Sviluppo prenatale. Fattori fisiologici e genetici
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- Bernardo Riccardi
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1 Sviluppo prenatale Fattori fisiologici e genetici
2 Quesiti Quali sono le strutture anatomiche coinvolte nella riproduzione? Quali processi fisiologici sono coinvolti nel concepimento? Cosa avviene a livello genetico?
3 Apparato femminile coinvolto nella riproduzione Vagina Cervice uterina (collo dell utero) Utero Endometrio Tube di Falloppio Ovaie Oociti (ovuli, cellule uovo)
4 La superficie delle ovaie presenta numerosi rigonfiamenti, i follicoli, ognuno costituito da una singola cellula uovo in fase di sviluppo, circondata da uno o più strati di cellule che la nutrono e la proteggono. I follicoli secernono estrogeni. Ovidotto Ovaie Follicoli Corpo luteo Parete uterina Utero Endometrio (rivestimento interno dell utero) Cervice (collo dell utero)) Vagina
5 Apparato maschile coinvolto nella riproduzione Pene Testicoli Spermatozoi
6 Il processo della fecondazione Il processo ha inizio con l ovulazione (14 giorno del ciclo mestruale) Per effetto degli ormoni, un oocita si stacca dall ovaio e viene aspirato dalle frange della tuba Il viaggio dell ovulo (gamete femminile) fino all utero dura c/a 3 giorni L ovulo rimane ricettivo nella tuba per 24 ore Centinaia di milioni di spermatozoi (gamete maschile) passano dalla vagina all utero I sopravvissuti ( ) raggiungono l ovulo nella tuba Solo uno riesce a fecondarlo Dal momento della fecondazione, la composizione chimica dell ovulo si modifica e impedisce l ingresso di altri spermatozoi
7 L inizio. fecondazione no = mestruazioni fecondazione si = inizio periodo prenatale Periodo prenatale (dal concepimento alla nascita) Ovulo + spermatozoo = zigote = cellula contenente il genotipo (23+23 cromosomi) In 9 mesi lunari lo zigote si moltiplica e aumenta 200 miliardi di volte Zigote Molte cellule (sfera piena) Mitosi 8 cellule 2 cellule Blastula (sfera cava) 4 cellule Blastocele Sezione della blastula
8 Il concepimento Processo che garantisce l unicità dell eredità biologica, (mitosi), attraverso la trasmissione del codice genetico Il DNA è una molecola a forma di doppia elica, presente nello zigote, e, a partire da questo in tutte le cellule del nostro corpo La composizione chimica del DNA pre-scrive e descrive la struttura delle nostre caratteristiche (genotipo) ZIGOTE
9 Cromosomi e geni II nucleo di ciascuna cellula del nostro organismo racchiude al suo interno, in uno spazio di qualche millesimo di millimetro, 23 coppie di cromosomi (filamenti di DNA)
10 CROMOSOMI UMANI (46) 22 coppie di autosomi + 1 coppia di cromosomi sessuali (X e Y)
11 Esempio di cromosoma Ogni bastoncello è formato dal successivo ripiegarsi di un filamento di Dna che si assembla insieme a diversi tipi di proteine.
12 Geni Sui cromosomi si trovano diversi geni (segmenti di DNA, contenenti le informazioni relative ai caratteri ereditari) Ogni gene contiene una sequenza di coppie di basi azotate
13 Il genoma racchiuso nel nucleo delle cellule lungo la doppia elica del DNA è formato da una successione di basi azotate indicate con le lettere, A C G T
14 Il linguaggio del DNA L alfabeto del DNA è formato da sole 4 lettere (basi chimiche), che, combinandosi tra loro, possono formare sequenze lunghe e complesse Le lettere dell alfabeto sono: A (adenina) C (citosina) G (guanina) T (timina)
15 Il codice del DNA le singole parole (geni) e la loro posizione nella frase (cromosoma) rappresentano caratteristiche specifiche Il numero di cromosomi deve essere uguale in tutti gli individui di una specie Nella specie umana ci sono 23 coppie di cromosomi nel nucleo di ciascuna cellula
16 Come avviene lo sdoppiamento La doppia elica del DNA di una cellula si apre a cerniera Ciascuna metà si duplica e si accoppia con la duplicazione dell altra metà (A con T e C con G)
17 Mutazioni Se, per caso, nella fase di duplicazione, una base si combina con una base sbagliata (es. A con G o T con C) : Il cromosoma che contiene la nuova combinazione (mutato), può essere trasmesso se si crea una mutazione funzionale, si rafforza, altrimenti le probabilità che si
18 Qualche volta la mutazione, determina un'alterazione della proteina che sarà prodotta meno o sarà solo meno funzionale. Altre volte, invece, la modificazione avrà conseguenze più serie e porterà alla formazione di una proteina mutata, causa di malattia.
