Università di Genova Facoltà di Ingegneria
|
|
- Iolanda Zamboni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università di Genova Facoltà di Ingegneria Reti di Telecomunicazioni e Telemedicina 1 6. Wireless (Radiomobile e WLAN) Prof. Raffaele Bolla Wireless! Le reti wireless sono reti in cui i terminali accedono alla rete tramite canali senza fili (radio in genere).! Le reti radiomobili sono reti wireless dove i terminali utenti possono spostarsi sul territorio senza perdere la connettività con la rete.! Le reti cellulari sono reti radiomobili la cui copertura geografica è ottenuta con una tassellatura di aree adiacenti e/o sovrapposte dette celle.! Le Wireless LAN (WLAN) sono reti wireless che forniscono coperture e servizi tipici di una LAN. 2 Punto di accesso fisso Autoconfiguranti! I terminali mobili (Mobile Station, ) non comunicano mai direttamente ma sempre tramite un stazione fissa (Base station, BS) di riferimento.! I terminali (sia mobili che non) comunicano direttamente fra loro creando una rete autoconfigurante (ad hoc network). Uno o più terminali fissi fanno da gateway verso altre reti.! Se i vari terminali possono funzionare anche da nodi di transito l architettura viene detta di tipo peer-to-peer. Verso altre reti o BS BS Ad altre reti 3 4 Reti cellulari Reti Cellulari! La velocità di trasmissione nelle reti wireless è limitata dalla porzione di spettro disponibile.! Per servire un numero elevato di utenti, come nel caso Base Station della telefonia mobile, una soluzione consiste il territorio in aree dette celle, ed assegnare ad ogni cella uno spazio dello spettro (canali in frequenza). Can Can ! Questa suddivisione spaziale permette un riuso delle frequenze (riutilizzare gli stessi canali in celle diverse), Can. 1-7 Can Can che deve essere fatto in modo da minimizzare Can l interferenza tra celle vicine; il risultato è un significativo Can aumento della capacità totale disponibile.! La struttura delle reti cellulari prevede un punto di La rete vera e propria resta in effetti una rete cablata, solo accesso fisso (Base Station) per ogni cella ed ogni cellulare l accesso è wireless utilizza la BS della cella in cui al momento risiede. 5 6
2 Reti Cellulari Cluster! L'efficienza nelle reti cellulari viene misurata essenzialmente in base al riuso dei canali radio disponibili in celle adiacenti.! Se si potessero riusare tutti i canali in ciascuna cella si avrebbe efficienza unitaria.! Le celle vengono organizzate in cluster" di N celle: all'interno di un cluster, ciascuna cella utilizza un sottoinsieme unico di canali.! La dimensione del cluster è una misura dell'efficienza del sistema: più sono grossi i cluster (cioè più celle li compongono) meno efficiente è il sistema. Sistemi analogici con accesso FDMA (AMPS, TACS, NMT): cluster di 19 o 21 celle Sistemi numerici con accesso di tipo TDMA o misto FDMA/TDMA (, D-AMPS, JCD): cluster di 7 o 9 celle Sistemi numerici con accesso CDMA (IS-95): cluster di 1 cella (almeno in linea di principio) 7 49 Canali totali disponibili Can Can Can Can. 1-7 Can Can Can Can Can Can Can Can Can Can Can. 1-7 Can Can Can Can Can Can Can Can Can Can. 1-7 Can Can. 1-7 Can Can Can Can Can Cluster di 7 celle 8 Rete Cellulare Rete cellulare! Consideriamo una superficie da servire di km 2 (corrispondente circa alla superficie dell Italia comprese le acque territoriali), ed indichiamo con R il raggio della cella, A la sua area, N il numero totale delle celle.! Supponiamo di avere a disposizione 490 canali (ogni canale corrisponde allo spazio in freq. necessario ad una conversazione telefonica) e cluster di 7 celle (quindi 70 canali per cella): Con un unica cella potremmo avere al massimo 490 conversazioni contemporanee Con R = 60 Km avremmo per ogni cella (supponiamo celle uguali) A = 60 2 *!! Km 2, quindi N = /11.000! 36 quindi un totale di 36*70 = 2520 conversazioni contemporanee. Con R=10 Km avremmo A! 314 Km 2, N = /314! 1274, e quindi N= 1274*70 = conversazioni contemporanee. Con R=1 Km avremmo A! 3,14 Km 2, N = /3,14! , e quindi N= *70 = conversazioni contemporanee.! Ovviamente il complessivo aumento di capacità con celle di egual superfice viene realmente sfruttato solo se l utenza risulta equamente distribuita sul territorio.! Se per assurdo, tutti gli utenti si concentrassero in una cella, in realtà negli esempi precedenti il numero massimo di conversazioni si ridurrebbe comunque a 70.! Per mantenere alta l efficienza le celle vengono realizzate di dimensioni più piccole in corrispondenza di aree con elevata concentrazione di utenza (centri abitati, strade) Rete cellulare Rete cellulare! Le celle di copertura non sono necessariamente cerchi (o esagoni) regolari tutte delle stesse dimensioni! L'effettiva dimensione della cella è determinata dalla potenza degli apparati, dai ritardi di propagazione e dalla densità di traffico.! E possibile usare antenne direzionali per avere celle di forma e dimensione particolare! E possibile avere celle di dimensione (e forma) diversa per esigenze diverse! E possibile avere celle stratificate (celle a ombrello) Gigacells National and International Zones Macrocells Regions an rural areas Km Microcells Highway, city centres Km 11 Picocells Buildings and home m. 12
