MECCANISMO PEREQUATIVO CONTENUTO NEL DECRETO LEGISLATIVO 57/2000
|
|
- Placido Pasini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Lezione 8 Il fondo perequativo regionale MECCANISMO PEREQUATIVO CONTENUTO NEL DECRETO LEGISLATIVO 57/2000 In sostituzione dei trasferimenti preesistenti, il decreto legislativo 57/2000 ha attribuito alle regioni una compartecipazione all Iva. La compartecipazione è calcolata come percentuale (inizialmente del 25,7% ora del 38,55%) del gettito dell Iva a livello aggregato (IVA del penultimo anno precedente, al netto di quanto devoluto alle Ragioni a Statuto Speciale e alla UE). La percentuale di compartecipazione è stata calcolata in modo tale da garantire alle regioni nel loro complesso lo stesso ammontare di risorse di cui godevano nell anno precedente sotto forma di trasferimenti. Formalmente, per motivi di trasparenza, il fondo è orizzontale: - alle Regioni viene attribuita l Iva che a loro spetterebbe in assenza di perequazione e che è calcolata in proporzione ai consumi regionali (essendo l Iva un imposta sui consumi) (si prende a riferimento la media dei consumi finali delle famiglie rilevati dall ISTAT a livello regionale negli ultimi tre anni disponibili): Iva non perequata. si stabilisce il trasferimento che ogni regione deve fare alle, o ricevere dalle, altre regioni sottraendo all Iva non perequata l Iva perequata, il calcolo della quale viene illustrato di seguito.
2 Il meccanismo di perequazione è molto complesso e conosce un periodo transitorio di 12 anni. Da un punto di vista sostanziale il meccanismo è in realtà verticale: è il Tesoro che opera la redistribuzione dalle regioni con Iva non perequata superiore a quella perequata a quelle che si trovano nella situazione opposta. Nel 2001, primo anno di applicazione, a ciascuna regione viene attribuita una quota dell Iva compartecipata pari al rapporto fra il valore dei trasferimenti soppressi che avrebbe percepito (al netto delle nuove risorse di cui dispone, in particolare dell addizionale Irpef) e il totale del gettito della compartecipazione. Questa quota viene denominata QUOTA PER LA SPESA STORICA. Nel 2001 la sommatoria delle quote della spesa storica è pari all intera compartecipazione. In altri termini, nel primo anno di applicazione del nuovo meccanismo di compartecipazione non c è perequazione: la compartecipazione Iva ha solo la funzione di sostituire i precedenti trasferimenti ed è distribuita alle regioni secondo i medesimi criteri dei trasferimenti soppressi, in modo tale da garantire ad ogni regione le stesse risorse dell anno precedente. Nel 2002 le quote per la spesa storica così determinate (che sono espresse sotto forma di percentuale) vengono calcolate con riferimento non al 100% dell Iva compartecipata ma ad una percentuale inferiore: 95%. Il residuo 5% costituisce il fondo per la perequazione. Nel 2003 la sommatoria delle quote storiche rappresenta il 90% dell Iva compartecipata e questa percentuale cala poi del 9% in ogni anno successivo fino ad annullarsi nel Nel periodo transitorio, dal 2002 al 2013, la perequazione interessa quindi esclusivamente ciò che residua dopo avere tolto le quote per la spesa storica di Iva compartecipata attribuite alle regioni. Il peso relativo di questo residuo cresce nel tempo fino ad essere pari al 100% della compartecipazione nel Come si distribuiscono fra le regioni le risorse destinate alla perequazione? L Iva perequata che spetta a ciascuna regione è pari alla somma algebrica di quattro elementi. 1) L Iva procapite: l Iva perequata, IvaP, viene in prima istanza attribuita ad ogni regione secondo il rapporto fra popolazione di quella regione, n i e popolazione complessiva Σn i IVA/Σn i
3 1) Per tener conto della diversa capacità fiscale delle regioni, e favorire quindi quelle con minore capacità si sottrae all Iva procapite di cui al punto 1 una percentuale β=0,9 della differenza fra il gettito standardizzato procapite che la regione potrebbe ottenere dai propri tributi, pari all aliquota media ponderata t* moltiplicata per la base imponibile regionale, B i, e il gettito standard che le regioni, nel loro complesso, ottengono dagli stessi tributi, t*b*. - β(t*b t*b*)] I tributi che vengono considerati ai fini della perequazione della capacità fiscale sono i seguenti: - Irap, secondo l aliquota fissata a livello nazionale del 4,25% nel 2001 (indipendentemente quindi dalle scelte compiute dalle regioni che possono variarla fino ad un punto percentuale in più o in meno); - il valore medio ponderato delle tasse automobilistiche delle diverse regioni nel 2001; - Irpef, secondo l aliquota di compartecipazione del 2001 (0,9%); - accisa sulla benzina, secondo l aliquota di compartecipazione del E prevista la possibilità di correggere la B i dell Irap di una regione sulla base di adeguate stime macroeconomiche del grado di evasione del tributo all interno della regione medesima. Il sistema di perequazione della capacità fiscale così individuato lascia margini di autonomia e incentivo allo sforzo fiscale per tre ragioni fondamentali. a) Tutti gli aumenti discrezionali di aliquota da parte delle singole regioni non sono oggetto di perequazione. b) Le regioni sono incentivate ad accrescere la loro base imponibile perché la perequazione per le basi imponibili, tipica del modello della capacità fiscale, non è perseguita al 100%: β=0,9. Questo può determinare anche un maggiore interesse da parte delle regioni a combattere l evasione. c) Questo interesse è ovviamente ancora maggiore se il meccanismo di perequazione corregge B i per l evasione. 1) Si somma poi la differenza fra il fabbisogno sanitario procapite della regione iesima, gsan i, e il fabbisogno sanitario medio delle regioni nel loro complesso, gsan*: - gsan*)] Il fabbisogno sanitario della singola regione è definito dal Ministero della Sanità in funzione della quota capitaria stabilità a suo tempo dal Fondo sanitario nazionale, in base alle caratteristiche demografiche e socio sanitarie della regione stessa. La perequazione della differenza fra fabbisogno procapite regionale e fabbisogno medio è integrale: la spesa sanitaria è considerata necessaria.
