IRLANDA. A cura di: Ambasciata d'italia - IRLANDA. Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it

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1 A cura di: Ambasciata d'italia - Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane allâ estero

2 INDICE PERCHE Perchè Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Materie prime COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Business Cost Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO RISCHI Accesso al credito Rischi paese SACE Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'italia - Stock Investimenti con l'italia - Flussi Flussi turistici

3 PERCHE PERCHÈ Regime favorevole dell'imposta sui profitti societari Finanziamenti statali Crediti d'imposta Proprietà intellettuale Forza lavoro Regime favorevole dell'imposta sui profitti societari un regime favorevole dell'imposta sui profitti societari, che prevede un'aliquota del 12,5% (tra le più basse al mondo) applicabile su tutti i profitti delle società residenti in Irlanda e sui profitti delle filiali o agenzie irlandesi di società non residenti in Irlanda. Sono previste, inoltre, esenzioni fiscali e contributi erogati dall agenzia governativa Enterprise Ireland alle societa start up. Finanziamenti statali l'esistenza di finanziamenti statali alle imprese per progetti di investimento ritenuti meritevoli di sostegno finanziario. Crediti d'imposta crediti d'imposta fino al 30% per nuove o aggiuntive attività di ricerca e sviluppo svolte in Irlanda da compagnie ivi residenti o da filiali o agenzie irlandesi, da aggiungersi alla deduzione fiscale al 12,5% per spese in ricerca e sviluppo. Proprietà intellettuale regime favorevole di tutela della proprietà intellettuale, che rende l'irlanda particolarmente attraente per le società che utilizzano brevetti o che li cedono in uso a terzi dietro compenso. Tale regime prevede un sistema di deduzioni fiscali dei costi sostenuti per l'acquisizione o la licenza d'uso di diritti di proprietà intellettuale. Forza lavoro Il Paese offre un'elevata qualità della vita, un ambiente ricettivo e favorevole agli affari e la disponibilità di forza lavoro giovane, di madre lingua inglese, che ha saputo sviluppare competenze specializzate in determinati settori in grado di soddisfare le esigenze delle imprese straniere. Si noti, a tal proposito, che la popolazione irlandese e' tra le più giovani d'europa con oltre il 36% dei cittadini al di sotto dei 25 anni. Ultimo aggiornamento: 07/03/2013 DATI GENERALI Forma di stato Superficie Lingua Religione Moneta Repubblica a democrazia parlamentare Km2 irlandese (dal 1 gennaio 2007 lingua ufficiale dell UE); inglese in larga prevalenza cattolica, minoranza anglicana euro Ultimo aggiornamento: 20/12/2012 1

4 DOVE INVESTIRE Attività finanziarie e assicurative Prodotti chimici Macchinari e apparecchiature Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Attività finanziarie e assicurative in fase di aggiornamento Prodotti chimici in fase di aggiornamento Macchinari e apparecchiature in fase di aggiornamento Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici in fase di aggiornamento Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi in fase di aggiornamento Ultimo aggiornamento: 01/05/2013 2

5 COSA VENDERE Prodotti alimentari Attività professionali, scientifiche e tecniche Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Macchinari e apparecchiature Prodotti chimici Prodotti alimentari in fase di aggiornamento Attività professionali, scientifiche e tecniche in fase di aggiornamento Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici in fase di aggiornamento Macchinari e apparecchiature in fase di aggiornamento Prodotti chimici in fase di aggiornamento Ultimo aggiornamento: 01/05/2013 3