3 Rete Cellulare Handoff (o Handover) Evoluzione delle reti radiomobili! E la procedura che consente il trasferimento di una chiamata da una cella alla successiva, mentre il terminale mobile si sposta all'interno della rete.! Di fatto e l'elemento distintivo tra le reti cellulari ed ogni altro tipo di rete di TLC! E una operazione complessa che pone alla rete notevoli requisiti in termini di architettura di rete, di protocolli e di segnalazione per la gestione delle procedure connesse agli handover Generazione - Analogici - Elevati consumi - Bassa capacità - Solo voce AMPS RMDS ETACS 2 Generazione - Digitali - Voce compressa - Dati - Maggiore capacità - Maggiore autonomia 1990 IS-54 DCS-1800 IS Pre-cellulari Cellulari Evoluzione delle reti radiomobili La storia 3 Generazione - Servizi multimediali - Mobili Veloci 144 Kb/s - Mobili Lenti 384 Kb/s - Uffici 2 Mb/s - Pacchetto e circuito - Collegamenti asimmetrici - Flessibilità ed efficienza 4 Generazione - Larga Banda (! 2 Mb/s) Universal Mobile Telecommunication Systems (UMTS)! 1982: la CEPT (Conference Europeenne des Administrations des Postes et des Telecomunications) istituisce un gruppo speciale per lo studio di un insieme uniforme di regole per lo sviluppo di una futura rete cellulare pan-europea: il Groupe Special Mobile da cui! 1984: istituzione di 3 Working Parties (WP3) per la definizione dei servizi da fornire in : l'interfaccia radio, i formati di trasmissione e i protocolli di segnalazione, le interfacce e l'architettura di rete! 1985: definizione della lista di raccomandazioni che il deve produrre (finiranno per essere circa 130: 5000 pagine in 12 volumi!)! 1986: viene istituito il cosiddetto nucleo permanente con lo scopo di coordinare il lavoro del, soprattutto visto il forte interesse da parte dell'industria Future Public Land Mobile Telecomm. Systems /International Mobile """Telecomm (FPLMTS/IMT-2000) La storia La storia! 1987: viene firmato un primo Memorandum of Understanding (MoU) tra operatori Telecom in rappresentanza di 12 Nazioni (europee) con i seguenti obbiettivi: co-ordinare lo sviluppo temporale delle reti europee e verificarne il loro standard pianificare l'introduzione dei servizi concordare politiche di instradamento e la tariffazione (modalità e prezzi)! 1988: con l'istituzione di ETSI (European Telecommunication Standards Institute) il lavoro relativo a viene spostato" in questo foro! 1990: viene deciso di applicare le specifiche anche al sistema DCS1800 (Digital Cellular System on 1800 MHz), un sistema di tipo PCN (Personal Communication Networks) inizialmente sviluppato in U.K.! 1991: (luglio) il lancio commerciale del, pianificato per questa data, viene rimandato al! 1992 per la mancanza di terminali mobili conformi allo standard (?!?)! 1992: viene rilasciato lo standard definitivo relativo a, che a questo punto diventa l'acronimo di Global System for Mobile communications! 1992: introduzione ufficiale dei sistemi commerciali! 1993: il MoU di raccoglie 62 membri di 39 paesi; inoltre altre 32 organizzazioni in rappresentanza di 19 paesi partecipano come osservatori in attesa di firmare il MoU! 1993{98: rapidissimo sviluppo dell'utenza e notevole miglioramento della qualità del servizio offerto, nonchè del numero di servizi offerti 17 18
4 Struttura della trama Struttura della rete time slot = bits = 577!s tasso = kbit/s 3 57 bits bits 3 8,25 trama = 8 slots = 4.62 ms multitrama = 26 trame = 120 ms * * *: Informazione di controllo 19 BTS BTS BTS BSC BSC BSS BSC NSS HLR AuC VLR EIR C VLR OMC GC OS Rete Telefonica PSTN 20 Canali di Traffico (TCH, Traffic Channels) La trasmissione dati su reti radio mobili cellulari! Ci sono due velocità di riferimento Full Rate: 22.8 Kbps Half rate: 11,4 Kbps! L effettivo tasso trasmissivo disponibile dipende poi dal grado di protezione imposto! A livello base le comunicazioni avvengono tutte nella forma a commutazione di circuito! Si hanno Canali voce» Full a 13 Kpbs» Half a 6,5 Kbps Canali dati» Full 2,4; 4,8; 9,6 o 14 Kbps» Half: 2,4 4,8 Kbps 21! Le reti radiomobili cellulari nascono per fornire servizi telefonici tradizionali! Per il trasporto dei dati è inizialmente solo prevista la modalità a commutazione di circuito che in pratica fornisce un servizio simile a quello ottenibile con un modem su la rete telefonica tradizionale (anche se con velocità ridotta ad un terzo circa).! Una volta consolidato il successo di questa tecnologia, è apparso subito necessario sviluppare in modo più adeguato il supporto al traffico dati 22 La trasmissione dati su reti radio mobili cellulari General Packet Radio Service (GPRS)! Tale sviluppo è avvenuto tramite due strade: Incremento del tasso trasmissivo disponibile istantaneamente al singolo utente (HSCSD, EDGE, GPRS) Introduzione di meccanismi a commutazione di pacchetto (GPRS)! L obiettivo di questo standard è introdurre nel un supporto ad un servizio a commutazione di pacchetto! La struttura della rete tradizionale è troppo orientata al servizio telefonico per poter supportare tale cambiamento! Per cui la scelta è stata affiancare alla rete tradizionale una rete a pacchetto opportunamente strutturata limitando l effettiva convivenza dei due tipi di traffico alla e al BSS.! Inoltre è stata introdotto l uso dinamico ed adattativo delle slot per cui potenzialmente ogni stazione mobile potrebbe utilizzare per la propria comunicazione dati l intero canale radio di 8 slot moltiplicando per 8 il tasso trasmissivo massimo potenziale
