CATALOGO FORMAZIONE Area socio-assistenziale

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1 CATALOGO FORMAZIONE Area socio-assistenziale

2 L istruzione è una cosa ammirevole, ma tutto ciò che è degno di essere saputo non può essere insegnato, deve essere incontrato Oscar Wilde

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4 Che cos è I.S.F.A.I. I.S.F.A.I., Istituto Superiore di Formazione per le Aziende e le Imprese, è un emanazione del Policlinico di Monza, atta a svolgere attività formativa rivolta alle aziende ed imprese del territorio. Ha la sua sede istituzionale presso l Istituto Clinico Universitario di Verano Brianza, ove si trovano aule didattiche e un campus per gli studenti, e una seconda importante sede operativa presso Novarello Villaggio Azzurro di Granozzo con Monticello in provincia di Novara. Ambiti di formazione erogata Area clinica Area prevenzione Qualità e management Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro Area Istituzionale-legislativa Area emergenze Competenze trasversali Informatica I numeri di I.S.F.A.I. (DATI RELATIVI ALL ANNO 2010) VERANO NOVARELLO Totale corsi effettuati Totale ore di formazione erogate Totale partecipanti Totale crediti erogati L organizzazione di I.S.F.A.I. DIREZIONE GENERALE Alessandro Cagliani DIREZIONE SCIENTIFICA Carlo Scotti-Foglieni COORDINAMENTO SCIENTIFICO Maria Grazia De Marinis DIREZIONE AMMINISTRATIVA Manuela Frigerio DIREZIONE ORGANIZZATIVA Anna Carta DIREZIONE DIDATTICA Laura Berra DIREZIONE COMUNICAZIONE E MARKETING Raffaella Nava 5

5 La nostra formazione Il presente catalogo esprime l offerta formativa che I.S.F.A.I. ha individuato per il triennio per le strutture che erogano servizi alla persona di natura socio-assistenziale ed in particolare le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), Residenze Sanitario Assistenziali per Disabili (RSD), Centri Diurni Integrati (CDI), Centri socio-riabilitativi e Hospice. I percorsi programmati, sia che si sviluppino su una singola giornata, sia che si sviluppino in più annualità, sono stati progettati in una logica di modularità. FORMAZIONE UNIVERSITARIA È la punta di diamante dell offerta formativa di I.S.F.A.I. che nasce dalla collaborazione con l Università Campus Bio-Medico di Roma. Dal punto di vista normativo ciascun operatore sanitario nel triennio deve ottenere 150 crediti ECM (minimo 25 massimo 75 all anno - Conferenza Stato Regioni del 5/11/2009); tale obbligo viene ottemperato anche tramite l acquisizione di crediti universitari. I.S.F.A.I. propone un offerta formativa che consente di ottenere sia i crediti ECM sia i crediti universitari necessari per ottemperare a quanto sopra previsto. In particolare dal punto di vista universitario, ISFAI ha istituito, in collaborazione con l Università Campus Biomedico di Roma, il Master di I livello in Management Infermieristico per le funzioni di coordinamento. Tale Master prevede i seguenti requisiti d accesso: possesso di maturità quinquennale e di diploma universitario o di titolo riconosciuto come equipollente* (legge 8 gennaio 2002 n.1), che abbiano maturato un esperienza professionale di almeno 2 anni. * Diploma di Infermiere professionale, Diploma Universitario in Scienze Infermieristiche, Diploma universitario per Infermiere, Diploma di laurea in Infermiere, Diploma di Vigilatrice d infanzia. FORMAZIONE PROFESSIONALE I.S.F.A.I. è in grado di offrire corsi di formazione professionale per il conseguimento di qualifiche regionali, valevoli sull intero territorio nazionale. In particolare i percorsi attualmente attivi sono quelli per Operatore Socio Sanitario, Ausiliario Socio Assistenziale e Assistente alla poltrona di studio odontoiatrico. FORMAZIONE A CATALOGO Rappresenta la proposta formativa di I.S.F.A.I. alle aziende, ai collegi e/o associazioni professionali e agli operatori sanitari e non. Sono state individuate le seguenti aree di formazione: Formazione clinico-sanitaria specialistica Emergenze Area di formazione metodologica Clinica e della prevenzione Qualità e management Istituzionale legislativa Trasversale Sicurezza Informatica Da quest anno è stata poi aggiunta una Area di Formazione per Operatori Socio Sanitari al fine di consentire un miglioramento continuo anche a questa professionalità di supporto del sistema sanitario. La maggior parte dei percorsi previsti all interno di tutte le aree sono accreditati ECM e sono quindi valevoli ai fini dell aggiornamento obbligatorio del personale sanitario. Per il numero di crediti si rimanda alla pagina di presentazione di ciascuna proposta formativa. 6

6 FORMAZIONE SU COMMESSA I.S.F.A.I. è in grado di offrire al cliente un servizio completo dalla progettazione all erogazione in ambito formativo. La qualità del prodotto è garantita dall approfondimento delle richieste del cliente, volto a individuare le particolari esigenze operative, le competenze attese dei formandi e, in generale qualsiasi elemento utile a definire le caratteristiche di massima che dovrà possedere il servizio. In qualità di provider ECM, I.S.F.A.I. è in grado di portare a termine anche le pratiche di accreditamento per gli eventi richiesti. FORMAZIONE FINANZIATA Proponendosi sul mercato come ente di formazione accreditato in Regione Lombardia, I.S.F.A.I. è in grado di partecipare a bandi per la realizzazione di attività formative e attività di sistema volte a garantire ai propri clienti, in particolare alle aziende, la possibilità di fruire in forma agevolata di formazione generale e specifica per i propri operatori. Analogamente I.S.F.A.I. è in grado di spendere le proprie competenze nell ambito della progettazione e dell erogazione di formazione finanziata tramite fondi privati, quali i fondi interprofessionali. Comitato scientifico PRESIDENTE Prof. Carlo Scotti-Foglieni MEMBRI DEL COMITATO Prof.ssa Maria Grazia De Marinis Prof.ssa Daniela Tartaglini Prof. Antonio Scala Prof. Emilio Bajetta Prof. Mauro Ceroni Dott. Mons. Gian Maria Comolli Prof. Boutros Pierre Khlat Prof. Duilio Loi Dott. Giovannino Maio Prof. Roberto Navone Prof. Francesco Pipino Dott. Clemente Ponzetti Prof. Giulio Serra Prof. Giuseppe Specchia Prof. Emilio Vanoli 7

