 327/2001, l ufficio Urbanistica ha inviato alle ditte proprietarie delle porzioni di terreno interessato dal sedime della rotatoria in parola avviso di avvio al procedimento per l apposizione del vincolo preordinato all esproprio. Successivamente in data la ditta proponente ha fatto pervenire all Ente una nota con la quale, al fine di accelerare le tempistiche, si è dichiarata disposta ad acquisire a proprie spese e successivamente a cedere gratuitamente all Amministrazione pubblica le suddette porzioni di terreno. Il Consiglio Comunale nella seduta del con propria deliberazione n. 63 ha accettato detta proposta. In data il geom. Alberto Patat ha trasmesso gli elaborati di progetto aggiornati in quanto il quandro economico è stato modificato eliminando le spese di esproprio ed alcuni pozzetrti di ispezione delle reti tecnologiche sono stati traslati in seguito a precise indicazioni dell Ufficio Lavori Pubblici. In merito a detti elaborati l arch. Doris Pilosio, qualità di responsabile dell Area Tecnica 1^ Unità Operativa, con propria nota del ha espresso parere favorevole agli elaborati di progetto preliminare così aggiornati. Nella medesima data la ditta proponente, facendosi carico anche delle spese contrattuali, ha avvisato l Ente che in data avrebbe condotto il notaio dott. Alberto Piccinini presso i locali municipali al fine di procedere con gli atti compravendita con le ditta private e la successiva cessione gratuita all Amministrazione pubblica. Acquisite le aree, in considerazione dell urgenza nel consentire il proseguo della realizzazione della rotatoria in oggetto, si ritiene conveniente prescindere dall attesa della specifica variante di reiterazione dei vincoli, (in corso di redazione per il tramite di apposito incarico affidato a professionisti esterni) e, diversamente, passare all adozione di una variante puntuale e non sostanziale con contestuale approvazione del progetto preliminare come previsto dall art. 11 comma 2 della L.R. 19/2009. OBIETTIVI DELLA VARIANTE Per quanto concerne l esigenza della realizzazione della rotatoria (e quindi della formalizzazione della presente), come asserito nella relazione illustrativa del progetto preliminare presentato, essa consta nella necessità di razionalizzare flussi di traffico, ingenti sopratutto in determinate

5 fasce orarie, diretti e provenienti da via Pascoli (ove hanno sede le scuole medie) e diretti e provenienti dal fabbricato commerciale realizzato, e più avanti verso est, dal complesso del cimitero comunale. Come si evince dalle precedenti premesse, la decadenza della validità dei vincoli preordinati all esproprio, impone al fine della realizzazione delle opere prospettate dal privato, (per le quali il Comune ha già riconosciuto l effettiva utilità, da ultimo previa la firma della convenzione come sopra ricordato), in questa sede l immissione di vincoli specifici previa puntuale individuazione delle aree interessate dal sedime della rotatoria. Puntualmente la variante riguarda : - la riclassificazione di porzioni di aree attualmente ricomprese in Z.T.O. B1 e E4.2 in zona S afferente ai servizi pubblici e più specificamente alle strade urbane. PROCEDURA L iter di formazione della presente Variante rientra nella casistica di cui all art. 17, comma 1, lett. e) (afferente specificatamente l individuazione di nuove aree ovvero l ampliamento di quelle esistenti per la realizzazione di progetti di opere pubbliche, di pubblica utilità e per servizi pubblici) del DPR n. 86/2008 regolamento di attuazione della parte I urbanistica, ai sensi della legge n. 5 e s. m. ed i.. Si tratta quindi di una variante non sostanziale allo strumento generale di pianificazione, che pertanto soggiace all iter di formazione previsto al medesimo articolato 17 dal comma 3 al comma 8 compreso, così brevemente schematizzato : - adozione da parte del Consiglio Comunale; - deposito per 30 gg. Effettivi, previo avviso sul BUR, con la ricezione di eventuali osservazioni e/o opposizioni alla variante; - approvazione della variante da parte del C.C. previo pronunciamento sulle osservazioni e/o opposizioni pervenute e le eventuali conseguenti modifiche apportate; - invio di copia della variante presso la competente struttura regionale e pubblicazione per estratto, a cura del Comune, presso il BUR, da cui parte, il giorno successivo, l entrata in vigore dello strumento stesso. Le aree afferenti la variante che subiscono di fatto modificazioni alla loro classificazione urbanistica sono di modesta entità e non appartengono al demanio o al patrimonio indisponibile dello Stato o della regione FVG; non si rende necessario il raggiungimento delle intese di cui all art. 16, comma 6 del citato regolamento. Inoltre, non necessita alcuna valutazione degli aspetti paesaggistici dato atto dell inesistenza di zone tutelate dalla parte III del DLgs 42/2004. Tutte le aree oggetto della presente variante non ricomprendono beni vincolati dalla parte II del DLgs 42/2004, per cui non si rende necessario interpellare la competente struttura

