MUNICIPIO ROMA XI PDP - GESTIONE PATRIMONIO IMMOBILIARE
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2 Direzione Tecnica U.O. Manutenzione e Patrimonio MUNICIPIO ROMA XI PDP - GESTIONE PATRIMONIO IMMOBILIARE MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMMOBILI MUNICIPIO XI ADEGUAMENTO FUNZIONALE EX SCUOLA QUARTARARO 2 fase via della Magliana Roma PROGETTO DEFINITIVO PRIME INDICAZIONI E MISURE FINALIZZATE ALLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA Roma, Dicembre 2015 Il Direttore della Direzione Tecnica Ing. Luciano Belardi Il Progettista.. Telefono Fax
3 PREMESSA Il Piano di Sicurezza e Coordinamento dovrà essere redatto in conformità a quanto previsto dall art. 100 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.. I Piani di Sicurezza e Coordinamento sono documenti complementari al progetto esecutivo che prevedono l organizzazione delle lavorazioni atta a prevenire o ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori. La loro redazione comporterà con riferimento alle varie tipologie di lavorazioni, l individuazione, l analisi e la valutazione e i rischi intrinseci al particolare procedimento di lavorazione. Le prime indicazioni e disposizioni per la stesura del Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) riguardano principalmente: - Il metodo di redazione; - Gli argomenti da trattare; Sono inoltre riportate le prime indicazioni sulla redazione del Fascicolo dell Opera per la manutenzione delle opere previste in progetto. Per quanto riguarda l applicazione del D.Lgs 81/2008 e s.m.i., dovranno essere individuate, in sede di progettazione esecutiva relativamente alle materie di sicurezza, le figure del committente, del responsabile dei lavori, del coordinatore della progettazione e del coordinatore dei lavori. Successivamente nella fase di progettazione esecutiva, tali indicazioni dovranno essere approfondite, anche con la redazione di specifici elaborati, fino alla stesura finale del Piano di Sicurezza e Coordinamento e del Fascicolo dell Opera così come previsto dalla vigente normativa. IL METODO Lo schema da utilizzare per redigere il Piano di Sicurezza e Coordinamento è il seguente: - Parte prima Prescrizioni e Principi di carattere generale ed elementi per l applicazione e gestione del PSC; - Parte seconda Elementi costitutivi del PSC per fasi di lavoro; Nella prima parte del PSC dovranno essere trattati gli argomenti che riguardano le prescrizioni di carattere generale, anche se concretamente legati al progetto che si deve realizzare. Queste prescrizioni dovranno essere considerate come un Capitolato Speciale della sicurezza proprio del cantiere e dovranno adattarsi di volta in volta alle specifiche esigenze dello stesso durante l esecuzione. Telefono Fax di 10
4 Nella seconda parte del PSC dovranno essere trattati gli argomenti che riguardano il Piano dettagliato della sicurezza per Fasi di lavoro che nasce da un programma di esecuzione dei lavori, che naturalmente va considerato come un ipotesi attendibile ma preliminare di come verranno poi eseguiti i lavori dall impresa. Al crono programma con diagramma di Gantt ipotizzato dovranno essere collegate delle procedure operative per le Fasi più significative dei lavori e delle schede di sicurezza collegate alle singole fasi lavorative programmate con l intento di evidenziare le misure di prevenzione dei rischi simultanei risultanti dall eventuale presenza di più imprese e di prevedere l utilizzazione di impianti comuni, mezzi logistici e di protezione collettiva. Il PSC deve contenere altresì, tutte le indicazioni necessarie per la corretta redazione del Piano Operativo di Sicurezza (POS) e la proposta di adottare delle schede di sicurezza per l impiego di ogni singolo macchinario tipo, che saranno comunque allegate al PSC in forma esemplificativa e non esaustiva. DESCRIZIONE DELL OPERA Il progetto per l adeguamento funzionale della ex Scuola Media Quartararo in via della Magliana 269, prevede i seguenti interventi: lavori edili per la funzionalità degli uffici compresi gli adeguamenti antincendio necessari per rendere autonomo il piano dal resto dell edificio inutilizzato con i necessari interventi ai sensi del DM del 22 febbraio 2006 Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio di edifici e/o locali destinati ad uffici (sostituzione porte REI, realizzazione filtri di compartimentazione per i corpi scala interni, tramezzature REI e protezioni