Dipartimento Politiche economiche Segretariato Europa

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Dipartimento Politiche economiche Segretariato Europa"

Transcript

1 Dipartimento Politiche economiche Segretariato Europa Nota a cura di Danilo Barbi e Roberto Treu VERTICE STRAORDINARIO DI BRUXELLES: UN PRIMO PASSO MA NON RISOLUTIVO 22 luglio 2011 Era in gioco il destino dell'euro e, con esso, il destino dell'economia europea. Infatti dalla salvezza del debito della Grecia e degli altri paesi (Irlanda, Portogallo, Spagna) dipende la sopravvivenza o meno dell'attuale struttura economica europea, ma anche quella della stessa Unione Europea così come l'abbiamo conosciuta fino ad oggi. Sono, perciò indispensabili, urgenti e non più rinviabili,, misure strutturali di riforma e adeguamento della governance economica e finanziaria dei paesi euro. Questa è una condizione imprescindibile per poter disegnare un nuovo quadro del processo di costruzione dell'europa unita, messa a rischio dalla discrasia esistente tra la moneta unica, particolarismi dei governi nazionali, inadeguatezza del governo europeo, esistenza di debiti sovrani totalmente nazionali. Il quadro economico finanziario dei paesi dell'eurozona può essere così riassunto: debole crescita economica senza ricadute sull'occupazione, rapporto debito/pil di molti paesi fuori dei parametri previsti, debito pubblico in crescita negli ultimi tre anni (Eurozona: dal 68,5 del 2006 all'87,3 del 2011), alcuni paesi a rischio default. Questo quadro è aggravato dall'azione di fondi speculativi internazionali conseguenti alle valutazioni, spesso interessate e non oggettive, delle Agenzie di rating.

2 Alcuni dati del rapporto debito/pil: GRECIA 152% BELGIO 98% FRANCIA 87% GERMANIA 80% IRLANDA 114% ITALIA 120% PORTOGALLO 90% SPAGNA 76% E però vero che le percentuali dei paesi più esposti sul debito complessivo europeo non sono affatto rilevanti. Infatti le percentuali dei singoli paesi sull intero debito pubblico europeo sono le seguenti: Germania 26,5%, Italia, 23,5%, Francia 20,3%, Spagna 8,2%, Grecia 4,2%, Portogallo 2%, Irlanda 1,9%. Per il salvataggio di Grecia, Irlanda e Portogallo, sono già stati destinati dalla Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale oltre 273 miliardi di euro, ma la Grecia ha bisogno ancora di 105 miliardi. L'eurozona ha creato, nel 2009, un fondo-salva stati, l'efsf (European Financial Stability Facility), con una dotazione di 225 miliardi di euro, aumentati successivamente a 440 miliardi. Per regolamento, questo fondo poteva acquistare titoli di uno stato solo sul mercato primario. Il fondo è alimentato dai singoli paesi dell'area dell'euro e l'italia vi partecipa con una quota pari al 18 per cento. L'erogazione dei prestiti è strettamente subordinata a manovre economiche dei singoli paesi beneficiari, volte a ridurre drasticamente la spesa pubblica e a programmare larghe misure di privatizzazioni, con l'obiettivo di una riduzione del deficit di bilancio. E' evidente che queste misure comportano un drammatico rallentamento dell'economia, un peggioramento delle condizioni sociali ed una profonda modifica del

3 modello sociale europeo. Queste misure non prevedono alcun provvedimento per favorire la crescita economica e la ripresa dell'occupazione, nel breve-medio periodo, comportano un brusco rallentamento della domanda interna con conseguente riduzione dei consumi, che a sua volta costituisce un freno alla produzione. Tutto ciò è l'esatto contrario di quanto dichiarato dal G 8 e dal G 20 alla fine del 2008, allorché veniva indicata come necessaria per superare la crisi, una strategia con forti investimenti pubblici per rilanciare l'economia, investimenti nella ricerca e nell'energia sostenibile, misure per incentivare l'occupazione stabile, accanto a nuove regole dei mercati finanziari. Invece, sono prevalse, fino ad ora, le tradizionali politiche di intervento (modello FMI), che tanti danni hanno provocato nel mondo favorendo un'iniqua distribuzione delle risorse, la concentrazione delle ricchezze nei paesi ricchi e l'aumento la povertà dei paesi poveri alle prese con elevati tassi di interesse per pagare il debito. Sin dall'inizio della crisi, la Confederazione internazionale dei Sindacati e la Confederazione Europea dei Sindacati hanno rivendicato nuove regole per i mercati finanziari, a partire dalla tassa sulle transazioni finanziarie, dalla creazione di una Agenzia di rating indipendente, dalla istituzione degli Eurobond: sono misure essenziali per limitare l'azione della speculazione finanziaria e per dotare gli Stati di risorse aggiuntive da destinare allo sviluppo sostenibile e alla buona occupazione. L'Italia, con un debito di oltre 1800 miliardi di euro e un rapporto debito/pil del 120 per cento, è considerato un paese a rischio insolvenza. Inoltre, l'instabilità del Governo alimenta la criticità della situazione italiana. Il debito pubblico italiano è garantito per oltre l'83 per cento da titoli di stato, in mano per il 48 per cento a investitori nazionali (Banche e Assicurazioni in primis) e per il 52 per cento a investitori internazionali (la Cina detiene il 13 per cento). Il 77 per cento dei titoli è a scadenza medio-lunga, ma annualmente l'italia mette in vendita titoli per circa 300/400 miliardi di euro. Una variazione dell'1 per cento sul

