INFORMATIVA PRECONTRATTUALE RIVOLTA ALLA CLIENTELA CHE RICHIEDE LA PRESTAZIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DI PORTAFOGLI DI INVESTIMENTO DICHIARAZIONI

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1 INFORMATIVA PRECONTRATTUALE RIVOLTA ALLA CLIENTELA CHE RICHIEDE LA PRESTAZIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DI PORTAFOGLI DI INVESTIMENTO (Edizione 03/2016) 10/2013) Il/i Cliente/i dichiara/dichiarano: DICHIARAZIONI 1) di aver ricevuto tutta la documentazione informativa, di seguito elencata, di cui agli artt. 29 e ss. del Regolamento Consob n del 2007, prevista per la tipologia di clientela alla quale appartiene/appartengono, e di averne preso visione in ogni sua parte: - informativa sull intermediario e i suoi servizi; - informativa concernente la salvaguardia degli strumenti finanziari e delle somme di denaro della clientela; - informativa sugli strumenti finanziari; - informativa sui costi e sugli oneri; - informativa sulle norme relative al contratto per la prestazione del servizio di gestione di portafogli; 2) di avere ricevuto il documento Sintesi della politica di gestione dei conflitti di interesse e di averne preso visione ; 3) di aver ricevuto il documento sulla Politica in materia di esecuzione e trasmissione degli ordini - Servizio di gestione di portafogli adottata dalla Banca, di averne preso visione e di accettarla Luogo e data Mod. UM0291/G - Ed. 03/ Tipolito Casma Tipolito Casma x4 - St. 2/2009 Cognome e Nome Cognome e Nome Cognome e Nome Firma Firma Firma

2 CONTRATTO PER LA PRESTAZIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DI PORTAFOGLI DOCUMENTAZIONE INFORMATIVA AI SENSI DEL REGOLAMENTO CONSOB N /2007 INFORMAZIONI SULLA BANCA E I SUOI SERVIZI DI INVESTIMENTO Unipol Banca S.p.A., con sede legale in Bologna, Piazza della Costituzione n. 2 (di seguito la Banca ) è una banca autorizzata da Banca d Italia alla prestazione dei servizi di investimento disciplinati dal Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (il Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria ). La Banca d Italia, con sede centrale in Via Nazionale n Roma e filiale territoriale in Piazza Cavour n Bologna, ha altresì autorizzato la Banca alla prestazione dei seguenti servizi di investimento: negoziazione per conto proprio; esecuzione di ordini per conto dei Clienti; sottoscrizione e/o collocamento con assunzione a fermo ovvero con assunzione di garanzia nei confronti dell emittente; collocamento senza assunzione a fermo né assunzione di garanzia nei confronti dell emittente; gestione di portafogli; ricezione e trasmissione di ordini; consulenza in materia di investimenti. Oltre ai predetti servizi, la Banca ha facoltà di svolgere anche i servizi accessori come definiti nel Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria. Al fine di salvaguardare le somme di denaro dei Clienti, la Banca adotta idonee procedure volte a garantire un elevato standard di sicurezza nella custodia diretta e nell impiego sul mercato interbancario. La Banca sub-deposita gli strumenti finanziari dei Clienti presso organismi di deposito centralizzato ovvero presso depositari abilitati all attività di custodia di strumenti finanziari per conto terzi. Nell individuazione dei sub-depositari, la Banca considera unicamente organismi istituzionali solidi, basandosi sulle competenze e sulla reputazione di mercato degli stessi, cosicché possa essere garantita una maggiore tutela ai Clienti. La Banca aderisce al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia. Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi è un sistema di garanzia dei depositanti costituito in forma di consorzio di diritto privato, e riconosciuto dalla Banca d Italia, cui aderiscono le banche italiane diverse da quelle di credito cooperativo, avente lo scopo di garantire i depositanti delle consorziate entro limiti previsti (euro ,38). Il Fondo interviene, previa autorizzazione della Banca d Italia, nei casi di liquidazione coatta amministrativa e amministrazione straordinaria. Le risorse per gli interventi vengono corrisposte dalle banche aderenti successivamente alla manifestazione della crisi della banca (ex post), a richiesta del Fondo. Il Fondo Nazionale di Garanzia, istituito dall art. 15 della Legge 2 gennaio 1991, n. 1, ha personalità giuridica di diritto privato e autonomia patrimoniale ai sensi dell art. 2, comma 1, della Legge 27 ottobre 1994, n. 598 e dell art. 62, comma 1, del Decreto Legislativo 23 luglio 1996, n Il Fondo è riconosciuto sistema di indennizzo dall art. 62, comma 1, del Decreto Legislativo 23 luglio 1996, n. 415, articolo attualmente ancora in vigore. L organizzazione e il funzionamento del Fondo sono disciplinati dallo Statuto. Gli interventi istituzionali sono disciplinati dal Regolamento operativo previsto dall art. 12, comma 1, del Decreto del Ministero del Tesoro 14 novembre 1997, n Il Fondo indennizza gli investitori, secondo i criteri previsti dal citato Decreto del Ministero del Tesoro ed entro il limite massimo complessivo per ciascun investitore di euro, per i crediti, rappresentati da strumenti finanziari e/o da denaro connesso con operazioni di investimento, nei confronti degli intermediari aderenti al Fondo stesso derivanti dalla prestazione dei servizi di investimento e del servizio di custodia e amministrazione di strumenti finanziari, in quanto accessorio ad operazioni di investimento. Il Fondo indennizza i crediti degli investitori nei casi di liquidazione coatta amministrativa, fallimento o di concordato preventivo. Comunicazioni Nell ambito della corrispondenza ordinaria, il Cliente può comunicare con la Banca in forma scritta ed indirizzando le proprie comunicazioni alla filiale della Banca presso la quale sono intrattenuti i rapporti salvo quanto diversamente stabilito in contratto. Il Cliente curerà che le comunicazioni e gli ordini redatti per iscritto, nonché i documenti in genere, diretti alla Banca siano compilati in modo chiaro e leggibile. Le comunicazioni dalla Banca al Cliente sono inviate, sempre utilizzando la forma scritta, salvo diverso accordo intercorso tra la Banca ed il Cliente stesso, all indirizzo indicato dal Cliente all atto della costituzione dei singoli rapporti o successivamente con apposita comunicazione. In mancanza di diverso accordo scritto, quando un rapporto è intestato a più persone, le comunicazioni, le notifiche e l invio degli estratti conto vanno fatti dalla Banca ad uno solo dei cointestatari all ultimo indirizzo da questi indicato per iscritto e sono pienamente efficaci anche nei confronti degli altri. Informativa contratto di gestione di portafogli Pagina 1 di 21

3 Conferimento degli ordini Gli ordini sono conferiti dal Cliente di norma per iscritto; relativamente all inoltro delle disposizioni di investimento, il Cliente può utilizzare i seguenti canali di comunicazione: ordine impartito presso le filiali della Banca, utilizzando la modulistica ufficiale predisposta e resa disponibile dall Istituto di credito; ordine trasmesso per via telefonica, solo nel caso in cui tale modalità sia stata tra la Banca ed il Cliente convenuta per iscritto. In tale ipotesi gli ordini conferiti telefonicamente saranno documentati dalle registrazioni su nastro magnetico o altro supporto equivalente, operate dalla Banca; ordine trasmesso per via telematica dai Clienti titolari del servizio di internet banking, mediante sottoscrizione di apposito contratto: nei modi e secondo le norme che disciplinando il servizio. In ogni caso, per una dettagliata rappresentazione di quanto sopra sinteticamente esposto, si rimanda alle singole disposizioni contrattuali. Lingua L italiano è la lingua ufficiale utilizzata sia nei rapporti Banca - Cliente sia nella redazione della documentazione, di qualsiasi natura, intercorrente tra le parti. Rendicontazione La Banca invia al Cliente, almeno una volta all anno o con diversa frequenza concordata fra le parti, un documento di rendicontazione dei servizi d investimento prestati e delle principali condizioni economiche che disciplinano le prestazioni di tali servizi. Con riferimento al servizio di gestione di portafoglio, la Banca invia, ogni sei mesi, al domicilio del Cliente, il rendiconto, riferito all ultimo giorno lavorativo del periodo, come sancito dall art. 54 del Regolamento Consob n del Qualora il Cliente lo richieda, la Banca trasmette allo stesso una rendicontazione trimestrale o la trasmissione volta per volta delle informazioni sulle operazioni eseguite, fermo restando che, in quest ultimo caso, la Banca invia il rendiconto almeno una volta ogni dodici mesi. Laddove il Cliente al dettaglio autorizzi un portafoglio caratterizzato da effetto leva, il rendiconto periodico è fornito una volta al mese. Per quanto concerne gli altri servizi di investimento diversi dalla gestione di portafoglio, la Banca invia al Cliente la rendicontazione dell attività svolta avuto riguardo ai costi delle operazioni e dei servizi prestati, come sancito dall art. 53 del Regolamento Consob n del La Banca trasmette prontamente al Cliente le informazioni essenziali riguardanti l esecuzione dell ordine. Le informazioni di cui sopra sono trasmesse al Cliente al dettaglio al più tardi il primo giorno lavorativo successivo all esecuzione o, nel caso in cui la Banca debba ricevere conferma dell avvenuta esecuzione da parte di un terzo soggetto, entro il primo giorno lavorativo successivo alla ricezione della conferma. In tale ipotesi, ove la conferma dell avvenuta esecuzione debba essere necessariamente inviata da un terzo, la Banca è esonerata dall obbligo di trasmettere la propria nota di eseguito. In aggiunta, su richiesta del Cliente, la Banca fornisce informazioni circa lo stato del suo ordine. Conflitti di interesse La Banca ha identificato i conflitti di interesse che potrebbero insorgere, nello svolgimento dei servizi di investimento, tra la Banca stessa e il Cliente ovvero tra i diversi Clienti della Banca e gestisce detti conflitti in modo da evitare che incidano negativamente sugli interessi dei Clienti. La politica della Banca in materia di conflitti di interessi è contenuta in forma sintetica nel documento Politica di gestione dei conflitti di interesse ; qualora il Cliente ne faccia richiesta, la Banca fornisce maggiori dettagli circa la politica seguita. Servizio di gestione di portafoglio Con riferimento al servizio di gestione di portafoglio, le informazioni inerenti alle linee di gestione sono riportate nell Allegato 1 relativo ad ognuna di esse. Informativa contratto di gestione di portafogli Pagina 2 di 21

4 Caratteristiche delle linee di gestione LEGENDA Aree geografiche Paesi Emergenti: sono quei Paesi che presentano un debito pubblico con rating basso e sono quindi contraddistinti da un significativo rischio di insolvenza. OICR armonizzati Fondi comuni di investimento e SICAV, italiani ed esteri, rientranti nel campo di applicazione delle direttive 85/611 CEE e 88/220 CEE. OICR non armonizzati Fondi comuni di investimento e SICAV, italiani ed esteri, non rientranti nel campo di applicazione delle direttive 85/611 CEE e 88/220 CEE. Volatilità Misura la variazione di prezzo di uno strumento finanziario. È, pertanto, un indicatore della rischiosità di un dato investimento. Quanto più alta è la volatilità di un dato strumento finanziario, tanto maggiore è non solo l aspettativa di alti guadagni, ma anche la probabilità di subire perdite elevate. Settori industriali Sono i settori industriali previsti dal primo livello del Global Industry Classification Standard (GICS). Trattasi di: energia, beni materiali, industria, beni voluttuari, beni di prima necessità, salute, finanza, informatica, servizi di telecomunicazione, servizi di pubblica utilità. Duration (Durata media finanziaria) La duration è una misura del rischio di tasso di interesse. Essa aumenta: all aumentare della vita residua dei titoli di debito; al diminuire della cedola; al diminuire dei tassi di rendimento. Più elevata è la duration, maggiore è la variabilità del prezzo del titolo di debito a parità di variazione di tasso. Più elevata è la duration del portafoglio, maggiore sarà la variabilità del valore del patrimonio del cliente in relazione ad una variazione dei tassi. Per i titoli a tasso fisso esiste una relazione inversa prezzo/tasso: più i tassi aumentano, più i prezzi dei titoli scendono e viceversa. La duration è espressa in anni e frazioni di anno o giorni. Merito creditizio dell emittente (rating) è un indicatore sintetico del grado di solvibilità di un soggetto (Stato o impresa), che emette strumenti finanziari di natura obbligazionaria ed esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi dovuti secondo le modalità ed i tempi previsti. Le tre principali agenzie internazionali indipendenti che assegnano il rating sono Moody s, Standard & Poor s e Fitch Ratings. Esse prevedono diversi livelli di rischio a seconda dell emittente considerato: il rating più elevato (Aaa per la prima delle predette agenzie e AAA per le altre due agenzie) viene assegnato agli emittenti che offrono le massime garanzie di solvibilità, mentre il rating più basso (C per tutte e tre le agenzie) è attribuito agli emittenti con altissimo rischio di solvibilità. Il livello minimo di rating, nella fascia c.d. di investment grade, affinché l emittente sia caratterizzato da adeguate capacità di assolvere i propri impegni finanziari, è pari a Baa3 (Moody s) o BBB- (Standard & Poor s e Fitch Ratings). Informativa contratto di gestione di portafogli Pagina 3 di 21

