neve & valanghe 1 NEVE & VALANGHE G.Galli Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Silvio Saglio SEM - Società Escursionisti Milanesi
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- Erico Poli
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1 neve & valanghe 1 NEVE & VALANGHE G.Galli
2 neve & valanghe 2 premessa perché una lezione di neve e valanghe in un corso di cascate? perché le valanghe sono un PERICOLO dell ambiente montano innevato e quindi conoscere la neve e le valanghe permette di assumersi RISCHI minori
3 neve & valanghe 3 NEVE & VALANGHE manto nevoso proprietà agenti modificanti metamorfismi esposizione di un pendio valanghe tipologie di valanghe valanga a debole coesione valanga di lastroni incidenti in valanga bollettino neve valanghe scala europea del pericolo valanghe seppellimento in valanga sopravvivenza ricerca (arva, pala, sonda)
4 neve & valanghe 4 manto nevoso la neve al suolo è composta da: - acqua allo stato solido (cristalli) - acqua allo stato liquido - vapore acqueo - aria Il manto nevoso è la successione di strati di neve depositati al suolo dalle precipitazioni La neve al suolo è soggetta a continue trasformazioni dovute ad agenti interni e esterni al manto nevoso
5 neve & valanghe 5 manto nevoso proprietà isolamento acustico e termico propagazione onde elettromagnetiche riflessione dei raggi solari densità plasticità deformabilità coesione resistenza
6 neve & valanghe 6 manto nevoso proprietà densità tipo di neve densità (kg/m 3 ) neve fresca grani fini arrotondati brina di profondità grani grossi ghiaccio (nevato) 917
7 neve & valanghe 7 manto nevoso proprietà plasticità con temperature elevate e sollecitazioni lente e graduali, il manto nevoso ha la capacità di assorbire gli sforzi di trazione e compressione e di assumere forme plastiche
8 neve & valanghe 8 manto nevoso proprietà coesione FELTRATURA intreccio fra cristalli ramificati SINTERIZZAZIONE "saldature" tra cristalli arrotondati CAPILLARITA acqua come collante fra i cristalli RIGELO solidificazione dell'acqua libera
9 neve & valanghe 9 manto nevoso proprietà resistenza alla COMPRESSIONE alla TRAZIONE (1/10 della resistenza alla compressione) al TAGLIO (1/100 della resistenza alla compressione) aumenta con l'aumentare del peso
10 neve & valanghe 10 manto nevoso agenti modificanti irraggiamento solare nebbia pioggia peso temperatura vento
11 neve & valanghe 11 manto nevoso agenti modificanti irraggiamento solare il soleggiamento diretto è poco efficace, è più efficace la copertura nuvolosa nebbia l'umidità dell'aria condensa sui cristalli cedendo calore latente e riscaldando lo strato superficiale pioggia favorisce la fusione aumenta il peso del manto nevoso indebolisce i legami negli strati interni
12 neve & valanghe 12 manto nevoso agenti modificanti peso favorisce l'assestamento (se non raggiunge il carico di rottura!) CARICO GRADUALE per nevicate successive (sollecitazione lenta) CARICO IMPROVVISO per caduta di massi, cornici, ghiaccio; transito di persone o animali (sollecitazione istantanea)
13 neve & valanghe 13 manto nevoso agenti modificanti temperatura TEMPERATURE BASSE mantengono la neve fresca senza favorire l'assestamento favoriscono la formazione di brina di superficie (in inverno) favoriscono la formazione di croste superficiali (in primavera, di notte) provocano l'indebolimento degli strati interni del manto nevoso TEMPERATURE MITI favoriscono l'assestamento e il consolidamento del manto nevoso TEMPERATURE ALTE umidificano il manto nevoso provocano la fusione
14 neve & valanghe 14 manto nevoso agenti modificanti vento ha un effetto TERMICO vento secco/freddo - deumidifica la superficie vento secco/caldo - riscalda la superficie vento umido/caldo - cede vapore al manto nevoso E MECCANICO rottura ramificazioni dei cristalli erosione della superficie formazione di accumuli (!!!) formazione di lastroni (!!!) formazione di cornici (!!!)