5 Velocità trasmissive teoriche Velocità trasmissive teoriche Schema di codifica CS-1 CS-2 CS-3 CS-4 Bit RB Bit BCS USF+ separazio ne Code rate 1:2 (456) 2:3 (588) 3:4 (676) 1:1 (456) Bit rate per slot (Kbps) 9,05 13,4 15,6 21,4 Bit rate massimo totale (su 8 slot) 72,4 107,2 124,8 171,2 25! La trasmissioni può avvenire su più canali e quindi su più slot contemporanee per trama fino ad occuparle tutte 8.! Ma è anche prevista l operazione inversa, ossia fino a 8 possono condividere lo stesso canale (singola slot) Class Dynamic Download Upload Max Combinations 1 No (1+1) 2 No (2+1) 3 Si (2+1) (1+2) 4 No (3+1) 5 No (2+2) 6 Si (3+1) (2+2) 7 Si (3+1) (2+2)... 8 No (4+1) 9 No (3+2) 10 Si (4+1) (3+2) 11 Si (4+1) (3+2) Si (4+1) (3+2) Terminali GPRS Prestazioni attuali! Le possono appartenere ad una delle tre classi: Classe A: in grado di gestire contemporaneamente comunicazioni voce e GPRS Classe B: in grado di registrarsi e realizzare entrambe le comunicazioni ma solo una alla volta Classe C: in grado di realizzare solo comunicazioni GPRS! In linea di massima gli operatori tendono a utilizzare le codifiche CS-2 o CS-3.! Le comunicazioni voce hanno sempre la priorità! I terminali sono per la maggioranza di classe B-6 o B-10.! Quindi la velocità media ottenibile attualmente su una rete non troppo carica di comunicazioni telefoniche si aggira sui kbps di picco Enhanced Data rate for Evolution (EDGE) Enhanced Data rate for Evolution (EDGE)! I singoli canali in frequenza hanno una larghezza di 200 KHz.! La modulazione in uso nel tradizionale permette il trasporto di un bit a simbolo.! EDGE in sostanza modifica solo la modulazione, introducendo una modulazione multistato e quindi portando il bit rate disponibili a triplicare nel caso più favorevole.! LA struttura dei burst rimane la stessa di prima, ma i bit vengono sostituiti da simboli.! Caratteristiche Banda del singolo canale radio 200 KHz Numero di slot per trama: 8 Durata della trama 4,615 ms Symbol rate 270Ksimboli pari a» 384 Kbps per velocità fino a 100 km/h» 144 Kbps per velocità da 100 a 250 Km/h» Il standard ha 116 Kbps Campo informativo del normal burst 384 bit Bit rate massimo per slot (lordo) 59,2 Kbps ( 24,7 Kbps) Max tasso per trama 473,6 Kbps ( 182) 29 30
6 UMTS (IMT-2000) Le velocità di trasmissione UMTS (IMT-2000) Le velocità di trasmissione! Dalla teoria dell informazione, la velocità massima di trasmissione è proporzionale: alla banda disponibile; al rapporto segnale/rumore (potenza di trasmissione).! La banda di solito è limitata da considerazione di natura non tecniche.! La potenza di trasmissione è limitata dalla presunte interazioni con l organismo umano; dalla durata delle batterie.! La mobilità disturba ulteriormente la trasmissione.! Vengono individuati tre scenari tipici: macro celle (aree rurali);» velocità di spostamento elevatissime (fino a 500 Km/h);» massimo tasso di trasmissione: 144 kbps; micro celle (aree urbane)» velocità pedestri o veicolari lente ;» massimo tasso di trasmissione: 384 kbps; pico celle (ambienti interni)» mobilità sostanzialmente nulla;» massimo tasso di trasmissione: 2 Mbps WirelessLAN WLAN-IEEE Architettura - Indipendente! Si tratta di reti in area locale in cui i le stazioni terminali (e talvolta anche i nodi intermedi) usano collegamenti senza fili.! Sono anch esse pensate come reti mobili, ma la mobilità è in genere intesa come relativamente lenta.! Il loro scopo è quello sia di agevolare i cablaggi che liberare gli utenti da postazioni di lavoro fisse.! Ad hoc network! Comunicazioni dirette! Copertura limitata WLAN-IEEE Architettura - Infrastructura Extended Service Set! Infrastruttura: Access Point (AP) e Stazioni! Il Distribution System (DS) interconnette le diverse celle (Basic Service Set - BSS) attraverso gli AP per formare un Extended Service Set (ESS): La connessione fra può essere sia wireless che wired. la struttura interna del DS non è definita dallo standard! Una stazione, detta Portal, presente sul sistema di distribuzione interconnette la WLAN con altre reti.! All interno di un ESS, i diversi BSS fisicamente possono essere locati secondo diversi criteri: BSS parzialmente sovrapposti» permettono di fornire una copertura continua; BSS fisicamente disgiunti BSS co-locati (diversi BSS nella stessa area)» possono fornire una ridondanza alla rete o permettere prestazioni superiori
7 Mobilità Struttura dello standard! L gestisce la mobilità delle stazioni distinguendo tre tipi di transizioni: Statica: la stazione è immobile o si sposta solo entro l area di un singolo BSS; Transizione tra BSS: in questo caso la stazione si sposta tra due diversi BSS parzialmente sovrapposti appartenenti allo stesso ESS» il MAC è in grado di gestire questa situazione in maniera trasparente per i livelli superiori; Transizione tra ESS: la stazione si sposta tra BSS appartenenti a due ESS diversi» la stazione può muoversi, ma il MAC non è in grado di mantenere la connettività. MAC PHY Point Coordination Function (PCF) FHSS DSSS Infrared Logical Link Control Servizio senza contesa Distributed Coordination Function (DCF) OFDM (802.11a) Servizio a contesa DSSS (802.11b) OFDM (802.11g) Ghz 1-2 Mbps 2.4 Ghz 1-2 Mbps 1-2 Mbps 5.5 Ghz 6-54 Mbps 2.4 Ghz Mbps 2.4 Ghz 6-54 Mbps 38 Livello Fisico Livello Fisico! Velocità di trasmissione! Aree di copertura le specifiche originali prevedevano la con antenne omnidirezionali: trasmissione a 1 e 2 Mb/s» mt per b;» nella banda ISM 2.4 GHz per i sistemi radio;» ad una lunghezza d onda tra 850 e 950 nm per i»15-30 mt per a/g; sistemi ad infrarossi; con antenne direzionali (collegamenti punto-punto) ad lo standard b porta la velocità a 5.5 e 11 Mb/s per alto guadagno é possibile arrivare fino a 40 Km. i sistemi radio! Bande di trasmissione utilizzate:» utilizza ancora la banda ISM 2.4 GHz; ISM 2.4 GHz, GHz; con l introduzione dell a le velocità ammesse 5 GHz, GHz. sono 6, 9, 12, 18, 24, 36, 48 e 54 Mb/s! Tecniche di trasmissione:» 6, 12 e 24 sono obbligatorie; Spread Spectrum: FHSS, DSSS;» la banda utilizzata è intorno ai 5 GHz. OFDM g permette le stesse velocità dell 11a ma nella banda del 11b (2.4 GHz) Livello di Linea MAC Livello di Linea MAC! La trasmissione wireless è decisamente inaffidabile! La tecnica di contesa scelta è denominata Carrier il controllo di errore dei livelli superiori (TCP) richiede Sense Multiple Access / Collision Avoidance timer dell ordine dei secondi; (CSMA/CA). risulta più efficiente incorporare un controllo di errore anche nel MAC.! Due funzionalità presenti! specifica quindi un protocollo per la trasmissione Distribution Coordiantion Function dei frame: trasmissione del frame da parte della sorgente;» realizza il meccanismo di MAC in forma invio di un ACK da parte del ricevitore; completamente distribuita; questo scambio è considerato come una operazione Point Coordination Function unica, che non deve essere interrotta dalle altre stazioni» versione centralizzata per permettere le» l ACK deve essere inviato entro un tempo detto SIFS; realizzazione di servizi delay bounded.» le stazioni non possono iniziare una nuova trasmissione in tale intervallo temporale