6 (Soprintendenza) del Ministero per i beni e le attività culturali ai sensi dell art. 17, comma 6 del D.P.Reg. 86/2008. Ai fini del parere di cui all art. 230 del testo unico delle leggi sanitarie TULLSS 1265/1934) ovvero della competente A.S.S. n. 4 Medio Friuli si ritiene di prescindere in quanto le modifiche apportate sono di carattere meramente zonizzativo a favore di un modesto incremento delle aree destinate a tessuto stradale, pertanto tali variazioni zonali non incidono assolutamente dal punto di vista igienico sanitario. Non si ritiene necessaria nemmeno l acquisizione del preventivo parere di cui all articolo 10 della legge regionale n. 27/88 e s.m. ed i. rilasciato dal Servizio Geologico della Direzione Regionale dell Ambiente in quanto non si rientra nei termini previsti dal comma 4 dell articolo 9-bis della medesima legge. Infatti, la sopravvenuta L.R. n. 16/2009 Norme per la costruzione in zona sismica e per la tutela fisica del territorio all articolo n. 20 Disposizioni transitorie prevede, nelle more della nuova classificazione sismica e in attesa dell uscita dei regolamenti di attuazione, il rimando alla legislazione previgente. All uopo si ricorda, tuttavia, come nell ambito della variante n. 34 che precede la presente ed interessa in pratica la medesima zona geologica, si sia commissionata ed ottenuta una specifica relazione/dichiarazione redatta dal geologo dott. Massimo Valent, le cui conclusioni nulla sollevavano in termini di problematicità, circa l area in oggetto. Non si ravvede, infine, nemmeno l obbligatorietà del parere della struttura regionale in materia di viabilità ai sensi dell art. 166 della L.R. 26/2012 (norma transitoria in materia di pianificazione territoriale regionale), dato atto che le modifiche azzonative non ricadono nella rete viabile di primo livello e non si prevedono ricadute significative in termini di traffico, per effetto della presente variante.

7 CONTENUTI DELLA PRESENTE VARIANTE N. 36 Sempre ai sensi dell art 17 del DPReg 86/ 2008, e stanti le considerazioni espresse precedentemente, la presente variante contiene è costituita dai seguenti elaborati: 1) FASCICOLO TECNICO A che contiene a. la relazione di progetto che illustra i contenuti della variante con la motivazione puntuale della apposizione dei vincoli ed è corredata dagli elaborati di seguito indicati: b. gli allegati grafici e fotografici che comprendono anche: i. cartografie generali di inquadramento un estratto da CTR, un estratto catastale, gli estratti del piano struttura vigente e adottato (salvaguardia); ii. un estratto 1/1000 della tavola di zonizzazione riferito allo stato di fatto del vigente strumento urbanistico (P.R.G.C. variante 34); iii. un estratto 1/1000 della tavola di zonizzazione riportante i contenuti grafici della presente variante 36, ovvero l introduzione della nuova previsione di viabilità con rotatoria; c. le asseverazioni, ivi comprese una asseverazione geologica ai sensi dell art. 10 comma 4 della L. R. 27/88, così come modificato dall art. 4 della L.R. 15/92, una asseverazione espressa con le modalità di cui all art. 22 della L.R. 5/2007 circa il rispetto dei limiti di cui ai commi 1 e 2 dell art. 17 del DPR 86/2008; d. la valutazione di incidenza sui più prossimi siti identificati dalla mappatura di rete natura 2000, ovvero dei SIC e/o ZPS più vicini contenuta in calce al presente fascicolo.

