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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE CORSO «LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ATENEO» Modulo SPECIALISTICO 2 a PARTE dott. Deborah GORI SERVIZI INTEGRATI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE D8/2015 DISPENSE Servizi Integrati di Prevenzione e Protezione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE

2 Corso "La gestione dei rifiuti in Ateneo Programma formativo «ABC-Ambiente» LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ATENEO Modulo specialistico -2 a parte Deborah Gori Servizi Integrati di Prevenzione e Protezione Servizio di Tutela Ambientale 4 giugno SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE D ATENEO Il programma del corso 2 CORSO: «La GESTIONE dei RIFIUTI in ATENEO» Modulo SPECIALISTICO seconda parte Gli adempimenti in materia di gestione rifiuti Gli obblighi di legge: dal deposito allo smaltimento Registro di carico e scarico Sistema di tracciabilità SISTRI Smaltimento dei rifiuti chimici e sanitari Formulario di Identificazione Rifiuto Dichiarazione Ambientale MUD Accordo ADR (dott. Marco Righini CATAS) Obblighi per lo "Speditore" e per l "Imballatore" Confezionamento e trasporto dei rifiuti pericolosi Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori Servizio di prevenzione e protezione d Ateneo 1

3 Corso "La gestione dei rifiuti in Ateneo Gli adempimenti di legge sui RIFIUTI SPECIALI 3 Rivediamo il flusso delle attività di gestione dei rifiuti speciali DIPARTIMENTO con laboratori Addetto Locale (funzioni operative) PRODUZIONE RIFIUTO SERVIZIO TUTELA AMBIENTALE CARICHI DB e SISTRI RACCOLTA FINALIZZATA GESTIONE LIMITI/SCADENZE deposito ETICHETTATURA TRASPORTO AL DEPOSITO DEPOSITO TEMPORANEO SMALTIMENTI: Modulistica smaltitore Schede SISTRI Redazione FIR ed eventuale DdT Supervisione operazioni asporto SCARICHI REGISTRI, DB, SISTRI REGISTRAZIONE CARICO DEPOSITO RIFIUTI GESTIONE QUARTE COPIE FIR INVIO DATI al SERVIZIO PRESENTAZIONE ANNUALE MUD Gli adempimenti di legge sui RIFIUTI SPECIALI Modulo SPECIALISTICO 1 4 Ripartiamo dal DEPOSITO TEMPORANEO Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori Servizio di prevenzione e protezione d Ateneo 2

4 Corso "La gestione dei rifiuti in Ateneo Gli adempimenti di legge sui RIFIUTI SPECIALI 5 Il sito di deposito temporaneo può essere paragonato ad un magazzino. Per annotare i movimenti delle merci in ingresso e in uscita e calcolare le giacenze c è un REGISTRO DI CARICO E SCARICO. CARICO: i rifiuti in ingresso SCARICO: i rifiuti in uscita ( smaltimento) R DEPOSITO RIFIUTI CARICO SCARICO Gli adempimenti di legge sui RIFIUTI SPECIALI 6 UNITÀ LOCALE INDIRIZZO RIZZI via delle Scienze, 208 CHIMICA via delle Scienze, 99 PRODUZIONE DI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI Per ogni unità locale in cui si producono rifiuti pericolosi: Tenuta di un REGISTRO DI CARICO E SCARICO KOLBE piazzale Kolbe, 4 BASKET via Sondrio, 2/A ISCRIZIONE SISTRI e gestione dati relativi a carichi e smaltimenti AZIENDA AGRARIA via Pozzuolo, 324 MODULI via Sondrio, 2/10 Presentazione annuale MUD PAGNACCO via S. Mauro (Rustici) Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori Servizio di prevenzione e protezione d Ateneo 3

