LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE

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1 Progetto Competenze In Rete PON Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza Asse E Capacita istituzionale - Obiettivo specifico 5.1 LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE

2 Cosa significa Comunicare La radice del termine comunicare risale ai verbi: greco koinòo (rendo comune) e koinonéo (partecipo) entrambi legati all idea della koiné (comunità) latino cum- moenia (scambio di doni all interno delle mura comuni) Mettere in comune con un altro un oggetto, il messaggio, che può essere una parola, un gesto, un emozione... L etimologia mette in evidenza un termine della comunicazione che è spesso in secondo piano nella nostra cultura: lo spazio comune del noi

3 Immagine e comunicazione La nostra immagine è comunicazione Non si può non comunicare Non esiste una comunicazione verbale isolata: è sempre accompagnata dalla comunicazione non verbale Raramente siamo consapevoli della nostra comunicazione non verbale: tuttavia essa colpisce per prima il nostro interlocutore

4 Immagine e comunicazione Non esiste una immagine ideale Una buona immagine è quella che meglio serve a realizzare nostri progetti personali e professionali L immagine personale influenza gli altri e insieme ci protegge

5 Cosa significa Comunicare Comunicare un messaggio vuol dire: sostenerlo davanti agli altri prendersi cura di come gli altri lo percepiranno

6 Gli elementi della comunicazione

7 La distorsione della comunicazione Il fatto che un emittente ed un ricevente avviino un processo di comunicazione, non garantisce che i messaggi arrivino in maniera coerente con le intenzioni ed i significati che ciascun soggetto vuole mettere all interno della comunicazione.

8 Concetti di base di comunicazione TRAPPOLE DELLA PERCEZIONE Cosa vedete?

9 La distorsione della comunicazione Ciò che trattiene 10% Ciò che egli comprende 20% Ciò che egli ascolta 40% Ciò che l altro sente 60% Ciò che si dice 80% Ciò che si vuole dire 100%

10 Il feedback Per controllare e attenuare gli effetti della distorsione del messaggio nel processo comunicativo è essenziale dare e richiedere dei feedback all interlocutore. Questo permette di: migliorare la comprensione del messaggio creare un clima relazionale aperto e collaborativo.

11 Gli assiomi della comunicazione 1. È impossibile non comunicare 2. Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto ed uno di relazione 3. Il linguaggio umano è sia verbale sia non verbale 4. I modelli di relazione possono essere sia simmetrici, sia complementari 5. La relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione fra gli interlocutori

12 La definizione della relazione Il messaggio nei confronti dell interlocutore può essere di: CONFERMA: tu vali RIFIUTO tu non vali DISCONFERMA tu per me non esisti

13 Dimensioni della comunicazione Verbale Area informazioni Non verbale Paraverbale Area relazione

14 Quando gli occhi dicono una cosa e la lingua un altra, la persona accorta crede al messaggio dei primi Emerson, The Conduct of Life (1860)

15 La comunicazione non verbale Look Gestualità Prossemica Postura Voce: tono, volume, ritmo Mimica facciale

16 La comunicazione assertiva E possibile avere delle indicazioni interessanti circa le modalità di influenzamento di ognuno analizzando le relazioni interpersonali secondo due dimensioni: Il grado di apertura o trasparenza di un individuo verso gli altri Il livello di considerazione per un altro o altri individui

17 Apertura o trasparenza di un individuo verso gli altri Capacità di un individuo di rendere visibili pensieri, reazioni, sentimenti, esperienza passata agli altri Alcune persone si aprono molto poco, giocando le loro carte strette al petto, altri dimostrano maggiore disponibilità a rivelare se stessi

18 Considerazione per un altro o altri individui La volontà di un individuo di accordare agli altri i medesimi diritti che accorda a se stesso Alcuni hanno poco rispetto per le opinioni, i sentimenti e le reazioni degli altri Alcuni hanno un moderato grado di rispetto Altri difendono e cercano di salvaguardare con forza i diritti degli altri come fanno per i loro

19 Dalla combinazione di queste due dimensioni comportamentali scaturiscono i quattro stili di influenza interpersonale:

20 Considerazione e apertura di sé COMPORTAMENTO AGGRESSIVO DIRETTO I miei diritti e bisogni devono prevalere COMPORTAMENTO ASSERTIVO Tutti e due abbiamo diritti e bisogni in pari misura COMPORTAMENTO AGGRESSIVO INDIRETTO Non sono sicuro dei miei diritti ma non considero quelli altrui COMPORTAMENTO PASSIVO I diritti e bisogni altrui hanno precedenza sui miei basso Considerazione e ascolto degli altri alto

