Variante di adeguamento PAI. Valutazione della stabilità dei versanti. Territorio Comunale. - Relazione E -

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Variante di adeguamento PAI. Valutazione della stabilità dei versanti. Territorio Comunale. - Relazione E -"

Transcript

1 COMUNE DI PRAGELATO Valutazione della stabilità dei versanti Territorio Comunale - Relazione E Torino (Italy) Via Cernaia 27 www@seaconsult.eu Redatto Controllato Ilaria Stringa Approvato Antonio Dematteis Stato Codice Documento Codice Cliente Annotazioni Data Rev Marzo 2011 Relazione E shalstab.doc

2

3 INDICE 1 PREMESSA Modello di stabilità del pendio Modello idrologico Valutazione della propensione all innesco di frane superficiali BIBLIOGRAFIA... 8 FIGURE Figura 1: Campi di stabilità definiti sulla base della pendenza del pendio (tanφ) e del grado di saturazione della coltre (h/z) (da Montgomery & Dietrich, 1994). 3 Figura 2: Modello idrologico utilizzato nel modello di calcolo SHALSTAB. In alto è descritta la situazione in pianta, mentre in basso è rappresentato il modello tridimensionale. Lungo il versante in occasione di una precipitazione p, l acqua che si infiltra nel terreno q è data dalla differenza tra la precipitazione p e l evapotraspirazione E. Parte della portata q si infiltra nel substrato (r), ma tenuto conto delle condizioni di permeabilità del substrato per l area di studio tale quantità è trascurabile. Presa una sezione di deflusso b, la portata che vi fluisce attraverso (TMb) è funzione dell area di drenaggio (a) a monte (area grigia nella parte superiore della figura). In caso di saturazione totale del terreno, la portata in eccesso fluisce in superficie (udb). 4 Figura 3: Carta della pericolosità da frane superficiali. 6 Figura 4: Numero di celle ricadenti in aree in frana distinto per le differenti classi di stabilità. 7 Marzo 2011 Pagina I

4 1 Premessa Per determinare la propensione all innesco di frane superficiali che potrebbero coinvolgere ampie porzioni di versante è stato utilizzato, in ambiente GIS, il metodo SHALSTAB (SHAllow Landsliding STABility model, Dietrich & Montgomery, 1994) che accoppia il modello di stabilità per un pendio infinito con un modello idrologico. 1.1 Modello di stabilità del pendio Il modello di stabilità del pendio è basato sulla legge di Mohr-Coulomb, per la quale la resistenza al taglio è legata alla coesione del terreno (c), all angolo di attrito interno (φ) e allo sforzo normale rispetto al piano di rottura espresso in termini di sforzo efficace (σ-u; u = pressione neutra): τ = c + (σ u) tanφ (1) Per terreni incoerenti c = 0, la (1) diviene: ρ s gzcosθsenθ = (ρ s gzcos 2 θ - ρ w ghcos 2 θ) tanφ (2) dove z è lo spessore della copertura, h è il livello della falda al di sopra della superficie di rottura, ρ s e ρ w sono rispettivamente la densità del terreno e dell acqua, g è l accelerazione di gravità e θ è l'inclinazione del pendio. Risolvendo l equazione per h/z, ovvero per il grado di saturazione del terreno, si ottiene: Pagina 2 Marzo 2011

5 h/z = (ρ s /ρ w ) (1-(tanθ/tanφ)) (3) Sulla base dell equazione (3) è possibile definire quattro possibili stati del pendio (Figura 5): incondizionatamente stabile (pendio stabile anche in condizioni di saturazione totale), stabile, instabile ed incondizionatamente instabile (pendio soggetto a rottura anche in condizioni di assenza della falda). Figura 1: Campi di stabilità definiti sulla base della pendenza del pendio (tanφ) e del grado di saturazione della coltre (h/z) (da Montgomery & Dietrich, 1994). 1.2 Modello idrologico Il modello idrologico è utilizzato per descrivere i processi che controllano il grado di saturazione del terreno (h/z). A livello concettuale il modello può essere descritto come in Figura 6. Sulla base di questo modello il grado di saturazione del terreno può essere messo in relazione con la precipitazione efficace q (l aliquota di pioggia che si infiltra nel terreno), con la trasmissività del terreno T e con le condizioni morfologiche di drenaggio determinate dall ampiezza dell area di drenaggio di monte a e della sezione di deflusso b. Il grado di saturazione è calcolato come: h/z = (q/t) (a/(b sen θ)) (4) Marzo 2011 Pagina 3

6 Figura 2: Modello idrologico utilizzato nel modello di calcolo SHALSTAB. In alto è descritta la situazione in pianta, mentre in basso è rappresentato il modello tridimensionale. Lungo il versante in occasione di una precipitazione p, l acqua che si infiltra nel terreno q è data dalla differenza tra la precipitazione p e l evapotraspirazione E. Parte della portata q si infiltra nel substrato (r), ma tenuto conto delle condizioni di permeabilità del substrato per l area di studio tale quantità è trascurabile. Presa una sezione di deflusso b, la portata che vi fluisce attraverso (TMb) è funzione dell area di drenaggio (a) a monte (area grigia nella parte superiore della figura). In caso di saturazione totale del terreno, la portata in eccesso fluisce in superficie (udb). 1.3 Valutazione della propensione all innesco di frane superficiali Combinando le equazioni (3) e (4) è possibile calcolare il rapporto idrologico (q/t) sulla base dei parametri morfologici e geotecnici: q/t = (ρ s /ρ w ) (1-(tanθ/tanφ)) (b/a) (senθ) (5) Sulla base dell equazione (5) emerge un quadro geomorfologico per il quale la propensione all innesco di frane superficiali è funzione di una componente morfologica e di una idrologica. La componente morfologica, considera il rapporto tra la sezione di deflusso b e l area di drenggio a monte a. Per aree del versante (quali ad esempio avvallamenti) dove la sezione b può risultare significativamente inferiore rispetto Pagina 4 Marzo 2011