8 LOCALIZZAZIONE DEI NUOVI VINCOLI DA INTRODURSI E MOTIVAZIONI PUNTUALI SULLA NECESSITA DELLA LORO APPOSIZIONE. ASPETTI PUNTUALI DI VARIANTE. Le nuove aree vincolate sono tutte ricomprese nel piano particellare d esproprio facente parte degli elaborati del progetto preliminare della rotatoria, pertanto al fine della loro elencazione, dimensione e valore di indennizzo, si rimanda pienamente a tale elaborato. La necessità della loro ricomprensione nella zona urbanistica S destinata a strade sorge dalle necessità funzionali stesse della rotatoria, ovvero della dimensione del suo raggio di curvatura, concordato con il Servizio Viabilità della Provincia di Udine, tenuto conto della situazione dell intorno e quindi delle preesistenze antropiche (muretti di recinzione, lotti edificati, ecc ). Puntualmente la variante riguarda pertanto esclusivamente : - modifiche azzonative alla tav. 4 del P.R.G.C. a favore di modesti incrementi di tessuto viario (zona S) a discapito di aree di tipo E4.2 verso nord - est ed a discapito di aree di tipo B1, di proprietà privata, nei restanti lati (sud-ovest, nord-est, e sud-est) per una dimensione totale di mq. 120, come appare dalla dimostrazione di coerenza con i limiti della flessibilità. Piu precisamente la variante comporta le seguenti variazioni zonizzative degli spigoli dei lotti prospicienti il crocevia in argomento: angolo nord-est da zona E4.2 a zona S viabilità mq 168; angolo sud-est da zona B1 a zona S viabilità; mq 18,5 angolo sud-ovest da zona B1 a zona S viabilità; mq 16,8 angolo snord-ovest da zona B1 a zona S viabilità; mq 56,4 Oltre alle sopra descritte variazioni di zona omogenea si è proceduto all aggiornamento della base catastale procedendo al disegno del corretto stato di fatto degli immobili che interessano il lotto a nord est e sud ovest del crocevia in argomento.

9 RELAZIONE DI COERENZA CON I LIMITI DI FLESSIBILITA (E CON LE INDICAZIONI DEL PIANO STRUTTURA) La variante in parola utilizza per le modeste variazioni azzonative a discapito di aree B1 ed E4.2 ed in incremento alle aree S di servizio, destinate alla circolazione stradale, le possibilità conferite dall istituzione della flessibilità, estesa a tutte le zone omogenee del piano. A tal fine viene dappresso riportata la tabella sottostante con le quantità totali delle ZTO interessate, e le quantità delle relative superfici modificate in conseguenza della variante stessa. Dalla tabella emerge, considerata la portata limitatissima delle variazioni, direttamente la verifica della coerenza con la flessibilità di piano, intaccata in misura minimale. Tabella. Verifica delle superfici relative ai limiti di flessibilità ZONA mq totali inizialmente disponibili e mq ammessi in + e - Superf. già utilizzata Superf. rimanente Superf. di VAR 36 superficie rimanente DOPO la var. 36 ZONA B + 5% B + 5% B B 10% , % B comp -91,7 B comp E4 + 10% E4 10% E4 comp -168 E4+10 % E4 10% E4 comp Si evidenzia che, come riportato del fascicolo di Obbiettivi e Strategie Limiti di Flessibilità (variante 17 al PRGC) all art. 9 Viabilità comprensoriale o di collegamento punto 9.3 comma 1 lett. c) si ammettono modifiche ed integrazioni di viabilità per adeguamento a progetto di ente realizzatore Cio premesso, verificato anche che non si ravvisano contrasti con il piano struttura vigente (di cui d appresso se ne allega estratto) la variante rispetta quanto disposto dal fascicolo Limiti di flessibilità facente parte degli elaborati del vigente P.R.G.C..

