Bonifica da amianto Rischi, modalità di intervento gestione dei rifiuti prodotti

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1 Consulenza, Sicurezza del lavoro Ingegneria ambientale Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma 27 ottobre 2010 Bonifica da amianto Rischi, modalità di intervento gestione dei rifiuti prodotti ing. Nicola Giovanni GRILLO

2 Quando le Leggi entrano in vigore? 3 Significato delle DENOMINAZIONI LEGISLATIVE Circolare (lettera circolare) Decreto-legge (D.L.) Decreto Legislativo (o legge delegata) (D.Lgs. D.L.vo) Decreto Ministeriale (D.M.) Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M.) Decreto Presidente della Repubblica (D.P.R.) Delibera Direttiva Comunitaria Legge ordinaria (nazionale) Legge provinciale Legge-quadro Legge regionale Legislatore Legislatura Ordinanza Regolamento Comunitario Sentenze della Corte di Cassazione Sentenze della Corte Costituzionale

3 Le leggi entrano in vigore dopo quindici giorni dalla loro pubblicazione sulla G.U.R.I., a meno che non sia diversamente indicato nella legge medesima 5 L Amianto Come si presenta in natura Rocce di serpentino contenenti fibre di amianto bianco (Crisotilo)

4 L AMIANTO è un minerale naturale a struttura fibrosa appartenente alla classe chimica dei silicati e alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli. L AMIANTO è una sostanza presente in natura in moltissime formazioni rocciose il suo nome scientifico è ASBESTO

5 Amianto bianco Amianto blu Amianto bruno Twin-tower Disatro nel DISASTRO Grave rischio di inalazione di fibre d'amianto da parte del personale di soccorso che ha lavorato sulle macerie delle Torri Gemelle a New York. Migliaia di operai, volontari, vigili del fuoco, operatori del soccorso, giornalisti hanno lavorato per giorni inalando, fra l'altro, fibre d'amianto, sparse dal collasso delle due Twin- Tower di New York (costruite nel 1970). Furono usate un totale di tonnellate di Amianto Le strutture in acciaio delle Torri furono spruzzate con amianto, contenente fino al 30% di crisotilo. Erano in amianto anche le tramezzature e le coibentazioni.

6 L utilizzazione dell'amianto risale agli ultimi decenni dell'800 TONNELLATE IMPIEGO AMIANTO ANNI S1 In tabella l incremento nell'estrazione e nell'impiego (e quindi nel suo accumulo progressivo nell'ambiente di vita e di lavoro) I. J. Selikoff -situazione degli Stati Uniti d'america. Amianto Quanti tipi?

7 Amianti di anfibolo (silicati di calcio, ferro, magnesio, sodio) Per la normativa italiana sotto il nome di amianto sono compresi i seguenti 6 composti: CROCIDOLITE ( asbesto blu) - formula Na 2 (MgFe) 5 Si 8 O 22 varietà fibrosa del minerale Riebeckite AMOSITE (asbesto bruno) formula (MgFe) 7 Si 8 O 22 (OH) 2 varietà fibrosa dei minerali Grunerite e Cummingtonite ACTINOLITE formula Ca 2 (MgFe) 5 Si 8 O 22 (OH) 2 TREMOLITE formula Ca 2 Mg 5 Si 8 O 22 (OH) 2 ANTOFILLITE formula (MgFe) 7 Si 8 O 22 (OH) 2 Amianti di serpentino (silicati di magnesio) CRISOTILO (asbesto bianco) - formula Mg 3 Si 2 O5 (OH) 4 varietà fibrosa dei minerali Antigorite e Lizargite La caratteristica di questi minerali, che li differenzia dalle altre fibre naturali e artificiali, èla tendenza delle fibre a dividersi longitudinalmente in un numero altissimo di fibrille con diametro sempre più piccolo fino ad essere assolutamente invisibili ad occhio nudo

8 CRISOTILO amianto di Serpentino AMOSITE, CROCIDOLITE, TREMOLITE, ANTOFILLITE, ACTINOLITE amianti di Anfibolo Torna al Menù

9 Peculiarità dell Amianto Proprietà dell amianto Esistono pochi materiali dotatidi tante diverse proprietà di grande utilità in svariati campi di applicazione. L'amianto è stato impiegato per le sue proprietà - resistenza ad alte temperature - resistenza agli agenti chimici - isolamento elettrico - resistenza meccanica - basso costo FUOCO L amianto resiste bene al: -fuoco - calore, - all azione di agenti chimici e biologici, - all abrasione - all usura. ACQUA CALORE AGENTI CHIMICI

10 L Amianto E un ottimo materiale FONOASSORBENTE E un materiale ISOLANTE ELETTRICO Ha una spiccata AFFINITÀ per la GOMMA e il CEMENTO non si può avere tutto dalla vita! Ma E soprattutto COSTA POCO! L amianto è riconosciuto come cancerogeno di classe 1 Accertato cancerogeno per l uomo in Italia, la produzione e l uso di materiali contenti amianto sono stati messi al bando con la Legge 257/1992

11 Patologie dovute all amianto La prima nazione al mondo a riconoscere la pericolosità cancerosa dell amianto e a prevedere un risarcimento per i lavoratori danneggiati fu la Germania nazista nel 1943 a seguito di pionieristici studi medici, anche questi primi nel mondo, che dimostrarono il rapporto diretto tra utilizzo di amianto e tumori. L AMIANTO E ESTREMAMENTE PERIOCOLOSO PER LA SALUTE DELL UOMO La pericolosità consiste, infatti, nella capacità che i materiali di amianto hanno di rilasciare fibre potenzialmente inalabili ed anche nella estrema suddivisione cui tali fibre possono giungere. Per dare una idea della estrema finezza delle stesse basti pensare che in un centimetro lineare si possono affiancare capelli umani, fibre di nylon o fibre di amianto.