7 Le nostre strutture e i servizi I.S.F.A.I. dispone di due sedi: una a Verano (MB), via Petrarca 51 e una a Granozzo con Monticello (NO), via Dante Graziosi 1. Per quanto concerne la sede di Verano Brianza si caratterizza per essere un edificio di nuova edificazione ed è costituita da 6 aule didattiche della capienza mini di 30 posti e massima con l aula magna di 150 posti. Le aule dispongono tutte di apparecchiature audio-video di ultima generazione, nonché di dispositivi di video-conferenza che consentono collegamenti con tutto il mondo. In particolare, poi, l aula magna è dotata di una sala regia indipendente. La sede di Verano Brianza si caratterizza anche per la presenza degli uffici amministrativi e della Direzione Scientifica dell Istituto. Nelle adiacenze delle aule inoltre si trova il campus di I.S.F.A.I. costituito da 15 camere per un totale di 32 posti letto. Le camere sono dotate di angolo cottura, tv, aria condizionata. A disposizione dei discenti c è un bar aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.30, nonché nelle immediate adiacenze di I.S.F.A.I. un ristorante pizzeria, un centro benessere e una palestra. Tutti questi servizi sono convenzionati con I.S.F.A.I. 8

8 La sede di Granozzo con Monticello si colloca in una struttura che comprende al proprio interno un antico mulino del 600 di recentissimo restauro e ampliamento. Questa sede di I.S.F.A.I. dispone di 3 aule della capienza minima di 40 posti e massima di 80 posti. Le aule dispongono tutte di apparecchiature audio-video di ultima generazione, nonché di dispositivi di video-conferenza che consentono collegamenti con tutto il mondo. In particolare, due delle tre aule sono servite da una sala regia indipendente. All interno della struttura è ubicato un campus costituito da 35 camere per un totale di 60 posti letto. A disposizione di coloro che vi soggiornano c è una palestra dotata di tutte le attrezzature necessarie per svolgere attività di fitness, un bar, un ristorante. Tutti questi servizi sono convenzionati con I.S.F.A.I. 9

9 Corpo docenti Si vanno ad elencare alcuni dei collaboratori stabili all interno del nostro corpo docenti: Prof. Carlo Cisari Direttore Cattedra di Medicina Fisica e Riabilitativa - Università del Piemonte Orientale - Novara Prof. Paolo Colombo Direttore Dipartimento di Chirurgia generale Prof.ssa Maria Grazia De Marinis Presidente Corso di Laurea in Infermieristica Campus Biomedico di Roma Prof. Boutros Pierre Khlat Intensivista-rianimatore Prof. Toufic Elias Khouri Chalouhi Responsabile del Servizio di Radiodiagnostica per immagini Prof. Alberto Peretti Filosofo Prof. Pietro Pizzi Responsabile U.O. Chirurgia generale Prof. Giulio Serra Centro di Ricerche in Economia e Management Sanitario - CREMS. Università Carlo Cattaneo - LIUC, Castellanza Prof. Giuseppe Specchia Direttore Dipartimento di Cardiologia Avv. Nadia Marina Gabigliani Penalista Dott.ssa Carla Auguadro Cardiologo Dott.ssa Cinzia Ballabeni Responsabile Servizio di Dialisi Dott. Luca Benci Giurista Dott. Carlo Bergamaschi Fisico, esperto in radiazioni ionizzanti Dott. Tarcisio Cambiaghi Ufficio formazione ASL Monza e Brianza Dott. Roberto Camisassa Ortopedico Dott.ssa Anna Carta Dirigente infermieristico Dott.ssa Maddalena Catalano Fisico sanitario Dott. Marcello Chimienti Responsabile Servizio di Elettrofisiologia cardiaca Dott. Marzio Cimmino Responsabile U.O. Ortopedia Dott. Mario Crispino Anestesista e rianimatore Dott. Pietro Delfino Cardiologo Dott. Luigi Diseglio Responsabile U.O. Ortopedia Dott. Raffaele Galato Responsabile Servizio di Dialisi Dott. Andrea Ghezzi Ortopedico Dott. Gianclaudio Grandi Ortopedico Dott. Paolo Grosso Responsabile Servizio di Anestesia e Rianimazione Dott. Bernardo Lamari Responsabile Servizio di Anestesia e Rianimazione Dott. Duilio Loi Formatore Dott. Giovannino Maio Responsabile Settore Igiene e Sicurezza ambienti di lavoro del Gruppo Policlinico di Monza Dott.ssa Mariella Manfredi Responsabile Servizio di Emodinamica Dott. Simone Mazzetti Cardiologo Dott. Antonio Mazzola Anestesista e rianimatore Dott. Riccardo Monguzzi Odontoiatra dottore di ricerca Dott.ssa Anna Moruzzi Anestesista e rianimatore Dott.ssa Silvia Panisi Psicologa - Psicoterapeuta Dott. Daniele Poggio Cardiologo Dott. Paolo Pollina Auditor ISO 9001 Dott. Clemente Ponzetti Direttore Sanitario Dott. Franco Ripa Direttore SC Controllo di gestione ASLTO4 Dott.ssa Sara Rondini Responsabile U.O. di Medicina Riabilitativa Dott. Alberto Ruggeri Medico rianimatore Dott.ssa Marta Sacchi Medico specialista in Medicina del Lavoro Dott. Al Ali Sati Ecografista Dott. Filippo Scalise Responsabile Servizio di Emodinamica Dott. Robeto Terzi Direttore Sanitario Medico specialista in Medicina del Lavoro Dott. Massimo Tura Responsabile U.O. di Urologia Dott. Dario Vendemia Anestesista e rianimatore Dott.ssa Valentina Verderio Psicologa - Psicoterapeuta 10

10 Alberto Andreoli Infermiere Istruttore BLS-D Antonio Boni Infermiere in medicina legale forense Elena Brivio Infermiere Roberta Canonica Tecnico della riabilitazione Carmen Ciapponi Infermiere Marco De Pietra Perito elettrotecnico Andrea Luigi Falzotti Infermiere Michaela Franz Infermiere Raffaele Lanzetti Infermiere Rita Levis Infermiere Francesco Lo Moro Tecnico della riabilitazione Matteo Maia Tecnico della riabilitazione Monia Masi Infermiere Paolo Nardini Infermiere Luisa Putzu Tecnico della riabilitazione Anna Barbara Quarto Infermiere Matteo Rigamonti Tecnico della riabilitazione Paola Zappa Infermiere Istruttore BLS-D 11

