Il federalismo contro la crisi: a che punto siamo?
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1 Il federalismo contro la crisi: a che punto siamo? Federalismo contro la crisi: soluzioni per salvare l Italia Convegno Confcommercio Verona Gian Angelo Bellati - Segretario Generale Unioncamere del Veneto Verona, 2 luglio 2013
2 Da sei anni l Osservatorio sul Federalismo e la Finanza Pubblica, istituito dal Consiglio regionale del Veneto, in collaborazione con Unioncamere Veneto, realizza studi e ricerche sul percorso di attuazione del decentramento amministrativo e fiscale: 1. I costi del non federalismo (giugno 2007) 2. Spesa pubblica e federalismo (marzo 2008) 3. Federalismo e competitività (ottobre 2008) 4. Responsabilità e federalismo (settembre 2009) 5. Federalismo, sussidiarietà ed evasione fiscale (giugno 2011) 6. Il federalismo in tempo di crisi (gennaio 2013)
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4 SOMMARIO 1. Le ragioni del federalismo e della sussidiarietà 2. Il federalismo oggi: lo scenario dopo le manovre del Una questione di giustizia istituzionale 4. Una spesa pubblica elevata ed inefficiente 5. L esempio dei Paesi federali: efficienza e decentramento 6. Coniugare autonomia e responsabilità attraverso il federalismo fiscale 7. Considerazioni finali
5 Fattori che ostacolano la crescita Elevata spesa pubblica Burocrazia e efficienza della PA Pressione fiscale Lunghi tempi della giustizia Difficoltà di accesso al credito
6 Il federalismo oggi: lo scenario dopo le manovre degli ultimi anni Dapprima presente nei programmi di gran parte delle formazioni politiche, il processo federalista si è arenato ed è stato additato come la ragione di tutti i mali del Paese. Il federalismo, invece, non può essere accusato di nulla semplicemente perché non c è, in quanto: 1) la riforma del titolo V non è stata completamente attuata; 2) la legge delega n.42/2009 non ha prodotto i suoi effetti in quanto molti aspetti non sono entrati in vigore; 3) alcune parti dei decreti sul federalismo sono state «svuotate» dalle manovre dei vari Governi.
7 Quanto ci costa non essere già federali La P.A. italiana presenta costi di funzionamento mediamente superiori a Spagna e Germania In Italia, la dotazione di personale pubblico (media ) è largamente superiore a quella degli standard europei Consumi intermedi procapite (in euro)* Dipendenti pubblici per mille abitanti 62,2 Costo del lavoro per dipendente pubblico (in euro)* ,1 55, ITALIA GERMANIA SPAGNA ITALIA GERMANIA SPAGNA ITALIA GERMANIA SPAGNA (*) espressi in parità di potere d'acquisto. Elaborazione Centro Studi Sintesi su dati Istat e fonti istituzionali tedesche e spagnole
8 Meno sprechi nei Paesi federali Indice di funzionamento standardizzato*. Media Germania Spagna Danimarca Austria Belgio Irlanda Svezia Paesi Bassi 0,409 0,565 0,595 0,645 0,659 0,670 0,722 0,754 L indice di funzionamento standardizzato esprime il costo della macchina amministrativa a parità di spesa decentrata (ponendo la media UE = 1) Repubblica Ceca Polonia Finlandia Italia Regno Unito Estonia Ungheria Lettonia Lituania Francia Slovenia Lussemburgo Slovacchia 0,766 0,775 0,778 0,843 0,893 1,087 1,112 1,123 1,239 1,414 1,576 1,643 2,191 I Paesi federali (soprattutto Germania e Spagna) hanno costi di funzionamento tendenzialmente minori rispetto ai Paesi unitari. Il federalismo è un sistema istituzionale in grado di stimolare una maggiore efficienza amministrativa. Portogallo Grecia 2,362 4,914 Cipro Malta Paesi federali Paesi unitari Nuovi membri 0,564 0,948 Media UE 1,457 (*) Parametrizzazione delle spese di funzionamento a parità di spesa decentrata (Media UE=1) Fonte: elab. su dati Eurostat Gian Angelo Bellati 0,0-0,5 Unioncamere 1,0 1,5 Veneto 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 4,5 5,0
9 Dinamica del debito pubblico dal 1980 ad oggi Italia. Debito pubblico e indice di accentramento fiscale. Anni Elaborazioni su dati Banca d'italia e ISTAT
10 Fonte: Banca d Italia