strutture murarie esistenti con pannelli con caratteristiche REI); Interventi volti al rispetto della vigente normativa Dlgs 81/2008 per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, Ripristino servizi igienici; abbattimento barriere architettoniche; Revisione completa della parte impiantistica (idraulica ed elettrica); realizzazione di un nuovo impianto di condizionamento; Predisposizioni per la distribuzione delle linee elettriche e dati per le singole postazioni di lavoro individuazione di locale tecnico/armadio rack/server; Interventi di riparazione e ripristino di revisione/sostituzione infissi ed eventuali nuove forniture; Interventi di sistemazioni esterne, verifica accesso pedonale e accesso carrabile, accesso dipendenti e accesso del pubblico sistemi di apertura dei cancelli; Telefono Fax di 10
5 REDAZIONE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Il Piano di Sicurezza e Coordinamento sarà costituito da: Relazione tecnica; Individuazione delle fasi del procedimento attuativo; Valutazione dei rischi in rapporto alla morfologia del sito; Pianificazione e programmazione delle lavorazioni. Relazione tecnica La relazione tecnica deve contenere le coordinate e la descrizione dell intervento e tutte le notizie utili alla definizione dell esecuzione dell opera. Individuazione delle fasi del procedimento attuativo Il Piano di Sicurezza e Coordinamento dovrà contenere l individuazione delle fasi del procedimento attuativo mediante individuazioni delle caratteristiche delle attività lavorative con la specificazione di quelle critiche e la stima della durata delle lavorazioni. Valutazione dei rischi in rapporto alla morfologia del sito L analisi dei rischi legata alle fasi di lavoro che si prevede siano applicate in cantiere, costituisce un aspetto fondamentale del Piano, pertanto si procederà alla definizione delle necessarie azioni da intraprendere nelle lavorazioni. A tal fine, il Piano di Sicurezza e Coordinamento, prevederà in modo particolareggiato l organizzazione ed i sistemi propri della produzione ed esecuzione dell opera con le relative modalità operative. Il Piano di Sicurezza e Coordinamento riporterà una dettagliata analisi di tutti i settori lavorativi che si svolgeranno per la realizzazione dell opera nel suo complesso, con esame dei processi di costruzione (settori operativi) e di esecuzione (operativi elementari). A valle del processo d individuazione delle fasi lavorative, saranno evidenziati i rischi prevedibili e, quindi, le misure di prevenzione da adottare per il mantenimento delle condizioni di sicurezza in cantiere. L obiettivo della valutazione dei rischi, è di consentire al datore di lavoro di prendere tutti i provvedimenti necessari per salvaguardare la sicurezza dei lavoratori, sulla base dell individuazione dei possibili rischi. Pianificazione e programmazione delle lavorazioni Telefono Fax di 10
6 Verrà redatto il programma dei lavori (Diagramma di Gantt) al fine di definire gli archi temporali di ciascuna fase di lavoro e, quindi, le contemporaneità tra le fasi in modo da individuare le necessarie azioni di coordinamento tenendo presente la possibilità che alcune fasi di lavoro possono essere svolte da imprese diverse. Si procederà inoltre alla valutazione dei seguenti Elementi Generali del Piano: 1. Modalità da seguire per l individuazione del cantiere; 2. Impianti elettrico, dell acqua, del gas; 3. Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche; 4. Misure generali di protezione contro il rischio di seppellimento negli scavi; 5. Misure generali di protezione contro il rischio di caduta dall alto; 6. Disposizioni relative alla consultazione dei rappresentanti per la sicurezza; 7. Disposizioni per il coordinamento dei Piani Operativi con il Piano di sicurezza. A corredo del Piano di Sicurezza e Coordinamento si redigerà il Fascicolo con le Caratteristiche dell opera, eventualmente corredato dal Fascicolo della Manutenzione. Il Piano potrà anche contenere la Valutazione del Rumore, ovvero del Livello di esposizione personale al rumore di un lavoratore o di un gruppo di lavoratori omogenei (Lep) L ultima fase del Piano sarà costituita dalla Stima dei Costi della sicurezza, che vanno previsti per tutta la durata delle lavorazioni e sono costituti dai costi: a) degli apprestamenti previsti nel PSC; b) delle misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale eventualmente previsti nel PSC per lavorazioni interferenti; c) degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti antincendio, degli impianti di evacuazione fumi; d) dei mezzi e servizi di protezione collettiva; e) delle procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza; f) degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti; g) delle misure di coordinamento relative all uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. Telefono Fax di 10
