Camminando si impara a... conoscere, prevenire, star meglio! 20 Marzo Treviso. Motivazioni per una. Laura Bortoli

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1 Camminando si impara a... conoscere, prevenire, star meglio! 20 Marzo Treviso Motivazioni per una vita attiva Laura Bortoli Università degli Studi G. d Annunzio - Chieti-Pescara Facoltà di Scienze dell Educazione Motoria

2 Educazione fisica i Sport Motivazioni per una vita attiva Esercizio fisico

3 Esercizio fisico Attività ità fisica i strutturata tt t che mira a benefici per la salute Biddle & Mutrie,2008 Bluteau, 1990 Hagger & Chatzisarantis, 2005 Sport Attività competitiva svolta all interno di un sistema di regole e finalizzata alla ricerca di prestazione Attività fisica (o motoria) Qualunque tipo di movimento che determina dispendio energetico Educazione fisica i e motoria Attività svolta in ambito scolastico con finalità sia specifiche sia educative trasversali. Attenzione significativa a processi cognitivi di controllo e apprendimento motorio

4 Processi motivazionali Nel campo dell attività fisica diversi approcci teorici attuali alla motivazione (self-efficacy, efficacy motivazione intrinseca, orientamento motivazionale, attribuzione di causalità). Alcuni modelli specifici per l esercizio fisico. Aspetti fondamentali comuni Percezione di competenza, controllo e autonomia

5 PERCEZIONE DI COMPETENZA Rilevante non competenza oggettiva ma PERCEZIONE SOGGETTIVA

6 Partecipazione ad attività motorie dopo il periodo scolastico correlato alle sensazioni vissute in Educazione fisica Coakley & White, Sociology of sport Journal, Mancanza di partecipazione associata al ricordo negativo dell EF (noia, mancanza di varietà, sentimenti di incompetenza; per le ragazze, anche imbarazzo e disagio). Attività e strategie didattiche che aumentino percezione di competenza, stati emozionali positivi e motivazione intrinseca.

7 Motivazioni all esercizio fisico Self-efficacy (autoefficacia) Costrutto fondamentale di una teoria socio-cognitiva che valorizza il ruolo delle convinzioni su di sé come fattore essenziale per il comportamento diretto ad uno scopo a) adesione ad un programma di attività motoria b) mantenimento di un certo regime dietetico c)

8 Teoria della Self-efficacy (Bandura, 1977) Convinzione di essere o meno capaci di mettere in atto uno specifico comportamento (es. percorrere camminando una distanza di 3km)(Bandura, 1977) Task selfefficacy Fiducia nelle proprie capacità di realizzare le prestazioni necessarie a raggiungere i risultati i attesi (es. attuare il proprio programma di camminata anche se stanchi) (Bandura, 1995). Self-regolatory efficacy

9 Fonti di informazione Realizzazione di prestazioni Comportamenti Esperienze sostitutive Persuasione Aspettative di efficacia Pensieri Sensazioni fisiologiche Emozioni

10 Conseguenza Autoefficacia Esercizio fisico Fattore determinante

11 Teorie dell esercizio Finalizzate a spiegare i comportamenti ti legati all esercizio i Theory of reasoned action (TRA) (Ajzen and Fishbein, 1974) Theory of planned behaviour (TPB) (Ajzen (1988) Credenze relative ai comportamenti x valori Atteggiamenti Credenze relative alle norme x adesione Norme soggettive Intenzioni Comportamento Credenze relative al controllo x capacità Controllo comportamentale percepito Self-efficacy

12 The Transtheoretical Model of Behaviour Change (TTM) (Prochaska and DiClemente, 1983) Teoria che considera l esistenza di stadi successivi di coinvolgimento nell attività: precontemplazione nessuna intenzione di fare attività nei 6 mesi successivi contemplazione intenzione di iniziare dell attività nei 6 mesi successivi preparazione iniziata l attività, ma non in modo regolare azione esercizio regolare ma non ancora per 6 mesi mantenimento esercizio regolare da più di 6 mesi

13 Presenza di stadi di cambiamento Modello transteoretico Presenza di processi di cambiamento Concetto di self-efficacy Equilibrio decisionale (valutazione di vantaggi-svantaggi)

14 Modello transteoretico e strategie di intervento (Marcus e Forsyth, 2003) Precontemplazione Contemplazione Strategie cognitive: incremento conoscenza di vantaggi e rischi, preoccupazione per gli altri, goal-setting, controllo dei pensieri, Preparazione Azione Mantenimento Strategie comportamentali: individuare id alternative, ti cercare supporto sociale, premiarsi,

15 Incrementare l autoefficacia A differenza di quanto appare sui media, l esercizio fisico non è sempre piacevole e divertente. Inizialmente spesso indolenzimento muscolare e fatica a volte imbarazzo e disagio creato dal proprio corpo e dall abbigliamento li sportivo Adeguata formulazione di obiettivi (goal-setting)

16 Goal-setting Definisce gli standard che ci si prefigge di raggiungere a breve, a medio o a lungo termine. È di per sé importante strategia motivazionale, in grado È di per sé importante strategia motivazionale, in grado di influenzare positivamente il comportamento. Avere obiettivi precisi e chiari aiuta ad attivare e modulare un impegno adeguato e persistente nel tempo.

17 Approccio SMART al goal setting per motivare ad esercizio fisico più regolare (cfr. Moran, 2004) S = Specific (specifici). i) Piuttosto t che Migliorare la forma fisica Andare a camminare 3 volte alla settimana. M= Measurable (che consentano una modalità di registrazione, es. podometro). A = Action-related (collegati ad azioni sotto controllo). Piuttosto che Camminare tutti i giorni per almeno un ora Cominciare a camminare 5 minuti ed aggiungere 5 minuti ogni giorno per una settimana. R = Realistic (collegati al livello reale di capacità da verificare come prima azione). T = Timetabled (inseribili nell organizzazione della giornata).

18 Strategie comportamentali. La persona va sollecitata a: individuare alternative. Passeggiare con il cane, rastrellare foglie in giardino, usare la bici per spostarsi, ecc. ( accumulare almeno 30 min di attività fisica di moderata intensità); trasformare l attività fisica in uno stile di vita attivo piuttosto che in un obbligo qualche volta alla settimana;

19 fare dell attività fisica un abitudine (ogni giorno alla stessa ora); cercare supporto sociale (attività fisica come occasione di fare qualcosa insieme a familiari od amici); apprezzare quanto fatto e premiarsi (inmodo salutistico!) per il successo nell impegno nel fare attività fisica.

20 Importante!! Abitudini degli operatori della salute associate all importanza attribuita ad un certo comportamento anche per gli altri: l 85% dei dietisti che faceva esercizio fisico regolare riteneva il tema dell esercizio un aspetto importante del counseling rispetto al 45% che non faceva esercizio; chi si esercitava regolarmente era più probabile che consigliasse l esercizio ai propri pazienti; (Crawford, et al., American Journal of Public Health, 2004) i medici che descrivevano brevemente al paziente i propri comportamenti personali relativi alla salute risultavano maggiormente credibili e più efficaci nel motivare. Frank, et al., Archives of Family Medicine, 2000)

21 Dovremmo portare il cane a spasso tutti giorni, anche se non lo abbiamo!! (Astrand, cit. da Biddle e Mutrie, 2008)

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