7 all area di dreanggio a si verificano condizioni che ostacolano il deflusso dell acqua infiltrata, favorendo così fenomeni di saturazione e quindi di rottura. Dal punto di vista idrologico, a parità di infiltrazione q e di spessore della copertura z, una minor permeabilità dei terreni (e quindi una minor trasmissività T), ostacolando il flusso verso valle dell acqua, determina l aumento del grado di saturazione del terreno, diminuendo gli sforzi efficaci e favorendo fenomeni di rottura. Il modello SHALSTAB permette di calcolare il valore del rapporto q/t (calcolato come logaritmo di q/t) per valutare la capacità drenante del terreno in funzione delle caratteristiche geotecniche del terreno e della morfologia del versante. Sulla base dei valori del logaritmo del rapporto q/t vengono distinte le condizioni di stabilità del terreno, analogamente a quanto riportato in Figura 1. L equazione (5) è risolta a partire da un modello digitale del terreno (DTM). Nel caso in esame è stato considerato un DTM per il territorio comunale in esame con celle di 10m x 10m di lato. Il modello è stato risolto mantenendo costanti i valori di dello spessore medio della copertura pari a 2,5 m e il peso specifico del terreno, pari a 18 kn/m 3, e facendo variare l angolo di attrito, considerando 4 differenti valori: 32, 35, 38 e 40. Questa operazione è stata eseguita per tenere conto della eterogeneità dei materiali costituenti la coltre superficiale. I valori dell indice di stabilità finale sono stati calcolati mediando tra i 4 valori forniti dal modello per ciascuno degli angoli di attrito. I valori dell indice di stabilità calcolato, espressi come logaritmo di q/t, variano da -10,1 (aree sempre instabili) a +10,1 (aree sempre stabili). Ai fini della valutazione della propensione all innesco di frane superficiali è stato scelto il valore di -2,5 come livello di soglia (Dietrich e Montgomery, 1998). Per valori >-2,5 il pendio è considerato stabile, mentre per valori inferiori prevalgono condizioni di instabilità (Figura 3). Tale valutazione è stata verificata con osservazioni sul terreno e con il confronto mediante overlay dei risultati del modello SHALSTAB con la mappa delle frane puntuali censite per il territorio in esame. Considerando una permeabilità media dei depositi di m/s, il valore di soglia -2,5 corrisponde all innesco di una frana per una precipitazione avente tempo di ritorno pari a Tr 200 anni. Marzo 2011 Pagina 5

8 Figura 3: Carta della pericolosità da frane superficiali. Per testare l efficacia del modello, le frane puntuali sono state convertite in elementi areali circolari aventi raggio pari a10 m. Rispetto al numero totale di celle del modello ricadenti nelle aree in frana, la percentuale di celle considerate instabili (valore dell indice di stabilità<-2,5) è pari al 90%, indicando quindi un livello buono di affidabilità. Il numero di celle ricadenti nelle aree in frana, espresso in percentuale, distinto per le differenti classi di stabilità definite dal modello SHALSTAB è illustrato in Figura 4. Pagina 6 Marzo 2011

9 Figura 4: Numero di celle ricadenti in aree in frana distinto per le differenti classi di stabilità. La carta ottenuta è stata successivamente utilizzata come elemento di riferimento per la redazione della Carta di Sintesi. Il criterio utilizzato è stato il seguente: 1) sempre stabile e > -2.2 classe II (se non su altro dissesto attivo) 2) tra e -2.5 classe III INDIFFERENZIATA (se non su altro dissesto attivo) 3) < -2.5 classe IIIA (sempre) Marzo 2011 Pagina 7

10 2 Bibliografia Montgomery, D.R., Dietrich, W.E., (1994), A physically based model for the topographic control on shallow landsliding. Water Resources Research, 30, Pagina 8 Marzo 2011

Metodologia per la definizione della predisposizione al verificarsi di fenomeni tipo Flasch Flood nel bacino del fiume Arno

Metodologia per la definizione della predisposizione al verificarsi di fenomeni tipo Flasch Flood nel bacino del fiume Arno Metodologia per la definizione della predisposizione al verificarsi di fenomeni tipo Flasch Flood nel bacino del fiume Arno La metodologia utilizzata per la verifica della propensione di un determinato

Dettagli

ESERCIZI DA ESAMI ( ) Stabilità dei pendii

ESERCIZI DA ESAMI ( ) Stabilità dei pendii ESERCIZI DA ESAMI (1996-2003) Stabilità dei pendii Esercizio 1 Si vuole eseguire uno scavo di sbancamento in un deposito di argilla omogenea satura sovrastante uno stato rigido (bedrock). Determinare con

Dettagli

Metodo del cerchio attrito attrito TAYLOR

Metodo del cerchio attrito attrito TAYLOR Metodo del cerchio d attrito TAYLOR Prof. Ing. Marco Favaretti Università di Padova Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Marittima, Ambientale e Geotecnica (I.M.A.GE.) Via Ognissanti,

Dettagli

Esame di Stato per l abilitazione alla professione di Geologo Vecchio ordinamento

Esame di Stato per l abilitazione alla professione di Geologo Vecchio ordinamento Compito 1 sondaggi a carotaggio continuo ivi eseguiti. Si ipotizzi che l area sia oggetto di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un opera di sbarramento fluviale. Ai fini della permeabilità

Dettagli

Teoria di Résal. modulo C Spinta delle terre e muri di sostegno

Teoria di Résal. modulo C Spinta delle terre e muri di sostegno Teoria di Résal Questa teoria, una delle ultime in ordine di tempo, consente di calcolare analiticamente la spinta prodotta da un terrapieno delimitato da due piani: il fronte del terrapieno stesso e la

Dettagli

Corso di Geologia Applicata

Corso di Geologia Applicata Tecnologie per i Beni Culturali Corso di Geologia Applicata Dott. Maria Chiara Turrini Cerchio di Mohr P σ 3 σ 1 È un metodo grafico che consente di avere i valori degli sforzi che agiscono in un punto,

Dettagli

Giornata di Lavoro sulle attività di: Verifica sismica delle arginature in sponda destra del fiume Po da Boretto (RE) a Ro (FE) Parma, 11 aprile 2012

Giornata di Lavoro sulle attività di: Verifica sismica delle arginature in sponda destra del fiume Po da Boretto (RE) a Ro (FE) Parma, 11 aprile 2012 Giornata di Lavoro sulle attività di: Verifica sismica delle arginature in sponda destra del fiume Po da Boretto (RE) a Ro (FE) Parma, 11 aprile 2012 Verifiche di stabilitàin condizioni statiche e dinamiche

Dettagli

Ordine dei Geologi del Friuli Venezia Giulia. STABILITA DEI PENDII IN MATERIALI SCIOLTI 24 aprile 2009

Ordine dei Geologi del Friuli Venezia Giulia. STABILITA DEI PENDII IN MATERIALI SCIOLTI 24 aprile 2009 Ordine dei Geologi del Friuli Venezia Giulia STABILITA DEI PENDII IN MATERIALI SCIOLTI 24 aprile 2009 CRITERI DI SCELTA DEI PARAMETRI GEOTECNICI DI RESISTENZA AL TAGLIO IN CONDIZIONI STATICHE 1 SCHEMA

Dettagli

Regione Siciliana UFFICIO DEL GENIO CIVILE MESSINA

Regione Siciliana UFFICIO DEL GENIO CIVILE MESSINA REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana UFFICIO DEL GENIO CIVILE MESSINA COMUNE DI MESSINA VILL. PEZZOLO Eventi franosi verificatosi nel 01-10-2009 individuazione aree interessate. DISSESTO N 1-2 c/da Ogliastri

Dettagli

Geomorfologia. formulario ambiente fluviale v. 4.0 di Adriano Nardi - Univ. Di Roma La Sapienza (V.O.)