10 ESCLUSIONE DALLA PROCEDURA DI V.A.S. Relativamente alla variante in parola non risulta necessario predisporre la documentazione inerente la Valutazione Ambientale Strategica, in quanto si ricade nella casistica disciplinata dall art. 6, comma 12 del D.Lgs. 152/2006 inerente la redazione di modifiche ad un piano urbanistico conseguente ad un provvedimento di autorizzazione per la realizzazione di singole opere pubbliche; Si consideri altresì che le modifiche apportate dalla presente variante sono di modesta entità e comportano la mera rettifica di un sedime stradale esistente interessando per lo più aree edificabili non comportando effetti significativi sia in termini di impatto ambientale sia in termini di consumo del territorio;

11 VARIANTE AL PRGC N. 36 ALLEGATI GRAFICI/FOTOGRAFICI all incrocio tra via G. Pascoli e via 1 febbraio 1945: area di modifica di zonizzazione Inquadramento dell area o Foto aerea (tratta da - (fuori scala e con ingrandimento) o Estratto da Carta Tecnica Regionale o Estratto di mappa, foglio 26 Documentazione fotografica Estratto Piano Struttura vigente Estratto Piano Struttura ADOTTATO con var. 35 T1 Estratto legenda T2 - P.R.G.C. Zonizzazione 1/1000 STATO DI FATTO T3 - P.R.G.C. Zonizzazione 1/1000 SOVRAPPOSIZIONE T4 - P.R.G.C. Zonizzazione 1/1000 PROGETTO DI VARIANTE

12 INQUADRAMENTO DELL AREA Foto aerea (tratta da - (fuori scala) stradario (estratto da google maps rapp. non in scala)

13 estratto da CTR comune di Tarcento (rapp. non in scala) estratto catastale (rapp. non in scala)

14 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA foto 1 - vista da via Udine in direzione nord foto 2 vista da via Udine in direzione sud

15 foto 3 vista da via Udine in direzione sud foto 4 vista da via G. Pascoli in direzione est

16 foto 5 vista da via Udine in direzione nord dettaglio dell incrocio (futuro sedime rotatoria) foto 6 vista da via 1 Febbraio 1945 in direzio ne nord ovest dettaglio dell incrocio (futuro sedime rotatoria)

17 foto 7 vista da via 1 febbraio 1945 in direzio ne nord dettaglio delle aree in prossimità dell incrocio esistente

18 Estratto Piano Struttura vigente con var. 30

19 Estratto Piano Struttura ADOTTATO con var. 35, regime di salvaguardia (nessuna modifica apportata nei pressi dell area oggetto di variante n. 36)

20 REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE CITTA DI TARCENTO ZONIZZAZIONE 1/2000 T1 ESTRATTO LEGENDA (grafia base = var. 30) Tarcento, DICEMBRE 2014 VARIANTE N. 36 al P.R.G.C. Progetto: Area Tecnica, 2 U.O. archh. Federico Canciani Giuseppe Fasone Rotatoria stradale di via Udine: modifica viabilità all incrocio tra via G. Pascoli e via 1 febbraio 1945 STATO DI FATTO:

21 REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE CITTA DI TARCENTO VARIANTE N. 36 al P.R.G.C. Rotatoria stradale di via Udine: modifica viabilità all incrocio tra via G. Pascoli e via 1 febbraio ZONIZZAZIONE 1/1000 T2 STATO DI FATTO (grafia base = var. 30) Tarcento, dicembre Progetto redatto dall Area Tecnica, 2 U.O. Responsabile arch. Federico Canciani Redattore arch. Giuseppe Fasone Localizzazione area oggetto di variante

22 REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE CITTA DI TARCENTO VARIANTE N. 36 al P.R.G.C. Rotatoria stradale di via Udine: modifica viabilità all incrocio tra via G. Pascoli e via 1 febbraio ZONIZZAZIONE 1/1000 T3 SOVRAPPOSIZIONE (grafia base = var. 30) Tarcento, dicembre Progetto redatto dall Area Tecnica, 2 U.O. Responsabile arch. Federico Canciani Redattore arch. Giuseppe Fasone Localizzazione area oggetto di variante

23 REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE CITTA DI TARCENTO VARIANTE N. 36 al P.R.G.C. Rotatoria stradale di via Udine: modifica viabilità all incrocio tra via G. Pascoli e via 1 febbraio ZONIZZAZIONE 1/1000 T2 PROGETTO (grafia base = var. 30) Tarcento, dicembre Progetto redatto dall Area Tecnica, 2 U.O. Responsabile arch. Federico Canciani Redattore arch. Giuseppe Fasone Localizzazione area oggetto di variante