11 Indice dei corsi FORMAZIONE UNIVERSITARIA 15 Master di I livello in Management Infermieristico per le funzioni di coordinamento 17 FORMAZIONE PROFESSIONALE 19 Corso di qualifica professionale di Operatore Socio Sanitario (O.S.S.) (Deliberazione Giunta Regionale del 18 Luglio n. VIII/5101) 21 Corso di qualifica professionale per Ausiliario Socio Assistenziale (A.S.A.) (Deliberazione Giunta Regionale del 24 luglio n. VIII/7693) 22 Corso di riqualifica professionale A.S.A. in O.S.S. (Deliberazione Giunta Regionale del 18 Luglio n. VIII/5101) 23 AREA DI FORMAZIONE CLINICO-SANITARIA SPECIALISTICA 25 L ipertensione arteriosa e la cardiopatia ischemica 26 Disturbi elettrocardiografici 26 Metodiche diagnostiche in cardiologia 27 La terapia farmacologica in cardiologia: dalla prescrizione alla somministrazione 27 Modulo di ortopedia di base 28 Modulo di traumatologia di base 29 Le fratture del femore prossimale nell anziano 30 Il moderno trattamento delle fratture di polso 31 La protesi del ginocchio. La programmazione del percorso clinico: dalle tecniche chirurgiche alla riabilitazione 32 La spalla operata: relazione tra tipo di intervento, guarigione biologica e trattamento riabilitativo 33 Tecniche di riabilitazione motoria dei dolori comuni di origine vertebrale 34 Insufficienza renale acuta 35 Insufficienza renale cronica 35 AREA EMERGENZE 37 Basic Life Support with early Defibrillation (BLS-D) 38 Il modello Advanced Cardiac Life Support (ACLS): l inserimento dell infermiere competente nella gestione delle urgenze cardiologiche 39 Il modello Advanced Trauma Life Support (ATLS): l inserimento dell infermiere competente nella gestione delle urgenze traumatiche intra-ospedaliere 39 AREA CLINICA E DELLA PREVENZIONE 41 Prevenzione e sorveglianza delle infezioni ospedaliere 43 AREA QUALITÀ E MANAGEMENT 45 Fondamenti di politica ed economia sanitaria 46 Il benessere professionale attraverso l etica e la comunicazione 47 La sindrome del burn-out: come riconoscerla, prevenirla e contrastarla 48 La certificazione di qualità nei servizi sanitari: approccio per processi secondo la norma UNI EN ISO 9001:

12 AREA ISTITUZIONALE-LEGISLATIVA 51 Responsabilità giuridica delle professioni infermieristiche 53 AREA TRASVERSALE 55 La centralità della persona nella medicina 57 La comunicazione efficace con l utente e la famiglia 58 Strumenti per leggere le reazioni e i meccanismi di difesa nella relazione: uso dell enneagramma 2 58 Corso di italiano per stranieri 59 AREA FORMAZIONE PER OPERATORI SOCIO SANITARI 61 Aggiornamenti sulle attività e tecniche assistenziali: l aiuto all assunzione dei farmaci 63 L infermiere e l Operatore Socio Sanitario: le responsabilità 63 Il paziente con ictus in fase post-acuta 64 Tecniche e manovre di emergenza: le funzioni dell Operatore Socio Sanitario (O.S.S.) 64 Il paziente con nutrizione enterale e parenterale 65 Le medicazioni delle lesioni cutanee: principi e aspetti pratici 65 La relazione O.S.S.-paziente 66 Aggiornamenti sulle attività e tecniche assistenziali: i parametri vitali 66 Competenze e contributo dell Operatore Socio Sanitario (O.S.S.): assistenza al paziente con problemi ortopedici e traumatologici 67 AREA SICUREZZA 69 D.Lgs. 81/08 - Formazione di base 71 D.Lgs. 81/08 - Corso per Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP) 72 D.Lgs. 81/08 - Corso per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) 73 D.Lgs. 81/08 - Corso per dirigenti e preposti 74 D.Lgs. 81/08 - Antincendio a rischio elevato 75 D.Lgs. 81/08 - Antincendio a rischio medio 76 D.M. 388/ Primo soccorso (aziende gruppo B e C) 77 D.M. 388/ Primo soccorso (aziende gruppo B e C) - aggiornamento 78 D.Lgs. 81/08 - I videoterminali: utilizzo sistematico e abituale all interno delle strutture sanitarie 79 D.Lgs. 81/08 - Movimentazione manuale carichi 80 D.Lgs. 81/08 - Rischio chimico e rischio biologico 81 AREA INFORMATICA 83 Corso avanzato Microsoft Word, Excel e Outlook 85 Le presentazioni in Power Point 86 I database 86 Il ritocco delle foto 87 13

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14 Formazione universitaria 15

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16 Master di I livello in Management infermieristico per le funzioni di coordinamento Direttore Scientifico: prof.ssa Daniela Tartaglini Direttore infermieristico del Policlinico Universitario Campus Bio Medico di Roma Coordinatore Didattico: dott.ssa Anna Carta Dirigente infermieristico - Responsabile Formazione del Policlinico di Monza Da una collaborazione tra Università del Campus Biomedico di Roma ed il Policlinico di Monza nasce l organizzazione del master di coordinamento in management che conferisce il titolo di coordinatore infermieristico in ottemperanza all art. 6 della L. 43/ Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l istituzione dei relativi ordini professionali. Al termine del corso gli studenti saranno in grado di: Gestire risorse umane e relazioni nell ambito di gruppi di lavoro interdisciplinari sviluppando modalità organizzative innovative Gestire le risorse economiche e finanziarie Gestire informazioni e processi di comunicazione con l utilizzo di adeguata tecnologia e documentazione Gestire processi, progetti e valutazioni nell ambito del coordinamento dei servizi Gestire progetti di qualità nell ottica del miglioramento continuo dei servizi. L iniziativa è rivolta ad infermieri ed ostetriche in possesso di maturità quinquennale e di Diploma Universitario o di titolo riconosciuto come equipollente* (legge 8 gennaio 2002 n.1), che abbiano maturato un esperienza professionale di almeno 2 anni. * Diploma di Infermiere Professionale, Diploma Universitario in Scienze Infermieristiche, Diploma Universitario per Infermiere, Diploma di Laurea in Infermiere, Diploma di Vigilatrice d Infanzia. Il Master in Management Infermieristico per funzioni di coordinamento ha durata biennale, per un totale di ore ( ), corrispondenti a 60 crediti formativi universitari (ovvero 1 credito ogni 25 ore, come previsto dal D.M. 509/1999). Impegnerà i partecipanti per 22 incontri nel corso dei due anni. Le lezioni avranno inizio il 3 marzo Le lezioni verranno normalmente svolte nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato. La tassa d iscrizione al Master è di euro 2.400,00 da versare in 2 rate entro le seguenti date: - 1 a rata di euro 1.200,00 all atto d iscrizione - 2 a rata di euro 1.200,00 entro il 11 marzo 2012 Sono inoltre da versare 50,00 euro all atto della domanda di iscrizione. La Direzione Scientifica si riserva la facoltà di modificare l organizzazione didattica del master. Il corso è strutturato in 4 aree tematiche che prevedono forme integrate di attività teoriche, apprendimento individuale ed esperienze sul campo con un approccio per problemi. A conclusione di ogni area tematica lo studente dovrà superare una prova di valutazione che potrà consistere in una breve prova scritta e/o nella presentazione e discussione di un progetto. Il superamento di tali prove consentirà di poter accedere alla prova finale che consiste nella elaborazione e discussione di una tesi. 1. Area delle Competenze di base 2. Area delle Competenze organizzative 3. Area delle Competenze economico-finanziarie 4. Area delle competenze gestionali 4.1 La gestione del cambiamento 4.2 La gestione del personale. 17