8 Livello di Linea MAC - DCF Livello di Linea MAC - Inter Frame Spaces (Distributed InterFrame Space)! SIFS (Short Inter Frame Space) - separa la trasmissione di pacchetti appartenenti allo stesso dialogo (es. Pacchetto + ACK). Viene calcolato in base ai tempi necessari agli apparati hardware per commutare tra tx/rx.! PIFS (Point Coordination Inter Frame Space) è utilizzato dal Point Coordinator per gestire il polling. È pari allo SIFS + il tempo di una slot.! DIFS (Distributed Inter Frame Space) - il tempo che una stazione deve attendere prima di accedere al canale. Corrisponde al PIFS + il tempo di una slot.! EIFS (Extended Inter Frame Space) - utilizzato da una stazione che non riceve correttamente il pacchetto per non collidere con un pacchetto successivo appartenente allo stesso dialogo la stazione potrebbe non aver ricevuto correttamente l informazione relativa al Virtual Carrier Sense Sicurezza ! Un aspetto fondamentale nelle WLAN è rappresentato dalla sicurezza l utilizzo delle onde radio non permette di controllare in modo preciso l estensione fisica della rete.! Due sono gli aspetti legati alla sicurezza: prevenire l utilizzo da parte della rete da parte di stazioni non autorizzate; evitare l ascolto del traffico della LAN da parte di stazioni esterne.! Lo standard presenta meccanismi di protezione non completamente adeguati autenticazione» Open Authentication e Shared Key; cifratura» WEP! Entrambi i meccanismi hanno come obiettivo quello di fornire un livello di protezione equivalente a quello delle reti cablate in molte situazioni questo non può essere considerato sufficiente; esistono varie tecniche attraverso le quale è possibile violare con successo questi meccanismi di protezione.! Lo standard prevede una serie di emendamenti addizionali oltre a quelli precedentemente introdotti: d: Specification for Operation in Additional Regulartory Domains; f: IEEE Recommended Practice for Multi-Vendor Access Point; Interoperability via an Inter-Access Point Protocol Across Distribution Systems Supporting IEEE Operation; h: Spectrum and Transmit Power Management Extensions in the 5GHz band in Europe; k: Radio Resource Measurement.! Altri emendamenti devono essere ancora approvati: e: Quality of Service (QoS) Enhancements; i: Authentication and Security; j: 4.9 GHz-5 GHz Operation in Japan; n: Estensione per portare la velocità massima a 108 Mbps Bluetooth Bluetooth! Tecnologia per il rimpiazzo dei cavi collegamento universale al posto del cablaggio proprietario; collegamento di apparati» PC, stampanti, modem, telefoni fissi e cellulari, palmari; copertura limitata (in genere una stanza)» 10 m, con apparati che possono arrivare fino a 50 m; velocità 1 Mb/s (2M/s).! Realizza quella che talvolta viene chiamata Personal Area Network (PAN).! Unico chip per radio + banda base minor consumo di potenza, minor prezzo.! Perché non usare le WirelessLAN (802.11)? consumo; prezzi
9 Utilizzo di Bluetooth Applicazioni Bluetooth! Sincronizzazione sincronizzazione automatica di calendari, rubriche, biglietti da visita; anche tra apparati simili; funzionamento in prossimità, senza necessità di cavi. Sostituzione del cablaggio Reti Ad-hoc Accesso ad Internet 49! Cuffie radio accesso a diversi dispositivi; vantaggi dell utilizzo delle cuffie» guida di veicoli;» piena operatività di entrambe le mani. 50 Bluetooth ! Il nome "Bluetooth" deriva dal nome del re Danese Harald Blatand (vissuto intorno al 10 Secolo) o Harold Bluetooth in Inglese.! La prima versione dello standard è la 1.0 (Luglio 1999) che è uscita in tre varianti 1.0, 1.0a e 1.0b (Dicembre 1999).! La seconda versione è la 1.1 (Febbraio 2001) le cui differenze dalla versione precedente sono legate sostanzialmente alla correzione di alcuni problemi specifici evidenziatesi durante l uso, e una ottimizzazione delle prestazioni! Nel Giugno 2002, l IEEE ha prodotto una propria versione dello standard 1.1 denominata ! Nel novembre 2003 è uscita la versione 1.2.! La descrizione seguente è basata principalmente sullo standard 1.1! Rappresenta l evoluzione di Bluetooth v. 1.1 livello RF; livello di banda base (FEC, CRC, ARQ, cifratura); livello link manager (gestione link SCO e ACL, gestione del traffico e dei link, power management); livello L2CAP (multiplexing, SAR).! WPAN/Bluetooth.! Unlicensed Band Coexistence.! High Rate WPAN (20+ Mbps).! Low Rate WPAN (< 200 kbps) Cos!è Bluetooth Applications TCP/IP HID RFCOMM Software Data Control! Una struttura per le applicazioni. Audio L2CAP Link Manager Baseband RF Hardware! Una specifica per i dispositivi hardware. 53
6. Wireless (Radiomobile e WLAN)
Università di Genova Facoltà di Ingegneria Reti di Telecomunicazioni e Telemedicina 1 6. Wireless (Radiomobile e WLAN) Prof. Raffaele Bolla Wireless! Le reti wireless sono reti in cui i terminali accedono
Dettagli3.3 - GPRS-EDGE. Architetture e Protocolli per Reti Wireless - R. Bolla 1. Università di Genova Facoltà di Ingegneria. dist. Prof.