4 tasso di interesse, significa così un aggravio di 3-4 miliardi di euro di maggiori rimborsi. E' poi vero che la ricchezza dei privati è pari a 6 volte il Pil, dato tra i più alti al mondo e che testimonia una certa solidità del sistema paese, la cui economia è caratterizzata dall'essere il secondo paese europeo per esportazione. Infine, il nostro sistema bancario ha superato positivamente gli stress-test, è sostanzialmente in linea con le regole di Basilea e l'esposizione dell'italia verso i paesi PIGS ammonta a 41 miliardi di euro in totale, pari al 5,8 per cento del totale degli investitori in questi paesi (9,5 Francia, 13,2 Germania). E necessario inserire il debito privato (delle famiglie e delle imprese) come criterio per un nuovo patto di stabilità europeo. E infatti ovvio che la solvibilità di un Paese, in senso generale, non possa riguardare solo i debiti pubblici ma debba riguardare anche i debiti privati. Se si facesse questo la situazione europea apparirebbe per come in realtà è e cioè molto diversa da come viene rappresentata. Debito complessivo privato e pubblico in rapporto al Pil dei diversi paesi europei Germania 208%, Austria 217%, Italia 241%, Francia 242%, Grecia 245%, Zona euro 245%, Spagna 278%, Olanda 283%, Inghilterra 295%, Portogallo 343%, Irlanda 398%. In questo scenario le decisioni prese dal vertice straordinario di Bruxelles rappresentano un passo significativo verso una maggiore integrazione europea ma non sono risolutive delle questioni di fondo. C è stata una evidente correzione alla precedente politica europea che si era dimostrata un vero fallimento: difatti la Grecia era stata portata ad una situazione di oggettivo default tranne poi accorgersi che se questo fosse stato formalizzato nei mercati avrebbe coinvolto importanti banche francesi e tedesche e avrebbe travolto l intera area dell euro. Le misure assunte sono

5 state le seguenti: 1) Ristrutturazione del debito greco attraverso prestiti straordinari (106 miliardi) di lungo periodo, da quindici a trent anni, con rendimenti intorno al 3,5% e con 10 anni di esenzione dei rimborsi dello Stato greco verso i creditori; 2) Coinvolgimento dei privati che riacquisteranno propri titoli greci in scadenza allungandone il periodo e riducendone gli interessi; 3) Lo Stato greco, anche con i prestiti europei, potrà riacquistare propri titoli pubblici a rendimenti ribassati; 4) Sblocco immediato di fondi strutturali europei pluriennali destinati alla Grecia per un piano straordinario di investimenti infrastrutturali; 5) Il fondo europeo evolverà in una sorta di agenzia del debito europeo e potrà acquistare titoli dei paesi in difficoltà (Irlanda, Portogallo e Grecia ma anche Belgio, Spagna e Italia) nel mercato secondario arginando sia interventi speculativi che ondate di vendite al ribasso. Queste scelte rappresentano una sconfitta per la linea della BCE e la sua intransigenza monetarista che ha rischiato di fare fallire la Grecia opponendosi finora ad ogni ristrutturazione del debito. Si tratta quindi di un primo passo verso una maggiore integrazione europea ma occorre ben altro. La politica definita infatti è una specie di politica strutturale ma di interventi straordinari, che può funzionare per i rischi attuali di contagio, però non si è ancora definita una politica di sostegno generale della crescita e di conglobamento di una parte dei debiti sovrani in un debito direttamente europeo, unica scelta per liberare risorse nazionali per lo sviluppo, che è ancor più necessaria oggi che di nuovo tutti gli indicatori di crescita dei paesi europei sono in calo. Va quindi per noi definito un nuovo Patto di stabilità e crescita che modifichi anche il patto Europlus: spostando al 2015 o al 2016 il tempo del rientro dal debito pubblico, inserendo nei parametri anche il debito privato, usando gli anni precedenti per

6 una politica strutturale di conglobamento di parte dei debiti nazionali in debito europeo e definendo un Piano europeo straordinario per la crescita e l innovazione. Conglobamento e Piano per la crescita devono essere finanziati dall emissione di Eurobond di lungo periodo e dall introduzione di una tassa sulle transazioni finanziare.

Capitolo II LE DEBOLEZZE STRUTTURALI DELL ECONOMIA ITALIANA. II.1 La Performance dell Economia nell ultimo Decennio

Capitolo II LE DEBOLEZZE STRUTTURALI DELL ECONOMIA ITALIANA. II.1 La Performance dell Economia nell ultimo Decennio Capitolo II LE DEBOLEZZE STRUTTURALI DELL ECONOMIA ITALIANA II.1 La Performance dell Economia nell ultimo Decennio I recenti dati di contabilità nazionale confermano un passaggio difficile per l economia

Dettagli

L ITALIA MERITA ANCORA DI ESSERE UN SORVEGLIATO SPECIALE

L ITALIA MERITA ANCORA DI ESSERE UN SORVEGLIATO SPECIALE OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI L ITALIA MERITA ANCORA DI ESSERE UN SORVEGLIATO SPECIALE Siamo usciti dalla procedura di infrazione riportando il rapporto deficit/pil al 3%

Dettagli

(The OECD Interim Economic Outlook 1 )

(The OECD Interim Economic Outlook 1 ) LA POLITICA DELLA BCE RIDUCE IL RAPPORTO DEFICIT/PIL DEI PAESI PIÙ INDEBITATI (OLTRE IL 2% PER L'ITALIA IN TRE ANNI) MA DA SOLA NON BASTA PER USCIRE DALLA CRISI (The OECD Interim Economic Outlook 1 ) Giovanni

Dettagli

SPREAD: DENTRO O FUORI DALL EURO

SPREAD: DENTRO O FUORI DALL EURO SPREAD: DENTRO O FUORI DALL EURO Perché dobbiamo interessarci dei suoi effetti su famiglie, imprese e settore pubblico Giovanna Paladino Questo sarà un dialogo sullo spread per comprendere perché non possiamo

Dettagli

Economia e Politica Monetaria. Il Debito Pubblico e la Crisi dei Debiti Sovrani

Economia e Politica Monetaria. Il Debito Pubblico e la Crisi dei Debiti Sovrani Economia e Politica Monetaria Il Debito Pubblico e la Crisi dei Debiti Sovrani Il Debito Pubblico In un certo senso il debito pubblico non è tanto diverso dal debito privato: entrambi hanno origine da

