Dalla trasmissione di informazioni alla costruzione di conoscenza: un review della letteratura
|
|
- Valentina Mariana Di Matteo
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università degli Studi di Bari Facoltà di Scienze della Formazione Dalla trasmissione di informazioni alla costruzione di conoscenza: un review della letteratura di Sara Quaranta Relatore: prof.ssa Stefania Cucchiara A. A
2 INTRODUZIONE La scuola di oggi si trova al centro di sollecitazioni e cambiamenti. Per questo motivo, seppur in maniera non esaustiva, l obiettivo della mia tesi è ripercorrere l evoluzione del modo di intendere l apprendimento. Nel primo capitolo intendo specificare cosa vuol dire apprendere. L'apprendimento è un processo naturale con cui l'individuo persegue obiettivi per lui/lei significativi: è attivo, volontario e mediato internamente. L apprendimento è un processo complesso che si attua nel tempo e che investe la sfera cognitiva, meta cognitiva e affettiva. Per apprendimento, quindi, non si intende solo l acquisizione di nuove conoscenze ma anche lo sviluppo di abitudini, valori e comportamenti. A tal proposito mi sono soffermata sulla distinzione tra apprendimento in famiglia, definito intuitivo, in quanto fondato sul criterio della curiosità e in cui il soggetto prova piacere nella comprensione immediata, ma che tuttavia è occasionale e disorganizzato, e l apprendimento scolastico che è, al contrario, intenzionalmente orientato all acquisizione di conoscenze e capacità. 2
3 Il compito degli insegnanti è trovare le strategie adatte per motivare i propri alunni ad apprendere, in quanto un elemento importante per il raggiungimento di obiettivi scolastici è proprio la motivazione, intesa come il grado di serietà con cui lo studente tenta di affrontare gli impegni scolastici avendo come scopo quello di padroneggiare e poi verificare le proprie conoscenze e abilità. Un elemento innovativo, introdotto nel contesto scolastico intorno agli anni Ottanta, è lo sviluppo di tecnologie didattiche, che hanno come fine ultimo quello di migliorare l apprendimento degli allievi. L obiettivo per la scuola è stare al passo con i cambiamenti sociali, di tenere in considerazione l ambiente esterno per formare i futuri cittadini. Nel secondo capitolo ho voluto mettere in evidenza come il concetto di apprendimento sia un concetto dinamico evolutosi nel tempo grazie al contributo di diverse scuole di pensiero. L evoluzione di tale concetto ha visto susseguirsi tra grandi paradigmi teorici che sono: il comportamentismo, il cognitivismo e il costruttivismo. Il comportamentismo, che vede come pioniere Watson, intende studiare il comportamento osservabile e oggettivo dell individuo. L idea è abbandonare la psicologia tradizionale, che intendeva 3
4 studiare la psiche, e rifarsi ad un modello che prende in considerazione il rapporto tra Stimolo (S) e Risposta (R). L apprendimento si realizza attraverso il condizionamento, o meglio, la connessione fra due stimoli quello condizionato e quello incondizionato. I condizionamenti possono essere classico (Pavlov) ed operante (Skinner). Nel condizionamento classico colui che apprende è colui che da una risposta e che viene ricompensato o punito per aver reagito alla presenza di uno stimolo. Il condizionamento operante, invece, si verifica quando viene rinforzata una risposta ad uno stimolo, ciò vuol dire che una la risposta avrà maggiore probabilità a verificarsi. Il cognitivismo, inizia a prendere forma negli anni 60, e si occupa della mente e dei processi che ne scandiscono l attività. I cognitivisti ritengono di poter trarre informazioni sui processi intellettivi attraverso le risposte che gli individui danno ai diversi stimoli. Tra i protagonisti del cognitivismo abbiamo Tolman, il quale sostiene che l apprendimento non si risolve in una semplice associazione di tipo stimolo-risposta, ma si configura in termini di raggiungimento di una meta (comportamentismo finalistico). Contemporaneamente a Tolman, in Germania si diffonde la psicologia della Gestalt per la 4
5 quale ogni entità è percepita come un tutto in cui le parti sono dinamicamente collegate le une alle altre fino a formare una totalità. Il padre fondatore di questa corrente fu Wertheimer con la ricerca sul fenomeno phi. Successivamente alla Gestalt, in Svizzera, Piaget si occupa dello sviluppo del pensiero del bambino. Piaget intende dimostrare che il bambino non è un individuo passivo ricettore di influenze, ma che il suo sviluppo cognitivo si basa sull evoluzione di diversi fasi e schemi nel bambino. Infine, occorre citare Bandura e la sua teoria sociocognitiva, secondo la quale gli esseri umani apprendono dai loro simili attraverso l osservazione degli altrui comportamenti. Questo tipo di apprendimento è conosciuto come imitazione e si verifica quando gli individui osservano e imitano il comportamento altrui. Il cognitivismo si rivolge allo studio dei processi mentali, ma ha avuto il limite di aver continuato a studiarli in laboratorio. Il costruttivismo si fa strada intorno agli anni 80. Il paradigma costruttivista considera la conoscenza come un prodotto che può essere socialmente costruito; il soggetto costruisce conoscenza all interno di una comunità di interpreti, si inizia, dunque, a parlare di co-costruzione della conoscenza. All interno del pensiero 5