Università di Genova Facoltà di Ingegneria 3. Reti Radio-mobili Cellulari 3.3 GPRS-EDGE Prof. Raffaele Bolla Architetture e Protocolli per Reti Wireless dist La trasmissione dati su reti radio mobili cellulari
DettagliWiFi: Connessione senza fili. di Andreas Zoeschg
WiFi: Connessione senza fili di Andreas Zoeschg Introduzione Le tecnologie wireless risultano particolarmente adatte qualora sia necessario supportare la mobilità dei dispositivi utenti o per il deployment
DettagliLa telefonia cellulare. Piccola presentazione di approfondimento
La telefonia cellulare Piccola presentazione di approfondimento Introduzione Oggigiorno, i telefoni cellulari sono diffusissimi e godono della massima popolarità. Molte persone, tuttavia, non conoscono
DettagliCOMUNICAZIONI MOBILI ANNO ACCADEMICO 2003/2004
COMUNICAZIONI MOBILI ANNO ACCADEMICO 2003/2004 SISTEMI RADIOMOBILI SONO SISTEMI DI COMUNICAZIONE IN CUI AVVIENE LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI FRA DUE (O PIU ) TERMINALI, UNO DEI QUALI E IN MOVIMENTO. NEL
DettagliLo scenario: la definizione di Internet
1 Lo scenario: la definizione di Internet INTERNET E UN INSIEME DI RETI DI COMPUTER INTERCONNESSE TRA LORO SIA FISICAMENTE (LINEE DI COMUNICAZIONE) SIA LOGICAMENTE (PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE SPECIALIZZATI)
DettagliWLAN 802.11. Local Area Network (LAN)
WLAN 802.11 1 Local Area Network (LAN) Ethernet Server Hub Internet 2 1 Wireless Local Area Network (WLAN) Ethernet Server Access Point Internet 3 Perchè le Wireless LAN Riduzione costi di manutenzione
DettagliCapitolo 6 Wireless e reti mobili
Capitolo 6 Wireless e reti mobili Reti di calcolatori e Internet: Un approccio topdown 4 a edizione Jim Kurose, Keith Ross All material copyright 1996 2007 J.F Kurose and K.W. Ross, All Rights Reserved
DettagliSeminari Eucip, Esercizio e Supporto di Sistemi Informativi
Seminari Eucip, Esercizio e Supporto di Sistemi Informativi Sistemi di Mobili e Dipartimento di Informtica e Sistemistica Università di Roma La Sapienza Communicare Principi Trasporto Segnale Basato su
DettagliReti Wireless - Introduzione
Reti Wireless - Introduzione Il mondo dei computer cerca da sempre appendici esterne che non abbiano bisogno di collegamenti via cavo Gli studi e gli standard che si sono susseguiti basati sulla tecnologia
DettagliWi-Fi, la libertà di navigare in rete senza fili. Introduzione.
Wi-Fi, la libertà di navigare in rete senza fili. Introduzione. L evoluzione delle tecnologie informatiche negli ultimi decenni ha contribuito in maniera decisiva allo sviluppo del mondo aziendale, facendo
DettagliReti LAN. IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it
Reti LAN IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it Le LAN Una LAN è un sistema di comunicazione che permette ad apparecchiature indipendenti di comunicare fra loro entro un area limitata
DettagliI protocolli wireless della famiglia IEEE 802
I protocolli wireless della famiglia IEEE 802 Davide Quaglia Reti di Calcolatori - Ethernet e 802.X 1 Problemi delle wireless LAN Interferenza e caduta di potenza del segnale Alta probabilità che il frame
DettagliGPRS: General Packet Radio Service
GPRS: General Packet Radio Service Sommario Introduzione Architettura di rete Tecnologia radio Procedure Introduzione Introduzione Internet: trasmissione dati rappresenta una grossa parte del traffico
DettagliUniversità di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15. Pietro Frasca. Parte II Lezione 3
Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15 Parte II Lezione 3 Giovedì 12-03-2015 Reti a commutazione di pacchetto datagram Le reti a commutazione
DettagliComunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione
I semestre 04/05 Comunicazione tra Computer Protocolli Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica 1
DettagliProgramma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori
Programma del corso Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori Sistemi operativi di rete (locale) In una LAN si vogliono condividere
DettagliReti di Calcolatori. Il software
Reti di Calcolatori Il software Lo Stack Protocollare Application: supporta le applicazioni che usano la rete; Transport: trasferimento dati tra host; Network: instradamento (routing) di datagram dalla
DettagliReti di elaboratori. Reti di elaboratori. Reti di elaboratori INFORMATICA PER LE DISCIPLINE UMANISTICHE 2 (13042)
Reti di elaboratori Rete di calcolatori: insieme di dispositivi interconnessi Modello distribuito INFORMATICA PER LE DISCIPLINE UMANISTICHE 2 (13042) Funzioni delle reti: comunicazione condivisione di
DettagliTecnologie Radio Cellulari. Reti Cellulari. Forma e Dimensione delle Celle. Organizzazione di una Rete Cellulare
I semestre 04/05 Tecnologie Radio Cellulari Reti Cellulari Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica
DettagliInformatica per la comunicazione" - lezione 8 -
Informatica per la comunicazione - lezione 8 - Esercizio Convertire i seguenti numeri da base 10 a base 2: 8, 23, 144, 201. Come procedere per risolvere il problema? Bisogna ricordarsi che ogni sistema,
DettagliLa telematica. Informatica per le discipline umanistiche Note sulla telematica. Segnale analogico / digitale
Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Lettere e Filosofia La telematica Informatica per le discipline umanistiche Note sulla telematica Marco Lazzari A.A. 2005-2006 Telematica: telecomunicazioni
DettagliReti di calcolatori ed indirizzi IP
ITIS TASSINARI, 1D Reti di calcolatori ed indirizzi IP Prof. Pasquale De Michele 5 aprile 2014 1 INTRODUZIONE ALLE RETI DI CALCOLATORI Cosa è una rete di calcolatori? Il modo migliore per capire di cosa
DettagliCentralino telefonico OfficeServ 7100
Centralino telefonico OfficeServ 7100 Samsung OfficeServ 7100 estende le gamma di soluzioni All-in-One anche alle piccole e medie imprese. Modularità Il design del sistema OfficeServ 7100 è basato su unico
DettagliWireless LAN IEEE 802.11
Reti non cablate Wireless LAN IEEE 802.11 Eliminazione del cablaggio Riduzione costi infrastrutturali Reti temporanee Mario Baldi Politecnico di Torino mario.baldi@polito.it staff.polito.it/mario.baldi
DettagliCreare una Rete Locale Lezione n. 1
Le Reti Locali Introduzione Le Reti Locali indicate anche come LAN (Local Area Network), sono il punto d appoggio su cui si fonda la collaborazione nel lavoro in qualunque realtà, sia essa un azienda,
DettagliReti di Telecomunicazioni 1
Reti di Telecomunicazioni 1 Corso on-line - AA2005/06 Blocco 2 (v2) Ing. Stefano Salsano e-mail: stefano.salsano@uniroma2.it 1 Richiami sul concetto di multiplazione 2 Riprendendo il discorso sulle diverse
DettagliI canali di comunicazione
I canali di comunicazione tipo velocità min velocità max doppino telefonico 300bps 10 mbps micro onde 256kbps 100 mbps satellite 256kbps 100 mbps cavo coassiale 56 kbps 200 mbps fibra ottica 500 kbps 10
DettagliStandard per Reti a Commutazione di Pacchetto Prof. Vincenzo Auletta Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica
I semestre 03/04 Standard per Reti a Commutazione di Pacchetto Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Standard per Reti a Pacchetto Principali standard
DettagliEsercizi Multiplazione TDM Accesso Multiplo TDMA
Esercizi Multiplazione TDM Accesso Multiplo TDMA Esercizio 1 Un sistema di multiplazione TDM presenta una trama di 10 slot e in ciascuno slot vengono trasmessi 128 bit. Se il sistema è usato per multiplare
Dettagli3. Introduzione all'internetworking
3. Introduzione all'internetworking Abbiamo visto i dettagli di due reti di comunicazione: ma ce ne sono decine di tipo diverso! Occorre poter far comunicare calcolatori che si trovano su reti di tecnologia
DettagliGLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1. Il Repeater 2. L Hub 2. Il Bridge 4. Lo Switch 4. Router 6
GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1 Il Repeater 2 L Hub 2 Il Bridge 4 Lo Switch 4 Router 6 Gli apparati per l interconnessione di reti locali Distinguiamo i seguenti tipi di apparati:
DettagliL ambiente mobile. Ing. Gianfranco Pontevolpe. Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione. Programma
L ambiente mobile Ing. Gianfranco Pontevolpe Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione Programma I sistemi cellulari Lo standard GSM I problemi di sicurezza del GSM Lo standard
DettagliTrasmissione di dati al di fuori di un area locale avviene tramite la commutazione
Commutazione 05.2 Trasmissione di dati al di fuori di un area locale avviene tramite la Autunno 2002 Prof. Roberto De Prisco -05: Reti a di circuito Università degli studi di Salerno Laurea e Diploma in
DettagliWireless LAN. Scritto da BigDaD
Una Wireless local area network, WLAN, è un sistema di comunicazione flessibile e implementabile nella sua estensione, o alternativo, ad una rete fissa (wired LAN). In una W-LAN viene utilizzata una tecnologia
DettagliStoria. Telefonia mobile analogica. AMPS frequenze AMPS. Il sistema AMPS è il primo sistema di telefonia mobile cellulare.