12 Fattori importanti per la respirabilità delle fibre sono: - le dimensioni delle particelle - la forma. È scientificamente dimostrato che le fibre maggiormente attive e che possono manifestare che effetti biologici negativi per la salute dell uomo sono quelle aventi: - lunghezza maggiore di 5 - diametro inferiore a 3 - rapporto lunghezza/larghezza superiore a 3:1 Diametro delle fibre di amianto Fibra Dimensione (μm) Fibrilla di crisotilo 0,02-0,04 Fibra di crisotilo 0,75-1,50 Fibrilla di anfiboli 0,10-0,20 Fibra di anfiboli 1,50 4,00 Diametro di altre fibre Fibra Dimensione (μm) Fibra di vetro 1-5 Lana di roccia 4-7 Fibra di scoria 3-5 Lino, Canapa Cotone 10 Lana Ryon, Nylon 7-7,5 Ragnatela 7 Capello umano 40 Curiosità: Secondo quella che è considerata una leggenda metropolitana, NYLON sarebbe l acronimo di Now You Lose Old Nippon

13 sintesi delle patologie correlate all amianto e gli effetti dell amianto sulla salute

14 Amianto friabile Materiali conteneneti Amianto Come si presentano Amianto compatto Classificazione dei materiali in amianto La caratteristica più importante nella valutazione della pericolosità dei materiali contenenti l amianto è costituita dal grado di compattezza del materiale stesso; intesa, questa, come capacità di mantenere legati ed uniti, al suo interno, i materiali che lo compongono senza, o con limitate, cessioni esterne, sia in peso che in volume.

15 Classificazione dei materiali in amianto L EPA (Enviromental Protection Agency) statunitense ha definito, in modo molto pragmatico ma estremamente efficace, la pericolosità dei materiali contenenti amianto, essi risultano: altamente friabili se si sfarinano alla semplice pressione di pollice ed indice; mediamente friabili se rilasciano fibre quando sono sbriciolati (cartoni, corde); poco friabili se rilasciano fibre quando lavorati con attrezzi meccanici (lastre). Lastra esposta per oltre 10 anni agli agenti atmosferici Aree di corrosione con liberazione di fibre (160 X)

16 L Amianto si presenta in fibre bianche, flessibili lunghe anche parecchi metri Classificazione meccanica dei materiali contenenti Amianto Matrice friabile Le fibre si presentano libere o debolmente legate Matrice compatta Le fibre si presentano fortemente legate Materiali che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione manuale Materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l impiego di attrezzi meccanici

17 Correlazione fra grado di agglomerazione e contenuto di amianto Materiale Contenuto di amianto Cemento-amianto 10% -15% Lastre da costruzione di materiale leggero 15% - 60% Amianto floccato 60% - 100% Agglomerazione fibre fortemente agglomerate fibre debolmente agglomerate fibre debolmente agglomerate Esempio di aggregazione di materiali contenenti amianto friabili compatti materiali che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione manuale materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l impiego di attrezzi meccanici

18 Dove si trova l Amianto? Superficie di lastra (ingrandimento 160 x) NELL INDUSTRIA IN AMBITO DOMESTICO NELL EDILIZIA NEI MEZZI DI TRASPORTO USI RARI ED INSOLITI

19 Dove è stato impiegato l Amianto - Edilizia - Industria: -Navale -Ferroviaria -Aeronautica - Automobilistica - Materie plastiche - Chimica - Metallurgica Materiali che possono contenere amianto fibro-cemento mattonelle di vinile con intercapedini di carta di amianto mattonelle e pavimenti vinilici PVC e plastiche rinforzate coibentanti (scarichi gruppi elettrogeni, muffole, stufe, etc.) lastre piane e ondulate per coperture lastre per rivestimento esterni ed interni guarnizioni, raccordi, canalature tubazioni destinate al trasporto di acque chiare o scure o sistemi di irrigazione o drenaggio prodotti bituminosi

20 Presenza percentuale di amianto nei principali impieghi in Italia Cemento-amianto 69% Coibentazioni 10% Cartoni 7% Freni e frizioni 3% Tessuti 2% Altro 9% Quanto amianto c è in Italia? Tipologia Stima delle quantità Siti industriali di produzione di amianto dismessi (n ) Rotabili ferroviari, metropolitane, navi con amianto spruzzato (n ) Edifici con amianto spruzzato (m 2 ) Condotte e serbatoi idrici in cementoamianto (km) Centrali termiche di edifici ed impianti (n )

21 AMIANTO nell INDUSTRIA L Amianto nell industria 1. Coperture pannellature, applicazioni a spruzzo cassoni e tubi in cemento-amianto, controsoffitti, tamponature in miscele gessose o con cartone-amianto; 2. Condotte e tubi coibentati 3. Serbatoi di liquidi a temperatura (caldo/freddo) 4. Forni e muffole 5. Distillatori e impianti di filtrazione 5. Distillatori e impianti di filtrazione 6. Bombole e impianti ad alta pressione 7. Tubi, condotte e serbatoi ad alta pressione 8. Parti di macchine utensili come freni, frizioni, rondelle, guarnizioni, isolanti elettrici, antifiamma 9. Parti di quadri elettrici come corde e cartoni, isolante di cavi elettrici 10. Guarnizioni dei giunti flangiati

22 Industrie navali, aeronautiche e ferroviarie Rivestimenti coibentanti Antincendio Industria automobilistica Guarnizioni per freni e frizioni Coibentanti Largo impiego l'amianto ha trovato nella costruzione di freni, frizioni schermi parafiamma, guarnizioni, vernici e mastici "antirombo", coibentazione di treni, navi ed autobus. Industria metallurgica Schermi ed indumenti protettivi Coibentazione di forni Caldaie per combustione Industria chimica Filtri e guarnizioni per varie funzioni Industria materie plastiche Additivi Rinforzanti per manufatti vari Altri usi Tute / indumenti protettivi antincendio o anticalore Carte, cartoni Isolanti elettrici Pitture e vernici

23 Altri usi Tute/indumenti protettivi antincendio o anticalore Carte, cartoni Isolanti elettrici Pitture e vernici In passato l'amianto è stato impiegato nella produzione di: adesivi e collanti tessuti ignifughi per arredamento: tendaggi, tappezzerie tessuti per imballaggio: sacchi per la posta tessuti per abbigliamento ignifughi e non: feltri per cappelli, cachemire sintetico, coperte, grembiuli, giacche, pantaloni, ghette, stivali carta e cartone: filtri per purificare bevande, acidi, ecc., filtri di sigarette e da pipa, assorbenti igienici interni, supporti per deodoranti da ambiente, suolette interne da scarpe nei teatri: sipari, scenari che simulano la neve, per protezione in scene con fuoco, per simulare la polvere sulle ragnatele, su vecchi barili, ecc. sabbia artificiale per giochi dei bambini trattamento del riso per il mercato giapponese

