Sommario. Rubriche * Anno XXXVI - n Maggio 2011

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1 20 Maggio 2011 Sommario Due sedute straordinarie sull Assistenza 3 Gettone di presenza dei consiglieri 6 Modifiche alle procedure per il CAL 7 In ricordo delle vittime del terrorismo 8 Adeguamento legge sul personale regionale 10 Museo dell emigrazione vigezzina 11 Questione time 12 Brevi dal Consiglio 15 Audizione sulle scuole di montagna 17 Conferenza dei Consigli regionali per il Il Consiglio regionale al Salone del Libro 21 Libro sulla Scuola Militare Alpina di Aosta 25 Attività dell Associazione per il Tibet 26 Ciclo di film su Risorgimento e Resistenza 27 Festa dell Europa e studi sul Risorgimento 29 Dvd di storia e lezioni recitate sul Viaggio studio al Parlamento europeo 33 Giornata dei Consigli Comunali dei Ragazzi 35 Rubriche * Leggi regionali 36 Accade in Piemonte 37 * Le rubriche Progetti di legge, Interrogazioni e Ordini del giorno sono sospese ai sensi dell art. 9 della legge n. 28/2000, che prevede la comunicazione istituzionale in forma impersonale nei periodi di campagna elettorale.

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3 Due sedute straordinarie sull Assistenza Il 19 maggio il Consiglio regionale si è riunito in sessione straordinaria, mattina e pomeriggio, per discutere su Continuità dei servizi assistenziali per persone non autosufficienti e Ritardi nelle pratiche di riconoscimento dell invalidità civile. Entrambi i dibattiti erano stati richiesti, ai sensi del Regolamento consiliare, dal gruppo PD. Continuità dei servizi di assistenza per non autosufficienti Due ordini del giorno sui servizi di assistenza per i lungodegenti sono stati approvati al termine della seduta straordinaria della mattinata. Il primo approvato con i 17 voti favorevoli della minoranza e 24 non votanti della maggioranza - presentato dal vicepresidente del PD e sottoscritto dall intero gruppo e dal vicepresidente del gruppo IdV, impegna la Giunta ad adottare le delibere previste dalla legge regionale 10/2010 ed in particolare a prevedere, accertata la condizione di non autosufficienza, la pronta concessione di una quota sanitaria in denaro tale da assicurare i primi interventi di cura. Il secondo documento approvato a sua volta con i 25 voti favorevoli della maggioranza e i 16 non votanti della minoranza presentato dal presidente del gruppo PdL e sottoscritto dai consiglieri del gruppo, impegna la Giunta regionale del Piemonte ad adottare le delibere previste dalla legge regionale 10/2010 ed in particolare relativa all attuazione dell art. 5 comma 3 che individua le modalità attraverso le quali, qualora il Pai non sia adottato entro 60 giorni, vengano assicurati i primi interventi di cura. Durante il dibattito che ha preceduto l approvazione dei due documenti, i consiglieri del PD hanno illustrato la situazione dei servizi di assistenza per i lungodegenti nella nostra regione: In Piemonte ci sono 190 mila disabili, 74 mila vivono in un letto o su una sedia a rotelle o comunque sono assistiti a casa, 110 mila sono impediti nelle loro funzioni quotidiane, 41 mila soffrono per deficit della vista, dell udito o della parola. La disabilità non è un evento eccezionale per nessuna realtà, anche la nostra. In particolare i consiglieri del PD, insieme alla presidente del gruppo FdS e al presidente del gruppo UDC, hanno messo l accento sulla necessità di prevedere una somma in denaro in favore delle persone che hanno bisogno di assistenza o dei loro famigliari, in modo da poter far fronte alle prime cure, nel caso in cui queste non possano essere assicurate immediatamente dal servizio sociosanitario. Il presidente del gruppo Pdl ed i consiglieri del gruppo che sono intervenuti, hanno sostenuto anche loro l importanza del problema e la necessità di trovare un punto di incontro tra le legittime esigenze delle famiglie che si trovano a dover assistere anziani malati o disabili e le limitate risorse a disposizione. Sono previsti ospedali di terzo livello che serviranno proprio per assistere degenti di questo tipo, in modo anche da non perdere le disponibilità di posti letto. Al termine l assessore alla Sanità ha detto: quella indicata dall opposizione è una delle madalità possibili per attenuare il problema, ma non l unica: non è detto nella legge che i primi interventi di cura si concretizzino solo con interventi di carattere economico. Inoltre ha 20 Maggio