5 Corso "La gestione dei rifiuti in Ateneo REGISTRO DI CARICO E SCARICO RIFUTI 7 Art. 190 D.lgs. 152/2006 (soggetti obbligati e modalità di tenuta) DM n. 148 del 01/04/1998 (modello conforme) Circolare Min.Ambiente 04/08/1998 (istruzioni compilazione) SOGGETTI OBBLIGATI alla tenuta del registro: PRODUTTORI di rifiuti speciali pericolosi di rifiuti speciali non pericolosi da lavorazioni industriali, artigianali, di recupero/smaltimento rifiuti, depurazione acque, abbattimento fumi Il registro è composto da 100 fogli numerati. Prima dell utilizzo deve essere vidimato presso gli uffici della Camera di Commercio. Deve essere conservato, insieme ai formulari di identificazione rifiuti, presso la sede di produzione (unità locale). Una volta compilate le 300 operazioni, il registro va conservato per 5 anni dalla data dell ultima registrazione. REGISTRO DI CARICO E SCARICO RIFUTI 8 Movimenti dei rifiuti: CARICO = deposito del rifiuto nel sito di stoccaggio SCARICO = conferimento del rifiuto allo smaltitore autorizzato Le operazioni sul registro devono essere compilate al massimo entro 10 giorni lavorativi dall effettivo movimento del rifiuto Le registrazioni devono essere leggibili e scritte a penna. Per eventuali correzioni barrare il dato errato, in modo che questo risulti comunque leggibile, e scrivere accanto il dato esatto Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori Servizio di prevenzione e protezione d Ateneo 4

6 Corso "La gestione dei rifiuti in Ateneo Compilazione del Registro - CARICO 9 Registriamo il carico di 3 ipotetici contenitori di rifiuti liquidi (soluzioni saline di lavaggio, CER ) che abbiamo portato in stoccaggio: 2 taniche da 5 litri di tamponi con etidio bromuro e soluzioni saline 1 tanica da 10 litri di tensioattivi in soluzione acquosa Stato fisico del rifiuto: 1.solido pulverulento 2.solido non pulverulento 3.fangoso palabile 4. liquido X / Soluzioni acquose di lavaggio liquido (4) HP ,02 Corso «La Gestione dei Rifiuti Speciali» Compilazione del Registro - CARICO 10 LA REGISTRAZIONE DEL PESO DEI RIFIUTI Perché non dobbiamo riportare subito sul registro anche il peso in kg dei rifiuti caricati? Il peso ufficiale e definitivo di un rifiuto è quello riscontrato dal destinatario finale, che lo riporta sul formulario (sulla nostra 4 a ). Il peso del rifiuto - in kg, arrotondati all unità - è il dato che verrà dichiarato nel MUD da tutti i soggetti coinvolti nella sua gestione: produttore, trasportatore e smaltitore. Il dato deve quindi coincidere in tutti i documenti. D.M. 148/98: sul registro dobbiamo riportare la QUANTITÀ di rifiuto prodotto, specificando obbligatoriamente: LITRI oppure KG METRI CUBI La nostra prassi consolidata è di riportare SEMPRE i litri e i metri cubi (il volume del rifiuto, a noi noto) e lasciare in sospeso il dato specifico dei kg, fino a quando non avremo la conferma del peso verificato a destino dallo smaltitore (dato ufficiale). Corso «La Gestione dei Rifiuti Speciali» Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori Servizio di prevenzione e protezione d Ateneo 5