15 neve & valanghe 15 manto nevoso agenti modificanti vento direzione e zone di accumulo Quanto più pianeggiante è il versante sopravento, tanto maggiore sarà l accumulo sui pendii sottovento. Il maggior trasporto di neve avviene su tratti piani, cioè sui grandi plateaux e su larghi crinali. Il trasporto di neve diminuisce con l aumentare dell inclinazione dei pendii sopravento
16 neve & valanghe 16 manto nevoso agenti modificanti vento formazione di cornici
17 neve & valanghe 17 manto nevoso agenti modificanti vento direzione e zone di accumulo La superficie erosa (sastrugi) permette di determinare qual era la direzione del vento al suolo. Chiedersi sempre dove si trova la neve trasportata: dove c è un erosione, non lontano si devono incontrare grandi accumuli di neve ventata.
18 neve & valanghe 18 manto nevoso metamorfismo gradiente debole gradiente medio/forte fusione - rigelo meccanico
19 neve & valanghe 19 manto nevoso metamorfismo gradiente definizione : variazione di temperatura per centimetro di spessore del manto nevoso gradiente debole < 0,05 C/cm gradiente medio 0,05-0,20 C/cm gradiente forte >0,20 C/cm
20 neve & valanghe 20 manto nevoso metamorfismo gradiente esempio : DEBOLE FORTE temperatura strato inferiore 0 0 temperatura strato superiore differenza temperatura 2 10 altezza neve (cm) GRADIENTE = 2 / 50 = 0,04 10 / 50 = 0,20
21 neve & valanghe 21 manto nevoso metamorfismo gradiente debole si instaura con temperature esterne relativamente alte (-3 ) porta ad una diminuzione di coesione subito dopo una nevicata (perdita della coesione per feltratura) a lungo termine sinterizza i cristalli aumentando la coesione globale del manto nevoso i cristalli prodotto sono sferoidali e piccoli (0,5mm) la neve ottenuta è elastica, deformabile, duttile METAMORFISMO DISTRUTTIVO:
22 neve & valanghe 22 manto nevoso metamorfismo gradiente forte si instaura con temperature esterne molto basse è facilitato da spessori ridotti del manto nevoso produce cristalli a calice molto grandi (5 mm) e fragili negli strati del manto nevoso (brina di profondità) la coesione di questi cristalli tra loro e tra gli altri strati è inesistente i cristalli a calice sono uno stupendo strato di scorrimento la neve ottenuta non è deformabile ed è molto fragile METAMORFISMO COSTRUTTIVO:
23 neve & valanghe 23 manto nevoso metamorfismo fusione-rigelo si instaura con temperature esterne calde (primavera) l'acqua comincia a percolare negli strati e sostituisce la coesione per sinterizzazione con quella per capillarità se il tenore di acqua è elevato (>10%) la coesione si perde del tutto l'acqua, percolando, può incontrare uno strato duro di scorrimento (ghiaccio, crosta, suolo) e lubrificarlo; ciò causa una diminuzione delle forze di attrito con la neve soprastante quando la temperatura si abbassa il manto nevoso bagnato gela aumentando enormemente la coesione i cristalli sono grossi, tondi e agglomerati tra loro (policristalli)
24 neve & valanghe 24 manto nevoso metamorfismo meccanico può essere causato da: compressione naturale (peso della neve) compressione artificiale (macchine battipista) vento (!) altro (elicotteri, esplosioni, )
25 neve & valanghe 25 esposizione di un pendio versante SUD sono sufficienti 2 giorni di bel tempo per modificare la struttura dei cristalli, ma il metamorfismo da debole gradiente necessita parecchi giorni per stabilizzare il M.N. inizialmente la perdita delle ramificazioni (feltratura) indebolisce il M.N. e si verificano scariche spontanee anche di grandi dimensioni, successivamente la coesione per sinterizzazione stabilizza il M.N. il pericolo su questo versante è più forte subito dopo una nevicata durante l'inverno si possono formare croste da fusione e rigelo non sempre portanti
26 neve & valanghe 26 esposizione di un pendio versante NORD le basse temperature ostacolano il metamorfismo da debole gradiente (che stabilizza il M.N.) le basse temperature esterne favoriscono il metamorfismo da gradiente elevato (formazione di brina di profondità!) le basse temperature favoriscono la formazione di brina di superficie, pericolosa per eventuali altre precipitazioni
27 neve & valanghe 27 valanga massa di neve che si mette in moto, in modo istantaneo, a seguito della rottura delle condizioni di equilibrio di uno strato del manto nevoso, su un pendio inclinato, per cause naturali o accidentali, e precipita verso valle per effetto della gravità in condizioni di scarso attrito.