Geomorfologia. formulario ambiente fluviale v. 4.0 di Adriano Nardi - Univ. Di Roma La Sapienza (V.O.) Geomorfologia formulario ambiente fluviale v. 4.0 di Adriano Nardi - Univ. Di Roma La Sapienza (V.O.) AVVERTENZA: l autore non si assume nessuna responsabilità circa eventuali danni causati dall uso di

Dettagli

Analisi dei meccanismi di collasso di manufatti arginali mediante il metodo degli elementi finiti

Analisi dei meccanismi di collasso di manufatti arginali mediante il metodo degli elementi finiti Grado 19 maggio 2016 LA SIMULAZIONE NUMERICA COME STRUMENTO DI PREVENZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO Analisi dei meccanismi di collasso di manufatti arginali mediante il metodo degli elementi finiti R.

Dettagli

Idrologica Italiana Venezia, dicembre 2013

Idrologica Italiana Venezia, dicembre 2013 Le Giornate dell Idrologia della Societàdell Idrologia Idrologicadella Italiana - 2014 Le Giornate Società Idrologica Italiana - 2013 Venezia, 18-20 dicembre 2013 Cosenza, 26-28 Novembre 2014 Piani di

Dettagli

Lo studio della stabilità dei pendii naturali richiede

Lo studio della stabilità dei pendii naturali richiede Lo studio della stabilità dei pendii naturali richiede Osservazioni e rilievi di superficie Raccolta di notizie storiche Constatazione di movimenti Raccolta dei dati Le verifiche di sicurezza, anche in

Dettagli

Foglio per la pratica. Influenza del peso della vegetazione sulla stabilita dei pendii

Foglio per la pratica. Influenza del peso della vegetazione sulla stabilita dei pendii Foglio per la pratica Influenza del peso della vegetazione sulla stabilita dei pendii Schwarz M., Dazio E., Soldati M. contatto: massimiliano.schwarz@bfh.ch Ecco perché il peso di grossi alberi: - conta

Dettagli

Relazione Geotecnica e sulle Fondazioni

Relazione Geotecnica e sulle Fondazioni Relazione Geotecnica e sulle Fondazioni 1. Premessa In Italia la progettazione geotecnica è regolata dal N.T.C. 2008 ed è redatta ai sensi del p.to 6.2.2. La presente Relazione è relativa all Analisi sulle

Dettagli

INDICE SUPERFICIE DI SCORRIMENTO CIRCOLARE... 43

INDICE SUPERFICIE DI SCORRIMENTO CIRCOLARE... 43 INDICE 1. NOTE ILLUSTRATIVE SOFTWARE... 3 2. DEFINIZIONE... 3 3. INTRODUZIONE ALL ANALISI DI STABILITA...4 3.1 METODO EQUILIBRIO LIMITE (LEM)... 4 3.1.1 Metodo dei conci... 5 4. VALUTAZIONE DELL AZIONE

Dettagli

Analisi di stabilita di un pendio naturale

Analisi di stabilita di un pendio naturale Università degli Studi di Napoli FEDERICO II Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Geotecnica ed Ambientale (DIGA) Corso di perfezionamento - Gestione e mitigazione dei rischi naturali Analisi di stabilita

Dettagli

Il contributo del monitoraggio nella gestione del dissesto da frana

Il contributo del monitoraggio nella gestione del dissesto da frana Convegno ARPAE-OGER PREVENZIONE RIDUZIONE DEL RISCHIO ALLUVIONI E DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO: RIORDINO ISTITUZIONALE DELLE COMPETENZE E SOLUZIONI PER LA GESTIONE E IL GOVERNO DELLE ACQUE GEOFLUID, Piacenza

Dettagli

Verifica di stabilità globale

Verifica di stabilità globale Unità I muri di sostegno 1 Verifica di stabilità globale Per effetto di molteplici cause e principalmente: il terreno costituente il terrapieno si presenta incoerente e giace su strati inferiori coerenti;

Dettagli

LEZIONE 7 CRITERI DI RESISTENZA

LEZIONE 7 CRITERI DI RESISTENZA LEZIONE 7 CRITERI DI RESISTENZA La resistenza di un materiale e definita dallo stato tensionale ultimo che esso puo sopportare prima della rottura. Un CRITERIO DI RESISTENZA (o di ROTTURA) e una relazione

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE. DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE Sezione geotecnica SPINTA DELLE TERRE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE. DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE Sezione geotecnica SPINTA DELLE TERRE UNIVERSIT DEGLI STUDI DI FIRENE DIRTIMENTO DI INGEGNERI CIVILE SINT DELLE TERRE CorsodiFondamentidiGeotecnica Scienze dell Ingegneria Edile,.. 005\006 Dott. Ing. Johann Facciorusso UNIVERSIT DEGLI STUDI

Dettagli

COMUNE DI AGRA. Provincia di Varese

COMUNE DI AGRA. Provincia di Varese COMUNE DI AGRA Provincia di Varese STUDIO GEOLOGICO, IDROGEOLOGICO E SISMICO DEL TERRITORIO COMUNALE, A SUPPORTO DEL NUOVO P.G.T. AI SENSI DELL ART. 57 DELLA L.R. 12/05 REV02 DEL NOVEMBRE 2009 NOTA TECNICA

Dettagli

Prova Scritta di Elettricità e Magnetismo e di Elettromagnetismo A. A Febbraio 2008 (Proff. F.Lacava, C.Mariani, F.Ricci, D.

Prova Scritta di Elettricità e Magnetismo e di Elettromagnetismo A. A Febbraio 2008 (Proff. F.Lacava, C.Mariani, F.Ricci, D. Prova Scritta di Elettricità e Magnetismo e di Elettromagnetismo A. A. 2006-07 - 1 Febbraio 2008 (Proff. F.Lacava, C.Mariani, F.Ricci, D.Trevese) Modalità: - Prova scritta di Elettricità e Magnetismo:

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI. Verifica allo SLU di ribaltamento (tipo EQU) 9 Spinta delle terre e muri di sostegno 9.3 Il progetto dei muri di sostegno

ESERCIZI SVOLTI. Verifica allo SLU di ribaltamento (tipo EQU) 9 Spinta delle terre e muri di sostegno 9.3 Il progetto dei muri di sostegno ESERCIZI SVOLTI Seguendo le prescrizioni delle N.T.C. 008 effettuare le verifiche agli SLU di ribaltamento, di scorrimento sul piano di posa e di collasso per carico limite dell insieme fondazione-terreno