4 1) Si somma una percentuale, γ, della differenza fra la spesa pro capite standardizzata della regione i-esima, p i, e spesa media delle regioni nel loro insieme, p*, relativamente alle funzioni legate al territorio e all apparato amministrativo. - gsan*) + γ( p i p*)] Questa correzione avrebbe la finalità di permettere il superamento degli squilibri socio-economici territoriali. Per il modo in cui è calcolata di fatto compensa le economie e diseconomie di scala legate alla dimensione geografica Per il calcolo si procede in questo modo: innanzitutto si regredisce il valore medio procapite delle spese correnti diverse dalla sanità, dell insieme delle regioni, degli ultimi tre anni di cui si hanno i consuntivi regionali, utilizzando come regressore il logaritmo della popolazione residente p* = a* + b*log(σn i ) Ciò permette di ottenere una relazione lineare standard che lega, secondo i parametri stimati, a* e b*, il fabbisogno per spese non sanitarie della regione iesima con il logaritmo della sua popolazione: p i = a* + b*log(n i ) La differenza nel fabbisogno di spesa imputabile alla variabile geografica non è pienamente perequata: γ=0,7. La perequazione è solo parziale poiché tale differenza può essere in parte imputabile non a ragioni oggettive ma ad inefficienze dei singoli enti. Una perequazione non integrale serve quindi da stimolo all efficienza., quando il sistema di perequazione sarà a regime, ogni regione risulterà beneficiaria di un trasferimento pari all ammontare, negativo, della differenza fra Iva non perequata Iva perequata e cioè Iva non perequata - n i - gsan*) + γ( p i p*)] Esempio: si supponga che vi siano solo due regioni e che in base alla distribuzione territoriale dei consumi alla regione A spetti un Iva non perequata di 30 e alla regione B un Iva non perequata di 70. Essendo il fondo formalmente orizzontale 30 e 70 sono effettivamente le quote di compartecipazione che inizialmente sono attribuite a tali regioni. Poi si calcola l ammontare dell eventuale trasferimento da una regione all altra, calcolando l Iva perequata. Supponiamo che l Iva perequata di A sia pari a 40 e quella di B sia pari a 60. La regione B ha un Iva non perequata superiore a quella perequata, deve quindi effettuare un trasferimento di 10 alla regione A che si trova nella situazione opposta. Esempio: si supponga che vi siano solo due regioni e che in base alla distribuzione territoriale dei consumi alla regione A spetti un Iva non perequata di 30 e alla regione B un Iva non perequata di 70. Essendo il fondo formalmente orizzontale 30 e 70 sono effettivamente le quote di compartecipazione che inizialmente sono attribuite a tali regioni. Poi si calcola l ammontare dell eventuale trasferimento da una regione all altra, calcolando l Iva perequata. Supponiamo che l Iva perequata di A sia pari a 40 e quella di B sia pari a 60. La regione B ha un Iva non perequata superiore a quella perequata, deve quindi effettuare un trasferimento di 10 alla regione A che si trova nella situazione opposta.
5 Essendo in realtà il fondo di perequazione verticale, le regioni con alta capacità fiscale e bassi fabbisogni sanitari e territoriali otterranno direttamente dal Tesoro meno Iva di quella che loro spetterebbe in ragione della distribuzione regionale dei consumi. Viceversa beneficeranno della perequazione le regioni con bassa capacità fiscale e alti fabbisogni. Esiste comunque un limite massimo alla perequazione: l Iva perequata non può assumere valori negativi. Nessuna regione può quindi trovarsi nella condizione di dovere cedere alle altre regioni più dell Iva non perequata. Se così non fosse una regione ricca potrebbe trovarsi a dovere cedere alle regioni povere risorse che deve attingere dai tributi propri o da compartecipazioni diverse dall Iva.
