sistemapiemonte Le ICT nella costruzione della Società dell'informazione Rapporto Imprese 2008 sistemapiemonte.it

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "sistemapiemonte Le ICT nella costruzione della Società dell'informazione Rapporto Imprese 2008 sistemapiemonte.it"

Transcript

1 sistemapiemonte Le ICT nella costruzione della Società dell'informazione Rapporto Imprese 2008 sistemapiemonte.it

2 INDICE Capitolo 1. Introduzione...3 Capitolo 2. Il ruolo delle imprese nella costruzione della Società dell Informazione Panoramica di riferimento...9 Capitolo 3. Le imprese piemontesi e la diffusione delle ICT Risorse investite in ICT Dotazione informatica Presenza sul web e offerta di servizi Le ICT nello svolgimento delle attività dell impresa Le percezioni delle ICT ed le attese di Internet Capitolo 4. Considerazioni conclusive... 40

3 Capitolo 1. Introduzione Una delle attività che caratterizza l Osservatorio ICT del Piemonte è legata al monitoraggio dell evoluzione delle tecnologie informatiche e della comunicazione presso gli attori che costituiscono la Società dell Informazione. La disponibilità di una consolidata serie storia ha permesso al gruppo di lavoro di estendere i ragionamenti nell ottica di analizzare i fenomeni correlati alla diffusione delle tecnologie ICT tra le imprese ed i cambiamenti in termini di performance e di organizzazione del lavoro ad essi associati. In Piemonte, l integrazione delle tecnologie nell organizzazione aziendale è un processo che sta avvenendo in maniera lenta, perché legata alla natura delle imprese, le quali, sia per le ridotte dimensioni, sia per l attività svolta in molti casi possono mostrarsi avverse all utilizzo di tecnologie di cui non sentono la necessità. Bisogna, infatti, ricordare come l obiettivo primario delle imprese rimanga collegato all ampliamento ed alla buona gestione del proprio business e le ICT, in tale contesto, rappresentino uno strumento attraverso il quale potrebbe essere possibile conseguire tale obiettivo in maniera più immediata. L introduzione delle ICT ha portato a cambiamenti interni all azienda non solo dal punto di vista dell utilizzo da parte dei dipendenti, i quali hanno iniziato a sostituire parte delle loro attività con le nuove tecnologie, ma anche dal punto di vista dell organizzazione stessa dell azienda. Anche la relazione con fornitori, clienti e partner d affari ha subito nel tempo delle trasformazioni e grazie all uso delle tecnologie alcune imprese sono riuscite ad ottenere notevoli benefici. L adozione di connessioni ad elevata velocità di trasmissione (banda larga), ad esempio, ha permesso alle aziende di scambiare quantità molto grandi di dati tra di loro ed in maniera molto veloce. Si osservi ancora come le tecnologie informatiche stiano assumendo anche un ruolo fondamentale per la comunicazione. Sebbene inizialmente l utilizzo della posta elettronica fosse l unico strumento di comunicazione on line, ultimamente si stanno diffondendo anche presso le aziende strumenti quali video conferenze, chat e forum che danno alla tradizionale e formale comunicazione una nuova veste più dinamica ed alla portata di tutti. Il concetto del web 2.0, tema ricorrente in questo periodo, inizia a diffondersi anche presso le realtà imprenditoriali: esso presuppone un nuovo ruolo dell impresa nella Società dell Informazione che implica una serie di cambiamenti tecnologici / funzionali / organizzativi (incentrati sulla cooperazione e condivisione), ma anche di etica (fiducia, reciprocità ). Sebbene i dati a disposizione dell Osservatorio non siano nati con l obiettivo di analizzare il raggiungimento di tale paradigma, possono fornire alcuni spunti di riflessione sul modo in cui l impresa stia cambiando coerentemente con lo sviluppo di questo nuovo modo di percepire il web. Ad esempio si vedrà come il dipendente stia assumendo un nuovo ruolo: egli entra in azienda portando con se il network sociale che si è creato con le precedenti esperienze di vita e lavorative. L azienda si arricchisce non solo di nuove competenze ma anche di una rete di persone, aziende ed enti con cui sarà possibile collaborare. Si deduce da ciò come l organizzazione, tradizionalmente gerarchica, di molte realtà imprenditoriali stia cambiando, anche se tale processo sta avvenendo in maniera ancora lenta e trova di fronte a se ancora diverse barriere da abbattere. Il presente report, grazie all analisi dei risultati emersi dalle rilevazioni che vengono condotte annualmente su un campione di imprese piemontesi dall Osservatorio ICT del Piemonte, cerca di mettere in luce in che modo le imprese piemontesi si collochino nel processo descritto. In

4 particolare dopo aver mostrato il panorama di riferimento, si procederà ad analizzare l impiego delle ICT in azienda andando a verificare eventuali trend e fattori di blocco alla diffusione delle tecnologie. Il capitolo conclusivo, a partire da quanto è emerso nel cuore del documento, cercherà di proporre strade percorribili per un futuro in cui le ICT saranno sempre più strumento integrante del business aziendale. IL PARADIGMA WEB 2.0 Il termine web 2.0 è stato coniato per la prima volta da Tim O Reilly il quale nell articolo What Is Web Design Patterns and Business Models for the Next Generation of Software ne definisce i tratti fondamentali. In quest ultimo periodo si è parlato molto di web 2.0, ma dallo studio della letteratura a riguardo è difficile trovarne una definizione univoca. Web 2.0 indica un nuovo approccio sociale alla generazione e distribuzione di contenuti via web, che siano caratterizzati da processi comunicativi aperti, con una forte decentralizzazione dell autorità, libertà di condividere e riusare i contenuti stessi. I cambiamenti generati dal Web 2.0 possono essere ricondotti essenzialmente a tre dimensioni principali: 1 - Un aumento nella possibilità di produrre contenuti da parte degli utenti finali, con conseguente abbassamento delle barriere cognitive relative all utilizzo della rete; 2 - Un amplificazione degli aspetti relazionali legati all utilizzo della rete, conseguenza indiretta dei maggiori livelli di proattività innescati dagli strumenti propri del Web 2.0. Sempre di più gli individui si raggruppano attorno ad omogeneità di interessi, scopi e necessità attraverso l utilizzo di diversi strumenti (blog, forum, newsgroup, etc. ) per generare opportunità di confronto fra pari, apprendimento e condivisione di esperienze, all interno di comunità 3 - Nuove possibilità di integrazione tra servizi e piattaforme esistenti. È bene tenere presente come nelle aziende il Web 2.0 non si limiti ai servizi collaborativi più noti, blog e social network, ma deve essere pensato come l'insieme di piattaforme e servizi basati su protocollo IP, dinamici e utili allo sviluppo di applicazioni e relazioni, sia interne sia esterne. Esso è un acceleratore di conoscenza, e così può portare vantaggi alle aziende su tutti i fronti. Questo presuppone innanzitutto una serie di cambiamenti che riguardano l organizzazione aziendale stessa.

5 Capitolo 2. Il ruolo delle imprese nella costruzione della Società dell Informazione Questo documento vuole mostrare come l introduzione delle ICT possa portare importanti cambiamenti in una realtà imprenditoriale come quella presente nella nostra Regione. Per fare questo è necessario anzitutto andare ad analizzare le peculiarità di tali soggetti in termini dimensionali ed economici. La tabella seguente mostra la massiccia presenza nella nostra regione di aziende appartenenti al settore manifatturiero (il 62%), di piccola dimensione (il 65%) e localizzate nella provincia di Torino (il 42%). SETTORE D (manifatturiero) 61,9% G (commercio) 18,5% H (alberghi e ristoranti) 1,1% I (trasporti, magazzinaggio e comunicazioni) 5,3% K (attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese) DIMENSIONE 13,3% dipendenti 65,9% dipendenti 27,5% >=250 dipendenti 6,6% PROVINCIA AL 12,2% AT 2,0% BI 5,9% CN 22,4% NO 10,7% TO 42,1% VB 1,3% VC 3,4% Tabella 2.1. Distribuzione delle imprese in Piemonte, per settore ATECO, dimensione (numero dipendenti) e provincia La relativamente piccola dimensione di gran parte delle imprese in questione giustifica come il numero medio delle unità locali (UL) delle imprese piemontesi sia poco al di sotto di 2 (1,94), il 92% delle quali si trova in Piemonte. Inoltre, suddividendo le aziende per dimensione risulta che quelle grandi (con più di 250 dipendenti) hanno in media 3,7 UL, quelle medie (con dipendenti) 2,6 ed infine quelle piccole (con dipendenti) 1,69. Se a livello globale il 92% delle UL ha sede entro i confini regionali, stratificando il dato in base alla dimensione aziendale è interessante notare come per le piccole e le medie imprese la percentuale non si scosti di molto dalla media piemontese (94,8% per le imprese con meno di 50 dipendenti e 92,2% per le imprese con dipendenti), mentre se si va a considerare il gruppo di aziende più grandi, la percentuale scende al 61%.