Dettagli

Lezione 10 GEOTECNICA

Lezione 10 GEOTECNICA Lezione 10 GEOTECNICA Docente: Ing. Giusy Mitaritonna e-mail: g.mitaritonna@poliba.it 1 - Lezione 10 A. Opere di sostegno B. Spinta delle Terre C. Teoria di Rankine (1857) D. Teoria di Coulomb (1776) 10.A

Dettagli

COMUNE DI BRIGA ALTA PROVINCIA DI CUNEO

COMUNE DI BRIGA ALTA PROVINCIA DI CUNEO STUDIO ASSOCIATO INGEGNERIA GEOLOGIA E ARCHITETTURA Via Cavour n.30 - Andora (SV) - tel.0182/684363 P.Iva: 00986040095 - E-mail:stingeo2@tiscali.it COMUNE DI BRIGA ALTA PROVINCIA DI CUNEO SISTEMAZIONE

Dettagli

Mezzo granulare complesso. Blocco scorrevole per attrito. Mezzo granulare elementare. F τ. (stati impossibili) curva limite

Mezzo granulare complesso. Blocco scorrevole per attrito. Mezzo granulare elementare. F τ. (stati impossibili) curva limite 1 Criterio di resistenza di un terreno Modelli meccanici di riferimento Blocco scorrevole per attrito Mezzo granulare elementare Mezzo granulare complesso F τ (stati impossibili) curva limite Il criterio

Dettagli

Analisi di stabilità del pendio. Normative di riferimento

Analisi di stabilità del pendio. Normative di riferimento Aztec Informatica * STAP 9.0 Relazione di calcolo 1 Analisi di stabilità del pendio Normative di riferimento - Legge nr. 64 del 02/02/1974. Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni

Dettagli

Sistemi di drenaggio con georeti e geocompositi

Sistemi di drenaggio con georeti e geocompositi Sistemi di drenaggio con georeti e geocompositi Piergiorgio Recalcati, Tenax SpA, Viganò (LC) Seminario IMPIEGO SOSTENIBILE DEI GEOSINTETICI NELLE COSTRUZIONI SAIE Bologna, 14 Ottobre 2015 Georeti Strutture

Dettagli

Analisi di Stabilità ANALISI STABILITA' 1

Analisi di Stabilità ANALISI STABILITA' 1 Analisi di Stabilità ANALISI STABILITA' 1 Metodi di analisi di stabilità dei pendii Per l analisi di stabilità dei versanti esistono numerosi approcci, che vengono applicati quando si è già individuato

Dettagli

Comune di COSTIGLIOLE D ASTI RELAZIONE GEOLOGICO-TECNICA

Comune di COSTIGLIOLE D ASTI RELAZIONE GEOLOGICO-TECNICA CARATTERIZZAZIONE E BONIFICA SITI CONTAMINATI GEOLOGIA E IDROGEOLOGIA GEOTECNICA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ACTIS-GIORGETTO & PIANO Corso Bra 48/3-12051 - ALBA (CN)

Dettagli

OPERE DI SOSTEGNO. Normativa sismica Diego Lo Presti & Nunziante Squeglia Dipartimento di Ingegneria Civile Università di Pisa

OPERE DI SOSTEGNO. Normativa sismica Diego Lo Presti & Nunziante Squeglia Dipartimento di Ingegneria Civile Università di Pisa OPERE DI SOSTEGNO 1 TIPOLOGIE STRUTTURALI 2 Normativa: OPCM 3274, NTC 14.01.2008 Requisiti generali di progetto Funzionalità (durante e dopo) Ammessi spostamenti permanenti (compatibili) Criteri di progetto

Dettagli

ESAMI DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI GEOLOGO (SEZIONE A) SECONDA PROVA SCRITTA (21 giugno 2017)

ESAMI DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI GEOLOGO (SEZIONE A) SECONDA PROVA SCRITTA (21 giugno 2017) ESAMI DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI GEOLOGO (SEZIONE A) SECONDA PROVA SCRITTA (21 giugno 2017) II candidato svolga a scelta uno dei seguenti temi: Tema n. 1 II candidato delimiti

Dettagli

Prima valutazione delle aree di rischio idrogeologico nella Valle del Salto

Prima valutazione delle aree di rischio idrogeologico nella Valle del Salto Prima valutazione delle aree di rischio idrogeologico nella Valle del Salto La VII Comunità Montana a ALTOPIANO DI RASCINO PETRELLA SALTO FIAMIGNANO CONCERVIANO BORGOROSE VARCO SABINO LAGO DEL SALTO MARCETELLI

Dettagli

Prova scritta di Fondamenti di Geotecnica del 4/07/2005 1

Prova scritta di Fondamenti di Geotecnica del 4/07/2005 1 Prova scritta di Fondamenti di Geotecnica del 4/07/2005 1 Esercizio 1 Un muro di sostegno in c.a.(riportato in figura) sostiene un terrapieno costituito da argilla NC (γ 1 = 18 kn/m 3 ) ed è fondato su

Dettagli

Sistemi drenanti superficiali

Sistemi drenanti superficiali Sistemi drenanti superficiali per la stabilizzazione di un versante A.Di.S. Convegno L innovazione tecnologica nella difesa del suolo Potenza 16 Marzo 2006 Sala Conferenze della Regione Basilicata Ing.

Dettagli

Il ruolo della progettazione idrologica. linea Bari-Taranto 23 ottobre 2005

Il ruolo della progettazione idrologica. linea Bari-Taranto 23 ottobre 2005 LA SIMULAZIONE NUMERICA COME STRUMENTO DI PREVENZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO Grado, 19 maggio 2016 Federico Cazorzi, Alberto De Luca Progettazione idrologica in ambiente GIS open source Università di

Dettagli

03 Analisi di stabilita di un pendio

03 Analisi di stabilita di un pendio 03 Analisi di stabilita di un pendio BISHOP - FS = 1.651 LEGENDA: BELL - FS = 1.6335 BISHOP - FS = 1.651 BELL - FS = 1.6335 FELLENIUS - FS = 1.5839 FELLENIUS - FS = 1.5839 2400 2200 2000 1800 1600 1400

Dettagli

ESAME DI AERODINAMICA 11/02/2015

ESAME DI AERODINAMICA 11/02/2015 ESAME DI AERODINAMICA 11/02/2015 In un profilo alare non simmetrico, al diminuire dell angolo di incidenza, la coordinata del centro di pressione: (a) tende verso il bordo di attacco (b) tende verso il

Dettagli

DOTT. GEOLOGO MARIO ALESSANDRO BENIGNA Via G.Mazzini 132 Lumezzane S.S. (BS) Telefono cell Mail.