6 costruttivista l apprendimento è attivo, collaborativo, situato e la valutazione è integrata nel compito. La conoscenza è un prodotto di negoziazione sociale, ossia il risultato dell interazione con gli altri, con la cultura che ci circonda. L avvento delle tecnologie di rete favorisce modelli didattici centrati sulla costruzione collaborativa della conoscenza con e attraverso la tecnologia, e si sottolinea in tal modo il ruolo attivo dell allievo a costruire la propria conoscenza, piuttosto che il travaso della conoscenza dalla mente del docente alla mente dello studente.. Uno degli esponenti più importanti di questo paradigma teorico è Vygotskij, che per primo parla di costruttivismo sociale. Egli, infatti, evidenzia il ruolo primario della comunicazione e della vita sociale nella formazione della conoscenza. Lo studioso introdusse, a questo proposito, il concetto di Zona di Sviluppo Prossimale definito come la distanza che c è tra il livello di sviluppo attuale, caratterizzato dalla capacità di risolvere i problemi in maniera autonoma ed il livello di sviluppo potenziale, caratterizzato dalla capacità di risolvere i problemi con l aiuto di un adulto o con i pari. Nel terzo capitolo ho analizzato l apprendimento collaborativo, che gli esperti definiscono come un processo di formazione o di istruzione che coinvolge gli studenti nel lavoro di gruppo per raggiungere un fine 6
7 comune. Il Cooperative Learning si contraddistingue per la presenza dei seguenti elementi: positiva interdipendenza, interazione faccia a faccia, uso appropriato delle attività di collaborazione, valutazione del lavoro. Collaborare vuol dire lavorare insieme, il che implica una condivisione di compiti, non più solo l insegnante ma soprattutto il gruppo, come sistema sociale organizzato, facilita e promuove l apprendimento. I modelli più noti di apprendimento collaborativo sono: il learning together, il learning circle, il reciprocal teaching, il jigsaw. In questi modelli i ruoli sono interscambiabili, tesi valorizzare ciascun membro della comunità attraverso un adeguata distribuzione del potere; tutti possono essere contemporaneamente insegnanti, studenti, ricercatori ed esperti: la conoscenza diviene quindi un fenomeno sociale. L insegnante nelle comunità di apprendimento ha il compito di facilitatore, egli adotta la metodologia dello scaffolding, ossia offre un impalcatura di sostegno allo studente che viene progressivamente smantellata quando diviene autonomo nello svolgere determinate parti dell attività fino a padroneggiarla. A partire dagli anni Novanta, grazie all avvento delle prime reti telematiche, nell ambito delle tecnologie dell educazione, è possibile spostare l attenzione verso le dimensioni della comunicazione 7
8 supportate dalle tecnologie. La tecnologia è un artefatto, ossia uno strumento ideato dall uomo per migliorare la qualità della vita. Attraverso questo artefatto si sviluppano una serie di metodologie di apprendimento/insegnamento, come l e-learning che permette l accesso a risorse e servizi e a collaborazioni a distanza. Il blended learning, invece, combina due o più metodi di insegnamento/apprendimento in un sistema unico, nonché momenti on-line e momenti off-line. Nel quarto capitolo si è cercato di mettere in evidenza che l apprendimento non è più inteso come un processo di accumulo e trasmissione di contenuti, ma un processo di costruzione, il soggetto è attivo in quanto sceglie in prima persona il proprio percorso formativo. Il modello a cui si fa riferimento è il costruttivismo sociale secondo il quale la conoscenza si attua attraverso forme di collaborazione e negoziazione sociale. Il costruttivismo ha contribuito a modificare la pratica di apprendimento in classe da un modello che vedeva gli studenti come destinatari passivi di conoscenze culturalmente accettate a un modello che promuove la costruzione attiva di conoscenza all interno di una comunità. 8
9 Il modello che sottolinea il ruolo attivo dell individuo e della comunità è il modello della Knowledge Building (KB), per il quale apprendere non è un atto di trasferimento di conoscenza, ma un processo di costruzione e condivisione, come accade nelle comunità scientifiche. Esso si differenzia dagli altri modelli in quanto è orientato a promuovere la capacità di costruire nuove idee o di migliorare quelle già esistenti. Ciò significa che l intera comunità è profondamente coinvolta nella produzione, creazione e miglioramento delle idee o teorie esistenti e che l innovazione prodotta è il risultato dello sforzo di tutti gli individui, che collaborativamente, si impegnano ad incrementare il capitale sociale della comunità. Le Knowledge Building Community (KBC) sono comunità ispirate alla KB ed è all interno di esse che Scardamalia individua dodici principi atti a definire il concetto di costruzione di conoscenza. Elemento fondamentale nella costruzione di conoscenza è il discorso utilizzato per migliorare la comprensione collettiva con lo scopo di perfezionare le idee e quindi far progredire la conoscenza. I partecipanti alla KB devono lavorare in maniera collaborativa, responsabilizzarsi sull avanzamento della conoscenza collettiva ed avviare discussioni profonde che siano centrate sulla conoscenza, affinché il discorso 9
10 abbia come finalità la costruzione di conoscenza, è necessario che tutti partecipanti siano attivamente coinvolti e si assumano la responsabilità per il proprio e l altrui apprendimento. Fondamentale in questo approccio è la tecnologia, che si concretizza nel Knowledge Forum, ossia un forum di discussione costituito da un database comune dove gli utenti hanno la possibilità di scrivere delle note. Altro elemento importante è la valutazione, che qui non è intesa come momento finale, bensì come punto di partenza e come monitoraggio continuo del processo di perfezionamento delle idee. Come il processo di costruzione anche il processo di valutazione è un attività co-costruita, condivisa e distribuita all interno della comunità, in quanto tutti sono tenuti ad assumersi la responsabilità del suo esito. Dopo questo excursus, è possibile, dunque, sostenere che l apprendimento non può più essere definito come un processo che permette allo studente, definito un semplice contenitore, di accumulare conoscenze e saperi, ma che gli individui sono i principali protagonisti del loro processo di apprendimento partecipando attivamente e collaborativamente alla costruzione di conoscenza. 10