6 OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA Il 25 febbraio 2011 si sono tenute le ultime elezioni politiche. I 166 seggi della Camera sono stati ripartiti come segue: Fine Gael 76 seggi; Laburisti 37; Fianna Fáil 20; Indipendenti 15; Sinn Féin 14 seggi. Ne è scaturito un Governo di coalizione Fine Gael-Laburisti, che dispone alla Camera di una maggioranza di 113 seggi. Il 9 marzo Enda Kenny, leader del Fine Gael, è stato eletto Primo Ministro, con 117 voti a favore e 27 contrari. Hanno votato a favore anche una parte dei deputati indipendenti e il Fianna Fáil che, fuori dal governo per la prima volta dopo 13 anni, ha comunque sottolineato che condurrà un aperta opposizione. Tra i voti contrari hanno figurato quelli dello Sinn Féin e di altri deputati indipendenti. Nella primavera del 2011 è stata totalmente rinnovato anche il Senato (Seanad Éireann ), composto da 60 senatori, di cui 43 eletti da sei panels, 11 i nominati dal Primo Ministro e da 6 designati dalle principali Università del Paese, per un totale di 60 membri. A fine 2011 è scaduto il mandato della Presidente della Repubblica Mary McAleese, già riconfermata nel novembre 2004 per la seconda volta. Il nuovo Presidente d Irlanda Michael D. Higgins (laburista) è stato eletto, a suffragio diretto, il 29 ottobre 2011, con il 39,6% delle prime preferenze. Ultimo aggiornamento: 20/12/2012 RELAZIONI INTERNAZIONALI Le priorità di politica estera sono rappresentate dalla partecipazione ai processi decisionali europei e da una collocazione internazionale sviluppata essenzialmente nel quadro delle Nazioni Unite, di cui il Paese è membro dal L Irlanda è anche membro di tutte le maggiori organizzazioni internazionali la cui attività e compatibile con il suo status di neutralità; non è quindi membro della NATO. L opinione pubblica è ancora molto legata alla tradizione neutralista del paese e ad una filosofia pacifista risalente alla posizione dell opinione pubblica irlandese nella Prima Guerra Mondiale. Le più recenti posizioni irlandesi sui problemi globali indicano un evoluzione verso un concetto di neutralità più sfumato e meno radicale che si sostanzia nella formula neutralità militare, ma non politica. L Irlanda manifesta un forte impegno nella difesa dei diritti dell uomo. Questo impegno ha avuto nel luglio 2008 un importante riconoscimento con la nomina del giudice Navanethem Pillay ad Alto Commissario ONU per i Diritti Umani. Inoltre l'irlanda e' un neoeletto Membro del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, principale organo subordinato all Assemblea Generale. Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2012, l'irlanda e' stata presidente di turno dell'osce ed i temi di maggior rilievo sono stati quelli della promozione e protezione dei diritti umani, delle liberta' fondamentali, della democrazia e dello stato di diritto. Dal 1 gennaio 2013 l'irlanda e' il presidente di turno del Consiglio dell'unione Europea. L'agenda del Semestre di Presidenza irlandese dara' priorita' a tre temi: lavoro e crescita (Europa 2020, Mercato Unico II, Ricerca e innovazione, crescita verde e blu, connecting Europe), Governance economica (Stabilita' e ripresa, Unione bancaria) e Bilancio UE; oltre ad una forte attenzione al tema del commercio esterno dell'unione, con particolare riferimento alle relazioni commerciali con USA, Cina, India e Giappone. Ultimo aggiornamento: 11/01/2013 4

7 OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO L Irlanda sta faticosamente uscendo da una gravissima crisi, causata sia dallo scoppio della bolla del mercato immobiliare, dovuto ai generosi prestiti a livello sub prime, o comunque non assistiti da adeguate garanzie collaterali, sia dalle difficolta del sovraesposto settore bancario. La situazione presenta segnali contradditori, con alcune indicazioni di carattere positivo (il risanamento in atto, che procede con coerenza, l ottimo andamento delle esportazioni) ed altre di carattere negativo (il perdurante debito per il salvataggio del sistema bancario e l elevata disoccupazione).dopo tre anni di contrazione, il PIL e' tornato a crescere dello 0,7% nel Il settore industriale e cresciuto del 4,5%, mentre quello dell Agricoltura e Pesca del 2% rispetto al Tra i settori che hanno subito, invece, i cali piu pesanti troviamo quello delle costruzioni (-13,5%) e quello della Pubblica Amministrazione e della Difesa (-3,3%). Nel 2012, secondo le piu aggiornate stime del Ministero delle Finanze irlandese, la crescita del PIL e stata attorno allo 0,9%, mentre le previsioni per il biennio sono di un aumento medio annuale del 2,3%. Piu contenute appaiono le proiezioni di crescita del PNL, come e tipico di un economia piccola ma molto aperta agli scambi e con una forte presenza di multinazionali straniere, i cui profitti contribuiscono comunque alla ricchezza nazionale, per esempio attraverso la creazione di posti di lavoro. Preoccupante appare ancora la situazione del mercato del lavoro, con un livello di disoccupazione nel Paese pari ad un tasso medio su base annua del 14,6% nel La disoccupazione riguarda quasi tutti i settori della produzione, ma ha colpito in particolar modo quello delle costruzioni, quello alberghiero e della ristorazione. Il tasso di inflazione, che nel corso del 2011 aveva ripreso la sua corsa dopo una forte diminuzione durante la crisi con un indice pari a +2,6% su base annua, secondo le stime piu aggiornate si assesta nel 2012 intorno al +1,2%. Gli aumenti maggiori si sono registrati nei settori: Beni e Servizi Vari (+5,7%), Educazione (+4,7%), Trasporti (+4,2%), Tabacchi e Alcolici (+4,2%); i cali maggiori invece nei settori: Comunicazione (-5,4%) e Consumi di Acqua, Gas ed Elettricita (-1,9%). Ultimo aggiornamento: 13/02/2013 POLITICA ECONOMICA A seguito della gravissima crisi finanziaria nel novembre 2010, il precedente Governo aveva concordato con l Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale un pacchetto di aiuti di 85 miliardi, per la ristrutturazione del sistema bancario e a sostegno del bilancio irlandese, di cui 45 miliardi provenivano a livello mulilaterale dai partners europei (attraverso l European Financial Stabilization Mechanism e l European Financial Stability Facility) e bilateralmente da Regno Unito, la Danimarca e la Svezia. Il pacchetto prevedeva un periodo di restituzione di 10 anni con una "rata" annuale di 3,1 miliardi di euro tra capitale ed interessi e prevedeva inoltre il raggiungimento del rapporto deficit/pil al 3% nel Le missioni realizzate nell arco del 2011 e del 2012 dalla Troika (BCE, Commissione Europea e FMI) hanno constatato che l Irlandaha risp[ettato gli impegni previsti dall Accordo ed il defit di bilancio dall iniziale 30% del Pil e sceso all 8,2% nel Secondo le valutazioni diffuse dal Fondo Monetario Internazionale, le autorità irlandesi stanno avanzando a grandi passi nel progetto di riforme di ampia portata per ripristinare la salute del sistema finanziario in modo che possa sostenere la ripresa economica dell'irlanda. Proprio in questa direzione, il 6 febbraio 2013 il parlamento irlandese ha adottato la 'emergency legislation' o 'Irish Bank Resolution Corporation Bill 2013'. La legge prevede la liquidazione della IBRC (Irish Bank Resolution Corporation Limited), istituto bancario di proprieta' statale creato il 01 luglio Si tratta in realta' di una triplice operazione effettuata a sorpresa, nel giro di 24 ore: a) la messa in liquidazione della IBRC, b) la trasformazione delle 'promissory notes' emesse a suo tempo dal governo irlandese a garanzia di tali debiti pregressi in regolari obbligazioni dello Stato; c) l'accordo con la Banca Centrale Europea per l'allungamento dei termini temporali (da 10 a 25 e 40 anni, in base al tipo di debito) e la forte riduzione dei tassi di interesse passivi da circa l'8% al 3%. Le 'promissory notes' verranno, infatti, convertite in obbligazioni a lungo termine del governo irlandese, ad un tasso di interesse del 3% circa, a scadenza prevista nel 2038 e nel Quindi, nel lungo periodo il capitale da restituire rimane lo stesso, ma l'irlanda risparmiera' molti interessi e nel breve periodo non dovra' preoccuparsi dei 3,1 miliardi di euro annui, considerato che il primo pagamento previsto e' nel E' stato calcolato che lo Stato irlandese risparmiera' 20 miliardi di euro nei prossimi dieci anni e che il deficit si ridurra' di circa un miliardo all'anno, rendendo piu' facile il raggiungimento dell'obiettivo del 3%, previsto per il Con la Legge di Bilancio per 2013, adottata a dicembre 2012, sono state introdotte nuove misure di austerita tra cui: introduzione di una property tax, riduzione dei sussidi per i figli, per la scuola e per l assistenza ai disabili, introduzione di una tassa del 7% per gli over 70 ad alto reddito, aumento dei ticket sui farmaci, aumento del bollo sull auto e delle accise su alcolici e tabacchi, aumento delle tasse universitarie e delle imposte sui rifiuti. Nel 2012, l agenzia di rating Fitch ha mantenuto il rating BBB+ per l Irlanda ma con un outlook da negativo a stabile. L agenzia di rating Moody s ha invece mantenuto il livello Ba1, vale a dire il cosiddetto Junk status, nonostante i progressi dell economia irlandese, poiche considerata ancora troppo legata alla crisi del debito dell Eurozona. Ultimo aggiornamento: 19/02/2013 5