DOTT. GEOLOGO MARIO ALESSANDRO BENIGNA Via G.Mazzini 132 Lumezzane S.S. (BS) Telefono cell Mail. DOTT. GEOLOGO MARIO ALESSANDRO BENIGNA Via G.Mazzini 132 Lumezzane S.S. (BS) Telefono 030-820051 cell. 333.6492981 Mail. mariobenigna@hotmail.it PROGETTO DI AMPLIAMENTO OPIFICIO IN VIA P. BOLOGNINI N.50/a

Dettagli

INDICE DELLA PRESENTAZIONE 1. IL MODELLO CONCETTUALE IDROGEOLOGICO 2. LA PIEZOMETRIA 3. L INQUINAMENTO 4. LA BARRIERA IDRAULICA

INDICE DELLA PRESENTAZIONE 1. IL MODELLO CONCETTUALE IDROGEOLOGICO 2. LA PIEZOMETRIA 3. L INQUINAMENTO 4. LA BARRIERA IDRAULICA INDICE DELLA PRESENTAZIONE 1. IL MODELLO CONCETTUALE IDROGEOLOGICO 2. LA PIEZOMETRIA 3. L INQUINAMENTO 4. LA BARRIERA IDRAULICA 1. IL MODELLO CONCETTUALE IDROGEOLOGICO? Il "modello concettuale idrogeologico

Dettagli

Esercizio sulle verifiche termoigrometriche

Esercizio sulle verifiche termoigrometriche Prof. Marina Mistretta Esercizio sulle verifiche termoigrometriche 1) Una parete verticale costituita due strati di calcestruzzo (λ 1 =0,7 W/m K) con interposto uno strato di isolante (λ 2 =0,04 W/mK),

Dettagli

RELAZIONE IDROLOGICA IDRAULICA

RELAZIONE IDROLOGICA IDRAULICA RELAZIONE IDROLOGICA IDRAULICA 1. PREMESSA In relazione ai lavori di realizzazione della nuova rotatoria sulla S.S. 16 Adriatica al km 326+040 in corrispondenza dell intersezione con la S.P. 24 Bellaluce

Dettagli

ESERCIZIO SVOLTO B. Verifica al ribaltamento (tipo EQU)

ESERCIZIO SVOLTO B. Verifica al ribaltamento (tipo EQU) l Muri di sostegno e fondazioni 1 ESERCIZIO SVOLTO B Eseguire le verifiche agli stati limite ultimi di ribaltamento, di scorrimento sul piano di posa e di collasso per carico limite dell insieme fondazione-terreno

Dettagli

Analisi di Stabilità: metodo pendio indefinito PENDIO INDEFINITO 1

Analisi di Stabilità: metodo pendio indefinito PENDIO INDEFINITO 1 Analisi di tabilità: metodo pendio indefinito PENDIO INDEINITO 1 Analisi di stabilità di pendii naturali ed artificiali in materiale sciolto con superfici di rottura piane: metodo del pendio indefinito

Dettagli

LE OPERE DI SBARRAMENTO

LE OPERE DI SBARRAMENTO LE OPERE DI SBARRAMENTO LE DIGHE Sono opere di sbarramento, di un corso d acqua, che determinano la formazione di un invaso o lago artificiale. L opera può avere diversi scopi: Regolare le portate fluviali

Dettagli

Aggiornamento dell area di espandimento dello scenario basso in data 10 aprile 2014

Aggiornamento dell area di espandimento dello scenario basso in data 10 aprile 2014 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'AMBIENTE e TERRITORIO e di SCIENZE DELLA TERRA Regione Autonoma Valle d Aosta Dipartimento difesa del suolo e risorse idriche Servizio

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, GEOTECNICA E AMBIENTALE SINTESI DELL

Dettagli

COMPLETAMENTO DELLA VARIANTE GENERALE ALLA S.P. 569 E VARIANTE ALLA S.P. 27 E ALLA S.P. 78 NEI COMUNI DI CRESPELLANO E BAZZANO

COMPLETAMENTO DELLA VARIANTE GENERALE ALLA S.P. 569 E VARIANTE ALLA S.P. 27 E ALLA S.P. 78 NEI COMUNI DI CRESPELLANO E BAZZANO ASSOCIATO Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica COMPLETAMENTO DELLA VARIANTE GENERALE ALLA S.P. 569 E VARIANTE ALLA S.P. 27 E ALLA S.P. 78 NEI

Dettagli

Stima della portata di piena: un esempio

Stima della portata di piena: un esempio Stima della portata di piena: un esempio Giuseppe Pino APAT Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale 1 aprile 2008 Stima della portata di massima piena Obiettivo: determinare la portata

Dettagli

3S TUTOR PLUS Sistema per il consolidamento superficiale di versanti in roccia o terra

3S TUTOR PLUS Sistema per il consolidamento superficiale di versanti in roccia o terra Seminario RISCHIO IDROGEOLOGICO: APPROFONDIMENTO SU OPERE DI PROTEZIONE E SISTEMI PER IL CONSOLIDAMENTO DI VERSANTI INSTABILI 3S TUTOR PLUS Sistema per il consolidamento superficiale di versanti in roccia

Dettagli

Istituzioni di Matematiche Modulo B (SG)

Istituzioni di Matematiche Modulo B (SG) Istituzioni di Matematiche Modulo B (SG) II foglio di esercizi ESERCIZIO 1. Per ciascuna funzione f(, ) calcolare le derivate parziali f (, ) e f (, ) e determinare il relativo dominio di definizione.

Dettagli

LINEE GUIDA E INDIRIZZI OPERATIVI PER L ATTUAZIONE DEL PRINCIPIO DELLA INVARIANZA IDRAULICA

LINEE GUIDA E INDIRIZZI OPERATIVI PER L ATTUAZIONE DEL PRINCIPIO DELLA INVARIANZA IDRAULICA PRESIDÈNTZIA PRESIDENZA AUTORITA DI BACINO REGIONALE DELLA SARDEGNA LINEE GUIDA E INDIRIZZI OPERATIVI PER L ATTUAZIONE DEL PRINCIPIO DELLA INVARIANZA IDRAULICA (articolo 47 delle NTA del PAI) Allegato

Dettagli

Fisica Generale II (prima parte)

Fisica Generale II (prima parte) Corso di Laurea in Ing. Medica Fisica Generale II (prima parte) Cognome Nome n. matricola Voto 4.2.2011 Esercizio n.1 Determinare il campo elettrico in modulo direzione e verso generato nel punto O dalle

Dettagli

1. PREMESSA 2. VERIFICA DI STABILITA GLOBALE ANTE OPERAM

1. PREMESSA 2. VERIFICA DI STABILITA GLOBALE ANTE OPERAM PROGETTO ESECUTIVO 1. PREMESSA Con la presente relazione integrativa si intende riscontrare alla richiesta di trasmissione di documentazione integrativa inerente il parere di competenza dell Autorità di

