REGOLAMENTO DIDATTICO
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- Marisa Sassi
- 7 anni fa
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1 REGOLAMENTO DIDATTICO Attualmente è in vigore il seguente regolamento approvato dal Consiglio della Scuola nella seduta del 22/09/ Ammissione alla Scuola 2. Lezioni 3. Laboratori 4. Seminari 5. Viaggio di studio 6. Scavi di Monte Sannace (Gioia del Colle, BA) 7. Esami di profitto 8. Esami finali di diploma 1. Ammissione alla Scuola. (dicembre precedente l a.a.) La prova d ammissione alla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell Università di Bari Aldo Moro consta di tre stadi, con selezione progressiva: - Un elaborato scritto su una traccia estratta su tre per ognuno dei tre indirizzi La traccia è di taglio necessariamente ampio, su argomenti di natura metodologica o relativo a temi e problemi di base nell ambito dei tre diversi indirizzi. - Un elaborato pratico, diversificato per ognuno dei tre indirizzi La prova consiste in riconoscimento, schedatura e rapida interpretazione di reperti o strutture o siti, di cui si proporranno ai candidati riproduzioni grafiche o fotografiche. La prova è funzionale a verificare la competenza specifica dei candidati nell indirizzo di interesse. - Una prova orale, articolata in: - discussione sugli elaborati La Commissione può chiedere al Candidato chiarimenti su alcuni passaggi dei suoi elaborati, nonché di illustrare con maggiori particolari alcuni aspetti delle tematiche trattate. - lettura e traduzione da una lingua straniera*
2 Il Candidato dovrà leggere correttamente e tradurre contestualmente un breve passo tratto da opere di argomento archeologico (monografie, manuali, contributi). * Le lingue previste nel Bando sono inglese, francese, tedesco; si terrà conto anche delle competenze effettivamente presenti nella Commissione giudicatrice. - lettura e traduzione da latino e da greco Il Candidato dovrà dimostrare di saper leggere correttamente e tradurre contestualmente testi in latino e in greco. Saranno utilizzati per la prova passi tratti da testi indicati anno per anno sul Sito web della Scuola. 2. Lezioni. (da febbraio a giugno) - la frequenza alle lezioni da parte degli Studenti è obbligatoria. La frequenza deve essere certificata attraverso la raccolta, da parte dei singoli Docenti, delle firme degli Studenti presenti. - Le lezioni hanno generalmente impianto seminariale. Per alcune discipline meno o affatto presenti nei curricula di formazione di laurea triennale e magistrale potrà essere necessaria una serie di incontri a carattere introduttivo e generale (se ne avverte la necessità, ad esempio, per le discipline epigrafiche, ma soprattutto per quelle giuridiche, economiche, scientifiche), seguite poi da esercitazioni pratiche di ricerca e studio, rivolte appunto all illustrazione in aula o in Laboratorio da parte di ogni Studente. - all inizio del ciclo di lezioni, ogni Docente presenta agli Studenti un programma scritto relativo alle tematiche che si intendono trattare, con l indicazione della bibliografia connessa. Si intende in tale modo ridurre al minimo i rischi, possibili nella prevista impostazione seminariale, di disomogeneità e dispersione. - il numero di ore delle lezioni è stabilito nell orario. Le eventuali riduzioni nella durata delle lezioni, causate da impegni istituzionali concomitanti e prevalenti, oppure da impedimenti o imprevisti, devono essere recuperate. Quando impossibilitati a presentarsi per le proprie lezioni, i Docenti devono avvisare il prima possibile (per posta elettronica o telefonicamente) gli Studenti iscritti al proprio corso.