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9 INDICATORI MACROECONOMICI PIL Nominale (mln ) 161,03 164,2 165,8 Variazione del PIL reale (%) 0,7 0,9 1,5 Popolazione (mln) 4,5 4,6 4,7 PIL pro-capite a parità di potere d'acquisto ($) Disoccupazione (%) 14,3 14,6 14,6 Debito pubblico (% PIL) 108, Inflazione (%) 2,6 1,2 1 Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) -0,3 1 2 Fonte: Dati: CSO (Central Statistic Office- Ireland); Previsioni: Ministero delle Finanze irlandese, Economist Intelligence Unit,International Monetary Fund, World Economic Outlook Database, October Ultimo aggiornamento: 11/04/2013 TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'italia 7

10 BILANCIA COMMERCIALE Export Previsioni di crescita 2013 Previsioni di crescita 2014 Totale mln mln mln. 3,3 % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2010 (mln. ) 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) nd nd USA 21,6 USA 18,16 nd nd BELGIO 13,23 REGNO UNITO 13,79 nd nd REGNO UNITO 12,85 BELGIO 13,55 Italia Position:nd nd Italia Position:9 2,99 Italia Position:9 2,68 Merci (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura nd Prodotti delle miniere e delle cave nd Prodotti alimentari nd Bevande nd Tabacco nd Prodotti tessili nd Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) nd Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili nd Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio nd Carta e prodotti in carta nd Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 0,01 0,05 nd Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio nd Prodotti chimici nd Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici nd Articoli in gomma e materie plastiche nd Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi nd Prodotti della metallurgia nd Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature nd Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi nd Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche nd Macchinari e apparecchiature nd Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi nd Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) nd Mobili nd Prodotti delle altre industrie manufatturiere nd Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 0 0 nd Altri prodotti e attività nd Dati Ministero Finanze irlandese per la parte previsionale e CSO (Central Statistics Office), per i dati totali e per i dati relativi ai principali partner. Elaborazioni ICE su dati ONU-COMTRADE per i dati settoriali. 8

