r REGIONELOMBARDIA DECRETON Del Milano, 2 4 LUG. Oi4 RegioneLombardia 24/07/2014 DIREZIONE GENERALE SICUREZZA, PROTEZIONE CIVILE E IMMIGRAZIONE

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1 _ pagine DIREZIONE GENERALE SICUREZZA, PROTEZIONE CIVILE E IMMIGRAZIONE Identificativo Atto n /07/2014 DECRETON Del parte ntegrante di cui pagine di allegati, Lotto si compone di _ Milano, 2 4 LUG. Oi4 allegati. composta de n...,,.. fogli e n.. COPIA CONFOR a!iqrig1nale in ATTI r REGIONELOMBARDIA MODALITÀ DELL URGENZA (D.P.R. 207/2010, ART. 175 E D,G.R. 1033/2013) DA REALIZZARSI, IN ORDINE DI PRIORITA, A CURA DEGLI ENTI LOCALI, CON LE APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI RELATIVI AL 1 SEMESTRE 2014, Oggetto

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3 VISTI: SISTEMA INTEGRATO DI PREVENZIONE IL DIRIGENTE DELL UNITA ORGANIZZATIVA i 1/2000;. la D.G.R. n del 5/12/2013, di approvazione dei criteri e delle realizzate a seguito di calamità naturali, in attuazione dell art. 3 della L.R. modalità per il finanziamento Regionale delle opere di pronto intervento VISTI, altresì: di servizi al territorio ; sperimentazione dell affidamento ad ERSAF di compiti operativi nell ambito funzioni in capo alle Sedi territoriali della Giunta regionale, al termine della. la D.G.R. n. 383 del 12 luglio 2013 Ricognizione e attestazione delle attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice regolamenta gli interventi di somma urgenza ed urgenza;. il DP.R. del 5 ottobre 2010 n. 207 Regolamento di esecuzione ed direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE» e s.m.i. che, agli artt. 175 e 176, dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle gestione della post-emergenza e all assegnazione dei contributi (art. 2,. la D.G.R. n del 22 dicembre 2008 Determinazioni in merito alla comma 1, lettera b, legge 225/1992); alle province, ai comuni e alle comunità montane delle funzioni inerenti la alle aree, ai manufatti e alle infrastrutture di proprietà dei singoli enti, ivi concernente il riordino del sistema delle autonomie in Lombardia, in attuazione del d.lgs. 112/1998, che, tra l altro, ha disposto il trasferimento progettazione, l esecuzione e la gestione di opere di difesa del suolo relative comprese le opere di pronto intervento, monitoraggio e di prevenzione;. l art. 3, comma 110, della legge regionale 5 gennaio 2000, n. 1, o rappresentino un pericolo per la pubblica incolumità; gli interventi di competenza regionale a seguito di situazioni di emergenza materia di viabilità, opere igieniche ed altre opere pubbliche, riguardante. I art. 10 della legge regionale 14 agosto 1973, n. 34 Provvedimenti in idrogeologica e di altre calamità naturali, che abbiano determinato un danno

4 2 207/2010) dell Allegato al decreto medesimo; 5. (Pronto intervento con caratteristiche della urgenza (art. 175 del D.P.R. di pronto intervento attivate dai Comuni e loro forme associative, in procedure e delle modalità di accesso al finanziamento regionale delle opere. il decreto D.U.O. n dei 24/12/2013, di approvazione delle applicazione della suddetta D.G.R. 1033/2013 e, in particolare, il paragrafo prioritario; particolare: VISTA ed esaminata la documentazione allegata alle suddette istanze e, in citato D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207; di opere di pronto intervento per lavori di urgenza ai sensi dell art. 175 del CONSIDERATO che i Comuni di cui all elenco allegato hanno presentato alle VERIFICATO che tutti i Comuni istanti, in applicazione del punto 5.1 del più VERIFICATO, in relazione a quanto sopra esposto, che sussistono le volte richiamato decreto D.U.O. n /2013, hanno attestato: SEDI TERRITORIALI di competenza le istanze di contributo per la realizzazione altresì, ad effettuare i necessari approfondimenti tecnico-amministrativi, anche condizioni per accogliere le istanze di cui trattasi e per adottare il Programma previsto al punto dell allegato al decreto 12775/2013, ha provveduto, DATO ATTO che la competente U.O. Sistema Integrato di Prevenzione, come merito, al fine di definire il programma semestrale degli interventi, in ordine in sede di sopralluoghi presso i siti interessati, redigendo apposito verbale in L000 abitanti / maggiore di abitanti e non superiore a ;. alla data di presentazione dell istanza, una popolazione minore/uguale a. di aver previsto nel proprio bilancio del corrente anno risorse adeguate per affrontare situazioni di emergenza; delle suddette schede A (RASDA), nonché sugli esiti delle verifiche svolte dalle Sedi medesime; citato decreto 12775/2013, riferiscono sulle istanze di contributo, oggetto TERRITORIALI, in conformità a quanto previsto al punto 5.2 dell allegato al. le note, agli atti regionali, con le quali i Dirigenti della competenti SEDI ai sensi della D.G.R. 22 dicembre 2008, n. 8755;. le schede A (RASDA) di rilevazione dei danni, redatte dai Comuni istanti,