11 CAPITOLO 1 COS E L APPRENDIMENTO L apprendimento può essere definito come un processo psichico che consente una modificazione durevole del comportamento per effetto dell esperienza; con questa definizione si escludono quindi tutte le modificazioni di breve durata dovute a condizioni temporanee, episodi isolati, eventi occasionali mentre il riferimento all esperienza esclude tutte quelle modificazioni determinate da fattori innati o dal processo biologico di maturazione (Galimberti, 1999). Dunque, l esperienza, e in particolare la sua ripetizione, è una delle condizioni necessarie affinché si verifichi un apprendimento. L apprendimento è un processo che può avvenire sia accidentalmente, e quindi in maniera inconscia, sia in maniera intenzionale e quindi consapevolmente (Cicogna, 2007). L'apprendimento non è soltanto l'acquisizione di nuove conoscenze e capacità, ma per quanto importante sia il possesso di tale conoscenze, ci si riferisce anche agli atteggiamenti, valori e abitudini: esso riguarda perciò tutta la personalità (Revans, 2011). 11
12 Vi sono degli elementi che possono ritenersi indispensabili affinché l apprendimento abbia luogo e sono: - in primo luogo ci deve essere un soggetto che apprende, sottolineando il fatto che tutto ciò che avviene attorno a lui colpisce i sensi; - in secondo luogo ci sono le situazioni che stimolano i nostri sensi e creano occasioni per l apprendimento; l azione che è la conseguenza della stimolazione non è altro che la risposta che un soggetto dà. L apprendimento ha luogo quindi quando uno stimolo provoca in un soggetto un cambiamento ed è grazie a questo cambiamento che riusciamo a percepire che l apprendimento è avvenuto (Gagné, 1996). Parlando di apprendimento non possiamo non fare riferimento alla motivazione, intesa come una configurazione organizzata di esperienze soggettive che consente di spiegare l inizio, la direzione, l intensità e la persistenza di un comportamento diretto ad uno scopo (De Beni & Moé, 2000, p.37). E necessario, però distinguere tra motivazione intrinseca, che riguarda l impegno ad apprendere qualcosa per una soddisfazione personale e quindi senza l aspettativa di ricevere delle ricompense, e 12
13 motivazione estrinseca, dove le azioni messe in atto dagli individui sono incentivate dall ottenere un qualcosa in cambio (Boscolo, 1997). 1.1 L apprendimento in famiglia Attraverso la vita personale, familiare e sociale ogni individuo gioca alcuni specifici ruoli e assume un certo numero di funzioni (Cotugno, Menarini & Pontalti, 1990). La capacità di cambiamento e la capacità di apprendimento dipendono in gran parte dallo spazio intrapsichico insaturo e dal tipo di legame con la propria famiglia di origine; i familiari, infatti, li possiamo percepire sia in senso protettivo, che in senso persecutorio, sentendoli di fronte quando competiamo con essi, oppure di lato quando sentiamo che ci affiancano durante una difficoltà, o ancora in alto quando li avvertiamo come mito da cui dipendere, ed infine ai piani sottostanti quando li sentiamo come nostre radici (Baldascini, 1985). L universale apprendimento naturale o intuitivo che ha luogo in casa durante i primi anni di vita sembra essere diverso dall apprendimento scolastico che attualmente si ritiene indispensabile in tutto il mondo alfabetizzato (Gardner, 1993). 13
Teorie dell apprendimento, teorie della mente e dida0ca. Romina Nes+
Teorie dell apprendimento, teorie della mente e dida0ca Romina Nes+ E fu la mente. Le strategie e le metodologie didattiche sono influenzate dalle teorie della mente e dalle teorie dell apprendimento.
DettagliS. Vygotskij, L. S. Vygotskij,
I fattori esterni che generalmente vengono chiamati in causa per giustificare la crescita di attenzione verso il tema della conoscenza e dell apprendimento sono: Il ritmo accelerato del cambiamento tecnologico
DettagliIL PROBLEMA DELL APPRENDIMENTO. Intelligenza - funzioni cognitive Ruolo insegnante/educatore
IL PROBLEMA DELL APPRENDIMENTO Intelligenza - funzioni cognitive Ruolo insegnante/educatore Fare un buon lavoro da un punto di vista didattico significa porsi continuamente problemi. Quando lavoriamo con
DettagliL apprendimento e la formazione. A cura di Daniela Mazzara
L apprendimento e la formazione A cura di Daniela Mazzara 1 Perché la formazione Oggi CAMBIAMENTO La complessità La velocità La globalità Che cos è la Formazione? E un processo che comprende una serie
DettagliCOOPERAT IVE LEARNING. Grosseto febbraio marzo 04
Schemi riassuntivi sul Cooperative L ear ning INT ERVENT O DI FORMAZIONE SUL COOPERAT IVE LEARNING Grosseto febbraio marzo 04 Daniele Pavarin All Rights reserved LINDBERGH 2003 1 Definizione 1 Il è una
DettagliGiuseppina Cerrato Università degli Studi di Torino
Università degli Studi di Milano Dip. Chimica Progetto Lauree Scientifiche La didattica per competenze Giuseppina Cerrato Università degli Studi di Torino Dipartimento di Chimica & Il Baobab-l albero della
DettagliMOTIVAZIONE AD APPRENDERE
MOTIVAZIONE AD APPRENDERE La motivazione ad apprendere nella prospettiva cognitivista La persona motivata - tende ad un obiettivo (target) (si rappresenta un risultato da conseguire o evitare) - percepisce
DettagliLa motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune
La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune Pietro Boscolo Università di Padova Conegliano, 12 febbraio 2009 Due definizioni di motivazione 1. processo dinamico mediante cui caratteristiche
