L agricoltura romana
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- Mariana Basso
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1 L agricoltura romana Elaborazioni Ufficio di Statistica e Censimento Roma Capitale Fonte: ISTAT Censimento dell agricoltura del 2000 e
2 INTRODUZIONE L ultimo censimento dell agricoltura (ISTAT 2010) ha messo in luce dati molto interessanti sulla consistenza agricola della capitale d Italia ed in controtendenza sul dato regionale e nazionale, rispetto al dato del Roma passa, infatti, da ettari di superficie agricola totale a ,63 con un incremento del 12%. La SAU (Superficie Agricola Utilizzata) è aumentata del 16,8 % in 10 anni, mentre le aziende agricole sono passate da a con un incremento del 40%, anche se molte aziende sono di piccole e piccolissime dimensioni, rimane un dato molto interessante. Con i suoi ettari di superficie totale, e con una SAT (Superficie Agricola totale) pari al 45% della superficie totale del Comune, Roma è così il più grande comune agricolo d'europa. In tutte queste dinamiche di una metropoli così complessa, si assiste in questi ultimi anni alla sempre più crescente attenzione verso l Agro, c è una grande domanda di spazi verdi, di orti urbani, sono nati i mercati della vendita diretta, la filiera corta, i punti vendita in azienda, etc.. a testimonianza di un rinnovato interesse per il territorio periurbano. Le aziende agricole dell Agroromano, storicamente vocate alla cerealicoltura, alla zootecnia, all orticoltura lungo la costa, all olivicoltura in sabina e alla viticoltura ai castelli, oggi guardano a nuovi settori, alla multifunzionalità, alle agroenergie, all agriturismo, alle Fattorie educative, all agricoltura sociale, alle produzioni biologiche. Analizzando il contesto territoriale, e confrontandolo con quello generale della società italiana, non si può eludere che il legame tra grandi crisi economiche e ripresa di interesse per l agricoltura è oggi innegabile, e storicamente evidente, e a questo si lega anche il rinnovato interesse per gli Orti di città. Nello stesso tempo, il richiamo allo spazio coltivato appare un immagine rassicurante, in parte ritorno al passato, in parte risposta sostenibile tipicamente contemporanea, in linea con il mutamento di costumi e abitudini legati a nuove forme di consumo. Nella campagna romana il rapporto cittadiniagricoltori è stato costitutivo nel passato, determinando spazi, usi e scambi, come appare evidente, per es, nel legame tra Roma e i Castelli romani, e in generale con tutti i Comuni della sua Provincia o nei punti di connessione rappresentati dai mercati rionali a cui approdano le produzioni dirette realizzate nell Agroromano. Il mutamento in atto nel rapporto tra produttori e consumatori è stato nel corso degli ultimi due anni particolarmente evidente nell area romana: proliferazione di farmer s market a cui si aggiungono quelli auto-organizzati da gruppi locali, diffusione di produzioni biologiche, affermazione delle filiere a km.0, socializzazione degli acquisti alimentari (gruppi di acquisto diretti o organizzati in rete), diffusione degli Orti Urbani, difesa delle biodiversità agraria portata avanti da tutte le Amministrazioni locali e dalle associazioni di categoria. Tutti questi elementi confermano, in un contesto Europeo che sta programmando la nuova Politica Agricola Comunitaria per il settennio , che indirizzare l agricoltura verso la diversificazione e la multifunzionale è la risposta giusta a ciò che chiedono e domandano i consumatori ed i mercati, a ciò che la società chiede in più e si aspetta dall agricoltura oltre alla mera produzione di beni alimentari. Cogliere le opportunità della diversificazione, della multifunzionalità e dei cambiamenti in atto nella nostra società è questa la vera sfida che attende le imprese agricole dell Agroromano, che possono trasformare in opportunità il vincolo di prossimità con l area peri-urbana più grande d Italia. 2
