ORGANIZZAZIONE DELLA SEDE STRADALE

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1 ORGANIZZAZIONE DELLA SEDE STRADALE

2 Ponti, Viadotti, Sovrappassi Sulle opere di scavalcamento devono essere mantenute invariate le dimensioni degli elementi componenti la piattaforma stradale. Per strade extraurbane (A,B,C,F) e per autostrade urbane (A), devono essere collocati dispositivi di ritenuta di altezza almeno pari ad 1 metro. Gli elementi strutturali ai quali fissare i dispositivi di ritenuta devono essere dimensionati per una forza orizzontale F 4500 Kg applicata a 0.60m dal piano viario.

3 Ciglio sagomato Politecnico di Bari Strade urbane di tipo D : sul lato destro di ciascuna carreggiata e oltre la banchina deve essere introdotto un marciapiede (larghezza 1.50 m), delimitato verso la banchina da un ciglio sagomato e protetto da dispositivo di ritenuta invalicabile.

4 Per le seguenti tipologie di strade: strade di tipo E ed F in ambito urbano; strade di servizio delle autostrade urbane e delle strade di scorrimento; il marciapiede deve essere delimitato verso la banchina da un ciglio non sormontabile sagomato di altezza 15 cm e con parapetto al limite esterno.

5 Sottopasso Quando la strada passa al di sotto di un ponte o di un altra opera di attraversamento, la sua sezione è identica a quella corrente del tronco in cui ricade l attraversamento. Altezza libera: : distanza misurata da qualsiasi punto della carreggiata sino all intradosso della trave del manufatto. La normativa fissa per l altezza libera un limite inferiore di 5 m.

6 Il limite inferiore dell altezza libera è legato alla sagoma limite (ovvero il rettangolo ideale all interno del quale deve essere contenuta la sezione trasversale di qualunque veicolo omologato alla circolazione) che ha dimensioni: larghezza max 2.50 m; m altezza max 4.00 m; 2.50 m Perché 5 metri 4.00 m 4 metri (sagoma limite) metri (margine per veicoli fuori sagoma) metri (ulteriore margine di sicurezza) = 5 metri Nel caso di sottopassaggi pedonali l altezza libera non deve essere inferiore a 2.50 metri.

7 Nel caso di strade a carreggiate separate con margine interno compatibile con i dispositivi di ritenuta è possibile predisporre un sostegno centrale. Se la strada è di tipo D, E e F in ambito urbano, occorre prevedere un marciapiede in analogia con le tipologie riportate nelle figure precedenti. Qualora l opera l in sottopasso abbia una lunghezza superiore a 20 metri,, la piattaforma e gli elementi marginali devono essere previsti in analogia al caso delle gallerie.

8 Gallerie Per GALLERIA NATURALE si intende un passaggio sotterraneo orizzontale costruito senza rimuovere il terreno o la roccia sovrastante. La nuova Normativa si propone di ottimizzare le condizioni di sicurezza della circolazione stradale nelle gallerie ed il pronto intervento nel caso di sinistri, prevedendo come misure minime delle corsie e delle banchine laterali quelle relative alla sezione trasversale corrente. Qualora particolari verifiche di visibilità non siano soddisfatte è necessario provvedere all incremento dei suddetti valori minimi.

9 Gallerie su strade a carreggiate separate e indipendenti Per strade di tipo A,B e D devono prevedersi gallerie a doppio foro. Per il tipo A le dimensioni rispetto all esterno delle carreggiate, delle banchine in sinistra, nonché delle corsie di emergenza o banchine in destra, devono rimanere invariate. Profilo RIDIRETTIVO Favorisce l assorbimento dell energia di deformazione in caso d urto

10 Anche per le strade di tipo B le dimensioni rispetto all esterno delle carreggiate, delle banchine in sinistra, nonché delle corsie di emergenza o banchine in destra, devono rimanere invariate. Gli elementi di margine si modificano come dalla figura.

11 Per le strade di tipo D deve essere previsto, su ciascuna delle due carreggiate ed affiancato alla banchina in destra, un marciapiede di larghezza adeguata, ma non minore di 1,50 m, m protetto da dispositivo di ritenuta invalicabile.

12 Gallerie su strade a carreggiata unica bidirezionale Gallerie su strade a carreggiata unica bidirezionale Per le strade di tipo C ed F (extraurbane secondarie e locali in ambito extraurbano) l organizzazione della piattaforma è riportata in figura

13 Per strade di tipo : E ed F (urbane di quartiere e locali in ambito urbano) strade di servizio delle tipologie A e D (autostrade urbane e urbane di scorrimento) devono essere previsti, affiancati alle banchine che conservano la dimensione della piattaforma all aperto, aperto, marciapiedi rialzati di larghezza adeguata, ma non minore di 1.50,, delimitati verso le banchine da un ciglio sagomato di altezza max 15 cm.