DettagliSCIENZE UMANE PRIMO BIENNIO LINEE GENERALI E COMPETENZE
SCIENZE UMANE LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente si orienta con i linguaggi propri delle scienze umane nelle molteplici dimensioni attraverso le quali l uomo si costituisce
DettagliCorso di Storia della Pedagogia. Momenti e problemi della pedagogia del Novecento. 03. Il comportamentismo: le teorie
SSIS Lazio 2006-2007 Indirizzi Tecnologico ed Economico-Giuridico Corso di Storia della Pedagogia Momenti e problemi della pedagogia del Novecento 03. Il comportamentismo: le teorie Prof.ssa Eleonora Guglielman
DettagliLe principali teorie psico-pedagogiche. Modelli teorici e lavoro scolastico
Le principali teorie psico-pedagogiche Modelli teorici e lavoro scolastico Teorie dell apprendimento APPRENDIMENTO =processo mediante il quale si acquisiscono nuove conoscenze Esterno Dipende dall ambiente
DettagliLa Psicologia sociale di Kurt Lewin
La Psicologia sociale di Kurt Lewin Lewin nasce nel 1890 in Germania, a Moglino e studia Psicologia a Berlino. Egli prenderà le distanze dalla PSICOLOGIA SPERIMENTALE di Wundt. Per Wundt: Oggetto della
DettagliLe ragioni dell apprendere
Motivazione come variabile complessa 1 a Approccio comportamentista alla motivazione ed evoluzione 2 a La teoria degli obiettivi di riuscita 1 b Tre dimensioni nel concetto di motivazione ad apprendere
DettagliFilosofia e acquisizione di competenze. Pensiero filosofico per le competenze educative A.A. 2014/15 lezione 17 novembre 2014
Filosofia e acquisizione di competenze Pensiero filosofico per le competenze educative A.A. 2014/15 lezione 17 novembre 2014 1. Che cosa si intende per competenza? 2. Come si insegnano o trasferiscono
DettagliPsicologia dell apprendimento collaborativo. Dott.ssa Daria Grimaldi
Psicologia dell apprendimento collaborativo Dott.ssa Apprendimento collaborativo o Interazione di gruppo o Comunità di pratiche o Apprendimenti multimediali o Comunicazione mediata dal computer o Strumenti
DettagliLe ragioni dell apprendere
Motivazione come variabile complessa 1 a Approccio comportamentista alla motivazione ed evoluzione 2 a La teoria degli obiettivi di riuscita 1 b Tre dimensioni nel concetto di motivazione ad apprendere
DettagliPRESUPPOSTI PSICOPEDAGOGICI ALLA DIDATTICA LABORATORIALE. A cura di Daniela Mazzara
PRESUPPOSTI PSICOPEDAGOGICI ALLA DIDATTICA LABORATORIALE A cura di Daniela Mazzara Che cos è la Formazione? E un processo che comprende una serie di attività programmate e verificabili finalizzate a favorire
DettagliIl bambino come apprendista: la teoria sociocognitiva di Lev Vygotskij ( )
Il bambino come apprendista: la teoria sociocognitiva di Lev Vygotskij (1896-1934) Difficoltà nella diffusione della sua opera: Per morte prematura Perché osteggiata dalla dittatura stalinista degli anni
Dettagliallievo insegnante Oggetto culturale
L esperienza delle SSIS per una reale innovazione nella formazione universitaria degli insegnanti Prof.ssa Floriana Falcinelli Docente di Didattica generale Università degli Studi di Perugia Direttore
DettagliDSA e ricadute emotive-motivazionali. Elena Bortolotti
DSA e ricadute emotive-motivazionali Elena Bortolotti Alta percentuale di bambini (stima dell 80%) con difficoltà di apprendimento presenta anche disturbi emotivi e/o sociali Insuccesso scolastico spesso
DettagliFondamenti di Psicologia dello Sviluppo e dell Educazione
Fondamenti di Psicologia dello Sviluppo e dell Educazione Modulo condotto dal Dott. Inguscio Lucio, Ph.D. Psicofisiologia, Psicologia Cognitiva e Psicologia della Personalita «Sapienza» Università di Roma
DettagliFlipped classroom :ogni alunno protagonista della propria formazione
Flipped classroom :ogni alunno protagonista della propria formazione Flipped classroom Il termine propriamente significa «Classe capovolta» e indica un moderno metodo di insegnamento, appunto «capovolto»
DettagliNuove Tecnologie e Didattica l evoluzione dei modelli di insegnamento/apprendimento nella formazione continua e a distanza
Nuove Tecnologie e Didattica l evoluzione dei modelli di insegnamento/apprendimento nella formazione continua e a distanza trentin @ itd.cnr cnr.it Istituto Tecnologie Didattiche Consiglio Nazionale delle
DettagliLa pedagogia tra soggetto, cultura, società
La pedagogia tra soggetto, cultura, società Processi educativi testimoni e promotori delle relazioni tra questi elementi La pedagogia svolge un ruolo di transazione Quindi Deve reinterpretare in chiave
DettagliDefinizione e campi della Psicologia dell educazione; Le definizioni dell apprendimento per studenti e insegnanti; Le metafore dell apprendimento:
Definizione e campi della Psicologia dell educazione; Le definizioni dell apprendimento per studenti e insegnanti; Le metafore dell apprendimento: trasmissione, costruzione, partecipazione, transazione;
DettagliApprendimento per condizionamento classico: comportamento rispondente
APPRENDIMENTO A. Fattori generali di cambiamento delle condotte: maturazione, apprendimento, malattia B. Definizioni di "apprendimento" prender dentro informazioni ed esperienze (cognitive, affettive,
DettagliProgettazione per competenze
Progettazione per competenze Fasi della progettazione Organizzazione dei concetti Definizione del percorso cognitivo Descrizione dei processi Definizione degli standard e modalità di certificazione Modalità
DettagliCo-costruire la conoscenza attraverso l uso delle tecnologie: approcci teorici ed esperienze
Co-costruire la conoscenza attraverso l uso delle tecnologie: approcci teorici ed esperienze Barbara Girani De Marco Università degli Studi di Milano Bicocca Cos è il Knowledge Building Bereiter e Scardamalia
Dettagliperché vi sono tante teorie dello sviluppo psicologico?