4 aggiunto: Nonostante gli sforzi delle amministrazioni il problema rimane. Bisogna trovare risorse in più per affrontare questi temi. A livello nazionale ci sarà l attuazione del patto per la salute. Intendiamo anche riconvertire alcuni posti letto alla lungodegenza, in modo da evitare la chiusura di alcuni piccoli ospedali. Le delibere attuative previste dalla legge 10/2010, compatibilmente con le risorse disponibili, verranno completate. Ritardi nelle pratiche per il riconoscimento dell invalidità Nella seduta pomeridiana si è svolto il dibattito sui ritardi e le complicazioni nelle pratiche di riconoscimento dell invalidità civile e della disabilità da parte di INPS e Regione. La discussione ha evidenziato il rallentamento delle procedure, i lunghi tempi di attesa per le visite, la macchinosità del sistema della doppia commissione di accertamento inseriti dalla legge 102/2009. Le legge, infatti, ha riformato il sistema dell assegnazione delle pensioni di invalidità per arginare il fenomeno dei cosiddetti finti invalidi. Particolari problemi si sono manifestati nei confronti di pazienti oncologici, il cui procedimento è spesso giunto al termine dopo il decesso del cittadino. L Aula ha discusso e votato due ordini del giorno. Il primo, a firma del capogruppo PD, è stato approvato con 13 sì 1 astenuto 22 non votanti e impegna la Giunta regionale a definire una convenzione tra INPS e Regione per giungere alla costituzione, sotto responsabilità dell INPS, di commissioni mediche congiunte ASL INPS, così da evitare la necessità di un doppio passaggio del cittadino per la valutazione relativa all invalidità civile, nonché per prevedere lo svolgimento contestuale ove opportuno delle visite relative all invalidità civile e quelle connesse alla condizione di handicap (legge 295/1990 legge 104/1992); a definire modalità di inoltro delle domande che, sino alla definitiva soluzione delle problematiche relative alla connessione telematica dei medici di medicina generale, consenta anche l inoltro di richiesta su supporto cartaceo; a verificare lo stato dei ritardi e delle complicazioni subite dalle persone con disabilità, compreso il fenomeno della sospensione dei permessi dal lavoro previsti dall art. 33, comma 3 della legge 104/1992 connesso ai ritardi negli accertamenti di rivedibilità; ad intraprendere, anche attraverso appositi accordi con l Inps, azioni volte a migliorare la comunicazione verso i cittadini, soprattutto nei casi in cui, pur escludendo altre provvidenze, la visita accerti almeno il diritto all esenzione dal pagamento del ticket o la possibilità di iscrizione alle liste di collocamento di cui alla legge 68/1999; ad intraprendere azioni, sia in rapporto all INPS, sia, ove necessario, nei confronti del Governo, per evitare la pratica umiliante delle visite di verifica per condizioni di disabilità stabilizzate e irreversibili; ad intraprendere atti nei confronti del Governo per rimuovere le cause di rallentamento sul livello nazionale nelle pratiche di riconoscimento e verifica dell invalidità civile. Il secondo documento, primi firmatari il capogruppo PdL e il vicepresidente Lega Nord, approvato con 22 sì e 13 non votanti, impegna la Giunta regionale a continuare a garantire una fattiva collaborazione tra INPS regionale e uffici della Asl per una veloce definizione delle pratiche per il riconoscimento delle invalidità civili; a monitorare l andamento della cooperazione applicativa che consentirà a partire da giugno 2011 di utilizzare in 4 20 Maggio 2011

5 maniera efficace il programma PABI nelle effettuazioni delle visite e conseguentemente all INPS di ricevere sulla propria piattaforma informatica tali risultanze; a chiedere attraverso la concordata attività di monitoraggio INPS- Regione un piano di smaltimento delle pratiche arretrate e la presenza del medico legale INPS presso le commissioni Asl. Durante il dibattito il gruppo PD ha sottolineato che da quando è stata introdotta la procedura che prevede la doppia visita siamo passati da 3-4 mesi di attesa a circa 12 mesi. E un problema che coinvolge un numero consistente di piemontesi, ci sono mila procedure aperte. C è sicuramente il fenomeno dei falsi invalidi in Italia, ma la soluzione del problema non può ricadere sulle famiglie che vivono quotidianamente questi problemi, in particolare quelle con pazienti oncologici. Per il capogruppo IdV la legge 80/2006 assegna alle Regioni il compito di prevedere procedure unificanti. In tutta Italia stanno emergendo queste criticità gravi, a danno delle fasce sociali più deboli. E acclarata la scarsa efficienza del sistema INPS e l incapacità di integrarsi con il sistema Asl. Questo è un caso tipico italiano ha sottolineato il capogruppo PdL -, dove si passa da un estremo all altro. Prima era acclarato un certo lassismo nel concedere pensioni di invalidità ed è stato giusto porre un argine come ha fatto il ministro alla Funzione Pubblica. Ora diciamo che la riforma non va più bene. Una ventina d anni fa già si manifestò questo problema e si pensò di incaricare i medici militari per svolgere le visite, con le medesime problematiche di lungaggini burocratiche. Spero che su questa materia si possa trovare una larga convergenza per intervenire e trovare una soluzione. Lavoriamo in maniera collaborativa ha aggiunto il gruppo Lega Nord -, con l obiettivo di perseguire l interesse dei cittadini, in particolare quelli che soffrono come in questo caso. Ma non possiamo dimenticare cosa vuol dire il fenomeno dei falsi invalidi in Italia. Il Sole 24 Ore calcola un calo del 58% nelle richieste di invalidità. Quindi il principio del meccanismo funziona, ma i tempi sono intollerabili e vanno affrontati. Non si possono mettere sullo stesso piano le finalità della riforma, che sta dando risultati, e le problematiche di tipo tecnico che vanno risolte anche con l intervento della Regione. 20 Maggio

6 Gettone di presenza dei consiglieri E iniziata il 18 maggio in Consiglio regionale la sperimentazione della doppia firma, all inizio e alla fine di ciascuna seduta dell Assemblea, per assegnare il gettone di presenza ai consiglieri. Il Piemonte compie così un nuovo passo nella direzione del taglio dei costi della politica imboccato all inizio della legislatura. L iniziativa, sollecitata dal presidente dell Assemblea e condivisa da tutte le forze politiche, diventerà operativa dal mese di giugno. In una normale giornata di lavori, con una seduta al mattino e una al pomeriggio, le firme richieste sono quattro. Ma il gettone scatterà anche per coloro che si fermeranno a quota tre. Con due firme il gettone sarà dimezzato, e con una sola risulterà ridotto al 25%. Il presidente del Consiglio precisa che con questa misura e le altre di contenimento dei costi a fine legislatura avremo risparmiato 10 milioni di euro Maggio 2011

7 Modificata la legge istitutiva del CAL Un passo in avanti per la valorizzazione delle Autonomie locali secondo l impegno, assunto nel discorso di insediamento, di approvare entro l anno le disposizioni necessarie a rendere subito operativo il Consiglio delle Autonomie Locali (CAL). Questo il commento del presidente del Consiglio regionale in merito alla approvazione all unanimità della proposta di legge n. 106 che semplifica le procedure per facilitare l insediamento del CAL, l organo previsto dagli artt. 88 e 89 dello Statuto e dall art. 123 della Costituzione, per creare un collegamento tra le realtà locali e la Regione. In particolare, in sede di primo insediamento del CAL, si semplifica e si rende meno onerosa la designazione dei suoi componenti il cui numero viene anche diminuito. Adesso ha continuato il presidente dell Assemblea con l avvio del federalismo fiscale, la funzione di consultazione del CAL potrà rivelarsi particolarmente utile per calibrare i provvedimenti attuativi della Regione alle esigenze del territorio pag Indice pag Attività del Consiglio pag Leggi regionali TELEVIDEO RAITRE PIEMONTE pag Commissioni consiliari pag Documentazione (Pdl - Odg - Ue - Interrogazioni) 20 Maggio