19 La trasmissione del codice genetico Spiegazione delle differenze genetiche
20 Mitosi e meiosi Al momento del concepimento si uniscono due cellule (gameti), cioè l ovulo e lo spermatozoo Metà dell una (23 cromosomi, codice genetico della madre) si combina con metà dell altra (23 cromosomi, codice genetico del padre) e insieme formano lo zigote, cellula con 23 nuove coppie di cromosomi Lo zigote, che si duplicherà a sua volta (mitosi), contiene il codice genetico del nuovo organismo La mitosi riguarda le 22 coppie di cellule diploidi La meiosi riguarda solo le cellule aploidi (sessuali)
21 La ricombianzione casuale Durante questi processi si determinano le differenze e le somiglianze tra i figli e tra genitori e figli Ci sono circa 64 mila miliardi di possibili combinazioni La probabilità che un individuo sia geneticamente uguale ad un altro (ad eccezione dei gemelli monozigoti) è di 1/64 mila miliardi.
22 La determinazione del sesso Nel DNA, 22 coppie di cromosomi sono uguali (autosomi) 1 coppia, i cromosomi sessuali, ha caratteristiche diverse: Più lungo e con più geni (cromosama X) Meno lungo e con meno geni (cromosoma Y) Y Il cromosoma maschile è XY, quello femminile XX, quindi: è il cromosoma maschile a determinare il sesso del nascituro
23 Genotipo e fenotipo Il corredo genetico di un individuo si chiama genotipo L interazione genotipo/ambiente determina il fenotipo, ovvero l espressione manifesta delle caratteristiche genetiche
24 Canalizzazione Alcuni fenotipi (es caratteristiche fisiche, comportamenti universali di 1 tipo) sono influenzati prevalentemente dal genotipo, Altri fenotipi (es caratteristiche psicologiche, comportamenti universali di 2 tipo e non universali) sono più sensibili alle influenze ambientali
25 Lo sviluppo prenatale Fattori biologici e psicologici
26 La divisione in trimestri Per ragioni di praticità, la gravidanza (il periodo che intercorre tra il concepimento e la nascita) viene suddivisa in tre trimestri. Durante il primo trimestre avvengono i cambiamenti più radicali. Un embrione umano di circa nove settimane prende il nome di feto.
27 Le fasi dello sviluppo prenatale dell ovulo (stadio germinale) (dal 2 al 14 giorno) dell embrione embrione (fino all 8^ settimana) del feto (dalla 9^ 9 alla 38^ settimana)
28 Il periodo dell ovulo (dal 2 al 14 giorno) Il periodo di mitosi lungo la tuba di Falloppio dura 3-4 giorni (morula) Dopo comincia la differenziazione : si forma la blastula, cioè una piccola massa di cellule, cava all interno, come una sfera (blastocisti). Da questa massa si formerà l organismo. Una disfunzione della mitosi, in questa fase, può dare origine a 2 blastocisti, che si moltiplicano autonomamente (gemelli gemelli monozigoti). Morula Blastula
29 Gemelli dizigoti Gemelli monozigoti
30 Il trofoblasto La blastocisti è ricoperta da uno strato protettivo (trofoblasto) protettivo Endometrio Massa cellulare interna Cavità Trofoblasto
31 Sviluppi del trofoblasto Amnio (membrana interna che avvolge l embrione e lo protegge dagli urti attraverso il liquido amniotico) Corion (membrana esterna) Cordone ombelicale (canale di trasmissione tra la madre e il bambino) Cavità amniotica Amnios Corion Villi coriali Amnios Embrione: Cellule del mesoderma Corion Allantoide Sacco vitellino Ectoderma Mesoderma Endoderma Sacco vitellino
32 L intero viaggio. Ha inizio la segmentazione Fecondazione della cellula uovo Ovaia Ovidotto Oocita secondario Ovulazione Blastocisti (impiantata) Endometrio Utero
33 Impianto (14 giorno) Dopo circa 7 giorni la blastula è formata da cellule e fluttua nell utero per alcuni giorni, poi comincia a introdurre i villi nella mucosa dell utero e questo fa iniziare l emissione di ormoni (progesterone), che bloccano le mestruazioni
34 Periodo dell embrione embrione (fino all 8^ settimana) La blastula, dal momento dell impianto, si collega, attraverso sottilissimi vasi sanguigni, al sistema circolatorio della madre e si trasforma in embrione. I villi si trasformano in placenta placenta, una membrana che serve ad assorbire i nutrienti e ad espellere i prodotti di scarto.