perché vi sono tante teorie dello sviluppo psicologico? a cura di laura Aleni Sestito Piaget Con la sperimentazione si cominciano ad affrontare i problemi Vygotskij di esplicazione ed interpretazione delle
DettagliProgetto LA CASA DELLE BUONE RELAZIONI. Un offerta formativa gratuita. rivolta a docenti di ogni ordine e grado. di Milano e provincia
Progetto LA CASA DELLE BUONE RELAZIONI Un offerta formativa gratuita rivolta a docenti di ogni ordine e grado di Milano e provincia Comunità Nuova Onlus Tel. 02.48303318 Fax 02.48302707 Sede legale e amministrativa:
DettagliI RAGAZZI DIFFICILI E LE FORME DEL DISAGIO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI A. MORO Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Laurea magistrale in Scienze pedagogiche Pedagogia della marginalità a.a. 2016/2017 Le difficili
DettagliScienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento
Cosa farò da grande? A cura di: Prof.ssa Filomena De Lumè, associato Psicologia dello sviluppo Dott.ssa Francesca Borgia, laurea in Metodologia dell Intervento Psicologico Dott.ssa Arianna Mignozzi, laurea
DettagliAmbienti di apprendimento per la formazione continua
Ambienti di apprendimento per la formazione continua WEBINAR FORMEZ 26.07.2013 GIANNI MARCONATO Dai corsi agli ambienti di apprendimento Parte Prima Il Life Long Learning obbliga ad un cambio di paradigma
DettagliCOSTRUIRE BUONA SCUOLA
COSTRUIRE BUONA SCUOLA Orientare il curricolo allo sviluppo delle competenze. Orientare le competenze allo sviluppo della persona COMPONENTE RESISTENZE RISORSE IDEOLOGICA PSICOLOGICA PROFESSIONALE PRATICA
DettagliCurricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola
Curricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola Paolo Seclì Università di Modena e Reggio Emilia Dip. di Educazione e Scienze Umane
DettagliPsicologia dell Educazione (M-Z) a.a. 2014/ II semestre
Corso di Psicologia dell Educazione (M-Z) a.a. 2014/2015 - II semestre Orario di lezione Mercoledì, 12.30-14.30 Giovedì 12.30-14.30 Venerdì 12.30-14.30 Dott.ssa Veronica Ornaghi veronica.ornaghi1@unimib.it
DettagliLa lingua dell autonomia e del successo
La lingua dell autonomia e del successo Le ricerche sull educazione bilingue hanno dimostrato che L apprendimento della madrelingua in ambito scolastico sia come strumento veicolare sia come materia facoltativa
DettagliDIDATTICA PER PROGETTI
DIDATTICA PER PROGETTI La vera novità per la scuola: compito di individuare accertare una competenza certificare provarne l esistenza e documentarla. ( Nuove Indicazioni Nazionali Primo Ciclo - Obbligo
DettagliJEROME SEYMOUR BRUNER
TEORIE DELL APPRENDIMENTO E QUALITÀ DEI PROCESSI (PARTE II) PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 JEROME SEYMOUR BRUNER--------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Bertagna G., Triani P., Dizionario di didattica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Voce: COMPETENZA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
DettagliTecnologie e apprendimento: paradigmi teorici e modelli applicativi. Maria Ranieri Università di Firenze Lezione 3
Tecnologie e apprendimento: paradigmi teorici e modelli applicativi Maria Ranieri Università di Firenze Lezione 3 Recall! Questioni terminologiche Tecnologie dell istruzione (TI) e Tecnologie dell educazione
DettagliArea di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education
Progetto CCM Utilizzo della strategia di prevenzione di comunità nel settore delle sostanze d abuso Area di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education Referente: Azienda
DettagliDocente: Collino Elena
Docente: Collino Elena I.I.S. SELLA - A.ALTO - LAGRANGE Sede Lagrange PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Polis 1 socio-sanitario serale MATERIA: SCIENZE UMANE E SOCIALI Libri di testo consigliati: Elisabetta Clemente,
DettagliPotenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso
Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Irene Mammarella Università degli Studi di Padova irene.mammarella@unipd.it 1 L insuccesso scolastico Diverse cause: Difficoltà di comprensione o di
Dettagli1 Programmi svolti ID Anno scolastico 2014-2015 Disciplina Docente Classe Scienze umane e sociali Orlandino Chiara ID NUCLEO TEMATICO 1 Le scienze umane e sociali e la ricerca in campo sociale (modulo
DettagliConcepimento Morte. Nascita. Vecchiaia. Infanzia. Ciclo evolutivo. Tarda età adulta Adolescenza. Età adulta
Concepimento Morte Nascita Vecchiaia Ciclo evolutivo Infanzia Tarda età adulta Adolescenza Età adulta Psicologia dello sviluppo Identifica e spiega i cambiamenti che l individuo ha nell arco della vita
DettagliLezione 2 Il comportamentismo
Lezione 2 Il comportamentismo Argomenti Assunti teorici Condizionamento classico Condizionamento operante Apprendimento per imitazione Risposta alle principali questioni evolutive Limiti della teoria comportamentista
DettagliLa didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari
La didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari Interdisciplinarietà non come somma di discipline. Modulo interdisciplinare Quali competenze per risolvere un problema interdisciplinare.