Storia Telefonia mobile analogica AMPS e TACS Il sistema AMPS è il primo sistema di telefonia mobile cellulare commerciale ÈÈ l acronimo di Advanced Mobile Phone Service È stato ideato e realizzato dalla
DettagliGSM - GSM - parte IV
GSM - parte IV Argomenti della lezione Il livello fisico dell interfaccia radio (Um) Frequenze assegnate al GSM (Europa) GSM primario downlink GSM primario uplink GSM esteso downlink GSM esteso uplink
DettagliRete di accesso / Rete di trasporto
Rete di accesso / Rete di trasporto Per un operatore i costi legati alle reti di trasporto sono principalmente costi legati all esercizio e alla manutenzione della rete ( Operation and maintenance ). In
DettagliDirect Sequence o Frequency Hopping
Direct Sequence o Frequency Hopping Questo documento vuole essere un punto di riferimento per aiutare quanti si avvicinano per la prima volta alla tecnologia delle wireless Fidelity LAN Wi-Fi. Un confronto
DettagliReti di Telecomunicazioni 1
Reti di Telecomunicazioni 1 Corso on-line - AA2004/05 Blocco 1 Ing. Stefano Salsano e-mail: stefano.salsano@uniroma2.it 1 Definizioni- Le funzionalità delle reti di TLC 2 Definizioni Comunicazione: trasferimento
DettagliElementi di Informatica e Programmazione
Elementi di Informatica e Programmazione Le Reti di Calcolatori (parte 2) Corsi di Laurea in: Ingegneria Civile Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Università degli Studi di Brescia Docente: Daniela
DettagliAnalisi di Protocolli
Analisi di Protocolli Elenco di protocolli d accesso I principali protocolli di accesso si possono dividere in:. protocolli deterministici (accesso ordinato);. protocolli ad accesso casuale (o a contesa).
DettagliQoS e Traffic Shaping. QoS e Traffic Shaping
QoS e Traffic Shaping 1 Introduzione In questa mini-guida illustreremo come configurare il FRITZ!Box per sfruttare al massimo la banda di Internet, privilegiando tutte quelle applicazioni (o quei dispositivi)
Dettagli2 - Canali e Multiplazione
Università degli studi di Bergamo Università degli studi di Bergamo Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi Matematici Reti di Calcolatori prof. F. Martignon 2 - Canali e Multiplazione 1
DettagliLE RETI: LIVELLO FISICO
LE RETI: LIVELLO FISICO Prof. Enrico Terrone A. S: 2008/09 Definizioni La telematica è la disciplina che nasce dalla combinazione delle telecomunicazioni (telefono, radio, tv) con l informatica. L oggetto
DettagliReti di Telecomunicazioni Mobile IP Mobile IP Internet Internet Protocol header IPv4 router host indirizzi IP, DNS URL indirizzo di rete
IP Analizziamo con sufficiente dettaglio il sistema denominato IP, usato per consentire a due computer mobili di spostarsi liberamente in altre reti pur mantenendo lo stesso indirizzo IP. In particolare,
DettagliGSM/GPRS/UMTS/HSDPA: evoluzione delle tecnologie e nuovi scenari applicativi
www.telit.com GSM/GPRS/UMTS/HSDPA: evoluzione delle tecnologie e nuovi scenari applicativi Sergio Sciarmella I sistemi di telecomunicazione e le reti wireless in particolare sono cambiate in modo radicale
DettagliPolitecnico di Milano. Facoltà di Ingegneria dell Informazione. Reti Radiomobili. Prof. Antonio Capone
Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria dell Informazione Reti Radiomobili Prof. Antonio Capone Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria dell Informazione 1 - Introduzione al corso Reti Radiomobili
DettagliDispensa del Corso Comunicazioni Wireless
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA, GESTIONALE E MECCANICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA, GESTIONALE E MECCANICA Dispensa del Corso
DettagliCorso di Informatica
CdLS in Odontoiatria e Protesi Dentarie Corso di Informatica Prof. Crescenzio Gallo crescenzio.gallo@unifg.it Le Reti di Computer 2 Introduzione Una rete è un complesso insieme di sistemi di elaborazione
DettagliIl VoIP nel mondo di Internet e l evoluzione del carrier telefonico. Relatore: Ing. Carrera Marco - Audit Technical Manager Switchward
Il VoIP nel mondo di Internet e l evoluzione del carrier telefonico. Relatore: Ing. Carrera Marco - Audit Technical Manager Switchward Sommario 1) L evoluzione della comunicazione: dalla rete PSTN alla
DettagliReti e Internetworking
Titpi di rete - tecnologia trasmissiva Reti e Internetworking Riferimento A. Tanenbaum "Computer Networks" Prentice-Hall, 3a Ed. Elaboratori Rete una rete broadcast Titpi di rete tecnologia trasmissiva
DettagliManuale Intel su reti Wireless
Manuale Intel su reti Wireless Una rete basata su cavi non e sempre la soluzione piu pratica, spesso una connettivita wireless risolve i problemi legati alla mobilita ed alla flessibilita che richiediamo
DettagliUniversità di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15. Pietro Frasca. Parte II Lezione 5
Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15 Parte II Lezione 5 Giovedì 19-03-2015 1 Intensità del traffico e perdita dei pacchetti La componente
DettagliSERVIZI A VALORE AGGIUNTO PER RETI CITTADINE
DOCUMENTO DIVULGATIVO SERVIZI A VALORE AGGIUNTO PER RETI CITTADINE Servizi di pubblico utilizzo gestiti da un unica piattaforma software Reverberi Enetec. DDVA27I2-0112 Sommario 1. Servizi a valore aggiunto
DettagliProtocolli di accesso multiplo
Protocolli di accesso multiplo Quando l accesso ad una risorsa può avvenire da parte di più utenti indipendenti, si parla di risorsa condivisa ed è necessaria l implementazione di particolari protocolli
DettagliInternet e il World Wide Web. Informatica Generale -- Rossano Gaeta 30
Internet e il World Wide Web 30 Tecnologia delle Telecomunicazioni Uso di dispositivi e sistemi elettromagnetici per effettuare la comunicazione a lunghe distanze (telefoni, televisione, radio, etc) Comunicazione
DettagliARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA
ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA INTRODUZIONE È denominata Architettura di rete un insieme di livelli e protocolli. Le reti sono organizzate gerarchicamente in livelli, ciascuno dei quali interagisce
DettagliReti dati senza fili
Reti dati senza fili Ing. Mario Terranova Ufficio Servizi sicurezza e Certificazione Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione terranova@cnipa.it SOMMARIO Tipologie di reti dati
DettagliCorso di RETI E SISTEMI DISTRIBUITI
Corso di RETI E SISTEMI DISTRIBUITI Prof : Stefano Bistarelli Seminario : RETI CELLULARI (2 / 3 / 4 G) THANKS TO Sara Di Matteo SOMMARIO: Introduzione 1G (TACS) Architettura della rete cellulare Tecniche
DettagliParte II: Reti di calcolatori Lezione 23
Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2013-14 Pietro Frasca Parte II: Reti di calcolatori Lezione 23 Giovedì 22-05-2014 1 Reti wireless Una
DettagliElementi di Informatica e Programmazione
Elementi di Informatica e Programmazione Le Reti di Calcolatori (parte 2) Corsi di Laurea in: Ingegneria Civile Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Università degli Studi di Brescia Docente: Daniela
DettagliInformatica per la comunicazione" - lezione 8 -
Informatica per la comunicazione - lezione 8 - I multipli 1 KB (kilo) = 1000 B 1 MB (mega) = 1 mln B 1 GB (giga) = 1 mld B 1 TB (tera) = 1000 mld B Codifica binaria dei numeri Numerazione con base 10:
DettagliParte II: Reti di calcolatori Lezione 24
Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2013-14 Pietro Frasca Parte II: Reti di calcolatori Lezione 24 Martedì 27-05-2014 1 Una volta che una
DettagliCapitolo 15 Reti di calcolatori e sistemi distribuiti
Capitolo 15 Reti di calcolatori e sistemi distribuiti Indice Mezzi e tecniche di trasmissione dati Cavi in rame Fibre ottiche Onde radio e sistemi wireless Modulazione e demodulazione Reti di calcolatori
DettagliImplementazione rete LTE
Implementazione rete LTE Milano, 11 dicembre 2013 Riccardo Zanini Agenda LTE: caratteristiche e prestazioni Stazioni radio base: installazione ed integrazione Strategia e sviluppo della rete Agenda LTE:
DettagliHardware delle reti LAN
Hardware delle reti LAN Le reti LAN utilizzano una struttura basata su cavi e concentratori che permette il trasferimento di informazioni. In un ottica di questo tipo, i computer che prendono parte allo
DettagliFinalità delle Reti di calcolatori. Le Reti Informatiche. Una definizione di Rete di calcolatori. Hardware e Software nelle Reti
Finalità delle Reti di calcolatori Le Reti Informatiche Un calcolatore isolato, anche se multiutente ha a disposizione solo le risorse locali potrà elaborare unicamente i dati dei propri utenti 2 / 27
DettagliElementi di teoria dei segnali /b
Elementi di teoria dei segnali /b VERSIONE 29.4.01 Filtri e larghezza di banda dei canali Digitalizzazione e teorema del campionamento Capacità di canale e larghezza di banda Multiplexing e modulazioni
DettagliRETI DI TELECOMUNICAZIONI L B 2a parte. SISTEMI DI COMMUTAZIONE Modulo A: Architetture di reti
RETI DI TELECOMUNICAZIONI L B 2a parte SISTEMI DI COMMUTAZIONE Modulo A: Architetture di reti Prof. Giorgio CORAZZA A.A. 2001/2002 Il corso di SISTEMI DI COMMUTAZIONE si compone di due moduli: ARCHITETTURE
DettagliCos'è una vlan. Da Wikipedia: Una LAN virtuale, comunemente
Cos'è una vlan Da Wikipedia: Una LAN virtuale, comunemente detta VLAN, è un gruppo di host che comunicano tra di loro come se fossero collegati allo stesso cablaggio, a prescindere dalla loro posizione
DettagliProgrammazione in Rete
Programmazione in Rete a.a. 2005/2006 http://www.di.uniba.it/~lisi/courses/prog-rete/prog-rete0506.htm dott.ssa Francesca A. Lisi lisi@di.uniba.it Orario di ricevimento: mercoledì ore 10-12 Sommario della
DettagliOgni stazione base viene collegata via cavo ad altri nodi della rete fissa.