6 Passando dalla dimensione fisica alla dimensione in termini economici e di fatturato, risulta che il valore medio di fatturato dichiarato per il 2006 dalle aziende si colloca intorno ai 30 milioni di euro, con notevoli differenze in base alla dimensione aziendale e alla localizzazione geografica. Fatturato medio 2006 (per dimensione) Fatturato medio dipendenti dipendenti >=250 dipendenti Resto del Piemonte (per localizzazione) Provincia di Torino Fatturato medio Fatturato medio FONTE:Osservatorio ICT del Piemonte, Tabella 2.2. Fatturato dichiarato dalle aziende Rispetto al fatturato medio del , quello dichiarato per il 2006 è aumentato del 75%. Nonostante i valori proposti vadano valutati con le dovute cautele 2, questo dato appare coerente con quanto dichiarato da oltre la metà delle imprese, che affermano di avere chiuso il bilancio dell anno 2006 con un fatturato superiore a quello dell esercizio finanziario precedente. Base: tutte le imprese piemontes Fatturato costante 20,2% Fatturato diminuito 21,2% Non so/non risponde 2,8% Fatturato aumentato 55,8% È interessante osservare inoltre come solo per il 15% delle imprese il cui fatturato è aumentato, le ICT abbiano avuto un contributo nullo in tale processo Contributo delle ICT all aumento del fatturato: Nessuno 14,8% Modesto 44,4% Grande 13,5% Non so / Non risponde 27,3% Figura 2.1. Trend fatturato nel corso dell ultimo anno Per quel che riguarda il mercato di riferimento delle imprese, emerge come ben il 40% delle imprese concentri il proprio fatturato in Piemonte, mentre poco meno del 15% esca fuori dai confini nazionali per vendere i propri prodotti (Figura 2.2-a). Se si osservano le dimensioni aziendali, spicca che quelle medio - piccole commercializzano la maggioranza dei prodotti/servizi su scala regionale o nazionale, mentre quelle con più di 250 dipendenti evidenziano una tendenza più marcata all internazionalizzazione del proprio mercato, (Figura 2.2-b). 1 E rilevato nell indagine del Infatti molte aziende sono restie a dichiarare all intervistatore i propri dati contabili

7 Base: tutte le imprese peimontesi Europa 10,7% Italia 35,1% Resto del mondo 3,0% Piemonte 40,4% >= 250 dip dip dip 0% 20% 40% 60% 80% 100% Base: tutte le imprese piemontesi Piemonte Resto d'italia Europa Resto del mondo Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte, 2007 (a) dato generale Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte, 2007 (b) dato stratificato per dimensione aziendale Figura 2.2. Distribuzione del fatturato per aree geografiche e dimensione impresa Analizzando, infine, l indotto delle imprese, costituito da fornitori e partner strategici, si nota come la grande maggioranza delle imprese si rivolga al mercato regionale ed italiano (il 74% delle imprese ha il maggior numero di fornitori situati in Italia e il 40% in Piemonte). FORNITORI PIEMONTE VS ITALIA FORNITORI ITALIA VS ESTERO Non so 16,48% > Piemonte 40,26% Non so 16,07% > Resto d'italia 43,25% > Estero 10,34% > Italia 73,60% Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte, 2007 Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte, 2007 Figura 2.3. Distribuzione geografica dei fornitori Infine si possono trarre alcune considerazioni analizzando il rapporto tra fatturato dell azienda internazionalizzazione e contributo delle ICT all aumento del fatturato. La tabella successiva mostra come le imprese che vendono prodotti all estero abbiano un fatturato medio di gran lunga superiore a coloro che distribuiscono il loro fatturato solo entro i confini nazionali. Analogamente se si considera la sfera degli acquisti si osserva, anche se in maniera meno marcata, come coloro che hanno più fornitori nel resto d Italia o all estero, hanno anche un fatturato medio più consistente. Una maggiore internazionalizzazione dell impresa implica, quindi un fatturato maggiore.

8 fatturato medio distribuzione imprese che NON vendono almeno parte dei loro prodotti all'estero fatturato imprese che vendono almeno parte dei loro prodotti all'estero fornitori entro i imprese che hanno più fornitori in Piemonte confini nazionali imprese che hanno più fornitori nel resto d'italia fornitori in tutto il imprese che hanno più fornitori in Italia mondo imprese che hanno più fornitori all'estero Tabella 2.3. Fatturato dichiarato dalle aziende Osservazioni analoghe devono essere fatte se si analizza il rapporto tra il fatturato ed il contributo delle ICT al suo aumento nell arco dell ultimo anno. Si evince anche in questo caso come sono le imprese che hanno dichiarato un maggiore impatto delle ICT nell aumento del fatturato ad aver anche dichiarato un fatturato più alto. Le imprese che percepiscono i maggiori contributi delle ICT nell aumento del loro fatturato sono quelle che hanno in generale un fatturato maggiore. fatturato medio Imprese che hanno dichiarato nessun contributo delle ,06 ICT all aumento del fatturato Imprese che hanno dichiarato un modesto contributo ,26 delle ICT all aumento del fatturato Imprese che hanno dichiarato grande contributo delle ,13 ICT all aumento del fatturato Tabella 2.4. Fatturato dichiarato dalle aziende Il quadro che si è delineato è quello di un impresa abbastanza in salute dal punto di vista del fatturato, ma ancora troppo limitata al contesto regionale e nazionale, con una scarsa propensione, specialmente per quel che riguarda le piccole-medie imprese, verso l internazionalizzazione dei mercati e delle forniture.

9 2.1. Panoramica di riferimento Il quadro dell impresa piemontese che è stato appena delineato può essere integrato andando ad valutare in che misura l introduzione delle ICT all interno del mondo imprenditoriale piemontese abbia portato a dei mutamenti. Grazie alla periodicità con cui vengono condotte le rilevazioni sulle imprese da parte dell Osservatorio ICT del Piemonte è possibile individuare trend e problematiche nell adozione delle tecnologie da parte delle aziende. La tabella successiva elenca per punti i principali risultati ottenuti dall indagine condotta nell autunno 2007 su un campione di imprese piemontesi. Tali informazioni verranno dettagliate quindi nel corpo del documento. Aumento della percentuale di dipendenti che usa Internet, anche se essa è ancora limitata Scarso ricorso alla formazione del personale su tematiche ICT da parte di molte aziende I responsabili informatici laddove esistono hanno formazione prettamente ICT in pochi casi Importante è il ricorso all outsourcing per attività ICT (le imprese non hanno sufficienti risorse internamente) Aumento delle imprese che sfruttano connessioni a banda larga La presenza di una rete aziendale (LAN) raggiunge alte percentuali ed è stabile da anni LAN wireless si sta diffondendo, soprattutto presso imprese di maggiori dimensioni Intranet ed Extranet sono in leggero aumento Aumento del tasso di utilizzo di software open source Adozione di sistemi che garantiscano la sicurezza informatica è stabile Massiccia presenza di siti web presso le aziende piemontesi Sito è quasi esclusivamente concepito a fini informativi Leggero aumento delle imprese che vendono e che acquistano on line (soprattutto di chi acquista on line) Blocchi alle transazioni on line sono principalmente dovute alle caratteristiche del prodotto di molte aziende Strumenti ad hoc per la gestione aziendale (ERP, CRM, SCM, PLM) vedono ancora una diffusione limitata a poche aziende On line banking pratica ormai comune presso tutte le aziende (anche per motivi legali ) Rapporto con la PA in leggera diminuzione, ma per chi usa servizi di egov sembra evidenziarsi una maggiore interattività ed interesse Aumento delle imprese che permettono il telelavoro Gli strumenti di comunicazione on line (tele-video conferenza, chat, etc) sono ancora limitati soprattutto alle realtà aziendali di maggiori dimensioni Tabella 2.5. Principali elementi emergenti dalla rilevazione dell Osservatorio ICT del Piemonte, 2007 Dalle informazioni riassunte nella tabella emerge come le imprese piemontesi mostrino un atteggiamento di stasi nei confronti dell utilizzo delle nuove tecnologie per il conseguimento dei propri obiettivi. In particolare si vede come applicazioni un po più innovative stentino a decollare, anche a causa di un organizzazione aziendale che in molti casi non è ancora pronta ad adeguarsi all avanzare delle tecnologie.