Dettagli

Spesa, entrate e fabbisogno

Spesa, entrate e fabbisogno Finanza pubblica Definiamo: Spesa, entrate e fabbisogno G t =spesa primaria (= al netto degli interessi) delle AAPP nell anno t; T t =entrate delle AAPP nell anno t; In un anno zero della finanza pubblica

Dettagli

i dossier TOH, È STATA TUTTA COLPA DELLA GRECIA O, MEGLIO, DELLA GERMANIA! 19 marzo 2012 a cura di Renato Brunetta

i dossier TOH, È STATA TUTTA COLPA DELLA GRECIA O, MEGLIO, DELLA GERMANIA!  19 marzo 2012 a cura di Renato Brunetta 46 i dossier www.freefoundation.com TOH, È STATA TUTTA COLPA DELLA GRECIA O, MEGLIO, DELLA GERMANIA! 19 marzo 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 Per salvare la Grecia bastava intervenire

Dettagli

Marco Onado Università Bocconi Il sistema finanziario e la finanza d impresa

Marco Onado Università Bocconi Il sistema finanziario e la finanza d impresa Marco Onado Università Bocconi Il sistema finanziario e la finanza d impresa Agenda La crisi e le imprese italiane: prospettive difficili Il problema del debito sovrano: perché la situazione continua a

Dettagli

Corso di. Economia Politica

Corso di. Economia Politica Prof.ssa Blanchard, Maria Laura Macroeconomia Parisi, PhD; Una parisi@eco.unibs.it; prospettiva europea, DEM Università Il Mulino di 2011 Brescia Capitolo I. Un Viaggio intorno al mondo Corso di Economia

Dettagli

6 GIORNATA DELL'ECONOMIA ITALO-TEDESCA

6 GIORNATA DELL'ECONOMIA ITALO-TEDESCA 6 GIORNATA DELL'ECONOMIA ITALO-TEDESCA Monica Cellerino, Responsabile Territorio Lombardia Giugno 2012 AGENDA LE BANCHE ITALIANE: ESPOSIZIONE VERSO I PAESI IN DIFFICOLTÀ, RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE BASILEA

Dettagli

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari Cattedra di Mercati e investimenti finanziari I mercati obbligazionari: un analisi dei trend più recenti Prof. Domenico Curcio I mercati obbligazionari internazionali I rendimenti dei titoli di Stato decennali

Dettagli

operatori finanziari in piazza Godiasco Salice Terme settembre 2012

operatori finanziari in piazza Godiasco Salice Terme settembre 2012 operatori finanziari in piazza Godiasco Salice Terme 14-15-16 settembre 2012 Debito pubblico e spread: la rincorsa Cos è lo spread e cosa rappresenta Sostenibilità del debito degli Stati: perché l equilibrio

Dettagli

Uno sguardo all economia mondiale

Uno sguardo all economia mondiale Uno sguardo all economia mondiale Massimo Mancini 19 Marzo 2013 Uno sguardo alle tendenze di sviluppo Andamento PIL Sviluppo Commercio Mondiale Avanzati Emergenti Mondo Previsioni crescita PIL (periodo

Dettagli

Vi proponiamo un abstract delle sezioni dedicate a:

Vi proponiamo un abstract delle sezioni dedicate a: L'Istat ha pubblicato l edizione 2011 di Noi Italia. Il sito offre un quadro d insieme dei diversi aspetti socio economici del nostro Paese, della sua collocazione nel contesto europeo e delle differenze

Dettagli

Questa presentazione è pubblicata con la licenza Creative Commons 4.0 Italia, con condizioni di utilizzo BY (Attribuzione). Chiunque può quindi

Questa presentazione è pubblicata con la licenza Creative Commons 4.0 Italia, con condizioni di utilizzo BY (Attribuzione). Chiunque può quindi Questa presentazione è pubblicata con la licenza Creative Commons 4.0 Italia, con condizioni di utilizzo BY (Attribuzione). Chiunque può quindi riprodurre, distribuire o esporre in pubblico questo materiale,

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTA' DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA in ECONOMIA E COMMERCIO TESI DI LAUREA in POLITICA ECONOMICA IL DEBITO PUBBLICO: CRISI FINANZIARIA DEGLI STATI SOVRANI Relatore Candidato

Dettagli

CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA

CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA Per un nuovo protagonismo dell Italia in Europa CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA Walter Joffrain Milano, 15 Dicembre 2011 Palazzo delle Stelline Scopo del documento Scopo del presente documento è analizzare

Dettagli

LE SCELTE FINANZIARIE DI FAMIGLIE E IMPRESE ITAIANE. Lucidi a cura di Marco Di Antonio

LE SCELTE FINANZIARIE DI FAMIGLIE E IMPRESE ITAIANE. Lucidi a cura di Marco Di Antonio LE SCELTE FINANZIARIE DI FAMIGLIE E IMPRESE ITAIANE Lucidi a cura di Marco Di Antonio IL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE Nel 2010 la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici e produttrici è diminuita

Dettagli

Dossier 2 La crescita del debito pubblico durante la crisi : cause e sostenibilità

Dossier 2 La crescita del debito pubblico durante la crisi : cause e sostenibilità Dossier 2 La crescita del debito pubblico durante la crisi 2008-2010: cause e sostenibilità Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Enrico Giovannini presso la Commissione Programmazione

Dettagli

I mercati immobiliari e il mercato del credito in Italia. Valerio Vacca Servizio Stabilità Finanziaria Banca d Italia

I mercati immobiliari e il mercato del credito in Italia. Valerio Vacca Servizio Stabilità Finanziaria Banca d Italia I mercati immobiliari e il mercato del credito in Italia Valerio Vacca Servizio Stabilità Finanziaria Banca d Italia INDICE o o o La situazione attuale Attività delle costruzioni e sistema finanziario

Dettagli

i dossier IL GRANDE IMBROGLIO Cronaca di un anno difficile ( ) 26 settembre 2012 a cura di Renato Brunetta

i dossier IL GRANDE IMBROGLIO Cronaca di un anno difficile ( )  26 settembre 2012 a cura di Renato Brunetta i dossier www.freefoundation.com IL GRANDE IMBROGLIO Cronaca di un anno difficile (2011-2012) 26 settembre 2012 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Perché il grande imbroglio Le 3 componenti dello spread

