L indagine La congiuntura industriale in Piemonte : potenziali criticità della supply chain nelle imprese. Alcune osservazioni preliminari
|
|
- Gilberta Lazzari
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 L indagine La congiuntura industriale in Piemonte : potenziali criticità della supply chain nelle imprese. Alcune osservazioni preliminari Giolito Piercarlo Università degli Studi di Torino Dipartimento di Informatica 6 febbraio Introduzione L indagine promossa da UnionCamere sulla congiuntura industriale in Piemonte documenta formance negative praticamente su tutto il territorio nel terzo trimestre del La Provincia di Novara registra la maggior sofferenza, -7,3%, a fronte di una media del -3,2%. Lasciando ad altra sede l analisi dei dati in rapporto alla grave recessione in corso, i dati relativi alla sezione Approfondimenti del questionario forniscono indicazioni su aspetti di organizzazione aziendale riconducibili a tematiche di supply chain. Le aziende rispondenti, come documenta la Tabella 1, costituiscono un campione ragionevolmente rappresentativo da cui trarre alcune considerazioni. Le osservazioni raccolte in questa nota sono presentate sui dati aggregati dei soli settori di attività Rubinetteria e valvolame e Altre industri ragioni di sintesi. Il questionario di UnionCamere presenta i risultati disaggregati nei settori alimentare, tessile, chimico e metalmeccanico. Le conclusioni sono comunque valide anche in relazione a tali settori non esplicitamente evidenziati, ma raccolti in Altre industrie nelle tabelle del presente rapporto. Tabella 1: Caratteristiche del campione N Totale addetti Rubinetteria add e valvolame add. 250 add e più TOTALE Altre Ind add add. 250 add. e più TOTALE
2 2 - Alcuni fondamentali sulla nozione di supply chain management Il termine Supply Chain Management nella sua accezione più ampia [Col 01, Can 05] indica la gestione di tutte le attività e i processi svolti lungo la catena di fornitura consegnare materiali, servizi e informazioni attraverso la collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti. Tale accezione comprende l intero sistema logistico aziendale che spazia dai trasporti alla gestione dei magazzini e dei materiali (materie prime, semilavorati, materie sussidiarie, prodotti finiti e materiale di consumo) con una visione di processo impostata sulla condivisione di attività non solo intra-aziendale, ma anche inter-aziendale (partnership tra imprese). Più specificatamente interessa sottolineare la logistica integrata nel senso della pianificazione, attuazione e controllo del flusso delle materie prime, dei semilavorati, dei prodotti finiti e dei relativi flussi di informazione dal luogo di origine al luogo di consumo, in modo da conseguire un duplice obiettivo: efficienza (minimizzazione costi) ed efficacia (soddisfazione del cliente). La gestione della logistica integrata interessa tutte le fasi del sistema di produzione: dalla pianificazione strategica, industriale e della capacità produttiva alla programmazione oativa. L efficacia della supply chain, inoltre, non può prescindere da un adeguata conoscenza del segmento di mercato di riferimento che presuppone sistemi sofisticati d interazione con i clienti sempre più gestiti con lo scopo di instaurare relazioni sonalizzate e di lungo iodo mediante la comprensione di quali sono le loro esigenze con l ottenimento di un valore aggiunto sia l impresa che i clienti stessi ( CRM: Customer Relationship Management). I tipici modelli d interazione con i clienti possono prevedere attività gestionali d interscambio di informazioni e dati anche basati su sofisticate interfacce progettate favorire la collaborazione. I dati raccolti sui clienti ed opportunamente storicizzati consentono analisi statistiche con tecnologie di business intelligence rivolte a massimizza il valore delle interazioni con l impresa. La supply chain è caratterizzata da una molteplicità di fattori strettamente interrelati, come mostra la Fig. 1 [Cho 07], che disegnano la fisionomia dell azienda. Fig. 1: La rete dei fattori che caratterizzano una supply chain Ai fattori tipicamente logistici (sedi di produzione e magazzino, gestione materiali e trasporti) si affiancano fattori interfunzionali quale il nevralgico sistema informativo, a cui si aggiunge il delicato dilemma dell insourcing e outsourcing di attività, oltre che la corretta determinazione dei prezzi. 2