8 Approvato odg su vittime del terrorismo Durante la seduta del Consiglio regionale del 18 maggio è stato approvato all unanimità (i consiglieri del Movimento 5 Stelle non hanno votato), un ordine del giorno che stabilisce che ogni anno il Consiglio regionale venga convocato in sessione straordinaria per degnamente celebrare il giorno della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice. La seduta dovrebbe tenersi in prossimità del 9 maggio, giornata già dedicata a questo tema. Prima dell approvazione in Aula del documento - presentato dal vicepresidente del gruppo dell Italia dei Valori e sottoscritto dalla maggior parte dei consiglieri -, si è svolto un breve dibattito in cui le forze politiche hanno espresso la loro approvazione per l istituzione di un momento solenne di ricordo delle vittime del terrorismo, come è stato fatto dall Ufficio di presidenza del Consiglio regionale lo scorso 9 maggio a Palazzo Lascaris. In particolare una consigliera del Pdl ha proposto di raccogliere tutti i documenti dell epoca che si riferiscono alle numerose iniziative intraprese dalla Regione Piemonte negli Anni di Piombo per contrastare il terrorismo ed il clima intimidatorio che si era creato nella società civile. Condivido pienamente la proposta ha detto il presidente del Consiglio regionale perché è necessario dare alle giovani generazioni gli strumenti per conoscere che cosa è successo in passato in modo da non ricadere negli stessi errori. Commemorazione delle vittime del terrorismo L Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, in occasione del Giorno della Memoria delle vittime del terrorismo, ha commemorato il 9 maggio a Palazzo Lascaris tutti i caduti e in particolare 10 magistrati uccisi dai terroristi (altri 16 sono stati uccisi dalla mafia), accogliendo così l invito del Presidente della Repubblica che ha chiesto di dedicare quest anno la Giornata ai magistrati caduti. Ha aperto l incontro il presidente del Consiglio regionale con i nomi e le situazioni in cui furono uccisi in tutta Italia tra la fine degli anni 70 e l 80, i dieci magistrati ricordando, in modo particolare, le altre diciotto persone che morirono in Piemonte sotto i colpi dei terroristi insieme ai numerosi feriti. Il presidente ha poi annunciato la presentazione in Aula di un ordine del giorno per dedicare ogni anno una seduta speciale del Consiglio regionale alla memoria delle vittime del terrorismo. Il vicepresidente della Giunta regionale ha ricordato i numeri degli anni di piombo: In quel periodo ci furono in Italia attentati che causarono 428 morti e duemila feriti: 197 persone furono uccise in attentati individuali, 135 furono vittime di stragi, 58 morirono per atti di terrorismo internazionale, 38 furono vittime della violenza politica. E importante mantenere la memoria di queste persone che hanno assunto le proprie responsabilità 8 20 Maggio 2011

9 nell interesse della società e delle Stato che servivano con abnegazione. Il vicepresidente del Consiglio regionale delegato al Comitato Resistenza e Costituzione, ha rimarcato l importanza della legge regionale approvata nel 2009 con cui la Regione Piemonte promuovere la tutela e la valorizzazione dei luoghi che furono teatro di attentati ed episodi terroristici nel territorio piemontese ed ha ricordato la collaborazione stabilita sin dalla scorsa legislatura con l Associazione Vittime del Terrorismo. Al termine, il presidente della Corte d Appello Mario Barbuto, ringraziando il Consiglio e la Giunta regionale per la realizzazione della cerimonia, ha raccontato i propri ricordi personali del tempo in cui avvennero gli attentati e l impegno dei magistrati che, allora come oggi, lavorano ogni giorno per il bene dei cittadini, al servizio dello Stato e della Giustizia, affrontando spesso anche rischi personali. Erano presenti all incontro anche numerosi consiglieri regionali di tutti i gruppi politici, l assessore regionale al Lavoro, l avvocato generale della Corte d Appello di Torino Luigi Riccomagno, il presidente della sezione Gip/ Gup del Tribunale di Torino Francesco Gianfrotta, Roberto Tutino per l Associazione italiana Vittime del Terrorismo, la signora Giuseppina Porcaro Cusano e Maurizio Cusano, moglie e figlio del vicequestore Francesco Cusano, ucciso nel Maggio

10 Nuova legge sul personale regionale Nella seduta del 27 aprile il Consiglio regionale ha approvato all unanimità la legge, presentata per la Giunta dall assessore al Personale, di adeguamento al decreto legislativo n. 150/2009 ( decreto Brunetta ) e alle disposizioni della legge n. 122/2010 in materia di organizzazione e contenimento della spesa del personale. Il provvedimento - che modifica la legge regionale n. 23/2008 in tema di organizzazione degli uffici e del personale dalla Regione - recepisce i principi inerenti l ottimizzazione della produttività, l efficienza e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni contenuti nel decreto Brunetta. Sono introdotti principi quali la promozione della cultura del merito e del miglioramento della performance organizzativa e individuale, l incentivazione della qualità della prestazione lavorativa, la selettività nelle progressioni e il riconoscimento dei meriti. In particolare, nell ottica del miglioramento delle prestazioni lavorative è prevista l attivazione di un ciclo di gestione della performance. Vengono quindi individuati le finalità della misurazione e valutazione delle prestazioni, i contenuti dei sistemi di valutazione, i soggetti che svolgono la funzione di misurazione nonché gli ambiti di misurazione e valutazione delle prestazioni individuali. È istituito l Organismo indipendente di valutazione, sostitutivo del Nucleo di valutazione, che ha il compito di proporre all organo di indirizzo politico-amministrativo la valutazione annuale dei Direttori regionali. Sono inoltre previste disposizioni che definiscono criteri, modalità e strumenti di valorizzazione del merito e per l incentivazione del personale. La seconda parte del provvedimento, adeguandosi al principio di contenimento della spesa pubblica stabilito dalla finanziaria nazionale 2011, elenca le categorie di lavoratori i cui contratti di lavoro a tempo determinato non concorrono a determinare il limite di spesa previsto per il personale con rapporto di lavoro flessibile Maggio 2011