Dettagli

05 Analisi di stabilità di una gabbionata

05 Analisi di stabilità di una gabbionata 05 Analisi di stabilità di una gabbionata Pag. 1 Geometria Geometria Pag. 2 METODI DELL EQUILIBRIO LIMITE MacStARS W Rel. 3.0 Maccaferri Stability Analysis of Reinforced Slopes and Walls Officine Maccaferri

Dettagli

= E qz = 0. 1 d 3 = N

= E qz = 0. 1 d 3 = N Prova scritta d esame di Elettromagnetismo 7 ebbraio 212 Proff.. Lacava,. Ricci, D. Trevese Elettromagnetismo 1 o 12 crediti: esercizi 1, 2, 4 tempo 3 h; Elettromagnetismo 5 crediti: esercizi 3, 4 tempo

Dettagli

MURI DI SOSTEGNO. a cura del professore. Francesco Occhicone

MURI DI SOSTEGNO. a cura del professore. Francesco Occhicone MURI DI SOSTEGNO a cura del professore Francesco Occhicone anno 2014 MURI DI SOSTEGNO Per muro di sostegno si intende un opera d arte con la funzione principale di sostenere o contenere fronti di terreno

Dettagli

Esercitazione 11: Stato di tensione nella sezione di trave

Esercitazione 11: Stato di tensione nella sezione di trave Meccanica e Tecnica delle Costruzioni Meccaniche Esercitazioni del corso. Periodo I Prof. Leonardo BERTINI Ing. Ciro SNTUS Esercitazione 11: Stato di tensione nella sezione di trave Indice 1 Forza normale

Dettagli

3.7 Interventi di stabilizzazione

3.7 Interventi di stabilizzazione c) misura con un filo a piombo della profondità alla quale un foro di sondaggio si richiude; impiego di tubi di plastica inseriti in fori di sondaggio con lo scopo di individuare solo la posizione della

Dettagli

Dati numerici: f = 200 V, R 1 = R 3 = 100 Ω, R 2 = 500 Ω, C = 1 µf.

Dati numerici: f = 200 V, R 1 = R 3 = 100 Ω, R 2 = 500 Ω, C = 1 µf. ESERCIZI 1) Due sfere conduttrici di raggio R 1 = 10 3 m e R 2 = 2 10 3 m sono distanti r >> R 1, R 2 e contengono rispettivamente cariche Q 1 = 10 8 C e Q 2 = 3 10 8 C. Le sfere vengono quindi poste in

Dettagli

I PRATI ARMATI : una tecnologia naturale per contrastare l erosione e la desertificazione

I PRATI ARMATI : una tecnologia naturale per contrastare l erosione e la desertificazione I ARMATI : una tecnologia naturale per contrastare l erosione e la desertificazione Orvieto (Terni) PRIMA DOPO I ARMATI sono una tecnologia naturale che: 1. impiega sementi di piante erbacee perenni a

Dettagli

Università IUAV di Venezia corso : Fondamenti di Geotecnica a.a

Università IUAV di Venezia corso : Fondamenti di Geotecnica a.a Università IUAV di Venezia corso : Fondamenti di Geotecnica a.a. 2016-17 17 Progettazione GEOTECNICA Progetto e realizzazione: - delle opere di fondazione; - delle opere di sostegno; - delle opere in sotterraneo;

Dettagli

Problemi di dinamica del punto materiale

Problemi di dinamica del punto materiale Problemi di dinamica del punto materiale 1. Un corpo di massa M = 200 kg viene lanciato con velocità v 0 = 36 km/ora su un piano inclinato di un angolo θ = 30 o rispetto all orizzontale. Nel salire, il

Dettagli

Φ D 2 L. k > 0. M O=A s. sistema (che è rappresentato in figura ). Infine, vogliamo calcolare le reazioni vincolari sul sistema.

Φ D 2 L. k > 0. M O=A s. sistema (che è rappresentato in figura ). Infine, vogliamo calcolare le reazioni vincolari sul sistema. Esercizio 1. Un sistema materiale è costituito da una lamina piana omogenea di massa M e lato L e da un asta AB di lunghezza l e massa m. La lamina scorre con un lato sull asse x ed è soggetta a una forza

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI AGRARIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI AGRARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI AGRARIA Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali TESI DI LAUREA IN TECNOLOGIE FORESTALI E AMBIENTALI MODELLAZIONE DEI PROCESSI DI FRANAMENTO SUPERFICIALE

Dettagli

PROGETTAZIONE STRADALE E FERROVIARIA

PROGETTAZIONE STRADALE E FERROVIARIA DTE 01.04 REV.01 DATA 2016.04.29 PAG. 1 DI 5 01 2016.04.29 Modifiche per commenti ACCREDIA 00 2013.02.22 Emissione per UNI CEI EN ISO/IEC 17065 Rev. Data Descrizione Redazione Controllo Approvazione INDICE

Dettagli

MODELLI A SCALA TERRITORIALE PER LA VALUTAZIONE DELLE SOGLIE PLUVIOMETRICHE DI INNESCO DI FRANE SUPERFICIALI

MODELLI A SCALA TERRITORIALE PER LA VALUTAZIONE DELLE SOGLIE PLUVIOMETRICHE DI INNESCO DI FRANE SUPERFICIALI MODELLI A SCALA TERRITORIALE PER LA VALUTAZIONE DELLE SOGLIE PLUVIOMETRICHE DI INNESCO DI FRANE SUPERFICIALI Sommario Diana Salciarini Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Università di Perugia

Dettagli

CITTÀ DI PIOSSASCO P.IVA

CITTÀ DI PIOSSASCO P.IVA CITTÀ DI PIOSSASCO C..A.P. 10045 PROVINCIA DI TORINO P.IVA 0161477001 ----------------------------------------- Tel. : 011/ 90.7.63-6 - Fax 011/ 90.7.69 REALIZZAZIONE NUOVI LOCULI LUNGO LA CINTA SUD DELL

Dettagli

- pag.1 - SOMMARIO Introduzione Pag Caratteri Geologici e Stratigrafici dell Ambito Pag Campagna d indagine Pag.