35 Circa un mese dopo il concepimento le membrane extraembrionali sono completamente formate. Vasi sanguigni materni Allantoide Placenta Cavità amniotica Sacco vitellino Amnios Embrione Corion Villi coriali 31 giorni dal concepimento
36 Funzioni della placenta La placenta funziona per osmosi. La barriera placentare consente il passaggio solo alle molecole piccole e non fa passare quelle più grandi, es. quelle ematiche La placenta è molto grande, e questo spiega il sorprendente ritmo di crescita.
37 Sviluppo embrionale (dalla 3^ settimana)
38 I teratogeni L osmosi della placenta consente il passaggio di sostanze teratogene: agenti conclamati (alcol, piombo, mercurio) agenti probabili (farmaci, nicotina, radiazioni, ormoni) agenti sospetti (droghe, antidepressivi, aspirina, ansiolitici) Queste sostanze hanno effetti a breve e a lungo termine.
39 Possibili effetti dell assunzione di sostanze tossiche sul nascituro Modificazioni nell organizzazione e nella funzionalità del cervello blocco o deviazione dei neuroni (con conseguenti patologie) distruzione di neuroni e sinapsi inibizione delle ramificazioni dendritiche riduzione del peso del cervello diminuzione della produzione di serotonina (tendenza alla depressione) minore capacità di gestire lo stress soppressione o riduzione della risposta immunitaria minore produzione di ossitocina (che favorisce i legami di attaccamento) maggiori probabilità di malformazioni congenite maggiore rischio di disturbi cardiaci e diabete
40 Struttura dell embrione embrione L embrione ha 3 strati: endoderma organi interni (apparato digestivo, respiratorio, pancreas, fegato) mesoderma muscoli, ossa, sistema circolatorio ectoderma pelle, capelli, unghie, SNC (midollo spinale, cervello)
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42 Periodo del feto (dalla 9^ alla 38^ settimana) I principali mutamenti che avvengono durante il secondo trimestre consistono in un aumento delle dimensioni e in un perfezionamento generale dei tratti umani. All inizio 3 cm. cresce c/a 14 volte. Alla nascita c/a 51 cm. Crescita e perfezionamento degli organi. Momento cruciale: 26^ settimana = età della vitalità (potrebbe vivere fuori dall utero)
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44 Il terzo trimestre Il periodo cha va dalla ventiquattresima settimana fino alla nascita è contrad-distinto da una rapida crescita.
45 Sviluppo prenatale del cervello Alcune importanti caratteristiche e comportamenti del cervello
46 Elementi del cervello Dendriti: ramificazioni o prolungamenti dei neuroni, che consentono il contatto con altri neuroni e la conseguente formazione di reti neurali. Sinapsi: interstizi fra i neuroni attraverso cui passa il segnale neuronale. Neurotrasmettitori: sostanze chimiche che agevolano il passaggio del messaggio attraverso le sinapsi. 46 Sviluppo prenatale e infanzia
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49 Fasi dello sviluppo encefalico prenatale 49 Formazione tubo neurale struttura tubolare che forma la base dell encefalo e del midollo spinale nell embrione. Seguono 3 fasi principali. 1) Neurogenesi: produzione di neuroni nell embrione. 2) Migrazione neuronale: il movimento dei neuroni verso i luoghi deputati del corpo e dell encefalo. 3) Differenziazione neuronale: modificazione da parte dei geni delle cellule appena arrivate per adeguarle ai loro futuri ruoli. Sviluppo prenatale e infanzia
50 Differenziazione neuronale 2 fasi : 1) Sinaptogenesi: rapida crescita dei dendriti che vanno a formare le connessione neurali o sinapsi. 2) Mielinizzazione: crescita di strati lipidici isolanti lungo l assone del neurone. 50 Sviluppo prenatale e infanzia