11 Museo dell emigrazione vigezzina L Assemblea regionale ha approvato all unanimità la legge che stanzia euro per il triennio a favore del Museo nazionale dell emigrazione vigezzina nel mondo. Lo scopo del provvedimento - i cui proponenti sono il presidente dell Assemblea regionale (PdL), il vicepresidente della Lega Nord e i capigruppo PD e UDC - è promuovere la conoscenza del fenomeno migratorio piemontese, con particolare riferimento a quello originatosi in val Vigezzo, nel Verbano-Cusio-Ossola, verso il nord Europa. Proprio in tale valle, infatti, dal 1500 in avanti, si è assistito ad una massiccia migrazione di giovani, per lo più bambini, che venivano prelevati dalle proprie famiglie in precarie condizioni economiche per svolgere il mestiere di spazzacamino. Per testimoniare quanto è successo in quegli anni, ha sede oggi presso il comune di Santa Maria Maggiore il Museo dello Spazzacamino. La legge approvata si propone di riconoscere globalmente il fenomeno migratorio che si è sviluppato nella valle Vigezzo e per questo modifica la denominazione del Museo dello Spazzacamino in Museo regionale dell emigrazione vigezzina nel mondo. La legge prevede, inoltre, la stipula di una convenzione tra la Regione Piemonte e il comune di Santa Maria Maggiore per la gestione, la promozione e la valorizzazione del museo. 20 Maggio

12 Question time Sull esempio di quanto avviene in Parlamento, dalla IX legislatura regionale, accanto alle tradizionali interrogazioni e interpellanze, si è aggiunta la discussione delle interrogazioni a risposta immediata, prevista dall art. 100 del nuovo Regolamento interno dell Assemblea regionale. Queste le interrogazioni a risposta immediata discusse nella seduta del 18 maggio. Il vicepresidente della Giunta regionale ha risposto all interrogazione n. 552, presentata da un consigliere del PD per sapere il perché non vengano sbloccati i concorsi da primario di urologia, di medicina legale e di igiene pubblica all ospedale di Biella, diversamente da quanto accaduto a Borgosesia (VC) e Vercelli. Secondo il vicepresidente L Asl di Vercelli non ha ricevuto alcuna disposizione in deroga sulla parziale copertura del turn over. La norme attualmente applicate devono rispettare le disposizioni nazionali e quelle del Piano di rientro. Siamo in una fase delicata, peraltro le responsabilità vicarie assicurano i cittadini sull efficacia della gestione delle strutture in questione. Il consigliere PD ha manifestato fortissima contrarietà ritenendo che il rappresentante della Giunta regionale avesse eluso la risposta. Il vicepresidente della Giunta regionale ha risposto all interrogazione n. 555, presentata da un consigliere dell IdV e concernente il mancato rispetto delle normative per l attribuzione del servizio voucher del Bonus Bebè probabilmente a causa della non corretta informazione data agli uffici regionali da parte della attuale società affidataria del servizio. Il consigliere richiede all Esecutivo regionale se non ritenga di annullare l affidamento e procedere a nuova gara con eventuale esposto alla Corte dei Conti. Risposta interlocutoria da parte del vicepresidente in quanto visti i problemi citati dall interrogante, abbiamo inviato tutto il dossier all Autorità di vigilanza di Roma. Appena riceveremo la risposta valuteremo come risolvere la questione. L assessore all Economia montana ha risposto all interrogazione 550, presentata da una consigliera del PD, in merito alle modifiche al calendario di raccolta dei tartufi e alle indennità ai proprietari e possessori di piante tartufigene e alle associazioni di raccoglitori che metterebbe a rischio la valorizzazione di questo prodotto tipico del Piemonte, dall ineguagliabile valore gastronomico riconosciuto in tutto il mondo. In base al parere dell Istituto per la protezione delle piante del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Torino ha dichiarato l assessore - è stato formulato il nuovo calendario posticipando l inizio della raccolta dei tartufi dal 15 settembre al 1 ottobre. Un calendario sul quale è stato ottenuto l unanime parere favorevole delle Province. Il Festival delle Sagre che è previsto nella seconda domenica di settembre non potrebbe in ogni caso permettere la commercializzazione di tartufo fresco. Tutti i fondi disponibili per l indennità sono stati divisi tra le Province secondo la quantità di piante tartufigene presenti nei rispettivi territori provinciali Maggio 2011

13 L assessore alla Protezione civile ha risposto all interrogazione n. 554, presentato da una consigliera dell FSE, per conoscere l attuale stato del programma di accoglienza profughi. L assessore ha affermato che: In base all accordo per fronteggiare l emergenza umanitaria del 6 aprile tra Governo, Regioni, ANCI e UPI, tocca al Piemonte fornire ospitalità all 8,32% dei migranti, quindi sino a persone nel caso di 50 mila migranti su base nazionale. Tra le strutture disposte all accoglienza hanno assicurato immediata disponibilità il Centro della C.R.I. a Settimo T.se (TO) e il Sermig di Torino. A tutt oggi per far fronte agli impegni è necessario avvalersi anche di strutture alberghiere in via transitoria. Alle ore del 16 maggio sono presenti sul territorio piemontese 502 richiedenti asilo. L assessore all Istruzione ha risposto all interrogazione n. 551, presentata da un consigliere del PD, concernente la trasformazione del complesso edilizio che accoglieva l ospedale Gallo nella nuova sede del liceo Vasco di Mondovì (CN). L assessore ha spiegato che per attuare gli accordi del 2006 e del 2008 per la nuova sede del liceo Vasco, sono state indette due conferenze di servizio, l 1 e il 20 dicembre, nelle quali si sono perfezionati i contenuti dell accordo di programma. L impegno di spesa complessivo è di 3,4 milioni di euro di cui 2,5 di cofinanziamento regionale La Provincia si attiverà subito per la progettazione e la Regione investirà 100 mila euro nel I fondi necessari verranno quindi inseriti a Bilancio. L assessore allo Sport ha risposto all interrogazione n. 553 riguardante i controlli del suo Assessorato presso il Golf Club Montaldo di Mondovì (CN) in stato di evidente degrado. L intervento finanziario della Regione ha detto l assessore erogato tra il 2002 e il 2004 è stato di oltre 450 mila euro nell ambito degli interventi della l.r. n. 4/2000 per lo sviluppo dei territori turistici, su domanda del Comune di Montaldo Mondovì. Nel 2008 i funzionari dell Assessorato hanno effettuato un sopralluogo per verificare l effettiva consistenza dell intervento finanziato che risultava effettivamente realizzato. Le criticità strutturali segnalate venivano eliminate come verificato in ulteriori sopralluoghi, l ultimo dei quali svoltosi questa mattina ed al quale ho partecipato personalmente. Emerge chiaramente, però, che la zona non sembra essere la migliore per questo tipo di attività sportiva. Adesso cercheremo sino al 2016, data fino alla quale la destinazione dell intervento non può essere modificata, di rendere più remunerativa la struttura con interventi a costo zero. Intanto il Comune metterà a gara la gestione dell impianto. In definitiva possiamo comunque affermare che la regolarità amministrativa dell intervento è assicurata. Queste le interrogazioni a risposta immediata discusse nella seduta del 27 aprile. Piano triennale per l Ict Il vicepresidente della Giunta regionale ha risposto all interrogazione n. 528, presentata dalla presidente del gruppo SEL, in merito all elaborazione del Piano triennale del Settore Information and Communication Technology (Ict), a partire dagli enti consorziati con Csi Piemonte. Il vicepresidente ha dichiarato che è intenzione della Regione procedere alla definizione del 20 Maggio