24 VARIANTE AL PRGC N. 36 ASSEVERAZIONI ASSEVERAZIONE URBANISTICA (L.R. n. 5/2007 e D.P.Reg. 086/Pres del 2008) ASSEVERAZIONE GEOLOGICA (L.R. n. 16/2009 ex L.R. 27/1988) PARERE CULTURALE/PAESAGGISTICO (D.Lgs n.42/2004)

25 ASSEVERAZIONE URBANISTICA (L.R. n. 5/2007 e D.P.Reg. 086/Pres del 2008) Il sottoscritto arch. Giuseppe Fasone in qualità di redattore della variante urbanistica al P.R.G.C. n. 36 redatta ai sensi del combinato disposto dalla Legge Regionale n. 5/2007 e s. m. ed int., articolo n. 63, c. 5, lett. a) e dal Decreto del Presidente della Regione 20 marzo 2008, n. 086/Pres, articolo n. 17, ed avente ad oggetto l inserimento di nuovi vincoli espropriativi ai fini della realizzazione di opere pubbliche; visto il P.R.G.C. del Comune di Tarcento; accertato lo stato di fatto delle aree soggette alla variante e verificate le modifiche apportate al piano regolatore vigente; visto la L.R. n. 5/2007 e il relativo regolamento D.P.Reg. 086/Pres; visto l articolo 4 Valutazione ambientale strategica degli strumenti di pianificazione comunale della Legge Regionale n. 16/2008; ASSEVERA - che la variante n. 36 al P.R.G.C. di cui alla premessa: o viene intesa come variante di tipo non sostanziale, ai sensi del combinato disposto dalla Legge Regionale n. 5/2007 e s. m. ed int., articolo 63, comma 5 e dal Decreto del Presidente della Regione 20 marzo 2008, n. 086/Pres, articolo 17, c. 1, lett. e); o rispetta la flessibilità del P.R.G.C. vigente; o non riguarda mutamento di destinazione di beni immobili appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile dello Stato o della Regione e che pertanto non risulta necessario raggiungere intese con le suddette amministrazioni, ai sensi dell art. 17, comma 6 del D.P.Reg. n. 086/Pres del ; - che, in relazione alla variante in argomento, non sussistono prescrizioni di pianificazione sovraordinata che possano avere incidenza rispetto alle scelte progettuali inserite nello strumento urbanistico comunale, per quanto disposto dall art. 17, comma 14, del D.P.Reg n. 086/Pres.; - che, con riferimento all art. 166 della L.R. n. 26/2012, o la modifica azzonativa non si trova lungo sulla rete stradale di primo livello; o le modifiche normative non si attestano lungo la rete stradale di primo livello ovvero non hanno ricadute significative in termini di flusso di traffico. - che ai sensi di quanto disposto dal D.Lgs. 152/2006 è stato predisposto ed allegato alla presente variante il documento dal titolo Relazione di verifica di assoggettabilita a procedura di Valutazione Ambientale Strategica IL REDATTORE arch. Giuseppe Fasone IL RESPONSABILE arch. Federico Canciani