14 In tutti i casi analizzati deve essere sempre garantita in qualsiasi punto della piattaforma un altezza libera non inferiore a 4.80 m che aumenta a 5.00 m in presenza di controsoffitto o intradosso piano ovvero di apparecchiature sospese (ventilazione). Altezza libera Altezza libera risulta somma: 4.00,, altezza della sagoma limite; 0.50,, franco per consentire il transito di dimensioni fuori sagoma; 0.30,, margine di sicurezza.

15 Nelle gallerie di lunghezza maggiore di 1000 m vanno inserite piazzole per sosta di emergenza con dimensioni (45.00 m) x (3.00 m) per ogni senso di marcia distanziate in media di 600 m e sfalsate per le strade ad unica carreggiata con doppio senso di marcia.

16 CORSIE SUPPLEMENTARI PER VEICOLI LENTI Nel caso: di livellette di forte pendenza e notevole lunghezza; di flusso veicolare con notevole percentuale di veicoli pesanti; Diminuzione delle velocità dei veicoli industriali Peggioramento della qualità della circolazione di tutti i veicoli Si rende necessario allargare la sezione trasversale,introducendo,una do,una corsia supplementare nel verso della salita destinata ai veicoli lenti.

17 CRITERI PER L INSERIMENTO L DI UNA CORSIA RISERVATA AI VEICOLI LENTI L introduzione della corsia per veicoli lenti deve essere giustificata in base ad uno studio che tenga conto di due fattori: il rallentamento subito dai veicoli pesanti il decadimento della qualità della circolazione e delle condizioni di sicurezza in rapporto alla percentuale di veicoli pesanti ed al volume di traffico previsto.

18 Rallentamento subito dai veicoli pesanti Il rallentamento è da considerarsi intollerabile se la velocità dei veicoli pesanti si riduce a meno del 50% di quella delle autovetture sulle stesse rampe. La valutazione della velocità delle autovetture si effettua secondo criteri relativi ai DIAGRAMMI DI VELOCITA. Nel caso di livellette con pendenze 6% la Normativa impone che le suddette velocità assumano i valori desunti dalla seguente tabella: PENDENZA i ( % ) ±6 ±7 ±8 ±9 ±10 VELOCITA VP ( Km/h ) Le velocità sulle rampe dei veicoli pesanti vengono desunte dai DIAGRAMMI DI PRESTAZIONE riportati nel manuale H.C.M.

19 Variazione della velocità in funzione della pendenza e della lunghezza della livelletta per autocarro pesante ( 11 CV/t )

20 Politecnico di Bari SPECIFICHE TECNICHE E GEOMETRICHE La corsia supplementare deve avere larghezza pari a 3.50 m. Deve essere fiancheggiata da: una banchina pavimentata di larghezza minima pari a 1.25 m. m Non può in alcun caso sostituire la corsia di emergenza, qualora prevista dal tipo di strada considerata elementi marginali e di arredo previsti per l organizzazione della sede stradale.

21 Decadimento della qualità della circolazione e delle condizioni di sicurezza Per determinare il decadimento della qualità della circolazione e delle condizioni di sicurezza si fa riferimento ad opportuni coefficienti correttivi (manuale H.C.M.), con i quali è possibile trasformare il flusso di veicoli industriali in portata di autovetture equivalenti. Assumendo come dato di progetto la portata equivalente è possibile associare ad essa la corrispondente qualità della circolazione (livello di servizio).

22 Lo sviluppo della corsia supplementare si articola in tre parti: 1. il tronco di manovra per il cambiamento di corsia, di lunghezza non inferiore a 40 m, tale da consentire ai veicoli lenti l uscita dalla corsia di marcia normale; 1. la corsia supplementare propriamente detta, la cui lunghezza, determinata in relazione alle esigenze anzidette, va prolungata per consentire al veicoli pesanti di raggiungere, già prima del raccordo di rientro, non meno del 60% della velocità delle autovetture sulla stessa rampa;

23 Nel caso il tronco intermedio dovesse risultare di lunghezza inferiore, dovrà essere realizzata un unica corsia supplementare continua. Politecnico di Bari 1. il tronco di raccordo per il rientro dei veicoli lenti nella corsia di marcia normale, di lunghezza non inferiore a 80 m. Fra le corsie supplementari disposte nello stesso senso di marcia dovrà aversi un distanziamento non inferiore a 600 m.

