Metodo A.B.A./V.B. (Applied Behavior Analysis/Verbal Behavior)
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- Marina Franco
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1 Metodo A.B.A./V.B. (Applied Behavior Analysis/Verbal Behavior) 18 Maggio 2016 Dott.ssa Sara Bassani Psicologa BCBA (Board Certified Behavior Analyst) Supervisor EIP (Early Intervention Program)
2 INTERVENTO A.B.A. l obiettivo è insegnare al bambino autistico ad apprendere (Klevestrand, Isaksen, Gløersen & Gløersen, 1996) Come? Osservazioni Insegnare nuove abilità Portare nella quotidianità quanto appreso Nuove osservazioni
3 COME IMPARIAMO? I soggetti normotipici apprendono dall ambiente ogni giorno dal mattino alla sera, inclusi i weekend e i giorni di vacanza. I soggetti autistici imparano poco o niente dall ambiente naturale se non si agisce sul contesto, sulle modalità di interazione e sulla motivazione.
4 RICERCA LOVAAS Nel 1987 il Dott. Lovaas guidò la ricerca pilota in cui furono coinvolti tre gruppi di bambini che avevano meno di 4 anni quando hanno iniziato (diciannove variabili diverse sono state considerate per dichiarare i gruppi paragonabili) Un gruppo a trattamento intensivo (N=19) che ha ricevuto 40 ore settimanali di intervento uno a uno Un gruppo con trattamento minore (n=19) che ha ricevuto 10 o meno di 10 ore dello stesso trattamento Un gruppo che non ha ricevuto il trattamento (N=21).
5 RICERCA LOVAAS Dopo 2 anni di trattamento, il 47% dei bambini del gruppo sperimentale (9 bambini) vennero inseriti con successo nella prima classe elementare nella scuola pubblica ed hanno raggiunto livelli nella norma ai test di quoziente intellettivo, passando da un funzionamento ritardato a quello normale. Di contro, i due gruppi di controllo hanno mostrato che solo un bambino (2%) ha raggiunto un funzionamento nella norma, risultato che è coerente con quanto riportato da altri autori (Rutter, 1985).
6 RICERCA LOVAAS Quando i bambini raggiunsero l età di tredici anni venne condotta un ulteriore ricerca (McEachin et al., 1993) che dimostrò che coloro che avevano raggiunto un funzionamento nella norma mantenevano il livello acquisito. Otto tra i nove migliori risultati non si potevano distinguere dai coetanei normotipici, nei vari test e interviste psicologici.
7 ELEMENTI DI UN PROGRAMMA A.B.A. Un programma riabilitativo basato sul metodo A.B.A. ha come obiettivo il miglioramento dei comportamenti e delle capacità intellettive, accademiche, sociali ed emozionali dei soggetti, affinché i soggetti possano trarre beneficio dalle opportunità educative e sociali presenti nella comunità, e richiedano meno assistenza professionale durante la crescita e nella vita adulta
8 ELEMENTI DI UN PROGRAMMA A.B.A. Il programma copre tutte le aree dello sviluppo, incluso il linguaggio, il comportamento, le abilità nel gioco, gli aspetti sociali, l area cognitiva e l autonomia Le ricerche dimostrano i migliori risultati con un lavoro di ore settimanali Il trattamento viene iniziato solitamente in situazione individuale, per essere esteso all ambito scolastico, alla comunità ed al contesto sociale non appena le prime abilità vengono acquisite (masterizzate)
9 ELEMENTI DI UN PROGRAMMA A.B.A. Strutturare una situazione di apprendimento che massimizzi i successi e minimizzi i fallimenti Suddivisione dei compiti da eseguire in piccoli steps Richieste semplici, aiutare a dare le risposte corrette e rinforzare i comportamenti appropriati Motivazione alta a partecipare al processo di apprendimento