51 La localizzazione delle attività del cervello infantile: la neuroscienza dello sviluppo Una delle più promettenti direzioni intraprese dallo studio del cervello infantile e delle sue abilita e rappresentata dalle neuroscienze dello sviluppo (lo studio delle regioni e dei sistemi cerebrali) e dalle neuroscienze cognitive dello sviluppo (lo studio del cervello durante differenti stati e attività collegati a differenti processi percettivi e cognitivi) uso di tecnologie di imaging come l EEG (elettroencefalogramma) registrazione dell attività cerebrale tramite elettrodi posizionati sul cuoio capelluto. 51 Sviluppo prenatale e infanzia
52 Principi dello sviluppo prenatale Direzione (o sequenza temporale) dello sviluppo: legge cefalo-caudale caudale (le parti superiori si sviluppano prima) legge prossimo-distale (dall interno verso l esterno) legge grosso-fine (perfezionamento graduale) Nel periodo prenatale (primi 4 mesi) il ritmo di sviluppo è rapidissimo, poi rallenta. Tutto si amplifica, anche l effetto dei teratogeni (sostanze nocive)
53 Amniocentesi esame dei villi coriali Ecografia Strumenti che consentono di ampliare le conoscenze su questo fondamentale periodo dello sviluppo monitoraggio del battito cardiaco del nascituro TAC (tomografia assiale computerizzata) Risonanza magnetica PET (tomografia ad emissione di positroni) elettroencefalogramma a fibre ottiche (all interno dell utero materno)
54 Fase finale dello sviluppo prenatale Il travaglio
55 La preparazione al parto La nascita del bambino avviene in seguito a una serie di contrazioni forti e ritmiche dell utero, che costituisce il travaglio. L induzione del travaglio dipende da alcuni ormoni.
56 Le contrazioni Gli estrogeni rendono l utero più sensibile all azione di un altro ormone, l ossitocina, che (insieme alle prostaglandine) provoca le contrazioni.
57 Il travaglio Dalle ovaie Estrogeni Stimolano i recettori uterini per l ossitocina Ossitocina Dal feto e dall ipofisi Stimola le contrazioni dell utero Stimola la placenta a produrre Prostaglandine Feedback positivo Fanno aumentare le contrazioni uterine
58 Il travaglio avviene in tre stadi: Stadi del travaglio dilatazione, stadio espulsivo, secondamento. 1 2 Fase di dilatazione della cervice Fase di espulsione del bambino (parto) 3 Fase del secondamento: fuoriesce la placenta
59 La nascita
60 Dallo sviluppo prenatale alla fase neonatale Fattori psicologici
61 Sviluppo prenatale e sistemi dinamici Il periodo prenatale è fondamentale, perché fornisce le prime disposizioni dell organismo ad interagire in maniera funzionale con l ambiente Il concetto di vulnerabilità/resistenza e gli effetti a lungo termine di un ambiente favorevole alterano il concetto di rischio riproduttivo tipico dei modelli lineari.
62 Stati comportamentali durante lo sviluppo prenatale Sonno quieto Sonno attivo Veglia quieta Veglia attiva I ritmi sonno/veglia e quiete/agitazione si regolarizzano gradualmente dopo la nascita
63 Sviluppo sensoriale prenatale Anche se in misura ridotta, il feto è in grado di rispondere a tutti gli stimoli sensoriali
64 Udito e Chemio-sensazioni Suoni interni: battito cardiaco della madre, flusso ematico, digestione Suoni esterni: attutiti dai tessuti della madre. Minore attenuazione per la voce umana Gusto/olfatto olfatto= Chemio-sensazioni dalla 12 settimana: discriminazione dolce/sostanze nocive. Probabilmente riconoscono l odore della madre.
65 Il tatto e la vista Tatto : 1 1 senso a svilupparsi Se stimolato sulle labbra e sulle guance muove la testa in direzione dello stimolo Dalla 14^ settimana è reattivo in tutto il corpo. Incomincia ad auto-stimolarsi portando le braccia verso la faccia. I I gemelli, ovviamente, sono maggiormente soggetti a stimolazioni tattili Vista : ultimo senso a svilupparsi. Dalla 26^ settimana comincia a percepire i cambiamenti di illuminazione
66 Stimoli somatici e sensoriali Dolore: solo misure indirette: Dalla 26^ settimana formazione delle vie neurali del dolore, ma si sono verificate reazioni a stimolazioni dolorose in esami clinici (es. amniocentesi) anche in periodi precedenti Temperatura :???