3 La rete delle funzioni aziendali nel suo complesso è a supporto di tutti i processi finalizzati alla produzioni generalmente soggetti ad input incerti: approvvigionamento di materie prime e/o semilavorati, incertezze su qualità, tempi di consegna produzione/assemblaggio, incertezze della programmazione oativa distribuzione verso grossisti/dettaglianti e/o clienti finali, incertezze di mercato gestione clienti, incertezze sulla varietà di prodotti richiesti, sui tempi di consegna tollerati,.. La Fig. 2 (vedi [Cho 07]) potremmo definirla il dilemma del manager. L asse delle ordinate riporta il grado di efficacia della supply chain in termini di reattività alle incertezze dei vari processi aziendali finalizzata alla massimizzazione del soddisfacimento del cliente, mentre l asse delle ascisse riporta l inverso del costo, cioè l efficienza della supply chain: alta efficienza = minimo costo. E evidente che supply chain molto reattive, cioè attrezzate fronteggiare le situazioni più imprevedibili allo scopo di soddisfare il cliente sono costose e quindi di bassa efficienza, mentre i sistemi di produzione pianificati con congruo anticipo rispondere ad una domanda relativamente stabile, possono minimizzare i costi con opportune politiche di ottimizzazione delle risorse. Alta Efficacia = reattività delle supply chain alle variazioni di input Scelta della supply chain adeguata Bassa Bassa Alta Efficienza = 1/costo del prodotto Fig. 2: Il dilemma del manager. Il bilanciamento tra efficacia ed efficienza della supply chain è il costante dilemma del manager dalla fase di pianificazione strategica alla fase oativa. La curva di Fig.2 rappresenta la frontiera ideale di minimo costo dato un certo livello di efficacia. La crocetta indica una ipotetica scelta organizzativa che lascia spazio a migliorie dell efficacia senza variare sensibilmente il costo. Ogni scelta organizzativa avrà una ricussione nel bilanciamento efficacia/efficienza sin dalle prime fasi di pianificazione strategica. Ad esempio il posizionamento strategico della soglia push/pull, cioè dove terminano i processi push ed iniziano i processi pull, condiziona l intero assetto della supply chain. Con processo push si intende un processo oante in base ad una previsione di produzione fondata su dati di vendita previsionali, mentre con processo pull si intende un processo oante in base agli ordini effettivamente ricevuti. Un artigiano oa di norma in modalità push nel momento che pianifica gli acquisti di materiale sussidiario (chiodi, viti, ), mentre spesso produce in modalità pull in base agli ordini ricevuti. Viceversa un industria alimentare di prodotti di largo consumo tende ad oare in modalità push lungo tutta la filiera ad eccezione dell ultimo processo di distribuzione al dettaglio. Di norma le modalità pull richiedono maggior efficacia alla supply chain a fronte di maggiori oneri l azienda, mentre le modalità push possono contare su tecniche di ottimizzazione più stringenti che migliorano l efficienza. Nelle conclusioni si riprenderà l argomento con riferimento ad un caso di studio. 3
4 3 - Le potenziali criticità della supply chain nelle imprese desumibili dall indagine La congiuntura industriale in Piemonte L indagine è stata svolta utilizzando un questionario suddiviso nelle sezioni A Andamento congiunturale, B Previsione i prossimi mesi, C Approfondimenti e D Dati strutturali sull azienda. Le considerazioni che seguono si riferiscono esclusivamente a rielaborazioni dei dati di sintesi tratti dalla sezione C Approfondimenti del questionario. Il nome delle tabelle richiamate, ad esempio tabella C2a e b riaggregate corrisponde al nome della tabella statistica pubblicata da UnionCamere. Come già ricordato nell introduzione, le osservazioni raccolte in questa nota sono presentate sui dati aggregati dei soli settori di attività Rubinetteria e valvolame e Altre industri ragioni di sintesi espositiva. I dati di sintesi non sono immediatamente interpretabili nel contesto della supply chain, tuttavia le domande C2 e le relative tabelle forniscono indicazioni interessanti, almeno in relazione alle imprese rispondenti. C2a: Quali dei seguenti problemi sono abbastanza/molto ricorrenti o gravi? Dati estratti dalla tabella C2a e b riaggregate: Settore di attività Manca materia prima, materiali, semilavorati Prod. con momenti di punta e forti rallentamenti Non riusciamo a spedire puntuali gli ordini Dobbiamo sospendere produz., prod. qualcosa di urgente % % % % Rubinetteria e valvolame 40,4% 74,6% 44,5% 29,5% manifatturiere 31,6% 70,0% 24,6% 38,4% Totale 32,6% 70,5% 26,8% 37,4% Classe add. 30,0% 72,9% 22,5% 34,5% dimensionale add. 39,9% 53,0% 48,6% 54,2% (addetti) 250 add. e 100,0% 83,9% 67,7% 51,6% più Totale 32,6% 70,5% 26,8% 37,4% Le centuali evidenziano che gran parte delle imprese denuncia ben più di una criticità, come dimostra la somma delle righe maggiore del 100% via delle risposte multiple. In media ogni azienda ha denunciato 2 o 3 criticità sulle 4 elencate in tabella. In particolare Produzione con momenti di punta e forti rallentamenti e Dobbiamo sospendere la produzione produrre qualcosa di urgente sembrano essere le criticità più diffuse: hanno risposto in totale 11 su 15 imprese del settore Rubinetteria e valvolame e 85 su 110 del settore Altre industrie manifatturiere. Il dato è confermato anche a livello di aziende alimentari, tessili e chimiche (tabelle C2a e b). L intera catena di fornitura delle materie prime o dei semilavorati, nonché la consegna dei prodotti finiti, gioca un ruolo essenziale nel fronteggiare le emergenze soggiacenti alle attività richiamate dalle domande evidenziate. Sembra interessante poter approfondire quanto l organizzazione della supply chain rende più o meno complesso il processo di pianificazione in tali situazioni di emergenza, e quindi quanto sia correttamente bilanciato il rapporto efficacia/efficienza. 4