La finanza regionale
La finanza regionale 1. Il sistema di finanziamento delle Regioni, in particolar modo quello delle Regioni a Statuto ordinario, ha subito nell ultimo decennio notevoli mutamenti, che hanno comportato la
DettagliArt Il Ministro dell economia e delle finanze è autorizzato, con proprio decreto, ad apportare le necessarie variazioni
provincia e al comune di Napoli e al comune di Palermo per l attuazione di politiche attive finalizzate alla stabilizzazione occupazionale dei lavoratori impiegati in attività socialmente utili»; Rilevato
DettagliDECRETI PRESIDENZIALI
DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10 febbraio 2014. Determinazione delle quote di compartecipazione regionale all IVA, previste dall articolo 2, comma 4, del decreto
DettagliIl Veneto a confronto con le Regioni a statuto speciale
Il Veneto a confronto con le Regioni a statuto speciale 1. Sulla base dei dati dei bilanci regionali e di quelli consolidati utilizzati nei precedenti capitoli, focalizziamo ora l analisi sul confronto
DettagliIl federalismo fiscale
Il federalismo fiscale Cosa intendere per federalismo fiscale? Cosa intendere per federalismo? decentramento o accentramento? Cosa intendere per fiscale? Ragioni a favore del FF (1) Aderenza alle preferenze
DettagliA B C. VII. La perequazione finanziaria intercomunale. 1 La compensazione finanziaria verticale; l indice di capacità finanziaria
VII. La perequazione finanziaria intercomunale 1 La compensazione finanziaria verticale; l indice di capacità finanziaria 2 La perequazione delle risorse; il contributo di livellamento 3 La perequazione
DettagliUn federalismo municipale a sovranità limitata
Un federalismo municipale a sovranità limitata Antonio Misiani Deputato PD - Commissione bicamerale per il federalismo fiscale La fase transitoria (2011-2013) Conferma della riduzione dei trasferimenti
DettagliLegge sulla perequazione finanziaria intercomunale (del 25 giugno 2002)
Legge sulla perequazione finanziaria intercomunale (del 25 giugno 2002) 2.1.2.3 IL GRAN CONSIGLIO DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO - visto il messaggio 30 gennaio 2002 n. 5200 del Consiglio di Stato;
DettagliIL SISTEMA TRIBUTARIO
IL SISTEMA TRIBUTARIO - Le entrate fiscali hanno: finalità fiscali LE ENTRATE FISCALI finanziamento della spesa per l erogazione di beni e servizi ai cittadini finalità extrafiscali redistribuzione correzione
DettagliLe entrate dei livelli inferiori di governo
Lezione 2 Le entrate dei livelli inferiori di governo LE ENTRATE DEI LIVELLI INFERIORI DI GOVERNO Trasferimenti da livelli superiori Tariffe e/o tasse Imposte TRASFERIMENTI Con finalità - di finanziamento
DettagliAspetti quantitativi del federalismo fiscale e simulazione dei fabbisogni standard regionali: presentazione della ricerca Irdcec
Aspetti quantitativi del federalismo fiscale e simulazione dei fabbisogni standard regionali: presentazione della ricerca Irdcec Tommaso Di Nardo Irdcec indice Il problema dei dati per l attuazione del
DettagliSTATO E RIDISTRIBUZIONE DELLE RISORSE
STATO E RIDISTRIBUZIONE DELLE RISORSE CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE, FACOLTÁ DI SOCIOLOGIA A.A. 2008-2009 ANNA TEMPIA 4 LEZIONE CENNI DI TEORIA DELL IMPOSTA (PARTE SECONDA) BIBLIOGRAFIA: P. Bosi
DettagliIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. VISTI gli articoli 76, 87, quinto comma, 117 e 119 della Costituzione;
DECRETO LEGISLATIVO IN MATERIA DI AUTONOMIA DI ENTRATA DELLE REGIONI A STATUTO ORDINARIO E DELLE PROVINCE NONCHE DI DETERMINAZIONE DEI COSTI E DEI FABBISOGNI STANDARD NEL SETTORE SANITARIO IL PRESIDENTE
DettagliGETTITI STANDARD IMU-TASI e calcolo FSC 2015 Comuni delle Regioni a statuto ordinario e delle Isole
Roma, 25 novembre 2015 GETTITI STANDARD IMU-TASI e calcolo FSC 2015 Comuni delle Regioni a statuto ordinario e delle Isole Risorse std 2014 di riferimento 1 FSC 14 aggiornato al 16 set 2014 e al dl 133
DettagliSTATO E RIDISTRIBUZIONE DELLE RISORSE
STATO E RIDISTRIBUZIONE DELLE RISORSE CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE, FACOLTÁ DI SOCIOLOGIA A.A. 2008-2009 ANNA TEMPIA 3 LEZIONE CENNI DI TEORIA DELL IMPOSTA (PARTE PRIMA) BIBLIOGRAFIA: P. Bosi (
DettagliREGOLAMENTO ADDIZIONALE COMUNALE I.R.P.E.F.