10 La situazione descritta per il Piemonte, tuttavia, non è un anomalia: il confronto con i dati raccolti dal progetto e-business watch 3 mostrano in generale come le imprese piemontesi si collochino in linea con la media italiana e con le regioni dell area mediterranea. Il confronto con i paesi dell Europa centrale e settentrionale invece mostra notevoli divergenze. I grafici riportati nelle due pagine seguenti permettono di effettuare alcuni confronti. 3

11 I dati presentati nei grafici seguenti sono stati calcolati estraendo dal campione di imprese del progetto e-business watch un sottoinsieme con caratteristiche analoghe al campione analizzato dall Osservatorio ICT del Piemonte (dimensione e settore). 80% 70% 60% 50% PIEMONTE ITALIA EU 80% 70% 60% 50% EU EUROPA CONTINENTALE EST EUROPA SCANDINAVIA MEDITERRANEO 40% 40% 30% 30% 20% 20% 10% 10% 0% 0% modem ISDN DSL cable Fibra ottica Wireless broadband modem ISDN DSL cable Fibra ottica Wireless broadband FONTE: e-business watch, Osservatorio ICT del Piemonte, 2007 Fonte: e-business watch, 2007 Figura 2.4. Tipologia di connessione delle imprese (base: tutte le imprese) 70% 60% 50% PIEMONTE ITALIA EU 70% 60% 50% EU EUROPA CONTINENTALE EST EUROPA SCANDINAVIA MEDITERRANEO 40% 40% 30% 30% 20% 20% 10% 10% 0% % dipendenti che usano Internet formazione IT per dipendenti e-learning 0% % dipendenti che usano Internet formazione IT per dipendenti e-learning FONTE: e-business watch, Osservatorio ICT del Piemonte, 2007 Fonte: e-business watch, 2007 Figura 2.5 rapporto dei dipendenti con Internet (base: tutte le imprese)

12 90% 80% 70% 60% PIEMONTE ITALIA EU 90% 80% 70% 60% EU EUROPA CONTINENTALE EST EUROPA SCANDINAVIA MEDITERRANEO 50% 50% 40% 40% 30% 30% 20% 20% 10% 10% 0% LAN LAN wireless VoIP intranet ERP SCM CRM 0% LAN LAN wireless VoIP intranet ERP SCM CRM FONTE: e-business watch, Osservatorio ICT del Piemonte, 2007 Fonte: e-business watch, 2007 Figura 2.6 utilizzo delle tecnologie in azienda (base: tutte le imprese) 100% 90% 80% PIEMONTE ITALIA EU 100% 90% 80% EU EUROPA CONTINENTALE EST EUROPA SCANDINAVIA MEDITERRANEO 70% 70% 60% 60% 50% 50% 40% 40% 30% 30% 20% 20% 10% 10% 0% 0% acquisti on line sito web vendite on line acquisti on line sito web vendite on line FONTE: e-business watch, Osservatorio ICT del Piemonte, 2007 Fonte: e-business watch, 2007 Figura 2.7 utilizzo e fornitura di servizi on line (base: tutte le imprese)

13 Capitolo 3. Le imprese piemontesi e la diffusione delle ICT L analisi della diffusione delle ICT presso le imprese piemontesi viene condotta in questo capitolo al fine di delineare che ruolo esse abbiano nel processo di cambiamento interno all impresa stessa e nei confronti dei soggetti esterni con cui essa si relaziona Risorse investite in ICT Il primo passo che si vuole fare nella trattazione di questo argomento è legato all analisi delle risorse investite ed impegnate nella gestione delle moderne tecnologie. SPESE IN ICT Nelle imprese piemontesi, la percentuale media di spesa in ICT rispetto al fatturato sostenuta nel 2006 è stata pari al 2,3%. È interessante notare come per le imprese del settore K (servizi e informatica), tale valore sia quasi il doppio (4,2%), coerentemente con l attività svolta da tali imprese. Per gli altri settori merceologici, invece, il valore si attesta attorno al 2%. L universo delle ICT è molto vasto, e le voci di costo, che riguardano nuovi investimenti o manutenzione di sistemi già esistenti, possono essere varie. La Figura 3.1 mostra alcune macrocategorie di costo, con la relativa incidenza percentuale sul budget aziendale. Base: tutte le imprese piemontesi consulenza esterna formazione 12,2% dipendenti 2,2% comunicazione dati e telefonia 12,5% canoni di attività in outsourcing 7,4% altro 0,7% software 29,5% hardware 35,5% Figura 3.1. Suddivisione spese ICT Le maggiori voci di spesa riguardano l acquisto e il mantenimento di hardware (35,5%) e software (29,5%), mentre limitate sono le spese in consulenza, e, soprattutto, in formazione dei dipendenti (2,2%). In aggiunta a queste informazioni, il grafico successivo mostra come la scelta di investire in ICT dipenda per ben il 70% delle imprese piemontesi da scelte aziendali interne, mentre solo meno del 20% delle stesse ha dichiarato che essa è determinata da richieste / suggerimenti di soggetti esterni come ad esempio clienti (20%) e consulenti (13%).

14 Decisioni aziendali interne 70,6% Richiesta clienti 19,7% Suggerimenti consulenti 13,1% Decisioni del gruppo di cui fa parte l'azienda 9,5% Richiesta fornitori 7,0% 0% 20% 40% 60% 80% BASE: tutte le imprese piemontesi Figura 3.2. Fattori da cui dipende la scelta di investire in ICT L influenza di un investimento in nuove tecnologie è valutato in maniera positiva soprattutto se effettuato entro determinate aree aziendali che potrebbero avere una maggiore necessità di determinati strumenti. La figura successiva, infatti, mostra come circa il 50% delle aziende intervistate abbia indicato l area amministrativa come quella che trae i maggiori vantaggi dall introduzione delle ICT. Questo è giustificato dal fatto che essa è un area praticamente presente in qualsiasi tipo di organizzazione. Spunti interessanti emergono se si considerano, invece, le imprese di maggiori dimensioni (>= 250 dipendenti): per esse si osserva il contrario, ovvero che sono altre le aree in cui si ritiene più importante effettuare investimenti in ICT: produzione, ma anche logistica e progettazione, tutte aree relative allo sviluppo del prodotto. Figura 3.3. Aree aziendali in cui le ICT possono produrre un maggiore impatto

15 PERSONALE L analisi degli investimenti dell azienda in ICT non può essere fatta solamente proponendo una stima dei costi sostenuti, è necessario anche andare a valutare il ruolo personale per vedere che tipo di utilizzo i dipendenti facciano degli strumenti tecnologici che vengono loro messi a disposizione. Anzitutto bisogna notare che benché, come si vedrà nei paragrafi successivi, praticamente tutte le imprese posseggono almeno PC e connessione ad Internet, l aliquota di dipendenti che li utilizza è meno della metà. Il grafico seguente mostra che la percentuale media di utilizzo di Internet da parte dei dipendenti è più elevato per le imprese del settore commercio (G) e del settore informatica e servizi alle imprese (K). Base: imprese piemontesi connesse ad internet 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 48,1% 34,8% 70,2% 19,0% 65,4% 74,4% 0% Piemonte D G H I K D G H I K LEGENDA SETTORI Manifatturiero Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese Figura 3.4. Percentuale media di dipendenti che usano Internet per lo svolgimento del proprio lavoro Pur non raggiungendo un livello particolarmente elevato, tale percentuale, è aumentata di qualche punto rispetto ad un anno prima, quando solo il 42% dei dipendenti utilizzava il web. L utilizzo della posta elettronica risulta essere l attività più praticata dai dipendenti delle aziende piemontesi, tuttavia è significativo che anche per tale funzionalità un numero ancora alto di imprese (il 47%) ne prevedano un utilizzo limitato ad una porzione ancora ristretta di dipendenti.

16 Posta elettronica Utilizzo applicazioni condivise in rete Navigazione Invio doumenti multimediali in rete 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% BASE: tutte le imprese piemontesi Non permesso Ne usufruiscono pochi dipendenti Ne usufruisce un numero discreto di dipendenti Ne usufruiscono molti dipendenti Ne usufruiscono pressochè tutti i dipendenti Figura 3.5. Attività svolte su Internet dai dipendenti delle aziende piemontesi Inoltre merita attenzione il fatto che nonostante venga offerta la possibilità a circa la metà dei dipendenti delle imprese piemontesi di utilizzare Internet, il 29,5% delle imprese connesse ad Internet adotta comunque policy di restrizione all utilizzo di determinati siti web, al fine di limitare l utilizzo del web ai soli scopi lavorativi. La presenza di un responsabile informatico in azienda o comunque di soggetti che sono impegnati nell implementazione e nel mantenimento delle ICT può essere considerato indice di una certa attenzione dell impresa verso le ICT, essendo queste le figure professionali a cui è demandato il compito di gestione del mondo ICT. In Piemonte il 70,5% delle imprese ha un responsabile informatico e tale percentuale cresce al crescere della dimensione aziendale 4, tanto che tale figura è presente praticamente in tutte le imprese con più di 250 dipendenti. Inoltre in media nelle imprese piemontesi il 6,4% dei dipendenti è impiegato nell implementazione e mantenimento delle ICT. Infine il coinvolgimento delle risorse aziendali in attività legate alle ICT può essere valutato facendo riferimento agli investimenti in formazione del personale aziendale. L indagine condotta mostra come le aziende siano poco propense ad organizzare corsi in ambito IT riservati ai dipendenti (tendenza che diventa ancora più marcata per le PMI, a causa degli alti costi di questo tipo di investimento). Sebbene il 53% delle imprese piemontesi abbia dichiarato di aver predisposto documenti formali per la formazione del personale, solo il 24,7% ha proposto effettivamente nel corso dell ultimo anno corsi di formazione su argomenti relativi alle nuove tecnologie ai propri dipendenti. Il basso livello di formazione in ambito ICT, viene però raggiunto utilizzando strumenti maggiormente innovativi rispetto a quelli utilizzati dalla media europea ed italiana: circa il 25% delle imprese ha adottato strumenti di e-learning, dato che colloca il Piemonte in una posizione di eccellenza (la media dell UE è del 20%, quella italiana del 12%). 4 Presenza di responsabile informatico: imprese con meno di 50 dipendenti: 60,4%; imprese con dipendenti: 86,7%; imprese con più di 250 dipendenti: 100%.