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18 Formazione professionale Direttore Didattico: dott.ssa Anna Carta Dirigente infermieristico - Responsabile Formazione del Policlinico di Monza 19

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20 Corso di qualifica professionale di Operatore Socio Sanitario (O.S.S.) (Deliberazione Giunta Regionale del 18 Luglio n. VIII/5101) L O.S.S. è l operatore che svolge attività indirizzata a: Soddisfare i bisogni primari della persona, in un contesto sociale e sanitario. Favorire il benessere e l autonomia dell utente. I contesti considerati per lo svolgimento delle attività sono: Servizi di tipo socio-assistenziale e socio-sanitario, residenziali e semiresidenziali. Ambiti ospedalieri o domiciliari dell utente in collaborazione con altri operatori, di uguale o diverso profilo professionale sanitario o sociale, con criteri multidisciplinari. Acquisire competenze in merito a: Elementi di legislazione sociale e previdenziale socio assistenziale Elementi di legislazione sanitaria Organizzazione e metodologia dei servizi sanitari Organizzazione e metodologia dei servizi sociali Elementi di etica e deontologia Elementi di diritto del lavoro e rapporto di dipendenza Psicologia Sociologia Epidemiologia e igiene Anatomia e fisiologia Disposizioni generali in materia di protezione, salute e sicurezza dei lavoratori. Normativa specifica O.S.S. Elementi di legislazione nazionale e regionale a contenuto socio-assistenziale e previdenziale Elementi di legislazione sanitaria e organizzazione dei servizi Elementi di etica e deontologia Elementi di diritto del lavoro ISO 9001:2008 in ambito sanitario Sicurezza sui luoghi di lavoro Elementi di comunicazione Comportamento sociale e contesto Analisi delle motivazioni individuali alla scelta e all adesione del percorso formativo Condizione della persona assistita Soggetti dell assistenza Introduzione alla sociologia Anatomia e fisiologia Patologia Gerontologia ed elementi di geriatria Psichiatria e salute mentale Mobilità e trasporto Dietetica Handicap Metodologia del lavoro sanitario Alimentazione Igiene ambientale e confort alberghiero Farmacologia Attività assistenziali rivolte alla persona Elementi di pronto soccorso Esercitazioni pratiche assistenziali Persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni in possesso di diploma di scuola media superiore o di qualifica di I livello triennale ai sensi dell art. 1 comma 3 del D.Lgs. 76/05 o di qualifica professionale biennale ai sensi della L.R. 95/ ore totali ripartite in: 450 ore d aula di lezioni teoriche 100 ore di esercitazioni pratiche 450 ore di tirocinio presso residenze sanitarie assistenziali accreditate dalla Regione Lombardia e strutture di ricovero e cura accreditate con il Servizio Sanitario Regionale. Istituto Clinico Universitario di Verano Brianza Via Petrarca 51 - Verano Brianza (MB) a partire da ottobre ,00 euro (esente IVA) 21

21 Corso di qualifica professionale per Ausiliario Socio Assistenziale (A.S.A.) (Deliberazione Giunta Regionale del 24 luglio n. VIII/7693) L ausiliario socio-assistenziale è un operatore con professionalità polivalente che opera nell area sociale e, in forza di una specifica formazione, interviene direttamente con l utente (singolo o famiglia) al fine di recuperare il benessere psicofisico in una prospettiva di autonomia/supporto della vita quotidiana. Acquisire competenze in merito a: Assistenza diretta ed aiuto alberghiero Intervento igienico-sanitario e di carattere sociale Supporto gestionale, gestionale-organizzativo. Persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni in possesso di licenza di terza media 800 ore totali ripartite in: 350 ore di lezioni frontali 100 ore di esercitazioni pratiche 350 ore di tirocinio presso residenze sanitarie assistenziali accreditate dalla Regione Lombardia e strutture di ricovero e cura accreditate con il Servizio Sanitario Regionale. Istituto Clinico Universitario di Verano Brianza Via Petrarca 51 - Verano Brianza (MB) a partire da ottobre ,00 euro (esente IVA) Normativa specifica A.S.A. Elementi di legislazione nazionale e regionale a contenuto socio-assistenziale e previdenziale Elementi di organizzazione dei servizi Elementi di diritto del lavoro Elementi di etica professionale in ambito sanitario Sicurezza sui luoghi di lavoro Elementi di comunicazione Comportamento sociale e contesto Condizione della persona assistita Soggetti dell assistenza Elementi di igiene della persona Elementi di riabilitazione e mobilizzazione Alimentazione Igiene ambientale e confort alberghiero Attività assistenziale rivolte alla persona Esercitazioni pratiche assistenziali 22