67 Il feto è in grado di apprendere? Sistema sensoriale capace di recepire e discriminare gli stimoli Memoria in grado di immagazzinare le informazioni Nei feti è stato rilevato apprendimento per habituation
68 Il feto ha un ampio e complesso repertorio di comportamenti e capacità: Perché? Per esercitarsi nei comportamenti che saranno indispensabili dopo la nascita. dalla 9^-10^ settimana: apertura del diaframma e della cassa toracica per prepararsi alla respirazione Riconoscimento della madre. Preparazione all attaccamento e all esplorazione
69 Preparazione alla suzione (degustazione del liquido amniotico: temperatura e sapore simile al latte materno) Sviluppo del tono muscolare e dei sistemi corporei Stimolazione del cervello, che avrà effetti a lungo termine
70 Attaccamento Comincia prima della nascita Sistemi implicati: sistema neuro-ormonale ormonale ossitocina-endorfina (ossitocina=ormone dell'amore; vasopressina=aggressività) corteccia orbito-frontale destra (sistemi autoregolativi); riguarda elaborazione, espressione e regolazione delle emozioni; memoria delle espressioni facciali. E coinvolta insieme al sistema limbico in comportamenti sociali, emotivi e motivazionali sistema nervoso sociale (10 nervo cranico) sistema nervoso autonomo
71 Il parto difficile Un parto difficile può provocare danni fisici importanti a livello cerebrale (lesioni, anossia) con effetti spesso permanenti (paralisi, ritardo mentale, deficit cognitivi vari) Le tecniche moderne riducono sensibilmente i rischi
72 La nascita Appena viene tagliato il cordone ombelicale, il bambino diventa autonomo e deve cominciare a respirare con i suoi polmoni L ossigenazione non avviene più attraverso la placenta Il suo sistema circolatorio deve funzionare autonomamente
73 Monitoraggio alla nascita Screening delle funzioni vitali subito dopo la nascita Il punteggio di Apgar (max 10) serve a valutare: Colorito Battito cardiaco Eccitabilità dei riflessi Tono muscolare Respirazione
74 Punteggi di Apgar Meno di 7 = condizione a rischio Meno di 4 = condizione critica Meno di 7 = condizione a rischio Meno di 4 = condizione critica
75 Il trauma della nascita Alcuni psicoanalisti (Otto Rank) sostengono che l esperienza traumatica della nascita lasci una traccia indelebile alla quale si collegheranno tutte le esperienze affettive angosciose
76 La nascita dolce Luci, rumori, cambio di temperatura, sensazioni tattili nuove e brusche rappresentano stimoli stressanti per il neonato, ma anche per la puerpera Negli anni 70 è iniziata l umanizzazione del parto : Dick-Read e Leboyer indicano le modalità per rendere meno traumatico il momento della nascita Tecniche di respirazione e rilassamento Preparazione al parto Immergere il bambino in acqua tiepida
77 Nascita prematura il bambino nato prima della 36^settimana si può definire prematuro la prematurità può avere diverse cause L età minima per la sopravvivenza è la 20^ settimana Tanto più precoce, tanto più rischiosa il rischio biologico è legato all immaturità degli organi La lunga degenza nei reparti di terapia intensiva neonatale può produrre conseguenze psicologiche La quantità e qualità degli stimoli ambientali può compensare alcuni deficit
78 Rischi della nascita prematura Attività respiratoria compromessa Sistema nervoso: Emorragie cerebrali Encefalopatie Esperienze dolorose precoci possono alterare la vulnerabilità al dolore e le capacità di adattamento (alla 20^ settimana di gestazione i recettori del dolore sono già formati) La separazione precoce può comportare problemi di attaccamento e disturbi di linguaggio e di apprendimento che possono manifestarsi anche dopo i 5-6 anni
79 Depressione materna e sviluppo La depressione della madre in gravidanza può avere un effetto duraturo sullo sviluppo del bambino: meno reattivo agli stimoli sociali; più irritabile. Un terzo delle donne soffre di depressione post-partum partum. Se dura più di 3 mesi può influenzare il tipo di interazione madre-bambino: madri intrusive e iperprotettive: figli con problemi di comportamento e di socializzazione Madri presenti solo fisicamente Riduzione del comportamento esplorativo; deficit cognitivi disturbi emozionali e relazionali
80 Il neonato
81 Crescita Quantitativa: Moltiplicazione cellulare Volume dell organismo Qualitativa: Differenziazione e sviluppo delle diverse funzioni