3 DEFINIZIONI Campo osservazione censimento agricoltura: Ai sensi dell art. 4 dello schema di regolamento, il Censimento generale dell agricoltura rileva in ciascun Comune le aziende agricole e zootecniche da chiunque condotte e le cui dimensioni in termini di superficie o di consistenza del bestiame allevato siano uguali o superiori alle soglie minime fissate dall Istat nel rispetto di quanto stabilito dal Regolamento (CE) n. 1166/2008. In particolare, fanno parte del campo di osservazione del 6 Censimento generale dell agricoltura tutte le aziende con almeno 1 ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) e le aziende con meno di 1 ettaro di SAU che soddisfano le condizioni poste nella griglia di soglie fisiche regionali stabilite dall Istat tenendo conto delle specializzazioni regionali degli ordinamenti produttivi, nonché le aziende zootecniche, purché allevino animali, in tutto o in parte, per la vendita. Non è prevista l applicazione di soglie minime per le aziende agricole operanti nei settori florovivaistico e ortofrutticolo16, in considerazione della loro possibile rilevanza economica anche per superfici limitate, nonché nel settore viticolo, in considerazione di quanto stabilito dal Regolamento (CEE) n. 357/79 del Consiglio del 5 febbraio 1979 e successive modificazioni. Rientrano nel campo di osservazione, purché aventi i requisiti di azienda agricola: le aziende agricole gestite da imprese, istituzioni pubbliche e istituzioni non profit, ad esempio le aziende agricole degli istituti di ricerca, degli ospedali, delle cliniche, delle comunità religiose, delle scuole, degli istituti penitenziari e delle imprese industriali, commerciali e dei servizi; gli allevamenti di tori, verri, montoni e becchi per la riproduzione, gli allevamenti di cavalli (esclusa la gestione di scuderie di cavalli da corsa e le scuole di equitazione), gli impianti di incubazione per pollame; le unità zootecniche che praticano esclusivamente allevamento del bestiame, anche se prive di terreno agrario (ad es. allevamenti di suini annessi a caseifici industriali, allevamenti avicoli intensivi); le unità zootecniche che utilizzano terreni pascolativi che non si configurano come elementi costitutivi di dette unità agricole (ad es. terreni appartenenti a Comuni, ad altri Enti pubblici o a privati); le proprietà collettive ad uso agricolo ( common land ). Livello di SAU di inclusione per il Lazio è la dimensione di 0,3 (ha) 3
4 L unità di rilevazione: Ai sensi dell art. 3 dello schema di regolamento, l unità di rilevazione del censimento è l azienda agricola e zootecnica. E unità di rilevazione anche l azienda zootecnica priva di terreno agrario. La definizione di azienda agricola e zootecnica è la seguente: unità tecnico-economica, costituita da terreni, anche in appezzamenti non contigui, ed eventualmente da impianti e attrezzature varie, in cui si attua, in via principale o secondaria, l attività agricola e zootecnica ad opera di un conduttore persona fisica, società, ente - che ne sopporta il rischio sia da solo, come conduttore coltivatore o conduttore con salariati e/o compartecipanti, sia in forma associata. In base alla definizione, caratteri distintivi fondamentali di un'azienda agricola sono: l utilizzazione dei terreni per la produzione agricola e/o zootecnica; la gestione unitaria, ad opera di un conduttore; lo svolgimento di una o più delle attività economiche specificate dal Regolamento (CE) n. 1166/2008, con riferimento alla classificazione europea delle attività economiche (Nace). Oltre ai tre caratteri fondamentali ora citati, ne possono essere riscontrati altri non distintivi, quali l'eventuale esistenza di mezzi meccanici, di impianti per la lavorazione e la trasformazione dei prodotti (cantine, frantoi, eccetera), di fabbricati rurali ed abitazioni. 4