22 Corso di riqualifica professionale da A.S.A. in O.S.S. (Deliberazione Giunta Regionale del 18 Luglio n. VIII/5101) Il corso è volto a riqualificare la figura di base dell Ausiliario Socio Assistenziale in Operatore Socio Sanitario dotandola delle conoscenze tecniche e organizzative necessarie a riconoscere, classificare e gestire i bisogni primari e le problematiche riferite a persone in situazioni di disagio legate a malattia, disabilità e vecchiaia, pianificando di conseguenza gli interventi assistenziali appropriati. L O.S.S. è l operatore che svolge attività indirizzata a: Soddisfare i bisogni primari della persona, in un contesto sociale e sanitario Favorire il benessere e l autonomia dell utente I contesti considerati per lo svolgimento delle attività sono: Servizi di tipo socio-assistenziale e socio-sanitario, residenziali e semiresidenziali Ambiti ospedalieri o domiciliari dell utente in collaborazione con altri operatori, di uguale o diverso profilo professionale, sanitario o sociale, con criteri multidisciplinari. Acquisire competenze in merito a: Elementi di legislazione sociale e previdenziale socioassistenziale Elementi di legislazione sanitaria Organizzazione e metodologia dei servizi sanitari Organizzazione e metodologia dei servizi sociali Elementi di etica e deontologia Elementi di diritto del lavoro e rapporto di dipendenza Psicologia Sociologia Epidemiologia e igiene Anatomia e fisiologia Disposizioni generali in materia di protezione salute e della sicurezza dei lavoratori. Elementi di legislazione nazionale e regionale a contenuto socio-assistenziale e previdenziale Elementi di diritto del lavoro Elementi di psicologia Elementi di comunicazione Comportamento sociale e contesto Elementi di sociologia Anatomia e fisiologia Patologia Gerontologia ed elementi di geriatria Psichiatria e salute mentale Mobilità e trasporto Dietetica Handicap Alimentazione Igiene Farmacologia Elementi di pronto soccorso Esercitazioni pratiche assistenziali Persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni in possesso di qualifica Ausiliario Socio Assistenziale (A.S.A.) o Operatori Tecnici addetti all Assistenza (O.T.A.) conseguita in Regione Lombardia 400 ore totali ripartite in: 180 ore d aula di lezioni teoriche 40 ore di esercitazioni pratiche 180 ore di tirocinio presso strutture di ricovero e cura accreditate con il SSR. Istituto Clinico Universitario di Verano Brianza Via Petrarca 51 - Verano Brianza (MB) a partire dal 12 settembre ,00 euro (esente IVA) 23

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24 Area di formazione clinico-sanitaria specialistica 25

25 L ipertensione arteriosa e la cardiopatia ischemica La cardiopatia ischemica rappresenta una delle patologie più frequenti in ambito cardiologico e ancora oggi la causa di morte più frequente. Il riconoscimento del quadro clinico, la conoscenza delle cause che producono la malattia nelle sue diverse manifestazioni permettono di affrontarla nel modo corretto. L assistenza infermieristica al paziente, che si presenta spesso, per la prima volta, in una fase critica della malattia, è fondamentale per garantire il buon successo di tutte le procedure terapeutiche. Il tipo di patologia richiede non solo l immediata percezione di eventi clinici acuti minacciosi, ma anche il riconoscimento di segnali provenienti da apparecchiature di cui pertanto è necessario conoscere i fondamentali meccanismi operativi. Ciò consente un opportuna interazione con la componente medica e quindi un lavoro sinergico di equipe, insostituibile per raggiungere i migliori risultati. Avere una informazione sufficiente sulla eziologia e sui meccanismi fisiopatologici della malattia cardiaca. Riconoscere i principali quadri clinici della cardiopatia ischemica, le sindromi coronariche acute, la cardiopatia ischemica cronica. Eziologia e fisiopatologia della cardiopatia ischemica. Quadro clinico Diagnostica in fase acuta Assistenza al paziente in fase acuta e in emergenza Assistenza al paziente in Unità Coronarica La rivascolarizzazione coronarica transcatetere Il by-pass aorto coronarico La riabilitazione cardiologica Discussione e compilazione del questionario Infermieri di cardiologia 8 ore 8 Novarello Villaggio Azzurro Via Dante Graziosi 1 - Granozzo con Monticello (NO) I edizione: 25/02/ ,00 euro (esente IVA) Disturbi elettrocardiografici I disordini del ritmo cardiaco possono essere espressione di una malattia organica del cuore e le loro manifestazioni cliniche possono variare di molto a seconda della malattia responsabile. Tuttavia essi possono prodursi anche per effetto di patologie extra-cardiache in cuori sostanzialmente integri o anche per disturbi funzionali del sistema di regolazione neurovegetativa, per disturbi psichici, per effetto di farmaci o altre sostanze esogene. Le aritmie rappresentano uno dei campi più importanti e vasti della conoscenza cardiologica: talora esse significano soltanto un disturbo elettrico, altre volte possono essere il risultato di patologie importanti. Il riconoscimento dei singoli quadri aritmici è quindi informazione essenziale sia nel bagaglio dello specialista cardiologo sia dell infermiere che voglia possedere una buona conoscenza della materia. Fornire al personale infermieristico elementi di conoscenza di base per permettere una corretta assistenza a pazienti affetti da disturbi elettrocardiografici I giorno Cenni di elettrocardiologia ed elettrofisiologia Eziologia delle aritmie cardiache Principali aritmie cardiache atriali e ventricolari Analisi di elettrocardiogrammi Discussione di casi clinici II giorno Diagnostica in emergenza Farmaci di emergenza Defibrillazione e impiantio di pace-maker Analisi di elettrocardiogramma Discussione di casi clinici Compilazione del questionario Infermieri di cardiologia 16 ore 16 Novarello Villaggio Azzurro Via Dante Graziosi 1 - Granozzo con Monticello (NO) I edizione: 04/03/ /03/ ,00 euro (esente IVA) 26

26 Metodiche diagnostiche in cardiologia Il paziente che accusa disturbi potenzialmente attribuibili a una malattia del cuore chiede allo specialista di sapere che cosa non funziona, quanto questo è importante per la sua salute e la sua vita, che cosa si può fare perché possa ritornare a essere l individuo che era prima di non star bene. Il medico cercherà di individuare la causa dei sintomi, di collegarli logicamente a una ipotesi di malattia, in modo da poterli risolvere usando i mezzi più idonei. Questo processo necessita di mezzi diagnostici che partono dalla analisi di ciò che il paziente racconta (anamnesi) dal suo esame obbiettivo fisico, dall impiego di esami strumentali sempre più sofisticati fino a raggiungere, se possibile, la conferma dell ipotesi diagnostica. Consentire una generale conoscenza dell intero percorso diagnostico necessario per identificare una patologia cardiaca: dalla raccolta anamnestica all esame obbiettivo fisico. Anamnesi e percorso diagnostico in cardiologia Rilevazione dei parametri vitali Elettrocardiogramma Dall eco cardio al test da sforzo Dal cateterismo destro alla cardio-rm Discussione di casi clinici Compilazione del questionario Infermieri di cardiologia 8 ore 8 Novarello Villaggio Azzurro Via Dante Graziosi 1 - Granozzo con Monticello (NO) I edizione: 12/03/ ,00 euro (esente IVA) La terapia farmacologica in cardiologia: dalla prescrizione alla somministrazione La farmacologia è una branca della medicina che studia la composizione, le azioni, l assorbimento, il metabolismo e l escrezione di sostanze chimiche introdotte negli organismi viventi. È ovvio che le prescrizioni vengono eseguite dai medici, tuttavia i progressi di questi ultimi anni hanno consentito la messa a punto di trattamenti sempre più efficaci, ma anche sempre più impegnativi, soprattutto per gli infermieri. È infatti intuitivo che il controllo esercitato sui pazienti dagli infermieri sarà tanto più efficace quanto più essi conosceranno gli scopi, gli effetti e i pericoli di ogni trattamento farmacologico. Formare gli infermieri affinché conoscano le azioni farmacologiche, le indicazioni, le modalità di somministrazione, gli effetti collaterali dei principali farmaci utilizzati in cardiologia e i controlli da effettuare sui pazienti in terapia. I giorno Farmacologia e farmacodinamica I principali farmaci in ambito cardiologico Azioni farmacologiche II giorno Indicazioni terapeutiche Modalità di preparazione e vie di somministrazione Effetti collaterali e monitoraggio del paziente Discussione e compilazione del questionario Infermieri di cardiologia 16 ore 16 Novarello Villaggio Azzurro Via Dante Graziosi 1 - Granozzo con Monticello (NO) I edizione: 18/03/ /03/ ,00 euro (esente IVA) 27

