Recenti novità normative della mediazione

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1 Recenti novità normative della mediazione Empoli, 12 ottobre 2011 Simone Baronti Dottore Commercialista Revisore Legale dei Conti

2 Alcune definizioni Cosa è la mediazione? È l attività svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa Chi è il mediatore? La persona o le persone fisiche che, individualmente o collegialmente, svolgono la mediazione rimanendo prive, in ogni caso, del potere di rendere giudizi o decisioni vincolanti per i destinatari del servizio medesimo Cosa è l organismo? L ente pubblico o privato, ovvero la sua articolazione, presso cui può svolgersi il procedimento di mediazione ai sensi del decreto legislativo

3 Evoluzione normativa Servizio di conciliazione presso la CCIAA D.Lgs. n.5/2003 Artt La conciliazione stragiudiziale Direttiva Europea 2008/52/CE del 21/05/2008 Mediazione in materia civile e commerciale Legge delega n. 69 del 18/06/2009 Art. 60: mediazione finalizzata alla conciliazione D.Lgs. n.28/2010 Decreto Ministeriale 180/2010 D.L. n. 225/2010 Art. 2 c.16-decies: proroga di 12 mesi (a partire da marzo 2012) della condizione procedibilità in materia di condominio e risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti

4 Risoluzione del Parlamento europeo del 13 settembre 2011 Requisito della confidenzialità: Bulgaria, Francia e Polonia: i mediatori possono rifiutarsi di testimoniare Svezia: non automatico, richiede accordo fra le parti Italia: approccio rigoroso Incentivi finanziari: Bulgaria: rimborso del 50% dell'imposta statale versata per il deposito della causa in tribunale, se essa viene risolta con successo grazie alla mediazione Romania: rimborso totale della tassa giudiziaria, se le parti risolvono un contenzioso attraverso la mediazione Italia: tutti gli atti e gli accordi di mediazione sono esenti da imposte di bollo e tasse

5 Risoluzione del Parlamento europeo del 13 settembre 2011 Obbligatorietà: Italia: [il Parlamento] sottolinea che l'esempio più lampante è il decreto legislativo italiano n. 28 che punta a riformare il sistema giuridico e ad alleggerire il carico di lavoro dei tribunali italiani, notoriamente congestionati, riducendo i casi e il tempo medio di nove anni per risolvere un contenzioso in una causa civile; osserva che, come previsto, ciò non è stato accolto con favore dagli operatori, i quali hanno impugnato il decreto dinanzi ai tribunali e sono addirittura scesi in sciopero

6 Risoluzione del Parlamento europeo del 13 settembre 2011 Risultati: Bulgaria: riconosce i risultati positivi conseguiti grazie agli incentivi finanziari Romania: sono state stabilite disposizioni sugli incentivi finanziari ed è stato creato un Consiglio di mediazione Italia: la mediazione obbligatoria sembra raggiungere l'obiettivo di diminuire la congestione nei tribunali ; ciononostante sottolinea che la mediazione dovrebbe essere promossa come una forma di giustizia alternativa praticabile, a basso costo e più rapida, piuttosto che come un elemento obbligatorio della procedura giudiziaria; Italia, Bulgaria e Romania dimostrano che la mediazione può contribuire a una soluzione extragiudiziale conveniente e rapida delle controversie attraverso procedure adeguate alle esigenze delle parti

7 Tipi di mediazione Facoltativa: scelta per volontà delle parti Demandata: il giudice può invitare le parti a procedere alla mediazione (anche in sede di giudizio di appello) Obbligatoria: materie specifiche per le quali chi intende esercitare in giudizio un azione è tenuto ad esperire preliminarmente il procedimento di medizione

8 Evoluzione normativa Decreto Ministeriale 6 luglio 2011 n. 145 Modifica del D.L. 180/2010 Legge 14 settembre 2011 n. 148 Emendamento a D.L. 13 agosto 2011 n.138 (Manovra di ferragosto) Modifica del D.Lgs. 28/2010

9 Le novità normative D.M. 145/2011 Art.1: compare il magistrato nelle funzioni di controllo Art.2: aggiornamento in forma di tirocinio assistito Art.3 a): contumacia della parte invitata Art.3 b): regolamentazione nell affidamento degli incarichi Art. 5: modifiche ai criteri per la determinazione delle indennità Art. 6: innalzamento termini per adeguamento dei requisiti dei mediatori L. 148/2011 Sanzioni per la mancata partecipazione

10 D.M. 145/2011 art. 1 Il magistrato nelle funzioni di controllo Modifica l art. 3 c.2 del D.M.180/2010: Il registro e tenuto presso il Ministero nell ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali già esistenti presso il Dipartimento per gli affari di giustizia; ne e responsabile il direttore generale della giustizia civile, ovvero persona da lui delegata con qualifica dirigenziale o con qualifica di magistrato nell ambito della direzione generale. Il direttore generale della giustizia civile, al fine di esercitare la vigilanza, si puo avvalere dell Ispettorato generale del Ministero della giustizia. Ai fini della vigilanza sulla sezione del registro per la trattazione degli affari in materia di rapporti di consumo di cui al comma 3, parte i), sezione C e parte ii), sezione C, il responsabile esercita i poteri di cui al presente decreto sentito il Ministero dello sviluppo economico.