5 SAT e SAU nei censimenti dal 1982 al 2010, Lazio, Prov. Roma e Comune di Roma Anni e tipo sup. Lazio Prov. di Roma Com. di Roma SAT , , ,46 SAU , , ,54 SAT , , ,07 SAU , , ,74 SAT , , ,66 SAU , , ,87 SAT , , ,63 SAU , , ,39 Serie Storica Lazio Prov. di Roma Com. di Roma - SAT 1982 SAT 1990 SAT 2000 SAT
6 Aziende agricole censite dal 1982 al 2010, Lazio, Prov. Roma e Comune di Roma Anno Lazio Prov. di Roma Com. di Roma Aziende agricole Roma
7 Censimento agricoltura 2010 Confronto caratteristiche delle aziende agricole Roma Capitale Provincia di Roma 7
8 Aziende, Superficie (SAT) e Superficie agricola utilizzata (SAU) (in ha) - Roma Capitale e Provincia - Censimento Agricoltura 2010 e confronto con 2000 AZIENDE S.A.T. S.A.U. TERRITORIO VARIAZ. ASSOL VARIAZ VARIAZ. ASSOL VARIAZ VARIAZ. ASSOL VARIAZ Roma Capitale* , , , ,44 12, , , ,24 16,8 Provincia di Roma , , , ,41-13, , , ,48-8,9 * le superfici riportate afferiscono solo alle imprese che hanno il centro aziendale nel Comune di Roma sono comprese anche quelle che queste aziende hanno eventualmente in altri Comuni mentre non comprendono superfici di unità agricole con centro aziendale fuori dal Comune di Roma ma con eventuali altri terreni nel comune di Roma stesso. Aumentano in un decennio le aziende agricole nell area capitolina, in netta controtendenza con quanto si registra in provincia, dove sono più che dimezzate. In termini di SAT e SAU l incremento è però più contenuto ed in provincia la perdita di area agricola ha delle dimensioni meno importanti della perdita di aziende. 8
9 Aziende per classe di superficie (dato) Censimento Agricoltura 2010 Roma e Provincia 100 ha e più 50-99,99 ha 30-49,99 ha 20-29,99 ha 10-19,99 ha 5-9,99 ha 3-4,99 ha 2-2,99 ha 1-1,99 ha 0,01-0,99 ha 0 ha Provincia Roma Roma Capitale Nella provincia di Roma la di aziende agricole di piccole dimensioni di SAT è superiore a quella di Roma Capitale 9
10 SAU per classi di superficie (dato ) Censimento Agricoltura 2010 Roma e Provincia ,01-0,99 ha 1-1,99 ha 2-2,99 ha 3-4,99 ha 5-9,99 ha 10-19,99 ha 20-29,99 ha 30-49,99 ha 50-99,99 ha 100 ha e più Roma Capitale Provincia di Roma 10
11 Aziende per forma giuridica Roma Capitale e Provincia - Censimento Agricoltura 2010 TERRITORIO azienda individuale Società di persone Soc. semplice Altra società di persone società di capitali FORMA GIURIDICA società cooperativa (esclusa coop. Soc.) amministrazio ne o ente pubblico ente (comunanze, università, regole, ecc) o comune che gestisce le proprietà collettive ente privato senza fini di lucro altra forma giuridica TOTALE Roma Capitale Provincia di Roma Roma Capitale 88,1 4,0 1,7 4,9 0,4 0,2 0,2 0,5 0,1 100,0 Provincia di Roma 95,7 1,7 0,5 1,3 0,2 0,2 0,2 0,2 0,0 100,0 Sia nelle Provincia di Roma che nel Comune di Roma prevalgono in modo netto le aziende individuali. Nel territorio di Roma Capitale trovano spazio anche società semplici e di capitali (4,0 e 4,9 rispettivamente) 11
12 Aziende per forma conduzione Roma Capitale e Provincia - Censimento Agricoltura 2010 TERRITORIO diretta del coltivatore FORMA DI CONDUZIONE con salariati altra forma TOTALE Roma Capitale Provincia Roma Roma Capitale 89,9 9,2 0,9 100,0 Provincia Roma 96,5 3,0 0,5 100,0 con salariati altra forma diretta del coltivatore Sia nella Provincia che nel Comune di Roma la forma di conduzione prevalente è quella diretta del coltivatore, sebbene con pesi diversi, a Roma di una certa significatività anche la conduzione con salariati. 12