Dettagli

Il mercato dei mutui in Italia e il quadro internazionale di riferimento

Il mercato dei mutui in Italia e il quadro internazionale di riferimento Il mercato dei mutui in Italia e il quadro internazionale di riferimento 1 Il quadro italiano e internazionale (1) Il mercato dei mutui ipotecari in Italia mostra di non essere ancora maturo rispetto al

Dettagli

LA CRISI DELLA CRESCITA ECONOMICA

LA CRISI DELLA CRESCITA ECONOMICA 623 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com LA CRISI DELLA CRESCITA ECONOMICA ANSA Anticipo delle previsioni del World Economic Outlook di ottobre 2013 26 settembre 2013 a cura di Renato

Dettagli

L Europa e il mondo nella crisi finanziaria Cause e prospettive

L Europa e il mondo nella crisi finanziaria Cause e prospettive L Europa e il mondo nella crisi finanziaria Cause e prospettive PROF. RICCARDO FIORENTINI UNIVERSITÀ DI VERONA LICEO MESSEDAGLIA 3 APRILE 2012 Andiamo verso un mondo multipolare? Tassi di crescita del

Dettagli

Esercitazioni per il corso di Storia Economica (00-49)

Esercitazioni per il corso di Storia Economica (00-49) Esercitazioni per il corso di Storia Economica (00-49) Parte II.2 10 maggio 2016 DI COSA ABBIAMO PARLATO LA SCORSA SETTIMANA Ripasso I costi dell impresa Economie di scala Disoccupazione Legge di Okun

Dettagli

#FUORIDALL URO IL MOVIMENTO 5 STELLE PER IL REFERENDUM PER L USCITA DALL EURO

#FUORIDALL URO IL MOVIMENTO 5 STELLE PER IL REFERENDUM PER L USCITA DALL EURO IL MOVIMENTO 5 STELLE PER IL REFERENDUM PER L USCITA DALL EURO Sala Nassirya - Senato della Repubblica - 10 dicembre 2014 I NUMERI DELLA CRISI ITALIANA DENTRO L'EURO PERDITA DELLA COMPETITIVITÀ DI PREZZO

Dettagli

Macroeconomia a. a. 2014-15 Luca Deidda e-mail: deidda@uniss.it. Economia aperta nel breve periodo e Aree valutarie

Macroeconomia a. a. 2014-15 Luca Deidda e-mail: deidda@uniss.it. Economia aperta nel breve periodo e Aree valutarie Macroeconomia a. a. 2014-15 Luca Deidda e-mail: deidda@uniss.it Economia aperta nel breve periodo e Aree valutarie 0 Obiettivi Modello di breve periodo per un economia aperta, ripasso: Tassi di cambio

Dettagli

Commissione europea European Economic Forecast Winter 2016 a cura della Segreteria Tecnica

Commissione europea European Economic Forecast Winter 2016 a cura della Segreteria Tecnica Note di lettura Commissione europea European Economic Forecast Winter 2016 a cura della Segreteria Tecnica Nota n. 11/2016 10 febbraio 2016 Premessa Il 4 febbraio la Commissione Europea ha pubblicato le

Dettagli

Euro, austerità, distribuzione

Euro, austerità, distribuzione Euro, austerità, distribuzione Gennaro Zezza Dipartimento di Economia e Giurisprudenza, UCLaM e Levy Economics Institute Chianciano, 11/1/2014 Gennaro Zezza Dipartimento di Economia e Giurisprudenza Università

Dettagli

Esercitazioni per il corso di Storia economica (00-49) Parte II 12 maggio 2015

Esercitazioni per il corso di Storia economica (00-49) Parte II 12 maggio 2015 Esercitazioni per il corso di Storia economica (00-49) Parte II 12 maggio 2015 Prof. Michelangelo Vasta 1 Oggi vedremo: (1) Economie di Scala (2) Disoccupazione e Legge di Okun (3) Inflazione e Curva di

Dettagli

Lo scenario congiunturale macroeconomico prospettive 2012

Lo scenario congiunturale macroeconomico prospettive 2012 ASSOFOND GHISA II appuntamento 2011 Lo scenario congiunturale macroeconomico prospettive 2012 Gianfranco Tosini Ufficio Studi Siderweb Castenedolo, 14 dicembre 2011 Rallenta la crescita dell economia mondiale

Dettagli

Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia

Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia Università Kore Enna, aprile - maggio 2016 L economia siciliana e la lunga crisi Giuseppe Ciaccio Divisione Analisi e ricerca economica

Dettagli

Credito ai Consumatori in Europa a fine 2012

Credito ai Consumatori in Europa a fine 2012 Credito ai Consumatori in Europa a fine 2012 Introduzione Crédit Agricole Consumer Finance ha pubblicato, per il sesto anno consecutivo, la propria ricerca annuale sul mercato del credito ai consumatori

Dettagli

11 Aprile Il Debito Sovrano e la Politica Monetaria della BCE. Salvatore Nisticò Università di Roma La Sapienza, Roma

11 Aprile Il Debito Sovrano e la Politica Monetaria della BCE. Salvatore Nisticò Università di Roma La Sapienza, Roma 11 Aprile Il Debito Sovrano e la Politica Monetaria della BCE Salvatore Nisticò Università di Roma La Sapienza, Roma Salvatore Nisticò (La Sapienza) 1 / 19 Cosa determina il costo del debito Debito privato

Dettagli

L osservatorio economico

L osservatorio economico L osservatorio economico Testi e tabelle estratti dai rapporti sull economia della Fondazione Istituto di ricerca dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili a cura di Tommaso Di Nardo Analisi

Dettagli

COSTRUZIONI MOTORE D EUROPA

COSTRUZIONI MOTORE D EUROPA SCHEDA STAMPA COSTRUZIONI MOTORE D EUROPA I 10 PUNTI PER TORNARE A CRESCERE a cura dell ufficio Comunicazione e stampa Il rilancio dell economia, in Italia e in Europa, passa attraverso due motori: il

Dettagli

Il destino dell'europa? Prossima fermata...default

Il destino dell'europa? Prossima fermata...default Www.dominosolutions.it info@dominosolutions.it Il destino dell'europa? Prossima fermata...default E' un report un po lungo, ma vale la pena leggerlo per farsi un'idea di quale sarà l'impatto del salvataggio

Dettagli

Il debito pubblico a giugno 2011 ha superato milioni di euro. Per avere in tempo reale il suo ammontare clicca su:

Il debito pubblico a giugno 2011 ha superato milioni di euro. Per avere in tempo reale il suo ammontare clicca su: La palla al piede dell Italia: il debito pubblico di G. Zabeo L Italia sta soffrendo di un debito pubblico molto elevato, collocandosi al secondo posto dopo la Grecia nella classifica dei Paesi europei.