DettagliIL SENSO DELLA PSICOLOGIA
INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE IL SENSO DELLA PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 IL SENSO DELLA PSICOLOGIA -----------------------------------------------------------------------------------------
DettagliMaria Xanthoudaki. Il Museo: Una rivoluzione copernicana. Direttore dei Servizi Educativi e deirapportiinternazionali
1 Maria Xanthoudaki Direttore dei Servizi Educativi e deirapportiinternazionali Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci Il Museo: Una rivoluzione copernicana Obiettivi 2 Gli
DettagliLa risoluzione di problemi: strategie e rappresentazioni spontanee in evoluzione.
La risoluzione di problemi: strategie e rappresentazioni spontanee in evoluzione. Laura Branchetti - NRD Bologna e Università di Palermo Annarita Monaco - Roma, RSDDM Bologna Il problema di matematica
DettagliTeorie sulla motivazione. Seminario sulle metodologie didattiche innovative Doretta Ardu Russell-Moro
Teorie sulla motivazione Seminario sulle metodologie didattiche innovative Doretta Ardu Russell-Moro Il buon apprendente Le caratteristiche del buon apprendente (P.M. Lightbown, N. Spada, Howlanguagesare
DettagliTEORIE DELL APPRENDIMENTO E TECNOLOGIE
B024153- Nuove Tecnologie per l Educazione e la Formazione Modulo M-Z a.a. 2017-18 TEORIE DELL APPRENDIMENTO E TECNOLOGIE...mondi in dialogo Docente: Juliana Raffaghelli DUE FILONI DI ANALISI STORICA SULLE
DettagliFelice Carugati e Patrizia Selleri. Capitolo 1 La psicologia fra storia e cultura
PSICOLOGIA DELL EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri Capitolo 1 La psicologia fra storia e cultura 1 SCOPO della psicologia del XX sec Ricerca di leggi generali in grado di spiegare gli elementi
DettagliSeminario regionale Senigallia 15 aprile 2015
Progettare per sviluppare competenze trasversali. Quale processo valutativo attivare? RENDERE OPERATIVO IL PROTOCOLLO D INTESA: verso le scuole che promuovono salute. Seminario regionale Senigallia 15
DettagliRelazione Finale. sul progetto
Relazione Finale sul progetto Il presente intervento formativo è stato inserito nell ambito di un esperienza di ricercaazione su strategie didattiche innovative e alternative sulla Qualità d Aula e nasce
DettagliRiforma del curricolo e formazione dei talenti
Riforma del curricolo e formazione dei talenti Stimoli per la discussione 1. Curricolo e dintorni 2. Alcuni nodi concettuali 3. Questioni aperte Se il curricolo... Curricolo e dintorni Allora... non è
DettagliDidattica per competenze e per progetti
PROGESIS Ancona, 9-10 settembre 2010 Didattica per competenze e per progetti Graziella Pozzo 1 Progettare per competenze: cosa cambia? Il programma Per programma si intende per lo più un elenco di argomenti
DettagliLa Banca del Tempo: istruzioni per l uso
LICEO STATALE G. MAZZINI LICEO LINGUISTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE Viale Aldo Ferrari, 37 19122 La Spezia C.F. 80011230119 P. Iva 01195940117 C.c.p.243196
DettagliCorso di SPECIALIZZAZIONE METODOLOGIE E STRATEGIE PER L INSEGNAMENTO INFANTILE
Proposta 2 Corso di SPECIALIZZAZIONE METODOLOGIE E STRATEGIE PER L INSEGNAMENTO INFANTILE PERCORSO DI FORMAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA PROFESSIONALITA DOCENTE PER L INFANZIA MEDIANTE LA REALIZZAZIONE DEL
DettagliMotivazione. Dott.ssa Marta Camporesi
Motivazione e Apprendimento La motivazione o costituisce sce la base del comportamento di ogni individuo perché attiva e dirige l azione verso una meta. Perché è importante una buona accoglienza? Una serena
DettagliPSICOLOGIA DELL EDUCAZIONE. Questionario di orientamento allo studio. - Prof.ssa Barbara Arfè -
PSICOLOGIA DELL EDUCAZIONE Questionario di orientamento allo studio - Prof.ssa Barbara Arfè - La prova d'esame per il corso di Psicologia dell'educazione è in forma scritta e comporta la risposta a tre
DettagliLA LIM nella didattica
LA LIM nella didattica Metodologie - Strumenti - Risorse Anna Maria Simonelli ITIS G. Marconi a. s. 2011/12 La LIM Perché dubbi pensieri conoscenze Rapporto asimmetrico Quanti anni hanno i tuoi proff?
DettagliVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO
CAPITOLO 4 4.9 Con l emanazione del DPR 80/2013 e della legge 107/2015 si sta delineando un compiuto sistema di valutazione finalizzato alla qualificazione del servizio scolastico, alla valorizzazione
DettagliConcepimento Morte. Nascita. Vecchiaia. Infanzia. Ciclo evolutivo. Tarda età adulta Adolescenza. Età adulta
Concepimento Morte Nascita Vecchiaia Ciclo evolutivo Infanzia Tarda età adulta Adolescenza Età adulta Psicologia dello sviluppo Identifica e spiega i cambiamenti che l individuo ha nell arco della vita
DettagliI lezione Master Operatore Musicale. Romina Nesti
I lezione Master Operatore Musicale Romina Nesti Cos è la didattica? Una definizione e una storia complessa che inizia agli albori dell umanità. Da arte a scienza La parola didattica significa arte di
DettagliLa Psicologia sociale nella scienza del comportamento
La Psicologia sociale nella scienza del comportamento NASCITA DEL BEHAVIORISMO: Watson (1913) La Psicologia così come la vede il comportamentista La psicologia come la vede il comportamentista è un settore
DettagliLa professionalità docente: per fare il punto conclusioni, prospettive [ L O G O C O N V E G N O D A I N S E R I R E ]
La professionalità docente: per fare il punto conclusioni, prospettive [ L O G O C O N V E G N O D A I N S E R I R E ] Lancio Premesse del convegno -Evoluzione del ruolo docente -Tecnologia e innovazione
DettagliObiettivo recupero: metodologie e strumenti
Obiettivo recupero: metodologie e strumenti Maria Cristina Benedetti Di che cosa parleremo RIPENSARE IL RECUPERO: DAL MITO DELL IMPEGNO ALLA RESPONSABILITA DELL APPRENDIMENTO. Di che cosa parleremo RIPENSARE
DettagliSusanna Annese Università degli Studi di Bari, F. Feldia Loperfido Università degli Studi di Bari,
Susanna Annese Università degli Studi di Bari, susanna.annese@uniba.it F. Feldia Loperfido Università degli Studi di Bari, feldialop@gmail.com Pasquale Rubini Ufficio Scolastico Diocesi di Molfetta pasqualerubini@libero.it
DettagliCorso di SPECIALIZZAZIONE METODOLOGIE E STRATEGIE PER L INSEGNAMENTO SCOLASTICO
Proposta 2 Corso di SPECIALIZZAZIONE METODOLOGIE E STRATEGIE PER L INSEGNAMENTO SCOLASTICO PERCORSO DI FORMAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA PROFESSIONALITA DOCENTE SCOLASTICA MEDIANTE LA REALIZZAZIONE DEL
DettagliD.ssa Jessica Bertolani Dal ruolo tradizionale docente ad uno più articolato tutor, coach, counselor
D.ssa Jessica Bertolani jessica.bertolani@univr.it Il formatore oltre che attento a definire progetti e obiettivi, così come decidere contenuti, diventa un facilitatore dell esperienza, ovvero attento
DettagliI MODELLI MENTALI E LE NUOVE TECNOLOGIE: un mondo di opportunità per la didattica.
I MODELLI MENTALI E LE NUOVE TECNOLOGIE: un mondo di opportunità per la didattica. Perugia 26/27 ottobre 2012 Apprendere Oggi 2 Parole chiave: Costruttivismo Cooperative Learning Metacognizione COSTRUTTIVISMO
DettagliEFFICACY. Per la Scuola, per i Docenti, per gli Studenti. In collaborazione con l Università Bocconi
EFFICACY Per la Scuola, per i Docenti, per gli Studenti In collaborazione con l Università Bocconi EFFICACY PROGETTI PILOTA GIÀ SVOLTI SUL DIGITALE Progetti pilota: Marzo Giugno 2014 Set-up Chi: scuole
DettagliIL PROFILO DELL INSEGNANTE
IL PROFILO DELL INSEGNANTE discorsi su una identità in cammino Isp. Luciano Rondanini L IDENTITA DEL DOCENTE interdipendenze dei ruoli Ruolo formale Ruolo interpretato assegnato percepito Ruolo agito svolto
DettagliSEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016
SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016 Ins. Patrizia Briano e Maria Rosa Varaldo CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CONOSCENZE
DettagliIl Coopera've learning, per imparare a PENSARE
Organizzazione per la Preparazione Professionale degli Insegnanti Il Coopera've learning, per imparare a PENSARE E PIÙ FACILE DI QUELLO CHE SEMBRA: DIDATTICA PER COMPETENZE IV POMERIGGIO DI FORMAZIONE
DettagliMETACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO
1) METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO L'APPROCCIO METACOGNITIVO Lo studio delle funzioni del pensiero rende realmente capaci di organizzare, dirigere e controllare i processi mentali; adeguarli alle
DettagliL approccio costruzionista attraverso la robotica educativa. Scritto da Roberto Orazi
La robotica educativa è un settore di ricerca che si ispira al paradigma costruttivista rielaborato in ottica più tecnologica, grazie alla teoria costruzionista, da Seymour Papert [1] considerato dai più
DettagliPUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo
PUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo Il progetto PUZZLE - Educare alla Diversità nasce da una serie di riflessioni ed esperienze educative promosse e sperimentate dalla cooperativa Il Cardo sul
DettagliPROGETTAZIONE DI UNA LEZIONE DI MATEMATICA
PROGETTAZIONE DI UNA LEZIONE DI MATEMATICA Fate clic per aggiungere testo TASCO PATRIZIA Conegliano, 27-05-20156 PROGRAMMA DELL INCONTRO Cosa faremo oggi: - Riflessione individuale: io e la Matematica
DettagliMICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA
MICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA Titolo: Rispettarci: un regolamento di classe Obiettivo: (espresso in termini di competenza) Collaborare e partecipare; Agire in modo autonomo
Dettagli15 novembre 2016 Giornata Formativa Nazionale. studio e ricerca. La Legge delega sull Inclusione: stato dell arte e proposte operative
15 novembre 2016 Giornata Formativa Nazionale studio e ricerca La Legge delega sull Inclusione: stato dell arte e proposte operative TEMA n. 9 - I gruppi di lavoro, lavoro di gruppo, lavoro di rete Lavorare
DettagliCONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ
VIII EDIZIONE SIREF SUMMER SCHOOL LECCE 2013 CONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ Apprendere, formare, agire nel corso della vita: capacità, democrazia, partecipazione. Nuove politiche per lo
DettagliLe finalità della scuola e l ambiente di apprendimento
Le finalità della scuola e l ambiente di apprendimento Scuola dell infanzia di Villareia Scuola dell infanzia di Villanova Scuola dell infanzia di Cepagatti Per ogni bambino o bambina, la Scuola dell Infanzia
DettagliCIBERNETICA E SISTEMA
CIBERNETICA E SISTEMA Dott. Antonio Caruso, psicologo psicoterapeuta direttore del Centro Panta Rei 1 Teoria di Campo (K. Lewin) Realtà psichica come sistema dinamico che comprende la persona e il suo
DettagliIntroduzione. privi di mezzi hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. Lo Stato provvede alla rimozione degli ostacoli materiali.