- pag.1 - SOMMARIO Introduzione Pag Caratteri Geologici e Stratigrafici dell Ambito Pag Campagna d indagine Pag. Via Giacomo Matteotti 41/ a tel. 071-910.861 - fax 914582 Partita I.V.A. 00161790423 e - mail: lenzicav@libero.it SOMMARIO 1.0. Introduzione Pag. 2 2.0. Caratteri Geologici e Stratigrafici dell Ambito

Dettagli

Prova di taglio diretto

Prova di taglio diretto Prova di taglio Prova di taglio diretto La prova può essere effettuata su campioni ricostituiti di terre incoerenti e su campioni indisturbati o ricostituiti di terre coesive consente di determinare le

Dettagli

Idraulica e Idrologia: Lezione 5

Idraulica e Idrologia: Lezione 5 Idraulica e Idrologia: Lezione 5 Agenda del giorno - Modello CN-SCS: ESERCIZI 1 MODELLO CN - SCS MODELLAZIONE DELLA FORMAZIONE DEL DEFLUSSO: METODO CN-SCS I modelli di piena sono formati da due moduli

Dettagli

Prova scritta del corso di Fisica e Fisica 1 con soluzioni

Prova scritta del corso di Fisica e Fisica 1 con soluzioni Prova scritta del corso di Fisica e Fisica 1 con soluzioni Prof. F. Ricci-Tersenghi 17/02/2014 Quesiti 1. Un frutto si stacca da un albero e cade dentro una piscina. Sapendo che il ramo da cui si è staccato

Dettagli

Caratterizzazione geologico-geotecnica del suolo e soprassuolo in alta val di Fassa (TN)

Caratterizzazione geologico-geotecnica del suolo e soprassuolo in alta val di Fassa (TN) Caratterizzazione geologico-geotecnica del suolo e soprassuolo in alta val di Fassa (TN) Martina Chiara Morandi Laureata in Scienze Geologiche, Università di Bologna, seconda a pari merito del Premio di

Dettagli

MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER LA RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO SAN FRANCESCO

MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER LA RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO SAN FRANCESCO COMUNE DI SPEZZANO DELLA SILA (Cosenza) Località Cona - Via San Francesco di Paola MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER LA RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO SAN FRANCESCO ELAB. R.03 Data: Luglio

Dettagli

DEFINIZIONE DI UN CRITERIO PER LA DISTINZIONE TRA AMBIENTE ALPINO E PRE-ALPINO NELLA VALUTAZIONE DELL INSTABILITÀ PER FRANE SUPERFICIALI

DEFINIZIONE DI UN CRITERIO PER LA DISTINZIONE TRA AMBIENTE ALPINO E PRE-ALPINO NELLA VALUTAZIONE DELL INSTABILITÀ PER FRANE SUPERFICIALI DEFINIZIONE DI UN CRITERIO PER LA DISTINZIONE TRA AMBIENTE ALPINO E PRE-ALPINO NELLA VALUTAZIONE DELL INSTABILITÀ PER FRANE SUPERFICIALI Caso studio: Valle di Mosso (Alpi Biellesi) Evento Alluvionale Novembre

Dettagli

GEOTECNICA LEZIONE 3 FILTRAZIONE MONODIMENSIONALE. Ing. Alessandra Nocilla

GEOTECNICA LEZIONE 3 FILTRAZIONE MONODIMENSIONALE. Ing. Alessandra Nocilla GEOTECNICA LEZIONE 3 FILTRAZIONE MONODIMENSIONALE Ing. Alessandra Nocilla 1 ACQUA NEL TERRENO Nell affrontare la maggior parte dei problemi dell Ingegneria Geotecnica non si può prescindere dalla presenza

Dettagli

Oggetto: Riqualificazione strade comunali anno Luogo: VIA PAPINI-VIA TRIESTE-VIA HACK-VIA PELLICO Camaiore (LU) Titolo:

Oggetto: Riqualificazione strade comunali anno Luogo: VIA PAPINI-VIA TRIESTE-VIA HACK-VIA PELLICO Camaiore (LU) Titolo: 1 2017-02-03 Revisione 0 Rev.: 2017-01-23 Data: Emissione Descrizione: Committente: COMUNE DI CAMAIORE Provincia di Lucca Oggetto: Riqualificazione strade comunali anno 2016 Luogo: VIA PAPINI-VIA TRIESTE-VIA

Dettagli

RELAZIONE DI VERIFICA E CALCOLO DI OPERE DI SOSTEGNO A GRAVITA GABBIONATURE LUNGO L ATTRAVERSAMENTO DI UN CANALE NEL COMUNE DI BARANELLO

RELAZIONE DI VERIFICA E CALCOLO DI OPERE DI SOSTEGNO A GRAVITA GABBIONATURE LUNGO L ATTRAVERSAMENTO DI UN CANALE NEL COMUNE DI BARANELLO RELAZIONE DI VERIFICA E CALCOLO DI OPERE DI SOSTEGNO A GRAVITA GABBIONATURE LUNGO L ATTRAVERSAMENTO DI UN CANALE NEL COMUNE DI BARANELLO Sommario 1. Inquadramento territoriale... 1 2. Gabbionatura lato

Dettagli

Fig. 1: planimetria della zona studiata

Fig. 1: planimetria della zona studiata Dimensionamento di un arginatura. E stata effettuata la verifica idraulica di un torrente appenninico per portata con tempo di ritorno di anni (corrispondente a 74 m 3 s - ). La verifica ha consentito

Dettagli

ESERCIZIO SVOLTO A. P 2 St

ESERCIZIO SVOLTO A. P 2 St ESERCIZIO SVOLTO A Effettuare le verifiche agli stati limite di ribaltamento, di scorrimento e di collasso per carico limite dell insieme fondazione-terreno per il muro di sostegno in calcestruzzo semplice

Dettagli

Prova di compressione monoassiale

Prova di compressione monoassiale Prova di compressione monoassiale σ σ f σ y Y G ε e F OY : comportamento elastico YF : comportamento elastoplastico GB : scarico - ricarico F : rottura σ y : tensione di snervamento σ f : tensione di rottura

Dettagli

Le sistemazioni idrauliche

Le sistemazioni idrauliche Corso di Protezione Idraulica del Territorio Sistemazioni idraulico-forestali dei corsi d acqua a carattere torrentizio Antonino Cancelliere Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Università di

Dettagli

LEZIONE 1. IL PROGETTO STRUTTURALE Parte 2. La modellazione. Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A

LEZIONE 1. IL PROGETTO STRUTTURALE Parte 2. La modellazione. Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A. 2007-2008 Facoltà di Architettura Università degli Studi di Genova LEZIONE 1 IL PROGETTO STRUTTURALE Parte 2. La modellazione LA MODELLAZIONE INPUT

Dettagli

Esercitazione 2. Soluzione

Esercitazione 2. Soluzione Esercitazione 2 Esercizio 1 - Resistenza dell aria Un blocchetto di massa m = 0.01 Kg (10 grammi) viene appoggiato delicatamente con velocità iniziale zero su un piano inclinato rispetto all orizziontale

Dettagli

La portata in uscita viene calcolata moltiplicando la velocità per l area della luce e per il coefficiente di contrazione, nel modo seguente:

La portata in uscita viene calcolata moltiplicando la velocità per l area della luce e per il coefficiente di contrazione, nel modo seguente: Problema Calcolare la portata d acqua effluente dal serbatoio nel caso indicato in figura. Si supponga ce il livello nel serbatoio rimanga costante. Si ripeta l esercizio in due situazioni: -. si supponga

Dettagli

Eq. bilancio quantità di moto

Eq. bilancio quantità di moto Eq. bilancio quantità di moto Contributo relativo alle superfici permeabili, ovvero interessate da flussi di massa (nullo, dato che il fluido è macroscopicamente in quiete) Integrale degli sforzi superficiali

Dettagli

Relazione sulla pericolosità sismica del sito

Relazione sulla pericolosità sismica del sito Relazione sulla pericolosità sismica di base del sito interessato dalle costruzioni PROGETTO PER L'ADEGUAMENTO SISMICO DELLA SCUOLA MATERNA "V.Foscolo" Relazione sulla pericolosità sismica del sito f l

Dettagli

CAP 2 Flussi viscosi e resistenza aerodinamica

CAP 2 Flussi viscosi e resistenza aerodinamica Corso di MECCANICA DEL VOLO Modulo Prestazioni CAP 2 Flussi viscosi e resistenza aerodinamica Prof. F. Nicolosi Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. F. Nicolosi 1 RESISTENZA AERODINAMICA

Dettagli

Italiano GEOCELL SISTEMA PER IL DRENAGGIO AD ELEVATA CAPACITÀ DI DEFLUSSO ORIZZONTALE DRENANTE RESISTENTE VERSATILE GEOPLAST SOLUZIONI PER L ACQUA

Italiano GEOCELL SISTEMA PER IL DRENAGGIO AD ELEVATA CAPACITÀ DI DEFLUSSO ORIZZONTALE DRENANTE RESISTENTE VERSATILE GEOPLAST SOLUZIONI PER L ACQUA Italiano GEOCELL SISTEMA PER IL DRENAGGIO AD ELEVATA CAPACITÀ DI DEFLUSSO ORIZZONTALE DRENANTE RESISTENTE VERSATILE GEOPLAST SOLUZIONI PER L ACQUA GEOCELL VANTAGGI Griglia ad elevata resistenza per il

Dettagli

REDAZIONE DI P.Z.E.V. DI BASE CON RELAZIONI E CARTOGRAFIE REVISIONE E AGGIORNAMENTO DEL PIANO VALANGHE P.Z.E.V. DI BASE ANALISI E PERIMETRAZIONI

REDAZIONE DI P.Z.E.V. DI BASE CON RELAZIONI E CARTOGRAFIE REVISIONE E AGGIORNAMENTO DEL PIANO VALANGHE P.Z.E.V. DI BASE ANALISI E PERIMETRAZIONI REGIONE LOMBARDIA - PROVINCIA DI SONDRIO COMUNE DI LIVIGNO REDAZIONE DI P.Z.E.V. DI BASE CON RELAZIONI E CARTOGRAFIE REVISIONE E AGGIORNAMENTO DEL PIANO VALANGHE P.Z.E.V. DI BASE ANALISI E PERIMETRAZIONI

Dettagli

Si definiscono tali le opere atte a sostenere il terreno che è stato o dovrà essere oggetto di scavo.

Si definiscono tali le opere atte a sostenere il terreno che è stato o dovrà essere oggetto di scavo. LEZIONE 0 LE OPERE DI OTEGNO DEI TERRENI i definiscono tali le opere atte a sostenere il terreno che è stato o dovrà essere oggetto di scavo. Le opere di sostegno più comuni sono classificabili in: MURI

Dettagli

ESERCITAZIONE SUL CRITERIO

ESERCITAZIONE SUL CRITERIO TECNOLOGIE DELLE COSTRUZIONI AEROSPAZIALI ESERCITAZIONE SUL CRITERIO DI JUVINALL Prof. Claudio Scarponi Ing. Carlo Andreotti Ing. Carlo Andreotti 1 IL CRITERIO DI JUVINALL La formulazione del criterio

Dettagli

Presentazione dell edizione italiana

Presentazione dell edizione italiana Indice Presentazione dell edizione italiana Prefazione Nota sulle unita di misura Glossario dei simboli L alfabeto greco XIII XVII XIX XX XXIV 1 Introduzione all ingegneria geotecnica 1 1.1 Che cos e l

Dettagli

Soluzioni della prova scritta di Fisica Generale

Soluzioni della prova scritta di Fisica Generale Scienze e Tecnologie dell Ambiente Soluzioni della prova scritta di Fisica Generale 9 Luglio 2010 Parte 1 Esercizio 1 Un astronauta di massa m=80 Kg atterra su un pianeta dove il suo peso vale P=200 N.

Dettagli

REVISIONE PROGETTO PRELIMINARE

REVISIONE PROGETTO PRELIMINARE MESSA IN SICUREZZA DEL VERSANTE FRANOSO NEL COMUNE DI CALICE AL CORNOVIGLIO - LOCALITA' VILLAGROSSA via Sansovino 23-20133 Milano Tel.: 02 45488725-02 2666005 Fax: 02 45488726 E-mail: sca@sca.fastwebnet.it

Dettagli

Informativa sull affidabilità dei codici - Muro di sostegno a gabbioni

Informativa sull affidabilità dei codici - Muro di sostegno a gabbioni Informativa sull affidabilità dei codici - Muro di sostegno a gabbioni D.M. 14.01.008 Norme tecniche per le truzioni paragrafo 10. Il processo di progettazione e sviluppo del software Muro di sostegno

Dettagli

Esercitazione 1. Invece, essendo il mezzo omogeneo, il vettore sarà espresso come segue

Esercitazione 1. Invece, essendo il mezzo omogeneo, il vettore sarà espresso come segue 1.1 Una sfera conduttrice di raggio R 1 = 10 cm ha una carica Q = 10-6 C ed è circondata da uno strato sferico di dielettrico di raggio (esterno) R 2 = 20 cm e costante dielettrica relativa. Determinare

Dettagli

RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA

RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA CASADIO & CO. studio tecnico associato Via V.Veneto 1/bis 47100 FORLI Tel: 0543 23923 Email: studio@casadioeco.it P.I. 03480110406 RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA Committente: Gruppo Marcegaglia divisione

Dettagli

STUDIO DEI FENOMENI FRANOSI DEL CENTRO STORICO DI SANTA BRIGIDA E TERAPIE D INTERVENTO

STUDIO DEI FENOMENI FRANOSI DEL CENTRO STORICO DI SANTA BRIGIDA E TERAPIE D INTERVENTO Relatore: Prof. Disperati Leonardo Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di laurea specialistica in Geologia Applicata Tesi di laurea: STUDIO DEI FENOMENI FRANOSI DEL CENTRO STORICO

Dettagli