3 - Al termine dei Corsi, gli Studenti potranno compilare un questionario di valutazione, al fine di migliorare la qualità e contribuire alla trasparenza della Istituzione. 3. Laboratori. I CFU relativi alle attività di Laboratorio devono essere conseguiti sia sui materiali dello scavo di Monte Sannace, sia su quelli pertinenti ad altri scavi dei Docenti della Scuola, che informeranno gli Studenti di tale opportunità all inizio dell attività didattica. Le attività di laboratorio sono finalizzate ad offrire agli Studenti la giusta preparazione ad uno studio corretto e ad una corretta pubblicazione dei reperti: pertanto, tali attività non si ridurranno alle sole - pur necessarie - attività di lavaggio e siglatura. Strutture: Laboratorio della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici (Palazzo Ateneo, I Piano) Laboratorio di Archeologia Medievale (Palazzo Ateneo, I Piano) Laboratorio di Paletnologia (Palazzo Ateneo, I Piano) Laboratorio di Archeologia del Dipartimento (plesso Santa Teresa dei Maschi, Borgo Antico) 4. Seminari Durante l anno accademico, la Scuola di Specializzazione organizza una serie di Seminari, invitando studiosi di altre Istituzioni (Università e Soprintendenze), ad illustrare argomenti di interesse dei tre indirizzi. I Seminari, aperti anche agli Studenti dei Corsi di Laurea triennale e magistrale, nonché ai dottorandi, sono obbligatori per gli Studenti della Scuola. Salvo occasionali impedimenti, sede dei Seminari della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici è l Auditorium dell attuale Dipartimento di Studi classici e cristiani, nel Borgo Antico. 5. Viaggio di studio (maggio-giugno)
4 Tra la fine di maggio e l inizio di giugno - ma non si escludono altri periodi - è di prassi la realizzazione di un viaggio di istruzione -a pagamento- per un minimo di 10 Studenti partecipanti. 6. Scavi di Monte Sannace (settembre-ottobre) La partecipazione alle indagini archeologiche dell insediamento di Monte Sannace, presso Gioia del Colle, che la Scuola di Specializzazione svolge dalla sua istituzione, per campagne della durata di sei settimane tra i mesi di settembre e ottobre, è obbligatoria per almeno uno dei due turni di tre settimane nell arco dell intero biennio di iscrizione alla Scuola. È vivamente consigliata la partecipazione degli Studenti agli altri cantieri di scavo condotti dai Docenti della Scuola. 7. Esami di profitto (entro il 30 ottobre) Si richiama l Art. 5, 8 dello Statuto della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell Università di Bari: Alla fine di ogni anno accademico lo specializzando deve sostenere un esame teorico-pratico per il passaggio all anno di corso successivo. La commissione d esame, di cui fanno parte il direttore della scuola e i docenti delle materie relative all anno di corso, esprime un giudizio globale sul livello di preparazione del candidato nelle singole discipline e valuta le attività pratiche prescritte per l anno di corso. Coloro che non superano detto esame potranno ripetere l anno di corso una sola volta. - Sono esclusi dall esame di profitto gli Studenti che non abbiano raggiunto il minimo di frequenza alle lezioni (2/3 del totale). - Ogni Studente, per ogni disciplina cui è iscritto, deve concludere positivamente entro la prima settimana di ottobre con il relativo Docente una prova - di prassi consistente in un elaborato scritto, ma non si esclude la possibilità di altre forme - la cui valutazione (insieme ai dati della frequenza alle lezioni) è riportata dal Docente alla Commissione d esame per la valutazione complessiva annuale che avrà luogo entro la fine del mese di ottobre. - Alla valutazione concorrono anche le attività pratiche svolte dagli Studenti, anche in ambiti esterni alla Scuola.