14 Piano strategico in questione in modo condiviso con il Piano triennale della Ricerca e il Piano energetico regionale, prevedendo un modello di governance su due livelli: Organo generale di coordinamento, composto da Regione, Enti locali e associazioni di categoria, coordinato dall assessore regionale allo Sviluppo economico; Ordine di singolo piano, composto da Regione, Enti attuatori e associazioni, coordinato da un plan manager per il Piano di sviluppo Ict e uno per il Piano della Ricerca. I singoli piani - ha concluso il vicepresidente - potranno prevedere, se necessaria, anche la presenza di un Organo consultivo composto da esperti in materia e rappresentanti dei Poli di innovazione interessati. Futuro dell Ospedale Maria Adelaide (TO) Il vicepresidente della Giunta regionale ha risposto all interrogazione n. 527, presentata da un consigliere del PD, in merito alla possibilità di chiusura dell Ospedale Maria Adelaide di Torino. Attualmente - ha dichiarato il vicepresidente - il presidio Maria Adelaide fa parte dell Azienda ospedaliera Cto-Maria Adelaide e la delibera di Giunta n del 29 dicembre 2010 propone l inserimento del presidio medesimo nella Azienda ospedaliera universitaria San Giovanni Battista di Torino. La Direzione dell Aso Cto-Maria Adelaide - ha concluso il vicepresidente - ha precisato che in nessuna sede è mai stata ventilata l ipotesi della chiusura dell Ospedale Maria Adelaide e ha istituito un gruppo di lavoro, di cui fanno parte dipendenti del Maria Adelaide e del Cto, per sviluppare ipotesi di riordino dell attività chirurgica e riabilitativa dei presidi stessi nell ottica di una maggiore funzionalità e tutela della sicurezza dei pazienti e dei lavoratori. Controllo sui vigneti piemontesi L assessore all Agricoltura ha risposto all interrogazione n. 526, presentata da una consigliera del PD, avente per oggetto le modalità di controllo sui terreni coltivati a vite in Piemonte. L assessore ha spiegato che i controlli realizzati dalla Regione sulla base delle fotointerpretazioni grafiche delle superfici agricole, in particolare dei vigneti, hanno mostrato evidenti limiti di efficacia e rischiano di penalizzare oltre misura le imprese agricole, già provate dalla crisi economica e ha annunciato che entro fine anno le modalità di controllo attualmente in uso verranno modificate e adeguate alle normative italiane ed europee, passando da un sistema particellare a un sistema parcellare, assai più preciso Maggio 2011

15 Brevi dal Consiglio Discussione sul collegato alla Finanziaria Si è conclusa il 18 maggio in Consiglio regionale la discussione generale sul collegato alla legge Finanziaria regionale per il 2011, iniziata in Aula il 27 aprile. Il testo - illustrato dal presidente della Commissione Bilancio - contiene disposizioni su diverse materie di competenza e modifiche a leggi regionali vigenti per razionalizzarle e adeguarle. Principali settori di intervento sono agricoltura, politiche sociali, turismo e sport, edilizia, trasporti e navigazione interna, artigianato, ambiente, aree protette e gestione rifiuti, opere pubbliche. Festa per i 150 anni dell esercito italiano Alla presenza del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, del ministro della Difesa e di numerose autorità civili e militari, si è tenuta il 4 maggio in piazza Castello a Torino la cerimonia di apertura dei festeggiamenti per i 150 anni dell esercito italiano, costituito proprio nel capoluogo piemontese il 4 maggio del Alla celebrazione ha partecipato anche il presidente del Consiglio regionale che ha dichiarato: In Piemonte, la tradizione militare affonda le proprie radici in un passato ricco di esempi, ma anche in un presente di cui possiamo e dobbiamo andare orgogliosi, con i contingenti di stanza in Piemonte impegnati spesso in missioni internazionali, da ultimo in Afghanistan, dove purtroppo è stato pagato un tributo di sangue che ci auguriamo possa davvero contribuire alla stabilizzazione del paese. Pensionati a Palazzo Lascaris Il 29 aprile il presidente del Consiglio regionale e l assessore regionale al Lavoro hanno ricevuto a Palazzo Lascaris una delegazione del CUPLA (Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo), che in Italia rappresenta 5 milioni di pensionati di cui quasi il 10% in Piemonte. In occasione del Pensionati Day, la delegazione ha presentato un documento - diffuso anche a livello nazionale - che esprime le preoccupazioni e le richieste della categoria in materia di sanità, assistenza, servizi sociali e civili. Le principali criticità sottolineate riguardano il ridimensionamento del potere d acquisto delle pensioni e la diminuzione dei servizi socio-sanitari soprattutto a livello territoriale periferico, anche in conseguenza della razionalizzazione della spesa pubblica, problemi che tendono a penalizzare i ceti più deboli della popolazione. Ci attiveremo per inserire il CUPLA nelle consultazioni regionali e anche presso il Ministero del Welfare per coinvolgere a livello operativo le associazioni del settore, hanno affermato i rappresentanti del Consiglio e della Giunta. 20 Maggio

