Il progetto La danza delle Api

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1 Iacopo Bertacchi, Consuelo Giuli, Lavinia Lombardi, Pietro Muratori Coping Power Program (CPP): programma di trattamento e prevenzione delle manifestazioni aggressive in età evolutiva Il modello di intervento nel contesto scolastico Il progetto La danza delle Api Applicazione del CPP nel contesto scolastico come intervento preventivo 1

2 Il progetto La danza delle Api L applicazione del CPP nella scuola primaria si è inserita all interno di un più ampio progetto di psicologia scolastica denominato La danza delle Api Il progetto prevede al suo interno la maggior parte degli interventi di psicologia scolastica (Protocollo d Intesa: Ufficio Scolastico Regionale e Ordine Psicologi Toscana: 2006) Obiettivo generale: la promozione della salute e l educazione al benessere dei vari componenti della scuola. Il progetto La danza delle Api Interventi condotti da equipe di psicologi psicoterapeuti presso scuole dell infanzia primarie - secondarie di primo grado Percorsi rivolti ad alunni - insegnantigenitori. Utilizza una metodologia cognitivo - comportamentale Il progetto si è specializzato nell intervento sulle classi con problematiche di condotta Protocolli utilizzati: E.R.E (Di Pietro), ICPS (Shure e Spivack) CPP (Lockman) 2

3 Il progetto La danza delle Api Dal 2006: 9 istituti comprensivi statali della Provincia di Lucca, 41 classi: 750 alunni, 70 docenti : Progetto Legalità - Percorsi di prevenzione del bullismo (Istituti scolastici provincia di Lucca) Dal 2010: Tavolo provinciale sul bullismo della provincia di Lucca. Dal 2009 è presente nella Vetrina scolastica del Comune di Capannori Il progetto La danza delle Api Dal 2010 è promosso dall Associazione Mente cognitiva collaborazioni Partner del progetto Servizio Al di là delle nuvole IRCCS Fondazione Stella Maris (CPP) Supervisione Prof. J.Lochman Università dell Alabama Scuole di specializzazione e Centri Clinici e di Formazione SITCC Istituti scolastici e comuni della provincia di Lucca 3

4 Perché il CPP a scuola Necessità di interventi più strutturati e specifici sui problemi di condotta Richieste sempre più frequenti di intervento su classi difficili Il CPP nasce inizialmente per essere applicato nel contesto scolastico Competenze europee (2006) e di cittadinanza (2007),indicazioni nazionali (2012), BES e didattica inclusiva I problemi di condotta nella scuola Interferiscono con il contesto di apprendimento e con il rendimento scolastico della classe Influenzano il benessere emotivo e sociale della classe, non sono gestibili dai docenti I problemi di aggressività e condotta si manifestano in modo importante a scuola Limitano la capacità dell alunno di raggiungere il loro pieno potenziale 4

5 I problemi di condotta nella scuola Bambini con problemi di condotta: più a rischio di ricevere minori insegnamenti didattici e sociali, sostegno e feedback positivi dai docenti per i comportamenti appropriati tali bambini cominciano a osteggiare la scuola: rischio fallimento e abbandono scolastico Dall altra parte sappiamo che insegnanti formati, che utilizzano atteggiamenti educativi positivi possono favorire lo sviluppo di abilità socio-emotive e prevenire lo sviluppo di problemi di condotta nei bambini I problemi di condotta nella scuola Alunni con probl.condotta Minore rendimento scolastico Cronicizzazione stigmatizzazione, evoluzione verso disturbi Rischio Altri alunni docenti Minore rendimento scolastico e benessere emotivo e sociale, disturbi depressivi e psicosomatici, problemi relazionali o rifiuto scolare (se vittime di violenza) Modalità coercitive, burnout 5