5 1. Prevede operazioni prevalentemente in: obbigazioni (ordinarie, convertibili e con warrants) titoli emessi da Stati, titoli strutturati, strumenti finanziari non ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato, strumenti illiquidi o altamente volatili. Tali strumenti finanziari possono essere detenuti in Portafoglio nel rispetto dei limiti di seguito definiti. 2. La Linea New Flessibile Personalizzata Obbligazionaria è una linea di tipo flessibile e comporta uno stile di gestione attivo rispetto al parametro oggettivo di riferimento (benchmark). Ciò implica che il LINEA NEW FLESSIBILE PERSONALIZZATA OBBLIGAZIONARIA gestore abbia discrezionalità nel determinare le politiche di investimento, sia per quanto riguarda la selezione degli strumenti finanziari da inserire in portafoglio, sia per quanto riguarda il peso percentuale di ognuno di essi sul totale portafoglio. Tale gestione può comportare scostamenti quindi anche significativi rispetto alla composizione e alla performance del parametro oggettivo di riferimento ( benchmark ). Obbligazioni Azioni Quote di OICR Obbligazioni convertibili e titoli strutturati Limite complessivo rispetto a perdite potenzialmente limitate al totale del portafoglio % sul portafoglio fino al 100% 0% fino al 100% fino al 25% Parametri generali di differenziazione Valuta Euro 100% Euro 100% Euro 100% Euro 100% Negoziazione anche in mercati non regolamentati, anche in mercati non regolamentati, anche in mercati non regolamentati, per un massimo del 25% per un massimo del 25% per un massimo del 25% Aree geografiche Unione Europea 100% Unione Europea 100% Unione Europea 100% Unione Europea 100% (con riferimento al mercato sul quale sono negoziati) Categorie emittenti sovrani, sopranazionali, emittenti societari sovrani, sopranazionali, emittenti societari Settori Industriali investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su alcuni settori fino al massimo del 100% alcuni settori fino al massimo del 100% alcuni settori fino al massimo del 25% alcuni settori fino al massimo del 100% Parametri specifici di differenziazione Duration il patrimonio investito in titoli obbligazionari il patrimonio investito in titoli obbligazionari il patrimonio investito in titoli obbligazionari avrà una duration media compresa tra 0 e 5 anni avrà una duration media compresa tra 0 e 5 anni avrà una duration media compresa tra 0 e 5 anni Merito creditizio rating minimo: BBB rating minimo: BBB rating minimo: BBB dell emittente l investimento in titoli aventi il livello minimo l investimento in titoli aventi il livello minimo l investimento in titoli aventi il livello minimo (rating) di rating stabilito nel contratto è ammesso di rating stabilito nel contratto è ammesso di rating stabilito nel contratto è ammesso fino al 25% fino al 25% fino al 25% l investimento in titoli di emittenti privi di rating l investimento in titoli di emittenti privi di rating l investimento in titoli di emittenti privi di rating è ammesso fino al 25% è ammesso fino al 25% è ammesso fino al 25% Armonizzazione OICR armonizzati fino al 100% OICR non armonizzati, ma aventi sede in Stati appartenenti all OCSE fino al 25% OICR non armonizzati, aventi sede in tutti gli altri Stati 0% Volatilità Risultato finanziario a scadenza Emittente titoli emessi o garantiti da Stati OCSE o enti internazionali a carattere pubblico fino al 100% altri emittenti di Stati OCSE fino al 100% il patrimonio investito in azioni o quote di OICR potrà raggiungere una volatilità massima di livello molto alto il patrimonio potrà essere investito in titoli a perdite potenzialmente limitate. Limite massimo di perdita 100% del portafoglio 3. Su tutti gli strumenti finanziari sopra elencati possono essere effettuate le seguenti operazioni: compravendite a pronti, compravendite a termine, prestito titoli, pronti contro termine. 4. La misura massima della leva finanziaria che può essere utilizzata, è pari a 1 (uno). 5. Il parametro oggettivo di riferimento (benchmark) è rappresentato dal seguente indice: 100% JPM Bond Index Emu anni. Si evidenzia che: tale parametro rappresenta un valore al quale commisurare il risultato della gestione e non può essere, pertanto, ritenuto indicativo di un rendimento minimo o comunque garantito, della gestione stessa; il valore degli indici in cui è strutturato tale parametro è espresso al lordo perlomeno della fiscalità e delle commissioni; la frequenza di valutazione degli strumenti finanziari in portafoglio è giornaliera e a prezzi di mercato. 6. La linea New Flessibile Personalizzata Obbligazionaria ha un grado di rischio medio-basso, e può rappresentare nel tempo una valorizzazione del patrimonio investito, con un esposizione del valore dello stesso all andamento congiunturale dei mercati azionari e obbligazionari italiani ed esteri. Ciò comporta la possibilità di realizzare sia guadagni che perdite significative. L orizzonte temporale minimo consigliato per l investimento è di 3 anni. 7. Nel caso in cui, successivamente all acquisto, il livello della qualità del credito di un titolo dovesse scendere al di sotto del minimo richiesto per l acquisto, non si dovrà procedere ad una immediata vendita, ma sarà demandato al gestore valutare l opportunità di mantenere il titolo in portafoglio. 1. Prevede operazioni prevalentemente in: azioni e obbigazioni (ordinarie, convertibili e con warrants) titoli emessi da Stati; warrants; titoli strutturati, certificati rappresentativi di titoli azionari o indici di borsa (equity certificates); strumenti finanziari non ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato, strumenti illiquidi o altamente volatili e operazioni con rischio di cambio. Tali strumenti finanziari possono essere detenuti in Portafoglio nel rispetto dei limiti di seguito definiti. 2. La Linea New Flessibile Personalizzata Conservativa è una linea di tipo flessibile e comporta uno LINEA NEW FLESSIBILE PERSONALIZZATA CONSERVATIVA stile di gestione attivo rispetto al parametro oggettivo di riferimento (benchmark). Ciò implica che il gestore abbia discrezionalità nel determinare le politiche di investimento, sia per quanto riguarda la selezione degli strumenti finanziari da inserire in portafoglio, sia per quanto riguarda il peso percentuale di ognuno di essi sul totale portafoglio. Tale gestione può comportare scostamenti quindi anche significativi rispetto alla composizione e alla performance del parametro oggettivo di riferimento ( benchmark ). Obbligazioni Azioni Quote di OICR Obbligazioni convertibili e titoli strutturati Limite complessivo rispetto a perdite potenzialmente limitate al totale del portafoglio % sul portafoglio fino al 100% fino al 10% fino al 100% fino al 25% Parametri generali di differenziazione Valuta Euro fino al 100% Yen fino al 10% Euro fino al 100% Yen fino al 10% Euro fino al 100% Yen fino al 10% Euro fino al 100% Yen fino al 10% Euro fino al 100% Yen fino al 10% Sterlina fino al 10% altre valute fino al 10% Sterlina fino al 10% altre valute fino al 10% Sterlina fino al 10% altre valute fino al 10% Sterlina fino al 10% altre valute fino al 10% Sterlina fino al 10% altre valute fino al 10% Dollaro Usa fino al 10% Dollaro Usa fino al 10% Dollaro Usa fino al 10% Dollaro Usa fino al 10% Dollaro Usa fino al 10% Negoziazione anche in mercati non regolamentati, anche in mercati non regolamentati, anche in mercati non regolamentati, anche in mercati non regolamentati, per un massimo del 25% per un massimo del 25% per un massimo del 25% per un massimo del 25% Aree geografiche Unione Europea fino al 100% Unione Europea fino al 100% Unione Europea fino al 100% Unione Europea fino al 100% Unione Europea fino al 100% (con riferimento al altri Stati sviluppati appartenenti all OCSE altri Stati sviluppati appartenenti all OCSE altri Stati sviluppati appartenenti all OCSE altri Stati sviluppati appartenenti all OCSE atri Stati sviluppati appartenenti all OCSE mercato sul quale fino al 10% fino al 10% fino al 10% fino al 10% fino al 10% sono negoziati) paesi emergenti e altri Stati fino al 5% paesi emergenti e altri Stati fino al 5% paesi emergenti e altri Stati fino al 5% paesi emergenti e altri Stati fino al 5% paesi emergenti e altri Stati fino al 5% Categorie emittenti sovrani, sopranazionali, emittenti societari emittenti societari sovrani, sopranazionali, emittenti societari Settori Industriali investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su alcuni settori fino al massimo del 100% alcuni settori fino al massimo del 10% alcuni settori fino al massimo del 100% alcuni settori fino al massimo del 25% alcuni settori fino al massimo del 100% Parametri specifici di differenziazione Duration il patrimonio investito in titoli obbligazionari il patrimonio investito in titoli obbligazionari il patrimonio investito in titoli obbligazionari avrà una duration media compresa tra 0 e 5 anni avrà una duration media compresa tra 0 e 5 anni avrà una duration media compresa tra 0 e 5 anni Merito creditizio rating minimo: BBB rating minimo: BBB rating minimo: BBB dell emittente l investimento in titoli aventi il livello minimo l investimento in titoli aventi il livello minimo l investimento in titoli aventi il livello minimo (rating) di rating stabilito nel contratto è ammesso di rating stabilito nel contratto è ammesso di rating stabilito nel contratto è ammesso fino al 25% fino al 25% fino al 25% l investimento in titoli di emittenti privi di rating l investimento in titoli di emittenti privi di rating l investimento in titoli di emittenti privi di rating è ammesso fino al 25% è ammesso fino al 25% è ammesso fino al 25% Capitalizzazione alta, media, bassa, con possibilità di raggiungere una percentuale elevata degli investimenti in ognuna delle tre categorie sopracitate Armonizzazione OICR armonizzati fino al 100% OICR non armonizzati, ma aventi sede in Stati appartenenti all OCSE fino al 25% OICR non armonizzati, aventi sede in tutti gli altri Stati 0% Volatilità Risultato finanziario a scadenza Emittente titoli emessi o garantiti da Stati OCSE o enti internazionali a carattere pubblico fino al 100% altri emittenti di Stati OCSE fino al 100% titoli emessi da Stati non OCSE fino al 5% 3. Su tutti gli strumenti finanziari sopra elencati possono essere effettuate le seguenti operazioni: compravendite a pronti, compravendite a termine, prestito titoli, pronti contro termine. 4. La misura massima della leva finanziaria che può essere utilizzata, è pari a 1 (uno). 5. Il parametro oggettivo di riferimento (benchmark) è rappresentato dai seguenti indici: 5% MSCI A.C. World Free in Euro, 95% JPM Bond Index Emu anni. Si evidenzia che: tale parametro rappresenta un valore al quale commisurare il risultato della gestione e non può essere, pertanto, ritenuto indicativo di un rendimento minimo o comunque garantito, della gestione stessa; il valore degli indici in cui è strutturato tale parametro è espresso al lordo perlomeno della fiscalità e delle commissioni; il patrimonio investito in azioni o quote di OICR potrà raggiungere una volatilità massima di livello molto alto il patrimonio potrà essere investito in titoli a perdite potenzialmente limitate. Limite massimo di perdita 100% del portafoglio la frequenza di valutazione degli strumenti finanziari in portafoglio è giornaliera e a prezzi di mercato. 6. La linea New Flessibile Personalizzata Conservativa ha un grado di rischio medio-basso, e può rappresentare nel tempo una valorizzazione del patrimonio investito, con un esposizione del valore dello stesso all andamento congiunturale dei mercati azionari e obbligazionari italiani ed esteri. Ciò comporta la possibilità di realizzare sia guadagni che perdite significative. L orizzonte temporale minimo consigliato per l investimento è di 3 anni. 7. Nel caso in cui, successivamente all acquisto, il livello della qualità del credito di un titolo dovesse scendere al di sotto del minimo richiesto per l acquisto, non si dovrà procedere ad una immediata vendita, ma sarà demandato al gestore valutare l opportunità di mantenere il titolo in portafoglio. Informativa contratto di gestione di portafogli Pagina 4 di 21