16 Nomine effettuate dal Consiglio regionale Il Consiglio regionale, nella seduta del 27 aprile, ha effettuato alcune nomine per la Fondazione del Piemonte per l Oncologia. Nomina di 4 componenti del Consiglio di Amministrazione, di cui uno nominato di comune accordo dal Consiglio regionale e dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro - ONLUS: Giuseppe Galanzino (minoranza), Giovanni Muto, Luciano Zardo e, di comune accordo, Marco Daniele Boglione. Designazione, nel Collegio Sindacale, di un componente con funzioni di presidente ed uno di concorde designazione del Consiglio regionale e della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS: Dario Cerati e, di comune accordo, Mauro Fadde Maggio 2011

17 Audizione sulle scuole di montagna Il 19 maggio, durante una pausa dei lavori dell Aula, il vicepresidente del Consiglio regionale e i consiglieri segretari, insieme con il vicepresidente della Regione, hanno ricevuto in udienza una delegazione di genitori, docenti e amministratori locali intervenuti per esporre le criticità delle scuole di montagna e di quelle delle Alte Valli di Lanzo nello specifico. La delegazione - ricordando il recente finanziamento di 1,5 milioni di euro stanziato dall assessore regionale all Istruzione per le scuole dei territori montani e dei piccoli Comuni - ha riconosciuto la costante attenzione della Regione su questi temi. Nello stesso tempo ha sollecitato Giunta e Consiglio regionale a intervenire presso il Ministero dell Istruzione affinché la montagna non paghi il prezzo di una riforma scolastica che ragiona in termini di numeri e non di specificità territoriali. In particolare, sono state illustrate le difficoltà dell Istituto comprensivo Murialdo di Ceres che, a seguito dei tagli degli ultimi anni, ha visto ridursi del 30% il numero dei docenti. A ciò si aggiunge la previsione di un ulteriore riduzione di 7 docenti nella scuola primaria per l anno scolastico , nonché il ridimensionamento del personale non docente. L organico previsto nella secondaria di primo grado consente un solo corso a tempo prolungato, con conseguenti disagi per le famiglie. A Traves l efficacia dell offerta didattica è a rischio data la presenza di un unico docente con pluriclassi di tre-cinque classi, mentre la primaria di Ala di Stura non dispone più neppure di un docente. Gli intervenuti hanno infine sottolineato che proprio le caratteristiche del territorio montano, con le problematiche legate alla scarsità dei mezzi di trasporto e all isolamento, rendono la scuola di queste aree un presidio educativo insostituibile, da salvaguardare anche per evitare lo spopolamento delle valli. Sono intervenuti: Marisa Bianco e Piero Serena, rappresentanti del Coordinamento genitori democratici Alte Valli di Lanzo, Elisa Trovò, presidente del Coordinamento genitori democratici del Piemonte, Celestina Olivetti, presidente Comunità Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, Giuseppina Realmuto, docente della scuola media di Ceres, Sergio Gallo, rappresentante della scuola di Traves, Daniela Mairano, sindaco di Viù. 20 Maggio

18 Conferenza dei Consigli regionali per il 150 Nell ambito delle celebrazioni per il 150 dell Unità d Italia, il 12 maggio si è tenuta a Palazzo Lascaris, la riunione della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali. L assemblea si è articolata in due momenti, uno solenne e l altro riservato alle decisioni ordinarie. La seduta solenne, presieduta dal coordinatore della Conferenza presidente del Consiglio regionale della Lombardia - è stata aperta dall intervento del presidente del Consiglio regionale del Piemonte. A seguire quelli dei rappresentanti delle Assemblee di Toscana e Lazio, regioni che ospitano o hanno ospitato la Capitale d Italia. Se guardiamo al percorso della riforma del titolo V della Costituzione ha affermato il presidente dell Assemblea piemontese sono le Regioni, per la dimensione non solo finanziaria del loro impegno e per l ampiezza delle competenze generali, a rappresentare principalmente quel grande fattore di sviluppo che si identifica nel governo locale. Proprio in occasione del 150 la costruzione di un nuovo assetto delle relazioni tra livelli di governo necessita di un anima, una tensione etica e una passione civile che abbiamo il dovere di coltivare. Dalla nostra regione ha sottolineato il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana - terra di campanili e campanilismi, ma anche di vero contributo alla causa unitaria e sede provvisoria della capitale del Regno ( ), giunga dunque l auspicio che questo anniversario sappia essere stimolo a completare quel processo di modernizzazione del paese che così faticosamente da anni stiamo portando avanti. Esserci fatti e confermati nazione, in questi 150 anni, ci ha costruito un identità che solo noi stessi possiamo compromettere. Secondo la componente dell Ufficio di presidenza dell Assemblea del Lazio sostenere il ruolo e la funzione delle autonomie territoriali per stimolare e riaffermare l unità dello Stato, impone una riflessione costante sull efficacia del regionalismo e del processo federale. Se il percorso unitario ha avuto nei primi ottant anni maggiormente l esigenza della costruzione identitaria del paese, oggi le regioni, con le loro eccellenze, sono la dimensione territoriale e locale con cui si rappresenta la competizione a livello europeo ed internazionale. La conferenza è poi proseguita in seduta ordinaria, trattando i temi relativi a: rappresentanza femminile ed elette nelle regioni; direttiva servizi: balneatori e ambulanti. A margine dell incontro il presidente del Consiglio regionale della Lombardia ha commentato favorevolmente le dichiarazioni del presidente Maggio 2011