5 La tabella C3a-b Riaggregate fornisce un quadro d insieme particolarmente positivo: quasi tutte le imprese (14 su 15 classificate Rubinetteria e valvolame e 104 su 110 classificate Altre imprese, come da Tab1a BIS) dichiarano di riuscire a far fronte in modo abbastanza o del tutto soddisfacente a parecchie domande che testano l efficacia della supply chain. Dati tratti dalla tabella C3a-b Riaggregate: Settore di attività Consegna puntuale Poter fornire, la data di spedizione (momento ordine) Spedire tutta la quantità richiesta urgenti e improvvisi molto grandi piccoli articoli poco venduti % % % % % % % Rubinetteria e valvolame 88,2% 88,2% 88,2% 88,2% 88,2% 93,5% 69,9% manifatturiere 96,0% 82,8% 95,6% 91,0% 87,8% 86,9% 70,8% Totale 95,1% 83,4% 94,7% 90,6% 87,9% 87,6% 70,7% Classe add. 95,0% 83,0% 95,0% 91,5% 86,9% 89,4% 71,7% dimensionale add. 95,4% 85,5% 92,2% 89,5% 92,8% 77,0% 63,4% (addetti) 250 add. e più 100,0% 82,8% 100,0% 48,3% 100,0% 82,8% 82,8% Totale 95,1% 83,4% 94,7% 90,6% 87,9% 87,6% 70,7% Le due tabelle sembrano abbastanza contraddittorie: la tabella C3a-b sembra particolarmente ottimistica rispetto alle dichiarate criticità documentate nella tabella C2a e b riaggregate. Il risultato ottimistico può anche giustificarsi con una efficace supply chain, non necessariamente efficiente in termini di costi. I dati sull efficienza delle supply chain non sono desumibile dal questionario, anche tale aspetto potrebbe essere d interesse in un successivo approfondimento. La seguente tabella C4c rielaborata conferma una realtà nota e consolidata. Alle aziende è stato richiesto di indicare il numero di fornitori le funzioni indicate nelle colonne. Ogni riga della tabella riporta le centuali del corrispondente numero totale di fornitori indicato nella colonna Totale numero fornitori. C4c Percentuali di fornitori le seguenti funzioni Settore di attività Padroncini consegne Trasportatori ritiro acquisti Corrieri consegne nazionali Corrieri consegne estere Oatori logistici magazz. e consegna Spedizionieri doganali Totale numero fornitori Valore Assoluto % % % % % % Rubinetteria e valvolame 5,17% 19,54% 29,32% 27,00% 0,78% 18,19% 169 manifatturiere 10,84% 23,71% 28,56% 19,51% 3,50% 13,88% 742 Totale 9,78% 22,94% 28,70% 20,90% 3,00% 14,68% 911 Classe add. 9,76% 25,87% 31,04% 18,85% 0,60% 13,88% 653 dimensionale add. 9,93% 16,95% 22,68% 26,73% 10,29% 13,42% 219 (addetti) 250 add. e più 9,42% 7,25% 23,19% 22,61% 2,32% 35,22% 39 Totale 9,78% 22,94% 28,70% 20,90% 3,00% 14,68% 911 5
6 Tale tabella documenta la scarsa diffusione del ricorso agli oatori logistici, con particolare evidenza nel settore Rubinetteria e valvolame, che potrebbe essere sintomo di potenziale inefficienza. Il ricorso agli oatori logistici si concentra nelle Altre industrie della classe dimensionale addetti. Le tabelle C5 raccolgono informazioni su nove fattori che influenzano le scelte dei clienti. All azienda è stato chiesto di ordinarli dal più importante al meno importante in relazione ai propri clienti. La seguente tabella mostra l ordinamento medio pesato di otto dei nove fattori presenti nel questionario. Il fattore mancante, Poter consegnare anche in destinazioni scomode, non appare nei dati statistici delle tabelle C5. Tabelle C5 rielaborate: fattori che influenzano le scelte dei clienti in ordine di importanza. Fattore più importante Fattore meno importante Rubinetteria e valvolame Qualità del prodotto Flessibilità accontentare esig. cliente Veloc. evasione ordini Prezzo Varietà dei prodotti Legame stretto coi clienti/tanti anni di rapporto Conosc. approfondita esig. dei clienti Credito Manifatt. Qualità del prodotto Flessibilità accontentare esig. cliente Veloc. evasione ordini Prezzo Legame stretto coi clienti/tanti anni di rapporto Varietà dei prodotti Conosc. approfondita esig. dei clienti Credito Data scontata la qualità del prodotto quale fattore prioritario, gran parte delle aziende ha riconosciuto nella flessibilità nel venire incontro alle esigenze dei clienti (modifiche, sonalizzazioni, tempi di spedizione, ) il fattore di seconda maggior attenzione, immediatamente seguito dalla velocità di evasione degli ordini. L efficacia della supply chain emerge nuovamente quale aspetto essenziale al successo competitivo dell azienda sotto l aspetto sia della logistica integrata sia dei sistemi CRM necessari ad instaurare Legame stretto coi clienti e Conoscenza approfondita delle esigenze dei clienti, riconosciuti anch essi fattori rilevanti. La posizione quasi mediana del Prezzo evoca l obiettivo del corretto bilanciamento tra efficacia ed efficienza illustrato