«L attività della Guardia di Finanza a tutela del patrimonio culturale, artistico e archeologico» Ten.Col. Giampaolo Querqui

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1 «L attività della Guardia di Finanza a tutela del patrimonio culturale, artistico e archeologico» Ten.Col. Giampaolo Querqui Milano, 21 Maggio

2 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Il Decreto Legislativo 19 marzo 2001, n. 68 ha assegnato alla Guardia di Finanza le funzioni di polizia economico e finanziaria a tutela del bilancio pubblico, delle regioni, degli enti locali e dell Unione Europea. 2

3 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO COMPITI Decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 68 Forza di polizia a competenza generale su tutta la materia economica e finanziaria; dipendenza dal Ministro dell Economia e delle Finanze; estensione delle potestà di controllo tributario a tutti i settori operativi del Corpo; ruolo esclusivo di polizia economica e finanziaria in mare; Autorità nazionale competente a promuovere iniziative di cooperazione internazionale per il contrasto degli illeciti economici e finanziari. 3

4 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Nell esercizio di tali funzioni grande attenzione è rivolta alla tutela del patrimonio culturale, artistico ed archeologico nazionale, esposto ai rischi di depauperamento, frodi e traffici illeciti, in considerazione dei rilevanti interessi economici connessi al mercato dell arte. 4

5 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Il Decreto del Ministro dell Interno datato 28 aprile 2006 costituisce la base giuridica di riferimento per la funzionalità del sistema sicurezza, attraverso l individuazione delle competenze delle Forze di Polizia. Il provvedimento ha rimarcato la sussistenza di funzioni in capo alla G.diF., in relazione ai compiti di prevenzione e repressione delle violazioni in materia di risorse e mezzi finanziari pubblici impiegati a fronte di uscite del bilancio dello Stato, nonché di programmi pubblici di spesa e di demanio e patrimonio dello Stato 5

6 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Con riferimento alle varie tipologie di illeciti che direttamente o indirettamente hanno un impatto sulla disciplina del patrimonio culturale, artistico ed archeologico, in base all assetto normativo vigente, l attenzione della G.diF. è rivolta verso i fenomeni che hanno una prevalente connotazione di tipo economico-finanziario. 6

7 STRUTTURA ORDINATIVA Una specifica azione di contrasto agli illeciti traffici di reperti archeologici e di opere d arte nonché ai connessi profili economico-finanziari viene condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, nel cui ambito opera il Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico, con competenza su tutto il territorio nazionale. 7

8 Nell ambito della propria missione istituzionale, la Guardia di Finanza esercita le proprie funzioni di prevenzione e repressione degli illeciti a danno del patrimonio culturale, artistico ed archeologico, attraverso: Indagini di polizia giudiziaria; interventi nei confronti di antiquari, gallerie d arte, commercianti di cose antiche, volti, tra l altro, a riscontrare l assolvimento degli obblighi previsti dalla normativa tributaria; 8

9 monitoraggio delle transazioni legali di opere d arte, quali indici di capacità contributiva utili ad individuare possibili sacche di evasione; controlli sull osservanza degli obblighi antiriciclaggio cui sono tenuti i soggetti che commerciano cose antiche, le case d asta e le gallerie d arte. 9

10 Il Decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 attribuisce al Nucleo Speciale Polizia Valutaria ed ai Reparti del Corpo delegati, specifiche funzioni connesse all approfondimenti investigativo delle segnalazioni di operazioni sospette. Lo stesso decreto ricomprende nel novero dei soggetti destinatari degli obblighi di inoltro delle segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo anche i soggetti che esercitano le attività di commercio di cose antiche, ai sensi all art. 126 del t.u.l.p.s. e le attività di esercizio di case d asta o gallerie d arte, per le quali è prevista la licenza di cui all art. 115 del t.u.l.p.s. 10

11 L Art. 10 del Decreto Legislativo n.231/2007 prevede che le disposizioni recate dal provvedimento si applicano : omissis. e) alle seguenti attività, il cui esercizio resta subordinato al possesso di licenze, di autorizzazioni, iscrizioni in albi o registri, ovvero alla preventiva dichiarazione di inizio di attività specificamente richieste dalle norme a fianco di esse riportate: omissis 4) commercio di cose antiche di cui alla dichiarazione preventiva prevista dall'articolo 126 del TULPS; 5) esercizio di case d'asta o galleria d'arte per il quale è prevista la licenza dall'articolo 115 del TULPS; 11

12 RISULTATI CONSEGUITI NEL BIENNIO 2012/ ispezioni antiriciclaggio ai sensi dell art. 53 del Decreto Legislativo n. 231/2007, con la constatazione di 27 violazioni amministrative. 12

13 SEGNALAZIONI DI OPERAZIONI SOSPETTE DI RICICLAGGIO Il Decreto del Ministero dell Interno 17 febbraio 2011 fornisce, al fine di agevolare gli operatori nell'individuazione di operazioni sospette di riciclaggio, indicatori esemplificativi di anomalia suddivisi in indicatori generali, che si applicano in quanto compatibili a tutti i destinatari del decreto, e indicatori specifici, per categoria. 13

14 INDICATORI ESEMPLIFICATIVI DI ANOMALIA Indicatori generali di anomalia connessi all identità o all atteggiamento del cliente; Indicatori generali di anomalia connessi alle modalità di esecuzione delle operazioni; Indicatori generali di anomalia relativi ai mezzi di pagamento utilizzati; Indicatori specifici di anomalia, per categoria. 14

15 SEGNALAZIONI DI OPERAZIONI SOSPETTE DI RICICLAGGIO Le segnalazioni di operazioni sospette non costituiscono violazione di obblighi di segretezza, del segreto professionale o di eventuali restrizioni alla comunicazione di informazioni imposte in sede contrattuale o da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative. 15

16 SEGNALAZIONI DI OPERAZIONI SOSPETTE DI RICICLAGGIO Tutte le informazioni relative alle segnalazioni di operazioni sospette, in ordine sia al contenuto sia alla effettuazione delle stesse, sono soggette a un regime di rigorosa riservatezza in base alla legge. 16

17 AREE DI SVILUPPO OPERATIVO Il mercato dell arte può rappresentare un settore in cui la criminalità organizzata può riciclare somme derivanti da attività illecite e i contribuenti possono investire in beni rifugio cospicue disponibilità finanziarie in nero. 17

18 AREE DI SVILUPPO OPERATIVO Riscontrare illeciti nello specifico settore, riconducibili a: irregolarità fiscali, connesse a vendite in nero o fuori asta di opere d arte; inosservanza della normativa antiriciclaggio da parte degli operatori del comparto; esercizio abusivo o irregolare esercizio dell attività di commercio di opere d arte, oggetti preziosi, cose antiche o usate; traffici illeciti di opere d arte contraffatte ex art. 178 del Codice dei beni culturali di cui al D.Lgs. 22 gennaio 2004, n

19 Attività della componente aeronavale che, sfruttando gli elevati livelli di specializzazione del personale e l utilizzo di avanzate apparecchiature tecnologiche imbarcate sui mezzi AEREI e NAVALI, concorre alla tutela del patrimonio ambientale, artistico e archeologico. 19

20 RISULTATI CONSEGUITI NEL BIENNIO 2013/2014 Contrasto al traffico illecito di reperti archeologici e opere d arte: recupero e restituzione alla fruizione pubblica di opere di interesse archeologico e di 86 dipinti; il sequestro di opere contraffatte e la denuncia di 512 responsabili per violazione di natura penale correlate allo specifico comparto. 20

21 Ringrazio per l attenzione 21

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