Dettagli

WORLD ECONOMIC OUTLOOK 2013 E FISCAL MONITOR DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

WORLD ECONOMIC OUTLOOK 2013 E FISCAL MONITOR DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE WORLD ECONOMIC OUTLOOK 2013 E FISCAL MONITOR DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 17 aprile 2013 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente Il

Dettagli

La crisi finanziaria e l Unione Bancaria

La crisi finanziaria e l Unione Bancaria La crisi finanziaria e l Unione Bancaria Crisi bancarie e Bail in: cosa cambia per banche e risparmiatori? Link Campus University Roma, 15 aprile 2016 Giuseppe Boccuzzi La crisi economico-finanziaria:

Dettagli

Crisi in Europa, peculiarità e scenari

Crisi in Europa, peculiarità e scenari Crisi in Europa, peculiarità e scenari Appunti della lezione tenuta presso l'università di Trieste - Scienze Internazionali e Diplomatiche di Gorizia - insegnamento di Geografia Economica Gorizia, aprile

Dettagli

CREDITO, NEL 2012 IN ITALIA PRESTITI SOLO A UN IMPRESA SU DUE

CREDITO, NEL 2012 IN ITALIA PRESTITI SOLO A UN IMPRESA SU DUE Roma, 6 maggio 2014 CREDITO, NEL 2012 IN ITALIA PRESTITI SOLO A UN IMPRESA SU DUE In Germania l 82% delle aziende ottiene il finanziamento bancario che richiede Al Sud nel 2012 denaro più caro del 35%

Dettagli

OCCUPAZIONE E REDDITO IN ALCUNE REGIONI EUROPEE NELL OBIETTIVO CONVERGENZA NEL PERIODO DELLA CRISI 2008-2013

OCCUPAZIONE E REDDITO IN ALCUNE REGIONI EUROPEE NELL OBIETTIVO CONVERGENZA NEL PERIODO DELLA CRISI 2008-2013 OCCUPAZIONE E REDDITO IN ALCUNE REGIONI EUROPEE NELL OBIETTIVO CONVERGENZA NEL PERIODO DELLA CRISI 2008-2013 1. Le regioni obiettivo Convergenza analizzate Bari, marzo 2015 Come è noto, la crisi dell economia,

Dettagli

PILASTRI DELLA POLITICA

PILASTRI DELLA POLITICA PILASTRI DELLA POLITICA DI SOSTEGNO EUROPEA STRATEGIA DI LISBONA 13.12.2007 firma del Trattato di Lisbona 1.12.2009 entrata in vigore del Trattato che modifica il Trattato sull UE e del Trattato che istituisce

Dettagli

Andrea Ginzburg. Globalizzazione e crisi economica 2007-8: Crisi americana e crisi economica globale 2010-2014 L Europa nella crisi

Andrea Ginzburg. Globalizzazione e crisi economica 2007-8: Crisi americana e crisi economica globale 2010-2014 L Europa nella crisi Andrea Ginzburg Globalizzazione e crisi economica 2007-8: Crisi americana e crisi economica globale 2010-2014 L Europa nella crisi Tassi di disoccupazione, 2013 Grecia Spagna Portogallo Italia Francia

Dettagli

Popolazione e prodotto pro capite dal 1950 al 2003

Popolazione e prodotto pro capite dal 1950 al 2003 Prodotto pro capite Human Development Index Popolazione e prodotto pro capite dal 1950 al 2003 (a) Stati Uniti (b) Cina (c) Italia Fonte: Maddison project, 2010. Prodotto pro capite 1980-2009 Prodotto

Dettagli

ECONOMIC SURVEY OF ITALY 2013

ECONOMIC SURVEY OF ITALY 2013 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente 55 ECONOMIC SURVEY OF ITALY 2013 Sintesi critica del dossier dell OCSE 2 maggio 2013 EXECUTIVE SUMMARY

Dettagli

Contrasto alla povertà assoluta e alla povertà educativa

Contrasto alla povertà assoluta e alla povertà educativa #merito&bisogno Contrasto alla povertà assoluta e alla povertà educativa Team Economico @ Palazzo Chigi 3 novembre 2016 Contrasto alla povertà Incremento del Fondo per la lotta alla povertà e all esclusione

Dettagli

COSA HA VERAMENTE DETTO MOODY S

COSA HA VERAMENTE DETTO MOODY S 08 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO MOODY S 16 luglio 2012 a cura di Renato Brunetta Ragioni del declassamento 2 La decisione di declassare il rating italiano riflette i seguenti

Dettagli

L economia del Veneto dopo la crisi: l export traina una ripresa ancora debole

L economia del Veneto dopo la crisi: l export traina una ripresa ancora debole L economia del Veneto dopo la crisi: l export traina una ripresa ancora debole È un quadro in generale miglioramento quello dell economia del Veneto nel 2010, ma la soglia di attenzione rimane alta perché

Dettagli

Per la prima volta in 10 anni mercato farmaceutico totale in contrazione

Per la prima volta in 10 anni mercato farmaceutico totale in contrazione Per la prima volta in 10 anni mercato farmaceutico totale in contrazione 18% 16% 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% -2% -4% -6% Var % rispetto all anno precedente (spesa pubblica e privata a prezzi ex factory)