11 Import Previsioni di crescita 2013 Previsioni di crescita 2014 Totale mln mln mln. 2,3 % nd % PRINCIPALI INVESTITORI 2010 (mln. ) 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) nd nd REGNO UNITO 15,64 REGNO UNITO 15,42 nd nd USA 5,91 USA 6,4 nd nd GERMANIA 3,71 GERMANIA 3,41 Italia Posizione: nd nd Italia Posizione: Italia Posizione: Merci (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura nd Prodotti delle miniere e delle cave nd Prodotti alimentari nd Bevande nd Tabacco nd Prodotti tessili nd Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) nd Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili nd Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio nd Carta e prodotti in carta nd Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 2 1 nd Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio nd Prodotti chimici nd Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici nd Articoli in gomma e materie plastiche nd Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi nd Prodotti della metallurgia nd Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature nd Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi nd Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche nd Macchinari e apparecchiature nd Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi nd Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) nd Mobili nd Prodotti delle altre industrie manufatturiere nd Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) nd Altri prodotti e attività nd Dati Ministero Finanze irlandese per la parte previsionale e CSO (Central Statistics Office), per i dati totali e per i dati relativi ai principali partner. Elaborazioni ICE su dati ONU-COMTRADE per i dati settoriali. OSSERVAZIONI L Irlanda, la cui economia è considerevolmente legata alla presenza di multinazionali straniere, ha una politica commerciale di forte apertura agli scambi, che costituisce da sempre un elemento trainante. Secondo i dati provenienti dal locale Ufficio Centrale di Statistica (CSO) relativi al 2012, il valore complessivo delle esportazioni irlandesi e' cresciuto dello 0,9% rispetto all'anno precedente raggiungendo i 92 miliardi di euro, rispetto ai circa 91,2 miliardi del Per quanto riguarda le destinazioni, i principali Paesi acquirenti restano gli Stati Uniti (20%), il Belgio (15%), il Regno Unito (15%) e la Germania (8%). Per quanto riguarda le importazioni, il valore complessivo e cresciuto dell 1,5%, pari a circa 49 miliardi di euro, rispetto ai 48,3 del Il surplus della bilancia commerciale rimane comunque molto alto per il 2012, assestandosi intorno ai 43 miliardi di euro. Le cifre sopra indicate si prestano ad alcune sintetiche considerazioni. La prima relativa a come l'export irlandese sia di fatto una variabile relativamente indipendente dalla crisi economica e finanziaria che ha investito il Paese e da cui solo ora, con lentezza e faticosamente, l'irlanda inizia a risollevarsi. Esso si e' mantenuto tendenzialmente costante negli anni peggiori della crisi, in ragione della sua conformazione merceologica caratterizzata da una domanda esterna rigida, in particolare per quanto riguarda i prodotti farmaceutici e quelli agricoli e agro-alimentari (diverso e' il discorso per quanto riguarda la domanda interna, che si e' fortemente indebolita). Al contempo, vale rilevare come la principale destinataria dei prodotti irlandesi (quasi il 40%) sia la zona euro, mentre gli Stati Uniti e la Gran Bretagna contano solo rispettivamente per il 20% e 15%. L'Europa resta fondamentale per l'irlanda ed i dati sulle esportazioni mostrano il legame economico e commerciale che si e' progressivamente venuto a creare con il Continente, 9

12 modificando una struttura esportativa che era essenzialmente mono-diretta verso la Gran Bretagna fino agli anni 70, al momento dell adesione irlandese all'unione Europea. 10

13 SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. ) Fonte: dati CSO (Central Statistics Office) Ultimo aggiornamento: 20/02/

14 INVESTIMENTI - STOCK 12

15 OSSERVAZIONI 13

16 INVESTIMENTI - FLUSSI Flussi di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: (Outward) Previsioni 2012 Previsioni 2013 Totale (% PIL) 8,62 % -0,99 % nd % nd % Totale (mln e var. %) mln mln. nd % nd % Settori (mln. )) Manufatturiero Prodotti alimentari, bevande e tabacco 558 nd Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione 99 nd Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Altre industrie manufatturiere 221 nd Servizi Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Trasporto e magazzinaggio Attività finanziarie e assicurative Attività amministrative e di servizi di supporto Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. 14

17 Flussi di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: (Inward) Previsioni 2012 Previsioni 2013 Totale (% PIL) 12,74 % 6,03 % nd % nd % Totale (mln e var. %) mln mln. nd % nd % Manufatturiero Settori (mln. )) Prodotti alimentari, bevande e tabacco Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione -125 nd Chimica e prodotti chimici Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Altre industrie manufatturiere Servizi Servizi di informazione e comunicazione Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Attività finanziarie e assicurative Attività amministrative e di servizi di supporto Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. 15

