Fattori predittivi del comportamento violento

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1 Fattori predittivi del comportamento violento Sesso maschile Età giovanile Storia di abusi nell infanzia Abuso di alcool e sostanze Primo episodio psicotico Non compliance per l assunzione della terapia farmacologica Deterioramento del funzionamento sociale: -Cattiva igiene personale -Trascuratezza nell abbigliamento -Scarsa cooperazione nelle attività

2 Correlati verbali e non verbali della aggressività Tratti espressivi ( contrattura della muscolatura faciale, serra i pugni,sguardo minaccioso e fisso) Tratti verbali ( aumento di volume della voce, emissione continua di parole, senza i segni del ragionamento) Comportamenti motori (gesticolazione, passeggiare rapidamente ecc.) Risposta al primo intervento ( la mancanza di ricettività costituisce un segno di crescente ostilità il paziente non ci sta neanche a sentire mentre una buona disponibilità al dialogo è un segnale positivo)

3 Cenni sul comportamento più corretto da tenere Cercare di capire subito se è emergenza o vera urgenza Importanza della divisa Chiarezza di rapporto (specificare chi si è, perché si è lì, spiegare che cosa si sta facendo e cosa si farà. Non ingannare il paziente!) Cercare di instaurare un rapporto con il paziente, di capirlo e di farsi capire Cercare la collaborazione di parenti o di altre persone significative, allontanando, se necessario, quelli che disturbano il paziente o che lo amplificano Non dimostrare la propria paura Essere determinati e sicuri di ciò che si fa e comunicarlo chiaramente al paziente ( importanza di un veloce orientamento diagnostico)

4 Importanza di un veloce orientamento diagnostico Cercare di orientarsi velocemente in ambito diagnostico può essere utile per stabile l atteggiamento più opportuno da tenere. Ad es. cercare di stabilire una relazione con un paziente in stato di intossicazione di sostanze può rappresentare solo una perdita di tempo, oppure restare in tanti davanti ad un soggetto con tratti isterici può fornire al paziente un pubblico ed indurlo ad amplificare ulteriormente la sintomatologia.

5 Linee guida di intervento nella situazione acuta Assumere un atteggiamento positivo Mantenere una distanza utile Stabilire un contatto verbale (se possibile) Usare frasi brevi dal contenuto chiaro Usare un tono di voce caldo e rassicurante Usare il nome personale del paziente evitando espressioni tipo capo oppure ehi! Lei! Non entrare in polemica o in aperto contrasto Fare, non appena possibile, le proprie prescrizioni Porre il paziente di fronte a scelte precise ma alternative Porre limiti crescenti

6 Farmaci in urgenza I farmaci più usati nelle urgenze psichiatriche sono le benzodiazepine e gli antipsicotici. Per entrambi sono disponibili preparazioni sia per os che per via intramuscolare.

7 Terapia della crisi ansiosa Rassicurazione Esclusione di cause organiche Somministrazione di benzodiazepine per os (es. diazepam, lorazepam, bromazepam) o per via intramuscolare. Evitare la somministrazione i.v. rapida (rischio di depressione respiratoria) Valutare consulenza specialistica per terapia a lungo termine

8 Terapia stato maniacale Si possono utilizzare benzodiazepine o antipsicotici (per os o i.m. secondo la compliance). Se già in terapia, valutare l eventuale sospensione non concordata da parte del paziente. Altrimenti predisporre una presa in carico. Valutare la necessità dell accompagnamento in ospedale per eventuale ricovero

9 Terapia episodio psicotico acuto Antipsicotici o benzodiazepine per eventuale stato di agitazione. Predisporre una valutazione specialistica. Valutare la necessità dell accompagnamento in ospedale per eventuale ricovero

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