MINORI NELLA RETE. Il minore esposto alla pedo-pornografia su Internet

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1 MINORI NELLA RETE Il minore esposto alla pedo-pornografia su Internet Elisabetta Papuzza Dipartimento Programmi, Area Minori e Nuove Tecnologie Save the Children Italia Roma, 16 maggio 2006

2 Save the Children è la più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e la promozione dei diritti dei minori. Opera in oltre 100 paesi nel mondo con una rete di 27 organizzazioni nazionali.

3 Stop-It () dal 2002 lotta contro lo sfruttamento sessuale a danno dei minori su Internet e tramite Internet. Esso si avvale della collaborazione di una serie di partners E nodo italiano di INHOPE, la rete internazionale delle hotline E co-finanziato dall Unione Europea

4 Principali attività di Stop-It: Attività di raccolta di segnalazioni di materiale pedopornografico in Internet attraverso la hotline Attività di informazione e sensibilizzazione Attività di monitoraggio ed analisi della legislazione in materia Azione di advocacy presso le Istituzioni Attività di prevenzione

5 Il mandato ed il lavoro di Stop-It si fonda su: 1. il diritto alla protezione del minore da qualsiasi forma di sfruttamento sessuale (articolo 34 della Convenzione ONU sui diritti dell infanzia e dell adolescenza, 1989) 2. definizione di pedo-pornografia riportata nel Protocollo Opzionale sulla vendita di bambini, prostituzione infantile e pornografia infantile, ratificata dallo Stato Italiano nel 2002.

6 Nel Protocollo Opzionale il reato di pornografia infantile viene definito come ogni rappresentazione, con qualunque mezzo, di un bambino in attività sessuali esplicite, reali o simulate o qualunque rappresentazione degli organi sessuali di un bambino per scopi principalmente sessuali.

7 La nostra attenzione si rivolge al minore. Due tipologie di vittime: Il minore abusato sessualmente Il minore esposto alla pedo-pornografia su Internet

8 Dalla logica dei bisogni a quella dei diritti: L infanzia ha diritto ad un aiuto e ad una assistenza particolari (Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, Nazioni Unite, 1948) Il minore di 18 anni è soggetto di diritto, cioè detentore di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici, al pari degli adulti (Convenzione ONU sui Diritti dell Infanzia del 1989).

9 Il minore davanti alle Nuove Tecnologie ha un: Ruolo attivo Modo personale di sentire, pensare e comportarsi Ruolo decisionale nei tentativi di adescamento

10 Le Nuove Tecnologie facilitano l intimità e le confidenze che riguardano sfere private e sensibili quali la sessualità.

11 I bambini e ragazzi oggi sanno perfettamente destreggiarsi nelle Nuove Tecnologie.

12 Le Nuove Tecnologie non svolgono una funzione isolata rispetto al contesto in cui sono inserite Funzione sostitutiva Funzione integrativa

13 L esposizione a contenuti e contatti pedopornografici può avere pesanti conseguenze sul minore. L impatto tuttavia può variare in relazione ad una serie di fattori.

14 L inserto è: Guida per genitori ed educatori per orientare i propri bambini e ragazzi nel loro sviluppo psico-sessuale.

15 L inserto integra tre tipi di esperienze: 1. psicologi dell età evolutiva 2. esperti in tema di abuso sessuale 3. l attività quadriennale della hotline di Stop-It.

16 L inserto è strutturato in 3 parti: 1. Internet, la sua funzione ed il meccanismo di adescamento. 2. Lo sviluppo psicosessuale del minore. 3. Un vademecum di consigli utili

17 Inserto, in formato estraibile. L obiettivo è la diffusione: nelle scuole nelle associazioni di genitori tra i professionisti che operano con i minori.

18 Dalla sessualità vissuta come tabù alla sua liberalizzazione. Necessità di un percorso educativo da parte della famiglia, affinchè i figli affrontino la sessualità secondo tempi e modi adeguati all età.

19 Ogni bambino ha delle pulsioni sessuali; esse sono istintive e dirette esclusivamente verso le figure d attaccamento, cioè i genitori (complesso d Edipo). Ciò nonsignifica che il bambino sia in grado di sperimentare in modo attivo la sessualità.

20 Le fasi dello sviluppo psicosessuale: 1. Il bambino (3-5 anni - fase fallica o edipica) 2. Il bambino (6-10 anni - fase di latenza) 3. Il preadolescente (pubertà) 4. L adolescente

21 La prima fase pone le basi dello sviluppo psicosessuale e dalla sua evoluzione dipende l interiorizzazione di una regola fondamentale nella vita di ogni persona. Il tabù dell incesto è alla base non solo dell educazione sessuale ma di tutta l educazione di un individuo, della sua capacità di crescere e diventare col tempo un adulto equilibrato che sa controllare i propri istinti e seguire le regole di convivenza della società.

22 Il complesso edipico (prima fase): il bambino sviluppa verso il genitore del sesso opposto un attaccamento non solo affettivo ma anche fisico. Il bambino nutre verso il genitore del proprio sesso rivalità e ambivalenza.

23 In che modo il genitore può aiutare il bambino ad affrontare e superare questa situazione? Proteggere l intimità della coppia Trascendenza del sistema di regole familiari Coerenza educativa individuale e di coppia Modello educativo autorevole e comprensivo Affetto, guida e protezione Gratificazioni superiori alle frustrazioni

24 Educare alla sessualità: trasmettere alcune regole fondamentali Tabù dell incesto Divieto della sessualità fra consanguinei Divieto della sessualità fra non coetanei Rispetto per la persona Rispetto del consenso reciproco Rispetto delle modalità sessuali in base all età e alla maturità

25 Educare alla sessualità significa permettere al bambino di: Esprimere curiosità su tale argomento Entrare in contatto con le proprie emozioni e sensazioni ed esprimerle Scambiare effusioni con coetanei consenzienti secondo forme rigorosamente adeguate all età Ricevere spiegazioni, con parole e rappresentazioni adeguate all età, sui comportamenti sessuali che egli osserva nella quotidianità.

26 Grazie per l attenzione!

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