13 Titolo di possesso dei terreni N. aziende per titolo di possesso dei terreni Provincia e Comune di Roma- (2010) solo proprietà solo affitto solo uso gratuito proprietà e affitto proprietà e uso gratuito affitto e uso gratuito proprietà, affitto e uso gratuito senza terreni Totale Roma RM 80,2 8,8 1,9 5,4 1,9 0,4 1,2 0,2 100,0 Provincia di Roma Prov. RM 79,0 6,5 2,6 6,5 3,4 0,4 1,4 0,2 100,0 %RM % Prov. RM solo proprietà solo affitto solo uso gratuito proprietà e affitto proprietà e uso gratuito affitto e uso gratuito proprietà, affitto e uso gratuito senza terreni 13
14 Giornate di lavoro del capo azienda secondo le classi di SAU - Comune e Provincia di Roma 2010 Territorio 0 ha 0,01-0,99 ha 1-1,99 ha 2-2,99 ha 3-4,99 ha Classi di SAU 5-9,99 ha 10-19,99 ha 20-29,99 ha 30-49,99 ha 50-99,99100 ha e ha più Roma Capitale Prov. RM In media un capo azienda di Roma Capitale lavora 103,9 giornate, in Provincia la media è di 87,8 totale N. Capo azienda secondo la forma d conduzione - Comune e Provincia di Roma 2010 conduzione conduzione altra forma di Territorio diretta del totale con salariati conduzione coltivatore Roma Capitale Prov. RM Giornate di lavoro del capo azienda secondo la forma di conduzione Comune e Provincia di Roma 2010 Territorio conduzione diretta del coltivatore conduzione con salariati altra forma di conduzione totale Roma Capitale Prov. RM
15 Roma Capitale Prov. RM maschi femmine Capo azienda secondo il genere - Comune e Provincia di Roma 2010 Territorio maschi femmine totale Roma Capitale Prov. RM Roma Capitale 71,2 28,8 100,0 Prov. RM 68,8 31,2 100,0 15
16 Giornate di lavoro del capo azienda secondo il genere - Comune e Provincia di Roma 2010 Territorio maschi femmine totale Roma Capitale Prov. RM Roma Capitale 80,3 19,7 100,0 Prov. RM 77,8 22,2 100,0 Titolo di studio dei capo azienda - Comune e Provincia di Roma (2010) Territorio nessun titolo licenza elementare licenza media diploma di qualifica (2-3 anni) agrario diploma di qualifica (2-3 anni) diverso da agrario diploma di scuola media superiore agrario diploma di scuola media superiore diverso agrario laurea o diploma universitari o agrario laurea o diploma universitar io non agrario totale Roma Capitale Prov. RM Roma Capitale 0,8 21,1 31,1 0,3 2,3 2,7 29,0 1,7 11,1 100,0 Prov. RM 1,5 29,3 31,9 0,3 3,4 1,6 24,3 0,7 6,9 100,0 16
17 COLTIVAZIONI: confronto Roma Capitale e Provincia di Roma 17
18 Numero di aziende secondo l'utilizzazione dei terreni - Roma Capitale e Provincia (Censimento Agricoltura 2010) - Risposte multiple SUPERFICIE (SAT) SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA (SAU) SEMINATIVI TERRITORIO SAT SAU seminati vi cereali per la legumi produzi secchi patata o-ne di granella barbabie -tola da zuccher o piante sarchiat e da foraggio piante industriali ortive fiori e piante ornamentali piantine foragger e avvicendate sementi terreni a riposo Roma Provincia di Roma
19 Segue - Numero di aziende secondo l'utilizzazione dei terreni - Roma Capitale e Provincia (Censimento Agricoltura 2010) - Risposte multiple SUPERFICIE (SAT) TERRIT. Coltiv. legnose agrarie vite SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA (SAU) COLTIVAZIONI LEGNOSE AGRARIE olivo per la produz. di olive agrumi fruttiferi vivai altre da tavola e da olio in serra orti fam. prati perman. e pascoli Arboricoltura da legno anness a ad aziende agricole boschi annessi ad aziende agricole Sup. agricol a non utilizz. altra sup. funghi in grotte, sotterr anei o serre in apposi ti edifici Coltiv. Energ. Roma Provincia di Roma