28 neve & valanghe 28 valanghe classificazione in base a: tipo di distacco valanga di lastroni valanga a debole coesione distacco lineare, ad angoli retti, perpendicolare alla superficie di slittamento distacco puntiforme
29 neve & valanghe 29 valanghe classificazione in base a: posizione dello strato di scorrimento valanga di superficie valanga di fondo strato di scorrimento all interno del manto nevoso strato di scorrimento al suolo
30 neve & valanghe 30 valanghe classificazione in base a: forma del movimento valanga nubiforme valanga radente polverosa radente al suolo
31 neve & valanghe 31 valanghe classificazione in base a: forma della traiettoria valanga piatta valanga incanalata
32 neve & valanghe 32 valanghe classificazione in base a: umidità della neve val. di neve asciutta val. di neve bagnata distanza percorsa val. di versante val. di pendio natura materiale val. di neve val. di ghiaccio tipo di danni val. catastrofica val. di sciatori
33 neve & valanghe 33 valanga di neve a debole coesione CARATTERISTICHE: può essere di neve polverosa, asciutta, oppure bagnata si innesca in un punto e accresce progressivamente non è evidente una linea di frattura e neppure lo strato di scorrimento le pendenze tipiche sono tra i 40 e i 60 le accelerazioni sono deboli ma la velocità può essere elevata
34 neve & valanghe 34 valanga di neve a debole coesione CAUSE DEL DISTACCO: diminuzione dell'angolo di attrito statico (su pendii ripidi dopo una nevicata) lubrificazione degli strati di scorrimento (pioggia, rialzo termico) provocata (distacco al di sotto del punto di sollecitazione)
35 neve & valanghe 35 valanga di lastroni CARATTERISTICHE: la rottura del lastrone avviene lungo una linea la sollecitazione può avvenire a distanza è necessario un piano di scorrimento il rilascio dello strato avviene contemporaneamente in ogni punto le pendenze tipiche sono tra i 27 i 45 le accelerazioni sono fortissime
36 neve & valanghe 36 valanga di lastroni CAUSE DEL DISTACCO: diminuzione della forza resistente indebolimento degli strati del manto nevoso innalzamento delle temperature aumento della forza attiva ulteriore nevicata pioggia passaggio di persone o animali concentrazione di carico in un punto (gruppi) crollo di cornice ghiaccio o seracco soprastante valanga a debole coesione A - Effetto della forza di gravità B - Resistenza alla trazione C - Resistenza alla compressione D - Resistenza al taglio (attrito)
37 neve & valanghe 37 qualche valanga
38 neve & valanghe 38 qualche valanga
39 neve & valanghe 39 qualche valanga
40 neve & valanghe 40 qualche valanga
41 neve & valanghe 41 qualche valanga
42 neve & valanghe 42 qualche valanga
43 neve & valanghe 43 qualche valanga
44 neve & valanghe 44 qualche valanga
45 neve & valanghe 45 qualche valanga
46 neve & valanghe 46 qualche valanga
47 neve & valanghe 47 qualche valanga
48 neve & valanghe 48 qualche numero Nel periodo , in Italia sono state travolte 2035 persone in 958 incidenti. 467 sono decedute (23%), mentre 1569 sono sopravvissute (77%). fonte:
49 neve & valanghe 49 qualche numero fonte: fonte:
50 neve & valanghe 50 qualche numero fonte:
51 neve & valanghe 51 bollettino neve valanghe scala europea del pericolo Scala del pericolo 1 DEBOLE Probabilità di distacco di valanghe Il distacco è generalmente possibile solo con un forte sovraccarico su pochissimi pendii estremi. Sono possibili solo piccole valanghe spontanee. Indicazioni per sciatori ed escursionisti Condizioni generalmente sicure per gite sciistiche. 2 MODERATO Il distacco è possibile soprattutto con un forte sovraccarico sui pendii ripidi indicati. Non sono da aspettarsi grandi valanghe spontanee. Condizioni favorevoli per gite sciistiche ma occorre considerare adeguatamente locali zone pericolose. 3 MARCATO 4 FORTE 5 MOLTO FORTE Il distacco è possibile con un debole sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi indicati; in alcune situazioni sono possibili valanghe spontanee di media grandezza e, in singoli casi, anche grandi valanghe. Il distacco è probabile già con un debole sovraccarico su molti pendii ripidi. In alcune situazioni sono da aspettarsi molte valanghe spontanee di media grandezza e, talvolta, anche grandi valanghe. Sono da aspettarsi numerose grandi valanghe spontanee, anche su terreno moderatamente ripido. Le possibilità per gite sciistiche sono limitate ed è richiesta una buona capacità di valutazione locale. Le possibilità per gite sciistiche sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale. Le possibilità per gite sciistiche sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale.