REGOLAMENTO ADDIZIONALE COMUNALE I.R.P.E.F. INDICE 1 Art. 1 Oggetto del Regolamento Pag. 3 Art. 2 Soggetto attivo Pag. 3 Art. 3 Soggetti passivi Pag. 3 Art. 4 Criteri di calcolo dell addizionale Pag. 3
DettagliDecentramento e federalismo nei Paesi dell Unione Europea: introduzione al caso italiano
Decentramento e federalismo nei Paesi dell Unione Europea: introduzione al caso italiano Claudio Tucciarelli Capo Dipartimento riforme istituzionali Presidenza del Consiglio dei ministri Mendrisio, 26
DettagliCONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 13/085/CR08/C2
CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 13/085/CR08/C2 CONTRIBUTO FINANZIARIO DELLE REGIONI AL RISANAMENTO DEI CONTI PUBBLICI ED EVOLUZIONE DELLE ENTRATE REGIONALI Di recente sono apparse sulla
DettagliCapitolo 20 Le imposte sui consumi
Capitolo 20 Le imposte sui consumi Le imposte generali sulle vendite e l imposta sul valore aggiunto Le imposte generali sulle vendite possono colpire l intero valore di un bene o l incremento di valore
DettagliLa tariffa è aggiornata ogni trimestre ed è composta da:
Guida alla lettura delle voci di spesa per i clienti serviti nel mercato libero Voce di spesa Descrizione del prezzo Componenti incluse Spesa per la materia gas naturale Il prezzo è aggiornato ogni trimestre
DettagliBilancio di previsione Comune di Albano Sant'Alessandro
Bilancio di previsione 2015-2017 1 Bilancio di previsione 2015-2017 Dal primo gennaio 2015 è entrata in vigore per gli enti locali la nuova contabilità armonizzata - D. L. 118/2011 2 Principale novità
DettagliFederalismo fiscale: un confronto internazionale
Federalismo fiscale: un confronto internazionale 1. Il tema del federalismo fiscale assume un rilievo sempre maggiore nel dibattito istituzionale e riveste un ruolo centrale nelle agende politiche di tutti
DettagliFAMIGLIE: NEL 2013 MENO TASSE FINO A 250 EURO
FAMIGLIE: NEL 2013 MENO TASSE FINO A 250 EURO Finalmente una buona notizia. Nel 2013 è diminuito il peso delle tasse sulle famiglie italiane. Gli importi, seppur abbastanza modesti, invertono una tendenza
DettagliI rappresentanti dell Agenzia delle Entrate e delle Organizzazioni Sindacali dell area VI della Dirigenza PREMESSO VISTO
CRITERI DI CORRESPONSIONE DELLA RETRIBUZIONE DI RISULTATO AI DIRIGENTI DI UFFICI NON DI VERTICE E AI FUNZIONARI INCARICATI DELLA DIREZIONE PROVVISORIA DI DETTI UFFICI PER L ANNO 2012 I rappresentanti dell
DettagliL.R. 2/2006, art. 2, c. 2 B.U.R. 20/12/2006, n. 51. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 6 dicembre 2006, n. 0372/Pres.
L.R. 2/2006, art. 2, c. 2 B.U.R. 20/12/2006, n. 51 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 6 dicembre 2006, n. 0372/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per l applicazione dell aliquota IRAP di cui
DettagliLa riforma della finanza decentrata nei decreti del federalismo fiscale
La riforma della finanza decentrata nei decreti del federalismo fiscale Alberto Zanardi Università di Bologna Seminario Laboratorio Urbano Federalismo e finanza locale Bologna, 17 dicembre 2010 Il finanziamento
DettagliDOCUMENTO SUL REGIME FISCALE
FONDO PENSIONE PREVIBANK iscritto all Albo dei Fondi Pensione al n. 1059 DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (aggiornato al 1 Luglio 2014) Pagina 1 di 6 Versione Luglio 2014 PREMESSA Le informazioni fornite nel
DettagliREGOLAMENTO. per la ripartizione dei proventi derivanti da attività conto terzi. approvato dal Consiglio di Dipartimento del 28 febbraio 2013
REGOLAMENTO per la ripartizione dei proventi derivanti da attività conto terzi approvato dal Consiglio di Dipartimento del 28 febbraio 2013 Premesse Il presente Regolamento, in ottemperanza alle norme
DettagliIndicatori finanziari e raffronti tra i Comuni Italiani. Un servizio di Engineering Tributi Progettato e realizzato da LGnet srl e Easy Net srl
Un servizio di Engineering Tributi Progettato e realizzato da LGnet srl e Easy Net srl Scheda elaborata a partire dai dati dei Certificati di Conto Consuntivo 2009 pubblicati dal Ministero dell Interno
DettagliAspetti fiscali delle attribuzioni beneficiarie
Aspetti fiscali delle attribuzioni beneficiarie Savona 5 dicembre 2007 Maurizio Bastianelli 1 beneficiarie L intervento si propone un approfondimento di alcuni aspetti applicativi della disciplina tributaria
DettagliLA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE
Le riforma costituzionale del 2001 LA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE Legge costituzionale 18 ottobre 2001 n.3, Modifiche al Titolo Quinto della Parte seconda della Costituzione Confermata da referendum
DettagliI contenuti della legge delega 42/2009
I contenuti della legge delega 42/2009 Introduzione 1. L approvazione della legge delega n. 42/2009 di attuazione dell articolo 119 della Costituzione è stata salutata come un importante punto di svolta
DettagliI rappresentanti dell Agenzia delle Entrate, di seguito denominata Agenzia, e delle Organizzazioni Sindacali dell area VI della Dirigenza
ACCORDO DEFINITIVO SUI CRITERI DI CORRESPONSIONE DELLA RETRIBUZIONE DI RISULTATO AI DIRIGENTI DI UFFICI NON DI VERTICE E AI FUNZIONARI INCARICATI DELLA DIREZIONE PROVVISORIA DI DETTI UFFICI PER L ANNO
DettagliPrimo Rapporto sugli effetti del federalismo fiscale sul sistema delle autonomie locali
SVIMEZ ASSOCIAZIONE PER LO SVILUPPO DELL INDUSTRIA NEL MEZZOGIORNO Quaderni di INFORMAZIONI SVIMEZ N. 7 Primo Rapporto sugli effetti del federalismo fiscale sul sistema delle autonomie locali Commissione