24 Dalla tessitura si ottenevano: corde, nastri e guaine utilizzati per fasciare tubazioni calde, per rivestire cavi elettrici vicini a sorgenti di calore intenso come forni, caldaie, ecc. tessuti per confezionare tute protettive antifuoco da destinarsi a pompieri, operai dell'industria siderurgica e persino a piloti di auto da corsa, coperte spegni fiamma e tende per il contenimento del calore dei forni a tunnel; venivano, inoltre, prodotti materassi con l'esterno in tessuto e l'interno in fibra grezza; fortunatamente non per dormirci sopra, ma per coibentare le grandi caldaie a vapore delle vecchie navi. Alcuni sipari da teatro sono stati tessuti con amianto. Dalla pressatura si ottenevano carta e cartoni utilizzati come barriere antifiamma, come guarnizioni per forni o caldaie, come rivestimento di piani d'appoggio per pezzi caldi di metallo o di vetro e come piani di appoggio sui banchi di saldatura. I cartoni venivano impiegati all'interno di porte tagliafuoco e all'interno delle pareti e delle porte delle casseforti; coppelle o pannelli di fibre grezze compresse erano impiegati per la coibentazione di tubazioni che trasportano vapore ad alta temperatura; filtri costruiti con carta di amianto, o semplicemente con polvere compressa, hanno avuto un largo uso nell'industria chimica ed alimentare; per molti anni sono stati utilizzati per filtrare vino e bibite.

25 Dall'impasto con altri materiali si ottenevano amianto a spruzzo, utilizzato come isolante termico: nei cicli industriali con alte temperature (es. centrali termiche e termoelettriche, industria chimica, siderurgica, vetraria, ceramica e laterizi, alimentare, distillerie, zuccherifici, fonderie); nei cicli industriali con basse temperature (es. impianti frigoriferi, impianti di condizionamento); barriera antifiamma nelle condotte per impianti elettrici. E' stato impiegato, inoltre, nel settore dei trasporti per la coibentazione di carrozze ferroviarie, di navi, di autobus, ecc. Materiali di attrito. Dall'amianto impastato con resine sintetiche si ottenevano i ferodi, usati per fabbricare freni e frizioni degli autoveicoli; l'usura dei ferodi è una delle cause dell'inquinamento da amianto dell'atmosfera. cementoamianto. Vedi uso dell'amianto in edilizia. vinil-amianto. Impasto di resine sintetiche e amianto, utilizzato per confezionare mattonelle per pavimenti; il rilascio di fibre da questo materiale è praticamente nullo durante il normale uso. AMIANTO nell EDILIZIA Particolare di una lastra in opera, lesionata per effetto del pedonamento necessario alle manutenzione

26 Amianto nelle abitazioni Amianto nell edilizia 1. Coperture in cemento-amianto grondaie, pluviali, tettoie 2. Coibentazioni del sottotetto quali lane e feltri in amianto 3. Cassoni e serbatoi in cemento-amianto 4. Canne fumarie in cemento-amianto 5. Coibentazioni di soffitti e controsoffitti spruzzate o depositate a cazzuola 6. Pannelli interni quali tramezzi elementi di separazione tra ambienti 7. Pavimenti in vinil-amianto (scuole, ospedali e strutture pubbliche) 8. Parti di stufe e apparati elettrici per uso quotidiano come corde, cartoni 9. Locali caldaie come coibente di tubi 10. Paratie antifuoco e porte tagliafuoco 11. Serbatoi e pozzi 12. Tubi e condotte per acqua potabile e fognature

27 EDILIZIA Cemento amianto per lastre (eternit) Tegole, piastrelle, tubi Decorazioni Pannelli per isolamento antincendio Applicazioni a spruzzo per intonaci isolanti come materiale spruzzato per il rivestimento per aumentare la resistenza al fuoco (ad es. di strutture metalliche, travature); nelle coperture sotto forma di lastre piane o ondulate, tubazioni e serbatoi, canne fumarie, ecc., in cui l'amianto è stato inglobato nel cemento per formare il cemento-amianto; come elementi prefabbricati sia sotto forma di cemento-amianto che di amianto friabile; nella preparazione e posa in opera di intonaci con impasti spruzzati e/o applicati a cazzuola; nei pannelli per controsoffittature; nei pavimenti costituiti da vinil-amianto in cui tale materiale è mescolato a polimeri; come sottofondo di pavimenti in linoleum.

28 In ambito domestico L'amianto è stato utilizzato negli ultimi cinquanta anni nella produzione di vari oggetti di comune uso domestico; ancora oggi è possibile ritrovarlo nelle nostre case, ad esempio: in alcuni elettrodomestici (ad es. asciuga-capelli, forni e stufe, ferri da stiro); nelle prese e guanti da forno e nei teli da stiro; nei cartoni posti in genere a protezione degli impianti di riscaldamento come stufe, caldaie, termosifoni, tubi di evacuazione fumi. in alcuni utensili da cucina, in prese e guanti da forno, in teli da stiro e reticelle frangifiamma; Nonostante il tempo trascorso, questi oggetti possono essere ancora presenti nelle nostre case e deteriorandosi, possono disperdere fibre nell'ambiente; perfino la plastica di alcuni giocattoli è stata rinforzata, in passato, con amianto. Il pericolo da rilascio di fibre di AMIANTO Malgrado la completa cessazione della produzione e utilizzo dei manufatti in cemento amianto a partire dal 1994 (Legge 257/ 92), la grandissima quantità di materiali di copertura determinerà ancora per molti anni il rischio di rilascio delle fibre di amianto nell ambiente. Si stima che siano tuttora installate ancora circa m 2 di coperture

29 AMIANTO dove Fotografie Scandole in cemento-amianto Fabbrica di prodotti in cemento-amianto n Israele (oramai dismessa)

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35 Amianto friabile spruzzato nelle strutture metalliche di un edificio Rivestimento antincendio in amianto floccato

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40 Struttura metallica ricoperta con uno strato di amosite applicata a spruzzo, con funzione ritardante del fuoco (in caso di incendio ritarda l azione della fiamma sulla struttura, impedendo un rapido collasso) Parete con amosite applicata a spruzzo: situazione degradata con segni evidenti di manipolazioni

