4.1. Il REALISMO E L IMPRESSIONISMO. CONTESTI : L età della rivoluzione industriale

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1 UNA TRASFORMAZIONE EPOCALE Dalle campagne alla città La seconda metà dell'ottocento è caratterizzata dall'inarrestabile trasformazione della vita quotidiana legata all'industrializzazione e dal progressivo modificarsi dei rapporti fra le classi sociali. Fu infatti negli anni tra il 1850 e il 1870 che la fabbrica si diffuse progressivamente dalla Gran Bretagna, patria della rivoluzione industriale settecentesca, all'europa continentale, determinando mutamenti decisivi. Per millenni gli europei erano stati immersi in un paesaggio rurale:lacampagnadominavainterritorisolopunteggiatidalle città conlelorobottegheartigianeeiloromercati,isole di modernità in un mondo agreste. Lavita era dominata dalla ciclicità delle stagioni, in cui la natura si trasformava per poi ritornare identica, e dalla semplicità, delle relazioni fra le persone, basate sulla famiglia patriarcale. In pochi decenni questo paesaggio, naturale e mentale, venne rivoluzionato dalle fabbriche con le loro ciminiere, dalle città sempre più affollate e tumultuose, dalla presenza della ferrovia. Il vapore e l'acciaio Decisiva fu in particolare l'introduzione su vasta scala della macchina a vapore: essa trasformò in modo radicale la produzione, moltiplicando vertiginosamente l'energia che per millenni gli uomini avevano ricavato dalle loro braccia, dagli Sopra. Il paesaggio si trasforma, vicino agli alberi ci sono le ciminiere simbolo dell era industriale. Sotto. Interno di un laminatoio, vita in fabbrica e nuove modalità di produzione. animali o dall'acqua: rivoluzionò il lavoro umano, sostituendo alle botteghe artigiane fabbriche sempre più grandi dove si concentravano centinaia, a volte migliaia di operai. 1

2 Inoltre,la più geniale applicazione della tecnologia del vapore, il treno, diede all'industria uno straordinario impulso, richiedendo enormi quantità di acciaio per strade ferrate, locomotive e vagoni. Le reti ferroviarie si diffusero capillarmente, in particolare attorno alle grandi città, dove sorsero monumentali stazioni ferroviarie e addirittura le prime metropolitane (quella di Londra risale al 1863). I treni erano in grado di trasportare persone, merci e notizie tanto lontano e tanto rapidamente quanto nessuno avrebbe mai immaginato prima. Il treno a vapore segna il progresso dei tempi e l accelerazione imposta alla vita umana, agli spostamenti, alle comunicazioni. Il sistema capitalistico Lo sviluppo economico senza precedenti portò nei decenni centrali dell'ottocento alla compiuta affermazione del capitalismo industriale e dell'ideologia che esso esprimeva, il liberalismo. Il sistema produttivo industriale determinò inoltre nuove esigenze: approvvigionarsi di materie prime e ampliare i mercati per le merci. Questi fattori ponevano le premesse per l'affermazione dell'imperialismo, una politica estera aggressiva con cui le potenze europee trasformarono il colonialismo di tipo commerciale dei secoli precedenti in un dominio militare e politico sui territoli controllali. L età dell'imperialismo ( ) creò continue occasioni di tensione sia con le popolazioni locali, sottomesse e sfruttate, sia tra gli stati europei. sfociando spesso in crisi aperte. Un riflesso meno cupo di tale politica si ebbe anche in ambito artistico con l'arrivo di manufatti che aprivano agli artisti europei la conoscenza su un mondo ignoto e ricco di stimoli. 2 L invenzione della fotografia : parallelamente alla pittura, un nuovo modo di ritrarre la realtà.

3 Inoltre, la più geniale applicazione della tecnologia del vapore, il treno, diede all'industria uno straordinario impulso, richiedendo enormi quantità di acciaio per strade ferrate, locomotive e vagoni. Le reti ferroviarie si diffusero capillarmente, in particolare attorno alle grandi città, dove sorsero monumentali stazioni ferroviarie e addirittura le prime metropolitane (quella di Londra risale al 1863). I treni erano in grado di trasportare persone, merci e notizie tanto lontano e tanto rapidamente quanto nessuno avrebbe mai immaginato prima. Con la seconda rivoluzione industriale termine con il quale si suole indicare gli ultimi decenni del XIX secolo l entrata in produzione delle ghise, dell acciaio e del vetro rivoluziona non solo il modo dicostruiremaancheesoprattuttoletipologie degli edifici. Questo mette anche in crisi la figura dell architetto, abituato a progettare secondo le regole della tradizione e intorno alla metà del secolo inizia a emergere una nuova figura professionale apparentemente vincente quella dell ingegnere. Il ponte sospeso sul Menai (gallese: Pont Grog y Borth) è un ponte sospeso tra l'isola di Anglesey e la terraferma del Galles. Il ponte fu progettato da Thomas Telford nel 1819 e completato nel La cosiddetta architettura del ferro verrà largamente impiegata per la realizzazione di ponti serre gallerie torri/grattaceli stazioni ferroviarie mercati impianti industriali. 3