Dettagli

Il mercato immobiliare in Umbria: andamento e previsioni

Il mercato immobiliare in Umbria: andamento e previsioni Il mercato immobiliare in Umbria: andamento e previsioni Intervento di Mario Breglia Presidente Scenari Immobiliari Una crisi immobiliare globale LE DIMENSIONI DELLA CRISI Andamento del fatturato immobiliare

Dettagli

Alessandro Scopelliti. alessandro.scopelliti@unirc.it

Alessandro Scopelliti. alessandro.scopelliti@unirc.it Alessandro Scopelliti alessandro.scopelliti@unirc.it La crisi del debito pubblico Il vincolo di bilancio del governo e il disavanzo pubblico L avanzo primario e la riduzione del debito pubblico Le determinanti

Dettagli

La teoria del debito pubblico

La teoria del debito pubblico Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 1 Capitolo IV. IL DEBITO PUBBLICO La teoria del debito pubblico In che senso un debito pubblico crescente costituisce un problema per un

Dettagli

La fiscalità e la spesa pubblica: un confronto internazionale

La fiscalità e la spesa pubblica: un confronto internazionale La fiscalità e la spesa pubblica: un confronto internazionale 1. L analisi dei livelli di prelievo fiscale nei principali Paesi costituisce uno degli elementi maggiormente significativi al fine di valutare

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014 1. IL QUADRO MACROECONOMICO L attività economica mondiale nel primo trimestre del 2014 è cresciuta ad un ritmo graduale, subendo un lieve indebolimento

Dettagli

Comunità, ossia un elevato livello di occupazione e una crescita sostenibile e non inflazionistica.

Comunità, ossia un elevato livello di occupazione e una crescita sostenibile e non inflazionistica. Il Trattato di Maastricht attribuisce la responsabilità per la politica monetaria unica alla BCE, affidandole un obiettivo primario, il mantenimento della stabilità dei prezzi. Senza pregiudicare tale

Dettagli

Diversificare il portafoglio con le obbligazioni in valuta

Diversificare il portafoglio con le obbligazioni in valuta Diversificare il portafoglio con le obbligazioni in valuta R e l a t o r i : M a r i o R o m a n i ( A n a l i s t a f i n a n z i a r i o I n t e s a s a n p a o l o ) A l e s s a n d r a A n n o n i

Dettagli

La Germania, l Italia e l Europa

La Germania, l Italia e l Europa La Germania, l Italia e l Europa Di Guido Montani 1 / 5 Pubblichiamo contestualmente un commento di Guido Montani all'articolo "E noi faremo come Schroeder" di Sergio Cesaratto ed una replica di quest'ultimo.

Dettagli

Zeno Rotondi Head of Italy Research

Zeno Rotondi Head of Italy Research Zeno Rotondi Head of Italy Research IL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE È DIVENTATA UNA RISORSA PIÙ SCARSA PROPENSIONE AL RISPARMIO, VALORI % 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Dettagli

Istituzioni e politiche economiche europee. Nicola Acocella, Seminari Sapienza-Società Italiana degli Economisti 20 novembre 2015

Istituzioni e politiche economiche europee. Nicola Acocella, Seminari Sapienza-Società Italiana degli Economisti 20 novembre 2015 Istituzioni e politiche economiche europee Nicola Acocella, Seminari Sapienza-Società Italiana degli Economisti 20 novembre 2015 1 Sommario La storia della costruzione europea e i fondamenti teorici Il

Dettagli

RAPPORTO 2011 SUL MERCATO DEL LAVORO NELL INDUSTRIA FINANZIARIA

RAPPORTO 2011 SUL MERCATO DEL LAVORO NELL INDUSTRIA FINANZIARIA RAPPORTO 2011 SUL MERCATO DEL LAVORO NELL INDUSTRIA FINANZIARIA Roma, 13 dicembre 2011 ABI Banche Andamento dei Conti Economici dal 1997 a oggi ( e il futuro?) % 4,0 CONTI ECONOMICI DELLE BANCHE ITALIANE

Dettagli

Internazionalizzazione e servizi SACE per le imprese

Internazionalizzazione e servizi SACE per le imprese Internazionalizzazione e servizi SACE per le imprese Giorgio Tellini Amministratore Delegato SACE Forum Internazionalizzazione Roma, 26 giugno 2006 I cambiamenti del mercato dell assicurazione ai finanziamenti

Dettagli

PROSPETTIVE DI SVILUPPO NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI IN ALCUNI PAESI DELL EUROPA CENTRALE E SUD-ORIENTALE

PROSPETTIVE DI SVILUPPO NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI IN ALCUNI PAESI DELL EUROPA CENTRALE E SUD-ORIENTALE PROSPETTIVE DI SVILUPPO NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI IN ALCUNI PAESI DELL EUROPA CENTRALE E SUD-ORIENTALE QUADRO DI RIFERIMENTO E LINEE GUIDA DEL PROGETTO Settembre 2009 Service and Documentation

Dettagli

Monza, 10 giugno 2014 SPAGNA. Uscita dalla crisi economica ed opportunità per le imprese italiane

Monza, 10 giugno 2014 SPAGNA. Uscita dalla crisi economica ed opportunità per le imprese italiane Monza, 10 giugno 2014 SPAGNA Uscita dalla crisi economica ed opportunità per le imprese italiane Dopo un lustro di crisi.. Primi dati positivi, segnale di una timida ma constante ripresa economica Banca

Dettagli

Corso di Aggiornamento Etica ed Economia. Per un economia intelligente, inclusiva e sostenibile a.a. 2011/2012. Professor Flavio Pressacco

Corso di Aggiornamento Etica ed Economia. Per un economia intelligente, inclusiva e sostenibile a.a. 2011/2012. Professor Flavio Pressacco Corso di Aggiornamento Etica ed Economia. Per un economia intelligente, inclusiva e sostenibile a.a. 2011/2012 Professor Flavio Pressacco Dalla Dalla crisi finanziaria alla crisi del debito La crisi finanziaria