in Fig Conclusioni Il quadro d insieme che emerge dalle risposte al questionario evidenzia che le criticità abbastanza/molto ricorrenti (tab. C2a e b riaggregate) possono anche essere giustificate da supply chain non adeguate. Tuttavia le aziende riescono in generale a far fronte in modo abbastanza o del tutto soddisfacente (tab. C3a-b Riaggregate) a molte esigenze strettamente legate a supply chain efficaci, anche se osservando le centuali della tabella C4c con i dati dei fornitori varie funzioni si direbbe che di norma l impostazione della supply chain nelle aziende si discosti sensibilmente da quanto documentato in letteratura relativamente alle best practice dell industria manifatturiera di area occidentale. In ogni caso la supply chain emerge in tutta la sua portata nella 6
7 rielaborazione delle tabelle C5 sui fattori che influenzano le scelte dei clienti evidenziando che la logistica integrata e i sistemi CRM sono processi cardine garantire la competitività dell impresa. La domanda che emerge spontanea dall indagine è quanto possano essere migliorabili i processi aziendali in termini sia di efficienza sia di efficacia nel contesto dei vincoli strutturali del sistema Italia. Tale miglioria potrebbe anche richiedere il suamento di schemi organizzativi forse ottimi in passato, ma oggi discutibili alla luce delle attuali tecnologie informatiche e della comunicazione. A titolo di esempio si consideri il seguente caso di studio sviluppato in [Cho 07]. I produttori di sonal computer (PC) di norma sviluppano le linee di prodotto in base alle esigenze espresse dal mercato di riferimento. E la classica impostazione push dei processi aziendali sino alla distribuzione ricordata nel paragrafo 2. La DELL ha sviluppato con successo un impostazione molto diversa rivolta a quel segmento di mercato avvezzo agli acquisti in internet e assai esigente in termini di varietà dei PC. Le caratteristiche di un PC dipendono dal modello del microprocessore, dalla capacità di memoria centrale e di massa, dalla presenza o meno di acceleratori grafici, dalle componenti il calcolo scientifico, dalle caratteristiche dello schermo, ecc La combinazione di componenti con caratteristiche diverse genera un elevato numero di tipi di prodotto ognuno specializzato famiglie di applicazioni quali i video giochi, l attività d ufficio più o meno sofisticata, il calcolo scientifico, le varie forme di CAD, ecc La DELL anziché produrre una molteplicità di linee di PC in base alle previsioni di vendita ha affrontato il mercato con un approccio radicalmente innovativo. I vari modelli sono descritti sul sito web di vendita, ma sono virtuali nel senso che vengono assemblati solo al ricevimento dell ordine. Lo schema organizzativo conseguente prevede la modalità push solo i processi di fornitura dei componenti, mentre seguono la modalità pull i processi di assemblaggio e consegna con il notevole vantaggio di minimizzare le giacenze di prodotti finiti e ritagliare i prodotti sulle esigenze del cliente. Inoltre sofisticati sistemi informativi elaborano lotti di ordini pianificando la fase di assemblaggio con tecniche di ottimizzazione spinta. Il livello di maturità organizzativa dei fornitori di componenti consente anche alla DELL di integrare il suo sistema informativo con quello dei fornitori con lo scopo di mantenere costantemente sotto controllo il magazzino (modalità di interazione in partnership). L esempio DELL non vuol essere una proposta da imitare acriticamente, ma uno stimolo a ripensare assetti organizzativi non necessariamente unici ed immutabili. 5 Bibliografia [Col 01] Colangelo R. Supply Chain Management, Il Sole 24 Ore, [Can 05] Cantino V., Bava F., Busso D., Cane M., Culasso F., Devalle A., Giocosa E., Scagnelli S. D. Management Information Systems, McGraw-Hill, [Cho 07] Chopra S., Meindl P. Supply Chain Management: Strategy, Planning & Oations, Pearson Prentice Hall,
Le prestazioni della Supply Chain
Le prestazioni della Supply Chain L ottenimento dell adattamento strategico e la sua portata Le prestazioni della Supply Chain 1 Linea guida Le strategie Competitiva e della supply chain L ottenimento
DettagliAnalisi della catena logistica. Analisi della catena logistica 1
Analisi della catena logistica Analisi della catena logistica 1 La visione tradizionale della logistica nel settore manifatturiero Utile 4% Costi della Logistica 21% Utile Costi logistici Costi del Marketing
DettagliSistemi informativi aziendali struttura e processi
Sistemi informativi aziendali struttura e processi Concetti generali sull informatica aziendale Copyright 2011 Pearson Italia Prime definizioni Informatica Scienza che studia i principi di rappresentazione
Dettagli25/11/14 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Tecnologie dell informazione e controllo
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 1 Tecnologie dell informazione e controllo 2 Evoluzione dell IT IT, processo decisionale e controllo Sistemi di supporto al processo decisionale IT e coordinamento esterno IT e