27 Modulo di ortopedia di base L'ortopedia è la disciplina chirurgica relativa al trattamento delle affezioni dell'apparato locomotore. Essa include la traumatologia che ha come oggetto principale il trattamento di lesioni dovute a traumi. L'attuale ambito d'azione dell'ortopedia comprende: prevenzione e cura delle malformazioni congenite e acquisite dell'apparato locomotore; la diagnostica e la terapia di una lunga serie di malattie che hanno localizzazione negli organi di sostegno e movimento, cioè colonna vertebrale e arti; la traumatologia. L assistenza infermieristica ortopedica comprende la prevenzione e la correzione delle alterazioni del sistema scheletrico. Fornire ai partecipanti le conoscenze di base e le competenze teorico-pratiche necessarie per assistere il paziente ortopedico e traumatizzato nelle fasi pre e postoperatorie e riabilitative Fornire competenze in merito ai principi per l utilizzazione corretta degli ausili per l immobilizzazione e la mobilizzazione del paziente ortopedico e traumatizzato in ambiente ospedaliero. I giorno L apparato locomotore: anatomia L apparato locomotore: fisiologia II giorno Principali patologie dell apparato locomotore L artrosi III giorno Patologie del bacino e dell anca Patologie del ginocchio e del piede IV giorno Patologie della spalla e del rachide Assistenza infermieristica al paziente sottoposto ad intervento chirurgico in ortopedia e traumatologia V giorno Mobilizzazione del paziente nel post-operatorio negli interventi di endoprotesi d'anca Mobilizzazione del paziente nel post-operatorio negli interventi di endoprotesi di ginocchio La consulenza fisiatrica e i presidi ortopedici La scoliosi Discussione e compilazione del questionario Medici, infermieri, strumentisti, tecnici della riabilitazione 40 ore 40 Novarello Villaggio Azzurro Via Dante Graziosi 1 - Granozzo con Monticello (NO) I edizione: 09/04/ /04/ /04/ /04/ /05/ ,00 euro (esente IVA) 28

28 Modulo di traumatologia di base La traumatologia è la branca della chirurgia che si interessa delle lesioni da traumi: eventi violenti la cui forza vulnerante danneggia i tessuti perché ne supera il limite di resistenza. Nei casi più gravi ai danni locali si associa il coinvolgimento delle condizioni generali, per cui si parla di malattia traumatica. Essa afferisce all ortopedia e si occupa di applicare le opportune terapie (normalmente, terapie d'urgenza) nei confronti di persone colpite da trauma acuto, in genere per incidenti stradali, domestici o sul lavoro, oppure per ferite di arma di taglio o da fuoco. I traumi costituiscono la causa più frequente di morte negli individui al di sotto dei 30 anni e sono al quarto posto tra le cause di morte della popolazione nel suo complesso. L assistenza infermieristica ortopedica comprende la prevenzione e la correzione delle alterazioni del sistema scheletrico. Fornire ai partecipanti le conoscenze di base e le competenze teorico-pratiche necessarie per assistere il paziente traumatizzato nelle fasi pre e post operatorie e riabilitative Fornire competenze in merito ai principi per l utilizzazione corretta degli ausili per l immobilizzazione e la mobilizzazione del paziente traumatizzato in ambiente ospedaliero. I giorno Le distorsioni e le lussazioni a carico degli arti inferiori Le fratture a carico degli arti inferiori e del polso II giorno Le patologie del rachide dorsale e lombo-sacrale Le patologie della spalla e del rachide cervicale III giorno Assistenza infermieristica al paziente con lussazioni e distorsioni Assistenza infermieristica al paziente con fratture composte e scomposte Assistenza infermieristica al paziente portatore di apparecchio gessato IV giorno Assistenza infermieristica al paziente con trazione transcheletrica Il trauma cranico e l osservazione del paziente con trauma cranico V giorno Il politraumatizzato Assistenza infermieristica al paziente politraumatizzato Assistenza post-operatoria traumatologica Supporto psicologico al traumatizzato VI giorno Tecniche di riabilitazione e mobilizzazione in traumatologia Esercitazioni pratiche Discussione e compilazione del questionario Medici, infermieri, strumentisti, tecnici della riabilitazione 48 ore 48 Novarello Villaggio Azzurro Via Dante Graziosi 1 - Granozzo con Monticello (NO) I edizione: 08/05/ /05/ /05/ /05/ /05/ /05/ ,00 euro (esente IVA) 29

29 Le fratture del femore prossimale nell anziano L allungamento dell età media e la migliore qualità di vita sono solo alcuni fattori che hanno determinato in parallelo un aumento percentuale dell incidenza delle fratture del femore nell anziano. Tuttavia, malgrado l evoluzione della tecnologia, la frattura del femore in un anziano rappresenta un problema che è "medico" ma coinvolge la sfera dell affettività e comporta problematiche sociali, economiche e assistenziali. L inquadramento clinico e le conseguenti scelte terapeutiche comportano un percorso che coinvolge diversi profili professionali (infermieri e medici di Pronto Soccorso, infermieri di assistenza in reparto, strumentisti e tecnici di Sala Operatoria), tutti sinergici per ottenere il più rapido recupero del paziente. Il modulo si propone di fornire ai discenti: nozioni di anatomia e fisiopatologia della frattura interpretazione delle radiografie indicazioni alle diverse opzioni chirurgiche (quando e perché la protesi o l osteosintesi?) il razionale dell intervento chirurgico (preparazione, tempi, scelta dell impianto) assistenza e tempi del recupero funzionale (quando evitare il carico, quando stimolare il movimento) Le fratture del femore prossimale: - Anatomia, fisiopatologia delle fratture - Aspetti radiografici - Indicazione chirurgica - Il percorso clinico, terapeutico, assistenziale - La sala operatoria: la posizione del paziente - Lo strumentario in rapporto alla scelta terapeutica - I tempi della chirurgia - La gestione post-operatoria - La riabilitazione e l assistenza - Prevenzione delle complicanze - Discussione su casi clinici Compilazione del questionario Medici, infermieri, strumentisti, tecnici della riabilitazione 8 ore 8 Novarello Villaggio Azzurro Via Dante Graziosi 1 - Granozzo con Monticello (NO) I edizione: 18/06/ ,00 euro (esente IVA) 30