41 Amosite applicata a spruzzo su soffitto di piano piloty di un edificio per abitazione civile: evidente la situazione di degrado del manufatto Particolare di struttura architettonica in calcestruzzo rivestito con crisotilo applicato a spruzzo e intonacato in superficie, in ottimo stato di conservazione Lastre ondulate di copertura in cementoamianto; si nota la situazione di degrado con fibre che sporgono dalla superficie dei manufatti, a causa del progressivo disgregarsi della matrice cementizia Tetto in lastre ondulate di cementoamianto in situazione di degrado; si osserva, nel canale di gronda, la presenza di detriti derivanti anche da disgregazione e dilavamento del tetto ad opera degli agenti meteorici

42 Ciuffo di crocidolite che sporge, quasi completamente libero, dalla superficie di una lastra di cemento amianto Cordone per rivestimento di tubo caldo, costituito da crocidolite (a contatto del tubo) e crisolito (parte esterna di colore bianco) Tubazione coibentata mediante un cordone di crisotilo avvolto esternamente; trattasi di una situazione tipicamente adatta alla bonifica mediante glove bag Esempio di demolizione di tubo coibentato con amianto, preventivamente avvolto in telo di plastica per evitare dispersioni di fibre. Il tubo viene poi portato in apposito locale per la bonifica

43 Vista di una coibentazione di una tubazione. Si osserva: a) strato bianco spesso a contatto del tubo (coppella in calcio silicato e amosite); b) stratello sottile esterno di colore grigio, costituito da cemento con crisotilo 26. (sotto) Amosite sparsa a terra in stabilimento industriale dismesso, derivante da demolizione impropria di tubazioni per recuperare il ferro; trattasi di una situazione di alto degrado Risultato di una demolizione impropria in stabilimento industriale; si osserva un cumulo di tubazioni varie, coibentate con amianto e altri materiali Granulati (cioè fibre in aggregati dall aspetto granulare) di crisotilo e di fibra ceramica (rispettivamente a sinistra e a destra)

44 Filo elettrico con strato esterno in calza di filo metallico e isolamento sottostante in amianto (crisotilo) 8. Frammenti di piastrelle di pavimentazioni in vinil amianto (crisotilo) Cartoni d amianto (crisotilo) per guarnizioni Materiale proveniente da rinvestimento di soffitto (strato soffice applicato a spruzzo), costituito da crisotilo, vermiculite e cemento

45 11. Pannello divisorio multistrato, costituito da cemento amianto (crisotilo), strato legnoso e intonaco Frammento di pannello di rivestimento in cemento amianto (crisotilo e crocidolite), verniciato in superficie Tela in crisotilo Superficie piana (soffitto e parte superiore di parete verticale) con amosite applicata a spruzzo (in buono stato di conservazione, salvo piccole abrasioni per l inserimento di elementi estranei)

46 Anche durante il tempo libero c'è la possibilità di imbattersi in materiali e prodotti contenenti amianto. Anche durante le attività del fai da te possono essere liberate fibre di amianto. Quello che vale sul posto di lavoro, vale anche nel tempo libero! Torna al Menù Le Normative dell Amianto

47 Alcune delle tappe di conoscenza e presa coscienza della pericolosità dell amianto 1908 prima segnalazione di fibrosi polmonare interstiziale in esposti ad amianto 1927 descrizione completa e formale definizione di asbestosi 1933 indagine su lavoratori inglesi, e primo tentativo di regolamentare i rischi 1935 prima descrizione di un caso di carcinoma polmonare in esposti ad amianto (Vigliani) alla Confederazione Fascista degli Industriali proposta di limite di fibre/litro (limite identico all attuale massimo tollerabile ai sensi del D. Lgs n 277/91) inserimento dell asbestosi nell elenco italiano delle malattie con obbligo di assicurazione contro le malattie professionali 1947 evidenziato il nesso eziopatogenetico amianto/mesotelioma innumerevoli studi epidemiologici sulla associazione fra asbestosi, carcinoma polmonare e mesoteliomi recepimento della Direttiva Europea in materia di esposizione professionale ad amianto, con D. Lgs n 277/ emanazione di norme per la cessazione dell uso di amianto, con Legge n 257/92 Le Normative di cui tenere conto Cessazione dell impiego dell amianto (Legge n 257/92); Smaltimento dei rifiuti di materiali contenenti amianto (D. Lgs. n 152/2006 Norme in materia ambientale); Tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro (D. Lgs. n 81/2008).

48 Valutazione del rischio Amianto Per la valutazione del rischio, il controllo, la manutenzione e la bonifica di materiali contenenti amianto presenti in tutte le strutture, ed in quelle edilizie in particolare, la normativa cui fare riferimento è: Il D.P.R. del concerne Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni ed alle province autonome di Trento e di Bolzano per l adozione di piani di protezione, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica dell ambiente, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall amianto. Il D.M.Sanità del riguarda le Normative e metodologie tecniche di applicazione dell art. 5, comma 3, e dell art. 6, comma 3 e dell art. 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n 257, relativa alla cessazione dell impiego dell amianto. Altre Normative di cui tenere conto DM Ampliamento delle normative e del le metodologie tecniche per gli interventi di bonifica, ivi compresi quelli per rendere innocuo l amianto, previsti dall art. 5, comma 1, lettera f), della legge 27 marzo 1992, n 257, recante norme relative alla cessazione dell impiego dell amianto. D. Lgs. 257/2006, relativa alla protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall'esposizione all'amianto durante il lavoro. Questa stabilisce, fra l altro, che i datori di lavoro devono prevedere una sufficiente ed adeguata formazione per tutti i lavoratori esposti o potenzialmente esposti a polveri contenenti amianto.