17 È opportuno a questo punto della trattazione proporre un approfondimento, illustrando le caratteristiche dei responsabili dei sistemi informativi (S.I.). Relativamente alla loro età ed al loro grado di istruzione, i due grafici seguenti mostrano come il 70% abbia un età che va dai 30 ai 50 anni, il 20% superiore ai 50 anni, mentre l 8% inferiore ai 30 anni. Per quanto riguarda l istruzione, invece, quasi il 60% di questi possiede solo un diploma di scuola superiore, mentre il 29% ha una laurea. Alla gestione dei sistemi informativi si sono avvicinati, negli ultimi anni, anche i laureati di primo livello (5%). BASE: tutti i Responsabili Informatici 0,8% 0,8% 19,8% 8,1% 35,2% 35,2% NS BASE: tutti i Responsabili Informatici 2,0% 0,6% 2,6% 5,1% 26,3% 4,8% 58,3% Scuola dell'obbligo Formazione professionale Diploma scuola superiore Diploma di laurea breve Laurea di 4/5 anni Master post laurea Dottorato di ricerca Figura 3.6. Età e grado di istruzione dei responsabili sistemi informativi Considerando solo i responsabili S.I. laureati, si può notare inoltre che solo il 26% di questi possiede effettivamente un titolo di studio in discipline prettamente informatiche. In più del 50% dei casi si riscontrano profili professionali di stampo scientifico (matematici, statistici, ingegneri non informatici), e nel 12% profili umanistici. La figura seguente mostra ancora come il responsabile informatico sia nella maggioranza dei casi coinvolto nella gestione del cambiamento dei processi aziendali ma molto di meno nella definizione del modello di business e della strategia aziendale. Gestione cambiamento processi aziendali Metodi controllo e pianificazone produzione Strategie singole aree funzionali Modello business e strategia aziendale 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% BASE: tutti i Responsabili Informatici Nullo Basso Medio Elevato Figura 3.7. Grado di coinvolgimento del responsabile informatico in diversi ambiti

18 Per concludere è bene riprendere in esame due dati precedentemente esposti: solo il 10% dei responsabili S.I. ha una formazione avanzata (almeno universitaria) in ambito ICT, solo il 25% dei dipendenti piemontesi ha svolto dei corsi specifici nel Inoltre dati empirici rilevati dall Osservatorio ICT del Piemonte 5 dimostrano che non c è correlazione tra la facilità di accesso al mondo del lavoro e l istruzione in materia ICT. L impresa piemontese appare quindi poco propensa ad attrarre profili di alto livello in ambito informatico e tenta di costruire al suo interno delle figure professionali adatte mediante corsi di formazione, che però appaiono inadeguati, soprattutto se valutati tenendo in considerazione l emergere dei nuovi pattern tecnologici e il ruolo ormai preponderante della tecnologia nell ambito della competizione mondiale. Le risorse impegnate dall azienda in ICT sono state valutate sia in termini economici che di personale. Emerge la difficoltà dell azienda a fare le scelte di investimento in ICT, soprattutto da parte delle piccole realtà che spesso hanno dei vincoli finanziari stringenti che le portano a concentrare i loro investimenti su altri fronti. L utilizzo delle ICT da parte del personale aziendale, è legato alla funzione svolta da ciascun individuo. Per questo, vista la natura della maggioranza delle imprese piemontesi, chi usa le ICT è solo una fetta del personale aziendale. Si registra tuttavia la difficoltà da parte delle imprese a trovare personale con adeguati skill informatici. L utilizzo delle ICT si ferma in molti casi semplicemente alla posta elettronica. Inoltre si è rilevata una scarsa propensione delle aziende a sostenere la formazione dei proprio dipendenti attraverso corsi ad hoc Dotazione informatica L analisi della dotazione informatica delle imprese piemontesi permette di porre le basi per l individuazione di eventuali problematiche relative alla diffusione delle ICT nella realtà imprenditoriale piemontese. Avere a disposizione degli strumenti opportuni può aiutare l azienda nella gestione delle proprie attività, nello sviluppo del prodotto e nella gestione della relazione con soggetti esterni. La quasi totalità delle imprese piemontesi, il 95,4%, ha dichiarato di disporre di una connessione Internet. È già stato posto in evidenza nel paragrafo precedente come in realtà in media meno del 50% dei dipendenti effettivamente sfrutti tale tecnologia per il proprio lavoro. Come è noto, oggi sono disponibili molteplici modalità di accesso alla rete, suddivisibili in due macro aree ben definite: connessioni broad band (convenzionalmente caratterizzate da velocità superiore ai 2 Mbps) e connessioni narrow band (nel caso in cui la velocità di trasmissione sia inferiore a detta soglia). Dalla rilevazione effettuata è risultato che 72,3% delle imprese piemontesi accede ad Internet attraverso la banda larga. 5 Da: Ferro, N.C. Helbig, J. R. Gil-Garcia, The Digital Divide Metaphor: Understanding Paths to IT Literacy, Dicembre 2006

19 Base: imprese piemontesi connesse ad internet 100% 80% 60% 40% 20% 0% 7,5% 18,4% 75,4% 8,6% 6,1% 1,3% Modem ISDN DSL Fibra ottica Wireless Satellitare FONTE: Osservatorio ICT del Piemonte, Figura 3.8. Tipologia di connessione adottata Se si vogliono valutare i trend di adozione a partire dal 2005 (Figura 3.8), si nota un forte incremento di soluzioni di connettività DSL, a discapito di tecnologie ormai obsolete quali la linea ISDN e, soprattutto, il modem. L incremento delle reti senza fili (Wireless e satellitare) è stato costante negli ultimi tre anni, mentre la diffusione della fibra ottica sembra aver subito una arresto. In termini di ampiezza di banda e fruibilità dei contenuti web, la connessione DSL può essere considerata sufficiente, anche se questa tecnologia consente diverse possibilità in termini di velocità, permettendo connessioni che, normalmente, coprono un range che va dai 2 Mbps ai 20 Mbps. La Figura 3.10 illustra le motivazioni addotte dalle imprese che non usufruiscono di connessioni a banda larga (velocità superiore ai 2Mbps). Il 26,6% di queste dichiara che la connessione a banda larga non è disponibile nel territorio in cui è ubicata, a testimonianza del fatto che il divario digitale, benché fortemente ridimensionato, è ancora presente in alcune aree del Piemonte.

20 Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte, 2008 Figura 3.9. Copertura del Piemonte tramite tecnologie a banda larga a maggio 2008 Non disponibile nell'area 26,6% Non necessario 22,6% Costo troppo elevato 18,4% Adozione pianificata 8,1% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% Base: imprese piemontesi senza connessione a banda larga Figura Motivazioni al non utilizzo di connessioni a banda larga Interessante, soprattutto se visto nell ottica dei fornitori di servizi e dei decisori pubblici, è il dato per cui il 36% delle imprese si dichiarerebbe interessato all adozione di una connessione superiore ai 10 Mbps: si può quindi supporre un aumento nei prossimi anni della richiesta di banda, con conseguente obsolescenza delle connessioni a 2 Mbps. La Figura 3.11 pone l attenzione sul rapporto delle imprese piemontesi con i loro fornitori di connettività. Il grafico a torta mostra un grado di soddisfazione verso i servizi offerti dagli ISP

21 medio-alto, tanto che solo poco più del 10% delle imprese connesse ad Internet si dichiara poco o assolutamente non soddisfatta del proprio fornitore di connettività. Inoltre il 57% delle imprese connesse dichiara di aver stipulato con i propri ISP dei contratti che prevedono condizioni (tariffe o servizi) specifiche. Tale percentuale cresce al crescere della dimensione aziendale, tanto che ben l 80% delle imprese di maggiori dimensioni ha risposto in maniera affermativa a tale domanda. Ne consegue che è necessario che i fornitori di contratti di connettività sviluppino la propria offerta anche attraverso la proposta di contratti ad hoc soprattutto a quelle realtà aziendali che potrebbero averne maggiore necessità. BASE: tutte le imprese connesse ad Internet 9,9% 3,2% 44,4% Pienamente soddisfatti Non molto soddisfatti 2,6% non so 39,8% Abbastanza soddisfatti Assolutamente insoddisfatti (a) Grado di soddisfazione verso fornitori di connettività Base: tutte le imprese connesse ad Internet 100% 80% 60% 40% 20% 0% 56,9% 52,6% 61,0% 80,0% PIEMONTE 10-49dip dip >250dip (b) Imprese che hanno stipulato contratti con ISP per la connessione ad Internet, richiedendo condizioni di servizio e di tariffa specifiche Figura Soddisfazione verso fornitori di connettività e contratti con ISP a servizi e tariffe specifiche Passando ad analizzare particolari tipologie di rete che permettono la comunicazione interna ed esterna in azienda le rilevazioni hanno permesso di numerose imprese hanno deciso di investire nell adozione di una rete locale LAN (Local Area Network), ovvero di un infrastruttura in grado di supportare servizi finalizzati alla condivisione di informazioni e risorse, attraverso una rete locale di computer collegati all interno di un ambiente fisico delimitato (ad esempio la sede aziendale). La percentuale di adozione delle reti LAN si è ormai assestata intorno all 80%, facendo ragionevolmente supporre di essere giunti ad un livello di saturazione per quel che riguarda la sua diffusione, mentre appare solo all inizio, ma in crescita, il processo di diffusione riguardante le reti LAN wireless (il cui livello di adozione è arrivato al 27%), Tabella 3.2.