6 1. Prevede operazioni prevalentemente in: azioni e obbigazioni (ordinarie, convertibili e con warrants) titoli emessi da Stati; warrants; titoli strutturati, certificati rappresentativi di titoli azionari o indici di borsa (equity certificates); strumenti finanziari non ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato, strumenti illiquidi o altamente volatili e operazioni con rischio di cambio. Tali strumenti finanziari possono essere detenuti in Portafoglio nel rispetto dei limiti di seguito definiti. 2. La Linea New Flessibile Personalizzata Prudente è una linea di tipo flessibile e comporta uno stile di LINEA NEW FLESSIBILE PERSONALIZZATA PRUDENTE gestione attivo rispetto al parametro oggettivo di riferimento (benchmark). Ciò implica che il gestore abbia discrezionalità nel determinare le politiche di investimento, sia per quanto riguarda la selezione degli strumenti finanziari da inserire in portafoglio, sia per quanto riguarda il peso percentuale di ognuno di essi sul totale portafoglio. Tale gestione può comportare scostamenti quindi anche significativi rispetto alla composizione e alla performance del parametro oggettivo di riferimento ( benchmark ). Obbligazioni Azioni Quote di OICR Obbligazioni convertibili e titoli strutturati Limite complessivo rispetto a perdite potenzialmente limitate al totale del portafoglio % sul portafoglio fino al 100% fino al 20% fino al 100% fino al 25% Parametri generali di differenziazione Valuta Euro fino al 100% Yen fino al 20% Euro fino al 100% Yen fino al 20% Euro fino al 100% Yen fino al 20% Euro fino al 100% Yen fino al 20% Euro fino al 100% Yen fino al 20% Sterlina fino al 20% altre valute fino al 20% Sterlina fino al 20% altre valute fino al 20% Sterlina fino al 20% altre valute fino al 20% Sterlina fino al 20% altre valute fino al 20% Sterlina fino al 20% altre valute fino al 20% Dollaro Usa fino al 20% Dollaro Usa fino al 20% Dollaro Usa fino al 20% Dollaro Usa fino al 20% Dollaro Usa fino al 20% Negoziazione anche in mercati non regolamentati, anche in mercati non regolamentati, anche in mercati non regolamentati, anche in mercati non regolamentati, per un massimo del 25% per un massimo del 25% per un massimo del 25% per un massimo del 25% Aree geografiche Unione Europea fino al 100% Unione Europea fino al 100% Unione Europea fino al 100% Unione Europea fino al 100% Unione Europea fino al 100% (con riferimento al altri Stati sviluppati appartenenti all OCSE altri Stati sviluppati appartenenti all OCSE altri Stati sviluppati appartenenti all OCSE altri Stati sviluppati appartenenti all OCSE atri Stati sviluppati appartenenti all OCSE mercato sul quale fino al 20% fino al 20% fino al 20% fino al 20% fino al 20% sono negoziati) paesi emergenti e altri Stati fino al 5% paesi emergenti e altri Stati fino al 5% paesi emergenti e altri Stati fino al 5% paesi emergenti e altri Stati fino al 5% paesi emergenti e altri Stati fino al 5% Categorie emittenti sovrani, sopranazionali, emittenti societari emittenti societari sovrani, sopranazionali, emittenti societari Settori Industriali investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su alcuni settori fino al massimo del 100% alcuni settori fino al massimo del 20% alcuni settori fino al massimo del 100% alcuni settori fino al massimo del 25% alcuni settori fino al massimo del 100% Parametri specifici di differenziazione Duration il patrimonio investito in titoli obbligazionari il patrimonio investito in titoli obbligazionari il patrimonio investito in titoli obbligazionari avrà una duration media compresa tra 0 e 5 anni avrà una duration media compresa tra 0 e 5 anni avrà una duration media compresa tra 0 e 5 anni Merito creditizio rating minimo: BBB rating minimo: BBB rating minimo: BBB dell emittente l investimento in titoli aventi il livello minimo l investimento in titoli aventi il livello minimo l investimento in titoli aventi il livello minimo (rating) di rating stabilito nel contratto è ammesso di rating stabilito nel contratto è ammesso di rating stabilito nel contratto è ammesso fino al 25% fino al 25% fino al 25% l investimento in titoli di emittenti privi di rating l investimento in titoli di emittenti privi di rating l investimento in titoli di emittenti privi di rating è ammesso fino al 25% è ammesso fino al 25% è ammesso fino al 25% Capitalizzazione alta, media, bassa, con possibilità di raggiungere una percentuale elevata degli investimenti in ognuna delle tre categorie sopracitate Armonizzazione OICR armonizzati fino al 100% OICR non armonizzati, ma aventi sede in Stati appartenenti all OCSE fino al 25% OICR non armonizzati, aventi sede in tutti gli altri Stati 0% Volatilità Risultato finanziario a scadenza Emittente titoli emessi o garantiti da Stati OCSE o enti internazionali a carattere pubblico fino al 100% altri emittenti di Stati OCSE fino al 100% titoli emessi da Stati non OCSE fino al 5% il patrimonio investito in azioni o quote di OICR potrà raggiungere una volatilità massima di livello molto alto il patrimonio potrà essere investito in titoli a perdite potenzialmente limitate. Limite massimo di perdita 100% del portafoglio 3. Su tutti gli strumenti finanziari sopra elencati possono essere effettuate le seguenti operazioni: compravendite a pronti, compravendite a termine, prestito titoli, pronti contro termine. 4. La misura massima della leva finanziaria che può essere utilizzata, è pari a 1 (uno). 5. Il parametro oggettivo di riferimento (benchmark) è rappresentato dai seguenti indici: 10% MSCI A.C. World Free in Euro, 90% JPM Bond Index Emu anni. Si evidenzia che: tale parametro rappresenta un valore al quale commisurare il risultato della gestione e non può essere, pertanto, ritenuto indicativo di un rendimento minimo o comunque garantito, della gestione stessa; il valore degli indici in cui è strutturato tale parametro è espresso al lordo perlomeno della fiscalità e delle commissioni; la frequenza di valutazione degli strumenti finanziari in portafoglio è giornaliera e a prezzi di mercato. 6. La linea New Flessibile Personalizzata Prudente ha un grado di rischio medio-basso, e può rappresentare nel tempo una valorizzazione del patrimonio investito, con un esposizione del valore dello stesso all andamento congiunturale dei mercati azionari e obbligazionari italiani ed esteri. Ciò comporta la possibilità di realizzare sia guadagni che perdite significative. L orizzonte temporale minimo consigliato per l investimento è di 3 anni. 7. Nel caso in cui, successivamente all acquisto, il livello della qualità del credito di un titolo dovesse scendere al di sotto del minimo richiesto per l acquisto, non si dovrà procedere ad una immediata vendita, ma sarà demandato al gestore valutare l opportunità di mantenere il titolo in portafoglio. 1. Prevede operazioni prevalentemente in: azioni e obbigazioni (ordinarie, convertibili e con warrants) titoli emessi da Stati; warrants; titoli strutturati, certificati rappresentativi di titoli azionari o indici di borsa (equity certificates); strumenti finanziari non ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato, strumenti illiquidi o altamente volatili e operazioni con rischio di cambio. Tali strumenti finanziari possono essere detenuti in Portafoglio nel rispetto dei limiti di seguito definiti. 2. La Linea New Flessibile Personalizzata Bilanciata è una linea di tipo flessibile e comporta uno stile LINEA NEW FLESSIBILE PERSONALIZZATA BILANCIATA di gestione attivo rispetto al parametro oggettivo di riferimento (benchmark). Ciò implica che il gestore abbia discrezionalità nel determinare le politiche di investimento, sia per quanto riguarda la selezione degli strumenti finanziari da inserire in portafoglio, sia per quanto riguarda il peso percentuale di ognuno di essi sul totale portafoglio. Tale gestione può comportare scostamenti quindi anche significativi rispetto alla composizione e alla performance del parametro oggettivo di riferimento ( benchmark ). Obbligazioni Azioni Quote di OICR Obbligazioni convertibili e titoli strutturati Limite complessivo rispetto a perdite potenzialmente limitate al totale del portafoglio % sul portafoglio fino al 100% fino al 60% fino al 100% fino al 25% 3. Su tutti gli strumenti finanziari sopra elencati possono essere effettuate le seguenti operazioni: compravendite a pronti, compravendite a termine, prestito titoli, pronti contro termine. 4. La misura massima della leva finanziaria che può essere utilizzata, è pari a 1 (uno). 5. Il parametro oggettivo di riferimento (benchmark) è rappresentato dai seguenti indici: 30% MSCI A.C. World Free in Euro, 70% JPM Bond Index Emu anni. Si evidenzia che: tale parametro rappresenta un valore al quale commisurare il risultato della gestione e non può essere, pertanto, ritenuto indicativo di un rendimento minimo o comunque garantito, della gestione stessa; il valore degli indici in cui è strutturato tale parametro è espresso al lordo perlomeno della fiscalità e delle commissioni; Parametri generali di differenziazione Valuta Euro fino al 100% Yen fino al 60% Euro fino al 100% Yen fino al 60% Euro fino al 100% Yen fino al 60% Euro fino al 100% Yen fino al 60% Euro fino al 100% Yen fino al 60% Sterlina fino al 60% altre valute fino al 60% Sterlina fino al 60% altre valute fino al 60% Sterlina fino al 60% altre valute fino al 60% Sterlina fino al 60% altre valute fino al 60% Sterlina fino al 60% altre valute fino al 60% Dollaro Usa fino al 60% Dollaro Usa fino al 60% Dollaro Usa fino al 60% Dollaro Usa fino al 60% Dollaro Usa fino al 60% Negoziazione anche in mercati non regolamentati, anche in mercati non regolamentati, anche in mercati non regolamentati, anche in mercati non regolamentati, per un massimo del 25% per un massimo del 25% per un massimo del 25% per un massimo del 25% Aree geografiche Unione Europea fino al 100% Unione Europea fino al 100% Unione Europea fino al 100% Unione Europea fino al 100% Unione Europea fino al 100% (con riferimento al altri Stati sviluppati appartenenti all OCSE altri Stati sviluppati appartenenti all OCSE altri Stati sviluppati appartenenti all OCSE altri Stati sviluppati appartenenti all OCSE atri Stati sviluppati appartenenti all OCSE mercato sul quale fino al 60% fino al 60% fino al 60% fino al 25% fino al 60% sono negoziati) paesi emergenti e altri Stati fino al 20% paesi emergenti e altri Stati fino al 20% paesi emergenti e altri Stati fino al 20% paesi emergenti e altri Stati fino al 20% paesi emergenti e altri Stati fino al 20% Categorie emittenti sovrani, sopranazionali, emittenti societari emittenti societari sovrani, sopranazionali, emittenti societari Settori Industriali investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su alcuni settori fino al massimo del 100% alcuni settori fino al massimo del 60% alcuni settori fino al massimo del 100% alcuni settori fino al massimo del 25% alcuni settori fino al massimo del 100% Parametri specifici di differenziazione Duration il patrimonio investito in titoli obbligazionari il patrimonio investito in titoli obbligazionari il patrimonio investito in titoli obbligazionari avrà una duration media compresa tra 0 e 5 anni avrà una duration media compresa tra 0 e 5 anni avrà una duration media compresa tra 0 e 5 anni Merito creditizio rating minimo: BBB rating minimo: BBB rating minimo: BBB dell emittente l investimento in titoli aventi il livello minimo l investimento in titoli aventi il livello minimo l investimento in titoli aventi il livello minimo (rating) di rating stabilito nel contratto è ammesso di rating stabilito nel contratto è ammesso di rating stabilito nel contratto è ammesso fino al 25% fino al 25% fino al 25% l investimento in titoli di emittenti privi di rating l investimento in titoli di emittenti privi di rating l investimento in titoli di emittenti privi di rating è ammesso fino al 25% è ammesso fino al 25% è ammesso fino al 25% Capitalizzazione alta, media, bassa, con possibilità di raggiungere una percentuale elevata degli investimenti in ognuna delle tre categorie sopracitate Armonizzazione OICR armonizzati fino al 100% OICR non armonizzati, ma aventi sede in Stati appartenenti all OCSE fino al 25% OICR non armonizzati, aventi sede in tutti gli altri Stati 0% Volatilità Risultato finanziario a scadenza Emittente titoli emessi o garantiti da Stati OCSE o enti internazionali a carattere pubblico fino al 100% altri emittenti di Stati OCSE fino al 100% titoli emessi da Stati non OCSE fino al 20% il patrimonio investito in azioni o quote di OICR potrà raggiungere una volatilità massima di livello molto alto il patrimonio potrà essere investito in titoli a perdite potenzialmente limitate. Limite massimo di perdita 100% del portafoglio la frequenza di valutazione degli strumenti finanziari in portafoglio è giornaliera e a prezzi di mercato. 6. La linea New Flessibile Personalizzata Bilanciata ha un grado di rischio medio-alto e può rappresentare nel tempo una valorizzazione del patrimonio investito, con un esposizione del valore dello stesso all andamento congiunturale dei mercati azionari e obbligazionari italiani ed esteri. Ciò comporta la possibilità di realizzare sia guadagni che perdite significative. L orizzonte temporale minimo consigliato per l investimento è di 4 anni. 7. Nel caso in cui, successivamente all acquisto, il livello della qualità del credito di un titolo dovesse scendere al di sotto del minimo richiesto per l acquisto, non si dovrà procedere ad una immediata vendita, ma sarà demandato al gestore valutare l opportunità di mantenere il titolo in portafoglio. Informativa contratto di gestione di portafogli Pagina 5 di 21