6 I problemi di condotta nella scuola I programmi di prevenzione scolastica: intervento più efficace per contrastare tali problematiche e ridurre la probabilità di esiti negativi in età adulta (OMS) Alcuni coinvolgono tutti i bambini di una classe o scuola (prev. primaria), altri solo i bambini a rischio (prev. secondaria) Pochi i programmi utilizzati sia come prevenzione primaria che secondaria (Incredible Years) Il nostro studio ha l obiettivo di verificare se un metodo di prevenzione secondaria, il CPP, può essere efficace se applicato come programma di prevenzione primaria in ambito scolastico Il CPP nel contesto scolastico A partire dall a.s sono stati attivati interventi sulle classi basati sul CPP in collaborazione con il Servizio Al di là delle nuvole IRCCS Fondazione Stella Maris Pisa (progettazione e supervisione) Obiettivo concordato con i dirigenti scolastici: ridurre i comportamenti inadeguati in classe Obiettivo progetto di ricerca: verificare l efficacia del CPP nel ridurre i comportamenti problematici e l adattabilità di tale metodo nella scuola italiana 6

7 Il CPP nel contesto scolastico Convergenza con Indicazioni nazionali, competenze europee e di cittadinanza, didattica inclusiva (BES) UNO SGUARDO ALLE INDICAZIONI NAZIONALI DEL 2012 LA SCUOLA HA FUNZIONE ORIENTATIVA Esperienze didattiche aperte e stimolanti. Curiosità - Mettere alla prova le proprie capacità. 7

8 UNO SGUARDO ALLE INDICAZIONI NAZIONALI DEL 2012 Capire il mondo e sé stessi Sviluppare il pensiero analitico e critico Imparare a imparare Ricerca significati e condivisione di schemi di comprensione della realtà Diventare consapevoli del proprio corpo LA SCUOLA PROPONE SITUAZIONI E CONTESTI PER Riflettere sul senso e le conseguenze delle proprie scelte LE INDICAZIONI NAZIONALI DEL 2012 leggere le proprie emozioni e La scuola gestirle favorisce lo sviluppo delle capacità per porsi obiettivi non immediati e perseguirli. COPING POWER: SISTEMA DEI TRAGUARDI 8

9 LE INDICAZIONI NAZIONALI DEL 2012 La scuola: sollecita negli alunni un attenta riflessione sui comportamenti di gruppo. promuove lo sviluppo di atteggiamenti positivi di collaborazione con gli altri. Valutazione traguardi Attività CPP LE INDICAZIONI NAZIONALI DEL 2012 Realizzare attività laboratoriali Attuazione interventi adeguati alle diversità. Valorizzazione esperienze e conoscenze. Metacognizione Autovalutazione traguardi Mappa concettuale iniziale/ finale DidattIca inclusiva Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere. L AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Incoraggiare l apprendimento cooperativo. Favorire l esplorazione e la scoperta. 9

10 INOLTRE ALLA LUCE DELLE COMPETENZE EUROPEE E DI CITTADINANZA 8 Competenze europee (2006) Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue staniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Competenza digitale IMPARARE A IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale 8 Competenze di cittadinanza (2007) IMPARAE A IMPARARE Progettare COMUNICARE COLLABORARE E PARTECIPARE Agire in modo autonomo e responsabile RISOLVERE PROBLEMI INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI ACQUISIRE E INTERPRETARE L INFORMAZIONE IN UN OTTICA INCLUSIVA: Apprendimento significativo Costruire un significato condiviso con il bambino. Favorire un legame tra esperienza passata ed esperienza vissuta. Generalizzazione dell apprendimento in situazioni diverse future. Autonomia dell apprendimento. Competenze. Diverse modalità di insegnamento. Pluralità di strumenti. Osservazione dei bambini. Flessibilità del percorso didattico. Favorire la diversità 10

11 IN UN OTTICA INCLUSIVA: BES Decreto 27 dicembre 2012 Circolare ministeriale 6/03/2013 GLI e PAI (Piano Annuale inclusività) COPING POWER PROGRAM MAPPA CONCETTUALE APPRENDIMENTO COOPERATIVO METODOLOGIE PER L APPLICAZIONE DEL COPING POWER PROGRAM IN CLASSE UTILIZZO DI UNA MOLTEPLICITA DI LINGUAGGI E STRUMENTI 11