18 MATERIE PRIME MATERIE PRIME Materia Unità in fase di aggiornamento *** nd nd

19 COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA Val (0-100) Pos. 142 paesi Val (0-100) Pos. 144 paesi Val (0-100) Pos. 148 paesi GCI 4,8 29 4,9 27 4,9 28 Sub indici Requisiti di base (20 %) 5,2 37 5,1 35 5,2 33 Istituzioni (25%) 5,2 23 5,2 19 5,3 16 Infrastrutture (25%) 5,1 29 5,3 25 5,3 26 Ambiente macroeconomico (25%) , ,6 134 Salute e Istruzione Primaria (25%) 6,5 12 6,5 12 6,6 6 Fattori stimolatori dell'efficienza (50 %) 4,7 28 4,8 25 4,9 24 Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 5,2 22 5,3 20 5,4 18 Efficienza del mercato dei beni (17%) 5,1 13 5,2 9 5,2 11 Efficienza del mercato del lavoro (17%) 4, ,9 16 Sviluppo del mercato finanziario (17%) 3, , ,9 85 Diffusione delle tecnologie (17%) 5,3 17 5,8 12 5,8 13 Dimensione del mercato (17%) 4,1 56 4,1 56 4,2 57 Fattori di innovazione e sofisticazione (30 %) 4,6 23 4,9 20 4,8 21 Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 4,9 22 5, Innovazione (50%) 4,4 23 4,7 21 4,6 20 Fonte: Global Competitiveness Report , Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 12/04/2013 Val (0-100) Pos. 184 paesi Val (0-100) Pos. 184 paesi Val (0-100) Pos. 184 paesi Indice di Libertà Economica 78,7 16, ,7 11 Fonte: Dati The Heritage Foundation Index of Economic Freedom. Ultimo aggiornamento: 12/04/2013 OSSERVAZIONI Secondo gli ultimi dati. nel 2013 il valore e' pari a 75,7 e il ranking e' 11. Secondo l'indice 2013, l'economia irlandese e' al terzo posto in Europa, dopo la Svizzera e la Danimarca. Ultimo aggiornamento: 12/04/

20 INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE Val (0-7) Pos. 132 paesi Val (0-7) Pos. 132 paesi Val (0-7) Pos. 132 paesi ETI Sub indici Accesso al mercato (25%) 3, ,9 67 Accesso al mercato interno ed esterno (100%) 3, ,9 67 Amministrazione doganale (25%) 5,9 7 5,8 10 Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) 5,9 6 5,9 5 Efficienza delle procedure di import e export (33%) 5,7 19 5,6 18 Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) ,9 15 Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) ,9 29 Disponibilità e qualità delle infrastrutture di trasporto (33%) 5,2 27 5,4 22 Disponibilità e qualità dei servizi di trasporto (33%) 4,9 23 4,3 31 Disponibilità ed utilizzo dell'ict (33%) 4,9 25 4,9 35 Contesto business (25%) 5,5 16 5,3 25 Regolamentazione (50%) ,5 31 Sicurezza (50%) Fonte: Dati World Economic Forum Enabling Trade Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 12/04/ Valore (%) Valore (%) Valore (%) Peso % del commercio sul PIL 76,48 82,95 85,81 Fonte: Dati UNCTAD Ultimo aggiornamento: 12/04/2013 OSSERVAZIONI Secondo i dati UNCTAD, il peso del commercio sul PIL irlandese rimane molto elevato ed in crescita. Ultimo aggiornamento: 12/04/

21 FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS GCI 28,6 30,1 32,4 Accesso al finanziamento 8,3 6,7 7,8 Aliquote fiscali 17,9 16,4 15,2 Burocrazia statale inefficiente 1,8 1 0,4 Scarsa salute pubblica 1,2 0,7 0,4 Corruzione 0 0 0,5 Crimine e Furti 0,6 2 0,9 Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale 2,6 2 3,8 Forza lavoro non adeguatamente istruita 8,8 5,6 12,5 Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture 5,4 4,4 3 Inflazione 7,1 7,4 2,2 Instabilità delle politiche 1,5 1,2 0 Instabilità del governo/colpi di stato 9,8 10,4 6,5 Normative del lavoro restrittive 5,6 2 3,7 Normative fiscali 0,8 0,5 0,7 Regolamenti sulla valuta estera 9,9 Fonte: Dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index. Note: I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 15 fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavola rappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo. Ultimo aggiornamento: 12/04/2013 OSSERVAZIONI Secondo gli imprenditori inetrvistati, il fattore maggiormente problemtico rimane l'accesso al finanziamento, seguito dall'inefficiente burocrazia statale. Ultimo aggiornamento: 12/04/

22 BUSINESS COST Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale o Chief Executive in organizzazioni medio-grandi. Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle multinazionali, o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o Chief Executive in organizzazioni piccole. Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali o regionali. Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management con predominanza della responsabilità di staff. Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenze gestionali o regionali. Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteria senza o con ridotte responsabilità di supervisione. Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografi supervisionati da posizioni senior. Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2 per anno. Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno. Unità per anno ,78 per anno ,25 per anno ,58 per anno ,71 per anno ,16 per anno ,67 per anno ,13 per m2 per anno per m2 per anno , ,81 Elettricità per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per KwH. per kwh 0,2 0, ,35 Acqua per uso industriale /commerciale. per m3 2,48 2, ,73 Sottoscrizione telefonica standard mensile per uso commerciale di una linea telefonica. per linea/mese ,79 Aliquota fiscale corporate media. % ,21 IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi. % Aliquota fiscale massima su persona fisica. % ,4 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU (dati in dollari US). Ultimo aggiornamento: 12/04/2013 OSSERVAZIONI Ultimo aggiornamento: 12/04/