49 Ed inoltre, bisogna tenere conto del Codice Penale Libro II, Titolo VI, Capo I Dei delitti di comune pericolo mediante violenza Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. Chiunque omette di collocare impianti, apparecchi o segnali destinati a prevenire disastri o infortuni sul lavoro, ovvero li rimuove o li danneggia, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Se dal fatto deriva un disastro o un infortunio, la pena è della reclusione da tre a dieci anni. La Normativa vigente in materia di rifiuti 98

50 Suddiviso in - 6 parti; articoli; - 45 allegati; D.Lgs. 152 del 3 aprile 2006 Norme in materia ambientale Gli artt. dal 177 al 266 (la Parte IV) sono quelli di nostro interesse D.M. attuativi (chi l ha visti?) Modificato ed integrato dal D.Lgs. n 4 del 16 gennaio 2008; Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale. 99 D.Lgs. N 152/2006 Parte IV gestione dei rifiuti il Titolo I riguarda la Gestione dei rifiuti e in particolare contiene: -la definizione di rifiuto -la distinzione tra rifiuto e non rifiuto -la classificazione dei rifiuti -gli adempimenti formali per la corretta gestione dei rifiuti (registro di carico e scarico, formulario e denuncia annuale ora sostituiti dal SISTRI?) -il sistema di autorizzazioni ed iscrizioni necessarie per lo smaltimento dei rifiuti

51 Classificazione dei Rifiuti Classificazione dei Rifiuti (Art. 184) Ai fini dell'attuazione della parte quarta del decreto i rifiuti sono classificati, secondo l'origine, in: -Urbani -speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in: - pericolosi -nonpericolosi Sono pericolosi i rifiuti non domestici indicati espressamente come tali, con apposito asterisco, nell'elenco di cui all'allegato D alla parte quarta del presente decreto, sulla base degli Allegati G, H e I alla medesima parte quarta. Classificazione dei Rifiuti

52 Limiti al campo di applicazione (Art. 185) Non rientrano nel campo di applicazione della parte quarta del D.Lgs. 152/06: a) le emissioni costituite da effluenti gassosi emessi nell'atmosfera; b) in quanto regolati da altre disposizioni normative che assicurano tutela ambientale e sanitaria: 1) le acque di scarico, eccettuati i rifiuti allo stato liquido; 2) i rifiuti radioattivi; 3) i materiali esplosivi in disuso; 4) i rifiuti risultanti dalla prospezione, dall'estrazione, dal trattamento, dall'ammasso di risorse minerali o dallo sfruttamento delle cave; 5) le carogne ed i seguenti rifiuti agricoli: materie fecali ed altre sostanze naturali e non pericolose utilizzate nell'attività agricola; c) i materiali vegetali, le terre e il pietrame, non contaminati in misura superiore ai limiti stabiliti dalle norme vigenti, provenienti dalle attività di manutenzione di alvei di scolo ed irrigui. c-bis) il suolo non contaminato e altro materiale allo stato naturale escavato nel corso dell'attività di costruzione, ove sia certo che il materiale sarà utilizzato a fini di costruzione allo stato naturale nello stesso sito in cui è stato scavato. Definizioni (Art. 183) Ai fini della parte IV del D.Lgs. 152/06 si intende per: rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell'allegato A alla parte quarta del presente decreto e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi; produttore: la persona la cui attività ha prodotto rifiuti cioè il produttore iniziale e la persona che ha effettuato operazioni di pretrattamento, di miscuglio o altre operazioni che hanno mutato la natura o la composizione di detti rifiuti; detentore: il produttore dei rifiuti o il soggetto che li detiene; gestione: la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo di queste operazioni, nonché il controllo delle discariche dopo la chiusura; smaltimento: le operazioni previste nell'allegato B alla parte quarta del presente decreto;

53 Cosa fare in presenza di amianto Cosa fare in presenza di amianto La presenza di materiali contenenti amianto in un edificio non comporta di per sé un pericolo per la salute degli occupanti. Se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso, è estremamente improbabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre di amianto. (D.M. Min. Sanità ) Solo se il materiale è danneggiato o viene danneggiato (interventi di manutenzione, vandalismo, ecc.), si verifica un rilascio di fibre che costituisce un rischio potenziale. Se il materiale è in cattive condizioni, o se è altamente friabile, le vibrazioni dell edificio, i movimenti di persone o macchine, le correnti d aria possono causare il distacco di fibre di amianto scarsamente legate al resto del materiale.

54 Cosa fare in presenza di amianto La prima cosa da fare è la nomina, da parte del proprietario delle aree, di un responsabile per il controllo e la manutenzione che dovrà procedere alla valutazione del rischio legato al potenziale rilascio di fibre nell aria. In relazione ai risultati della valutazione si dovranno mettere in opera degli interventi che possono essere di controllo (nel caso di materiali in buono stato) o di bonifica (nel caso di materiali in cattivo stato). Atto di nomina del Responsabile per il controllo e la manutenzione Fac-simile dell atto di nomina Oggetto: Nomina figura responsabile per programma di controllo e manutenzione dei materiali contenenti amianto, ai sensi del punto 4 dell allegato del D.M il sottoscritto. proprietario dell immobile (degli immobili).. sito (siti) in.., nomina il sig. quale figura responsabile per il controllo e coordinamento di tutte le attività manutentive che possono interessare i materiali (le coperture) di amianto.

55 Cosa deve fare il Responsabile? - Ricerca e verifica della documentazione tecnica eventualmente disponibile sull'edificio, per accertarsi dei vari tipi di materiali usati nella sua costruzione, e per rintracciare, ove possibile, l'impresa edile appaltatrice; - ispezione diretta dei materiali per identificare quelli potenzialmente contenenti fibre di amianto e in maggiore stato di degrado; - verifica dello stato di conservazione dei materiali, per fornire una prima valutazione approssimativa sul potenziale di rilascio di fibre nell'ambiente; - campionamento dei materiali sospetti, e invio presso un laboratorio attrezzato per la conferma analitica della presenza e del contenuto di amianto; - mappatura delle zone in cui sono presenti materiali contenenti amianto; - registrazione di tutte le informazioni raccolte in apposite schede, da conservare come documentazione e da rilasciare anche ai responsabili dell'edificio. Cosa deve prevedere la Valutazione del rischio -l'esame delle condizioni dell'installazione, al fine di stimare il pericolo di un rilascio di fibre dal materiale; -la misura della concentrazione, laddove necessario, delle fibre di amianto aerodisperse all'interno dell'edificio (monitoraggio ambientale) a cura di un laboratorio specializzato (*).

56 Quali sono gli obblighi ed i compiti di un proprietario di un edificio ad uso collettivo? Ai fini della responsabilità generale sul problema amianto, compete l'obbligo di gestione del rischio a tutti i proprietari di immobili e cose contenenti amianto (anche cemento amianto) in quanto responsabili di eventuali danni causati o provocati dalla dispersione di fibre di amianto. In particolare per l'amianto friabile compete l'obbligo di comunicarne la presenza alle Aziende Sanitarie Locali competenti per territorio e di attuare una serie di azioni in tempi brevi che consentano di accedere e di stazionare nei locali in sicurezza. In caso di presenza di manufatti o prodotti contenenti amianto (specialmente se di tipo friabile) deve essere eseguita anche una valutazione del rischio mirata alla scelta del possibile metodo di bonifica più efficace - da adottare all'occorrenza - al fine di eliminare o comunque minimizzare la esposizione degli occupanti siano essi lavoratori o cittadini.