20 Superficie secondo l'utilizzazione dei terreni - Roma Capitale e Provincia (Censimento Agricoltura 2010) (1) SUPERFICIE (SAT) SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA (SAU) SEMINATIVI TERRITORIO SAU seminativi cereali per la produzione di granella legumi secchi patata barbabietola da zucchero piante sarchiate da foraggio piante industr. ortive fiori e piante ornamentali piantine foraggere avvicendate Roma Capitale , , ,34 753,23 167,98 59,30 19, ,14 700,28 122,93 50, ,40 Prov. di Roma , , , ,71 230,52 59,30 130, , ,80 441,28 178, ,10 Rm/Prov.RM 24,6 37,9 40,9 51,1 72,9 100,0 14,6 52,6 16,6 27,9 28,0 36,8 20
21 segue: - Superficie secondo l'utilizzazione dei terreni - Roma Capitale e Provincia (Censimento Agricoltura 2010) SUPERFICIE (SAT) SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA (SAU) TERRITORIO SEMINATIVI sementi terreni a riposo Coltivaz. legnose agrarie vite olivo per la produzione di olive da tavola e da olio COLTIVAZIONI LEGNOSE AGRARIE agrumi fruttiferi vivai altre coltivaz. legnose agrarie Coltivaz. agrarie in serra orti familiari prati permanenti e pascoli Roma Capitale 373, , ,42 911, ,85 91,62 363,75 89,53 23,90 2,07 53, ,19 Provincia di Roma 984, , , , ,66 122, ,77 190,84 79,29 5,10 415, ,42 Rm/Prov.RM 37,9 34,8 10,9 12,7 10,4 74,7 7,0 46,9 30,1 40,6 12,8 10,2 segue: - Superficie secondo l'utilizzazione dei terreni - Roma Capitale e Provincia (Censimento Agricoltura 2010) TERRITORIO arboricoltura da legno annessa ad aziende agricole SUPERFICIE (SAT) boschi annessi ad aziende agricole Sup. agricola non utilizzata altra superficie funghi in grotte, sotterranei o in appositi edifici serre Coltivaz. Energet. Roma Capitale 164, , , ,65 257, ,00 304,52 Provincia di Roma 926, , , , , ,00 521,50 Roma/Prov.RM 17,7 19,2 17,8 29,6 16,4 12,3 58,4 21
22 SEMINATIVI Roma Provincia Roma foraggere avvicendate 48,3 49,7 cereali per la produzione di granella 34,8 32,3 terreni a riposo 5,4 5,8 piante industriali 5,0 3,6 legumi secchi 2,2 1,6 ortive 2,0 4,7 sementi 1,1 1,1 patata 0,5 0,3 fiori e piante ornamentali 0,4 0,5 barbabietola da zucchero 0,2 0,1 piantine 0,1 0,2 piante sarchiate da foraggio 0,1 0,1 piante sarchiate da foraggio piantine barbabietola da zucchero fiori e piante ornamentali patata sementi ortive legumi secchi piante industriali terreni a riposo cereali per la produzione di granella foraggere avvicendate 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0 45,0 50,0 % Provincia Roma % Roma 22
23 COLTIVAZIONI LEGNOSE AGRARIE Roma Provincia Roma olivo per la produzione di olive da tavola e da olio 53,8 56,5 vite 28,4 24,5 fruttiferi 11,3 17,7 agrumi 2,9 0,4 vivai 2,8 0,6 altre coltivazioni legnose agrarie 0,7 0,3 coltivazioni legnose agrarie in serra 0,1 100,0 olivo per la produzione di olive da tavola e da olio 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 vite fruttiferi agrumi vivai altre coltivazioni legnose agrarie coltivazioni legnose agrarie in serra % Roma % Provincia Roma 23
24 ALLEVAMENTI confronto Roma Capitale e Provincia 24
25 Numero di aziende secondo le tipologie di allevamento - Roma Capitale e Provincia (Censimento Agricoltura 2010) - Risposte multiple BOVINI bovini di età inferiore a un anno bovini da uno a meno di due anni bovini di due anni e più TERRITORIO bovini bovini di età inferiore a un anno bovini da uno a meno di due anni bovini di due anni e più maschi femmine maschi femmine maschi femmine bovini di due anni e più: femmine giovench e da allevame nto giovench e da macello vacche da latte altre vacche (da carne e/o da lavoro) Roma Capitale Prov. Roma Roma/Prov.R M 11,7 14,4 15,3 14,8 15,7 20,6 15,9 11,3 13,3 11,3 15,2 15,7 20,1 6,5 25