22 LAN 81,0% LAN 9,6 Wireless LAN 27,0% Wireless LAN 3,2 0% 20% 40% 60% 80% 100% Base: imprese piemontesi connesse ad internet (a) tasso di adozione Num anni di adozione (base: imprese con LAN o WLAN) (b) numero anni adozione Figura Tasso e anni di adozione di LAN e WLAN Tutte imprese dip dip >= 250 dip LAN 81,00% 80,00% 84,75% 78,57% WLAN 27,00% 27,41% 25,86% 42,86% FONTE:Osservatorio ICT del Piemonte, 2007 Tabella 3.1. Tassi di adozione di LAN e WLAN per dimensione aziendale LAN 81,00% 80,34% 73,30% WLAN 27,00% 24,70% ND FONTE:Osservatorio ICT del Piemonte, Tabella 3.2. Tassi di adozione di LAN e WLAN negli anni I valori dei tassi di diffusione per dimensione aziendale, Tabella 3.1, mostrano come non esistano differenze significative nell adozione della LAN classica tra le imprese piccole, quelle medie e quelle grandi, mentre spicca come passando dalle imprese piccole a quelle grandi il tasso di diffusone delle WLAN passi dal 27,4% al 42,9%: tale tecnologia, è ancora in una fase di diffusione embrionale e per questo motivo sono soprattutto le realtà maggiori a sentire l esigenza di utilizzarla. Le tecnologie finora presentate possono consentire l installazione di una rete Intranet, ovvero di una rete che utilizza protocolli tipici del mondo Internet (TCP/IP), ma è riservata all'organizzazione che la adotta. Le reti dedicate possono non essere limitate all ambiente aziendale, ma consentire il collegamento e lo scambio di dati anche con realtà vicine all azienda. In questi casi si parla di rete Extranet, ovvero di una rete privata che utilizza il protocollo TCP/IP e il sistema di telecomunicazioni pubblico per condividere, in sicurezza, informazioni con soci, acquirenti, fornitori. La diffusione di entrambe queste tecnologie ha subito una lieve crescita nel corso degli ultimi anni, Tabella 3.3. Inoltre essa è notevole nelle aziende di grandi dimensioni (circa l 87% di queste possiede una intranet e il 67% una extranet), ma ancora bassa in quelle medio piccole (solo il 42% di queste si è dotata di una intranet e solo il 15% di una extranet ).

23 Figura Presenza di reti Intranet ed Extranet nelle aziende piemontesi, per dimensione aziendale Intranet 48,50% ND 41,00% Extranet 18,70% 12,08% ND FONTE:Osservatorio ICT del Piemonte, Tabella 3.3. Tassi di adozione di Intranet ed Extranet negli anni INTRANET ED EXTRANET VERSO IL WEB 2.0 Le Intranet e le extranet sono ambienti incentrati sulle persone: le persone possono informarsi, comunicare e collaborare attraverso questi sistemi. L'affermazione del Web 2.0 e dei social networks ha posto l'accento sull'ultimo di questi aspetti: la collaborazione. Creare Intranet per raccogliere competenze fornire strumenti per agevolare la collaborazione intorno a un obiettivo comune è una sfida che le aziende devono raccogliere. Blog e wiki, ad esempio, potrebbero essere strumenti molto utili nelle Intranet perché eliminerebbero i vincoli spaziali e temporali della collaborazione. In questo modo l'organizzazione del lavoro sarebbe meno rigida e più aperta a recepire stimoli e innovazioni. In questa ottica si presuppone verranno riprogettate in futuro le Intranet e le Extranet di quelle imprese piemontesi che mostreranno un atteggiamento favorevole verso questa nuova concezione dell offerta di servizi on line. L analisi della dotazione informatica delle imprese piemontesi si può concludere proponendo due ultime informazioni, la prima delle quali riguardanti l utilizzo di software open source. Dalla Figura 3.14 si evince che il 30% delle imprese piemontesi ricorre a tale tipologia di software (nel 2006 la percentuale era solo del 22,9%), anche se l 84,2% di queste dichiara comunque di rifornirsi principalmente di software proprietario.

24 Base: tutte le imprese piemontesi Utilizzo solo SW proprietario 70,6% Utilizzo SW aperto 29,4% >Open source (8,0%) >Proprietario (84,2%) Non so (7,8%) Figura Imprese piemontesi che utilizzano software open source e proprietario Negli anni ha assunto notevole importanza per le aziende la necessità di proteggere i propri dati da eventuali crash dei sistemi o da intrusioni fraudolente. La consapevolezza, la formazione e il continuo aggiornamento professionale sono gli strumenti più efficaci per far fronte ai problemi della sicurezza informatica, che devono essere affrontati con opportune policy volte a coordinare gli apparati e le procedure di sicurezza all interno dell azienda e a garantire il trasferimento di informazioni sensibili sulla rete. Pressoché tutte le aziende hanno installato nei propri sistemi software antivirus, ma ci sono altri sistemi ancora poco utilizzati nonostante possano essere fondamentali per la protezione di dati critici. La Figura 4.21 mostra i tassi di adozione di alcune tecnologie per la sicurezza, relazionate alla dimensione aziendale. Base: tutte le imprese piemontesi 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 86% 27% Firewall SSL Software antiintrusioni 42% 10-49dip dip 42% Piani di disaster recovery 39% Formazione ai dipendenti per la sicurezza >250dip PIEMONTE Figura Utilizzo di sistemi di sicurezza da parte delle imprese piemontesi

25 Le tecnologie maggiormente adottate sono i software antivirus (utilizzati pressoché da tutte le imprese) e i firewall (utilizzati da più dell 85% delle imprese). Meno utilizzati, specialmente nelle imprese medio piccole, sono invece quegli strumenti maggiormente professionali e costosi come la connessione crittografata SSL e i piani di disaster recovery. Un dato poco confortante è che solo il 39% dei dipendenti ha partecipato a corsi di formazione riguardanti la sicurezza informatica, registrando un forte calo rispetto al 2006, quando il 60% dei dipendenti aveva partecipato a corsi di questo tipo. Spesso la sicurezza informatica e l integrità dei dati dipende proprio dall attenzione e dall approccio tenuto da chi i dati li legge, elabora e trasferisce: il rispetto di alcune norme basilari può essere più efficace che non l adozione di sofisticati sistemi. L analisi della dotazione informatica delle aziende piemontesi mette in luce come le tecnologie informatiche di base quali PC, Internet, sistemi di sicurezza, la rete aziendale abbiano ormai raggiunto tassi di adozione significativi. Inoltre la disponibilità di connessioni ad elevata velocità di trasmissione in gran parte del territorio piemontese ha permesso una migliore fruizione del web Presenza sul web e offerta di servizi Il potenziale comunicativo del Web è ormai evidente a tutti gli attori del mondo economico. Che sia esso uno mezzo per vendere/acquistare prodotti e servizi o semplicemente un mezzo informativo per favorire la comunicazione tra impresa e utente, il sito aziendale è diventato un elemento molto diffuso. In Piemonte il tasso di diffusione dei siti web aziendali è notevole, raggiungendo l 80% (percentuale stabile dal 2005) e attestandosi a livelli notevolmente superiori rispetto alla media italiana (60%) ed europea (70%) 6. Base: tutte le imprese piemontesi 90% 75% 60% 45% 30% 15% 0% 78,4% 81,6% 80,5% FONTE:Osservatorio ICT del Piemonte, EU25 70% Piemonte 80% FONTE: Osservatorio ICT del Piemonte, 2007; EUROSTAT 2007 Italia 60% Figura Imprese con sito web, confronto negli anni ed a livello internazionale Se si analizzano le funzionalità implementate nei siti Web piemontesi, tuttavia, si rileva che l 80% ei siti sono prioritariamente una semplice vetrina commerciale, e non propongono alcun servizio all utente. Solo l 11% dei siti permette transazioni commerciali e ancora meno (intorno 6 Fonte: Eurostat, 2007