19 della Repubblica circa la necessità di completare la riforma del federalismo fiscale, attraverso una Camera delle Regioni e delle Autonomie che responsabilizzi i singoli enti al controllo del bilancio pubblico. Convegno sulla storia dell autonomia e delle Regioni Il 13 maggio - al Salone internazionale del Libro, nello spazio incontri delle Regioni all Oval del Lingotto Fiere - si e tenuto il convegno L affermazione dell autonomia - Federalismo, Unita, Regioni, organizzato dal Consiglio regionale del Piemonte in collaborazione con la Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali. L idea da cui e nato questo convegno ha spiegato il presidente dell Assemblea legislativa subalpina aprendo i lavori - e che l autonomia territoriale, che pervade oggi il dibattito e l attualità politica, abbia origini più antiche della stessa Unità, e in pratica affondi le proprie radici nella storia di un Paese in cui, oltre otto secoli fa, è nata la civiltà urbana intesa nel senso moderno. L unità nella diversità è motto in cui il Piemonte ha sempre creduto ha affermato il vicepresidente della Giunta regionale portando il saluto dell Esecutivo rilevando che: Diversità quanto mai attuale in una Europa che nelle diversità persegue il processo di integrazione per mantenere un ruolo chiave nello scacchiere mondiale. Il Federalismo condiviso, che attua la riforma del titolo V della Costituzione, assegna alle Regioni piena autonomia nel quadro del rafforzamento delle autonomie locali. Per Mario Dogliani, professore dell Università di Torino, che ha presieduto il convegno, i temi di oggi non sono temi di immediata attualità, ma costituiscono una riflessione sul senso di un lungo processo in corso: quello della progressiva affermazione o forse arretramento dell autonomia degli enti territoriali. Il bisogno di questa riflessione è testimoniato anche dall impostazione data al rapporto 2010 sulla finanza locale in Italia curato da Ires Piemonte, Irer Lombardia, Irpet Toscana, Ipres Puglia e Srm (Studi sul Mezzogiorno). L autonomia è sempre esistita in Italia ha asserito Luca Mannori dell Università di Firenze ed è stata una dimensione costituente dell Italia. Il termine che veicola il concetto è emerso molto tardi. Si è affermato solo a metà Ottocento mentre, nella prima metà del Novecento, ha subito una eclissi terminata solo con la Costituzione repubblicana del 1948 quando è ritornato termine di attualità sino ad oggi. Per Marco Olivetti dell Università di Foggia l autonomia statutaria è sede per definire l organizzazione regionale e sintetizzare un progetto di Regione. La crisi del processo federalista secondo Olivetti dipende da ragioni interne ed esterne: la crisi della classe politica regionale incapace di elaborare il ruolo della Regione; la cultura giuridica costituzionalistica che non ha assunto sino in fondo il principio dell autonomia come principio di struttura della Carta costituzionale da coniugarsi, in generale, con la responsabilità per l unità. La sfida della Costituzione ha dichiarato Giorgio Pastori dell Università Cattolica di Milano - era quella di comporre l unità dell ordinamento con il principio autonomistico stabilito dall art 5. Gli ultimi trent anni di riforme costituzionali rappresentano un work in progress per portare a compimento il principio autonomistico del 20 Maggio

20 quale si intravede finalmente l affermazione con l attuazione della legge costituzionale del 2001, attraverso la recentissima riforma del federalismo fiscale. Presentato il volume fotografico sull Italia delle Regioni Ha ottenuto anche un messaggio di vivo apprezzamento da parte del Presidente della Repubblica il volume fotografico L Italia delle Regioni, le Regioni d Italia, presentato il 13 maggio al Salone del Libro al termine del convegno sulle autonomie territoriali. Realizzato in occasione dei 150 anni dell Unità d Italia dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, con la collaborazione di Alinari-24ore e il sostegno di Compagnia di San Paolo e dell associazione delle fondazioni delle Casse di risparmio piemontesi, il volume compie un viaggio nella storia e nella geografia del Belpaese attraverso una duplice chiave di lettura, in senso strettamente visivo oltre che concettuale. Sfogliando le pagine di questo libro si ha la chiara percezione della grande varietà di paesaggi, di specificità territoriali, di tradizioni che animano le regioni italiane, ha commentato il presidente del Consiglio regionale del Piemonte. Queste differenze convivono e si ricompongono in un unicum culturale dando vita a un patrimonio di straordinaria ricchezza per l Italia. Questa iniziativa è importante non solo per la sua valenza estetico-culturale, ma anche perché dà un forte messaggio di unità nazionale che proviene dall adesione di tutti i Consigli regionali italiani, massima espressione legislativa di rappresentanza dei territori, ha affermato il presidente del Consiglio regionale dell Umbria e vicecoordinatore della Conferenza. La copertina de L Italia delle Regioni dà inizio a una galleria fotografica che illustra il paese nel suo insieme e nelle sue diversità, in modo trasversale, attraverso il suo paesaggio e i suoi emblemi sociali, economici e culturali. Se si ruota il volume, la copertina de Le Regioni d Italia è il debutto di una serie di immagini scelte da ciascuna regione al fine di meglio rappresentare la propria essenza. Alla presentazione sono intervenuti anche: il curatore del volume Luca Criscenti e il presidente di Alinari-24ore Claudio de Polo. Erano inoltre presenti il vicepresidente Fondazione CRT Giovanni Quaglia e Luigi Squillario, presidente fondazione CR di Biella e consigliere dell associazione delle fondazioni delle Casse di risparmio piemontesi Maggio 2011