DettagliLA LOGISTICA INTEGRATA
dell Università degli Studi di Parma LA LOGISTICA INTEGRATA Obiettivo: rispondere ad alcuni interrogativi di fondo Come si è sviluppata la logistica in questi ultimi anni? Quali ulteriori sviluppi sono
DettagliLOGICAL Con i dati tra le nuvole Presentazione della piattaforma informatica di servizi logistici Business Workshop
LOGICAL Con i dati tra le nuvole Presentazione della piattaforma informatica di servizi logistici Business Workshop Marino Cavallo Provincia di Bologna PROGETTO LOGICAL Transnational LOGistics' Improvement
DettagliGESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI
GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 27/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie
DettagliCAPITOLO CAPIT Tecnologie dell ecnologie dell info inf rmazione e controllo
CAPITOLO 8 Tecnologie dell informazione e controllo Agenda Evoluzione dell IT IT, processo decisionale e controllo Sistemi di supporto al processo decisionale Sistemi di controllo a feedback IT e coordinamento
DettagliLe effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi
Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Indagine ottenuta grazie alla somministrazione di questionario ad oltre 260
DettagliSistemi di supporto alle decisioni
Sistemi di supporto alle decisioni Introduzione I sistemi di supporto alle decisioni, DSS (decision support system), sono strumenti informatici che utilizzano dati e modelli matematici a supporto del decision
DettagliLogi.C.A. Consulting 1
La Logistica La logistica, nell ambito del processo di gestione della supply chain : Pianifica Implementa Controlla l efficiente ed efficace flusso e immagazzinamento dei beni commerciali, l efficiente
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliGESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI
GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 25/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie
DettagliLa tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane
La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo
DettagliProgetto Atipico. Partners
Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite
DettagliBusiness Intelligence Revorg. Roadmap. Revorg Business Intelligence. trasforma i dati operativi quotidiani in informazioni strategiche.
soluzioni di business intelligence Revorg Business Intelligence Utilizza al meglio i dati aziendali per le tue decisioni di business Business Intelligence Revorg Roadmap Definizione degli obiettivi di
DettagliSettori di attività economica
ELABORAZIONE DEI DATI QUALITATIVI Chiara Lamuraglia 1. Premessa Al fine di ottenere informazioni di carattere qualitativo che consentissero di interpretare e leggere in modo più approfondito i dati statistici,
DettagliVI SONO SEMPRE SPAZI DI RECUPERO, PURCHÉ LO SI VOGLIA E SI ABBIA LA CREATIVITÀ E LA DETERMINAZIONE PER FARLO.
gruppo gruppo VI SONO SEMPRE SPAZI DI RECUPERO, PURCHÉ LO SI VOGLIA E SI ABBIA LA CREATIVITÀ E LA DETERMINAZIONE PER FARLO. Aderente a Confindustria Cuneo Azienda con sistema di gestione certificato ISO
DettagliTITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU
TITOLO DELL INSEGNAMENTO Strategia d Impresa e Marketing CFU 10 CFU Principali conoscenze e/o Abilità L American Marketing Association (1995) ha definito il marketing come il processo di pianificazione
DettagliALBERT. copyright hventiquattro
ALBERT ALBERT MONETIZZARE LE SCORTE Il tuo magazzino: da deposito a risorsa Albert agisce sulle fonti di finanziamento interno. Non tanto in termini di puro taglio dei costi, quanto di recupero di flussi
DettagliSTORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE
STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliPowerSchedo. Un sistema di supporto alla decisione nel settore dell'oil&gas. For further information: www.mbigroup.it
PowerSchedo Un sistema di supporto alla decisione nel settore dell'oil&gas For further information: Introduzione PowerSchedO è uno strumento software di supporto alle decisioni per problemi nel settore
DettagliAMMINISTRARE I PROCESSI
LE SOLUZIONI AXIOMA PER LE AZIENDE DI SERVIZI AMMINISTRARE I PROCESSI (ERP) Axioma Value Application Servizi Axioma, che dal 1979 offre prodotti software e servizi per le azienda italiane, presenta Axioma
DettagliInformation summary: Il marketing
Information summary: Il marketing - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi forma
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliLOGISTIC MANAGER. STRUTTURA DEL PERCORSO: 700 ore di formazione d aula, 300 ore di stage e 3 mesi di Work Experience.
LOGISTIC MANAGER. CONTESTO: La figura professionale Logistic Manager trova la sua collocazione in aziende operanti nell ambito del trasporto/logistica, di media/piccola o grande dimensione, in cui v è
DettagliPage 1. GESTIONE DEI CANALI DI MARKETING, SUPPLY CHAIN MANAGEMENT E DISTRIBUZIONE AL DETTAGLIO (CAP. 16, 17, 18) Unit 11 Slide 11.2.