26 ASSEVERAZIONE GEOLOGICA (L.R. n. 16/2009 ex L.R. 27/1988) Il sottoscritto arch. Giuseppe Fasone in qualità di redattore della variante urbanistica al P.R.G.C. n. 36 redatta ai sensi del combinato disposto dalla Legge Regionale n. 5/2007 e s. m. ed int., articolo n. 63, c. 5, lett. a) e dal Decreto del Presidente della Regione 20 marzo 2008, n. 086/Pres, articolo n. 17, ed avente ad oggetto l inserimento di nuovi vincoli espropriativi ai fini della realizzazione di opere pubbliche; vista la relazione geologica redatta in sede di formazione del P.R.G.C. di Tarcento dal dott. Renato Jacuzzi di Artegna; visto il parere n 1/95 del , con il quale il Direttore del Servizio Geologico della Direzione Regionale dell'ambiente esprimeva parere favorevole sulla compatibilità del P.R.G.C. di Tarcento e le condizioni geologiche del territorio; vista la relazione geologica redatta dal geologo dott. Massimo Valent ai fini della variante n. 34 al P.R.G.C., interessante pressocchè la medesima area; accertato lo stato di fatto delle aree oggetto di variante e verificato che le stesse risultano pianeggianti e servite da viabilità pubblica; visto il P.R.G.C. del Comune di Tarcento; visti gli articoli 9 e 10 della L.R. 27/1988 e s.m.i.; vista la sopravvenuta L.R. n. 16/2009 Norme per la costruzione in zona sismica e per la tutela fisica del territorio che all articolo n. 20 Disposizioni transitorie prevede, nelle more della nuova classificazione sismica e in attesa dell uscita dei regolamenti di attuazione, il rimando alla legislazione previgente; visto il comma 4 ter, art. 10 della legge regionale n. 27/88, aggiunto dalla legge regionale n 15/92; ASSEVERA sulla base delle conclusioni riportate nella relazione geologica redatta dal geol. dott. Massimo Valent in occasione della formazione della variante n. 34 al P.R.G.G., e ai sensi delle disposizioni transitorie disciplinate dalla L.R. n. 16/2009 nonché ai sensi del comma 4 ter, art. 10 della legge regionale n. 27/88, che per l adozione della variante sopraccitata non risulta necessario acquisire il preventivo parere di cui all articolo 10 della legge regionale n. 27/88 e s.m. ed i. rilasciato dal Servizio Geologico della Direzione Regionale dell Ambiente in quanto non si rientra nei termini previsti dal comma 4 dell articolo 9-bis della medesima legge in cui si elencano i casi specifici per i quali è richiesto il parere geologico. Le modifiche introdotte con la var. 36 non costituiscono variazioni sostanziali né introducono previsioni insediative estranee alle aree già esaminate dallo studio geologico comunale in sede di redazione originaria e pertanto viene confermata la sostanziale attualità dello studio geologico generale allegato al P.R.G.C. vigente. IL REDATTORE arch. Giuseppe Fasone IL RESPONSABILE arch. Federico Canciani

27 PARERE CULTURALE/PAESAGGISTICO (D.Lgs n.42/2004) Il sottoscritto arch. Giuseppe Fasone in qualità di redattore della variante urbanistica al P.R.G.C. n. 36 redatta ai sensi del combinato disposto dalla Legge Regionale n. 5/2007 e s. m. ed int., articolo n. 63, c. 5, lett. a) e dal Decreto del Presidente della Regione 20 marzo 2008, n. 086/Pres, articolo n. 17, ed avente ad oggetto l inserimento di nuovi vincoli espropriativi ai fini della realizzazione di opere pubbliche; visto il P.R.G.C. del Comune di Tarcento; visto la L.R. n. 5/2007 e il relativo regolamento D.P.Reg. 086/Pres; accertato lo stato di fatto delle aree soggette alla variante; visto il D.Lgs. 23 gennaio 2004 n. 42; ASSEVERA che le aree interessate dalla variante n. 36 al P.R.G.C. di cui alla premessa: - non risultano vincolate ai sensi dell art. 10 del D.Lgs 23 gennaio 2004 n. 42, Parte Seconda riguardante i Beni Culturali, e che pertanto non risulta necessario interpellare la competente struttura del Ministero per i beni e le attività culturali, ai sensi dell art. 17, comma 6 del D.P.Reg. n. 086/Pres del non sono sottoposte ai vincoli di interesse paesaggistico ai sensi dell art. 134 del D.Lgs. 23 gennaio 2004 n. 42, Parte Terza e che pertanto, ai sensi dell art. 17, comma 6 del D.P.Reg. n. 086/Pres del , non necessita allegare la valutazione degli aspetti paesaggistici redatta secondo i criteri generali previsti dal DPCM 12 dicembre IL REDATTORE arch. Giuseppe Fasone IL RESPONSABILE arch. Federico Canciani

28 VARIANTE AL PRGC N. 36 VERIFICA PRELIMINARE PER NECESSITA DI ATTIVAZIONE DI VALUTAZIONE D INCIDENZA SUI SITI RETE NATURA 2000 (Direttiva comunitaria 91/43/CEE e 79/409/CEE DPR 8 settembre 1997, n. 357)