5 dell URGENZA; emestraie degli interventi (1 semestre 2014) aventi le caratteristiche 3 d.g.r. 1033/2013 e dal decreto 12775/20 13; DATO ATTO che il presente procedimento si conclude nei termini previsti dalla delle Strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle Direzioni Generali della Giunta regionale X Legislatura ; RICHIAMATI, in particolare, la D.G.R. 29/04/2013, n Provvedimento Organizzativo 2013 e il decreto S.G. 25/07/2013, n Individuazione Legislatura; materia dì Organizzazione e Personale e i Provvedimenti Organizzativi della X VISTI, altresì, la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 Testo Unico delle leggi regionali in di contabilità; VISTI la lr. 34/1978 e successive modifiche ed integrazioni e il regolamento previsto al punto 5; del ricevimento, da parte degli Enti interessati, del verbale di gara, così come quanto stabilito al punto 5!3i. dell allegato al decreto 12775/2013, a seguito a ciascun intervento ammesso, secondo gli importi quantificati in conformità a RITENUTO di rinviare a successivi provvedimenti gli impegni di spesa relativi approvato il 28/12/2011; organismi, di cui all articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118, contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro enti ed VISTO il DPCM Sperimentazione della disciplina concernente i sistemi loro organismi, a norma degli articoli i e 2 della L.42/2009 e in particolare l art. 36; sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali ed i VISTO il DLgs.118/2O11 Disposizioni in materia di armonizzazione dei ,00, che trova copertura al cap del corrente esercizio t9nanziario; di priorità, di n. 2 interventi, per un importo massimo complessivo di EVIDENZIATO che il suddetto Programma prevede la realizzazione, in ordine

6 4 ì /_ i 03 3/20 1 3), pa rte i nteg ra nte e sosta nziale del presente decreto; Locali, con le modalità dell urgenza (d.p.r. 207/2010, art. 175 e d.g.r. 1. di approvare l allegato Programma degli interventi relativi al 1 DECRETA di disporre la comunicazione del presente decreto agli Enti interessati. 4. di dichiarare, ai sensi del DLgs. 118/2011, che le somme impegnate e 2. di dare atto che l importo massimo complessivo di ,00, previsto 3. di rinviare a successivi provvedimenti gli impegni di spesa relativi a stabilite al punto dell allegato al decreto 12775/20 13; semestre 2014, da realizzarsi, in ordine di priorità, a cura degli Enti ciascun intervento ammesso, a seguito dell espletamento delle procedure tipologie di spesa; non liquidate con il presente atto saranno successivamente liquidate nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziato di cui al punto 1., trova copertura al cap del corrente esercizio finanziario; per la realizzazione degli interventi descritti nel Programma di cui al DPCM del 28 dicembre 2011, con le modalità previste per le singole IL DIRIGENTE DELL UNITA ORGANIZZATIVA SISTEMA INTEGRATO DI PREVENZIONE D.ssa Cinzia Secchi

7 persone, infrastrutture, case, ambiente); 1. Della valutazione sintetica del valore dei bersagli prioritariamente esposti a rischio (abitato, Il seguente elenco di interventi proposti dagli Enti Locali è stato definito tenendo conto: REALIZZARSI, IN ORDINE DI PRIORITA, A CURA DEGLI ENTI LOCALI, CON LE PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI RELATIVI AL 1 SEMESTRE 2014, DA MODALITÀ DELL URGENZA (D.P.R. 207/2010, ART. 175 E D.G.R. 1033/2013) 2 SO TRESIVIO ABITATO MEDIO 2 i so TIRANO INFRASTRUTTURE MOLTOALTO i N PROVINCIA COMUNE IMPORTO ELEMENTI A RISCHIO RISCHIO PRIORITA LIVELLO Dl come di seguito indicato. (ripartito in 4 classi: molto alto, alto, medio, basso) che ha determinato l ordine di priorità degli interventi, Pertanto è stata elaborata una valutazione qualitativa del livello di rischio complessivo presente nell area ripristino delle condizioni iniziali. evoluzione negativa in caso di significativi eventi idro-pluviometrici; 2. Della valutazione della pericolosità dei fenomeni naturali per i quali si ipotizza una più rapida 3. Della verifica della congruità degli interventi proposti per la mitigazione dei rischi e/o per il ALLEGATO AL DECRETO N. O%L DEL

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