7 1. Prevede operazioni prevalentemente in: azioni e obbigazioni (ordinarie, convertibili e con warrants) titoli emessi da Stati; warrants; titoli strutturati, certificati rappresentativi di titoli azionari o indici di borsa (equity certificates); strumenti finanziari non ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato, strumenti illiquidi o altamente volatili e operazioni con rischio di cambio. Tali strumenti finanziari possono essere detenuti in Portafoglio nel rispetto dei limiti di seguito definiti. 2. La Linea New Flessibile Personalizzata Dinamica è una linea di tipo flessibile e comporta uno stile di 3. Su tutti gli strumenti finanziari sopra elencati possono essere effettuate le seguenti operazioni: compravendite a pronti, compravendite a termine, prestito titoli, pronti contro termine. 4. La misura massima della leva finanziaria che può essere utilizzata, è pari a 1 (uno). 5. Il parametro oggettivo di riferimento (benchmark) è rappresentato dai seguenti indici: 50% MSCI A.C. World Free in Euro, 50% JPM Bond Index Emu anni. Si evidenzia che: tale parametro rappresenta un valore al quale commisurare il risultato della gestione e non può essere, pertanto, ritenuto indicativo di un rendimento minimo o comunque garantito, della gestione stessa; LINEA NEW FLESSIBILE PERSONALIZZATA DINAMICA gestione attivo rispetto al parametro oggettivo di riferimento (benchmark). Ciò implica che il gestore abbia discrezionalità nel determinare le politiche di investimento, sia per quanto riguarda la selezione degli strumenti finanziari da inserire in portafoglio, sia per quanto riguarda il peso percentuale di ognuno di essi sul totale portafoglio. Tale gestione può comportare scostamenti quindi anche significativi rispetto alla composizione e alla performance del parametro oggettivo di riferimento ( benchmark ). Obbligazioni Azioni Quote di OICR Obbligazioni convertibili e titoli strutturati Limite complessivo rispetto a perdite potenzialmente limitate al totale del portafoglio % sul portafoglio fino al 100% fino al 100% fino al 100% fino al 25% Parametri generali di differenziazione Valuta Euro fino al 100% Yen fino al 100% Euro fino al 100% Yen fino al 100% Euro fino al 100% Yen fino al 100% Euro fino al 100% Yen fino al 100% Euro fino al 100% Yen fino al 100% Sterlina fino al 100% altre valute fino al 100% Sterlina fino al 100% altre valute fino al 100% Sterlina fino al 100% altre valute fino al 100% Sterlina fino al 100% altre valute fino al 100% Sterlina fino al 100% altre valute fino al 100% Dollaro Usa fino al 100% Dollaro Usa fino al 100% Dollaro Usa fino al 100% Dollaro Usa fino al 100% Dollaro Usa fino al 100% Negoziazione anche in mercati non regolamentati, anche in mercati non regolamentati, anche in mercati non regolamentati, anche in mercati non regolamentati, per un massimo del 25% per un massimo del 25% per un massimo del 25% per un massimo del 25% Aree geografiche Unione Europea fino al 100% Unione Europea fino al 100% Unione Europea fino al 100% Unione Europea fino al 100% Unione Europea fino al 100% (con riferimento al altri Stati sviluppati appartenenti all OCSE altri Stati sviluppati appartenenti all OCSE altri Stati sviluppati appartenenti all OCSE altri Stati sviluppati appartenenti all OCSE atri Stati sviluppati appartenenti all OCSE mercato sul quale fino al 100% fino al 100% fino al 100% fino al 100% fino al 100% sono negoziati) paesi emergenti e altri Stati fino al 40% paesi emergenti e altri Stati fino al 40% paesi emergenti e altri Stati fino al 40% paesi emergenti e altri Stati fino al 40% paesi emergenti e altri Stati fino al 40% Categorie emittenti sovrani, sopranazionali, emittenti societari emittenti societari sovrani, sopranazionali, emittenti societari Settori Industriali investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati investimenti potenzialmente diversificati in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella in tutti i settori industriali riportati nella legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con legenda di cui al presente allegato, con possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale possibilità di raggiungere una percentuale elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su elevata degli investimenti su uno o su alcuni settori fino al massimo del 100% alcuni settori fino al massimo del 100% alcuni settori fino al massimo del 100% alcuni settori fino al massimo del 100% alcuni settori fino al massimo del 100% Parametri specifici di differenziazione Duration il patrimonio investito in titoli obbligazionari il patrimonio investito in titoli obbligazionari il patrimonio investito in titoli obbligazionari il patrimonio investito in titoli obbligazionari il patrimonio investito in titoli obbligazionari avrà una duration media compresa tra 0 e 5 anni avrà una duration media compresa tra 0 e 5 anni avrà una duration media compresa tra 0 e 5 anni avrà una duration media compresa tra 0 e 5 anni avrà una duration media compresa tra 0 e 5 anni Merito creditizio rating minimo: BBB rating minimo: BBB rating minimo: BBB dell emittente l investimento in titoli aventi il livello minimo l investimento in titoli aventi il livello minimo l investimento in titoli aventi il livello minimo (rating) di rating stabilito nel contratto è ammesso di rating stabilito nel contratto è ammesso di rating stabilito nel contratto è ammesso fino al 25% fino al 25% fino al 25% l investimento in titoli di emittenti privi di rating l investimento in titoli di emittenti privi di rating l investimento in titoli di emittenti privi di rating è ammesso fino al 25% è ammesso fino al 25% è ammesso fino al 25% Capitalizzazione alta, media, bassa, con possibilità di raggiungere una percentuale elevata degli investimenti in ognuna delle tre categorie sopracitate Armonizzazione OICR armonizzati fino al 100% OICR non armonizzati, ma aventi sede in Stati appartenenti all OCSE fino al 25% OICR non armonizzati, aventi sede in tutti gli altri Stati 0% Volatilità Risultato finanziario a scadenza Emittente titoli emessi o garantiti da Stati OCSE o enti internazionali a carattere pubblico fino al 100% altri emittenti di Stati OCSE fino al 100% titoli emessi da Stati non OCSE fino al 20% il patrimonio investito in azioni o quote di OICR potrà raggiungere una volatilità massima di livello molto alto il patrimonio potrà essere investito sia in titoli a perdite potenzialmente limitate che in titoli a perdite potenzialmente illimitate. Limite massimo di perdita 100% del portafoglio il valore degli indici in cui è strutturato tale parametro è espresso al lordo perlomeno della fiscalità e delle commissioni; la frequenza di valutazione degli strumenti finanziari in portafoglio è giornaliera e a prezzi di mercato. 6. La linea New Flessibile Personalizzata Dinamica ha un grado di rischio medio-alto, e può rappresentare nel tempo una valorizzazione del patrimonio investito, con un esposizione del valore dello stesso all andamento congiunturale dei mercati azionari e obbligazionari italiani ed esteri. Ciò comporta la possibilità di realizzare sia guadagni che perdite significative. L orizzonte temporale minimo consigliato per l investimento è di 5 anni. 1. Prevede operazioni prevalentemente su strumenti finanziari soggetti a generazione di redditi diversi.tali strumenti finanziari sono: azioni di società anche non appartenenti all Unione Europea ed in divisa diverse dall euro; obbligazioni di emittenti anche non appartenenti all Unione Europea ed in divisa diverse dall euro aventi un rating anche non investiment grade o privi di rating; ETC/ETN di società anche non appartenenti all Unione Europea ed in divisa anche diversa dall euro; warrant, covered warrant e certificates, emessi da società anche non appartenenti all Unione Europea ed in divisa diverse. Tali strumenti finanziari possono essere detenuti in Portafoglio nel rispetto dei limiti di seguito LINEA GPM TRADING definiti. La linea non investe in prodotti di elevata complessità riconducibili ai punti i)ii)iii)iv)v) dell elenco prodotti ad elevata complessità della comunicazione Consob del 22 dicembre la linea GPM Trading è una linea di tipo flessibile e comporta uno stile di gestione attivo rispetto al parametro oggettivo di riferimento (benchmark). Cio implica che il gestore abbia discrezionalità nel determinare le politiche di investimento, sia per quanto riguarda la selezione degli strumenti finanziari da inserire in portafoglio, sia per quanto riguarda il peso percentuale di ognuno di essi sul totale portafoglio. Tale gestione può comportare scostamenti quindi anche significativi rispetto alla composizione e alla performance del parametro oggettivo di riferimento ( benchmark ). Obbligazioni Azioni Warrant, covered warrant e certificates ETC / ETN % sul portafoglio fino al 40% fino al 100% fino al 30% fino al 30% Valuta Euro fino al 100% Sterlina fino al 100% Dollaro Usa fino al 100% Yen fino al 100% Altre valute fino al 100% Area geografiche (con riferimento al mercato sul quale son negoziati) Unione Europea fino al 100% Altri Stati sviluppati appartenenti all OCSE fino al 100% Paesi emergenti e altri Stati fino al 100% Parametri generali di differenziazione Euro fino al 100% Sterlina fino al 100% Dollaro Usa fino al 100% Yen fino al 100% Altre valute fino al 100% Unione Europea fino al 100% Altri Stati sviluppati appartamenti all OCSE fino al 100% Paesi emergenti e altri Stati fino al 100% Categorie emittenti sovrani, sopranazionali, emittenti societari emittenti societari: fino al 20% massimo per singolo emittente Settori industriali Scadenza Merito creditizio dell emittente (rating) Grado di subordinazione Tipologia di tasso e di struttura Capitalizzazione Regime fiscale della gestione investimenti potenzialmente diversificati in tutti i settori industriali riportati nella legenda di cui al presente allegato, con possibilità di raggiungere una percentuale elevata degli investimenti su uno o su alcuni settori fino al massimo del 100% investimenti potenzialmente diversificati in tutti i settori industriali riportati nella legenda di cui al presente allegato, con possibilità di raggiungere una percentuale elevata degli investimenti su uno o su alcuni settori fino al massimo del 100% Parametri specifici di differenziazione il patrimonio investito in titoli obbligazionari non avrà nessun limite di scadenza Rating minimo: BB L investimento in titoli aventi il livello minimo di rating stabilito nel contratto è ammesso fino al 100% L investimento in titoli di emittenti privi di rating è ammesso fino al 25% L investimento in titoli di emittenti con rating inferiore rispetto quello minimo medio previsto è ammesso fino al 20% L investimento in titoli obbligazionari subordinati è ammesso fino al al 50% Zero coupon, fisso, floater, inflation-linked, cum-warrant, convertibili,, perpetual, reverse floater, step-up, step-down, rimborso anticipato, cum-warrant alta, media, bassa, con possibilità di raggiungere una percentuale elevata degli investimenti in ognuna delle tre categorie sopracitate Regime fiscale in risparmio amministrato 3. Su tutti gli strumenti finanziari sopra elencati possono essere effettuate le seguenti operazioni: compravendite a pronti, compravendite a termine, prestito titoli, pronti contro termine. 