4 NUOVI APPROCCI ALLA REALTÀ La fede nel progresso: il Positivismo. Il mondocambiava in fretta e sembravache andasse in una solachiara, direzione: quella del progresso. Si trattava di un'idea del tutto nuova: per millenni gli uomini erano stati abituati a pensare che la vita si ripetesse in modo pressoché immutabile. E la religione aveva insegnato che la felicità non è di questo mondo: l'unico vero "progresso" poteva venire solo dalla salvezza eterna, per chi aveva bene operato in vita. Nella nuova società industriale, invece, erano la produzione,lascienza elatecnica a realizzare quel progresso che già gli illuministi avevano teorizzato. Di questo si dichiarava convinto il francese Auguste Comte ( ), autore di un'opera, il Corso di filosofia positiva ( ), che segnò la nascita della corrente filosofica del Positivismo. Il sapere "positivo", secondo Comte, era la conoscenza che faceva ricorso a leggi e metodologie scientifiche, rifiutando ogni spiegazione di carattere metafisico dell ordine del mondo e della natura. Per lo studioso ogni manifestazione della natura e della vita dell'uomo era spiegabile in termini scientifici: perfino la società poteva essere studiata così come si studia un organismo ed era perciò possibile indicare, attraverso la scienza, le "cure" più adatte a "guarirne le malattie". Il Socialismo di Marx, tra scienza e utopia Al trionfo della borghesia capitalista fece da contrappeso la nascita di forme di pensiero radicalmente alternative. TraesseleteoriedeltedescoKarl Marx ( ), che sosteneva la necessità di abbattere il capitalismo per costruire una nuova società socialista e comunista. La storia di ogni società è sempre caratterizzata secondo Marx dalla lotta di classe, cioè dal conflitto fra il ceto che detiene il potere economico e politico e quello che aspira a conquistarlo. La borghesia aveva vinto la sua lotta di classe contro l'aristocrazia, edificando una società enormemente più sviluppata e più ricca di quella feudale. Tuttavia, la società borghese portava con sé una contraddizione fondamentale: a causa della proprietà privata dei mezzi di produzione, la ricchezza prodotta andava a vantaggio di un ristretto gruppo di capitalisti, mentre la classe operaia, il proletariato, che rappresentava la grande maggioranza della società, era mantenuta in condizioni prossime alla miseria. Era questo il conflitto che, nelle intenzioni di Marx, avrebbe dovuto condurre gli operai a una rivoluzione, attraverso cui abolire la proprietà privata dei mezzi di produzione per realizzare una società senza 4 classi, in cui lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo fosse eliminato.

5 NUOVI APPROCCI ALLA REALTÀ Furono questi gli anni delle grandi rivendicazioni sociali, della nascita dei sindacati dei lavoratori, delle lotte per il suffragio universale, cioè per l'estensione del diritto di voto a tutti i cittadini maggiorenni. Rappresentare la società Il Marxismo, pur fieramente critico nei confronti della società industriale, condivideva con il Positivismo la fede nel progresso e la convinzione che solo un approccio scientifico permettesse di comprendere e migliorare la realtà. Del resto, l'ipotesi di fondo che attraversa la cultura dell'epoca in tutte le sue manifestazioni dalla filosofia alla letteratura, all'arte era che esistesse una realtà, naturale e sociale, che poteva e doveva essere descritta e analizzata con criteri razionali, cioè oggettivi e impersonali. Su questa idea si fondavano il Realismo eilnaturalismo (o Verismo), in tutte le loro varianti: i romanzi dei francesi Goncourt e Zola, o dei veristi italiani Verga e Capuana: la pittura di realisti come Gustave Courbet, dei macchiaioli italiani o degli impressionisti francesi. È emblematico in tal senso il fatto che la prima mostra degli impressionisti abbia avuto luogo nello studio dci fotografo parigino Nadar. Una nuova straordinaria tecnologia, la fotografia, si sposava all'invenzione artistica nel nome di un ideale estetico e culturale unitario: riprodurre la realtà, perché è nella realtà che troviamo la verità delle cose. Studio fotografico Nadar 5