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 3 AGOSTO 2015 É in peggioramento la dinamica del commercio mondiale, che vede rallentare i volumi delle importazioni e delle esportazioni sia nei paesi avanzati che nei

Dettagli

Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia

Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia Roma, 14 dicembre 2012 Alcuni fatti Le imprese in Italia - attive: 5.300.000 - con debiti bancari > 30.000 euro: 1.900.000

Dettagli

ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA Prof. Luigi Marattin 11 LUGLIO 2014

ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA Prof. Luigi Marattin 11 LUGLIO 2014 UNIVERSITA DI BOLOGNA SCUOLA DI SCIENZE POLITICHE Anno Accademico 2013/2014 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE POLITICHE, SOCIALI E INTERNAZIONALI ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA Prof. Luigi Marattin

Dettagli

CREDITO AGRICOLO Fondo a favore delle PMI

CREDITO AGRICOLO Fondo a favore delle PMI CREDITO Fondo a favore delle PMI IL CONTESTO DI RIFERIMENTO Il comparto agricolo regionale Superficie agricola totale (SAT): 1.470.698 ettari; Superficie agricola utilizzata (SAU): 1.153.690 ettari; Il

Dettagli

IGM Fondo Di Fondi BILANCIATO AZIONARIO FONDO DI FONDI ARMONIZZATO BILANCIATO AZIONARIO

IGM Fondo Di Fondi BILANCIATO AZIONARIO FONDO DI FONDI ARMONIZZATO BILANCIATO AZIONARIO IGM Fondo Di Fondi BILANCIATO AZIONARIO FONDO DI FONDI ARMONIZZATO BILANCIATO AZIONARIO RELAZIONE IGM FONDO DI FONDI SEMESTRALE BILANCIATO AZIONARIO AL 29 GIUGNO 2012 Nota illustrativa Il Fondo per tutto

Dettagli

IL NUOVO PIANO NAZIONALE DELLA LOGISTICA

IL NUOVO PIANO NAZIONALE DELLA LOGISTICA MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CONSULTA GENERALE PER L AUTOTRASPORTO E PER LA LOGISTICA IL NUOVO PIANO NAZIONALE DELLA LOGISTICA 2011-2020 EFFETTI SUL TERRITORIO LIGURE Genova, 4 Luglio

Dettagli

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE Elaborazione del 29/7/211 Pagina 1 Questa nota ha finalità puramente informative

Dettagli

Una crisi storica. Giuseppe Marotta Università di Modena e Reggio Emilia e Cefin Modena 26/03/2012

Una crisi storica. Giuseppe Marotta Università di Modena e Reggio Emilia e Cefin Modena 26/03/2012 Una crisi storica Giuseppe Marotta Università di Modena e Reggio Emilia e Cefin Modena 26/03/2012 Schema della presentazione 1. Dove siamo: confronto crisi attuale con quella anni 30 (slides 3 6) 2. Sfide

Dettagli

5. L istruzione universitaria in chiave comparata: risorse e risultati 1

5. L istruzione universitaria in chiave comparata: risorse e risultati 1 5. L istruzione universitaria in chiave comparata: risorse e risultati 1 L obiettivo di questo testo è quello di mettere in evidenza le risorse ed i risultati dell istruzione universitaria italiana rispetto

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2013

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2013 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2013 1. IL QUADRO MACROECONOMICO Gli ultimi indicatori delle indagini congiunturali segnalano una ripresa graduale dell economia mondiale nel quarto trimestre

Dettagli

L economia della Liguria

L economia della Liguria L economia della Liguria Genova, 8 giugno 2016 Le Note regionali sul 2015 L ECONOMIA REALE Le attività produttive I prezzi delle case e le differenze centro-periferia Le imprese del terziario non finanziario

Dettagli

IL RAPPORTO DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE SUI CONTI DELL ITALIA

IL RAPPORTO DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE SUI CONTI DELL ITALIA a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente Forza Italia 353 IL RAPPORTO DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE SUI CONTI DELL ITALIA 3 ottobre 2013

Dettagli

Macroeconomia: la visione. Cap.16

Macroeconomia: la visione. Cap.16 Macroeconomia: la visione d insieme del sistema economico Cap.16 Macroeconomia studio dei fenomeni che riguardano il sistema economico nel suo complesso e le politiche adottate dallo Stato per cercare

Dettagli

BANCHE: I CLIENTI ITALIANI SONO I PIU TARTASSATI D EUROPA

BANCHE: I CLIENTI ITALIANI SONO I PIU TARTASSATI D EUROPA BANCHE: I CLIENTI ITALIANI SONO I PIU TARTASSATI D EUROPA Nel 2015 l incidenza percentuale delle commissioni nette sui ricavi delle banche italiane (pari al 36,5 per cento) è stata la più elevata d Europa.

Dettagli

La crisi del settore bancario in Europa

La crisi del settore bancario in Europa La crisi del settore bancario in Europa 26 ottobre 2011 Christine Lagarde, direttrice del Fondo Monetario Internazionale, già ad agosto aveva dichiarato che occorrevano circa 200 miliardi di Euro per ricapitalizzare

Dettagli

Debito pubblico Prima parte

Debito pubblico Prima parte Debito pubblico Prima parte Debito pubblico. 36.400 euro a testa Debito pubblico. Com è formato? Un Paese per servizi ai cittadini e per il suo mantenimento Spende 100 Lo stesso Paese da tasse, aggi, contributi

Dettagli

i dossier CHI DI PRESSIONE FISCALE COLPISCE DI MANCATA CRESCITA PERISCE

i dossier CHI DI PRESSIONE FISCALE COLPISCE DI MANCATA CRESCITA PERISCE 898 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com CHI DI PRESSIONE FISCALE COLPISCE DI MANCATA CRESCITA PERISCE 30 luglio 2014 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 Le tasse uccidono la

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 4 APRILE 2016 L indice del commercio mondiale è leggermente calato a gennaio 2016 a seguito della contrazione dell export dei paesi sviluppati e dei paesi emergenti. La