DettagliL AGEVOLAZIONE ACE E IL MOD. UNICO 2013 SC
INFORMATIVA N. 105 18 APRILE 2013 DICHIARAZIONI L AGEVOLAZIONE ACE E IL MOD. UNICO 2013 SC Art. 1, DL n. 201/2011 Decreto MEF 14.3.2012 Circolare Agenzia Entrate 20.9.2012, n. 35/E Informativa SEAC 14.3.2013,
DettagliDATI GENERALI. Ubicazione impianto. Committente CAP: Amministratore. Comune di Monastir CAP Telefono Fax
DATI GENERALI Ubicazione impianto Identificativo dell impianto: Impianto fotovoltaico da 19,80 kwp Indirizzo: via G.Deledda Comune: MONASTIR (CA) CAP: 09023 Committente Ruolo Ragione Sociale Amministratore
DettagliSOMMARIO. Nella presente circolare tratteremo i seguenti argomenti:
CIRCOLARE N. 20 DEL 1/12/2015 SOMMARIO Nella presente circolare tratteremo i seguenti argomenti: PRONTO IL CODICE TRIBUTO PER L UTILIZZO DEL CREDITO DI IMPOSTA TREMONTI QUATER PAG. 2 IN SINTESI: Recentemente
DettagliUNICO 2015 Società Capitali: la tassazione per trasparenza Filippo Gagliardi - Esperto fiscale
UNICO 2015 Società Capitali: la tassazione per trasparenza Filippo Gagliardi - Esperto fiscale ADEMPIMENTO " FISCO Le società di capitali, a determinate condizioni ed esclusivamente in via opzionale, possono
DettagliLa determinazione dell imponibile e dell imposta nell irpef e nell ires
La determinazione dell imponibile e dell imposta nell irpef e nell ires Università Carlo Cattaneo - Liuc anno accademico 2014/2015 corso di diritto tributario prof. Giuseppe Zizzo 1 oggetto della lezione
DettagliALLEGATO AL PEG DEGLI ENTI LOCALI ENTRATE PER TITOLI, TIPOLOGIE E CATEGORIE PREVISIONI DI COMPETENZA
Entrate correnti di natura tributaria, contributiva o perequativa 1010100 Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati 10.426.698,00 10.162.798,00 10.108.698,00 1010103 Imposta sostitutiva dell'irpef
DettagliCapitolo III. Aliquote, deduzioni e detrazioni dell IRPEF (2015)
Capitolo III. Aliquote, deduzioni e detrazioni dell IRPEF (2015) 1 IRPEF Imposta personale e progressiva che colpisce il reddito complessivo delle persone fisiche 2 DETERMINAZIONE DELL IMPOSTA Reddito
DettagliALLEGATO AL PEG DEGLI ENTI LOCALI ENTRATE PER TITOLI, TIPOLOGIE E CATEGORIE PREVISIONI DI COMPETENZA
Entrate correnti di natura tributaria, contributiva o perequativa 1010100 Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati 6.637.735,52 5.745.049,00 5.681.484,00 1010103 Imposta sostitutiva dell'irpef
DettagliIL QUADRO DELLA FISCALITÀ LOCALE NELLA PROVINCIA DI PARMA
IL QUADRO DELLA FISCALITÀ LOCALE NELLA PROVINCIA DI PARMA Parma, 15 giugno 2013 Le entrate dei Comuni della provincia di Parma La finanza locale sta vivendo un periodo di profonda trasformazione e incertezza,
DettagliMilano 15 Febbraio 2007 Finanziaria 2007 e fiscalità locale. Dipartimento Democrazia economia,economia Sociale, Fisco, Previdenza
Milano 15 Febbraio 2007 Finanziaria 2007 e fiscalità locale Dipartimento Democrazia economia,economia Sociale, Fisco, Previdenza 1 Un solo quadro, molte sfumature La Finanziaria dalle molte novità fiscali:
DettagliLa riduzione dell aliquota IRES
La riduzione dell aliquota IRES di Lelio Violetti Le Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016) prevedono all articolo 5 la riduzione dell aliquota
DettagliESERCIZIO N 2 Sulla base della programmazione quinquennale ( ) dell impresa DELTA S.p.A. sono disponibili i seguenti dati:
ESERCIZIO N 1 Nel corso del 2010, primo anno di vita dell impresa, la ASTRA S.p.A. acquista 600 unità di merci: 150 q. nel mese di marzo al prezzo unitario di 15 ( costo complessivo: 2.225); 200 q. nel
DettagliFigura 39 Distribuzione della popolazione al 2002 sul territorio regionale. Fonte: Istat. Densità abitativa. ab per kmq
4 DEMOGRAFIA 4.1 DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE Dalle tabelle sotto riportate si vede innanzitutto come le province numericamente più piccole sono quelle di Piacenza e : nel caso di ciò è dovuto alla
DettagliESERCITAZIONE SULLE LIQUIDAZIONI PERIODICHE DELL IVA REGISTRO DEGLI ACQUISTI REGISTRO DELLE FATTURE EMESSE REGISTRO DEI CORRISPETTIVI
ESERCITAZIONE SULLE LIQUIDAZIONI PERIODICHE DELL IVA I registri IVA di un impresa che liquida l imposta sul valore aggiunto trimestralmente presentano per il primo trimestre le seguenti risultanze: REGISTRO
DettagliIL CONSIGLIO COMUNALE
COMUNE DI PATERNÒ Oggetto: Proposta di deliberazione di iniziativa consiliare, ai sensi dell art. 17, comma 2 del Regolamento dei Lavori del Consiglio Comunale, avente ad oggetto: Determinazione-Riduzione
DettagliPROVVEDIMENTO N DEL 9 MARZO 2007 L ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI PRIVATE E DI INTERESSE COLLETTIVO
PROVVEDIMENTO N. 2509 DEL 9 MARZO 2007 CRITERI DI DETERMINAZIONE DELLE INDENNITA SPETTANTI, AI SENSI DEGLI ARTICOLI 246, COMMA 3 E 280, COMMA 3 DEL DECRETO LEGISLATIVO 7 SETTEMBRE 2005, N. 209, AI COMMISSARI
DettagliStudio Tributario e Societario. Bonus Renzi. Avv. Alessio Vagnarelli
Studio Tributario e Societario Bonus Renzi Avv. Alessio Vagnarelli Fonti Art. 1 del D.L. 24 Aprile 2014, n. 66; Circolare Agenzia delle Entrate n. 8 del 28 Aprile 2014; Risoluzione Agenzia delle Entrate
DettagliREGOLAMENTO DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL IRPEF
REGOLAMENTO DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL IRPEF Approvato con delibera di c.c. n. 3 in data 26.01.2007 Modificato con delibera di c.c. n.55 in data 21.12.2011 Modificato con delibera di c.c. n. 5 in data
Dettagli5. FEDERALISMO FISCALE: A CHE PUNTO SIAMO?