4. La misura massima della leva finanziaria che può essere utilizzata, è pari a 1 (UNO) 5. Il parametro oggettivo di riferimento (benchmark) è rappresentato dai seguenti indici: 70% FTSE MIB INDEX, 30% NASDAQ 100 STOCK INDEX. Si evidenzia che: tale parametro rappresenta un valore al quale commisurare il risultato della gestione e non può essere, pertanto, ritenuto indicativo di un rendimento minimo o comunque garantito, della gestione stessa; Euro fino al 100% Sterlina fino al 100% Dollaro Usa fino al 100% Yen fino al 100% Altre valute fino al 100% Unione Europea fino al 100% Altri Stati sviluppati appartamenti all OCSE fino al 100% Paesi emergenti e altri Stati fino al 100% emittenti societari: fino al 20% massimo per singolo emittente investimenti potenzialmente diversificati in tutti i settori industriali riportati nella legenda di cui al presente allegato, con possibilità di raggiungere una percentuale elevata degli investimenti su uno o su alcuni settori fino al massimo del 100% Euro fino al 100% Sterlina fino al 100% Dollaro Usa fino al 100% Unione Europea fino al 100% Altri Stati sviluppati appartamenti all OCSE fino al 100% Paesi emergenti e altri Stati fino al 100% investimenti potenzialmente diversificati in tutte le tipologie di materie prime il valore degli indici in cui è strutturato tale parametro è espresso al lordo perlomeno della fiscalità e delle commissioni; 6. La frequenza di valutazione degli strumenti in portafoglio è giornaliera e a prezzi di mercato 7. la linea GPM Trading ha un grado di rischio alto e può rappresentare nel tempo una valorizzazione del patrimonio investito, con un esposizione del valore dello stesso all andamento congiunturale dei mercati azionari italiani ed esteri, ed ha come obiettivo di investimento un elevata crescita del capitale con forti oscillazioni di valore con impieghi in strumenti finanziari indicati sopra, in ottica di trading. L orizzonte temporale consigliato per l investimento è superiore a 5 anni. Informativa contratto di gestione di portafogli Pagina 6 di 21

8 INFORMAZIONI CONCERNENTI LA SALVAGUARDIA DEGLI STRUMENTI FINANZIARI E DELLE SOMME DI DENARO DELLA CLIENTELA Al fine di salvaguardarne l integrità fisica, gli strumenti finanziari rappresentati da certificati cartacei di pertinenza della clientela sono di norma custoditi dalla Banca in idonei locali (Caveau) di una specifica struttura centrale, protetta da porte blindate munite di apparecchiature meccaniche ed elettroniche che limitano l accesso, negli orari previsti, al solo personale autorizzato alla movimentazione e gestione di tali valori. Nel rispetto delle condizioni previste dalla normativa applicabile, la Banca ha la facoltà di sub-depositare gli strumenti finanziari di pertinenza dei Clienti presso organismi di deposito centralizzato ovvero presso depositari abilitati quali banche centrali, banche italiane o estere, società di intermediazione mobiliare, imprese di investimento comunitarie che possono detenere strumenti finanziari della clientela o comunque altri soggetti abilitati all attività di custodia di strumenti finanziari per conto terzi. La Banca sceglie i sub-depositari, italiani o esteri - comunitari o extra-comunitari - sulla base delle competenze e della reputazione di mercato degli stessi, tenendo anche conto, delle disposizioni legislative e regolamentari ovvero delle prassi esistenti nel mercato in cui essi operano ed eventualmente del paese di emissione degli strumenti finanziari conferiti in sub-deposito. Qualora la Banca si avvalga di sub-depositari soggetti ad un ordinamento giuridico extra-comunitario, questa provvederà a fornire l informativa di tale circostanza, indicando in che misura i diritti del Cliente relativi a tali strumenti finanziari o somme di denaro possano essere influenzati. La Banca adotta presso la rete dei propri sub-depositari le configurazioni operative maggiormente rispondenti alle caratteristiche della piazza di custodia e regolamento degli strumenti finanziari conferiti in sub-deposito e dei requisiti di business della clientela, tenendo anche conto delle disposizioni legislative e regolamentari ovvero delle prassi esistenti nei mercati in cui i sub-depositari stessi operano e/o dei mercati in cui gli strumenti finanziari vengano custoditi o movimentati. Nell ipotesi di ricorso ad una struttura di conto omnibus nelle modalità di sub-deposito degli asset della clientela presso la rete di sub-depositarie, la Banca pone in essere le misure operative e contrattuali nei confronti dei propri sub-depositari atte a salvaguardare gli strumenti finanziari di pertinenza dei Clienti in qualsivoglia configurazione operativa. La Banca procede periodicamente alla verifica della congruità delle evidenze prodotte dai sub-depositari con la propria situazione contabile. La Banca monitora periodicamente l attività dei subdepositari, al fine di riesaminare l efficienza e l affidablità del servizio. Resta comunque inteso che, anche relativamente ai titoli sub-depositati, la Banca rimane responsabile nei confronti del Cliente degli strumenti finanziari detenuti ai sensi e per gli effetti del contratto di deposito titoli, negoziazione e ricezione e trasmissione di ordini e collocamento. La Banca informa il Cliente dell eventuale esistenza di diritti di garanzia o privilegi o diritti di compensazione sugli strumenti finanziari del Cliente a favore del sub-depositario. I diritti di garanzia, i privilegi o i diritti di compensazione sugli strumenti finanziari del Cliente depositati presso la Banca ed a favore della stessa discendono dalla Legge o sono regolati dai contratti o accordi stipulati tra la Banca e il Cliente. Le modalità di deposito e sub-deposito degli strumenti finanziari dei Clienti sono disciplinate nel contratto di deposito titoli, negoziazione e ricezione e trasmissione di ordini e collocamento. Informativa contratto di gestione di portafogli Pagina 7 di 21

9 INFORMAZIONI SUGLI STRUMENTI FINANZIARI Gli investitori che investono in strumenti e prodotti finanziari sono soggetti in generale a diverse tipologie di rischio, ove per rischio si intende l incertezza che circonda i ritorni degli investimenti stessi. Tale incertezza può riguardare l utile atteso dell operazione, ma anche la variazione del valore impiegato, ovvero la possibilità che al termine dell operazione finanziaria l investitore incassi una cifra inferiore all investimento iniziale. Il presente documento fornisce le informazioni basilari sui rischi connessi agli strumenti e prodotti finanziari. Parte A - LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI UN INVESTIMENTO IN STRUMENTI FINANZIARI Per apprezzare il rischio derivante da un investimento in strumenti finanziari è necessario tenere presenti i seguenti elementi: 1) la variabilità del prezzo dello strumento finanziario; 2) la sua liquidità; 3) la divisa in cui è denominato; 4) gli altri fattori di rischi generali. 1) La variabilità del prezzo Il prezzo di ciascun strumento finanziario dipende da numerose circostanze e può variare in modo più o meno accentuato a seconda della sua natura. 1.1 Titoli di capitale e titoli di debito, investimenti composti o collegati Occorre distinguere innanzitutto tra i titoli di capitale (i titoli più diffusi di tale categoria sono le azioni) e i titoli di debito (tra i più diffusi titoli di debito si ricordano le obbligazioni e i certificati di deposito), tenendo conto che: a) acquistando titoli di capitale si diviene soci della società emittente, partecipando per intero al rischio economico della medesima; chi investe in titoli azionari ha diritto di percepire annualmente il dividendo sugli utili conseguiti nel periodo di riferimento che l assemblea dei soci deciderà di distribuire. L assemblea dei soci può comunque stabilire di non distribuire alcun dividendo; b) acquistando titoli di debito si diviene finanziatori della società o degli enti che le hanno emessi e si ha diritto a percepire, di norma periodicamente, gli interessi previsti dal regolamento dell emissione e, alla scadenza, al rimborso del capitale prestato/investito. A parità di altre condizioni, un titolo di capitale è più rischioso di un titolo di debito, in quanto la remunerazione spettante a chi lo possiede è maggiormente legata all andamento economico della società emittente. Il detentore di titoli di debito invece rischierà di non essere remunerato solo in caso di dissesto finanziario della società emittente. Inoltre, in caso di fallimento della società emittente, i detentori di titoli di debito potranno partecipare, con gli altri creditori, alla suddivisione che comunque si realizza in tempi solitamente molto lunghi dei proventi derivanti dal realizzo delle attività della società, mentre è pressoché escluso che i detentori di titoli di capitale possano vedersi restituire una parte di quanto investito. Gli investimenti composti o collegati hanno ad oggetto la combinazione di più prodotti o servizi, ciascuno con caratteristiche e rischi propri, acquisiti nell ambito di un unica decisione d investimento. In tal caso il collegamento delle varie componenti dell investimento può comportare una modifica dei rischi insiti in ciascuna componente e quindi l assunzione dei rischi caratteristici del particolare tipo d investimento: diversi da quelli propri delle varie componenti. 1.2 Rischio specifico e rischio generico Sia per i titoli di capitale che per i titoli di debito, il rischio può essere idealmente scomposto in due componenti: il rischio specifico ed il rischio generico (o sistematico). Il rischio specifico dipende dalle caratteristiche peculiari dell emittente (vedi il successivo punto 1.3) e può essere diminuito sostanzialmente attraverso la suddivisione del proprio investimento tra titoli emessi da emittenti diversi (diversificazione del portafoglio), mentre il rischio generico (o sistematico) rappresenta quella parte di variabilità del prezzo di ciascun titolo che dipende dalle fluttuazioni del mercato e non può essere eliminato per il tramite della diversificazione. Il rischio sistematico per i titoli di capitale trattati su un mercato regolamentato ( M.R ) o su un sistema multilaterale di negoziazione ( M.T.F. ) si origina dalle variazioni del mercato in generale; variazioni che possono essere identificate nei movimenti dell indice del mercato. Per i titoli di debito (vedi il successivo punto 1.4) si origina dalle fluttuazioni dei tassi d interesse di mercato che si ripercuotono sui prezzi (e quindi sui rendimenti) dei titoli in modo tanto più accentuato quanto più lunga è le loro vita residua; la vita residua di un titolo ad una certa data è rappresentata dal periodo di tempo che deve trascorrere da tale data al momento del suo rimborso. 1.3 Rischio emittente Per gli investimenti in strumenti e prodotti finanziari è fondamentale apprezzare la solidità patrimoniale delle società emittenti e le prospettive economiche delle medesime tenuto conto delle caratteristiche dei settori in cui le stesse operano. Si deve considerare che i prezzi dei titoli di capitale riflettono in ogni momento una media delle aspettative che i partecipanti al mercato hanno circa le prospettive di guadagno delle imprese emittenti. Con riferimento ai titoli di debito, il rischio che le società o gli enti finanziari emittenti non siano in grado di pagare gli interessi o di rimborsare il capitale prestato si riflette nella misura degli interessi che tali obbligazioni garantiscono all investitore. Quanto maggiore è la rischiosità percepita dell emittente tanto maggiore è il tasso d interesse che l emittente dovrà corrispondere all investitore. Per valutare la congruità del tasso d interesse pagato da un titolo si devono tenere presenti i tassi d interesse corrisposti dagli emittenti il cui rischio è considerato più basso con riferimento a emissioni con pari scadenza. 1.4 Rischio d interesse Con riferimento ai titoli di debito, l investitore deve tenere presente che la misura effettiva degli interessi si adegua continuamente alle condizioni di mercato attraverso variazioni del prezzo dei titoli stessi. Il rendimento di un titolo di debito si avvicinerà a quello incorporato nel titolo stesso al momento dell acquisto solo nel caso in cui il titolo stesso sia detenuto dall investitore fino alla scadenza. Qualora l investitore avesse necessità di smobilizzare l investimento prima della scadenza del titolo, il rendimento effettivo potrebbe rivelarsi diverso da quello garantito dal titolo al momento del suo acquisto. In particolare, per i titoli che prevedono il pagamento di interesse in modo predefinito e non modificabile nel corso della durata del prestito (titoli a tasso fisso), più lunga è la vita residua maggiore è la variabilità del prezzo del titolo stesso rispetto a variazioni dei tassi d interesse di mercato. Ad esempio, si consideri un titolo zero coupon, titolo a tasso fisso che prevede il pagamento degli interessi in un unica soluzione alla fine del periodo con vita residua di 10 anni e rendimento dell 10% all anno; l aumento di un punto percentuale dei tassi di mercato determina, per il titolo suddetto, una diminuzione del prezzo dell 8,6%. È dunque importante per l investitore, al fine di valutare l adeguatezza del proprio investimento in questa categoria di titoli, verificare entro quali tempi potrà avere necessità di smobilizzare l investimento. 