21 COMPORTAMENTO AGGRESSIVO DIRETTO Risulta quando un individuo usa un alto grado di franchezza curandosi poco dei pensieri e dei sentimenti altrui Il comportamento aggressivo può essere definito come comportamento prepotente, energico, accentratore Una persona che è aggressivamente ostile può essere molto offensiva, minacciosa e autoritaria

22 COMPORTAMENTO AGGRESSIVO INDIRETTO Risulta quando un individuo non ha sicurezza in se stesso e non esprime i propri sentimenti e tuttavia contemporaneamente non è disponibile e non tiene in conto le altre persone Un aggressivo indiretto trova vie sotterranee per convogliare le sue reazioni e i suoi sentimenti. Per esempio, un manager può escludere un collaboratore non soddisfacente da riunioni critiche mandandolo a fare un altro lavoro

23 Né l aggressivo diretto né l aggressivo indiretto danno agli altri molta considerazione La differenza tra i due comportamenti è nel modo di fare: uno è chiaramente ostile e indifferente con gli altri, l altro è mascherato e più sfuggente

24 COMPORTAMENTO PASSIVO Risulta quando un individuo sfugge il confronto. L individuo passivo trascura i propri bisogni e sentimenti nel tentativo di soddisfare i bisogni e sentimenti degli altri. Come risultato egli tende ad avere bassa autostima, frustrazione e qualche volta a provare risentimento

25 COMPORTAMENTO ASSERTIVO Risulta quando un individuo è rispettoso dei diritti degli altri e nel contempo è rispettoso verso se stesso. E inoltre capace di comunicare i propri pensieri e sentimenti senza intaccare i diritti e la dignità altrui.

26 Burrey-Allen definisce l assertività come: Un approccio basato su un comportamento attivo piuttosto che reattivo Un atteggiamento che enfatizza la natura positiva di se stessi e degli altri Una modalità di interagire attraverso cui un individuo sostiene i propri diritti senza negare i diritti altrui e senza provare, nel fare ciò, sentimenti di ansietà o di colpa Un atteggiamento non giudicante che diminuisce l uso delle etichette, degli stereotipi e dei pregiudizi Una modalità comunicativa delle opinioni e dei sentimenti anche negativi chiara, diretta, senza assumere toni minacciosi, aggressivi

27 Chiarezza suggerimenti

28 Chiarezza, semplicità, essere diretti e persuasivi : suggerimenti Chiarezza Far emergere il punto centrale dell argomento Fare esempi concreti che rimandano da evidenze, a fatti Collegarsi all esperienza diretta dell ascoltatore Esprimersi con parole semplici e concrete Distinguere il punto centrale che si vuole sostenere dallo sfondo, da altri elementi della situazione Collegare il punto centrale ad altri punti che si vogliono trattare Mettere in priorità le cose da dire Collegare tra loro i concetti Far emergere il valore, l importanza del tema che si vuole comunicare Usare linguaggio non verbale e para verbale coerente

29 Chiarezza, semplicità, essere diretti e persuasivi : suggerimenti Semplicità Definire il punto centrale, limitarsi a comunicare poche cose alla volta Usare un linguaggio aderente a quello dell interlocutore Usare poche parole Essere diretti e lineari Chiudere ogni argomento aperto senza aprire rami successivi Verificare la comprensione con l osservazione e le domande di verifica Usare linguaggio non verbale e para verbale coerente

30 Per catturare l attenzione Inizia il discorso con un idea ricca, stimolante Sorprendi, con una battuta, con l ironia.. Muoviti, usa il corpo e il movimento, la mimica.. Usa immagini, metafore Usa esempi, fatti legati all esperienza diretta di chi ascolta Collegarti alle aspettative di chi ascolta Trasmetti passione, usa le tue emozioni Parla sempre a tutti..

31 Per mantenere l attenzione Varia il ritmo del discorso, il tono, il volume della voce.. Sorprendi gli interlocutori con idee stimolanti, umorismo Collegati all attualità e all esperienza di chi ascolta Fai esempi concreti Usa immagini Usa lo sguardo. Guarda sempre tutti Esprimi le tue emozioni

32 Alcune indicazioni introduci il tema: delimitare e definire il campo di intervento; disegnare una mappa ideale in cui l'intervento si colloca; mettere a proprio agio se stessi e gli interlocutore usa un linguaggio semplice e comprensibile (linguaggi specialistici e gergali sono spesso barriere) usa adeguatamente i supporti preparati stimola eventuali interventi ascolta chi parla in pubblico deve essere prima di tutto un buon ascoltatore non eludere le domande

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