57 A CHI RIVOLGERSI Enti che operano nel campo della tutela della salute pubblica o della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro. Cittadino Figura Problema Ente preposto Presenza di amianto in edifici e pericolo di dispersione di fibre_ Ausl - Servizio di Igiene pubblica Proprietario Azienda Presenza di amianto in edifici industriali o di civile abitazione_ Presenza di amianto in edifici industriali_ Ausl - Servizio di Igiene pubblica Ausl - Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro Cittadino, Proprietario, Azienda Presenza di rifiuti abbandonati contenenti amianto (lastre eternit, pannelli, rivestimenti)_ Azienda che Informazioni, presentazione piano di rimuove e trasporta lavoro_ Smaltitori Informazioni sulla gestione dei rifiuti e documentazione obbligatoria_ Comune, ARPA Ausl - Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro Albo nazionale gestori ambientali Provincia Torna al Menù Rimozione dell Amianto (un obbligo?)

58 Non vi è l obbligo di rimozione dell Amianto Con Legge n 257 del 27/03/1992 concernente Norme relative alla cessazione dell'impiego dell amianto è stata decretata e regolamentata la cessazione dell uso dell amianto. All art. 1, comma 2, la predetta Legge recita [ omissis ] Sono vietate la produzione di prodotti di amianto o di prodotti contenenti amianto All art. 12 recita: [ omissis ] Qualora non si possa ricorrere a tecniche di fissaggio, e solo nei casi in cui i risultati del processo diagnostico la rendano necessaria, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano dispongono la rimozione dei materiali contenenti amianto, sia floccato che in matrice friabile. Il costo delle operazioni di rimozione è a carico dei proprietari degli immobili Non vi è l obbligo di rimozione del Cemento-amianto Non vi è l obbligo, ope legis, di effettuare delle esistenti coperture in cemento amianto. la rimozione Il proprietario dell immobile ha però l'obbligo di verificare periodicamente le condizioni di conservazione del manufatto edilizio (in questo caso riferito al tetto di copertura realizzato con lastre in eternit) e di adottare gli eventuali provvedimenti che si rendessero necessari.

59 Modalità di esecuzione delle attività di controllo, manutenzione ed eventuale bonifica (DM 06/09/1994 e DM 20/08/1999). La valutazione può essere fatta con riferimento alla seguente tabella 2, allegata al succitato DM 06/09/1994. Valutazione dei materiali contenenti AMIANTO negli edifici Materiali integri non suscettibili di danneggiamento Materiali integri suscettibili di danneggiamento Materiali danneggiati Eliminazione delle cause Area non estesa Area estesa Restauro + eliminazione delle cause Bonifica Controllo periodico procedura per corretta manutenzione

60 Modalità da seguire per effettuare la valutazione del rischio. (DM , all art. 2, comma 2c) Art. 2 Valutazione del rischio [ ] 2c) Materiali danneggiati. Sono situazioni nelle quali esiste pericolo di rilascio di fibre di amianto con possibile esposizione degli occupanti, come ad esempio: 1. materiali a vista o comunque non confinati, in aree occupate dell'edificio, che si presentino: - danneggiati per azione degli occupanti o per interventi manutentivi; - deteriorati per effetto di fattori esterni (vibrazioni, infiltrazioni d'acqua, correnti d'aria, ecc.), deteriorati per degrado spontaneo; 2. materiali danneggiati o deteriorati o materiali friabili in prossimità dei sistemi di ventilazione. Sono queste le situazioni in cui si determina la necessità di un'azione specifica da attuare in tempi brevi, per eliminare il rilascio in atto di fibre di amianto nell'ambiente. I provvedimenti possibili possono essere: - restauro dei materiali: l'amianto viene lasciato in sede senza effettuare alcun intervento di bonifica vera e propria, ma limitandosi a riparare le zone danneggiate e/o ad eliminare le cause potenziali del danneggiamento (modifica del sistema di ventilazione in presenza di correnti d'aria che erodono il rivestimento, riparazione delle perdite di acqua, eliminazione delle fonti di vibrazioni, interventi atti ad evitare il danneggiamento da parte degli occupanti). È applicabile per materiali in buone condizioni che presentino zone di danneggiamento di scarsa estensione (inferiori al 10% della superficie di amianto presente nell'area interessata). È il provvedimento di elezione per rivestimenti di tubi e caldaie o per materiali poco friabili di tipo cementizio, che presentino danni circoscritti. Nel caso di materiali friabili è applicabile se la superficie integra presenta sufficiente coesione da non determinare un rilascio spontaneo di fibre;