1.5 Rischio paese Se i titoli di capitale e/o di debito sono emessi da soggetti con sede in un Paese Emergente e/o sono denominati nella relativa divisa nazionale, un deterioramento della situazione economica, sociale e politica del Paese potrebbe generare un elevata volatilità dei mercati interni con conseguente diminuzione del prezzo del titolo e/o peggioramento del tasso di cambio. In caso di insolvenza dell Emittente, l investitore può incassare, in sede di liquidazione, il controvalore dei titoli di capitale o il rimborso del capitale prestato (e/o delle cedole maturate) dei titoli di debito detenuti. 1.6 Rischio di mercato È il rischio riferito all investimento in strumenti finanziari connesso all evoluzione del mercato in generale: prescinde dalla caratteristiche intrinseche del singolo strumento finanziario e dipende dalle variazioni delle condizioni di mercato. 1.7 Rischio opzione Se il rendimento di uno strumento finanziario è legato alla performance di un parametro di riferimento (azioni, divise, fondi, tasso d inflazione, materie prime, tassi monetari, indici) attraverso l incorporazione nello stesso di uno o più strumenti finanziari derivati, il valore dello strumento può subire una forte riduzione a seguito della perdita di valore della componente derivativa del titolo. 1.8 L effetto della diversificazione degli investimenti. Gli Organismi di investimento collettivo Come si è accennato, il rischio specifico di un particolare strumento finanziario può essere eliminato attraverso la diversificazione, cioè suddividendo l investimento tra più strumenti finanziari. La diversificazione può tuttavia risultare costosa e difficile da attuare per un investitore con un patrimonio limitato. L investitore può raggiungere un elevato grado di diversificazione a costi contenuti investendo il proprio patrimonio in OICR ( Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio ), ossia in quote di Fondi Comuni di Investimento o in azioni Sicav ( Società di Investimento a Capitale Variabile ). Il patrimonio del Fondo Comune di Investimento è affidata ad un gestore (SGR) ma il patrimonio che costituisce il fondo è autonomo e separato sia da quello dei singoli partecipanti al fondo sia da quello della SGR. Con la partecipazione al Fondo Comune di Investimento, il sottoscrittore è proprietario di una fetta del patrimonio del fondo stesso, tanto più grande quante più quote di partecipazione egli possiede, non è esposto al rischio d insolvenza dell Emittente il fondo stesso, neppure nel caso in cui le società che ne hanno curato o curano l attività di costituzione, gestione, amministrazione risultino insolventi. Viceversa è esposto, tra l altro, sia al rischio che le azioni, obbligazioni e gli altri strumenti finanziari in cui è investito il patrimonio del fondo (ossia le diverse tipologie di titoli previsti dai regolamenti o programmi d investimento adottati) perdano valore sia che le società emittenti i predetti strumenti finanziari diventino insolventi. Simili ai Fondi Comuni di Investimento nelle modalità di raccolta e gestione del patrimonio ma differenti dal punto di vista giuridico e fiscale, le SICAV sono dotate di Informativa contratto di gestione di portafogli Pagina 8 di 21

10 personalità giuridica ed il loro patrimonio è rappresentato da azioni anziché da quote. Nelle Sicav gli investitori al contrario divengono soci e sottoscrivono azioni direttamente emesse dalla società, senza distinzione di patrimoni e pertanto sono soggetti al rischio di insolvenza della società stessa. Occorre altresì sottolineare che gli investimenti in queste tipologie di strumenti finanziari possono risultare rischiosi anche a causa delle caratteristiche degli strumenti finanziari in cui prevedono di investire (ad esempio, fondi che investono solo in titoli emessi da società operanti in un particolare settore o in titoli da società aventi sede in determinati stati) oppure a causa di una insufficiente diversificazione degli investimenti. 1.9 Rischio connesso all utilizzo del c.d. Bail In e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi In data 16 novembre 2015 il Consiglio dei Ministri ha emanato i decreti legislativi numero 180 e 181 che hanno recepito nell ordinamento italiano la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014 che istituisce un quadro armonizzato in tema di prevenzione e gestione delle crisi degli enti creditizi (c.d. BRRD Bank Recovery and Resolution Directive, la Direttiva ). Il quadro normativo in oggetto ha lo scopo primario di introdurre limitazioni all intervento pubblico a sostegno di un intermediario che versi in una situazione di crisi. Secondo tale logica, sostegni finanziari pubblici a favore di un intermediario in crisi potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati i seguenti strumenti di risoluzione: La riduzione o conversione di azioni, di altre partecipazioni e di strumenti di capitale emesse dal soggetto in questione, quanto ciò consenta di rimediare allo stato di dissesto o di rischio di dissesto dell intermediario; Quando la misura indicata al punto precedente non consenta di rimediare allo stato di dissesto o di rischio di dissesto, l adozione di misure di risoluzione dell intermediario oppure la liquidazione coatta amministrativa. A fronte di tali limitazioni il nuovo quadro normativo prevede, in altri termini, l utilizzo di risorse del settore privato per gli intermediari che versino in situazioni di crisi. Fra le misure di risoluzione rientra anche il c.d. bail in, che consiste nella riduzione dei diritti degli azionisti e dei creditori o nella conversione in capitale dei diritti di questi ultimi. Gli strumenti finanziari oggetto della riduzione dei diritti di cui sopra potranno essere assoggettati (a prescindere dalla data di emissione): sin dal 16 novembre 2015, data di entrata in vigore dei citati decreti legislativi, a riduzione o conversione degli strumenti di capitale e/o, successivamente al 1 gennaio 2016 a bail in. In caso di bail in, l ammontare della riduzione o conversione, determinato da un esperto indipendente (o, in via d urgenza, da Banca d Italia o dal commissario straordinario), è assorbito da azionisti e creditori secondo la gerarchia prevista dall art. 52 del decreto legislativo. n. 180, nonché dagli artt. 1, comma 33, e 3, comma 9, del decreto legislativo n In particolare l art.52 stabilisce che, in caso di bail in, innanzitutto si dovrà procedere alla riduzione, fino alla concorrenza delle perdite, secondo l ordine indicato: I. degli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 1 ; II. degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 2 ; III. degli strumenti di capitale di classe 2 3 ; IV. dei debiti subordinati 4 diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di classe 2; V. delle restanti passività. Una volta assorbite le perdite, o in assenza di perdite, si procederà alla conversione in azioni computabili nel capitale primario, secondo l ordine indicato: (i) degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1; (ii) degli strumenti di capitale di classe 2; (iii) dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di classe 2; (iv) delle restanti passività. Ai sensi dell art. 1, comma 33, del decreto legislativo n. 181 (che modifica l art. 91 del Testo Unico Bancario), per le restanti passività il bail in riguarderà prima le obbligazioni senior e poi i depositi (per la parte eccedente l importo di Euro ) di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese. Per effetto della previsione di cui all art. 3, comma 9, del medesimo decreto, successivamente al 1 gennaio 2019 le obbligazioni senior saranno soggette al bail in prima di tutti gli altri depositi (che saranno coinvolti sempre per la parte eccedente l importo di Euro ). Con riferimento ai creditori, l art. 49 comma 1 del decreto legislativo n.180 dispone che sono soggette a bail in tutte le passività fatte eccezioni per le seguenti passività: depositi protetti dal sistema di garanzia dei depositi (ossia quelli di importo fino a Euro); le passività garantite, incluse le obbligazioni bancarie garantite e gli altri strumenti garantiti; qualsiasi obbligo derivante dalla detenzione di disponibilità dei clienti, inclusa la disponibilità detenuta nella prestazione di servizi e attività di investimento e accessori ovvero da o per conto di organismi d investimento collettivo o fondi di investimento alternativi, a condizione che questi clienti siano protetti nelle procedure concorsuali applicabili; qualsiasi obbligo sorto per effetto di un rapporto fiduciario tra l ente sottoposto a risoluzione e un terzo, in qualità di beneficiario, a condizione che quest ultimo sia protetto nelle procedure concorsuali applicabili; passività con durata originaria inferiore a sette giorni nei confronti di banche o SIM non facenti parte del gruppo; passività derivanti dalla partecipazione ai sistemi di pagamento con una durata residua inferiore a 7 giorni; passività nei confronti di dipendenti, fornitori di beni e servizi e sistemi di garanzia dei depositanti purché privilegiati dalla normativa fallimentare. Ai sensi dell art. 49, comma 2, del decreto legislativo n.180 possono inoltre essere eccezionalmente escluse, del tutto o in parte, dall applicazione del bail-in passività diverse da quelle sopra elencate, in presenza di almeno una delle condizioni ivi indicate. Per dare attuazione alle misure di riduzione o conversione degli strumenti di capitale e alle misure di risoluzione, l art. 60, comma 1, del decreto legislativo n. 180 attribuisce a Banca d Italia i seguenti poteri generali di risoluzione : a) effettuare richieste di dati e notizie e ispezioni; b) disporre il trasferimento a terzi di azioni o di altre partecipazioni emesse dall ente sottoposto a risoluzione; c) disporre la cessione a terzi di beni e rapporti giuridici dell ente sottoposto a risoluzione; d) ridurre o azzerare il valore nominale di azioni o di altre partecipazioni emesse dall ente sottoposto a risoluzione, nonché annullare le azioni o i titoli; e) ridurre o azzerare il valore nominale delle passività ammissibili dell ente sottoposto a risoluzione; f) annullare, ove necessario, i titoli di debito emessi dall ente sottoposto a risoluzione, ad eccezione delle passività garantite; g) convertire passività ammissibili in azioni o in altre partecipazioni dell ente sottoposto a risoluzione o di una società che lo controlla o di un ente-ponte; h) disporre che l ente sottoposto a risoluzione o la società che lo controlla emetta nuovi strumenti di capitale; i) modificare la scadenza dei titoli di debito e delle altre passività ammissibili emessi dall ente sottoposto a risoluzione, o modificare l importo degli interessi maturati in relazione a questi strumenti e passività o la data a partire dalla quale gli interessi divengono esigibili, anche sospendendo i relativi pagamenti per un periodo transitorio; questo potere non si applica alle passività garantite; 1 Ai sensi del Regolamento (UE) n. 575/ Si veda nota 1. 3 Si veda nota 1. 