30 Il moderno trattamento delle fratture di polso Le fratture del polso sono le fratture più frequenti nell arto superiore. Esse avvengono o per traumi ad alta energia (giovani) o per cadute anche lievi nell anziano, quasi per una sorta di difesa da traumi maggiori. In genere il trattamento è di tipo non chirurgico, ovvero è stato quasi sempre fondato sulla confezione di apparecchi gessati. Tuttavia, l evoluzione tecnologica e l aspettativa ad un sempre più rapido recupero funzionale, nel giovane come nell anziano, sta portando a trattare chirurgicamente le fratture di polso, in particolare quelle a maggiore scomposizione. Diventa pertanto fondamentale la distinzione delle fratture in diversi gradi di gravità e di coinvolgimento articolare attraverso la conoscenza dei criteri clinico-diagnostici che permettono di orientare il diverso trattamento. In particolare appare utile comprendere il significato della fissazione esterna e i principi biologici e meccanici che ne sono alla base. Il modulo si propone di fornire ai discenti: nozioni di anatomia e fisiopatologia della frattura di polso interpretazione delle radiografie e classificazione del tipo di frattura indicazioni alle diverse opzioni di trattamento (gesso, osteosintesi, fissatore) il razionale dell intervento chirurgico di fissazione esterna (preparazione, tempi, conoscenza dello strumentario) assistenza e tempi del recupero funzionale. Il trattamento delle fratture di polso: - Anatomia e fisiopatologia delle fratture di polso - Aspetti radiografici e classi - Indicazione alla fissazione esterna - Il percorso clinico, terapeutico, assistenziale - La sala operatoria: la posizione del paziente - Lo strumentario - Le fasi dell intervento - La gestione post-operatoria - Cosa fare cosa non fare - Prevenzione delle complicanze - Discussione su casi clinici Compilazione del questionario Medici, infermieri, strumentisti, tecnici della riabilitazione 8 ore 8 Novarello Villaggio Azzurro Via Dante Graziosi 1 - Granozzo con Monticello (NO) I edizione: 19/06/ ,00 euro (esente IVA) 31

31 La protesi del ginocchio. La programmazione del percorso clinico: dalle tecniche chirurgiche alla riabilitazione Gli interventi di sostituzione protesica del ginocchio hanno avuto negli ultimi due decenni una diffusione sempre maggiore sia per l aumento della aspettativa di vita e la sempre maggior richiesta di un elevato grado di autonomia in soggetti anche anziani, sia per l importante progresso tecnologico degli impianti che ne consente l indicazione anche in soggetti relativamente giovani. Per programmare un corretto e completo percorso clinico è indispensabile che tutti gli operatori che vi partecipano abbiano conoscenza sia sulla scelta chirurgica sia sul trattamento post-chirurgico. In particolare la riabilitazione deve essere personalizzata sulla persona e sul tipo d intervento praticato, pur nell ambito di una programmazione di percorso efficiente ed efficace. Ogni unità operativa di ortopedia ed ogni reparto operatorio deve oggi confrontarsi quotidianamente con la chirurgia protesica ed una conoscenza di base del razionale delle principali indicazioni, del percorso diagnostico e clinico peri-operatorio, della tipologia dei diversi impianti e della loro biomeccanica costituisce una componente importante della preparazione di tutti gli operatori che prendono parte al trattamento articolato di un paziente sottoposto ad una sostituzione del ginocchio. Nozioni pratiche di anatomia e fisiologia del ginocchio Nozioni di fisio-patologia del ginocchio Tipi di impianti protesici e scelta dell impianto Percorso clinico pre-operatorio Razionale di un impianto protesico di ginocchio e tempi operatori L organizzazione della sala operatoria e della equipe L organizzazione del percorso riabilitativo e la valutazione dei risultati nelle varie fasi Prevenzione delle principali complicazioni Medici, infermieri, tecnici della riabilitazione 8 ore 8 Novarello Villaggio Azzurro Via Dante Graziosi 1 - Granozzo con Monticello (NO) I edizione: 25/06/ ,00 euro (esente IVA) Il modulo si propone far acquisire ai discenti competenze che consentano di: Memorizzare nozioni pratiche di anatomia e fisiologia del ginocchio Conoscere le indicazioni alla sostituzione protesica del ginocchio Conoscere e standardizzare il percorso clinico pre- e post-operatorio Conoscere il razionale dell intervento e dei tempi chirurgici Conoscere le principali complicanze e i comportamenti per ridurne l incidenza Programmare un percorso clinico personalizzato per ogni paziente dalla fase chirurgica e alla riabilitazione, valutando i risultati funzionali raggiunti e l efficacia dell intervento. 32

32 La spalla operata: relazione tra tipo di intervento, guarigione biologica e trattamento riabilitativo Gli interventi alla spalla sono in costante aumento per il miglioramento sia delle tecniche diagnostiche sia di quelle chirurgiche (specie in artroscopia). Il risultato funzionale dell intervento è in gran parte secondario a una corretta programmazione del percorso clinico che vede l intervento riabilitativo come diretta conseguenza dell intervento chirurgico, nel rispetto soprattutto dei tempi di guarigione biologica. Permettere uno scambio di informazioni e un confronto tra lo specialista ortopedico e il team riabilitativo per la corretta impostazione del percorso clinico e del programma riabilitativo, al fine di: Memorizzare nozioni pratiche di anatomia e fisiologia della spalla Conoscere le indicazioni dei principali trattamenti chirurgici (patologia di cuffia, instabilità, impianti protesici) Conoscere e standardizzare il percorso clinico Conoscere il razionale dell intervento e dei tempi chirurgici Conoscere le principali complicanze e i comportamenti per ridurne l incidenza Programmare un percorso clinico personalizzato per ogni paziente dalla fase chirurgica e alla riabilitazione, valutando i risultati funzionali raggiunti e l efficacia dell intervento, con particolare riferimento alla guarigione biologica e alla tipologia dell intervento. Nozioni pratiche di anatomia e fisiologia della spalla Nozioni di fisio-patologia della spalla Tipi di intervento con relative problematiche di guarigione biologica Percorso clinico pre-operatorio L organizzazione del percorso riabilitativo La valutazione dei risultati nelle varie fasi Medici, tecnici della riabilitazione 8 ore 8 Novarello Villaggio Azzurro Via Dante Graziosi 1 - Granozzo con Monticello (NO) I edizione: 26/06/ ,00 euro (esente IVA) 33