5 - La valutazione complessiva, espressa in cinquantesimi, contribuisce sostanzialmente sul voto di diploma. 8. Sedute di diploma (entro 30 aprile; entro 30 novembre). Ogni studente, dopo avere frequentato i corsi, superato positivamente gli esami e conseguiti i relativi CFU, deve presentare -come da nuovo ordinamento delle Scuole di Specializzazione in Beni Archeologici - una tesi di Diploma che deve presentare carattere di elaborato originale sotto forma di progetto scientifico-gestionale relativo, ad esempio, alla conoscenza integrata di un territorio, allo scavo, al restauro, alla valorizzazione di aree archeologiche, all allestimento museale di beni archeologici, alla promozione e comunicazione delle attività relative. L art. 6 dello Statuto della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell Università di Bari recita: Il diploma di specializzazione è conferito dopo il superamento di una prova finale che consiste nella discussione di un elaborato con caratteri di progetto scientifico-professionale (tesi di specializzazione), con giudizio che tiene conto anche delle valutazioni riportate negli esami annuali, nonché dei risultati delle eventuali valutazioni periodiche. I. Tempistica. - La tesi di Diploma, pur essendo ovviamente esito delle idee e delle attività del diplomando, deve essere il risultato di una stretta collaborazione con il docente Relatore, che deve poter seguire il lavoro dalla progettazione iniziale, nel suo svolgimento, fino alla redazione definitiva. - Almeno dalla metà del II anno di Corso, se non anche prima, gli studenti devono definire l argomento della propria tesi e conseguentemente iniziare la collaborazione con i propri Relatori. - Le sedute di diploma sono stabilite in numero di due: una entro il 30 novembre, l altra entro il 30 aprile. - Le date esatte delle sedute sono stabilite ogni anno dal Consiglio della Scuola con un anticipo di almeno 40 giorni (quindi, rispettivamente, entro la metà di ottobre ed entro la metà di marzo).
6 - Contestualmente, o comunque a breve termine, i Relatori indicano al Presidente i nomi dei propri diplomandi per la Seduta e propongono per tempo al Presidente i nomi dei rispettivi Correlatori. - Le tesi devono essere consegnate dai candidati al Relatore ed al Correlatore, nonché in Segreteria, almeno due settimane prima della data prevista per la seduta in cui si diplomeranno. II. Commissione. - La Commissione giudicatrice, di almeno 5 membri, è composta primariamente dal Presidente della Scuola, dai Relatori e Correlatori: in caso di necessità concorreranno alla composizione minima della Commissione altri Docenti della Scuola. - Gli eventuali Correlatori esterni all organico della Scuola devono essere strutturati in ruoli professionali di responsabilità in Enti connessi con la ricerca, la tutela, il restauro e la valorizzazione dei Beni Archeologici. III. Svolgimento della Seduta - Dopo brevi interventi di Relatore e Correlatore incentrati essenzialmente sulle motivazioni del proprio giudizio, la presentazione della tesi da parte del diplomando deve essere circostanziata e argomentata: ogni componente della Commissione ha successivamente facoltà di intervenire brevemente per richieste, proposte, osservazioni. - In caso di assenza dalla Seduta, relatori e correlatori devono inviare al Presidente della Scuola copia scritta del proprio intervento (max. una cartella), di cui il Presidente darà pubblica lettura. IV. Votazione - Per la definizione complessiva della votazione finale (espressa in cinquantesimi), si deve valutare il voto medio - fornito dall Ufficio competente- degli esami di profitto a conclusione del primo e del secondo anno; verificare la partecipazione del candidato ad attività di scavo archeologico (in primo luogo a quella dello scavo della Scuola a Monte Sannace); l attività nel Laboratorio della Scuola e presso altri Laboratori archeologici; il tirocinio presso altri Enti pubblici di tutela e valorizzazione dei Beni Archeologici; il curriculum vitae et studiorum.
7 - Al lavoro di tesi non devono essere assegnati più di 5/50 rispetto al voto medio degli esami di profitto, il 10% del totale: conseguentemente, alla votazione di 50/50 si può giungere se si arriva al diploma con un minimo di 45/50 pieni (44,6/50 non è sufficiente). - La proposta di lode deve essere avanzata dal Correlatore e deve essere accettata dalla Commissione all unanimità. - La lode può essere assegnata solo per lavori di candidati che giungono al diploma finale con una media minima di 47/50 pieni (ad esempio: 46,6/50 non è sufficiente). - La medesima lode può essere assegnata solo a lavori particolarmente meritevoli, per i quali è realistica, oltre che auspicabile, l ipotesi di una pubblicazione o di una applicazione a breve termine.
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