7 Corso "La gestione dei rifiuti in Ateneo Caratteristiche di pericolosità dei rifiuti 11 HP1 HP2 HP3 "Esplosivo": rifiuto che può, per reazione chimica, sviluppare gas a una temperatura, una pressione e una velocità tali da causare danni nell'area circostante. Sono inclusi i rifiuti pirotecnici, i rifiuti di perossidi organici esplosivi e i rifiuti autoreattivi esplosivi. "Comburente": rifiuto capace, in genere per apporto di ossigeno, di provocare o favorire la combustione di altre materie. «Infiammabile": rifiuto liquido infiammabile: rifiuto liquido il cui punto di infiammabilità è inferiore a 60 C oppure rifiuto di gasolio, carburanti diesel e oli da riscaldamento leggeri il cui punto di infiammabilità è superiore a 55 C e inferiore o pari a 75 C; rifiuto solido e liquido piroforico infiammabile: rifiuto solido o liquido che, anche in piccole quantità, può infiammarsi in meno di cinque minuti quando entra in contatto con l'aria; rifiuto solido infiammabile: rifiuto solido facilmente infiammabile o che può provocare o favorire un incendio per sfregamento; rifiuto gassoso infiammabile: rifiuto gassoso che si infiamma a contatto con l'aria a 20 C e a pressione normale di 101,3 kpa; rifiuto idroreattivo: rifiuto che, a contatto con l'acqua, sviluppa gas infiammabili in quantità pericolose; altri rifiuti infiammabili: aerosol infiammabili, rifiuti autoriscaldanti infiammabili, perossidi organici infiammabili e rifiuti autoreattivi infiammabili. Caratteristiche di pericolosità dei rifiuti 12 HP4 HP5 "Irritante Irritazione cutanea e lesioni oculari": rifiuto la cui applicazione può provocare irritazione cutanea o lesioni oculari. "Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)/Tossicità in caso di aspirazione": rifiuto che può causare tossicità specifica per organi bersaglio con un'esposizione singola o ripetuta, oppure può provocare effetti tossici acuti in seguito all'aspirazione. HP6 "Tossicità acuta": rifiuto che può provocare effetti tossici acuti in seguito alla somministrazione per via orale o cutanea, o in seguito all'esposizione per inalazione. HP7 "Cancerogeno": rifiuto che causa il cancro o ne aumenta l'incidenza HP8 "Corrosivo": rifiuto la cui applicazione può provocare corrosione cutanea HP9 "Infettivo": rifiuto contenente microrganismi vitali o loro tossine che sono cause note, o a ragion veduta ritenuti tali, di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi. Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori Servizio di prevenzione e protezione d Ateneo 6

8 Corso "La gestione dei rifiuti in Ateneo Caratteristiche di pericolosità dei rifiuti 13 HP10 HP11 HP12 HP13 HP14 "Tossico per la riproduzione": rifiuto che ha effetti nocivi sulla funzione sessuale e sulla fertilità degli uomini e delle donne adulti, nonché sullo sviluppo della progenie. "Mutageno": rifiuto che può causare una mutazione, ossia una variazione permanente della quantità o della struttura del materiale genetico di una cellula. "Liberazione di gas a tossicità acuta" rifiuto che libera gas a tossicità acuta (Acute Tox. 1, 2 o 3) a contatto con l'acqua o con un acido. "Sensibilizzante": rifiuto che contiene una o più sostanze note per essere all'origine di effetti di sensibilizzazione per la pelle o gli organi respiratori. "Ecotossico": rifiuto che presenta o può presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali. HP15 Rifiuto che non possiede direttamente una delle caratteristiche di pericolo summenzionate ma può manifestarla successivamente. Il SISTRI Decreto Ministeriale 18 febbraio 2011 n. 52 Istituzione del 14 SIStema di controllo della Tracciabilità dei RIfiuti (SISTRI) PRODUTTORI: per ogni unità locale viene attivato un dispositivo USB, contenente i certificati di firma elettronica degli «addetti SISTRI», che accederanno al portale web per la gestione dei dati. Finalità: informatizzare tutti gli adempimenti volti alla tracciabilità del rifiuto (registri di carico e scarico, formulari e MUD). Trasportatori: sistema di controllo GPS ( black box ) sui mezzi adibiti al trasporto dei rifiuti speciali. Situazione attuale: il c.d. «doppio binario» SISTRI è operativo da ottobre 2013 rimangono obbligatori registri, formulari e MUD le sanzioni sono sospese fino al 31/12/2015 Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori Servizio di prevenzione e protezione d Ateneo 7