Il problema affrontato in questo lavoro riguarda gli aspetti motivazionali connessi all apprendimento. La scelta di questo tema è legata alla rilevanza che l insuccesso scolastico ha acquisito, non solo
DettagliPiaget e Vygotskij. Rapporto dinamico tra sviluppo e apprendimento per definire:
Piaget e Vygotskij Rapporto dinamico tra sviluppo e apprendimento per definire: come e quando dispiegare l azione educativa? come e quando l insegnante può intervenire garantendo il massimo dell efficacia?
DettagliPERCORSO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE METODOLOGICO-DIDATTICHE LINEE GUIDA
PERCORSO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE METODOLOGICO-DIDATTICHE LINEE GUIDA Il modello si basa sull integrazione e la sinergia della formazione online con incontri in presenza (blended e-learning) e
DettagliLa Formazione in ingresso dei docenti
La Formazione in ingresso dei docenti Bergamo, 17 novembre 2015 Delia Campanelli Direttore Generale dell Ufficio Scolastico Regionale 1 Il contesto attuale Complessità crescente e rapidità di cambiamento
DettagliIndicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione. Franca Rossi Università Sapienza Roma
Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione Franca Rossi Università Sapienza Roma L Aquila Conferenza di servizio 15 ottobre 2013 1 Le Indicazioni come
DettagliUN USCITA DIDATTICA AL MUSEO. Veronica Cadei Gloria Pozzi
UN USCITA DIDATTICA AL MUSEO Veronica Cadei Gloria Pozzi "... E' necessario allargare il nostro concetto di scuola fino a sentire che scuola è il mondo. E' necessario convincersi che ogni cosa, ogni fatto,
DettagliVygotskij. La teoria storico culturale di Vygotskij IN ACCORDO CON LA TEORIA MARXISTA VEDEVA LA NATURA UMANA COME UN PRODOTTO SOCIOCULTURALE.
Vygotskij La teoria storico culturale di Vygotskij IN ACCORDO CON LA TEORIA MARXISTA VEDEVA LA NATURA UMANA COME UN PRODOTTO SOCIOCULTURALE. Saggezza accumulata dalle generazioni Mappa Notizie biografiche
DettagliBruner Il viaggio verso la mente
Bruner 1915-2016 Il viaggio verso la mente Laureatosi in Psicologia nel 1941, si dedicò allo studio dell intelligenza cercando di scoprire i meccanismi della mente che seleziona ed ordina l esperienza
DettagliINDICAZIONI PER L INTERCULTURA Che cosa indicano le INDICAZIONI? Italo Fiorin Centro di Formazione Insegnanti - LUMSA
INDICAZIONI PER L INTERCULTURA Che cosa indicano le INDICAZIONI? Italo Fiorin Centro di Formazione Insegnanti - LUMSA Le Indicazioni rappresentano il punto di riferimento nazionale per l elaborazione del
DettagliTITOLO IMPARO GIOCANDO PER STAR BENE A SCUOLA
Anno scolastico 2011/2012 TITOLO IMPARO GIOCANDO PER STAR BENE A SCUOLA Tipologia di progetto Analisi del contesto e Lettura dei bisogni Destinatari X Curriculare X Extracurriculare Scarsa capacità di
DettagliASPETTI DELLA MOTIVAZIONE SCOLASTICA
ASPETTI DELLA MOTIVAZIONE SCOLASTICA Maurizio Muraglia Comenius Regio 2013 LA MOTIVAZIONE: UNA COSTELLAZIONE DI SIGNIFICATI ASPETTATIVA LA MOTIVAZIONE NON E DELL ALLIEVO MA E DISTRIBUITA FAMIGLIA GRUPPO
DettagliLA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012
LA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012 in memoria di Maria Famiglietti 10 0ttobre 2014 Luciano Rondanini, dirigente tecnico USR-ER LA LEZIONE PROFESSIONALE DI MARIA FAMIGLIETTI
DettagliPsicologia Sociale (edizione 2010)
Psicologia Sociale (edizione 2010) Elliot Aronson Timothy D. Wilson Robin M. Akert Capitoli: 1, 2, 3, 4, 6, 7,10, 11 Prof. M. Ravennna - Università di Ferrara, a.a. 2011-12 Argomenti del corso 1. INTRODUZIONE
DettagliIndice. 1 Modello della ricerca pedagogica di natura empirica La ricerca orientata alla conoscenza e la ricerca orientata alle decisioni...
INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE II METODOLOGIA DELLA RICERCA PEDAGOGICA PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Modello della ricerca pedagogica di natura empirica...3 2 La ricerca orientata alla
Dettagli