Reti cellulari La rete cellulare è una rete per cui la copertura geografica è realizzata con una tassellazione a celle: porzioni di area geografica che unite ricoprono perfettamente una zona. La prerogativa
DettagliReti di Calcolatori:
Reti di Calcolatori: Internet, Intranet e Mobile Computing a.a. 2007/2008 http://www.di.uniba.it/~lisi/courses/reti/reti0708.htm dott.ssa Francesca A. Lisi lisi@di.uniba.it Orario di ricevimento: mercoledì
DettagliLe Reti Cellulari. Ing. Daniele Tarchi. Telematica nei Sistemi di trasporto - L08 1
Le Reti Cellulari Ing. Daniele Tarchi Telematica nei Sistemi di trasporto - L08 1 Sistemi cellulari Nei primi sistemi radiomobili ogni terminale di utente operava trasmettendo su un certo intervallo di
DettagliREGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE
REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE Bando pubblico per lo sviluppo della rete a Banda Larga nelle aree a fallimento di mercato finalizzato al superamento
DettagliConnettività in Italia
Connettività in Italia Tipologie di connettività per clienti business e consumer Dott. Emiliano Bruni Tipologie di connettività PSTN ISDN CDA CDN Frame Relay ADSL HDSL Satellite Wireless Punto-punto Wireless
DettagliRETI TELEMATICHE / RETI DI CALCOLO Capitolo II Servizi di comunicazione geografici
Prof. Giuseppe F. Rossi E-mail: giuseppe.rossi@unipv.it Homepage: http://www.unipv.it/retical/home.html UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PAVIA Facoltà di Ingegneria - Sede distaccata di Mantova MASTER DI 1 LIVELLO
DettagliPolitecnico di Milano. Facoltà di Ingegneria dell Informazione. WLAN e PAN. Reti Radiomobili
Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria dell Informazione WLAN e PAN Reti Radiomobili Wireless LAN Il mondo delle reti dati wired è dominato nell accesso dalle LAN Ethernet (IEEE 802.3) Il meccanismo
DettagliSistema ATM con rete NetRail. Divisione elco srl
Sistema ATM con rete NetRail Divisione elco srl Introduzione Verrà di seguito descritto un sistema di gestione degli impianti automotore di tipo evoluto. Questo sistema si basa sull'utilizzo di una rete
DettagliReti di Telecomunicazione Lezione 8
Reti di Telecomunicazione Lezione 8 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Livello di trasporto Programma della lezione relazione tra lo strato di trasporto e lo strato
DettagliTELECOMUNICAZIONI II: LE RETI DI COMUNICAZIONE. INTRODUZIONE... pag.2
1 TELECOMUNICAZIONI II: LE RETI DI COMUNICAZIONE INDICE INTRODUZIONE... pag.2 LE RETI DI COMUNICAZIONE.. pag.2 La rete interconnessa (o a maglia).. pag.2 La rete a commutazione. pag.3 La rete policentrica
DettagliLe cifre chiave delle comunicazioni elettroniche in Francia Cifre del 2010
RÉPUBLIQUE FRANÇAISE Giugno 211 Le cifre chiave delle comunicazioni elettroniche in Francia Cifre del 21 Caratteristiche degli operatori Salvo precisazione contraria, le cifre presentate in questo documento
DettagliStandard delle reti wireless
Standard delle reti wireless Pubblicati dalla IEEE, 802 LAN-MAN standards committee. ISO OSI 7-layer model Application Presentation Session Transport Network Data Link Physical IEEE 802 standards Logical
DettagliIntroduzione al VoIP
Introduzione al VoIP Cos è il VoIP (Voice over IP)? tecnica che consente la comunicazione telefonica attraverso Internet Reso possibile da prestazioni di accesso ad Internet in rapida crescita negli ultimi
DettagliMANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico
MANUALE MOODLE STUDENTI Accesso al Materiale Didattico 1 INDICE 1. INTRODUZIONE ALLA PIATTAFORMA MOODLE... 3 1.1. Corso Moodle... 4 2. ACCESSO ALLA PIATTAFORMA... 7 2.1. Accesso diretto alla piattaforma...
Dettaglicodifica 128 bit AES (escluso carichi esterni)
13.08 Caratteristiche Scalabilità: da collegamenti punto a punto a Network radio ad albero di grandi dimensioni Ideale anche per collegamenti a grande distanza Design modulare in grado di ospitare vari
DettagliDipartimento di Scienze Applicate
DIPARTIMENTO DI SCIENZE APPLICATE Università degli Studi di Napoli Parthenope Centro Direzionale di Napoli Isola C4 80143 Napoli dsa@uniparthenope.it P. IVA 01877320638 Dipartimento di Scienze Applicate.
DettagliINTERNET WIRELESS VELOCE
INTERNET WIRELESS VELOCE EOLO porta internet a banda ultra-larga ovunque, senza fili né contratto telefonico, anche dove gli altri non arrivano. Con EOLO navighi veloce, senza complicazioni e senza sorprese.
DettagliModulo TLC:TRASMISSIONI Accesso multiplo
1 11.. Accesso A multiplo 2 Modalità di trasmissione (1/3) Ad una via (unidirezionale): dalla sorgente S verso la destinazione S A due vie (bidirezionale): tra 2 terminali T1, T2 T1 T2 3 Modalità di di
DettagliMotoTRBO: nuova System Release 2.3.!
MotoTRBO: nuova System Release 2.3. Versione del documento v1.0 Aggiornato a Gennaio 2014 Realizzazione a cura di Armando Accardo, IK2XYP Email: ik2xyp@ik2xyp.it Team ircddb-italia http://www.ircddb-italia.it
DettagliISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "G. MARCONI" Via Milano n. 51-56025 PONTEDERA (PI)
ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE CLASSE: DISCIPLINA: Telecomunicazioni- pag. 1 PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE A.S. 2014/2015 - CLASSE: DISCIPLINA: Monte ore annuo
DettagliLa Videosorveglianza Criteri per il dimensionamento dello storage
La Videosorveglianza Criteri per il dimensionamento dello storage Serie vol 1005/2010 L importanza di registrare le immagini video Il valore di un sistema di videosorveglianza non dipende solo dall abilità
DettagliSIMULAZIONE PROVA SCRITTA ESAME DI STATO. PER LA DISCIPLINA di SISTEMI
SIMULAZIONE PROVA SCRITTA ESAME DI STATO PER LA DISCIPLINA di SISTEMI L assessorato al turismo di una provincia di medie dimensioni vuole informatizzare la gestione delle prenotazioni degli alberghi associati.
DettagliUtilizzo efficiente del canale di comunicazione
Il problema 2 Utilizzo efficiente del canale di comunicazione Prof. Roberto De Prisco TEORIA - Lezione 4 Multiplexing Un singolo utente (del canale) potrebbe non utilizzare tutta la capacità Lasciare l
DettagliMaschere di sottorete a lunghezza variabile
Sottoreti Il CIDR (Classless Inter-Domain Routing) è un nuovo schema di indirizzamento introdotto nel 1993 per sostituire lo schema classful secondo il quale tutti gli indirizzi IP appartengono ad una
DettagliLe funzioni di una rete (parte 1)
Marco Listanti Le funzioni di una rete (parte 1) Copertura cellulare e funzioni i di base di una rete mobile Strategia cellulare Lo sviluppo delle comunicazioni mobili è stato per lungo tempo frenato da
Dettagli