26 al 10%) sono i siti dotati di applicazioni che consentono il contributo interattivo dell utente (ad esempio attraverso blog o account personalizzati). Forum di discussione Personalizzazione prodotti/servizi Transazioni commerciali Account per servizi personalizzati Newsletter/ feed RSS Ricerca lavoro Servizi post vendita / reclami 2,5% 3,8% 11,0% 11,8% 13,3% 17,8% 22,7% Consultazione catalogo e/o stato consegne 36,1% Informazioni su prodotti e servizi dell'impresa 88,4% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Base: imprese con sito web Figura Funzioni implementate nei siti web Il Web è, per definizione, uno strumento di comunicazione universale, accessibile da qualunque parte del Mondo. Per poter sfruttare questa caratteristica, i siti delle aziende dovrebbero essere tradotti nel maggior numero di lingue straniere possibili (o, perlomeno, nelle lingue dei Paesi in cui l azienda opera). A tale proposito, il 68% dei siti delle aziende piemontesi è tradotto in almeno una lingua diversa dall italiano (prima fra tutte l inglese), con un incremento dell 8% dal Come si è visto, i siti web sono molto diffusi in Piemonte, eppure, l impressione generale è che molte realtà, soprattutto medio - piccole, utilizzano Internet soltanto per allinearsi ai concorrenti, senza realmente sfruttarne le opportunità. L idea di utilizzare il Web come una sorta di enorme piazza telematica nella quale esporre la propria merce è un passo avanti notevole, ma è necessario, però, fare alcune differenze. Infatti, un conto è avere un sito-vetrina fatto a regola d arte, completo, pienamente informativo dell attività dell azienda e del mercato di riferimento, ricco di segnalazioni alle possibilità commerciali (produzione, catalogo completo, promozioni), mentre di tutt altro tenore è il giudizio se il sito-vetrina è costituito da una sola pagina Web aziendale, con la descrizione sommaria dell attività e priva di ogni riferimento utile ai potenziali clienti. Il concetto di semplice sito-vetrina andrebbe comunque superato, attraverso l implementazione di opzioni e servizi originali, anche se non particolarmente complessi, così da fornire all azienda un ritorno in termini di numero di contatti e, soprattutto, in termini d immagine. MERCATO Relativamente all offerta di servizi e prodotti on line è bene, a questo punto del documento, soffermarsi sul mercato indotto dalla presenza on line delle aziende piemontesi. Sono stati proposti, infatti, or ora i dati riguardanti i siti web delle aziende piemontesi, da cui è emerso che essi permettono una limitata interazione con l utente finale, ad esempio solo l 11% dei siti consente transazioni on line. Generalizzando l analisi, ovvero chiedendo direttamente alle imprese se acquistano o vendono prodotti/servizi on line (indipendentemente quindi, dal fatto che questo venga fatto o meno attraverso il sito aziendale), si riscontrano alcuni dati

27 interessanti. Solo il 10% delle imprese vende on line, ma il 40% acquista on line, con un incremento di entrambi i valori percentuali dal 2006 (Figura 3.18), dati molto bassi sia se confrontati con la media italiana che a livello europeo (Figura 2.7), soprattutto per quanto riguarda le vendite on line. BASE: tutte le imprese piemontesi 50% 40% 40,3% 33,5% 30% 20% 10% 9,1% 9,8% 0% Vendite on line Acquisti on line FONTE: Osservatorio ICT del Piemonte, Figura Imprese che vendono/acquistano on line Il fatto che la percentuale di acquirenti sia maggiore rispetto a quella dei venditori, induce a pensare che alcune imprese credono nelle potenzialità della rete come veicolo di scambi commerciali (infatti acquistano), ma poi non si sentono pronte o non hanno le competenze per diventare loro stesse erogatrici di servizi on line. Consentendo all impresa l acquisizione di nuove potenziali fasce di mercato, la vendita on line è assimilabile ad un indicatore di dinamicità, che presuppone una volontà di rivoluzionare il sistema organizzativo in atto, accostando progressivamente il proprio business al mondo dell'informatica e presupponendo la presenza di un front-end aziendale generalmente in grado di compiere una molteplicità di operazioni utili a supportare il completamento delle transazioni: configurazione del prodotto, pricing, ordinazione, pagamento in linea, servizi di assistenza post-vendita. Considerando le diverse tipologie di utenza a cui si rivolgono i servizi di vendita on line (Figura 3.19), si evidenzia come il 59% delle transazioni avvenga tra utenze business (B2B), mentre il 39% tra impresa e consumatore (B2C). Molto bassa (2%) è la percentuale di transazioni effettuate tra impresa e Pubblica amministrazione (B2A).

28 Base: imprese che vendono on-line B2C 38,9% B2A 2,1% B2B 59,0% Figura Vendite on line per tipologia di cliente Per quanto riguarda, invece, gli acquisti on line, si può notare dalla figura successiva come i canali scelti dalle imprese siano quelli più tradizionali (il 60% delle imprese acquista direttamente attraverso siti web) e come sia abbastanza limitata la creazione di piattaforme comuni per le transazioni, quali e-marketplaces o sistemi completi di integrazione tra azienda e fornitori. integrazione sistema IT azienda/fornitori 24,1% e-marketplaces 19,0% sito aziendale 59,9% 0% 20% 40% 60% BASE: tutte le imprese che acquistano on line Figura Canali acquisto on line IL COMMERCIO ELETTRONICO VERSO IL WEB 2.0 Il web 2.0 trova applicazioni anche nell'e-commerce e nel commercio elettronico di largo consumo online attraverso, ad esempio, portali che offrono i servizi dei siti tradizionali offrendo consigli per gli acquisti o permettendo scambi di informazioni tra venditori e acquirenti. Il quadro descritto per le imprese piemontesi, tuttavia, mostra come i siti web siano ancora concepiti secondo lo standard tradizionale che si limita in molti casi al semplice reperimento di informazioni o all acquisto (o vendita) tramite modalità on line senza ulteriori applicazioni collegate. Iniziano ad intravedersi, tuttavia, i primi segnali della volontà da parte di alcune realtà imprenditoriali di proiettarsi verso il paradigma appena descritto (forum, personalizzazioni, account personalizzati etc.).

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Gennaio 2005 Indice Introduzione Obiettivo e metodologia dell indagine Composizione e rappresentatività

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

Sistemi informativi aziendali struttura e processi

Sistemi informativi aziendali struttura e processi Sistemi informativi aziendali struttura e processi Concetti generali sull informatica aziendale Copyright 2011 Pearson Italia Prime definizioni Informatica Scienza che studia i principi di rappresentazione

Dettagli

L uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle imprese Anni 2003-2004

L uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle imprese Anni 2003-2004 9 giugno 2005 L uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle imprese Anni 2003-2004 Ufficio della comunicazione Tel. + 39 06.4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel.

Dettagli

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE. Rete telematica e servizi di supporto ICT

SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE. Rete telematica e servizi di supporto ICT SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE Rete telematica e servizi di supporto ICT La rete telematica regionale LEPIDA ed il SISTEMA a rete degli SUAP come esempi di collaborazione fra Enti della PA per

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

La Pubblica Amministrazione consumatore di software Open Source

La Pubblica Amministrazione consumatore di software Open Source La Pubblica Amministrazione consumatore di software Open Source Dipartimento per l Innovazione e le Tecnologie Paola Tarquini Sommario Iniziative in atto Una possibile strategia per la diffusione del Software

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

Progetto Atipico. Partners

Progetto Atipico. Partners Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

SOLUZIONE Web.Orders online

SOLUZIONE Web.Orders online SOLUZIONE Web.Orders online Gennaio 2005 1 INDICE SOLUZIONE Web.Orders online Introduzione Pag. 3 Obiettivi generali Pag. 4 Modulo di gestione sistema Pag. 5 Modulo di navigazione prodotti Pag. 7 Modulo

Dettagli

Trasparenza e Tracciabilità

Trasparenza e Tracciabilità Trasparenza e Tracciabilità Il punto di vista delle stazioni appaltanti e le tipologie di strumenti informatici di supporto Dott. Ing. Paolo Mezzetti Ferrara 8 Maggio 2015 Contenuti I Profilo STEP II Il

Dettagli

RETI DI COMPUTER Reti Geografiche. (Sez. 9.8)

RETI DI COMPUTER Reti Geografiche. (Sez. 9.8) RETI DI COMPUTER Reti Geografiche (Sez. 9.8) Riepilogo Reti lez precedente reti locali o LAN (Local Area Network): connette fisicamente apparecchiature su brevi distanze Una LAN è solitamente interna a

Dettagli

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino

Dettagli

Report di valutazione studiolegalebraggio.it

Report di valutazione studiolegalebraggio.it Roma, li 15/01/2013 Report di valutazione studiolegalebraggio.it Il presente documento è redatto allo scopo di mostrare e analizzare le performance del sito web a due mesi e mezzo dalla pubblicazione online,

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

Indagine sulla diffusione del wireless nelle università italiane

Indagine sulla diffusione del wireless nelle università italiane Indagine sulla diffusione del wireless nelle università italiane - A cura di Massimo Carfagna - Finanziato nell ambito della convenzione siglata il 19 luglio 2007 tra il Dipartimento per l Innovazione

Dettagli

La Guida per l Organizzazione degli Studi professionali

La Guida per l Organizzazione degli Studi professionali La Guida per l Organizzazione degli Studi professionali Gianfranco Barbieri Senior Partner di Barbieri & Associati Dottori Commercialisti Presidente dell Associazione Culturale Economia e Finanza gianfranco.barbieri@barbierieassociati.it

Dettagli

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI: LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.

Dettagli

La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi.