82 Caratteristiche del neonato Lunghezza: circa 51 cm. Peso: tra 2.7 e 4.1 Kg. Capacità sensoriali e percettive (è in grado di rilevare le modificazioni ambientali) Capacità di rispondere agli stimoli ambientali, ai fini dell adattamento, attraverso: Comportamenti riflessi (universali di I tipo) Imitazione
83 Riflessi Comportamenti involontari elicitati da uno stimolo Sono importanti indicatori dell integrit integrità strutturale e funzionale del cervello del bambino Alcuni sono funzionali solo nei primi mesi di vita
84 Esempi di riflessi Riflesso Stimoli elicitanti Descrizione Durata Rooting Rotaz. del capo Toccare i lati della bocca o la guancia Il bambino si gira verso lo stimolo elicitante mesi Grasping presa Toccare il palmo della mano afferra 0-4 mesi Suzione Toccare la bocca o le labbra succhia mesi Moro Rumore forte o shock fisico Inarcamento del dorso; abduzione ed estensione degli arti mesi
85 Riflesso Stimoli elicitanti Descrizione Durata Babinsky Accarezzare la pianta del piede Stende le dita e poi le richiude mesi Nuoto Porre il bambino in acqua Movimenti di nuoto con braccia e gambe mesi Stepping Marcia automatica Tenere alzato con i piedi che sfiorano una superficie Movimenti di deambulazione mesi Porre a pancia in giù Piega gambe e braccia Labyrinthine Porre a faccia in su Stende gambe e braccia 0 4 mesi
86 A partire dai comportamenti riflessi hanno origine numerosi altri comportamenti appresi, che, attraverso le interazioni con l ambiente, diventano comportamenti volontari
87 Stati di coscienza del neonato Sonno tranquillo (non REM) Sonno attivo (REM) Sonno intermittente Sonnolenza Inattività vigile Attenzione vigile Malessere I neonati dormono da 11 a 21 ore al giorno
88 Crescita cerebrale: i neuroni Lo sviluppo del cervello supera quello degli altri organi Durante il periodo fetale vengono prodotti c/a neuroni al giorno Alla nascita 25% dell adulto A 3 mesi 40% A 6 mesi 50% A 10 anni 100%
89 Le sinapsi L aumento delle funzioni non è determinato dal n di neuroni, ma di sinapsi A 2 anni ogni neurone ha circa sinapsi, dopo inizia lo sfoltimento
90 Le aree cerebrali Per prime si sviluppano le aree subcorticali La corteccia cerebrale si sviluppa più lentamente La corteccia occipitale (visione) prima della corteccia prefrontale (funzioni esecutive)
91 Ritmi di crescita La crescita è asimmetrica relativamente a: organi e funzioni processi E più rapida durate: i primi 2 anni la pubertà Lunghezza: dopo 1 anno (il doppio) ) 2 anno: 1 cm. al mese Peso: 5 mese (il doppio) 1 anno (il triplo)
92 Le scale di sviluppo Negli anni 30 cominciarono ad essere costruite le prime scale di sviluppo (Gesell, Bayley, Griffith, Denver Stati Uniti; Buhler Vienna) Riguardano varie categorie di comportamenti e abilità: motorio e posturale, linguaggio, interazioni sociali, manipolazione, imitazione. I punteggi ottenuti consentono di ricavare il QS QS = rapporto tra il punteggio ottenuto dal soggetto e quello di un campione rappresentativo di bambini della stessa età La correlazione tra QS e QI è bassa
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94 Fattori che regolano i ritmi di crescita Fattori intrinseci preordinati geneticamente (sistema neuro-endocrino = ormoni) Fattori estrinseci: Dieta, clima, ecc. Storia di interazioni organismo-ambiente
95 Le capacità sensoriali del neonato Senso Vista Udito Odorato Gusto Tatto Cosa sa fare il neonato Immaturità del sistema visivo (retina) e scarsa acuità visiva. Mette a fuoco solo a circa cm. Segue gli oggetti in movimento. Discrimina alcuni colori (rosso, blu, verde); è sensibile ai cambiamenti di luminosità Risponde a diversi suoni, specie la voce umana; ha capacità di percezione fonetica: discrimina alcuni suoni verbali (es.pa/ba) e la voce della madre; si calma se sente suoni ritmici ( es. battito cardiaco) Reagisce ad alcuni odori (es. ammoniaca, anice). Discrimina l odore della madre Discrimina dolce/salato; acido; amaro Reagisce alle stimolazioni tattili in quasi tutte le parti del corpo, specie mani e contorno bocca