29 RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE D INCIDENZA PREMESSE Visto il regolamento recante le attuazioni della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche, approvato con DPR 08/09/1997 n. 357 ; e visto l elenco delle zone di protezione speciale individuate ai sensi della direttiva 74/409/CEE e dei siti di importanza comunitaria proposti ai sensi della direttiva 94/23/CEE, approvato con decreto del Ministero dell Ambiente 03/04/2000, si è verificato che nel territorio del Comune di Tarcento non sono presenti siti di importanza comunitaria né zone di protezione speciale. E opportuno comunque rilevare che: nei comuni confinanti, solo a Nimis e Lusevera sono presenti SIC o ZPS. All uopo I SIC e ZPS più vicini sono i seguenti: - SIC IT forra del Cornappo (Comuni di Nimis e Taipana); - SIC IT Rio Bianco di Taipana e Gran Monte (Comune di Taipana) - SIC IT parco Prealpi Giulie settentrionali (Comune di Lusevera ed altri) - ZPS IT Alpi Giulie (Comune di Lusevera ed altri). LOCALIZZAZIONE SIC E ZPS (fuori scala)

30 La planimetria allegata evidenzia che il sito di importanza comunitaria più prossimo è il SIC IT forra del Cornappo - che ricomprende una tratta vasta del sistema fluviale del Cornappo nel suo correre verso valle, all interno di un alveo incassato nel sistema morenico sedimentario. Estratto cartografia Tabacco (fuori scala) con orografia SINTESI DEI CONTENUTI DELLA VARIANTE La Variante n. 36 al PRGC ha unicamente la finalità di considerare la realizzazione di una rotatoria stradale e pertanto apporre vincoli espropriativi sulle aree che necessitano strettamente alla realizzazione dell opera, creandone pertanto di nuovi. Le Quantità di servizi, pertanto, aumentano limitatamente alle superfici, peraltro molto limitate (estese al massimo del caso più significativo a mq. 55) destinate a strada, ovvero Z.T.O. S. (sottocategoria strada). EFFETTI IPOTIZZABILI DELLA VARIANTE La presente variante non insiste su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello comunitario o internazionale e, pertanto, non assoggettata a valutazioni atte a verificarne i conseguenti effetti. Data l estrema limitatezza dimensionale delle aree in incremento, considerato che tali modifiche zonali sono inerenti ad aree già sviluppate e praticamente compiute in senso urbanistico, in

31 quanto sia le strade sia quasi tutti i lotti sono praticamente compiuti e funzionanti, considerata altresì la significativa distanza dal S.I.C. più vicino, ovvero quello della forra del Cornappo, con il quale si esclude ogni rapporto visivo percepibile da terra, anche per le caratteristiche morfologiche del territorio verso tale sito, non si prevedono effetti di inquinamento diretto. Nè tantomento indotto determinato da carichi di traffico veicolari di rilievo, in quanto non è ragionevolmente ipotizzabile un loro aumento in funzione della presente variante, (semmai già analizzato nella sede della variante 34 per la riconversione di un area E4 in Bc. Non sono previsti assolutamente carichi urbanistici, intesi come creazioni di volumi significativi. Si esclude inoltre ogni potenziale incremento significativo dei consumi idrici ed energetici in considerazione dell utilizzo delle aree stesse. Ininfluente per la totale mancanza di ogni rapporto visivo con il Sic più vicino, si ritiene anche il modesto incremento di inquinamento luminoso, per effetto dei nuovi punti illuminanti previsti dal progetto, e dato atto della localizzazione delle opere presso aree già antropizzate. In sostanza il contenuto della Variante non esplica effetti ambientali ed ecologici tali da potersi riflettere significativamente sulle aree facenti parte della rete Natura 2000 e in particolare sul SIC più prossimo precedentemente descritto in sintesi. Per queste ragioni, oggettive e riscontrate, si ritiene non necessario sottoporre alla procedura di valutazione di incidenza la Variante n. 36 al P.R.G.C.. inoltre, il limitato contenuto della variante non introduce elementi o azioni in grado di produrre inquinamento e disturbi ambientali, o alterare, in senso negativo, il sistema ecologico e la biodiversità dell habitat della area vasta. IL REDATTORE arch. Giuseppe Fasone IL RESPONSABILE arch. Federico Canciani

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