52 neve & valanghe 52 bollettino neve valanghe sito web Aineva:
53 neve & valanghe 53 bollettino neve valanghe esempio / 1 - situazione - parte grafica e numerica
54 neve & valanghe 54 bollettino neve valanghe esempio / 2 - situazione - parte testuale
55 neve & valanghe 55 bollettino neve valanghe esempio / 3 - previsione
56 neve & valanghe 56 bollettino neve valanghe incidenti fonte:
57 neve & valanghe 57 seppellimento in valanga ritrovamento fonte:
58 neve & valanghe 58 seppellimento in valanga sopravvivenza curva della sopravvivenza: 7 travolti su 100 muoiono per lesioni sopravvivenza entro i primi 15 minuti la probabilità di sopravvivenza è del 93% asfissia latenza ipotermia tra 15 e 45 minuti la probabilità di sopravvivenza passa dal 93% al 25% tra 45 e 90 minuti una piccola percentuale di sepolti sopravvive in particolari condizioni di possibilità respiratorie tra 90 e 120 minuti
59 neve & valanghe 59 seppellimento in valanga tempo di scavo tempo medio di spalatura di un metro cubo di neve:
60 neve & valanghe 60 seppellimento in valanga strumenti della ricerca l artva (apparecchio di ricerca travolti in valanga), la pala e la sonda sono i soli strumenti che possono permettere la localizzazione e il disseppellimento di un travolto in valanga in un tempo utile alla sua sopravvivenza. + + avere l artva senza la pala è come avere la pala senza l artva cioè: inutile
61 neve & valanghe 61 seppellimento in valanga l artva per quanto riguarda l artva in particolare, è necessario: - averlo, portarlo con sé e indossarlo correttamente - conoscere l apparecchio e essere addestrati all utilizzo - conoscere le fasi e la metodologia della ricerca avere l artva senza saperlo usare è come saper usare l arva senza averlo cioè: inutile ma questa è tutta un altra lezione
62 neve & valanghe 62 scialpinismo e cascate lo scialpinista il cascatista ascolta il bollettino con attenzione alla parte nivologica ascolta il bollettino con attenzione alla parte meteo si muove con ARVA, pala e sonda si muove senza ARVA, pala e sonda! si muove su pendii non ripidi si muove su pendii anche ripidi si muove con gli sci si muove a piedi si muove in gruppi numerosi si muove in gruppi piccoli evita i canali stretti e ripidi si infila nelle goulotte
63 neve & valanghe 63 morale a casa:! occhio alle relazioni! occhio al bollettino in montagna:! occhio alla morfologia - pendii a monte e a valle della cascata - orientamento dei versanti - pendenze - canaloni - vegetazione (boschi / alberi / cespugli)! occhio alle condizioni - quantità di neve - quantità di neve fresca - temperatura - coesione della neve - segni del vento / zone di accumulo - scariche di neve a debole coesione
64 neve & valanghe 64 fine un paio di doverose segnalazioni in materia: AINEVA - Associazione Interregionale Neve e Valanghe CAI-SVI - Servizio Valanghe Italiano
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