La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi. INTRODUZIONE La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi. Nel corso di alcuni mesi del 2008 sono state distribuite delle schede anonime, da

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

DEPLOY YOUR BUSINESS

DEPLOY YOUR BUSINESS DEPLOY YOUR BUSINESS COS É ARROCCO? E uno strumento online per lo sviluppo del Piano Economico-Finanziario del Business Plan. Arrocco è uno strumento online appositamente progettato per lo sviluppo di

Dettagli

INDAGINE SUI FABBISOGNI DI SERVIZI A FAVORE DELLE IMPRESE DEL SETTORE AGROALIMENTARE

INDAGINE SUI FABBISOGNI DI SERVIZI A FAVORE DELLE IMPRESE DEL SETTORE AGROALIMENTARE A cura di: INDAGINE SUI FABBISOGNI DI SERVIZI A FAVORE DELLE IMPRESE DEL SETTORE AGROALIMENTARE PRESENTAZIONE DEI RISULTATI 1 - Criticità - Fabbisogni - Tendenze di sviluppo Il presente rapporto illustra

Dettagli

Formazione in rete e apprendimento collaborativo

Formazione in rete e apprendimento collaborativo Formazione in rete e apprendimento collaborativo Ballor Fabio Settembre 2003 Cos è l e-learning Il termine e-learning comprende tutte quelle attività formative che si svolgono tramite la rete (Internet

Dettagli

Area Marketing. Approfondimento

Area Marketing. Approfondimento Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di

Dettagli

Ministero dell industria

Ministero dell industria PRINCIPI Principi di base per il Commercio Elettronico Legislazione leggera e minimo intervento di regolazione Regole chiare e semplici Sviluppo guidato dal mercato Linee guida coordinate a livello europeo.

Dettagli

Creare una Rete Locale Lezione n. 1

Creare una Rete Locale Lezione n. 1 Le Reti Locali Introduzione Le Reti Locali indicate anche come LAN (Local Area Network), sono il punto d appoggio su cui si fonda la collaborazione nel lavoro in qualunque realtà, sia essa un azienda,

Dettagli

PROGETTO PER L INTERCONNESSIONE E LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI TRA LE STRUTTURE INFORMATIVE PIEMONTESI

PROGETTO PER L INTERCONNESSIONE E LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI TRA LE STRUTTURE INFORMATIVE PIEMONTESI PROGETTO PER L INTERCONNESSIONE E LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI TRA LE STRUTTURE INFORMATIVE PIEMONTESI Regione Piemonte Comunicazione Istituzionale della Giunta Regionale Direttore: Roberto Moisio

Dettagli

1. La velocità dell ADSL in Italia: evoluzione dal 2010 ad oggi

1. La velocità dell ADSL in Italia: evoluzione dal 2010 ad oggi Velocità ADSL: analisi della velocità media delle connessioni internet in Italia. Aumenta molto lentamente la velocità media delle connessioni ADSL italiane: secondo le rilevazioni di SosTariffe.it, che

Dettagli

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate

Dettagli

Sul Web sono editoria, turismo e telecomunicazioni i settori più attivi

Sul Web sono editoria, turismo e telecomunicazioni i settori più attivi Tel. +39 0421 65261 Mob. + 39 348 0862267 ufficiostampa@mm-one.com Sul Web sono editoria, turismo e telecomunicazioni i settori più attivi Sfruttano al meglio le potenzialità offerte dalla rete per sviluppare

Dettagli

Il settore moto e il credito al consumo

Il settore moto e il credito al consumo Il settore moto e il credito al consumo Rapporto di ricerca ISPO per Marzo 2010 RIF. 1201V110 Indice 2 Capitolo 1: Lo scenario pag. 3 Capitolo 2: Il Credito al Consumo: atteggiamenti 13 Capitolo 3: Il

Dettagli

ESPORTIAMO L ECCELLENZA

ESPORTIAMO L ECCELLENZA ESPORTIAMO L ECCELLENZA Le PMI italiane per poter avere un futuro e crescere hanno l esigenza di uscire dai confini territoriali italiani per vendere i loro prodotti sui mercati esteri. Questa necessità,

Dettagli

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Indagine ottenuta grazie alla somministrazione di questionario ad oltre 260

Dettagli

Turismo Virtual Turismo Virtual Turismo Virtual

Turismo Virtual Turismo Virtual Turismo Virtual Da una collaborazione nata all inizio del 2011 tra le società Annoluce di Torino e Ideavity di Porto (PT), giovani e dinamiche realtà ICT, grazie al supporto della Camera di Commercio di Torino, nasce

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia

Dettagli

EasyCloud400. Il tuo AS/400. Come vuoi, quanto vuoi. Telecomunicazioni per l Emilia Romagna. Società del Gruppo Hera

EasyCloud400. Il tuo AS/400. Come vuoi, quanto vuoi. Telecomunicazioni per l Emilia Romagna. Società del Gruppo Hera EasyCloud400 Il tuo AS/400. Come vuoi, quanto vuoi. Telecomunicazioni per l Emilia Romagna Società del Gruppo Hera L opportunità Aumentare la flessibilità dell azienda in risposta ai cambiamenti dei mercati.

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

Indice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2

Indice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2 Mercato libero dell energia elettrica e del gas: evoluzione dalla liberalizzazione, passaggi dal servizio di Maggior Tutela e confronto con altri Paesi europei. Indice: Indice; p. 1 Introduzione; p. 2

Dettagli

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello

Dettagli

Programma Gioventù in Azione 2007-2013

Programma Gioventù in Azione 2007-2013 Programma Gioventù in Azione 2007-2013 Questionario rivolto agli Enti pubblici, Gruppi informali, Organizzazioni e Giovani partecipanti coinvolti nel Programma GiA in FVG Udine, 30 gennaio 2012 L indagine

Dettagli

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze 110 BUSINESS & IMPRESE Maurizio Bottaro Maurizio Bottaro è family business consultant di Weissman Italia RETI D IMPRESA Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle

Dettagli

LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA

LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA L evento fieristico si presenta come momento imprescindibile in modo particolare per le piccole

Dettagli

ascoltare ispirare e motivare miglioramento problem solving Flex360 pianificare comunicare la vision organizzare

ascoltare ispirare e motivare miglioramento problem solving Flex360 pianificare comunicare la vision organizzare Flex360 La valutazione delle competenze online comunicare la vision ascoltare problem solving favorire il cambiamento proattività pianificare miglioramento organizzare ispirare e motivare Cos è Flex360

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI

SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI ANALISI SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI Descrizione dell indagine e del panel utilizzato L associazione itsmf Italia

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

COMUNE DI PISA DIREZIONE SERVIZI EDUCATIVI AFFARI SOCIALI

COMUNE DI PISA DIREZIONE SERVIZI EDUCATIVI AFFARI SOCIALI COMUNE DI PISA DIREZIONE SERVIZI EDUCATIVI AFFARI SOCIALI REPORT DI RILEVAZIONE DEL GRADIMENTO DEL SERVIZIO EDUCATIVO 0-3 anni Anno Scolastico 2011/12 A cura della Direzione Servizi Educativi - Affari

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UK27U ATTIVITÀ 58.21.00 EDIZIONE DI GIOCHI PER COMPUTER ATTIVITÀ 58.29.00 EDIZIONE DI ALTRI SOFTWARE A

STUDIO DI SETTORE UK27U ATTIVITÀ 58.21.00 EDIZIONE DI GIOCHI PER COMPUTER ATTIVITÀ 58.29.00 EDIZIONE DI ALTRI SOFTWARE A STUDIO DI SETTORE UK27U ATTIVITÀ 58.21.00 EDIZIONE DI GIOCHI PER COMPUTER ATTIVITÀ 58.29.00 EDIZIONE DI ALTRI SOFTWARE A PACCHETTO (ESCLUSI I GIOCHI PER COMPUTER) ATTIVITÀ 62.01.00 PRODUZIONE DI SOFTWARE

Dettagli

Le imprese italiane e la multicanalità: strategie del gregge o piena consapevolezza? Giuliano Noci giuliano.noci@polimi.it

Le imprese italiane e la multicanalità: strategie del gregge o piena consapevolezza? Giuliano Noci giuliano.noci@polimi.it Le imprese italiane e la multicanalità: strategie del gregge o piena consapevolezza? Giuliano Noci giuliano.noci@polimi.it 1/42 Agenda Multicanalità: perdersi e ritrovarsi nel mare di definizioni Multicanalità:

Dettagli

YOU ARE WHAT YOU CURATE COS E LA CONTENT CURATION E COME APPLICARLA

YOU ARE WHAT YOU CURATE COS E LA CONTENT CURATION E COME APPLICARLA YOU ARE WHAT YOU CURATE COS E LA CONTENT CURATION E COME APPLICARLA YOU ARE WHAT YOU CURATE INTRODUZIONE DEFINIZIONE: COS E LA CONTENT CURATION? PERCHE FARNE USO IL CONTENT CURATOR COME NON FARE CONTENT

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

Tecnologie dell informazione e della comunicazione per le aziende

Tecnologie dell informazione e della comunicazione per le aziende ! "#$%&"'$(&)*++,%#,"'"(&("##&-"!"# "!$"#% "#. "/$)#&,0$($'$&01,%2"3&,0&&0 "3&$0("'"*03&,0$&)#$2&01,%2"#&4&!!" 5 "+&"0&1&-"3&,0$($')&)#$2"&01,%2"#&4, "3&$0("'$ &0(&4&(*"3&,0$$'"0"'&)&($'$+,))&6&'&"%$$