23 INDICE DOING BUSINESS Val (0-7) Pos. 183 paesi Val (0-7) Pos. 185 paesi Val (0-7) Pos. 185 paesi Posizione nel ranking complessivo Avvio Attività (Posizione nel ranking) Procedure - numero (25%) Tempo - giorni (25%) Costo - % reddito procapite (25%) 0,4 0,3 0,3 Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) Tempo - giorni (33,3%) Costo - % reddito procapite (33,3%) 33,1 626,1 446,3 Accesso all'elettricità (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) Tempo - giorni (33,3%) Costo - % reddito procapite (33,3%) 91,1 94,2 89,4 Registrazione della proprietà (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) Tempo - giorni (33,3%) Costo - % valore della proprietà (33,3%) 6,5 2,5 2,6 Accesso al credito (Posizione nel ranking) Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 6 max) (37,5%) Indice di forza dei diritti legali (0 min - 10 max) (62,5%) Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%) Indice di responsabilità dell'amministratore (0 min - 10 max) (33,3%) Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria (0 min - 10 max) (33,3%) Tasse (Posizione nel ranking) Pagamenti annuali - numero (33,3%) Tempo - ore annuali per gestire le attività connesse ai pagamenti (33,3%) Tassazione dei profitti (33,3%) 26,3 26,4 12,3 Procedure di commercio (Posizione nel ranking) Documenti per esportare - numero (33,3%) Documenti per importare - numero (33,3%) Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per esportare - giorni (33,3%) Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per importare - giorni (33,3%) Costi per esportare un container da 20 piedi - (33,3%) Costi per importare un container da 20 piedi - (33,3%) Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) Risolvere una controversia - giorni (33,3%) Costi - % del risarcimento (33,3%) 26,9 26,9 26,9 Procedure - numero (33,3%) Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) Tempo - anni 0,4 0,4 0,4 Costo - % del valore della proprietà del debitore Fonte: Dati Banca Mondiale, indice Doing Business. Note: I dati riportati sono quelli pubblicati nell anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare Ultimo aggiornamento: 12/04/

24 OSSERVAZIONI Confermato l'ottimo ranking dell'irlanda tra i Paesi dove e' piu' semplice fare business, seppur il Paese sia uscito dai top 10. Ultimo aggiornamento: 12/04/

25 ACCESSO AL CREDITO ACCESSO AL CREDITO Ultimo aggiornamento: 20/02/

26 RISCHI RISCHI PAESE SACE Descrizione Valore (da 0 a 100) Credito (controparte) - Sovrana 31 / Banca 67 / Grande impresa 57 / PMI 72 / 100 Politico normativo - Trasferimento 18 / Esproprio 15 / Breach of contract 17 / 100 Violenza politica 23 / 100 Ultimo aggiornamento: 20/02/2013 RISCHI POLITICI sezione in fase di aggiornamento sezione in fase di aggiornamento sezione in fase di aggiornamento sezione in fase di aggiornamento sezione in fase di aggiornamento Ultimo aggiornamento: 20/02/

27 RISCHI ECONOMICI sezione in fase di aggiornamento sezione in fase di aggiornamento sezione in fase di aggiornamento sezione in fase di aggiornamento sezione in fase di aggiornamento Ultimo aggiornamento: 20/02/2013 RISCHI OPERATIVI sezione in fase di aggiornamento sezione in fase di aggiornamento sezione in fase di aggiornamento sezione in fase di aggiornamento sezione in fase di aggiornamento Ultimo aggiornamento: 20/02/

28 RAPPORTI CON L'ITALIA OVERVIEW La collaborazione politica tra Italia e Irlanda si sostanzia fondamentalmente nell ambito dell Unione Europea. Sul piano bilaterale non sussistono contenziosi e le relazioni tra i due Paesi sono improntate alla profonda amicizia e reciproca solidarietà. Nel 2011 vi sono stati un incontro a Roma tra il Ministro per gli Affari Europei Enzo Moavero e il suo omologo irlandese Lucinda Creighton (20 novembre) e la visita a Roma della Presidente Mary McAleese, su invito del Presidente Napolitano, per prendere parte alle Celebrazioni dei 150 anni dell Unità d Italia (2 giugno). Inoltre il 21 settembre 2012 si sono incontrati sempre a Roma il Primo Ministro Mario Monti e il suo omologo irlandese Enda Kenny. L ultimo incontro di rilievo è stato quello a Roma tra il Presidente Napolitano ed il Presidente irlandese Higgins del 7 febbraio Le relazioni economiche bilaterali sono buone. Il nostro Paese si trova all undicesimo posto tra i fornitori dell Irlanda e al nono tra i mercati di riferimento per gli esportatori irlandesi. Ultimo aggiornamento: 20/02/

29 SCAMBI COMMERCIALI Export italiano verso il paese: gen-feb 2012 gen-feb 2013 Totale 921,72 mln. 937,48 mln. 969,7 mln. 121 mln. 139 mln. Merci (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 16,57 13,91 16,13 Prodotti delle miniere e delle cave 1,5 0,49 0,43 Prodotti alimentari 67,09 69,28 75,79 Bevande 28,82 30,65 32,08 Tabacco 0,17 nd nd Prodotti tessili 10,53 12,02 12,75 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 44,05 45,25 46,3 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 26,03 37,62 29,02 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 3,78 4,09 3,76 Carta e prodotti in carta 16,1 13,47 14,23 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 0,07 0,07 0,07 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 3,85 2,67 0,45 Prodotti chimici 181,52 179,08 177,74 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 69,31 95,98 102,28 Articoli in gomma e materie plastiche 38,68 43,04 41,41 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 21,7 18,77 17,5 Prodotti della metallurgia 22,83 20,4 22,73 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 42,7 32,46 52,57 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 19,89 36,86 25,24 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 50,64 56,33 45,04 Macchinari e apparecchiature 135,64 138,58 147,9 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 17,97 16,52 17,72 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 41,26 11,52 28,7 Mobili 28,25 22,73 20,55 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 16,02 18,24 23,43 Altri prodotti e attività 16,72 17,38 15,87 Elaborazioni DGSP-I-Sezione Analisi e Studi su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. 27