11 Gli scandali in alcune Regioni sono stati utilizzati in maniera strumentale per affossare definitivamente il federalismo e il decentramento. Non sembra corretto attribuire al federalismo responsabilità che non ha
12 La spesa pubblica in Italia (1/2) In un Paese federale (es. Germania) il personale pubblico segue le competenze di spesa. In Italia non è così: Regioni ed enti locali gestiscono il 58,1% della spesa (al netto di interessi e pensioni) con il 43,3% del personale. Ripartizione del personale e della spesa pubblica per livello di governo nel 2011 (%) Germania Italia Spesa pubblica Personale pubblico Spesa pubblica Personale pubblico Amministrazioni centrali 28,6 12,4 41,9 56,7 Amministrazioni locali 71,4 87,6 58,1 43,3 Totale* 100,0 100,0 100,0 100,0 (*) al netto della spesa e del personale degli Enti previdenziali Elaborazione Unioncamere del Veneto su dati Eurostat e fonti istituzionali tedesche
13 La spesa pubblica in Italia (2/2) In Italia non c è stato un vero decentramento del personale: a seguito delle «Bassanini» il personale collocato in «Periferia» è appena lo 0,6% del totale. Dinamica del personale pubblico centrale e locale (unità di lavoro, in migliaia) Tra il 1997 e il 2006il personale centrale è aumentato di 105 mila unità, quello locale di 26 mila unità: poi è iniziato un trend decrescente a tutti i livelli di governo, a seguito del blocco del turn-over. Elaborazione Unioncamere Veneto su dati ISTAT
14 Il costo della P.A. a livello regionale Spesa pubblica / Pil (%). Media anni Calabria Sicilia Sardegna Valle d'aosta Basilicata Molise Campania Puglia Umbria Liguria P.A. di Trento Abruzzo Friuli Venezia Giulia P. A. di Bolzano Lazio Piemonte Toscana Marche Emilia Romagna Veneto Lombardia 31,5 33,0 36,0 49,6 49,1 48,4 48,1 46,6 42,6 41,0 40,5 40,2 39,8 Italia = 41,8 56,5 56,4 55,0 54,3 53,9 53,8 59,3 62, Fonte: elab. Unioncamere del Veneto su dati Istat e Ministero dello Sviluppo Economico DPS Conti Pubblici Territoriali
15 La mappa del dare-avere Italia. Residuo fiscale delle Amministrazioni pubbliche per regione. Valori pro capite in milioni di euro. Media anni Nel triennio il Veneto ha registrato in media un residuo fiscale pari a 19,8 mld di euro, ossia euro per abitante, collocandosi nelle prime posizioni delle regioni in avanzo fiscale (Lombardia euro, Emilia-Romagna euro). Da a euro Da a euro Da 0 a 600 euro Da -600 a euro Da a euro Fonte: Unioncamere Veneto su dati Ministero Sviluppo Economico Dipartimento per le politiche di sviluppo
16 Italia. Livello di evasione fiscale per regione Euro evasi ogni 100 euro di imposta versata Calabria 65,37 Basilicata 64,47 Puglia 53,39 Campania 51,38 Sicilia 50,96 Sardegna 43,57 Molise 36,31 Friuli-Venezia Giulia 35,51 ABRUZZI 35,02 Marche 34,15 Umbria 34,15 Valle d'aosta 34,15 Toscana 30,10 Emilia-Romagna 25,46 Liguria 24,48 Veneto 21,56 Trentino-Alto Adige 20,31 Piemonte 20,10 Lazio 18,25 Lombardia 18,13 Tasso di evasione fiscale Evasione ogni 100 di imposta versata Alta (3) Medio alta (5) Media (4) Medio bassa (3) Bassa (5) Fonte: elab. Unioncamere del Veneto su dati Agenzia delle Entrate
17 La strada dei «costi ottimali» In Italia i livelli di spesa pubblica sono differenti nelle diverse regioni Consumi intermedi - euro procapite (1) Dipendenti pubblici - ogni mille ab. (2) Costo personale - euro per dipend. (3) VDA LAZ* VDA LAZ 77,0 83,8 TAA VDA TAA FVG 69,2 LAZ* SAR MOL 69,0 FVG LIG SAR 66,2 SAR LOM FVG CAL LIG 65,1 65,0 UMB PUG TOS PIE Media MOL BAS TAA SIC UMB 64,5 63,6 63,4 60,2 TOS ABR SIC Media UMB EMR ABR TOS 59,8 59,2 CAM EMR BAS CAM 58,8 MAR SIC MAR Media MAR 57,7 55,9 VEN PIE PUG VEN PUG EMR 55,5 53,8 LIG CAL ABR CAL CAM PIE VEN LOM 52,6 48,7 44,3 BAS LOM MOL Fonte: Elaborazione su dati Conti Pubblici Territoriali e Ragioneria Generale dello Stato