10 CARATTERISTICHE DI UN PROGRAMMA A.B.A. Intervento precoce: la ricerca ha dimostrato con successo i risultati raggiunti dai bambini che iniziano il trattamento in età precoce Trattamento uno a uno: lo scopo è creare le condizioni ottimali per l apprendimento e lo sviluppo Integrazione: le nuove capacità acquisite devono essere il più presto possibile trasferite nel contesto sociale dei coetanei Previsione e sistematica: i comportamenti complessi vengono ridotti a singole componenti che sono misurabili e facili da acquisire da parte del bambino
11 CARATTERISTICHE DI UN PROGRAMMA A.B.A. Trattamento intensivo: la ricerca ha dimostrato quanto un trattamento di molte ore a settimana sia importante per il progresso costante dell intervento Differenze individuali: il livello delle capacità tra individui è molto differente. Il trattamento deve essere individualizzato ed adattato per ognuno. Ogni soggetto dimostra risultati differenti Coinvolgimento della famiglia: è indispensabile la partecipazione attiva della famiglia per assicurare che i genitori siano sempre al corrente dei progressi e si concentrino sull applicazione di quanto appreso nella quotidianità
12 CARATTERISTICHE DI UN PROGRAMMA A.B.A. Coinvolgimento della scuola: contesto di grande importanza nella vita del bambino/ragazzo. Luogo ideale per la generalizzazione e la socializzazione. Intervento non avversivo: un ambiente di apprendimento positivo e un elevato livello di risposte corrette sono condizione per un efficace progresso e l uso delle capacità apprese.
13 MOTIVAZIONE Usare premi che siano di particolare gradimento Partire da ciò che l individuo già sa fare Utilizzare giochi o strumenti di suo gradimento Cogliere le occasioni in cui è interessato a qualcosa (motivazione ed attenzione alta) Gestire la complessità degli esercizi in modo che si raggiunga un successo, per quanto piccolo possa essere
14 COME INSEGNARE? L intervento nelle prime fasi è basato sul modellare attraverso il rinforzo di successive approssimazioni alla risposta corretta. Si ricorre alla facilitazione e progressiva riduzione della facilitazione. Rinforzatori: tangibili, sensoriali, commestibili, sociali. Cibi e altri rinforzatori artificiali devono essere sostituiti con premi sociali non appena l intervento progredisce L intervento è strutturato in modo che i comportamenti positivi siano massimizzati attraverso la facilitazione ed il rinforzo Dai primi momenti dell intervento si lavora sempre sui comportamenti inadeguati, insegnando comportamenti alternativi adeguati.
15 PROCEDURA DI INSEGNAMENTO EFFICACE Uso di rinforzi positivi competitivi (pairing) Aumento progressivo del numero delle istruzioni Aumento progressivo dello sforzo e della complessità della risposta Mix tra compiti facili e difficili Mix tra i vari programmi Riduzione della probabilità di errore Estinzione delle risposte estranee al compito Rinforzo immediato delle risposte corrette
16 CLASSIFICAZIONE COMPORTAMENTALE DEL LINGUAGGIO In un ottica comportamentale la parola ha 5 elementi che vanno insegnati: Pennarello: Mand Tact Ecoico/Mimetico (LIS) Intraverbale Ascoltatore
17 CARATTERISTICHE DEL SOGGETTO CON AUTISMO IN CLASSE Assenza marcata di gioco in comune Mancanza di empatia Stereotipie Tendenza all isolamento
18 STEPS DELL INSERIMENTO IN CLASSE Nella fase iniziale si lavora possibilmente in un aula separata dalla classe oppure in una situazione individualizzata in classe Piccolo gruppo: in aula a parte/in classe Gruppo classe
19 OBIETTIVI PRINCIPALI Collaborazione Condivisione dello sguardo/attenzione congiunta Comunicazione Riduzione dei comportamenti inappropriati Svolgimento dei programmi didattici Gioco sociale e/o simbolico Livello individuale Con i compagni (gioco in parallelo e/o gioco a turni)
20 grazie Dott.ssa Sara Bassani
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