30 Import italiano dal paese: gen-feb 2012 gen-feb 2013 Totale 3.133,42 mln ,03 mln ,44 mln. 485 mln. 450 mln. Merci (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 64,16 54,54 46,26 Prodotti delle miniere e delle cave 32,53 30,26 34,55 Prodotti alimentari 350,52 382,7 345,17 Bevande 18,17 13,66 14,66 Tabacco 0,02 0,02 0,02 Prodotti tessili 3,94 4,84 4,02 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 2,22 2,63 1,89 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 5,91 15,44 20,92 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 6,77 7,9 3,47 Carta e prodotti in carta 3,77 3,11 2,89 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 0,1 0,13 0,35 Prodotti chimici 827,37 770,52 757,39 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 1.043, , ,42 Articoli in gomma e materie plastiche 7,38 7,67 7,84 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 1,54 1,26 1,38 Prodotti della metallurgia 10,02 11,63 12,03 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 24,51 27,08 26,76 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 370,57 314,7 206,05 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 22,97 35,39 30,98 Macchinari e apparecchiature 53,24 58,02 44,78 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 1,16 1,67 1,93 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 1,74 1,01 3,18 Mobili 0,34 0,58 0,17 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 109,88 102,14 71,77 Altri prodotti e attività 170,69 104,56 106,57 Elaborazioni DGSP-I-Sezione Analisi e Studi su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. OSSERVAZIONI Il nostro Paese si trova all undicesimo posto tra i fornitori dell Irlanda e al nono tra i mercati di riferimento per gli esportatori irlandesi. Il permanente saldo favorevole per l Irlanda nei nostri confronti riflette la differenza strutturale tra le due economie: l Italia possiede un grande mercato di assorbimento dei prodotti delle multinazionali americane ed estere installate in Irlanda per servire direttamente l Europa nei settori soprattutto della chimica, dell elettronica, della farmaceutica e della telematica; l Irlanda, al contrario, possiede un mercato molto limitato. L Irlanda esporta verso l Italia principalmente prodotti chimico-farmaceutici, computer e attrezzature informatiche, carni fresche e prodotti alimentari, prodotti per la cura del corpo; l Italia esporta principalmente prodotti chimici di base, apparati per telecomunicazioni ed acustici, elettrodomestici, mezzi di trasporto e macchine agricole, mobili-arredamento, materiali per l edilizia, prodotti agroalimentari e tessile/abbigliamento. 28

31 INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK 29

32 OSSERVAZIONI I maggiori investimenti italiani in Irlanda sono in campo finanziario, farmaceutico e alimentare. A Dublino operano, infatti, numerose istituzioni finanziarie, bancarie e assicurative, che non svolgono attivita al pubblico, ma gestiscono soprattutto fondi e asset. Tra queste si annoverano le compagnie Generali PanEurope e Generali International del gruppo Generali, con sede a Navan, Unicredit Bank Ireland, Mediolanum International Life, Mediolanum International Funds e Mediolanum Asset Management, con sede a Dublino, nonche diverse societa finanziarie di investimento e asset management controllate dai maggiori gruppi bancari italiani con sede nel distretto finanziario di Dublino, l International Financial Services Centre (IFSC). Sono presenti, inoltre, nel Paese alcune societa che operano in campo farmaceutico. Il gruppo italiano Diasorin, che nel 2008 aveva acquistato l importante gruppo farmaceutico irlandese Biotrin, a giugno del 2010 ha annunciato un investimento, con il sostegno dell agenzia governativa IDA Ireland, in un progetto di ricerca e sviluppo nel campo della diagnostica molecolare, confermando l importanza della cooperazione tra l Italia e l Irlanda nei settori della ricerca ad alta tecnologia. Tale progetto ha comportato la creazione di 40 nuovi posti di lavoro. Nel luglio 2009 e stata inaugurata nella periferia di Dublino la nuova ala dello stabilimento farmaceutico dell impresa italiana Rottapharm, che ha investito oltre 7 milioni di euro ed ha consentito la creazione di 35 posti di lavoro. Inoltre, ad agosto del 2009 la compagnia italiana Eni ha acquisito una quota del 40% nella licenza esplorativa offshore 'Dunquin' della compagnia petrolifera irlandese Providence Resources. Il colosso energetico Usa ExxonMobil ha ceduto alla società italiana metà del suo 80%, del restante 20% e rimasto il 16% a Providence e il 4% all irlandese Sosina. La licenza riguarda delle aree ad ovest della costa irlandese per la ricerca di fonti energetiche alternative. ExxonMobil, Providence e Sosina hanno ricevuto poi una quota cumulativa del 40% della licenza di Eni 'Frontier Exploration Licence 1/99, che riguarda aree vicine a quelle interessate da 'Dunquin'. Nel settembre 2011, un altro colosso energetico si e aggiunto alla partnership, la spagnola Repsol, che ha acquisito il 25 % della licenza Dunquin, di cui il 12,5% da Eni e il 12,5% da ExxonMobil. A Cork e presente la Ferrero con uno stabilimento di produzione che impiega circa 250 persone. Relativamente agli investimenti diretti irlandesi verso l Italia, l attuale domanda si concentra soprattutto nelle partecipazioni societarie. Nel 2007 la società irlandese Petroceltic International ha acquistato dalla BG Italia cinque permessi di esplorazione per la ricerca di gas naturale nella valle del Po. La società Ryanair, in conseguenza all apertura di diversi scali in Europa, effettua investimenti anche negli aeroporti italiani. Opera sull Italia, con otto scali nelle maggiori citta della penisola, anche la compagnia aerea di bandiera irlandese Aer Lingus. Infine, nel 2012 il bookmaker irlandese Paddy Power, societa online quotata in borsa e con una capitalizzazione di 2,4 miliardi di euro, ha investito in Italia per entrare nel mercato italiano delle scommesse, considerato il primo in Europa. 30