61 Tipologie di intervento possibili (DM ) I provvedimenti possibili possono essere: -restauro dei materiali: l'amianto viene lasciato in sede senza effettuare alcun intervento di bonifica vera e propria, ma limitandosi a riparare le zone danneggiate e/o ad eliminare le cause potenziali del danneggiamento (modifica del sistema di ventilazione in presenza di correnti d'aria che erodono il rivestimento, riparazione delle perdite di acqua, eliminazione delle fonti di vibrazioni, interventi atti ad evitare il danneggiamento da parte degli occupanti). -È applicabile per materiali in buone condizioni che presentino zone di danneggiamento di scarsa estensione (inferiori al 10% della superficie di amianto presente nell'area interessata). È il provvedimento di elezione per rivestimenti di tubi e caldaie o per materiali poco friabili di tipo cementizio, che presentino danni circoscritti. Nel caso di materiali friabili è applicabile se la superficie integra presentasufficiente coesione da nondeterminare un rilascio spontaneo di fibre; - intervento di bonifica: mediante rimozione, incapsulamento o confinamento dell'amianto. La bonifica può riguardare l'intera installazione o essere circoscritta alle aree dell'edifici o alle zone dell'installazione in cui si determina un rilascio di fibre. [ ] Nel caso particolare del cemento amianto, i materiali possono rilasciare fibre se abrasi segati, perforati o spazzolati, oppure se deteriorati (D.M. 06/09/1994, tabella 1). Il metodo della sopracopertura per la protezione dai pericoli da amianto (DM ) Nel DM del 06/09/1994, art. 7, Allegato 1 vengono indicati i possibili metodi di bonifica specifici per le coperture in cemento - amianto. Oltre alla rimozione e all incapsulamento viene individuato il metodo della sopracopertura che consiste in: [ ] un intervento di confinamento realizzato installando una nuova copertura al di sopra di quella in amianto-cemento, che viene lasciata in sede quando la struttura portante sia idonea a sopportare un carico permanente aggiuntivo. Per tale scelta il costruttore od il committente devono fornire il calcolo delle portate dei sovraccarichi accidentali previsti per la relativa struttura. L'installazione comporta generalmente operazioni di foratura dei materiali di cemento-amianto, per consentire il fissaggio della nuova copertura e delle infrastrutture di sostegno, che determinano liberazione di fibre di amianto. La superficie inferiore della copertura in cemento-amianto non viene confinata e rimane, quindi, eventualmente accessibile dall'interno dell'edificio, in relazione alle caratteristiche costruttive del tetto. Nel caso dell'incapsulamento e della sopracopertura si rendono necessari controlli ambientali periodici ed interventi di normale manutenzione per conservare l'efficacia e l'integrità dei trattamenti stessi. Nel DM 20/08/99, tabella 1, Allegato 2 viene descritto, attraverso un diagramma di flusso, il processo di scelta del metodo di bonifica dei manufatti contenenti amianto:

62 Per saperne di più Bonifica e rimozione dei materiali contenenti Amianto

63 In seguito alla valutazione dello stato dei materiali e del rischio si procede, se necessario, alle operazioni di bonifica o di rimozione dei materiali Le operazioni devono essere eseguite, previa comunicazione del piano di lavoro allo SPISAL della AUSL in conformità a quanto previsto dal D.Lgs. n 81/08, nell ambiente completamente vuoto, da parte di una ditta altamente specializzata ed autorizzata, regolarmente iscritta all Albogestori ambientali. La AUSL competente deve fornire, a fine lavoro, un certificato di restituibilità degli ambienti bonificati. Schema della procedura di - accertamento - verifica - adempimenti No (poco probabile) Presenza Amianto Probabile Sicuro Accertamento Amianto Fortemente o debolmente agglomerato No Si Buono stato? Manutenzione Si No Controllo periodico Info generale Salute + Ambiente Asportazione

64 Materiali contenenti AMIANTO Scelta del metodo di bonifica (Tab. 1 allegata al DM ) Materiali integri non suscettibili di danneggiamento Materiali integri Suscettibili di danneggiamento Materiali danneggiati Programma di controllo e manutenzione dei materiali contenenti amianto D.M. 6/9/94, art. 4 Eliminazione delle cause Area non estesa <10% Restauro ed eliminazione delle cause Area estesa >10% Bonifica Indicatori per la scelta del metodo di bonifica DM 6/9/94 art. 2, par. 2c Programma di controllo e manutenzione Metodi di bonifica Rimozione dei materiali contenenti amianto Incapsulamento Confinamento DM 6/9/94 art. 3, par. 2, Programma di controllo e manutenzione Bonifica, rimozione o incapsulamento? rimozione - elimina ogni potenziale fonte di esposizione e ogni necessità di attuare specifiche cautele per le attività che si svolgono nell'edificio; incapsulamento - trattamento dell'amianto con prodotti penetranti o ricoprenti che (a seconda del tipo di prodotto usato) tendono a inglobare le fibre di amianto, a ripristinare l'aderenza al supporto, a costituire una pellicola di protezione sulla superficie esposta; confinamento - installazione di una barriera a tenuta che separi l'amianto dalle aree occupate dell'edificio.

65 Piano di lavoro Nel caso di rimozione di manufatti in amianto (es: coperture in eternit, guarnizioni, raccordi, canali per il convogliamento di fumi e drenaggio di piogge ecc.) vi è l obbligo normativo a carico della ditta che eseguirà i lavori di presentare, preventivamente per iscritto all ente preposto alla vigilanza, un piano di lavoro con la descrizione dei lavori da eseguire

66 Incapsulamento Diagramma di flusso dei compiti e delle responsabilità dei diversi organismi (Tabella 2 allegata al D.M ) Il Committente Appalta l opera di bonifica ad una impresa con idonei requisiti L Impresa di bonifica Ditta specializzata operante nel rispetto delle disposizioni vigenti Il Fornitore del rivestimento incapsulante Richiede il documento sulle caratteristiche prestazionali dei laboratori di analisi Richiede al fornitore l attestazione di conformità del rivestimento incapsulante Attua tutte le misure atte a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori in conformità ai suoi obblighi. Redige notifica da inviare all organo di vigilanza. Attua tutte le misure necessarie a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori in conformità ai suoi obblighi. Presenta, nel caso di sostituzione o pretrattamento di lastre di copertura, piano di lavoro all organo di vigilanza Riceve dal laboratorio di analisi l attestazione di conformità del rivestimento L Organo di vigilanza Richiede alla impresa di bonifica l attestazione della conforme esecuzione dei lavori Rilascia al committente l attestazione della conforme esecuzione dei lavori Riceve e controlla la notifica inviata dal committente prima dell inizio dei lavori di bonifica Verifica l attestazione della esecuzione dei lavori Attua il programma di controllo e manutenzione Caratteristiche dei prodotti incapsulanti I prodotti incapsulanti (conformi alla norma UNI 10686) possono essere: 1) penetranti se penetrano nel materiale legando le fibre di amianto tra loro e con la matrice cementizia; 2) ricoprenti se formano una spessa membrana sulla superficie del manufatto.

67 Attestazione dell'esecuzione dei lavori (D.M All.2) L'avvenuta posa in opera di un rivestimento incapsulante in conformita' alle disposizioni di legge secondo le indicazioni trasmesse dal fornitore e con le caratteristiche prescritte dal presente documento, sara' attestata dal responsabile dei lavori dell'impresa di bonifica. L'esecutore della bonifica attesta gli spessori del rivestimento incapsulante secco e indica i metodi, nazionali o internazionali, per la loro misura. Nell'attestato dovranno essere indicati i diversi colori delle ultime due mani del rivestimento incapsulante e la durata minima del trattamento, cio' al fine di consentire al committente di programmare il piano di controllo e manutenzione ex decreto ministeriale 6 settembre L'attestazione sara' conservata dal committente e presentata, a richiesta, all'organo di vigilanza competente per territorio.