COMUNICAZIONE D IMPRESA Anno Accademico 2014/2015 GESTIONE DEI CANALI DI MARKETING, SUPPLY CHAIN MANAGEMENT E DISTRIBUZIONE AL DETTAGLIO (CAP. 16, 17, 18) Unit 11 Slide 11.2.1 SODDISFARE LE OPPORTUNITÀ
DettagliLa riorganizzazione della Supply Chain secondo i principi lean :
Consulenza di Direzione Management Consulting Formazione Manageriale HR & Training Esperienza e Innovazione La riorganizzazione della Supply Chain secondo i principi lean : un passo chiave nel percorso
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliPolitica di Acquisto di FASTWEB
Politica di Acquisto di FASTWEB Edizione Settembre 2012 Editoriale Innovare per crescere ed essere sempre i primi, anche nell eccellenza con cui serviamo i nostri Clienti. Questo il principio ispiratore
DettagliIl sistema logistico integrato
Il sistema logistico integrato Che cos è la logistica? Il concetto di logistica è spesso poco chiaro Per logistica, spesso, s intendono soltanto le attività di distribuzione fisica dei prodotti (trasporto
DettagliCUSTOMER SATISFACTION 2011
DIREZIONE REGIONALE MOLISE CUSTOMER SATISFACTION 2011 REPORT DI SINTESI DELLE SEDI DELLA REGIONE MOLISE CAMPOBASSO e sedi di pertinenza ( Isernia e Termoli) Rilevazione 2011 della soddisfazione dell utenza
DettagliCorso di Marketing Industriale
U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O Corso di Prof Ferruccio Piazzoni ferruccio.piazzoni@unibg.it La scelta della strategia di marketing I Mktg-L04 Principali scenari di sviluppo
DettagliL ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO
L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso
DettagliLa gestione dell incertezza nella Supply Chain: la scorta di sicurezza. La scorta di sicurezza nella supply chain 1
a gestione dell incertezza nella Supply Chain: la scorta di sicurezza a scorta di sicurezza nella supply chain 1 Il ruolo della giacenza nella supply chain Migliora l adattamento di domanda / fornitura
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliBUSINESS INTELLIGENCE
www.vmsistemi.it Soluzione di Crescita calcolata Uno strumento indispensabile per l analisi del business aziendale Controllo e previsionalità L interpretazione corretta dei dati al servizio della competitività
DettagliRapporto ricerca sull internazionalizzazione delle imprese. Febbraio 2013
Rapporto ricerca sull internazionalizzazione delle imprese Febbraio 2013 Le Key questions Key question 1:Quali sono le modalità di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane? Key question
DettagliPassepartout Welcome Beach
Passepartout Welcome Beach UN GESTIONALE COMPLETO Passepartout Welcome Beach è la soluzione ideale per gestire con semplicità le problematiche quotidiane di uno stabilimento balneare. Oltre all affitto
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
DettagliImplementazione della lean production. Cenni introduttivi. Metodo del free-pass: il caso Benelli Armi s.p.a.
Implementazione della lean production Metodo del free-pass: il caso Benelli Armi s.p.a. A.A. 2013-2014 Cenni introduttivi La Benelli Armi s.p.a. nasce nel 1967 ad Urbino per iniziativa dei fratelli Benelli,
DettagliObiettivi conoscitivi
Corso di International Accounting Università degli Studi di Parma - Facoltà di Economia (Modulo 1 e Modulo 2) LAMIB Strumenti avanzati di management accounting. Profili internazionali. Anno Accademico
DettagliINDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo
INDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo GLOBAL SCORECARD Uno strumento di autovalutazione, linguaggio e concetti comuni Versione base - Entry Level Introduzione Introduzione La Global Scorecard
DettagliISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE
ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE 1 a) Il principio di economicità aziendale b) L economicità e l efficienza c) Il sistema dei rischi nella gestione d impresa d) L economicità e l equilibrio finanziario
DettagliDomanda e offerta di credito
2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi
DettagliIL MODELLO SCOR. Agenda. La Supply Chain Il Modello SCOR SCOR project roadmap. Prof. Giovanni Perrone Ing. Lorena Scarpulla. Engineering.
Production Engineering Research WorkGROUP IL MODELLO SCOR Prof. Giovanni Perrone Ing. Lorena Scarpulla Dipartimento di Tecnologia Meccanica, Produzione e Ingegneria Gestionale Università di Palermo Agenda
DettagliLa gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico
La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico 1. Introduzione Le Scorte sono costituite in prevalenza da materie prime, da accessori/componenti, da materiali di consumo. Rappresentano
DettagliOsservatorio regionale sul credito dell Emilia-Romagna
Osservatorio regionale sul credito dell UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA ISTITUTO GUGLIELMO TAGLIACARNE INDAGINE DICEMBRE 2012 DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI FORLI - CESENA 1.1 L assetto finanziario
DettagliILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE
ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE L approccio al processo di manutenzione Per Sistema Integrato di Produzione e Manutenzione si intende un approccio operativo finalizzato al cambiamento
DettagliFAST FASHION. La novità del Fast Fashion: perché è un fenomeno interessante LA DINAMICA DEL MERCATO:
FAST FASHION Un modello di business emergente e la sua influenza sull industria tessile Como, 14 gennaio 2010 La novità del Fast Fashion: perché è un fenomeno interessante LA DINAMICA DEL MERCATO: è il
DettagliLOGISTICA 2.0 ORGANIZZAZIONE, PROCESSI E TREND DELLA LOGISTICA NELLE IMPRESE BOLOGNESI
LOGISTICA 2.0 Logis&cs Intelligence ORGANIZZAZIONE, PROCESSI E TREND DELLA LOGISTICA NELLE IMPRESE BOLOGNESI I risulta* di un indagine sul posizionamento della logis*ca per un campione di aziende associate
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliIl rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna
Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE
DettagliEasyMACHINERY ERPGestionaleCRM. partner