Dettagli

SISTEMA INFORMATIVO AGRICOLO REGIONALE AGGIORNAMENTO PROGETTO OPERATIVO PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DI COMUNICAZIONE

SISTEMA INFORMATIVO AGRICOLO REGIONALE AGGIORNAMENTO PROGETTO OPERATIVO PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DI COMUNICAZIONE S.I.A.R. SISTEMA INFORMATIVO AGRICOLO REGIONALE AGGIORNAMENTO PROGETTO OPERATIVO PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DI COMUNICAZIONE - Luglio 2005 - --- Servizio Affari Generali e Amministrativi, Sistema

Dettagli

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI PIANIFICAZIONE STRATEGICA NELL ELABORAZIONE

Dettagli

Banda Ultra Larga Sardegna. Piero Berritta Assessorato degli affari generali, personale e riforma della regione

Banda Ultra Larga Sardegna. Piero Berritta Assessorato degli affari generali, personale e riforma della regione Banda Ultra Larga Sardegna Piero Berritta Assessorato degli affari generali, personale e riforma della regione D.G. Affari Generali e Società dell Informazione Servizio Infrastrutture Tecnologiche per

Dettagli

Grazie a Ipanema, Coopservice assicura le prestazioni delle applicazioni SAP & HR, aumentando la produttivita del 12%

Grazie a Ipanema, Coopservice assicura le prestazioni delle applicazioni SAP & HR, aumentando la produttivita del 12% Grazie a Ipanema, Coopservice assicura le prestazioni delle applicazioni SAP & HR, aumentando la produttivita del 12% CASE STUDY TM ( Re ) discover Simplicity to Guarantee Application Performance 1 Gli

Dettagli

Innovare i territori. Ennio Lucarelli Vice Presidente Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici

Innovare i territori. Ennio Lucarelli Vice Presidente Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici Innovare i territori Ennio Lucarelli Vice Presidente Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici 1 La Federazione CSIT Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici 51 Associazioni di Categoria (fra

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

IL CONTROLLO DI GESTIONE

IL CONTROLLO DI GESTIONE IL CONTROLLO DI GESTIONE CORSO BASE Milano, 20 e 21 maggio 2014 A cura di dottor Alessandro Tullio Studio di Consulenza dottor Alessandro Tullio Il controllo di gestione ed Il ruolo del Controller Docente:

Dettagli

GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL

GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL 66% Una survey del Politecnico di Milano mostra dati positivi sia per la rilevanza percepita sia per la diffusione dei progetti.

Dettagli

REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013

REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013 REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013 COMITATO DI SORVEGLIANZA 11 GIUGNO 2015 Presentazione del RAE al 31 dicembre 2014 ASPETTI PRINCIPALI DEL RAE

Dettagli

Capire i benefici di una rete informatica nella propria attività. I componenti di una rete. I dispositivi utilizzati.

Capire i benefici di una rete informatica nella propria attività. I componenti di una rete. I dispositivi utilizzati. LA RETE INFORMATICA NELL AZIENDA Capire i benefici di una rete informatica nella propria attività. I componenti di una rete I dispositivi utilizzati I servizi offerti LA RETE INFORMATICA NELL AZIENDA Copyright

Dettagli

Cloud Computing Stato dell arte, Opportunità e rischi

Cloud Computing Stato dell arte, Opportunità e rischi La ISA nasce nel 1994 Si pone sul mercato come network indipendente di servizi di consulenza ICT alle organizzazioni nell'ottica di migliorare la qualità e il valore dei servizi IT attraverso l'impiego

Dettagli

Codice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS)

Codice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS) Codice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS) Release 3 Gennaio 2010 Pagina 1 di 11 Indice Premessa...3 Obiettivi e Valori...4 Azioni...6 Destinatari. 8 Responsabilità....9 Sanzioni...11 Pagina 2 di 11

Dettagli

QUESTIONARIO COMMISSIONE INARCASSA

QUESTIONARIO COMMISSIONE INARCASSA QUESTIONARIO COMMISSIONE INARCASSA ELABORAZIONE dei RISULTATI La Commissione InarCassa ha elaborato un questionario sul livello di conoscenza, partecipazione, soddisfazione ed efficienza della Cassa di

Dettagli

4.1 LE MODALITÀ DI EROGAZIONE

4.1 LE MODALITÀ DI EROGAZIONE LE MODALITÀ DI EROGAZIONE E LE METODOLOGIE FORMATIVE CAPITOLO 4 4.1 LE MODALITÀ DI EROGAZIONE Il questionario utilizzato per la rilevazione delle attività formative svolte nel 2002 ha proposto una nuova

Dettagli

Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio.

Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio. Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio. Articolo 1 Srl Soluzioni HR - Aut. Min. Lav. Prot. N. 1118 del 26/11/04 CARTA DEI SERVIZI INDICE Presentazione di Articolo 1 Srl Carta

Dettagli

SAP per centralizzare tutte le informazioni aziendali

SAP per centralizzare tutte le informazioni aziendali Grandi Navi Veloci. Utilizzata con concessione dell autore. SAP per centralizzare tutte le informazioni aziendali Partner Nome dell azienda Ferretticasa Spa Settore Engineering & Costruction Servizi e/o

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

Osservatorio SosTariffe.it ADSL Consumer

Osservatorio SosTariffe.it ADSL Consumer Osservatorio SosTariffe.it ADSL Consumer Le tariffe per l abbonamento ADSL in Europa: analisi su prezzi e velocità proposti dai principali Provider europei INDICE p. 1 1. Le tariffe ADSL in Europa e in

Dettagli

martedì 17 aprile 12 1

martedì 17 aprile 12 1 1 Come nasce l impresa La voglia di crescere creare qualcosa che non esiste Così nel 2000 dopo anni di esperienza nel settore informatico nasce 2 Intenzione Creare un software in grado di gestire progetti

Dettagli

ENTERPRISE SOLUTION CROSS SOLUTION PROFESSIONAL SOLUTION SERVIZI E FORMAZIONE

ENTERPRISE SOLUTION CROSS SOLUTION PROFESSIONAL SOLUTION SERVIZI E FORMAZIONE 1 ENTERPRISE SOLUTION 2 CROSS SOLUTION PROFESSIONAL SOLUTION 3 4 SERVIZI E FORMAZIONE CHI SIAMO Flor Informatica S.r.l. nasce nel 1980 con l obiettivo di fornire soluzioni professionali a Studi e piccole

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

Si tratta di dati superiori alla media pari a 52,2% e 52,1%.

Si tratta di dati superiori alla media pari a 52,2% e 52,1%. L uso del personal computer e la connettività per imprenditori, lavoratori in proprio, liberi professionisti e dirigenti che utilizzano internet è elevata: rispettivamente 71,9% e 72,0% dei casi. Si tratta

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

Comprendere il Cloud Computing. Maggio, 2013

Comprendere il Cloud Computing. Maggio, 2013 Comprendere il Cloud Computing Maggio, 2013 1 Cos è il Cloud Computing Il cloud computing è un modello per consentire un comodo accesso alla rete ad un insieme condiviso di computer e risorse IT (ad esempio,

Dettagli

Il fenomeno della geolocalizzazione. Ugo Benini

Il fenomeno della geolocalizzazione. Ugo Benini Il fenomeno della geolocalizzazione Ugo Benini pagina 1 di 9 Cos è la geolocalizzazione Come si è evoluto il concetto di geolocalizzazione negli ultimi anni? Quali le ricadute nel mondo dei Social Network?

Dettagli

esales Forza Ordini per Abbigliamento

esales Forza Ordini per Abbigliamento esales Rel. 2012 Forza Ordini per Abbigliamento Scopo di questo documento è fornire la descrizione di una piattaforma di Raccolta Ordini via Web e la successiva loro elaborazione in ambiente ERP Aziendale.

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

BUONE PRATICHE DI CUSTOMER SATISFACTION

BUONE PRATICHE DI CUSTOMER SATISFACTION BUONE PRATICHE DI CUSTOMER SATISFACTION FORUM PA 2011 10 maggio Il «kit» di customer satisfaction 2.0 L AMMINISTRAZIONE Istituto Nazionale della Previdenza Sociale I numeri: 177 sedi 344 agenzie 20 mln

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

"L impatto dell Information Technology sulle aziende del terziario in Italia"

L impatto dell Information Technology sulle aziende del terziario in Italia "L impatto dell Information Technology sulle aziende del terziario in Italia" Sintesi per la stampa Ricerca promossa da Microsoft e Confcommercio realizzata da NetConsulting Roma, 18 Marzo 2003 Aziende

Dettagli

18 e 19 Maggio 2011 (ore 9:30-17:30) MILANO - Novotel Milano Linate Aeroporto (Via Mecenate, 121)

18 e 19 Maggio 2011 (ore 9:30-17:30) MILANO - Novotel Milano Linate Aeroporto (Via Mecenate, 121) 18 e 19 Maggio 2011 (ore 9:30-17:30) MILANO - Novotel Milano Linate Aeroporto (Via Mecenate, 121) Obiettivo del corso sarà fornire una conoscenza di base dell universo PA, dei processi inerenti la sua

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

L INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI

L INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI L INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI a cura di Giovanni Chessa e Alice Ciani Centro Studi sull Economia Immobiliare di

Dettagli