7 MISURE GENERALI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE L'organizzazione di cantiere sarà coordinata in funzione dell'avanzamento del cantiere stesso. Le regole disciplinari per il personale per la regolamentazione degli accessi e della circolazione dei mezzi e dei dispositivi di protezione individuale saranno regolamentate dai coordinatori. Cartellonistica e segnaletica di cantiere All ingresso del cantiere sarà apposta idonea cartellonistica e segnaletica di sicurezza di avvertimento. Servizi igienico assistenziali I necessari servizi igienico assistenziali saranno messi a disposizione dalle strutture oggetto degli interventi. Servizi sanitari e pronto intervento Per quanto riguarda i servizi sanitari, è prevista una cassetta di pronto soccorso contenente i presidi sanitari indispensabili per le prime cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso. Esercizio delle macchine Tutti i mezzi e le attrezzature saranno utilizzati e manutenuti secondo le istruzioni fornite dal fabbricante e sottoposte alle verifiche della normativa vigente al fine di controllarne l'efficienza e le condizioni di sicurezza nel corso del tempo. Le modalità di esercizio delle macchine saranno oggetto di specifiche istruzioni, notificate al personale addetto precedentemente identificato e a quello eventualmente coinvolto, anche a mezzo di avvisi collettivi affissi in cantiere. Informazione e formazione Tutti i lavoratori saranno informati sui rischi principali della loro attività attraverso una specifica attività di informazione-formazione promossa e attuata dall'impresa con l'eventuale ausilio degli organismi paritetici (es. distribuzione opuscoli e conferenze di cantiere). All'attività sopraindicata concorrerà anche la divulgazione del contenuto del piano e degli altri documenti aziendali inerenti la sicurezza degli addetti (es. manuali d'uso e manutenzione delle attrezzature e dei D.P.I., istruzioni per gli addetti, ecc.). Dispositivi di protezione individuale Telefono Fax di 10
8 In relazione alle attività previste in fase progettuale, si definisce - a titolo indicativo e non esaustivo la dotazione di ciascun lavoratore. In tal caso si riporta l equipaggiamento rapportato alle attività da svolgere come indicato nell Allegato VIII del D. Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81: Telefono Fax di 10
9 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLA TESTA Elmetti di protezione DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO Occhiali di protezione, visiere o maschere di protezione DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE MANI E DELLE BRACCIA Guanti DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEI PIEDI E DELLE GAMBE Scarpe di sicurezza ATTIVITA - Lavori edili, soprattutto lavori sopra, sotto o in prossimità di impalcature e di posti di lavoro sopraelevati, montaggio e smontaggio di armature, lavori di installazione e di posa di ponteggi e operazioni di demolizione. ATTIVITA - Lavori di saldatura, molatura e tranciatura - Lavori di mortasatura e di scalpellatura ATTIVITA Guanti - Saldatura - Manipolazione di oggetti con spigoli vivi, esclusi i casi in cui sussista il rischio che il guanto rimanga impigliato nelle macchine - Lavori su impianti elettrici ATTIVITA - Lavori in calcestruzzo e in elementi prefabbricati con montaggio e smontaggio di armature. - Lavori in cantieri edili e in aree di deposito. - Lavori su ponti d acciaio, opere edili in strutture di grande altezza, piloni, torri, ascensori e montacarichi, costruzioni idrauliche in acciaio, altiforni, acciaierie, laminatoi, grandi contenitori, grandi condotte, gru, caldaie e impianti elettrici. I mezzi personali di protezione avranno i necessari requisiti di resistenza e idoneità e saranno mantenuti in buono stato di conservazione. Tutti i dispositivi di protezione individuale devono essere muniti del contrassegno CE, comprovante l avvenuta certificazione da parte del produttore. Gli addetti al cantiere saranno provvisti in dotazione personale di elmetto, guanti e calzature di sicurezza durante tutte le fasi lavorative, e cuffie per le mansioni che lo richiedono. ATTIVITA DI COORDINAMENTO L impresa sarà tenuta a comunicare il proprio responsabile della sicurezza, nominato ai sensi D. Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81, che costituirà il referente durante il coordinamento della sicurezza in fase di lavorazione. Telefono Fax di 10