11 D.M. 145/2011 art. 1 Il magistrato nelle funzioni di controllo Modifica l art. 17 c.2 del D.M.180/2010: L elenco e tenuto presso il Ministero nell ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali già esistenti presso il Dipartimento per gli affari di giustizia; ne e responsabile il direttore generale della giustizia civile, ovvero persona da lui delegata con qualifica dirigenziale o con qualifica di magistrato nell ambito della direzione generale. Il direttore generale della giustizia civile, al fine di esercitare la vigilanza, si può avvalere dell Ispettorato generale del Ministero della giustizia.

12 D.M. 145/2011 art. 2 Aggiornamento in forma di tirocinio assistito Modifica art. 4 c. 3 lett. b) del D.M. 180/2010: il possesso, da parte dei mediatori, di una specifica formazione e di uno specifico aggiornamento almeno biennale, acquisiti presso gli enti di formazione in base all articolo 18, nonche la partecipazione, da parte dei mediatori, nel biennio di aggiornamento e in forma di tirocinio assistito, ad almeno venti casi di mediazione svolti presso organismi iscritti

13 D.M. 145/2011 art. 3 Contumacia della parte invitata Aggiunta la lett. d) all art. 7 c. 5 del D.M. 180/2010: Il regolamento deve in ogni caso prevedere: [ ] d) che, nei casi di cui all articolo 5, comma 1, del decreto legislativo, il mediatore svolge l incontro con la parte istante anche in mancanza di adesione della parte chiamata in mediazione, e la segreteria dell organismo puo rilasciare attestato di conclusione del procedimento solo all esito del verbale di mancata partecipazione della medesima parte chiamata e mancato accordo, formato dal mediatore ai sensi dell articolo 11, comma 4, del decreto legislativo;

14 Materie obbligatorie (art.5 c.1) condominio (da marzo 2012) diritti reali divisione successioni ereditarie patti di famiglia locazione comodato affitto di aziende risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti (da marzo 2012) risarcimento del danno derivante da responsabilità medica risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità contratti assicurativi, bancari e finanziari

15 D.M. 145/2011 art. 3 Regolamentazione nell affidamento degli incarichi Aggiunta la lett. e) all art. 7 c. 5 del D.M. 180/2010: Il regolamento deve in ogni caso prevedere: [ ] e) criteri inderogabili per l assegnazione degli affari di mediazione predeterminati e rispettosi della specifica competenza professionale del mediatore designato, desunta anche dalla tipologia di laurea universitaria posseduta.

16 D.M. 145/2011 art. 5 Modifiche ai criteri per la determinazione delle indennità Modifiche all art. 16 del D.M. 180/2010

17 D.M. 145/2011 art. 5 Ante riforma In caso di successo Incremento fino ad 1/5 Materie obbligatorie Riduzione di 1/3 Materie obbligatorie Contumacia Ridotto di 1/3 Post riforma Incremento fino ad 1/4 Riduzione di 1/3 per i primi 6 scaglioni Riduzione di 1/2 per i successivi Non si applica nessun altro aumento (eccetto in caso di successo) 40 per il I scaglione 50 per i successivi Valore indeterminato Momento del pagamento Importi minimi Decide l organismo Prima del I incontro importo non inferiore a 1/2 Valore massimo Organismo può prevedere che siano corrisposte interamente prima del verbale di accordo Sono derogabili

18 Scaglioni N. VALORE DELLA LITE SPESE PER CIASCUNA PARTE 1 Fino a euro Euro da euro a euro Euro 130 da euro a euro Euro 240 da euro a euro Euro 360 da euro a euro Euro 600 da euro a euro Euro da euro a euro Euro da euro a euro Euro da euro a euro Euro oltre euro Euro 9.200

19 D.M. 145/2011 art. 6 Innalzamento del termine per l adeguamento dei requisiti dei mediatori Modifiche all art. 20 c. 2 del D.M. 180/2010: I mediatori abilitati a prestare la loro opera presso gli organismi di cui al comma 1 devono acquisire, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, i requisiti anche formativi in esso previsti per l esercizio della mediazione o, in alternativa, attestare di aver svolto almeno venti procedure di mediazione, conciliazione o negoziazione volontaria e paritetica, in qualsiasi materia, di cui almeno cinque concluse con successo anche parziale. Gli stessi mediatori, fino alla scadenza dei dodici mesi di cui al periodo precedente, possono continuare a esercitare l attivita di mediazione. Dell avvenuta acquisizione dei requisiti gli organismi di cui al comma 1 danno immediata comunicazione al responsabile.

20 Legge 148/2011 D.L. 138/2011 art. 2 c. 35-sexies Sanzioni per la mancata partecipazione Modifica dell art. 8 c. 5 del D.Lgs. 28/2010: Dalla mancata partecipazione senza giustificato motivo al procedimento di mediazione il giudice può desumere argomenti di prova nel successivo giudizio ai sensi dell art. 116, secondo comma, del codice di procedura civile. Il giudice condanna la parte costituita che, nei casi previsti dall articolo 5, non ha partecipato al procedimento senza giustificato motivo, al versamento all entrata del bilancio dello Stato di una somma di importo corrispondente al contributo unificato dovuto per il giudizio.

21 Conclusioni Le recentissime novità normative obbligano gli organismi ad aggiornare i propri regolamenti La mediazione in Italia: dati al 30 di giugno

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