68 Il deposito deve avvenire ordinatamente, e precisamente: nel caso di lastre, il materiale deve essere sovrapposto, collocato su pallet, avvolto in materiale protettivo plastico (meglio termoretraibile) e bloccato con successiva reggiatura; nel caso di tubazioni di notevoli dimensioni il materiale deve essere avvolto con materiale plastico resistente allo strappo; nel caso di sfridi, comunque di pezzatura non inferiore ai 10 dmq, il materiale deve essere inserito in big-bag con chiusura ermetica. In ogni caso, i rifiuti devono essere ammassati al coperto. I rifiuti polverulenti devono essere raccolti in modo da limitare per quanto possibile il rilascio di fibre di amianto nell'ambiente; la loro raccolta dovrà pertanto essere eseguita a tenuta stagna. Il rifiuto polverulento deve essere collocato in contenitori a perdere, sigillati, prestampati con etichettatura conforme alla direttiva (CEE) 87/478. I contenitori per questo tipo di raccolta e trasporto devono rispondere ai seguenti requisiti: resistenza non inferiore a quella del polietilene ad alta densità di spessore 8/10 mm; capacità non superiore a 30 l; chiusura con termosaldatura o doppio legaccio; opportuna etichettatura dei contenitore.

69 Rimozione dei materiali contenenti Amianto PRO E CONTRO Incapsulamento È la procedura che comporta i costi più elevati ed i più lunghi tempi di realizzazione. In genere richiede l'applicazione di un nuovo materiale, in sostituzione dell'amianto rimosso. PRO È il procedimento più diffuso perché elimina ogni potenziale fonte di esposizione ed ogni necessità di attuare specifiche cautele per le attività che si svolgono nell'edificio. CONTRO Comporta un rischio estremamente elevato per i lavoratori addetti e per la contaminazione dell'ambiente; produce notevoli quantitativi di rifiuti tossici e nocivi che devono essere correttamente smaltiti.

70 Incapsulamento trattamento con prodotti penetranti o ricoprenti che tendono ad inglobare le fibre di amianto, a ripristinare l'aderenza al supporto, a costituire una pellicola di protezione sulla superficie esposta PRO CONTRO Costi e tempi più contenuti Non richiede la successiva applicazione di un prodotto sostitutivo Non produce rifiuti tossici. Il rischio per i lavoratori addetti e per l'inquinamento dell'ambiente è minore rispetto alla rimozione. Permanenza nell'edificio del materiale di amianto Conseguente necessità di mantenere un programma di controllo e manutenzione. Occorre inoltre verificarne periodicamente l efficacia Confinamento Installazione di una barriera a tenuta che separi l'amianto dalle aree occupate dell'edificio. PRO Rispetto all'incapsulamento, presenta il vantaggio di realizzare una barriera resistente agli urti. Il costo è contenuto, se l'intervento non comporta lo spostamento dell'impianto elettrico, termoidraulico, di ventilazione, ecc. CONTRO Se non viene associato ad un trattamento incapsulante, il rilascio di fibre continua all'interno del confinamento. Occorre sempre un programma di controllo e manutenzione

71 Scelta del metodo di bonifica (1) un intervento di rimozione spesso non costituisce la migliore soluzione per ridurre l'esposizione ad amianto; Se condotto impropriamente può elevare la concentrazione di fibre aerodisperse; materiali accessibili, soprattutto se facilmente danneggiabili, devono essere protetti da un idoneo confinamento. Scelta del metodo di bonifica (2) prima di scegliere un intervento di incapsulamento deve essere attentamente valutata l'idoneità del materiale di amianto a sopportare il peso dell'incapsulante. In particolare trattamenti incapsulanti non sono indicati: nel caso di materiali molto friabili o che presentano scarsa coesione interna o adesione al substrato nel caso di materiali friabili di spessore elevato ( > di 2 cm), nei quali il trattamento non penetra molto in profondità e non riesce quindi a restituire l'adesione al supporto sottostante.

72 Scelta del metodo di bonifica (3) Casi in cui l'aumento di peso può facilitare il distacco dell'amianto: infiltrazioni di acqua: il trattamento impermeabilizza il materiale così che si possono formare internamente raccolte di acqua che appesantiscono il rivestimento e ne disciolgono i leganti, determinando il distacco materiali facilmente accessibili, in quanto il trattamento forma una pellicola di protezione scarsamente resistente agli urti installazioni soggette a vibrazioni (aeroporti, locali con macchinari pesanti, ecc.): le vibrazioni determinano rilascio di fibre anche se il materiale è stato incapsulato Scelta del metodo di bonifica (4) Metodi di bonifica alternativi alla rimozione costi minori a breve termine. A lungo termine, però il costo aumenta per la necessità di controlli periodici e di successivi interventi per mantenere l'efficacia e l'integrità del trattamento.

73 Scelta del metodo di bonifica (5) Interventi di ristrutturazione o demolizione di strutture rivestite di amianto devono sempre essere preceduti dalla rimozione dell'amianto stesso. COME PROCEDERE ALLA BONIFICA Spaccato di una unita di lavoro

74 COME PROCEDERE ALLA BONIFICA Confinamento dell area PROTEZIONE DEI LAVORATORI Prima dell'inizio dei lavori, gli operai devono venire istruiti ed informati sulle tecniche di rimozione dell'amianto, che dovranno includere un programma di addestramento all'uso delle maschere respiratorie, sulle procedure per la rimozione, la decontaminazione e la pulizia del luogo di lavoro. Gli operai devono essere equipaggiati con adatti dispositivi di protezione individuali delle vie respiratorie, devono inoltre essere dotati di un sufficiente numero di indumenti protettivi completi. Questi indumenti saranno costituiti da tuta e copricapo. Gli indumenti a perdere e le coperture per i piedi devono essere lasciati nella stanza dell'equipaggiamento contaminato sino al termine dei lavori di bonifica dell'amianto, ed a quel punto dovranno essere immagazzinati come gli scarti dell'amianto. Tutte e volte che si lascia la zona di lavoro è necessario sostituire gli indumenti protettivi con altri incontaminati.

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