26 segue: Numero di aziende secondo le tipologie di allevamento - Roma Capitale e Provincia (Censimento Agricoltura 2010) - Risposte multiple BUFALINI EQUINI OVINI TERRITORIO bufalini annutoli (vitelli bufalini) bufale altri bufalini equini cavalli altri equini (asini, muli, bardotti) ovini pecore pecore da latte pecore altre pecore altri ovini Roma Capitale Provincia di Roma Roma/Prov.RM 27,3 33,3 50,0 25,0 10,5 10,2 10,4 20,6 20,4 24,7 18,3 25,0 Fonte: i.stat (2010); ISTAT - 6 Censimento generale dell'agricoltura (2010) Elaborazioni: Ufficio di Statistica - Roma Capitale 26
27 Confronto caratteristiche delle aziende agricole censimenti
28 1 - SAT E SAU ( ) Dal 2000 al 2010 aumenta la quota di SAT rispetto alla superficie comunale passando dal 40,2 al 54,0; In valori assoluti la SAT aumenta del 12, in controtendenza rispetto al dato della Provincia; Nel decennio la quota di SAU rispetto alla SAT passa dal 71,6 al 74,7 In valori assoluti la SAU passa da ,15ha a ,39ha, l incremento è del 16,8. 28
29 2 Caratteristiche delle aziende ( ) Quantità: Le aziende agricole dal 2000 al 2010 passano da a 2.656, con un incremento del 40, Roma Capitale AZIENDE 2000 AZIENDE
30 Dimensioni: Nel decennio esaminato, crescono maggiormente, le aziende di piccole dimensioni, fino a due ettari, e quelle che hanno un estensione tra i 20 e 30 ha. Diminuisce maggiormente il peso delle aziende oltre 100 ha sia in termini numerici che di superficie (SAT e SAU) % 2000% 30
31 La forma giuridica predominante sia nel 2000 che nel 2010 è l azienda individuale seppur in leggero calo (si passa dall 89,6 all 88,0). In aumento le società semplici che dal 2,6 sono arrivate al 4. In aumento significativo l uso di internet da parte delle aziende (dall 1,6 al 15,3); Aumentano anche le aziende che hanno un sito web (dall 1,3 al 4,0) anche se questa percentuale resta molto bassa; Aumentano le aziende bio da 44 a 100 (dal 2,3 al 3,8 del aziende) La forma di Conduzione prevalente sia nel 2000 che nel 2010 rimane quelle diretta del coltivatore, in leggero aumento rispetto a 10 anni fa, a scapito di quella con salariati 31
32 Aziende per forma conduzione Roma Capitale - Censimento Agricoltura FORMA DI CONDUZIONE Anno diretta del con TOTALE altra forma coltivatore salariati ,0 10,8 0,2 100, ,9 9,2 0,9 100, diretta del coltivatore con salariati altra forma FORMA DI CONDUZIONE 32
33 2 - Le coltivazioni Famiglia coltivazioni Sup Sup Differenze assolute Seminativi , , ,05 Coltivazioni legnose agrarie 1.798, , ,32 Orti familiari 44,69 53,24 8,55 Prati permanenti e pascolo 5.227, ,19 484,32 SAU , , ,24 Arboricoltura da legno 112,83 164,16 51,33 Boschi 9.726, ,42 132,39 Supeficie agraria non utilizzata 1.663, ,61 672,64 Altra Superficie 3.184, ,65-866,56 Superficie totale , , ,04 La superficie destinata alle coltivazioni legnose agrarie crescono in 10 anni del 78,5, segue in termini di crescita, l arboricoltura da legno che aumenta del 45,5. In aumento anche a superficie agraria non utilizzate che aumenta del 40,4. Diminuiscono solo le superfici destinate ad altro uso (fabbricati, cortili, strade etc.). Tra i seminativi prevalgono foraggere avvicendate e cereali per la produzione di granella; mentre tra le coltivazioni legnose agrarie l olivo e la vite. 33
34 Altre informazioni: I conduttori nell 87,2 sono residenti nel comune di Roma, gli altri comuni di provenienza più frequente sono Monte Porzio Catone (2,8) e Frascati (1,0). 34
35 Distribuzione delle aziende agricole secondo il municipio di localizzazione del centro aziendale MUNICIPIO del CA n. aziende 1 9 0, , , , , , , , , , , , , , , , , , ,6 Totale ,