ERPGestionaleCRM partner La soluzione software per le aziende di produzione di macchine Abbiamo trovato un software e un partner che conoscono e integrano le particolarità del nostro settore. Questo ci
DettagliLa scelta del livello ottimo della disponibilità del prodotto. La disponibilità del prodotto 1
La scelta del livello ottimo della disponibilità del prodotto La disponibilità del prodotto 1 Linea guida Importanza della disponibilità del prodotto Fattori influenzanti il livello ottimo della disponibilità
DettagliPARTNER DI PROGETTO. Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Industriale
PARTNER DI PROGETTO Il raggruppamento dei soggetti attuatori è altamente qualificato. Da una parte, la presenza di quattro aziende del settore ICT garantirà, ognuna per le proprie aree di competenza, un
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliProcessi e Miglioramento IL PROCESSO AZIENDALE IL PROCESSO AZIENDALE 07/10/2013
Processi e Miglioramento - La gestione per processi - Il miglioramento - Le metodologie del miglioramento 1 L organizzazione di successo è quella vicina al cliente, cioè in grado di fornire elevate prestazioni
DettagliREALIZZARE UN BUSINESS PLAN
Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN
DettagliLA LEAN MANUFACTURING E TOYOTA. QualitiAmo La Qualità gratis sul web
LA LEAN MANUFACTURING E TOYOTA GLI SPRECHI DA EVITARE Quali erano gli sprechi che Toyota voleva evitare, applicando la Produzione snella? Essenzialmente 3: le perdite di tempo legate alle rilavorazioni
DettagliCRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE
UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÁ DI ECONOMIA Corso di Laurea in Economia Aziendale Esame di Laurea CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE Tutore: Prof. Maria Chiarvesio
DettagliEconomia e gestione delle imprese - 05
Economia e gestione delle imprese - 05 Prima parte: la gestione delle operation Seconda parte: la gestione dei rischi e la protezione delle risorse aziendali Sommario: La gestione delle operation 1. Le
DettagliProject Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi
Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese
DettagliCOME GESTIRE LA NUOVA IMPRESA: FORNIRE CONOSCENZE, METODI E SISTEMI DI DI LAVORO SULLE AREE DELLA GESTIONE AZIENDALE
COME GESTIRE LA NUOVA IMPRESA: FORNIRE CONOSCENZE, METODI E SISTEMI DI DI LAVORO SULLE AREE DELLA GESTIONE AZIENDALE PROF. VALTER CANTINO 1 L AZIENDA Soggetto unitario composto di più elementi diversi
DettagliAnalizzare e gestire il CLIMA e la MOTIVAZIONE in azienda
Analizzare e gestire il CLIMA e la MOTIVAZIONE in azienda tramite lo strumento e la metodologia LA GESTIONE DEL CLIMA E DELLA MOTIVAZIONE La spinta motivazionale delle persone che operano in azienda è
DettagliRETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze
110 BUSINESS & IMPRESE Maurizio Bottaro Maurizio Bottaro è family business consultant di Weissman Italia RETI D IMPRESA Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo
DettagliConcetto e sistema di Marketing
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09
DettagliPROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ
PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT CENTRATE I VOSTRI OBIETTIVI LA MISSIONE In qualità di clienti Rockwell Automation, potete contare
DettagliMAGAZZINO. Il magazzino all interno della struttura aziendale. per il servizio al cliente
FUNZIONI E RUOLO del MAGAZZINO Il magazzino all interno della struttura aziendale Il magazzino come leva primaria per il servizio al cliente IL MAGAZZINO al CENTRO della STRUTTURA AZIENDALE ACQUISTI MAGAZZINO
DettagliOFFERTA FORMATIVA INDIRIZZI DI STUDIO
ISTITUTO TECNICO E. SCALFARO Piazza Matteotti, 1- CATANZARO Tel.: 0961 745155 - Fax: 0961 744438 E-mail:cztf010008@istruzione.it Sito: www.itiscalfaro.cz.it ANNO SCOLASTICO 2011 2012 OFFERTA FORMATIVA
DettagliCorso di. Analisi e contabilità dei costi
Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE
DettagliSchumacher Precision Tools GmbH
Image-Broschure Tecnologia della Filettatura Schumacher Precision Tools GmbH Prodotti Applicazioni Servizi L impresa Utensili di precisione dal 1918 Schumacher produce utensili di alta qualità e precisione
DettagliProblematiche di approvvigionamento e commercializzazione delle aziende di prima trasformazione del comparto oleario
Panel agroalimentare Indagini monografiche Panel Agroalimentare Ismea Problematiche di approvvigionamento e commercializzazione delle aziende di prima trasformazione del comparto oleario Novembre 2006
DettagliIndagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act
CENTRO STUDI Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act Nota CNA N. 10/DICEMBRE 2014 CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELL ARTIGIANATO E DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA
DettagliREGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE
REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE Bando pubblico per lo sviluppo della rete a Banda Larga nelle aree a fallimento di mercato finalizzato al superamento
DettagliIl servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili
Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino
DettagliArea Marketing. Approfondimento
Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di
DettagliSCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO
SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali di cui alla norma UNI EN 10025-1, edizione
DettagliREVENUE MANAGEMENT REVENUE MANAGEMENT 08/05/2014 CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA DEL TURISMO
CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA DEL TURISMO Anno Accademico 2013 2014 PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO PER LE IMPRESE TURISTICHE Revenue Management Miriam Berretta Programmazione miriam.berretta@gmail.com e controllo
DettagliCalib r UNO STRUMENTO INNOVATIVO PER LA DETERMINAZIONE DEL PREZZO OTTIMALE DI VENDITA. Marketing Research News: Calib r
Calib r UNO STRUMENTO INNOVATIVO PER LA DETERMINAZIONE DEL PREZZO OTTIMALE DI VENDITA Price Strategy La determinazione del prezzo ottimale di vendita rappresenta un problema cruciale per tutti coloro che
DettagliPRINCIPI FONDAMENTALI...
QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su
DettagliGESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi
GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:
DettagliLa Piattaforma Interattiva di. La piattaforma di BPER Factor per la gestione del credito di fornitura
La Piattaforma Interattiva di La piattaforma di BPER Factor per la gestione del credito di fornitura Indice WIP nel panorama degli strumenti di mercato Caratteristiche dei principali tipi di strumento
DettagliQuintiq stabilisce un nuovo standard per la pianificazione delle risorse nel settore ferroviario
DB SCHENKER RAIL Case study Quintiq stabilisce un nuovo standard per la pianificazione delle risorse nel settore ferroviario DB Schenker Rail Netherlands è estremamente soddisfatta della soluzione per
DettagliProspetto delle materie e del quadro orario settimanale: ISTITUTO TECNICO
Prospetto delle materie e del quadro orario settimanale: ISTITUTO TECNICO Settore TECNOLOGICO A) MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA Titolo rilasciato: Perito in Meccanica, meccatronica ed energia MATERIE
DettagliREGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena
5indicatori REGISTRO IMPRESE: si rafforza la struttura imprenditoriale I dati della movimentazione a fine settembre 213 in provincia di SALDO TRA ISCRIZIONI E CESSAZIONI Nel 3 trimestre del 213 il tessuto
DettagliElaborazione ed Analisi. del Sistema di Rilevazione dei. Carichi di Lavoro per il. Servizio Infermieristico Territoriale
Elaborazione ed Analisi del Sistema di Rilevazione dei Carichi di Lavoro per il Servizio Infermieristico Territoriale 1 Sommario: 1. Premessa; 2. Riferimenti normativi; 3. Le Linee di attività; 4. Gli
DettagliAGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE
AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure
DettagliL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.
DettagliProgetto GRIIN Gestione Remota di Illuminazione in edifici INdustriali pubblici - commerciali
Gestione Remota di Illuminazione in edifici INdustriali pubblici - commerciali Strategie e nuovi valori dell ICT per l ecosostenibilità 12 luglio 2012 Centro Congressi Torino Incontra PROGETTO GRIIN Oggetto
DettagliMinistero dell istruzione, dell università e della ricerca. Liceo Tecnologico. Indirizzo Logistica e Trasporti
Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Liceo Tecnologico Indicazioni nazionali per i Piani di Studio Personalizzati Obiettivi Specifici di Apprendimento Allegato_C8-LT-08-Logistica
DettagliEvidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi.
5. Processi Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. Il criterio vuole approfondire come l azienda agrituristica
DettagliBosco&Co. STRATEGIE E SVILUPPO D IMPRESA AGENZIA DI COMUNICAZIONE ROMA - BATTIPAGLIA (SA)
BoscoCo. STRATEGIE E SVILUPPO D IMPRESA AGENZIA DI COMUNICAZIONE BoscoCo. è il partner professionale che supporta le imprese nel governo e nella gestione del loro business, aiutandole a raggiungere le
DettagliControllo di Gestione
Pianificazione e controllo del business aziendale Controllo di Gestione In un contesto altamente complesso e competitivo quale quello moderno, il controllo di gestione ricopre un ruolo quanto mai strategico:
DettagliLa gestione della qualità è in grado di portare benefici economici e finanziari? Ing Massimo Tuccoli
La gestione della qualità è in grado di portare benefici economici e finanziari? Ing Massimo Tuccoli 1 QUALITA E REDDITIVITA MIGLIORE QUALITA' = RIDUZIONE ELEMENTI DIFETTOSI Nel ciclo produttivo Sul mercato
DettagliL INNOVAZIONE DI PRODOTTO
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia L INNOVAZIONE DI PRODOTTO a.a. 2006-2007 dott.ssa Elisabetta Savelli L innovazione costituisce un terreno d indagine estremamente ampio e articolato,
DettagliSOLUZIONI INFORMATICHE PER LO STUDIO LEGALE
SOLUZIONI INFORMATICHE PER LO STUDIO LEGALE Nekte Srl Viale Gran Sasso, 10-20131 Milano Tel. 02 29521765 - Fax 02 29532131 info@nekte.it www.nekte.it L IMPORTANZA DI CONOSCERE I PROFESSIONISTI Nekte ha
DettagliNota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali
Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato
Dettagli