9 Corso "La gestione dei rifiuti in Ateneo Il SISTRI - Operatività 15 UNIUD: data iscrizione 26/02/2010 Codice pratica: WEB_UD_ Unità Locali (+ 1 occasionale solo 2015) 7 USB 2 «Addetti SISTRI» Utilizzando di volta in volta le chiavette USB della sede interessata, l Addetto SISTRI accede al portale web previa autenticazione personale (PIN, UserID e password), immette i dati relativi alle movimentazioni dei rifiuti e firma digitalmente le operazioni. Area registro cronologico: equivalente al registro cartaceo CARICHI: entro 10 giorni dalla produzione del rifiuto; si possono riportare solo i kg del rifiuto problema peso a destino: sistema rigido SCARICHI: si generano collegando al registro la «scheda SISTRI» del rifiuto smaltito. Area movimentazione: riguarda gli smaltimenti «Scheda SISTRI», analoga al FIR; è collegata ai carichi effettuati. Deve essere predisposta almeno 4 ore prima dello smaltimento. La stessa scheda sarà compilata on line da trasportatore e destinatario. Area gestione azienda: si immettono e si aggiornano i dati dell Ateneo e delle unità locali, i dati relativi ai pagamenti del contributo annuale ecc. Fasi della gestione dei rifiuti di laboratorio - 3 LE FASI 16 RACCOLTA DEPOSITO TEMPORANEO DEPOSITO RIFIUTI SMALTIMENTO Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori Servizio di prevenzione e protezione d Ateneo 8

10 Corso "La gestione dei rifiuti in Ateneo SMALTIMENTO dei rifiuti speciali 17 «SMALTIMENTO» dei rifiuti speciali = il prelievo dei nostri rifiuti da parte di un trasportatore iscritto all Albo Gestori Ambientali e il successivo trasporto all impianto autorizzato. Il Servizio programma, organizza e coordina tutti gli interventi di smaltimento che interessano l Ateneo. Grazie al nostro sistema interno di gestione dei rifiuti, il Servizio può organizzare al meglio gli smaltimenti, in quanto dispone dei dati su: Quantitativi precisi (litri, kg, colli) delle diverse tipologie di rifiuto (CER) in giacenza NORMATIVA RIFIUTI Invio dati al Trasportatore Modulo di richiesta Tabelle dati «Scheda di omologa» Compilazione Formulario (FIR) Compilazione Scheda Sistri Composizione dettagliata del rifiuto, per ogni contenitore ACCORDO ADR Etichettatura ADR dei colli Redazione documento di trasporto Invio dati al trasportatore per redazione istruzioni di sicurezza SMALTIMENTO dei rifiuti speciali 18 Programmazione degli smaltimenti È necessario programmare lo smaltimento dei rifiuti in giacenza: per raggiunti limiti di capienza dello stoccaggio per scadenza temporale del deposito (1 anno) per esigenze diverse (es. lavori negli stoccaggi ) Particolarità operative: lo SMALTIMENTO DI RIFIUTI SANITARI Differenze con lo smaltimento di rifiuti chimici: frequenza asporti tipicamente quindicinale i carichi si chiudono il giorno che precede lo smaltimento: gli Addetti locali coinvolti inviano al Servizio i dettagli sui quantitativi entro le ore per consentire la compilazione dei documenti solitamente 1 solo CER per sede ( o ) 1 o 2 Formulari per sede (di solito sono 2 se abbiamo in giacenza sia rifiuti solidi che liquidi) ADR: numero UN 3291 unico per tutti i rifiuti sanitari Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori Servizio di prevenzione e protezione d Ateneo 9