96 Vista in età infantile Equipaggiamento visivo fondamentale: bulbi oculari cristallino retina corteccia visiva (occipitale) I neonati possiedono questo fondamentale apparato visivo, sebbene alcune componenti non siano ancora formate al primo anno di età, e alcune proseguano lo sviluppo durante la fanciullezza (Hainline, 1998) es.: il cristallino non è in grado di mettere a fuoco da una serie di distanze. 96 Sviluppo prenatale e infanzia
97 Valutazioni della vista in età infantile Metodo della preferenza visiva: procedura di verifica delle abilità percettive e cognitive del bambino, basata sull analisi della durata della sua preferenza visiva fra due o più stimoli. VEP (visually evoked potential): misurazioni EEG dell attività cerebrale attivate quando il bambino visualizza schemi a strisce. 97 Sviluppo prenatale e infanzia
98 Valutazione delle abilità percettive e cognitive in età infantile Abituazione-recupero: procedura di analisi delle abilità percettive e cognitive infantili, basata sulla presentazione ripetuta di un elemento fino alla stabilizzazione del livello di interesse del bambino, e sulla successiva presentazione di un nuovo elemento, al fine di osservare se il bambino mostra un rinnovato interesse ed è così in grado di distinguere il nuovo elemento da quello che gli è familiare. 98 Sviluppo prenatale e infanzia
99 Familiarizzazione 99 procedura di analisi delle abilità percettive e cognitive infantili, basata sulla presentazione ripetuta di un oggetto fino a che l interesse del bambino viene meno o si stabilizza a un certo livello. Si procede quindi presentando un nuovo oggetto per vedere se il bambino manifesta un rinnovato interesse e quindi distingue il nuovo oggetto da quello con cui si era familiarizzato in precedenza. Sviluppo prenatale e infanzia
100 I neonati percepiscono le forme in modo strutturato i colori e le tonalità la profondità/tridimensionalità (dai 3 mesi) esperimento del precipizio visivo la costanza di dimensione e forma dell oggetto il collegamento tra le diverse parti di un oggetto 100 Sviluppo prenatale e infanzia
101 Percezione spaziale La percezione della profondità è stata analizzata ed è risultata presente in bambini dai 6 ai 14 mesi. E stata studiata attraverso il cosiddetto precipizio visivo (Gibson e Walk, 1960) che consiste nel creare l impressione illusoria che, superando un certo punto di una superficie di vetro, ci sia il baratro. In età precedenti sono stati utilizzate altre procedure più indirette (es. il battito cardiaco), che, però hanno dato risultati ambigui: Da 2 a 6 mesi : riduzione del battito cardiaco (riconoscimento visivo) Dai 6 mesi in avanti Dai 6 mesi in avanti : aumento del battito cardiaco (paura di cadere?)
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103 I neonati rilevano le configurazioni sonore del linguaggio e della musica le strutture del linguaggio le caratteristiche fondamentali della musica, come il ritmo (e dopo pochi mesi di vita strutture musicali più complesse) 103 Sviluppo prenatale e infanzia
104 Strumenti di misurazione dell udito del neonato EOAE (evoked otoacoustic emissions): emissioni otoacustiche evocate Metodo HAS (high amplitude sucking suzione ad alta intensità o non nutritiva): procedura che serve a misurare le abilità uditive del bambino (specialmente riguardo al linguaggio e alla musica). Il bambino succhia con maggiore intensità se è interessato a far comparire o a far durare un suono. 104 Sviluppo prenatale e infanzia
105 Abilità tattili, gustative e olfattive nell infanzia Il gusto e l olfatto sono probabilmente necessari alla sopravvivenza fin dall inizio della vita, tant è che maturano presto per diminuire con l età. I neonati reagiscono come se percepissero in modo diverso i quattro gusti base dolce, acido, salato e amaro attraverso differenti espressioni facciali, intensità della suzione e deglutizione della soluzione che sentono in bocca. I neonati possono mostrare un espressione positiva del viso se esposti a profumi considerati piacevoli anche dagli adulti e negativa verso odori considerati spiacevoli o nocivi. 105 Sviluppo prenatale e infanzia
106 Sviluppo motorio Le principali abilità motorie si sviluppano nei primi 2 anni di vita Lo sviluppo delle abilità motorie favorisce il passaggio da una quasi totale dipendenza dall adulto a una crescente autonomia *esplorazione dell ambiente *manipolazione degli oggetti E legato allo sviluppo del SN, in particolare della corteccia cerebrale