12 Il modello di intervento Adattamenti del protocollo al contesto scolastico Dal contesto clinico a quello scolastico Diff. con il contesto clinico popolazione non clinica Maggior numero di soggetti (la classe) Necessità di intervento sia sulla classe sia di formazione ai docenti Difficoltà a realizzare percorsi di parenttraining Adattamenti del protocollo Prevenzione primaria Attività e strumenti adattati per applicarli sulla classe Formazione e Supervisione ai docenti Inserimento delle tematiche affrontate all interno della programmazione didattica Incontri informativi con i genitori 12

13 Adattamenti al protocollo Intervento in contesto naturale Generalizzazione degli apprendimenti CPP su tutta la classe Comportamenti problematici diffusi all interno della classe La classe è un sistema Adattamenti al protocollo Riduzione del programma da 34 a 24 moduli Attività di gruppo modificate per coinvolgere tutti gli alunni (gruppi cooperativi) Sistema dei traguardi e premi modificato per meglio adattarlo al contesto classe Creazione di una storia che affronta le tematiche inserite nei moduli (la Storia di Barracudino) tematiche del programma inserite nelle attività didattiche curriculari, mappe concettuali 13

14 Articolazione del programma 1. Training settimanale (24 sessioni) sui moduli del programma: 1 ora-1ora e 30 circa 2. Valutazione quotidiana dei traguardi: 30 min a fine giornata CPP 3. Valutazione traguardi al termine della settimana (1 ora circa) 4. Attività didattiche che riprendono le tematiche del programma e la storia di Barracudino 1. STRUTTURA SESSIONE TRAINING SETTIMANALE La storia di Barracudino introduce i moduli La mappa del nostro viaggio : ripasso degli argomenti della precedente sessione Mappa concettuale. Attività specifiche della sessione: piccoli gruppi (apprendimento Cooperativo) e/o tutta la classe Discussione attività svolte. Aggiornamento Mappa Concettuale. 14

15 2. STRUTTURA VALUTAZIONE GIORNALIERA Valutazione traguardi personali: effettuata quotidianamente al termine della giornata scolastica (circa 30 minuti) L insegnante chiede ad ogni alunno di autovalutarsi rispetto al proprio traguardo settimanale e poi insieme viene stabilito il giudizio (faccina felice, triste o così così). Si discute brevemente sulle eventuali difficoltà incontrate nel raggiungere il traguardo e su come superarle. Viene stimolato il tutoraggio tra pari per far collaborare i bambini e aiutarsi tra di loro. 3. STRUTTURA VALUTAZIONE DEI TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SETTIMANA Al termine della settimana la valutazione dei traguardi prevede ulteriori passaggi ed ha una durata maggiore (circa 1 ora) 1 Valutazione giornaliera sui traguardi. 2 Attribuzione punteggio traguardo settimanale + partecipazione positiva e rispetto regole durante la sessione settimanale di training. 3 Aggiornamento punteggi totali ciascun alunno. 4 Scatola dei premi. 5 Nuovo traguardo settimanale. 15

16 4. Il CPP NELLA DIDATTICA Le nostre mappe : inserire le tematiche specifiche dei vari moduli nella programmazione didattica curricolare. Favorire il consolidamento delle abilità affrontate nel programma attraverso attività interdisciplinari con diversi strumenti didattici. Barracudino tra i banchi : utilizzare la storia nelle attività didattiche curriculari della settimana. 4. BARRACUDINO SUPER STAR Motivare e coinvolgere i bambini Introdurre il CPP nella programmazione didattica Maggiore visualizzazione aspetti emozioni attraverso il fumetto 16

17 Chi conduce l intervento Docente + esperto Esperto: training settimanale + supervisione docenti Docente: valutazione traguardi giornalieri e settimanali e CPP nelle attività didattiche Docente Docente: applica tutto l intervento Esperto: formazione e supervisione ai docenti Il modello di intervento I moduli del programma 17