36 %1 %2 %3 %4 %5 %6 %7 %8 %9 %10 %11 %12 %13 %15 %16 %17 %18 %19 %20 MUNICIPIO del CA n.d. azienda solo con allevamenti azienda solo con coltivazioni azienda con allevamenti e coltivazioni Totale 1 0,0 0,0 100,0 0,0 100,0 2 6,9 0,0 82,8 10,3 100,0 3 0,0 0,0 100,0 0,0 100,0 4 3,1 0,0 84,6 12,3 100,0 5 2,6 2,6 66,7 28,2 100,0 6 0,0 1,9 96,3 1,9 100,0 7 0,0 0,0 98,9 1,1 100,0 8 0,2 2,9 89,1 7,8 100,0 9 6,1 0,0 81,8 12,1 100,0 10 0,0 1,1 91,5 7,4 100,0 11 4,5 0,0 78,8 16,7 100,0 12 2,4 2,0 81,6 14,0 100,0 13 4,9 6,6 72,1 16,4 100,0 15 4,4 6,7 77,8 11,1 100,0 16 5,9 1,2 80,0 12,9 100,0 17 0,0 0,0 95,8 4,2 100,0 18 0,4 1,8 87,9 9,9 100,0 19 4,6 3,3 74,9 17,2 100,0 20 2,2 1,7 70,6 25,6 100,0 120,0 100,0 80,0 60,0 azienda solo con allevamenti azienda solo con coltivazioni 40,0 20,0 0,0 36
37 Localizzazione Terreni Localizzazione Terreni (%) MUNICIPIO Nel Comune del CA Fuori dal Comune del CA Totale Nel Comune del CA Fuori dal Comune del CA Totale 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 Localizzazione Terreni (%) Nel Comune del CA Localizzazione Terreni (%) Fuori dal Comune del CA ,8 22,2 100, ,6 3,4 100, ,0 0,0 100, ,2 10,8 100, ,0 41,0 100, ,0 0,0 100, ,0 0,0 100, ,9 13,1 100, ,0 0,0 100, ,8 3,2 100, ,9 6,1 100, ,4 5,6 100, ,2 9,8 100, ,6 4,4 100, ,6 2,4 100, ,0 0,0 100, ,2 1,8 100, ,3 2,7 100, ,6 4,4 100,0 Totale ,4 5,6 100,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,
38 MUNICIPIO del CA Tutto il valore della produzione finale AUTOCONSUMO Oltre il 50% del valore della produzione finale Il 50% o meno del valore della produzione finale Mancata risposta Totale Totale % 26,5 12,0 32,0 29,5 100,0 Il 38% consuma oltre il 50% della propria produzione 38
39 Genere del Conduttore N. % M ,6 F ,5 n.r ,9 Totale ,0 Circa un terzo dei conduttori è DONNA M F 39
40 Età conduttori n. % Under ,7 Over ,4 Mancanti 184 6,9 Totale ,0 Under 50 Over 50 40
41 Tipo di titolo di studio del conduttore n. % Fino alla scuola media inferiore ,0 Fino al Diploma ,2 Laurea o superiore ,8 Totale ,0 Fino alla scuola media inferiore Fino al Diploma Laurea o superiore 41
42 Conclusioni: Le sfide che il Sistema Agroalimentare Romano è chiamato a fronteggiare in futuro sono molto importanti. In primis, la necessità di affrontare la crescente pressione competitiva, dovuta allo sviluppo dei paesi emergenti e alla crescente domanda mondiale di alimenti, di energia, di mezzi di produzione, di materie prime, cui si aggiungono gli emergenti fenomeni di speculazione sui mercati finanziari, che aumentano la volatilità dei prezzi e l incertezza delle imprese agricole. In secondo luogo, l esigenza di contrastare gli effetti negativi sul settore primario causati dal crescente potere contrattuale dei soggetti posti a monte ed a valle della filiera, che erodono progressivamente il valore aggiunto dell agricoltura condizionandone drasticamente le scelte produttive. A livello macroeconomico, non accenna ad alleviarsi in Europa l epocale crisi economico-finanziaria che tante conseguenze negative ha fin ora prodotto in Italia, determinando una forte contrazione dei consumi interni nonché un forte orientamento al prezzo generato ed aggravato dal lungo ed insostenibile credit crunch nei confronti delle famiglie delle imprese. Al contempo, il drastico ridimensionamento delle risorse pubbliche disponibili, nazionali e comunitarie, minaccia di generare effetti deleteri sulla redditività del settore primario regionale, potenzialmente distruttivi per i comparti produttivi più dipendenti dalla componente pubblica(zootecnia da carne e da latte), per i quali occorrerà prevedere piani di ristrutturazione e/o riorganizzazione aziendale e produttiva. A questi fattori critici esogeni si aggiunge la forte spinta all urbanizzazione, causata dalla contemporanea presenza sul territorio di attività produttive e insediative fortemente competitive nell uso di risorse naturali, umane ed imprenditoriali. A tal proposito, le imprese agricole, in difesa dell interesse generale, dovranno attivarsi responsabilmente promovendo una gestione delle risorse socio-economiche ed ambientali, in ottemperanza alla