33 Tecniche di riabilitazione motoria dei dolori comuni di origine vertebrale Durante l attività lavorativa quotidiana il personale fisioterapico si trova a contatto con le patologie riguardanti la colonna vertebrale. Indipendentemente dalla loro posizione o dal loro carattere i dolori comuni nei quali il rachide gioca un ruolo provocatore o facilitante, sono ben più frequenti, numerosi e vari di quanto non si pensi generalmente. Nonostante l origine vertebrale evidente di alcuni di essi, i fattori che giocano un ruolo importante nel paziente sono troppo spesso ignorati e nella maggior parte sconosciuti. Quando l origine o la partecipazione vertebrale sono solo ipotizzate nulla nella clinica tradizionale e nella diagnostica per immagini permette di confermare l ipotesi stessa. Tecnici della riabilitazione, infermieri 8 ore 8 Novarello Villaggio Azzurro Via Dante Graziosi 1 - Granozzo con Monticello (NO) I edizione: 02/07/ ,00 euro (esente IVA) Fornire al personale fisioterapico maggiori conoscenze sui dolori comuni di origine vertebrale. Biomeccanica del rachide Dolori comuni di origine vertebrale Valutazione Terapia manuale Tecniche di riabilitazione motoria Riprogrammazione senso motoria Esercitazioni pratiche delle cervicalgie, dorsalgie e lombalgie Discussione e questionario 34

34 Insufficienza renale acuta Insufficienza renale cronica Conoscere l anatomia e la fisiologia dell apparato urinario, oltre che le principali condizioni patologiche che portano ad un grave danno renale è fondamentale per l operatore che si approccia alla metodica di depurazione extrarenale. Approfondire le conoscenze acquisite in ambito formativo di base al fine di aumentare le competenze tecniche professionali dell infermiere per saper gestire i pazienti nefropatici. Anatomia e fisiologia dell apparato urinario Principali patologie renali ed insufficienza renale acuta Discussione e compilazione del questionario Infermieri 8 ore 8 Istituto Clinico Universitario di Verano Brianza Via Petrarca 51 - Verano Brianza (MB) I edizione: 05/03/ ,00 euro (esente IVA) L insufficienza renale cronica (IRC) può essere provocata da una qualsiasi importante causa di disfunzione renale. La causa più comune di insufficienza renale terminale è la nefropatia diabetica, seguita dalla nefroangiosclerosi ipertensiva e da diverse glomerulopatie primarie e secondarie. Saper gestire in corsia pazienti con insufficienza renale cronica è fondamentale poiché tale condizione patologica si presenta spesso in associazione ad altre situazioni cliniche. Approfondire le conoscenze specialistiche in ambito nefrologico al fine di gestire ed assistere i malati nefropatici sia nelle corsie di degenza sia nelle unità ad elevata complessità assistenziale. L insufficienza renale cronica e la terapia conservativa Assistenza al paziente con IRC in corsia Discussione di casi clinici e compilazione del questionario Infermieri 8 ore 8 Istituto Clinico Universitario di Verano Brianza Via Petrarca 51 - Verano Brianza (MB) I edizione: 19/03/ ,00 euro (esente IVA) 35

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36 Area emergenze Direttore Scientifico: dott. Paolo Grosso Responsabile Dipartimento Emergenza e Accettazione Responsabile medico di anestesia 37

37 Basic Life Support with early Defibrillation (BLS-D) La patologia cardiaca provoca tra e decessi all anno e, secondo recenti statistiche, in Italia una persona su mille muore per arresto cardiaco. La tempestività nel soccorso aumenta del 30% la percentuale di salvezza del paziente. È importante raggiungere in tempi brevi l infartuato ma è altrettanto importante attivare la defibrillazione precoce per la sopravvivenza senza esiti catastrofici. La presenza di personale in grado di esercitare tali manovre risulta essere un valore aggiunto e consente alla struttura sanitaria di migliorare la qualità del servizio erogato. Il corso si propone di fornire ai discenti le nozioni per l esecuzione di manovre rianimatorie anche con l ausilio di un Defibrillatore Automatico Esterno. È, infatti, dimostrato che tutti possono potenzialmente apprendere le tecniche di BLS, così come avviene ormai in quasi tutti i paesi del mondo. Questo corso ha pertanto finalità prevalentemente pratiche al fine di consentire anche a coloro che non operano nel settore dell urgenza di applicare le procedure di BLS con l uso di un defibrillatore semiautomatico/automatico esterno. La Morte Cardiaca Improvvisa e la Sindrome Coronarica Acuta: cause ed eziologia nel paziente adulto: le dimensioni del problema oggi La catena della sopravvivenza: prevenire vs intervenire Tavole e schede di riferimento per la valutazione dei parametri vitali Procedure pratiche di DP con Defibrillatore Automatico Esterno (DAE) Aspetti normativi e medico legali Dimostrazione pratica da parte degli istruttori Prove pratiche a due soccorritori sulle sequenze BLS-D su manichino Tecniche di Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP) nel paziente adulto: posizione laterale di sicurezza Sequenze BLS-D valutazione/azione e tecniche per la disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo Prove pratiche sulle sequenze BLS-D Sequenze BLS-D con defibrillatore semi-automatico su manichino Prove pratiche a due soccorritori sulle sequenze BLS-D Sequenze BLS-D con defibrillatore semi-automatico su manichino Compilazione del questionario Tutte le professioni sanitarie 8 ore 8 Istituto Clinico Universitario di Verano Brianza Via Petrarca 51 - Verano Brianza (MB) I edizione: 14/03/2011 II edizione: 02/07/2011 II edizione: 22/11/2011 IV edizione: 14/12/2011 Novarello Villaggio Azzurro Via Dante Graziosi 1 - Granozzo con Monticello (NO) I edizione: 26/02/2011 II edizione: 09/04/2011 III edizione: 18/06/2011 IV edizione: 08/10/ ,00 euro (esente IVA) 38

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