Un'agenda per nuove competenze e per l'occupazione Le regioni e le città contribuiscono alla formazione e a politiche attive del mercato del lavoro

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1 Convegno sul tema Un'agenda per nuove competenze e per l'occupazione Le regioni e le città contribuiscono alla formazione e a politiche attive del mercato del lavoro Apertura del convegno 28 febbraio 2012, ore Intervento di apertura della prima vicepresidente del Comitato delle regioni Mercedes Bresso CDR _00_00_TRA_DISC EN-MAR/Sab/fb IT

2 - 1 - Gentili invitati, Membri del Comitato delle regioni, Signore e Signori, è per me un piacere unirmi alla nostra ospite irlandese Pamela Kearns nel darvi il benvenuto a questo convegno sul tema Le regioni e le città contribuiscono alla formazione e a politiche attive del mercato del lavoro Si tratta del secondo convegno, in una serie di sette eventi organizzati dal Comitato delle regioni tra il 2012 e il 2013 e dedicati alle sfide e ai settori oggetto delle sette iniziative faro della strategia Europa Le conclusioni di questi convegni andranno ad alimentare il contributo del CdR alla valutazione intermedia della strategia 2020 e il Vertice europeo delle regioni e delle città. Il convegno di oggi verterà sul ruolo degli enti locali e regionali nell'incrementare le opportunità occupazionali, collegare più strettamente l'istruzione alle esigenze delle imprese e rendere l'offerta di competenze più aderente alla domanda. Nella situazione economica attuale, in cui l'obiettivo della strategia Europa 2020 di portare il tasso di occupazione nella fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni al 75 % appare come una meta lontana, non è ovviamente più possibile limitarsi a fare "ordinaria amministrazione". Soltanto lavorando insieme e imparando gli uni dagli altri possiamo compiere progressi significativi nel migliorare le prospettive occupazionali e ritrovare la via della crescita

3 - 2 - economica e del benessere sociale, e in questo senso la partecipazione e il contributo degli enti locali e regionali è un presupposto indispensabile per realizzare gli obiettivi della strategia Europa Non potrebbe esserci momento o luogo più opportuno di questo per il convegno di oggi. Sappiamo infatti che l'irlanda, in conseguenza della crisi economica e finanziaria che ha investito il mondo negli ultimi anni, ha dovuto affrontare tempi difficili, che hanno reso necessario il salvataggio del suo sistema bancario e hanno visto il disavanzo di bilancio impennarsi oltre il 13 % e la disoccupazione passare dal 4,2 % nel 2007 al 14,6 % nel febbraio Con l'aiuto del programma di salvataggio dell'unione europea, l'irlanda ha attuato una serie di dure, ma necessarie misure di austerità; il paese sta riacquistando credibilità sui mercati finanziari e cresce la sua capacità di far fronte al servizio del debito. Inoltre, il servizio irlandese per l'impiego - la Training and Employment Authority - ha introdotto una serie di buone pratiche in materia di politica dell'occupazione che potrebbero servire da esempio a molte altre agenzie per l'impiego nazionali, sia in Europa che altrove. L'Irlanda è certamente una dimostrazione del fatto che delle buone politiche, applicate con coraggio, danno risultati positivi e creano prospettive migliori per il futuro. In questo semestre di presidenza irlandese l'unione europea può trarre ispirazione da questa positiva energia celtica per compiere passi avanti, creando un quadro di

4 - 3 - riferimento più idoneo a migliorare le prospettive occupazionali sia nel presente che per l'avvenire. Non dimentichiamo poi che Dublino è anche la sede di EUROFOUND, la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro. Oggi alcuni di noi hanno avuto l'opportunità di incontrare il direttore di Eurofound, Juan Mendez-Valdes, e di partecipare a una discussione con il personale della Fondazione, mentre altri hanno scelto di visitare il Digital Hub di Dublino. I recenti lavori del Comitato delle regioni offrono un buon punto di partenza per i nostri dibattiti di oggi e di domani. Nella sessione plenaria di febbraio il CdR, in risposta a una consultazione della presidenza cipriota e alla comunicazione della Commissione Verso una ripresa fonte di occupazione, ha adottato il parere Il ruolo delle autorità locali e regionali nel promuovere la crescita e rafforzare la creazione di posti di lavoro. Il parere, che è stato adottato all'unanimità, evidenzia le responsabilità degli enti locali e regionali nell'attuazione delle politiche che riguardano l'occupazione, l'istruzione e la formazione. Sottolinea inoltre il collegamento tra il Patto per la crescita e l'occupazione e i programmi di promozione della crescita previsti dal quadro finanziario pluriennale (QFP) , a cominciare dalla rubrica 1 "Crescita sostenibile". A questo proposito, vorrei formulare alcune brevi osservazioni sull'accordo raggiunto al Consiglio europeo sul QFP, che prevede, per il periodo , 960 miliardi di EUR in stanziamenti di impegno e 908 miliardi di EUR in stanziamenti di pagamento. Questo

5 - 4 - bilancio rappresenta l'1 % della ricchezza collettiva, ossia il 3,4 % in meno rispetto alle prospettive finanziarie precedenti, e l'8 % in meno rispetto alle proposte iniziali della Commissione. Non si tratta certo del bilancio anticiclico di cui abbiamo bisogno. Malgrado la garanzia per i giovani che esso prevede sia importante, non so bene come potremmo gestire l'esplosione della disoccupazione giovanile in Europa con 6 miliardi di EUR. Inoltre, sono convinta che la spesa stanziata per il Fondo sociale europeo non sarà sufficiente a sconfiggere la crisi sociale. E perché il Fondo di adeguamento alla globalizzazione è così striminzito, in un periodo in cui le chiusure di stabilimenti e i licenziamenti sono un fatto quotidiano? Tornando ai nostri lavori, in linea con i suoi pareri e le sue risoluzioni precedenti, il Comitato delle regioni incoraggia gli Stati membri a tenere conto degli orientamenti della Commissione nei loro programmi di riforma e piani per l'occupazione nazionali, in particolare per quanto riguarda la flessicurezza, che rappresenta una sfida per il mercato del lavoro europeo. Bisogna provvedere a incoraggiare le forme di lavoro autonomo e le imprese individuali, specialmente la creazione di start-up da parte di giovani imprenditori. Infine, il CdR richiama l'attenzione sul ruolo svolto dalle Borse lavoro a livello nazionale e regionale e riconosce la funzione di partner come la rete Enterprise Europe (EEN) e le camere di commercio.

6 - 5 - Con queste mie considerazioni ho voluto offrire solo alcuni spunti. Sono certa che nei nostri dibattiti e seminari di questi giorni affronteremo uno spettro di questioni molto più vasto e mi auguro che apporteremo risposte utili e soluzioni. Signore e Signori, cedo ora la parola alla nostra ospite, Pamela Kearns, Cathaoirleach della regione di Dublino. Prego, Pamela. CDR _00_00_TRA_DISC EN-MAR/Sab/fb