18 I MODULI DEL PROGRAMMA I. Struttura del gruppo e sistema dei traguardi (sess.1-4) II. Consapevolezza emotiva e attivazione fisiologica rabbia (ses 5-6) III. Rabbia e autocontrollo (sess 7-11) IV. Cambiare punto di vista (sess ) V. Problem solving (sess 15-19) VI. Video sul problem solving (sess 20-22) VII. Le mie qualità (sess 23) Conclusione del programma (sess. 24) LE 24 SESSIONI DEL PROGRAMMA Sessione 1: presentazione struttura del gruppo e sistema dei traguardi. Sess. 2-4: definizione degli obiettivi a breve e a lungo termine. Sess. 5-6: consapevolezza delle emozioni e attivazione fisiologica rabbia. Sess. 7: fronteggiare la rabbia e acquisire l'autocontrollo. Sess. 8-10: esercitarsi nell uso delle autoistruzioni per controllare la rabbia. Sess. 11: come rilassarsi e affrontare gli ostacoli al raggiungimento dell autocontrollo. Sess : cambiare punto di vista. Sess. 15: introduzione al problem solving. Sess : problem solving Sess : video sul problem solving. Sess. 23: le mie qualità Sess. 24: conclusione del programma. 18

19 IL FOGLIO DEL TRAGUARDO Il cartellone dei traguardi 19

20 IL CARTELLONE DELLE MULTE IL CARTELLONE DEI PREMI 20

21 IL CARTELLONE DEI PREMI INDIVIDUALI DI GRUPPPO PREMI E necessario stabilire pochi punti per l accesso ad alcuni premi (gratificazione bambini con più difficoltà) Scelti dal gruppo classe con le insegnanti PREMI INDIVIDUALI ALUNNI 5 PUNTI 10 PUNTI 15 PUNTI 20 PUNTI ELISA LUIGI MARCO AURORA CHIARA LUCA VALENTINA SOFIA STEFANO GIULIO FEDERICO ANNA LAURA 21

22 PREMI DI CLASSE Se il premio scelto dal gruppo classe è la visione di un film potrebbe essere costruita dai bambini una piccola token economy che lo rappresenta. Consapevolezza delle emozioni e dell attivazione fisiologica della rabbia 22

23 Il Termometro della rabbia Il progetto di ricerca Procedura e risultati 23

24 Studio Pilota a.s. 2009/2010 Campione: 3 classi (2 V e 1 III): 52 alunni Strumento: Teacher s Report Form for Ages 6-18 (TRF) (Achenbach, 2001) Analisi dati: Test di wilcoxon per dati appaiati Risultati: riduzione significativa nella Scala Problemi Esternalizzanti e nelle subscale Comportamenti di non rispetto delle regole e Comportamenti aggressivi Z Asymp. Sig. (2-tailed) attenzione2 - regole2 - aggressività2 - tot2 - tot1 est2 - est1 attenzione1 regole1 aggressiv1-2,853(a) -3,209(a) -1,796(a) -2,670(a) -2,933(a),004,001,072,008,003 Tabella I. Test di Wilcoxon per dati appaiati sul totale delle classi. a Based on positive ranks. b Wilcoxon Signed Ranks Test PROCEDURA Individuazione delle classi attraverso le segnalazioni dei docenti al dirigente scolastico Osservazioni nelle classi, colloqui con insegnanti, pianificazione dell intervento Somministrrazione questionario ai docenti pre-post intervento: Strength and Difficulties Questionnaire (SDQ) (Goodman, 1997) Durata: 6 mesi, da novembre ad aprile. Al termine dell intervento: intervista post sperimentale ai docenti coinvolti e questionario di valutazione. Conduttori dell intervento: docenti e psicologi formati con un training specifico sul CPP tenuto dal prof Lochman 24

25 Campione 9 classi di scuola primaria (totale: 184 alunni) 5 classi (113 alunni) hanno ricevuto un intervento con il CPP (gruppo sperimentale), 4 classi (71 alunni) non hanno ricevuto alcun trattamento oltre al regolare programma didattico (gruppo controllo): no differenze su baseline Età media: 7,5 anni (ds: 6 mesi) 18 docenti coinvolti (10 nel gruppo CPP, 8 nel gruppo controllo) Rispetto alla scala Totale Difficoltà SDQ, sul campione totale il 9,23% degli alunni si collocava sopra il 90 percentile (Area clinica), il 6,52% tra l 80 e il 90 percentile (Area Borderline), il 32,6 % tra il 50 e l 80 percentile. Risultati Gruppo CPP SDQ pre SDQ post 25