21 Il Consiglio regionale al Salone del Libro Anche quest anno l Assemblea legislativa piemontese, da sempre promotrice di iniziative culturali ed editoriali, ha partecipato al Salone Internazionale del Libro con un ricco programma presentato all Oval, l ex palaghiaccio olimpico, nell area dedicata alle istituzioni. Qui è stato allestito lo stand del Consiglio regionale, Piazzetta Parole di Piemonte, inconfondibile per il suo drappo tricolore sulla sommità e dedicato quest anno al patrimonio culturale delle minoranze linguistiche piemontesi. L area, accogliente e colorata, è stata arredata con tavolini, sedie in stile e dame con costumi folcloristici del XVIII secolo alle pareti. Non potevano poi mancare i quattro padri della patria risorgimentali: re Carlo Alberto, re Vittorio Emanuele II, Cavour e Garibaldi, che campeggiavano nei medaglioni disposti su ogni lato dell allestimento. I 150 anni dell Italia unita e il centenario della morte dello scrittore Emilio Salgari sono stati i temi dei due annulli filatelici realizzati dalle Poste italiane e disponibili per tutta la durata della manifestazione. Nei cinque giorni della kermesse lo stand istituzionale ha ospitato incontri per le scuole, presentazioni di libri, tavole rotonde e spettacoli seguendo il filo conduttore della memoria storica e dell Unità d Italia. Parole di Piemonte costituisce anche il titolo dell ultima pubblicazione della collana editoriale I Tascabili, edita dal Consiglio regionale. Il volumetto, presentato in questa occasione, racconta la storia, gli usi e i costumi delle quattro minoranze linguistiche della regione ovvero piemontese, francoprovenzale, occitano e walser, al tempo della formazione dello Stato unitario. A corredo del testo sono riprodotti i disegni dell artista Antonio Maria Stagnon che ritraggono vari abiti femminili dei paesi degli Stati appartenuti al re di Sardegna. Si tratta di una preziosa raccolta di immagini sul modo di vestire delle donne piemontesi alla fine del XVIII secolo e le incisioni originali sono conservate alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Per approfondire l argomento una tavola rotonda, dedicata a una minoranza linguistica diversa ogni giorno, ha permesso di conoscere meglio lo straordinario patrimonio culturale di queste comunità e le tradizioni che ancora oggi vengono tramandate. Molto apprezzate sono state anche le marionette a filo di Augusto Grilli, protagoniste di uno spettacolo serale che, attraverso il personaggio di Gianduja e il meccanismo della fiaba, ha narrato le vicende più importanti della storia dell Italia e di Torino. Chi ha fatto una pausa allo stand del Consiglio regionale ha infine gradito molto il caffè distribuito dalla cooperativa sociale Pausa Cafè, che con le sue quasi 10mila tazzine ha dato ristoro ai numerosi visitatori del Salone. Di seguito il resoconto di alcuni eventi allo stand Piazzetta Parole di Piemonte. Progetto La scuola s è desta Nella prima giornata del Salone, il 12 maggio, è stato presentato il progetto La scuola s è desta. 150 anni di storia della scuola a cura dell Itis Carlo Grassi di Torino, promosso dalla Consulta regionale dei Giovani. Il progetto si inserisce nell ambito delle iniziative legate ai festeggiamenti per i 150 anni dell Unità d Italia. Le classi quarte dell Itis hanno realizzato un percorso di ricerca e approfondimento 20 Maggio

22 sull evoluzione della scuola a partire dall Unità fino ai giorni nostri. La ricerca ha portato alla produzione di un dvd e di una mostra che verrà allestita all interno dell Istituto a fine maggio e diventerà poi itinerante, grazie alla collaborazione con la casa editrice SEI e il Museo della scuola. Ha aperto l incontro il vicepresidente della Consulta: L iniziativa che presentiamo oggi è la testimonianza del buon lavoro che la Consulta sta portando avanti sul territorio da dieci anni. Il lavoro realizzato dai ragazzi ci ha fatto riflettere su quanto la scuola possa incidere nel creare l uomo di domani. Nella formazione dell Unità d Italia, nel fare gli italiani, ha avuto un ruolo fondamentale e ritorna ad essere importante oggi in questa Italia meta di molte immigrazioni. La scuola è punto di riferimento per lo scambio, la conoscenza, e l integrazione. Il vicepresidente di minoranza del Consiglio regionale, nonché presidente degli Amici del Grassi, associazione a supporto dell Istituto, ha ribadito da un lato l importanza della Consulta, come realtà istituzionale più importante nella nostra Regione e punto di riferimento anche a livello nazionale, e dall altra quella degli insegnanti, categoria non considerata come meriterebbe, ma fondamentale per la crescita degli individui. Difendere e sostenere la scuola pubblica significa investire sul futuro del nostro paese ha dichiarato -. Purtroppo i dati non ci fanno onore. Siamo il penultimo dei paesi dell Ocse per numero di laureati ha ricordato il vicepresidente della Consulta. Dopo il saluto e il ringraziamento del preside dell Istituto, Pietro Bovaro, la parola è andata all insegnante che è stato uno dei riferimenti di questo progetto, Giovanni Maurella: L idea di studiare la storia della scuola degli ultimi 150 anni è nata dalla volontà di stimolare i ragazzi su quali passi avanti, o indietro, siano stati fatti nel tempo. Il dvd è costituito da letture che raccontano le evoluzioni nel mondo della scuola dal 1861 ad oggi, intervallate dai racconti degli insegnanti relativamente al loro primo giorno di scuola. Aglietta giurata al processo delle Brigate Rosse Venerdì 13 maggio un folto pubblico ha assistito al dibattito sul libro Diario di una giurata popolare al processo delle Brigate Rosse di Adelaide Aglietta, cui hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale, con il vicepresidente delegato al Comitato Resistenza e Costituzione, Emma Bonino e Bruno Mellano, e il giornalista Luciano Borghesan in qualità di moderatore. di Il 1 marzo 1978, Adelaide Aglietta, allora segretaria del Partito radicale, venne sorteggiata per far parte della giuria popolare che dovette giudicare a Torino il nucleo storico delle Brigate Rosse. Sulla sua esperienza di giurata Adelaide Aglietta tenne questo diario, pubblicato per la prima volta nel 1979, che trasmette ancora oggi la tensione in cui viveva il nostro Paese in quel periodo. Sono lieto che questa presentazione avvenga a ridosso della giornata di lunedì 9 maggio, dedicata alle vittime del terrorismo ha dichiarato il presidente dell Assemblea piemontese durante i saluti -. L impegno delle istituzioni, e del Consiglio regionale in primis, è tenere viva la memoria di quanto è successo in quegli anni nella nostra regione e nel nostro paese. Secondo il vicepresidente del Consiglio regionale il libro di Adelaide Aglietta racconta un periodo in cui lo Stato italiano era sotto assedio. La nostra regione fu particolarmente segnata da quegli anni, con le numerose Maggio 2011

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