Dettagli

Cruscotto congiunturale

Cruscotto congiunturale La dinamica dell economia italiana a cura della Segreteria Tecnica n. 4 23 marzo 2016 Cruscotto congiunturale Pil e occupazione Nel quarto trimestre l attività produttiva continua ad aumentare. In lieve

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA N. 1692 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore ROSSI Fernando COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 5 LUGLIO 2007 Disposizioni per la vendita parziale delle riserve auree

Dettagli

Alcuni cenni storici sulla finanza pubblica italiana

Alcuni cenni storici sulla finanza pubblica italiana 19/11/2014 Alcuni cenni storici sulla finanza pubblica italiana Economia e gestione delle amministrazioni pubbliche A.A. 2014/2015 Prof. Giuseppe Catalano Claudia Muzi Matricola 1621247 Indice Cenni storici

Dettagli

NUOVO CONTINENTE: UN SUPPORTO ALL ITALIA DIGITALE. La situazione attuale: infrastrutture, alfabetizzazione digitale, e-commerce

NUOVO CONTINENTE: UN SUPPORTO ALL ITALIA DIGITALE. La situazione attuale: infrastrutture, alfabetizzazione digitale, e-commerce NUOVO CONTINENTE: UN SUPPORTO ALL ITALIA DIGITALE La situazione attuale: infrastrutture, alfabetizzazione digitale, e-commerce LE INFRASTRUTTURE DIGITALI UNA DOTAZIONE DIFFUSA, MA CON ALCUNI LIMITI TERRITORIALI

Dettagli

Primi per cosa? Una nota sulla dinamica delle esportazioni italiane

Primi per cosa? Una nota sulla dinamica delle esportazioni italiane Primi per cosa? Una nota sulla dinamica delle esportazioni italiane Beniamino, Quintieri * and Silvia, Sopranzetti * * Università di Roma Tor Vergata e Fondazione Manlio Masi 9 ottobre 2015 Nonostante

Dettagli

2 Mini-Bond Meeting.un anno dopo

2 Mini-Bond Meeting.un anno dopo 2 Mini-Bond Meeting.un anno dopo I mini-bond: strumento di sviluppo per le imprese Roberto Calugi Consorzio Camerale per il credito e la finanza Milano, 15 dicembre 2014 domande 1. Perchè? 2. Cosa sono?

Dettagli

Domanda e offerta di credito alle imprese durante la crisi. Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia

Domanda e offerta di credito alle imprese durante la crisi. Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia Domanda e offerta di credito alle imprese durante la crisi Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia Roma, 29 novembre 2012 Sommario I. Il breve termine: gestire

Dettagli

Rafforzare la filiera casa per accelerare la ripresa economica. Gregorio De Felice Direzione Studi e Ricerche

Rafforzare la filiera casa per accelerare la ripresa economica. Gregorio De Felice Direzione Studi e Ricerche Rafforzare la filiera casa per accelerare la ripresa economica Gregorio De Felice Direzione Studi e Ricerche Milano, 1 ottobre 2015 Dal sistema casa un rafforzamento della ripresa La ripresa, partita sulla

Dettagli

Distribuzione delle Quote di Ammortamento in Conto Capitale

Distribuzione delle Quote di Ammortamento in Conto Capitale 6.3 La politica finanziaria e di gestione del debito 6.3.1 Lo scenario di base Anche se il piano di investimenti in essere ammonta a quasi 5 miliardi, il ricorso a risorse esterne e alle alienazioni immobiliari

Dettagli

COMUNICATO STAMPA IL RUOLO DEL TURISMO NELLO SVILUPPO ECONOMICO DELLA CAMPANIA

COMUNICATO STAMPA IL RUOLO DEL TURISMO NELLO SVILUPPO ECONOMICO DELLA CAMPANIA COMUNICATO STAMPA IL RUOLO DEL TURISMO NELLO SVILUPPO ECONOMICO DELLA CAMPANIA Rapporto sul settore turistico della Campania realizzato da SRM, Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, in collaborazione con

Dettagli

Commercio estero e attività internazionali delle imprese 2014

Commercio estero e attività internazionali delle imprese 2014 Commercio estero e attività internazionali delle imprese 2014 L'edizione 2014 dell'annuario statistico realizzato dall'istat e l'ice fornisce un quadro aggiornato sulla struttura e la dinamica dell'interscambio

Dettagli

USCITA DALLA PROCEDURA D INFRAZIONE: PER L ITALIA NULLA CAMBIA

USCITA DALLA PROCEDURA D INFRAZIONE: PER L ITALIA NULLA CAMBIA 426 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com USCITA DALLA PROCEDURA D INFRAZIONE: PER L ITALIA NULLA CAMBIA 30 maggio 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Nessuna illusione Le previsioni

Dettagli

RELAZIONE AL PARLAMENTO - NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DEF 2016

RELAZIONE AL PARLAMENTO - NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DEF 2016 - NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DEF 2016 (ai sensi della legge n. 243/2012 art. 6, comma 5) Presentata dal Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e dal Ministro dell Economia e delle Finanze Pier

Dettagli

Il sistema di Bretton Woods (1944)

Il sistema di Bretton Woods (1944) Il sistema di Bretton Woods (1944) 1944 Accordi di Bretton Woods: nascita del FMI e istituzione di un sistema multilaterale internazionali rapporti economici Fissazione parità rispetto al dollaro di Banda

Dettagli

Previsioni economiche di primavera della Commissione

Previsioni economiche di primavera della Commissione Previsioni economiche di primavera della Commissione 2005 2000 Nel 2004 l economia nell area dell euro e nell UE ha registrato una crescita robusta, rispettivamente del 2% e del 2,4%, sullo slancio della

Dettagli

PREZZI, INFLAZIONE E CRISI ECONOMICA

PREZZI, INFLAZIONE E CRISI ECONOMICA PREZZI, INFLAZIONE E CRISI ECONOMICA Luigi Campiglio Università Cattolica del S. Cuore Milano, 23 gennaio 2012 Convegno CNCU-Regioni Servizi pubblici e partecipazione civica L Italia è un paese costoso

Dettagli