107 107 Sviluppo prenatale e infanzia Abilità motorie nell infanzia
108 Considerazioni conclusive sullo sviluppo sensoriale e motorio Le precoci capacità sensoriali e motorie del bambino sono importanti precursori e mediatori dello sviluppo cognitivo e sociale La discreta variabilità individuale evidenziata nelle ricerche mette in discussione le teorie stadiali basate sul principio della maturazione e rende sempre più convincenti le teorie dei sistemi dinamici. Pur nella variabilità, si individuano delle tappe fondamentali che devono però essere considerate solo schemi indicativi per gli operatori e per i genitori
109 Abilità cognitive nell infanzia Rispetto a Piaget, la maggior parte degli attuali punti di vista sullo sviluppo cognitivo si basa su modelli di elaborazioni cognitive più strettamente collegati alle funzioni e ai sistemi del cervello attenzione, memoria di lavoro, memoria a lungo termine, categorizzazione Metacognizione: conoscenza o consapevolezza, da parte dell individuo, dei propri contenuti mentali. Migliora durante l infanzia. Talvolta il termine si riferisce a una conoscenza sulla conoscenza o a una cognizione sulla cognizione. 109 Sviluppo prenatale e infanzia
110 Attenzione I neonati sono in grado di percepire cambiamenti che si verificano nell ambiente e di esplorare gli oggetti che sono in grado di mettere a fuoco La presenza di attenzione selettiva è dimostrata dalla capacità di inseguire con lo sguardo oggetti grandi e/o in movimento. Sono attratti da stimoli nuovi, complessi e strutturati, preferibilmente con contorni curvilinei,
111 L attenzione come metodo per lo studio della percezione L attenzione focalizzata rappresenta un indice importante per lo studio dello sviluppo delle prime capacità cognitive Direzione dello sguardo e tempi di fissazione sono parametri che indicano la capacità di selezionare, elaborare, immagazzinare le informazioni che provengono dall ambiente Con l aumentare dell età aumenta la velocità di analisi ed elaborazione delle informazioni
112 Costanze percettive Perché ci sia riconoscimento, il bambino deve essere in grado non solo di discriminare, ma anche di generalizzare gli attributi, sempre mutevoli, degli stimoli. La capacità di generalizzazione si sviluppa gradualmente. Nel bambino piccolo sono presenti: La costanza della forma (riconoscimento di un oggetto anche se cambia orientamento e inclinazione) La costanza della dimensione (l oggetto mantiene la sua dimensione anche se si allontana o si avvicina)
113 Apprendimento e memoria in età infantile Memoria e apprendimento sono attivi dalla nascita. In particolare, l ippocampo, essenziale nella memoria esplicita e nel trasferimento di informazioni dalla memoria di lavoro alla memoria a lungo termine, appare svilupparsi presto nell infanzia (anche prima della corteccia visiva) (Nelson, 2002). In ogni modo, parti dell ippocampo e le sue connessioni con la corteccia prefrontale dell encefalo, importanti per il consolidamento di nuovi ricordi, raggiungono la maturità funzionale solo ai mesi di età (Bauer, 2007) dibattito sul fatto che la memoria infantile, nei primi sei mesi di vita circa, possa essere davvero memoria esplicita. 113 Sviluppo prenatale e infanzia
114 Localizzazione dell ippocampo L ippocampo è una struttura cerebrale importante per il consolidamento dei ricordi. È al centro dell attenzione del dibattito sulla memoria degli infanti. 114
115 Categorizzazione nell infanzia 2 strumenti centrali per lo sviluppo della conoscenza in età infantile (e per tutta la vita). Categorizzazione: attività di raggruppamento o organizzazione degli oggetti in base alle caratteristiche simili. Concetti: rappresentazioni mentali su cui si basano le categorie. 115 Sviluppo prenatale e infanzia
116 Ragionamento e problem solving nell infanzia Il dibattito sul fatto che gli infanti siano esplicitamente consapevoli e in grado di controllare il loro ragionamento continua. Tuttavia, un ampia serie di prove indica che, nei limiti del loro sviluppo fisico e motorio, della loro conoscenza, attenzione e memoria di lavoro, essi manifestano comportamenti e risposte che dimostrano elementari abilità di ragionamento e di problem solving. 116 Sviluppo prenatale e infanzia
117
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