33 INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI Flussi di investimenti in ingresso in Italia provenienti dal paese: Previsioni di crescita 2012 Previsioni di crescita 2013 Totale (mln e var. %) 165 mln. 661 mln. nd % nd % Settore (mln. ) Prodotti delle miniere e delle cave 0 2 Manufatturiero Costruzioni Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Servizi Servizi di informazione e comunicazione 17-7 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Trasporto e magazzinaggio Servizi di alloggio e ristorazione Attività finanziarie e assicurative Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati Eurostat e EIU. 31

34 Flussi di investimenti italiani verso il paese: Previsioni di crescita 2012 Previsioni di crescita 2013 Totale (mln e var. %) mln mln. nd % nd % Settore (mln. ) Prodotti delle miniere e delle cave Manufatturiero Costruzioni Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Servizi Servizi di informazione e comunicazione Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 50 9 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Trasporto e magazzinaggio Servizi di alloggio e ristorazione Attività finanziarie e assicurative Attività professionali, scientifiche e tecniche Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati Eurostat e EIU. OSSERVAZIONI La strategia adottata dall Irlanda per l attrazione degli investimenti stranieri tende, in primo luogo, ad incoraggiare le imprese straniere ad investire nel Paese soprattutto in alcuni settori chiave, quali quello chimico, farmaceutico e sanitario, le tecnologie informatiche e della comunicazione, il software ed i servizi internazionali. Ciò contribuisce alla creazione di nuovi posti di lavoro sempre più specializzati ed alla nascita di poli di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo nel Paese. In secondo luogo, il Governo mira a raggiungere una migliore e più equa distribuzione regionale degli investimenti nel Paese soprattutto verso le aree meno sviluppate della cosiddetta Border, Midlands and Western Region. Tuttavia una grande difficolta in questo senso e rappresentata dalla persistente insufficienza delle infrastrutture. Una serie di organismi inoltre sostengono ed assistono lo sviluppo delle imprese sia nazionali che straniere. Tra queste bisogna menzionare l agenzia governativa IDA Ireland (Industrial Development Agency) che è responsabile della promozione e dello sviluppo degli investimenti provenienti dall estero. Tale organismo offre numerosi servizi d'informazione, assistenza all'avvio di attività economiche nel Paese e presentazione dei potenziali investitori stranieri agli operatori locali. Inoltre, essa eroga diversi tipi di incentivi finanziari per progetti presentati da società che si localizzano o intendono espandersi in Irlanda. Per quanto riguarda, invece il sostegno alle imprese irlandesi che vogliono espandersi sui mercati esteri, di particolare importanza è l agenzia governativa Enterprise Ireland. Tale Agenzia offre servizi di assistenza all'avvio ed allo sviluppo delle attività economiche, di esportazione e di ricerca e sviluppo ed eroga finanziamenti alle compagnie per le quali si prevede una forte crescita nelle vendite e nelle esportazioni. A sostegno delle piccole imprese operano invece i "City and County Enterprise Boards (CEBs). Tali organismi offrono un sostegno finanziario, consultivo e formativo. 32

35 FLUSSI TURISTICI Secondo quanto riportato dal Central Statistics Office (CSO), nel 2012 i viaggi internazionali effettuati dai turisti irlandesi sono stati pari a (con un aumento dello 0,5% rispetto al 2011), mentre i viaggi effettuati da turisti in Irlanda sono stati pari a (con un aumento dello 0,2% rispetto al 2011), di cui erano turisti provenienti dal Regno Unito, provenienti dal resto dell'europa, dal Nord America e dall'italia. Nel 2011, gli irlandesi hanno speso circa 1,8 miliardi di euro in viaggi nazionali e circa 5,4 miliardi di euro in viaggi internazionali (di cui circa 3,1 miliardi in vacanze, circa 1 miliardo in visite ai familairi e circa 710 milioni in viaggi d'affari). Ultimo aggiornamento: 19/02/

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