66 5. FEDERALISMO FISCALE: A CHE PUNTO SIAMO? La Legge Delega 42/2009, meglio nota come Legge Calderoli, ha riavviato il cammino verso l attuazione dell art. 119 del Titolo V della Costituzione, come riscritto
DettagliPROSPETTO DELLE ENTRATE DI BILANCIO PER TITOLI, TIPOLOGIE E CATEGORIE ENTI LOCALI ACCERTAMENTI
Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 1010100 Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati 29.901.459,03 1010103 Imposta sostitutiva dell'irpef e dell'imposta di registro
DettagliDISCIPLINA DELLA COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DEI SERVIZI RIVOLTI AGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
DISCIPLINA DELLA COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DEI SERVIZI RIVOLTI AGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI. (Zona Socio Sanitaria Versilia) CAPO I Disposizioni generali. Art. 1 Finalità. 1. Il presente regolamento
DettagliI TRIBUTI. L art. 53 della Costituzione. Tutti sono tenuti a concorrere alla spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
I TRIBUTI: IMPOSTE, TASSE E CONTRIBUTI I TRIBUTI Il sistema tributario italiano è regolamentato dalla costituzione e da molte leggi ordinarie. Le fonti costituzionali principali le troviamo nell art. 2
DettagliVALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14)
VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14) Pagina 2 di 6 - Pagina Documento bianca sul regime fiscale Edizione 11.2014
DettagliLe nuove regole di finanza pubblica per gli enti territoriali
Le nuove regole di finanza pubblica per gli enti territoriali Roma, 27/04/2016 SALVATORE BILARDO ISPETTORE GENERALE CAPO-ISPETTORATO GENERALE PER LA FINANZA DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI I saldi richiesti
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 250 Prot. n. 50/13-D VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Determinazione del Budget spettante alle Comunità di Valle relativamente
DettagliCOMUNE DI GRECCIO (Prov. Rieti) SERVIZIO FINANZIARIO
COMUNE DI GRECCIO (Prov. Rieti) SERVIZIO FINANZIARIO NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2015-2017 Il bilancio di finanziario rappresenta lo strumento attraverso il quale gli organi di governo dell
DettagliCOMUNE di PARONA (Prov. di Pavia)
COPIA COMUNE di PARONA (Prov. di Pavia) DETERMINAZIONE DEL SERVIZIO POLIZIA LOCALE N.25 Data 18-05-2016 OGGETTO: PROVENTI DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE PER VIOLAZIONI AL CODICE DELLA STRADA
DettagliLA CORTE DEI CONTI DICE LA VERITÀ: IL BONUS IRPEF È UN SURROGATO
a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente 698 LA CORTE DEI CONTI DICE LA VERITÀ: IL BONUS IRPEF È UN SURROGATO 5 giugno 2014 EXECUTIVE
DettagliL IRPEF. L imposta sul reddito in Italia
L IRPEF L imposta sul reddito in Italia 1 1 L IRPEF Imposta personale e progressiva Assicura un gettito elevato Permette di realizzare obiettivi di redistribuzione del reddito E uno strumento di stabilizzazione
DettagliANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI GESTIONALI E FINANZIARI
ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI GESTIONALI E FINANZIARI PREMESSA Il regolamento per i controlli interni approvato con deliberazione del C.C. n. 4 del 164/01/2013 all art. 6 definisce una serie di indicatori,
DettagliPREVISIONI DI COMPETENZA
Pag. 1 ENTRATE PER TITOLI, TIPOLOGIE E CATEGORIE EMENDATO Previsioni 2015 Previsioni 2016 Previsioni 2017 ENTRATE CORRENTI DI NATURA TRIBUTARIA, CONTRIBUTIVA E PEREQUATIVA 1010100 Tipologia 101: IMPOSTE,
DettagliI bilanci delle Regioni. Lombardia e Nord Italia Anno 2012
Statistiche Flash N 10 / 3 novembre 2014 I bilanci delle Regioni. e Nord Italia Anno 2012 A cura di: Elena Carniti e Antonio Dal Bianco Numero chiuso il: 3 novembre 2014 I bilanci consuntivi provvisori
DettagliPROVINCIA DI TORINO COMUNE DI RUBIANA
PROVINCIA DI TORINO COMUNE DI RUBIANA DETERMINAZIONE UFFICIO PERSONALE N. 117 DEL 19/05/2014 OGGETTO: TRATTAMENTO ACCESSORIO DEL PERSONALE - LIQUIDAZIONE ANNO 2013 DETERMINAZIONE N. 117 DEL 19/05/2014
DettagliCASSA DI PREVIDENZA PER I DIRIGENTI DEL GRUPPO FINMECCANICA FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE
Documento sul regime fiscale (dati aggiornati al 30.04.2015) 1. REGIME FISCALE DEL FONDO La Cassa di Previdenza per i Dirigenti del Gruppo Finmeccanica fondo pensione complementare non è soggetto ad IRPEF,
DettagliGLOSSARIO. Patronato INCA CGIL FLC CGIL
GLOSSARIO INCA Sistema a ripartizione I contributi ontributi versati dal lavoratore e dal datore di lavoro agli Enti che erogano le prestazioni pensionistiche vengono utilizzati per pagare le pensioni
DettagliSCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 119 DELLA COSTITUZIONE: DELEGA AL GOVERNO IN MATERIA DI FEDERALISMO FISCALE
SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 119 DELLA COSTITUZIONE: DELEGA AL GOVERNO IN MATERIA DI FEDERALISMO FISCALE CAPO I CONTENUTI E REGOLE DI COORDINAMENTO FINANZIARIO Art. 1 (Ambito di
DettagliI BILANCI PREVENTIVI 2008 DELLE REGIONI. Il 43% DELLA SPESA PUBBLICA E GIA OGGI DI COMPETENZA DELLE REGIONI STUDIO FORMEZ E UIL
I BILANCI PREVENTIVI 2008 DELLE REGIONI. Il 43% DELLA SPESA PUBBLICA E GIA OGGI DI COMPETENZA DELLE REGIONI STUDIO FORMEZ E UIL LA SPESA E LE ENTRATE NEI BILANCI PREVENTIVI DELLE REGIONI. LE USCITE LA
DettagliProblematiche nell attuazione del decreto legislativo n. 56 del Una simulazione alternativa
Problematiche nell attuazione del decreto legislativo n. 56 del 2000. Una simulazione alternativa Alessandro Fontana Abstract Il decreto legislativo n. 56/00 costituisce sinora l unico tentativo di introduzione
DettagliBollettino ufficiale della Regione Puglia n. 7 del 27/01/2016
Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 7 del 27/01/2016 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 dicembre 2015, n. 2482 Variazione al bilancio di previsione per l e.f. 2015. Iscrizione della quota
DettagliLa predetta proposta potrà avere attuazione nel rispetto delle seguenti condizioni:
INTESA IN CONFERENZA STATO REGIONI IN ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 46, COMMA 6, DEL DECRETO LEGGE N. 66 DEL 2014, COME MODIFICATO DALL ARTICOLO 1, COMMA 398, DELLA LEGGE N. 190/2014, NONCHÉ DELL ARTICOLO 1,
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
DELIBERAZIONE 28 SETTEMBRE 2015 451/2015/R/COM AGGIORNAMENTO, DAL 1 OTTOBRE 2015, DELLE COMPONENTI TARIFFARIE DESTINATE ALLA COPERTURA DEGLI ONERI GENERALI E DI ULTERIORI COMPONENTI DEL SETTORE ELETTRICO
DettagliGli effetti della manovra sui comuni toscani Patrizia Lattarulo e Claudia Ferretti
Firenze, 26 gennaio 2016 Gli effetti della manovra sui comuni toscani Patrizia Lattarulo e Claudia Ferretti Legge di stabilità 2016 PRIORITÀ: sostegno alla ripresa economica, basata su il rilancio della
Dettagli===============================================
=============================================== REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE Approvato con deliberazione
DettagliCOMUNE DI LICODIA EUBEA Prov. ALLEGATO AL PEG DEGLI ENTI LOCALI ENTRATE PER TITOLI, TIPOLOGIE E CATEGORIE PREVISIONI DI COMPETENZA
Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 1010100 Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati 1.096.617,71 10.000,00 1.087.617,71 10.000,00 1.090.617,71 10.000,00 1010103
DettagliCOMUNE DI NURECI Prov. ALLEGATO AL PEG DEGLI ENTI LOCALI ENTRATE PER TITOLI, TIPOLOGIE E CATEGORIE PREVISIONI DI COMPETENZA
Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 1010100 Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati 53.700,00 1.000,00 53.700,00 1.000,00 53.700,00 1.000,00 1010103 Imposta sostitutiva
DettagliCOMUNE DI SERRACAPRIOLA Prov. FG ALLEGATO AL PEG DEGLI ENTI LOCALI ENTRATE PER TITOLI, TIPOLOGIE E CATEGORIE PREVISIONI DI COMPETENZA
Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 1010100 Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati 2.094.518,44 0,00 2.075.262,44 0,00 2.097.473,65 0,00 1010103 Imposta sostitutiva
DettagliLegge Finanziaria ( art.11, l. n. 468)
Legge Finanziaria ( art.11, l. n. 468) La Legge Finanziaria, in coerenza con gli obiettivi del D.P.E.F. dispone: il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel Bilancio pluriennale; la
DettagliConsuntivo Documenti allegati
Consuntivo 2012 Consuntivo 2012 Documenti allegati Relazione dei revisori dei conti Elenco dei residui attivi e passivi distinti per anno di provenienza Conto del Bilancio Conto economico Conto Patrimoniale
DettagliPROSPETTO DEGLI ACCERTAMENTI PER TITOLI, TIPOLOGIE E CATEGORIE
Pag. 1 ENTRATE CORRENTI DI NATURA TRIBUTARIA, CONTRIBUTIVA E PEREQUATIVA 1010100 Tipologia 101: IMPOSTE, TASSE E PROVENTI ASSIMILATI 6.543.016,06 3.593.300,17 1010103 IMPOSTA SOSTITUTIVA DELL'IRPEF E DELL'IMPOSTA
DettagliComune di GOLFO ARANCI Prov.OT ALLEGATO AL PEG DEGLI ENTI LOCALI ENTRATE PER TITOLI, TIPOLOGIE E CATEGORIE PREVISIONI DI COMPETENZA
Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 1010100 Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati 4.788.848,00 749.00 4.446.30 400.00 4.246.30 150.00 1010103 Imposta sostitutiva
DettagliIL DECENTRAMENTO FISCALE. Scienza delle finanze lezione 13
IL DECENTRAMENTO FISCALE Scienza delle finanze lezione 13 ALCUNE DOMANDE Perché esistono diversi livelli di governo: stato, regioni, comuni? Quali sono i compiti più appropriati per il centro e la periferia?