24 Lo spartitraffico deve essere mantenuto a verde obbligatoriamente per margine di larghezza 4.00 m e interrotto, in linea di massima, ogni due chilometri da una zona pavimentata. Politecnico di Bari ELEMENTI MARGINALI E DI ARREDO DELLA SEDE STRADALE MARGINE INTERNO Si ricorda che il margine interno è la parte della piattaforma stradale che separa corsie (o carreggiate) percorse in senso opposto. Se separate per meno di 12 metri, all interno del margine si collocano dispositivi di ritenuta invalicabili Le banchine in sinistra devono essere pavimentate ed avere la stessa pendenza della carreggiata.

25 CIGLI E ARGINELLI ARGINELLI : Elementi di raccordo sopraelevati (5 10 cm) rispetto alla banchina realizzati in terra con inerbimento superficiale. La sua larghezza deve risultare 75 cm per strade di tipo A,B,C,D; per strade di tipo E ed F 50 cm. CIGLI : Elementi di raccordo a raso rispetto alla banchina realizzati in terra con inerbimento superficiale. Sono entrambi destinati ad accogliere eventuali dispositivi di ritenuta o elementi di arredo (sostegni della segnaletica e dell eventuale illuminazione).

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29 CUNETTE Si definisce cunetta un canale per la raccolta delle acque della piattaforma e delle scarpate, posto ai margini della banchina, nei tratti in scavo. Nelle sezioni in trincea la fascia di raccordo (ciglio) fra banchina e cunetta va opportunamente trattata in modo da assicurarne l impermeabilità ed evitarne l erosione. La sezione delle cunette deve essere dimensionata in base ad un calcolo idraulico. SEZIONE A TRAPEZIO ISOSCELE Richiede la presenza di una barriera di sicurezza, al fine di creare una separazione fisica con la banchina ed evitare quindi che i veicoli vi finiscano dentro.

30 SEZIONE A TRAPEZIO SCALENO Presenta le stesse caratteristiche della sezione a trapezio isoscele,si differenzia solo per la maggiore capacità di smaltimento delle acque meteoriche. SEZIONE A PROFILO VARIABILE La sua particolare configurazione consente al veicolo di recuperare la giusta traiettoria in caso di svio. SEZIONE ALLA FRANCESE Presenta le stesse caratteristiche della sezione precedente.

31 FOSSI DI GUARDIA Opere di protezione di una scarpata di trincea che permette la sistemazione idraulica della zona a monte. Tali opere sono necessarie per intercettare le acque meteoriche prima che esse possano raggiungere zone instabili. FOSSO DI GUARDIA

32 ELEMENTO DENOMINAZIONE Politecnico di Bari s m ic ib cr d cs Striscia di delimitazione Bordo carreggiata Pendenza trasversale carreggiata in rettifilo in curva Pendenza trasversale banchina Ciglio o arginello in rilevato Raccordo Ciglio in scavo STRADA Costruzioni di strade, DIMENSIONE ferrovie e aeroporti A-B C-D-E F Tutte Tutte Tutte A-B-C-D E-F Ove previsto Ove previsto 0.25 m 0.15 m 0.12 m 0.30 m 2.5% 2.5% = ic 0.75 m (*) 0.50 m 1.00 m Come cr ia Pendenza trasversale cr e cs Tutte 4 % lc Larghezza cunetta Tutte 0.80 m pc b Profondità cunetta Banchina Tutte Cfr. Diapositiva Cfr. Diapositiva (*) dipende dallo spazio richiesto per il funzionamento del dispositivo di ritenuta

33 MARCIAPIEDI Per tutte le strade urbane di classe D, E ed F, la larghezza dei marciapiedi va determinata in base ai flussi pedonali previsti. Per strade con: VPROGETTO ritenuta. 70 Km/h: il marciapiede va protetto da dispositivi di VPROGETTO 70 Km/h: la protezione può essere sostituita da un ciglio sagomato che potrà essere o meno dotato di idonee protezioni per la salvaguardia dei pedoni e per il sormonto dei veicoli.

34 PIAZZOLE DI SOSTA Parte della strada, di lunghezza limitata, adiacente esternamente alla banchina, destinata alla sosta dei veicoli. [ C.d.S. ] Per strade di tipo B, C ed F extraurbane, dette piazzole devono avere dimensioni non inferiori a quelle indicate in figura, distanziate ad intervalli di circa 1000 m lungo ciascuno dei due sensi di marcia. E consigliabile che tali piazzole siano previste anche per strade di tipo A con lunghezza non inferiore a 65 m.

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