18 Possibili risparmi con il modello Veneto In Italia i livelli di spesa pubblica sono differenti nelle diverse regioni. Per superare le difficoltà di definizione dei costi (fabbisogni di spesa) standard, Unioncamere del Veneto ha determinato una spesa regionale ottimale combinando i precedenti 3 parametri (consumi intermedi, dipendenti pubblici e costo del personale). Quali potrebbero essere i risparmi di spesa pubblica ottenibili considerando le performance della P.A. nella regione più virtuosa? Ipotizzando una spesa ottimale calibrata sul Veneto (valori medi): Diminuzione personale pubblico -523 mila unità Risparmi di spesa complessivi 27,8 mld euro
19 Confronto con i modelli federali europei C è la necessità di ridefinire l assetto della P.A. italiana (inefficienze, debito pubblico, titolo V, federalismo ) IPOTESI "A" miliardi di euro % su Pil 49,4 IPOTESI "B" 25,7 23,3 21,3 Quali sarebbero i risparmi se l Italia adottasse i parametri delle P.A. di Germania e Spagna? 1,8 1,6 3,4 1,5 come la Germania come la Spagna come la Germania come la Spagna Ad esempio, con il modello tedesco la minore spesa oscillerebbe tra i 25,7 e i 49,4 miliardi di euro IPOTESI A Consumi intermedi Dipendenti pubblici Elaborazione Centro Studi Sintesi IPOTESI B Consumi intermedi Dipendenti pubblici Costo lavoro
20 Se non fossimo un Paese solidale Una stima ipotetica: calcolare i risparmi di spesa pubblica sulla base del rapporto spesa / Pil di Lombardia e Veneto Non esisterebbero i flussi perequativi verso Regioni ed enti locali e l intervento diretto dello Stato centrale verso le aree deboli Risparmi in % sul Pil SPESA PUBBLICA SU PIL MEDIA NAZIONALE 41,7% 23,0 SPESA PUBBLICA SU PIL MEDIA LOMBARDO-VENETO 32,1% 5,4-14% -43% Centro-Nord Sud RISPARMI DI SPESA CON 142,1 MODELLO LOMB.-VENETO -23% miliardi Spesa pubblica al netto di interessi passivi, partecipazioni azionarie e conferimenti e concessioni di crediti (media )
21 Cose serve oggi al Paese? (1/3) Riprendere il percorso di attuazione del federalismo fiscale. Il federalismo è uno strumento in grado di offrire risposte al tema della sostenibilità dei conti pubblici e all efficienza della PA. Avviare risparmi di spesa pubblica differenziati. Migliore allocazione della spesa all interno degli enti stessi, dei comparti e a livello territoriale e riduzione delle tasse. Il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, nella Relazione sul Rendiconto 2012: sul fronte della razionalizzazione della spesa, è necessario procedere con modalità di indagine in grado di scavare all interno delle singole amministrazioni, così da predisporre le condizioni per effettuare interventi di correzione e di regolazione mirate.
22 Cose serve oggi al Paese? (2/3) Individuare costi standard ottimali. Ridisegnare la perequazione sul modello europeo ed avviare procedure di controllo. Accrescere le risorse destinate all investimento. Aumentando le spese per i servizi destinati alla collettività rispetto a quelle per il funzionamento della P.A. Ridefinire il rapporto con l Europa. Maggiore attenzione alle opportunità e ai vantaggi che derivano, come Paese e come singole Regioni, dall appartenenza alla costituzione della comune «Casa europea».
23 Cose serve oggi al Paese? (3/3) Attuare l art. 116, terzo comma, della Costituzione e acquisire l autonomia differenziata L art. 116, al terzo comma, prevede che, mediante uno specifico iter procedurale, le Regioni a Statuto ordinario possano acquisire ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia rispetto a quelle oggi costituzionalmente spettanti (ad esempio: l istruzione). Attuare l art. 118 della Costituzione e acquisire maggiore autonomia amministrativa Secondo l art. 118, modificato con la riforma del 2001, le funzioni amministrative devono essere attribuite all ente più vicino ai cittadini, il Comune, salvo che debbano essere attribuite alla Provincia, (alla Città Metropolitana, laddove esistente), alla Regione ed infine allo Stato, secondo un criterio di progressiva ascendenza, per poter essere adeguatamente esercitate.
24 UnioncamereVeneto Via delle Industrie, 19/d Venezia tel: fax:
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