Dettagli7 lezione (2 parte) Le Imposte Indirette
7 lezione (2 parte) Le Imposte Indirette Più di un terzo del gettito tributario del nostro paese e' realizzato mediante imposte indirette. La classificazione amministrativa tradizionale distingue le imposte
DettagliADDIZIONALE REGIONALE ALL'IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE (IRPEF) Regione Piemonte
Allegato 8 ADDIZIONALE REGIONALE ALL'IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE (IRPEF) Regione Piemonte Legge regionale 13 dicembre 2001, n. 34. (B.U. 19 dicembre 2001, n. 51) e legge regionale 20 novembre
DettagliCONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D AOSTA XIV LEGISLATURA. Proposta di legge regionale. n. 53
Allegato all oggetto n. Adunanza del Consiglio regionale in data CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D AOSTA XIV LEGISLATURA Proposta di legge regionale n. 53 Nuove disposizioni in materia di indennità di
DettagliCOMUNE DI PECETTO DI VALENZA PROVINCIA DI ALESSANDRIA
COMUNE DI PECETTO DI VALENZA PROVINCIA DI ALESSANDRIA REGOLAMENTO AI SENSI DELL ARTICOLO 52 D. LGS. 446/1997 E S.M.I., PER LA VARIAZIONE DELL ALIQUOTA DI COMPARTECIPAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL
DettagliDIREZIONE GENERALE PER L ORGANIZZAZIONE, GLI AFFARI GENERALI, L INNOVAZIONE, IL BILANCIO ED IL PERSONALE Servizio V
In data 11/12/012 è stata sottoscritta l ipotesi di accordo integrativo relativo al personale dirigente di 2^ fascia dell area 1^ concernente il fondo dei dirigenti per l anno 2011. L ipotesi di accordo
DettagliFiscal News N Studi di settore: indicatori per i professionisti. La circolare di aggiornamento professionale
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 191 07.07.2015 Studi di settore: indicatori per i professionisti Categoria: Studi di settore Sottocategoria: Modelli Nella nota tecnica e metodologica
DettagliSCHEDA ISTRUTTORIA inerente alla proposta di legge n. 194: Bilancio di previsione per l anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale 2013/2015.
Commissione di Controllo Settore Assistenza generale alla Commissione di Controllo Dirigente responsabile Prot. N 21055/2.6 Firenze, 13 dicembre 2012 SCHEDA ISTRUTTORIA inerente alla proposta di legge
DettagliIl Presidente sottopone al Consiglio Comunale, per l approvazione, la seguente proposta di deliberazione: IL CONSIGLIO COMUNALE
Modifiche al regolamento per l'applicazione dell'aliquota di compartecipazione all'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche. D.C.C. n. 15 del 8/03/2016 Il Presidente sottopone
DettagliENTRATE PER TITOLI, TIPOLOGIE E CATEGORIE PREVISIONI DI COMPETENZA
Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 1010100 Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati 26.560.833,00 2.194.071,00 25.346.762,00 980.00 25.307.978,00 941.216,00 1010106
Dettagli!" ##$ ##&' " ' ( % ( ) ##
!" ##$!%&'!$ ##&' " ' ( % ( ) ## &!%!$ $ %## " ' ) % %' ( ( ( (& ( (*# Tabella 1: Sintesi dei risultati di finanza pubblica dell'ultimo decennio (in percentuale del Pil) 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
DettagliELENCO CAPITOLI DI ENTRATA E SPESA DA ISTITUIRE NEL BILANCIO GESTIONALE PER GLI ANNI 2013, 2014 E 2015
ALLEGATO 1 ELENCO CAPITOLI DI ENTRATA E SPESA DA ISTITUIRE NEL BILANCIO GESTIONALE PER GLI ANNI 2013, 2014 E 2015 ENTRATA DALL ANNO 2013 E istituito nello stato di previsione dell entrata il capitolo 5015
DettagliIrpef e Anf: una proposta a fini di equità ed efficienza
Un fisco equo per sostenere i redditi da lavoro e da pensione CGIL 15 ottobre 2009 Irpef e Anf: una proposta a fini di equità ed efficienza Claudio De Vincenti Università di Roma La Sapienza Distribuzione
DettagliNuovo costo per le auto
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 19 21.01.2014 Nuovo costo per le auto Categoria: Auto Sottocategoria: Imposte dirette Con la chiusura del 2013 è necessario porre attenzione alle
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE CAUSI, MISIANI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1752-A PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI CAUSI, MISIANI Modifica all articolo 11-quaterdecies del decreto-legge 30 settembre 2005,
DettagliENTRATE PER TITOLI, TIPOLOGIE E CATEGORIE PREVISIONI DI COMPETENZA
Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 1010100 Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati 23.720.39 2.170.282,00 22.107.783,00 557.675,00 22.016.211,00 466.103,00 1010106
Dettagli