11 Corso "La gestione dei rifiuti in Ateneo SMALTIMENTO dei rifiuti speciali 19 FASI OPERATIVE 1) ARRIVO IN SEDE: Il giorno dello smaltimento, all orario convenuto, il personale del Servizio, gli Addetti locali e il Trasportatore si trovano presso la sede interessata, con la documentazione già compilata: Formulari di Identificazione Rifiuto (uno per CER da smaltire) Documento cumulativo di trasporto ADR (rifiuti chimici) Tabelle con i dati, per le verifiche dei quantitativi Schede SISTRI cartacee (le porta il conducente del mezzo) 2) CARICO DEI RIFIUTI SUL MEZZO: deve essere fatto dal conducente (responsabilità ADR) i rifiuti devono essere imballati tenendo separati i diversi CER se il trasportatore utilizza dei cassapallet (colli non a vista), su questi devono essere apposti i pannelli ADR e i contrassegni di pericolo dei rifiuti contenuti SMALTIMENTO dei rifiuti speciali 20 FASI OPERATIVE 3) COMPLETAMENTO e FIRMA di FORMULARI e SCHEDE SISTRI: Sui formulari precompilati vengono aggiunti i dati mancanti: Targa del mezzo e nominativo del conducente Eventuale percorso, se diverso dal più breve, che il mezzo seguirà prima di arrivare dallo smaltitore Data e ora della partenza Firma dell Addetto Locale (o personale Servizio) e del conducente Sulle schede SISTRI cartacee vengono aggiunti i dati mancanti: Data e ora della partenza Firma dell Addetto Locale (o personale Servizio) e del conducente EVENTUALI CORREZIONI SUI DOCUMENTI VANNO EFFETTUATE PRIMA DELLA PARTENZA, con relativa annotazione La prima del FIR, dopo il completamento e le firme, rimane nell unità locale. Verrà conservata insieme al registro di carico e scarico. Le altre 3 copie del FIR seguiranno il rifiuto fino a destinazione. Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori Servizio di prevenzione e protezione d Ateneo 10

12 Corso "La gestione dei rifiuti in Ateneo SMALTIMENTO Gestione FORMULARIO 21 UNIUD Trasportatore Conducente Destinatario FIR FIR 4a FIR 3a FIR 2a 1a Il Servizio compila il FORMULARIO (in 4 copie) Prima della partenza: completamento e firma FORMULARIO (su 4 copie) CARICO RIFIUTO Il conducente firma il FORMULARIO (su 4 copie) TRASPORTO RIFIUTO FIR FIR 4a 3a 2a CONSEGNA RIFIUTO AL DESTINATARIO ACCETTAZIONE E PESATURA DEL RIFIUTO FIR 1a FIR 4a Archiviazione 1a e 4a FORMULARIO insieme al Registro c/s FIR 2a Invio entro 3 mesi della 4a FORMULARIO a UNIUD FIR 4a FIR FIR 3a 2a Timbro, firma e PESO A DESTINO sul FORMULARIO (su 3 copie) FIR 3a SMALTIMENTO Operatività SISTRI 22 UNIUD Trasportatore Conducente Destinatario Compilazione e firma CARICO su Registro Cronologico Compilazione e firma SCHEDA SISTRI PROCEDURA SEMPLIFICATA DI MOVIMENTAZIONE con utilizzo non contestuale dei dispositivi USB Compilazione e firma SCHEDA SISTRI Scheda SISTRI Cartacea Data, ora di partenza e firma SCHEDA SISTRI cartacea Scheda Scheda SISTRI Scheda SISTRI Cartacea SISTRI Cartacea Cartacea CARICO RIFIUTO Firma conducente SCHEDA SISTRI cartacea TRASPORTO RIFIUTO Associazione della SCHEDA SISTRI al Registro Cronologico. Si genera l'operazione di SCARICO Scheda SISTRI Cartacea Aggiornamento e firma SCHEDA SISTRI con dati del trasporto CONSEGNA RIFIUTO AL DESTINATARIO Data e ora di arrivo su SCHEDA SISTRI cartacea ACCETTAZIONE E PESATURA DEL RIFIUTO Compilazione e firma SCHEDA SISTRI con PESO A DESTINO del rifiuto Scheda SISTRI Cartacea Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori Servizio di prevenzione e protezione d Ateneo 11