4 L applicazione del bail in determina un ulteriore differenziazione di rischiosità tra le obbligazioni subordinate e le obbligazioni senior ovvero non subordinate. Con la definizione di obbligazioni subordinate ci si riferisce infatti ai titoli il cui rimborso nel caso di liquidazione o fallimento dell emittente avviene successivamente a quello dei creditori ordinari, comprese le normali obbligazioni definite senior. Le obbligazioni subordinate si distinguono, infatti, dalle altre obbligazioni non in base al tipo di tasso, ma per la tipologia di rischio. Il motivo principale va ricercato nel fatto che questi bond non sono considerati strumenti di debito tradizionali ma vengono trattati alla stregua del capitale. Le obbligazioni subordinate vengono pertanto aggredite dalla procedura di risoluzione prima delle obbligazioni senior. Inoltre è importante considerare la diversa tipologia di obbligazioni subordinate che non sono tutte uguali nella loro tipologia e quindi nell eventuale impatto di bail in. Nel caso delle banche esistono diverse tipologie di obbligazioni ad ognuna delle quali si accompagnano diverse caratteristiche finanziarie: Obbligazioni Tier I: le obbligazioni Tier I in presenza di andamenti negativi della gestione e in caso di liquidazione garantiscono ai loro possessori il privilegio rispetto ai detentori di azioni ordinarie e di risparmio, ma sono subordinate rispetto a tutti gli altri crediti. Esse rappresentano la tipologia più rischiosa avendo caratteristiche che le accomunano sia ai titoli di debito che di capitale. Nel caso in cui la banca non paghi dividendo agli azionisti la cedola può essere cancellata. Obbligazioni Upper Tier II: sono considerate meno rischiose delle obbligazioni Tier One. Con durata minima di 10 anni nel caso di andamenti negativi non prevedono la cancellazione delle cedole, ma solo la sospensione. Le cedole saranno, infatti, pagate successivamente il primo anno di utile. In questo caso poi non è prevista alcuna ricapitalizzazione. Sono rimborsate prima rispetto alle azioni ed alle obbligazioni Tier I. Obbligazioni Lower Tier II: anch esse con scadenza intorno ai 10 anni le obbligazioni Lower Tier II rappresentano la categoria più privilegiata all interno dei subordinati. Le cedole infatti sono bloccate solamente nel caso in cui si manifesti un grave caso di insolvenza. Il rimborso anticipato può avvenire solo su iniziativa dell emittente previa autorizzazione della Banca d Italia. La durata del rapporto deve essere pari o superiore ai 5 anni e se indeterminata deve contemplare per il rimborso un preavviso di almeno 5 anni. Obbligazioni Tier III: le obbligazioni Tier III, insieme con quelle di tipo Lower Tier II, sono le più privilegiate all interno dei subordinati. Hanno scadenza breve, di solito dai 2 ai 4 anni e una remunerazione sul livello di quella prevista per le obbligazioni lower Tier II. Nel caso di perdite l emittente non potrà utilizzare le somme dei titoli per fare fronte alle perdite stesse. 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11 l) attivare clausole di close-out o disporre lo scioglimento dei contratti finanziari o dei contratti derivati di cui è parte l ente sottoposto a risoluzione; m) disporre la rimozione o la sostituzione degli organi di amministrazione e controllo e dell alta dirigenza dell ente sottoposto a risoluzione; n) chiedere alla Banca Centrale di effettuare la valutazione del potenziale acquirente di una partecipazione qualificata in deroga ai termini applicabili. 2) La liquidità La liquidità di uno strumento finanziario consiste nella sua attitudine a trasformarsi prontamente in moneta senza perdita di valore. Essa dipende in primo luogo dalle caratteristiche del mercato in cui il titolo è trattato. In generale, a parità di altre condizioni, i titoli trattati su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione sono più liquidi dei titoli non trattati su dette sedi di esecuzione. Questo in quanto la domanda e l offerta di titoli viene convogliata in gran parte su tali mercati e quindi i prezzi ivi rilevati sono più affidabili quali indicatori dell effettivo valore degli strumenti finanziari. Occorre tuttavia considerare che lo smobilizzo di titoli trattati in mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione cui sia difficile accedere, perché aventi sede in paesi lontani o per altri motivi, può comunque comportare per l investitore difficoltà di liquidare i propri investimenti e la necessità di sostenere costi aggiuntivi. 3) La divisa e il rischio di cambio Qualora uno strumento finanziario sia denominato in una divisa diversa da quella di riferimento per l investitore, tipicamente l euro per l investitore italiano, al fine di valutare la rischiosità complessiva dell investimento occorre tenere presente la volatilità del rapporto di cambio tra la divisa di riferimento (l euro) e la divisa estera in cui è denominato l investimento. L investitore deve considerare che il rapporto di cambio con le divise di molti paesi, in particolare di quelli cosiddetti emergenti sono altamente volatili e che comunque l andamento dei tassi di cambio può condizionare il risultato complessivo dell investimento. 4) Gli altri fattori fonte di rischi generali 4.1 Denaro e valori depositati L investitore deve informarsi circa le salvaguardie previste per le somme di denaro ed i valori depositati per l esecuzione delle operazioni, in particolare, nel caso d insolvenza dell intermediario. La possibilità di rientrare in possesso del proprio denaro e dei valori depositati potrebbe essere condizionata da particolari disposizioni normative vigenti nei luoghi in cui ha sede il depositario nonché dagli orientamenti degli organi a cui, nei casi d insolvenza, vengono attribuiti i poteri di regolare i rapporti patrimoniali del soggetto dissestato. 4.2 Commissioni e altri oneri Prima di avviare l operatività, l investitore deve ottenere dettagliate informazioni a riguardo di tutte le commissioni, spese ed altri oneri che saranno dovute alla Banca. Tali informazioni devono essere comunque riportate nel contratto di intermediazione. L investitore deve sempre considerare che tali oneri vanno sottratti, ai guadagni eventualmente ottenuti nelle operazioni effettuate mentre si aggiungono alle perdite subite. 4.3 Operazioni eseguite in mercati aventi sede in altre giurisdizioni Le operazioni eseguite su mercati aventi sede all estero, incluse le operazioni aventi ad oggetto strumenti finanziari trattati anche in mercati nazionali, potrebbero esporre l investitore a rischi aggiuntivi. Tali mercati potrebbero essere regolati in modo da offrire ridotte garanzie e protezioni agli investitori. L investitore deve inoltre considerare che, in tali casi, l autorità di controllo sarà impossibilitata ad assicurare il rispetto delle norme vigenti nelle giurisdizioni dove le operazioni vengono eseguite. L investitore dovrebbe quindi informarsi circa le norme vigenti su tali mercati e le eventuali azioni che possono essere intraprese con riferimento a tali operazioni. 4.4 Sistemi elettronici di supporto alle negoziazioni Gran parte dei sistemi di negoziazione elettronici o ad asta gridata sono supportati da sistemi computerizzati per le procedure di trasmissioni degli ordini ( Order Routing ), per l incrocio, la registrazione e la compensazione delle operazioni. Come tutte le procedure automatizzate, i sistemi sopra descritti possono subire temporanei arresti o essere soggetti a malfunzionamenti. La possibilità per l investitore di essere risarcito per perdite derivanti direttamente o indirettamente dagli eventi sopra descritti potrebbe essere compromessa da limitazioni di responsabilità stabilite dai fornitori di sistemi o dai mercati. L investitore dovrebbe informarsi presso il proprio intermediario circa le limitazioni di responsabilità connesse alle operazioni che si accinge a porre in essere. 4.5 Sistemi elettronici di negoziazione I sistemi di negoziazione computerizzati possono essere diversi tra loro oltre che differire dai sistemi di negoziazione gridati. Gli ordini da eseguirsi su mercati che si avvalgono di sistemi di negoziazione computerizzati potrebbero risultare non eseguiti secondo le modalità specificate dall investitore o risultare ineseguiti nel caso i sistemi di negoziazione suddetti subissero malfunzionamenti o arresti imputabili all hardware o al software dei sistemi medesimi. 4.6 Operazioni eseguite fuori da mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione Gli intermediari possono eseguire operazioni fuori dai mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione. L intermediario a cui si rivolge l investitore potrebbe anche porsi in diretta contropartita del Cliente (agire, cioè, in conto proprio). Per le operazioni effettuate fuori dai mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione può risultare difficoltoso o impossibile liquidare uno strumento finanziario o apprezzarne il valore effettivo e valutare l effettiva esposizione al rischio, in particolare qualora lo strumento finanziario non sia trattato su alcun mercato regolamentato o sistema multilaterale di negoziazione. Per questi motivi, tali operazioni comportano l assunzione di rischi più elevati. Prima di effettuare tali tipologie di operazioni l investitore deve assumere tutte le informazioni rilevanti sulle medesime, le norme applicabili ed i rischi conseguenti. Parte B - BREVE DESCRIZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI Si possono suddividere gli strumenti e prodotti finanziari nelle seguenti macrocategorie: 1) Certificati di deposito; 2) Pronti Contro Termine; 3) Titoli Obbligazionari; 4) Azioni; 5) Derivati; 6) O.I.C.R (organismi di investimento collettivo del risparmio); 7) ETF, ETC, ETN 8) Servizio di Gestione di Portafogli; 9) Prodotti finanziari emessi da imprese di assicurazione. 1) I Certificati di deposito Il Certificato di Deposito è una forma di deposito vincolato mediante il quale la Banca, dietro il pagamento di interessi, acquista la proprietà delle somme di denaro depositate dal cliente, obbligandosi a restituirle alla scadenza pattuita. L accensione del Certificato avviene a fronte di versamento in contanti o tramite addebito di un conto corrente in essere presso la Banca per l importo del Certificato stesso. Tale importo rimane vincolato per la durata indicata sul Certificato, oltre la quale lo stesso cessa di produrre interessi. Il Certificato, a scelta del depositante, può essere emesso al portatore oppure essere nominativo. Nel primo caso la Banca considera il presentatore come legittimo possessore del Certificato; ed essa non ha alcun obbligo di fare indagini circa la legittimità del possesso; nel secondo caso la Banca effettua il rimborso all intestatario o al suo rappresentante debitamente legittimato. Il Certificato di Deposito ha durata non inferiore a 1 mese e non superiore a 5 anni: la somma depositata è vincolata per il periodo concordato, indicato sul Certificato stesso. Non è previsto il rimborso anticipato dei Certificati di Deposito da parte della Banca. Il Certificato può essere emesso a tasso fisso o indicizzato, secondo quanto concordato e riportato nelle condizioni economiche indicate nel contratto. Per quelli emessi a tasso indicizzato la determinazione del tasso viene effettuata sulla base di indici monetari e/o finanziari ed alle condizioni specifiche riportate sul Certificato stesso. I rischi connessi ai Certificati di Deposito sono: - Rischio di tasso: in caso di oscillazione dei tassi di mercato può variare il controvalore della cedola in corso e di tutte le cedole previste dal piano per i Certificati a tasso variabile, mentre tutte le cedole dei Certificati a tasso fisso rimangono costanti; - Rischio di cambio, determinato dalle variazioni del rapporto tra la divisa di riferimento (euro) e la divisa estera in cui è denominato l investimento; - Rischio di liquidità, legato all impossibilità per il depositante di liquidare parzialmente o totalmente l investimento prima della scadenza stabilita; - Rischio di controparte, rappresentato dalla possibilità che la Banca non sia in grado di fare fronte alle obbligazioni assunte relativamente al pagamento delle cedole e/o del capitale. A fronte di questo rischio la Banca aderisce al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. È inoltre presente il rischio di utilizzo fraudolento da parte di terzi dei Certificati emessi al portatore, nel caso di smarrimento da parte del depositante o sottrazione, con conseguente possibilità di prelievo del saldo da parte di persona che appare legittimo titolare del Certificato. Pertanto va osservata la massima attenzione nella custodia dei Certificati di Deposito. 2) Pronti Contro Termine Il contratto di pronti contro termine è un operazione nella quale la Banca (la controparte) vende al cliente una quantita definita di titoli (cosidetta operazione a Informativa contratto di gestione di portafogli Pagina 10 di 21