legislazione comunitaria e nazionale, ma anche aderendo consapevolmente alla mission della nuova PAC Esse infatti dovranno rispettare gli impegni aggiuntivi dettati dalla condizionalità di base, quelli richiesti dal greening o dall adesione volontaria agli interventi per la conservazione dei beni pubblici, ambientali, energetici, culturali, sociali e territoriali, in un contesto di cambiamento climatico che sta generando fenomeni di dissesto idrogeologico e di concentrazione di siccità e piovosità, creando ulteriori elementi di incertezza per il sistema produttivo primario. Occorre, dunque, condividere con l Unione Europea l importanza attribuita alla politica agricola e ad uno sviluppo rurale rivolto sempre più all innovazione e alla competitività nel rispetto della sostenibilità e di un equilibrato sviluppo territoriale. 42
43 Occorre inoltre, credere nel ruolo strategico del settore primario e agroalimentare in un panorama geopolitico globale di medio-lungo periodo per continuare a difendere e garantire la food-security ed, al contempo aspirare a realizzare a sovranità alimentare dell Europa, preservando la capacità di esportazione sui mercati internazionali. Occorre, infine, credere nel ruolo svolto dall imprenditore agricolo quale principale soggetto gestore del territorio e delle sue risorse naturali e della vitalità socio-economica delle aree rurali. Oggigiorno, invece, degrado e dissesto in montagna e collina e peggiora la già grave situazione della pianura urbanizzata. In questo contesto l Agricoltura romana dovrebbe perseguire una crescita intelligente, con il quadro strategico e finanziario comunitario, nazionale e regionale e con gli obiettivi di sicurezza alimentare, di valorizzazione del ruolo del primario come fornitore di beni pubblici e creatore di uno sviluppo equilibrato ed inclusivo (tale da rendere il territorio attrattivo per la qualità della vita che esso offre ai suoi cittadini). Siffatta crescita dovrà risultare capace di aumentare la competitività, la produttività del lavoro, i redditi delle imprese, elevando la sensibilità ambientale degli agricoltori. La scarsità di risorse naturali e la sfida ambiziosa dello sviluppo rurale sostenibile comportano scelte strategiche necessariamente più attente, puntuali e selettive rispetto al passato, capaci di cogliere gli effettivi bisogni e di concentrarsi su iniziative innovative, in grado di impattare su un numero significativo di soggetti, superfici e territori e di massimizzare il valore aggiunto delle risorse pubbliche spese per favorire l espressione di tutte le potenzialità del sistema agroalimentare e rurale. L intervento pubblico, in conclusione, dovrà creare le condizioni per rafforzare il ruolo dell imprenditore agricolo, pur non potendo influire direttamente sulle dinamiche di mercato. Le priorità europee dovranno essere declinate in interventi specifici che tengano conto della realtà di contesto e di settore. Bisognerà cogliere le specificità delle diverse aree e delle diverse filiere, creando soluzioni differenti per rispondere, tuttavia, a necessità comuni. In pratica, occorrerà agire in modo differenziato e selettivo: Massimizzando l innovazione e l aggregazione a tutto campo per sviluppare un nuovo modello di imprenditorialità(professionale, competitiva e sostenibile); e in particolare nei territori periurbani la riqualificazione rurale del territorio tramite servizi e reti di vendita, nonché il recupero di strutture agricole di pregio e dei percorsi verdi, potrà garantire la redditività e attrattività. Strategie aziendali/ logica territorio/logica di filiere distrettuali. Dott. Agr. Paolo Gramiccia Dirigente U.O. Promozione dell Agricoltura 43
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