26 Risultati Gruppo controllo SDQ pre SDQ post Conclusioni Il CPP, con gli adattamenti previsti nel modello proposto, può essere applicato con successo anche come intervento di prevenzione primaria in ambito scolastico I risultati indicano una riduzione significativa dei comportamenti problematici ed un aumento dei comportamenti pro-sociali I docenti, attraverso i questionari di valutazione e l intervista post sperimentale, valutano molto efficace la metodologia proposta, sufficientemente raggiunti gli obiettivi e di essersi arricchiti professionalmente. 26

27 Considerazioni sul modello di intervento L intervento su tutta la classe può avere una serie di vantaggi: Intervenire non solo su condotte gravi ma su tutti i comportamenti di disturbo in classe/interrompere i circoli relazionali disfunzionali (la classe è un sistema ) Prevenire la marginalizzazione e l isolamento sociale Favorisce esperienze di tipo cooperativo (tutoraggio tra pari, modello positivo) Considerazioni sulla metodologia Il contratto comportamentale: risultati tangibili in breve tempo all interno della classe Gradualità e gratificazione Per gli alunni: maggiore autoefficacia percepita, percezione di prevedibilità regolarità e certezza sulle conseguenze dei comportamenti. Per i docenti: assunzione di atteggiamenti educativi positivi (coerenza, assenza di coercizione, interesse per i problemi dell alunno) fattore specifico di riduzione dei comportamenti aggressivi ed oppositivi Necessità di sostenere e motivare i docenti nelle fasi iniziali 27

28 EFFETTI POSITIVI DEL TRAGUARDO BAMBINO GRUPPO CLASSE INSEGNANTI Potenziamento autostima Crescita senso di autoefficacia Tutoraggio tra pari Cooperazione/app rendimento cooperativo Focalizzazione sul comportamento Percezione di miglioramenti anche minimi Uscita dal circolo vizioso della rabbia Vantaggi dell intervento a scuola Si può coinvolgere un ampio numero di soggetti (intervento su larga scala) prevenzione primaria Intervento precoce contrasta la stabilizzazione e il peggioramento progressivo di tali problematiche Intervento di gruppo (la classe): intervento in vivo Facilita l apprendimento e la generalizzazione delle abilità di regolazione emotiva e sociale (principale contesto educativo, dopo la famiglia) Intervento in contesto naturale (la classe): previene e riduce la marginalizzazione e la stigmatizzazione sociale (rassegnazione precoce all identità di aggressivo) 28

29 Pubblicazioni Muratori P., Bertacchi I., Giuli C., Lombardi L., Bonetti S., Manfredi A., Polidori L., Ruglioni L., Milone A., Lochman J. First adaptation of Coping Power Program as a classroom-based prevention intervention on aggressive behaviors among elementary school children. (Under Review) I. Bertacchi, C. Giuli, L. Polidori, L. Ruglioni, P. Muratori (under review). I problemi di comportamento nella scuola primaria: un modello di intervento sulla classe. I.Bertacchi, C. Giuli, P. Muratori L. Ruglioni L. Polidori. L intervento sulle problematiche comportamentali in ambito scolastico: presentazione di un esperienza. Psicologia Toscana, anno XVIII n. 2-3 Dicembre 2012, pp I. Bertacchi, C. Giuli, P. Muratori (2012). Il progetto La Danza delle Api : un esperienza di applicazione del Coping Power Program nella scuola italiana. In J. E. Lochman, K. Wells, L. A. Lenhart (Eds), Coping Power (Ed. Italiana a cura di P. Muratori, L. Polidori, L. Ruglioni, A. Manfredi, A. Milone), pp Trento: Erickson. Sviluppi futuri Pubblicazione del manuale sul modello di intervento proposto dagli autori del progetto Valutare i risultati della ricerca sulla Formazione ai docenti per verificare se è altrettanto efficace. Follow up a 1 anno dal termine dell intervento 29

30 Grazie per l attenzione Per contatti: iacopobertacchi@hotmail.com Progetto La Danza delle api Associazione mente cognitiva Servizio Al di là delle nuvole IRCCS Fondazione Stella Maris 30

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