13 Corso "La gestione dei rifiuti in Ateneo FORMULARIO di Identificazione del Rifiuto 23 Il trasporto di ciascuna tipologia (CER) di rifiuto dalla sede di produzione allo smaltitore autorizzato deve sempre essere accompagnato dal FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE DEL RIFIUTO (FIR) Il documento riporta nel dettaglio: informazioni sul Produttore informazioni sul Trasportatore informazioni sul Destinatario caratteristiche del rifiuto: tipologia, quantità, pericolosità dati relativi al trasporto (targa automezzo, nome conducente, data e ora di partenza e di arrivo, eventuale percorso) Compilazione del Formulario 24 27/ UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE Via Sondrio, 2/A Udine FRIUL JULIA APPALTI srl Via Pier Paolo Pasolini, 35 int Pradamano (UD) Decr FRIUL JULIA APPALTI srl Via G.B. Maddalena, Povoletto (UD) TS mc 0,035 UN 3082 Materia pericolosa per l ambiente, liquida n.a.s. 6.2 II ADR Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori Servizio di prevenzione e protezione d Ateneo 12

14 Corso "La gestione dei rifiuti in Ateneo Compilazione del Formulario 25 SOLUZIONI ACQUOSE DI LAVAGGIO LIQUIDO X HP14 5 X X 35 X R13 X AB 123 CD ROSSI MARIO X X 37 2a 3a e 4a FIR Documento di Trasporto ADR 26 Il Documento di Trasporto ADR viene redatto dallo «speditore» (UNIUD) e consegnato al trasportatore. Il documento accompagnerà i rifiuti fino a destinazione. Ai fini ADR contiene informazioni su: l identificazione dei rifiuti trasportati: denominazione, numero UN, classe di pericolosità, gruppo di imballaggio quantità di rifiuti trasportata (litri e kg) descrizione e numero dei contenitori, loro caratteristiche e omologazione ONU nome e indirizzo dello speditore nome e indirizzo del destinatario nome e indirizzo del vettore Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori Servizio di prevenzione e protezione d Ateneo 13

15 Corso "La gestione dei rifiuti in Ateneo Compilazione del Registro - SCARICO 27 Il movimento dei rifiuti in uscita va annotato sul Registro di c/s della sede. ESEMPIO PRATICO Vediamo nel dettaglio la compilazione di una ipotetica operazione di scarico delle soluzioni di lavaggio (CER ) caricate con l operazione 23/2015, già vista + precedente operazione da 15 litri Nelle ANNOTAZIONI si possono aggiungere eventuali informazioni supplementari X /2015 PRK637680/ Soluzioni acquose di lavaggio liquido (4) HP / /2015 X R13 0,035 Compilazione del Registro - SCARICO 28 Peculiarità dell operazione di SCARICO Nell operazione di scarico, rispetto a quella di carico, si compila anche la parte relativa al formulario, il documento che accompagna il rifiuto durante il trasporto: Numero del formulario Data di emissione del FIR esiste un rapporto di reciproca integrazione dei dati riportati sul registro con quelli riportati sul formulario Si compila poi la casella che si riferisce alle operazioni di carico con cui il rifiuto conferito è stato annotato sul registro: bisogna riportare il numero di ogni operazione. collegamento tra operazioni di carico e scarico Altro dato necessario è il codice della destinazione del rifiuto, indicato anche sul formulario: Smaltimento: D1 (discarica), D15 (deposito preliminare) D8 (trattamento biologico) Recupero: R1 (incenerimento con recupero di energia) R13 (messa in riserva) Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori Servizio di prevenzione e protezione d Ateneo 14