10 Prima dell'inizio di qualsiasi attività lavorativa, il Coordinatore per la sicurezza in fase esecutiva, organizzerà un incontro a cui parteciperanno i responsabili e tutte le maestranze di cui si prevede la presenza, per informare sui rischi principali. Il responsabile della sicurezza sarà tenuto a far rispettare tutte le procedure di sicurezza e a fare utilizzare tutti gli apprestamenti antinfortunistici alle proprie maestranze. RISCHI PRINCIPALI E MISURE DI PROTEZIONE E PREVENZIONE L'impianto di terra dovrà essere realizzato in modo da garantire la protezione contro i contatti indiretti: a tale scopo si costruirà l'impianto coordinandolo con le protezioni attive presenti (interruttori e/o dispositivi differenziali) realizzando, in questo modo, il sistema in grado di offrire il maggior grado di sicurezza possibile. L'impianto di messa a terra, inoltre, dovrà essere realizzato ad anello chiuso, per conservare l'equipotenzialità delle masse, anche in caso di taglio accidentale di un conduttore di terra. Qualora sul cantiere si renda necessario la presenza anche di un impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, allora l'impianto di messa a terra dovrà, oltre ad essere unico per l'intero cantiere, anche essere collegato al dispersore delle scariche atmosferiche. Nel distinguere quelle che sono le strutture metalliche del cantiere che necessitano di essere collegate all'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche da quelle cosiddette autoprotette, ci si dovrà riferire ad un apposito calcolo di verifica, eseguito secondo le vigenti norme CEI. Nel cantiere sarà necessaria la presenza di alcuni tipi di impianti, essenziali per il funzionamento del cantiere stesso. A tal riguardo andranno eseguiti secondo la corretta regola dell'arte e nel rispetto delle leggi vigenti (d.m. 37/2008, ecc.) l'impianto elettrico per l'alimentazione delle macchine e/o attrezzature presenti in cantiere, l'impianto di messa a terra, l'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche. Tutti i componenti dell'impianto elettrico del cantiere (macchinari, attrezzature, cavi, quadri elettrici, ecc.) dovranno essere stati costruiti a regola d'arte e, pertanto, dovranno recare i marchi dei relativi Enti Certificatori. Inoltre l'assemblaggio di tali componenti dovrà essere anch'esso realizzato secondo la corretta regola dell'arte: le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola d'arte. In particolare, il grado di protezione contro la penetrazione di corpi solidi e liquidi di tutte le apparecchiature e componenti elettrici presenti sul cantiere, dovrà essere: - non inferiore a IP 44, se l'utilizzazione avviene in ambiente chiuso (CEI 70.1 e art.267 D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.168); Telefono Fax di 10
11 - non inferiore a IP 55, ogni qual volta l'utilizzazione avviene all'aperto con la possibilità di investimenti da parte di getti d'acqua. Inoltre, tutte le prese a spina presenti sul cantiere dovranno essere conformi alle specifiche CEE Euronorm (CEI 23-12), con il seguente grado di protezione minimo IP 44, contro la penetrazione di corpi solidi e liquidi, IP 67, quando vengono utilizzate all'esterno. STIMA SOMMARIA DEI COSTI DELLA SICUREZZA Ad una prima sommaria stima, il costo presunto per gli adempimenti da parte dell Impresa Appaltatrice (ai sensi del D.Lgs. n 81 del 9 Aprile 2008) è pari a 9.850,97. Telefono Fax di 10
12 Direzione Tecnica U.O. Manutenzione e Patrimonio MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMMOBILI MUNICIPIO XI ADEGUAMENTO FUNZIONALE EX SCUOLA QUARTARARO 2 fase Via della Magliana Roma OP CUP J84H Planimetria di Cantiere All. Piano di Sicurezza e Coordinamento Agg. 25/05/2016 Il Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione Arch. Egidio Nencha
13 OP CUP J84H PIANO DI SUCUREZZA E COORDINAMENTO - Agg. 25 maggio 2016 Planimetria di Cantiere U.O. Manutenzione e Patrimonio Servizio Manutenzione del Patrimonio Telefono Fax pag. 2 di 2
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