16 Corso "La gestione dei rifiuti in Ateneo La gestione dei dati 29 ALLINEAMENTO DATI ELABORAZIONE DATI MODULISTICA INVIO DATI allo SMATITORE FIR SCHEDA SISTRI Area Movimentazione Documento di trasporto ADR Il MUD 30 Legge 25 gennaio 1994, n.70 MUD - Modello Unico di Dichiarazione ambientale Il produttore di rifiuti speciali obbligato a tenere un registro di carico e scarico, ha anche l obbligo - per ogni unità locale - di dichiarare annualmente: i dati anagrafici dell unità locale: codice ISTAT dell attività indirizzo numero di addetti i quantitativi, distinti per CER ed espressi in kg, di ogni rifiuto speciale prodotto e smaltito nell Unità locale i soggetti a cui sono stati conferiti i rifiuti e le relative quantità le giacenze al 31 dicembre dell anno di riferimento Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori Servizio di prevenzione e protezione d Ateneo 15

17 Corso "La gestione dei rifiuti in Ateneo Il MUD 31 CER Stato fisico Kg in giacenza al 31/12/ Liquido Liquido Liquido Liquido Solido 75 CER Stato Kg prodotti fisico nel Liquido Liquido Liquido Liquido Solido Liquido 7350 Elaborazione dati per la presentazione MUD Unità Locale: via delle Scienze 99 Dati relativi all anno 2014 Giacenze al 31/12/2013 Produzione 2014 Conferimenti 2014 Giacenze al 31/12/2014 CER Stato Kg smaltiti fisico nel 2014 Destinatario CF Destinatario Trasportatore CF Trasportatore Liquido 259 FriulEnergy srl Friul Julia Appalti srl Liquido 581 FriulEnergy srl Friul Julia Appalti srl Liquido 558 FriulEnergy srl Friul Julia Appalti srl Liquido 480 FriulEnergy srl Friul Julia Appalti srl Solido 191 FriulEnergy srl Friul Julia Appalti srl Liquido 7350 Depura srl C Comp.Comm.Combustibili srl CER Stato fisico Kg in giacenza al 31/12/ Liquido Liquido Liquido Liquido Solido 83 Il MUD 32 La presentazione «telematica» della denuncia annuale MUD - Modello Unico di Dichiarazione ambientale Tramite un software specifico la referente UNIUD compila una dichiarazione per ogni unità locale dell Ateneo. Le dichiarazioni, oltre alla sezione anagrafica, sono composte da tante «schede» quanti sono i CER prodotti in quell unità locale. Alla fine della procedura viene generato un unico file per l Ateneo, che deve essere firmato digitalmente dal compilatore (referente UNIUD). Il file viene caricato sul sito web del «MUD telematico» Tramite carta di credito si pagano i diritti di segreteria e si chiude la procedura. Il sistema rilascia l attestato di avvenuta presentazione. La presentazione del MUD va fatta entro il 30 aprile di ogni anno. I dati si riferiscono all anno solare precedente. Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori Servizio di prevenzione e protezione d Ateneo 16

18 Corso "La gestione dei rifiuti in Ateneo Ricapitolando 33 Le cose importanti da ricordare: ADEMPIMENTI e OBBLIGHI di legge relativi ai RIFIUTI SPECIALI PRODUZIONE di RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI: registro di carico e scarico SISTRI dichiarazione annuale MUD DEPOSITO TEMPORANEO: all interno della sede di produzione; norme tecniche max 30 mc, di cui non più di 10 mc di rifiuti pericolosi durata mai superiore a 1 anno TRASPORTO di RIFIUTI SPECIALI: affidato solo a trasportatori iscritti all Albo Gestori Ambientali sempre con FORMULARIO (+ scheda SISTRI se rifiuti pericolosi) il destinatario deve essere sempre autorizzato rifiuti pericolosi: il trasporto può essere soggetto alle norme ADR e concludendo 34 GRAZIE per l attenzione Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori Servizio di prevenzione e protezione d Ateneo 17

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