12 pronti ) con contemporaneo obbligo di riacquisto della stessa quantita ad una data e a condizioni di prezzo prestabilite (cosidetta operazione a termine ). L investitore ( acquirente a pronti ) è tenuto a versare alla Banca ( venditore a pronti ) il prezzo riferito al controvalore dei titoli acquistati e stabilito all atto della conclusione della compravendita a pronti. Alla scadenza prevista, l investitore ( venditore a termine ) trasferisce alla Banca ( acquirente a termine ) gli strumenti finanziari acquistati a seguito dell operazione a pronti; la Banca provvede contestualmente a pagare al Cliente il prezzo allo stesso dovuto, nell ammontare stabilito all atto della conclusione della vendita a pronti. La remunerazione del Cliente per le operazioni di PCT è costituita dalla differenza tra il prezzo ricevuto nella vendita a termine e il prezzo pagato nell acquisto a pronti degli strumenti finanziari oggetto delle operazioni stesse. Il contratto di pronti contro termine non puo essere risolto anticipatamente. Il PCT presenta due fattori di rischio: il rischio emittente ed il rischio controparte. Il rischio emittente è collegato all eventuale default dell emittente dei titoli oggetto dell operazione di PCT. Detto rischio è a carico della Banca in qualita di controparte, la quale è tenuta a riacquistare a termine i titoli oggetto del contratto di PCT al prezzo prefissato anche se l emittente sia andato in default durante l operazione e sia diventato insolvente. Il rischio controparte è collegato all inadempimento della Banca in caso di sua insolvenza con conseguente impossibilita di riacquisto a termine dei titoli oggetto del contratto. In tale ipotesi, al Cliente resta la disponibilita dei titoli acquistati a pronti che possono quindi essere rivenduti al valore di mercato, che peraltro puo differire, anche in misura significativa, dal prezzo a termine fissato con la controparte. Nelle operazioni di PCT in cui l emittente appartenga al Gruppo Unipol l incidenza dei fattori di rischio è maggiore in quanto il contratto è soggetto sia al rischio controparte sia al rischio emittente. In tale evenienza infatti l emittente dei titoli e la Banca appartengono al medesimo Gruppo. 3) Titoli obbligazionari L obbligazione è un titolo di credito che rappresenta una frazione, di uguale valore nominale e con i medesimi diritti, di un operazione di finanziamento. Il sottoscrittore o il possessore dell obbligazione diventa creditore della società emittente, la quale è invece obbligata a rimborsare il capitale investito a scadenza. Gli elementi caratteristici di un titolo obbligazionario sono: - tasso di interesse nominale, che può essere fisso per tutta la durata dell obbligazione, oppure variabile; - la durata; - la cedola, che può essere pari a zero (obbligazione zero coupon) oppure periodica a scadenze predeterminate; - la modalità di rimborso, che può essere ordinaria (rimborso in un unica soluzione a scadenza, oppure rimborso progressivo a determinate scadenze), oppure straordinaria (rimborso anticipato oppure riacquisto sul mercato); - il prezzo di rimborso, che può essere fisso oppure variabile. L emittente gode di ampia libertà sia nella determinazione del contenuto di tali elementi caratteristici, sia nella possibilità di incorporare nel titolo obbligazionario alcuni elementi opzionali tipici dei contratti derivati. Pertanto, le categorie di obbligazioni esistenti sul mercato sono numerose: 3.1 Titoli di Stato I titoli di stato sono strumenti emessi dai governi nazionali, ivi comprese quelli dei cosiddetti Paesi Emergenti, sia in Euro sia in divisa diversa dall Euro, che prevedono il rimborso del valore nominale alla scadenza ed un rendimento cedolare o dato dalla differenza tra il valore nominale (o il prezzo di vendita) e il prezzo di emissione (o prezzo di acquisto). I titoli di stato Italiani sono titoli obbligazionari emessi dal Ministero dell Economia e delle Finanze per finanziare il fabbisogno statale. Le principali tipologie di titoli di stato Italiano attualmente in circolazione sono: - Buoni Ordinari del Tesoro (BOT): sono titoli obbligazionari al portatore emessi dallo Stato Italiano con decreto del Ministero dell Economia. Appartengono al comparto del mercato monetario in quanto la loro scadenza non può superare l anno; quest ultima è infatti pari a 3, 6 o 12 mesi ed è espressa in giorni. Il taglio minimo è pari a euro e le emissioni avvengono sempre sotto la pari con un meccanismo di asta competitiva alla quale possono partecipare solo gli investitori istituzionali. I BOT sono titoli zero coupon, infatti la loro principale caratteristica consiste nell assenza di cedole; il rendimento è determinato dalla differenza tra il valore nominale (o il prezzo di vendita) ed il prezzo di emissione (o il prezzo di acquisto). I BOT sono ammessi alla quotazione di Borsa, sul Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato (MOT), il giorno successivo all asta e vengono negoziati al prezzo tel-quel. - Certificati di Credito del Tesoro (CCT): sono titoli di stato a tasso variabile, con cedole indicizzate al rendimento dei BOT semestrali o annuali emessi nel bimestre che precede il mese antecedente lo stacco della cedola. Gli interessi sono corrisposti posticipatamente, con cedola semestrale. Il metodo di indicizzazione degli interessi è il seguente: la prima cedola è fissa e viene definita in sede di emissione; dal sesto mese in poi il valore delle cedole semestrali dipende dal rendimento dei BOT a sei mesi collocati con l asta immediatamente precedente la data di decorrenza della cedola. Il valore della cedola sarà pari al rendimento dei BOT aumentato di uno spread percentuale, variabile dallo 0,3% all 1%, a secondo della durata del CCT. L emissione dei CCT avviene attraverso un asta marginale sul prezzo. L operazione di collocamento è affidata alla Banca d Italia. Sono emessi alla pari o sotto la pari. Il prezzo di emissione dipende dalla durata del titolo: quanto maggiore è la durata, tanto minore è il prezzo. Il taglio minimo è di euro e sono rimborsati in un unica soluzione alla pari. Nel giugno del 2010 il Ministero dell Economia e delle Finanze (MEF) ha introdotto sul mercato una nuova classe di titoli a tasso variabile, con cedole semestrali indicizzate all Euribor a 6 mesi che, gradualmente, sostituirà i vecchi CCT in circolazione. I Certificati di Credito del Tesoro indicizzati all Euribor (CCTeu) sono titoli di Stato a tasso variabile, con cedole semestrali indicizzate al tasso Euribor a 6 mesi rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente il primo giorno di maturazione della cedola. Gli interessi sono corrisposti posticipatamente, con cedola semestrale. Il metodo di indicizzazione degli interessi è il seguente: il valore della cedola è determinato sulla base del tasso annuo lordo pari al tasso Euribor a 6 mesi, maggiorato di uno spread. L emissione dei CCTeu avviene attraverso un asta marginale sul prezzo di aggiudicazione. L operazione di collocamento è affidata alla Banca d Italia. Il taglio minimo è di euro e sono rimborsati, in un unica soluzione, alla pari. - Certificati del Tesoro Zero Coupon (CTZ): sono titoli a tasso fisso di durata pari o inferiore a 24 mesi. Il rendimento è dato dalla differenza tra il valore di rimborso (pari al valore nominale) ed il prezzo di emissione (sempre sotto la pari). Sono collocati attraverso un asta marginale sul prezzo, cui partecipano le banche e gli altri operatori autorizzati. I risparmiatori possono acquistare i titoli presso questi operatori istituzionali o presso gli uffici postali, oppure sul mercato secondario successivamente all emissione. Sul mercato secondario i CTZ sono negoziati al corso tel-quel. Hanno le stesse caratteristiche dei BOT, ma la durata è maggiore. - Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) : sono titoli obbligazionari al portatore emessi dallo Stato Italiano (con decreto del Ministro dell Economia e delle Finanza), rimborsabili in un unica scadenza e che prevedono un tasso nominale fisso pagabile a cadenza semestrale (cedola semestrale). L emissione avviene, di norma, sotto la pari con un sistema di asta marginale svolta dalla Banca d Italia ed alla quale possono partecipare solo gli investitori istituzionali. Tali titoli hanno una durata medio-lunga che può variare da 3 a 5, 10, 15, e 30 anni. Le emissioni hanno luogo con una periodicità regolare: all inizio di ogni mese i BTP a 3 e 10 anni, a metà mese il titolo a 5 anni, mentre per i titoli a 15 e 30 anni l offerta ha luogo nell arco del mese in relazione alla domanda espressa dal mercato. I BTP sono ammessi a quotazione sul Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato (MOT) e per gli investitori retail, e sul Mercato all Ingrosso dei Titoli di Stato (MTS) per i soli investitori istituzionali il giorno successivo all asta di emissione e vengono negoziati a corso secco, ossia ad un prezzo che non incorpora il valore del rateo maturato. Gli interessi sono corrisposti semestralmente mediante lo stacco di una cedola che è pari alla metà del tasso nominale annuo. Il taglio minimo è pari a euro per i titoli quotati al MOT. - Buoni del Tesoro Poliennali Indicizzati all Inflazione (BTP): sono titoli di Stato che forniscono all investitore una protezione contro l aumento del livello dei prezzi; sia il capitale rimborsato a scadenza sia le cedole pagate semestralmente sono, infatti, rivalutati sulla base dell inflazione dell area euro, misurata dall Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (IACP) con esclusione del Tabacco. Grazie al meccanismo di indicizzazione utilizzato, alla scadenza è riconosciuto al detentore il recupero della perdita del potere di acquisto realizzatasi nel corso della vita del titolo. In ogni caso, il BTP indicizzato all inflazione garantisce la restituzione del valore nominale sottoscritto: anche nel caso in cui si verifichi, nel periodo della vita del titolo, una riduzione dei prezzi, l ammontare rimborsato a scadenza non sarà mai inferiore al valore nominale (100). Le cedole pagate al sottoscrittore sono d importo variabile, ma garantiscono un rendimento costante in termini reali, ovvero in termini di potere d acquisto. L ammontare di ciascuna cedola, infatti, è calcolato moltiplicando il tasso di interesse fisso stabilito all emissione per il capitale sottoscritto rivalutato sulla base dell inflazione verificatasi tra la data di godimento e la data di pagamento della cedola. 3.2 Obbligazioni Societarie Le obbligazioni societarie sono titoli emessi da società private, essenzialmente banche e società industriali, che si caratterizzano generalmente per un maggior rendimento rispetto ai titoli di stato di simile durata. In questa categoria rientra un ampia gamma di obbligazioni: alle più semplici obbligazioni a tasso fisso (che prevedono la corresponsione di un rendimento calcolato in base ad un tasso di interesse costante per tutta la durata del prestito), a tasso variabile (che prevedono la corresponsione di un rendimento calcolato in base ad un tasso d interesse che può variare durante la durata del prestito), indicizzate (il cui rendimento e/o valore di rimborso dipendono dal rendimento di un parametro di riferimento), convertibili (che consentono la facoltà di conversione in azione) si affiancano le obbligazioni caratterizzate da un rischio maggiore, e cioè, quelle strutturate e quelle subordinate. - Le obbligazioni strutturate: sono costituite da una componente obbligazionaria, con o senza cedola, e da una o più componenti derivate, ossia strumenti finanziari derivati (opzioni o swap). Il detentore del titolo assume la posizione di acquirente della componente obbligazionaria e, contestualmente, Informativa contratto di gestione di portafogli Pagina 11 di 21

13 di acquirente o venditore della componente derivativa. L obbligazione strutturata in cui il detentore acquista implicitamente il derivato è un prodotto a capitale garantito, viceversa, nel caso in cui il detentore effettui una vendita implicita del derivato, lo strumento diventa un prodotto atipico e non garantisce l integrale restituzione del capitale restituito. I detentori di titoli di tale genere sono quindi soggetti non semplicemente ai rischi normalmente propri dei titoli di debito, ma anche ai rischi propri della componente derivativa presente nell obbligazione strutturata. - Le obbligazioni subordinate: sono invece caratterizzate da una posizione deteriore, del soggetto che le detiene, rispetto agli altri creditori della società, in caso di rimborso delle passività dell emittente a seguito di liquidazione che amplifica il rischio emittente normalmente presente nei titoli di debito. Il detentore, infatti, sarà soddisfatto nelle sue ragioni di credito verso l emittente solo dopo che siano stati soddisfatti tutti gli altri creditori non ugualmente subordinati e sempre che vi sia un residuo attivo. Le caratteristiche proprie dei titoli subordinati fanno si che il detentore dei titoli di tal genere sia il primo a risentire dell eventuale dissesto finanziario della società emittente. 3.3 Titoli sovranazionali Le obbligazioni sovranazionali sono obbligazioni emesse da istituzioni ed entità internazionali che non possono essere identificate con un unico Paese essendo partecipate da una pluralità di Stati sovrani. La principale caratteristica di tali titoli riguarda il rischio di insolvenza di tali emittenti che è normalmente contenuto in quanto la difficoltà finanziaria di uno Stato viene di norma compensata dalla relativa stabilità degli altri stati. 3.4 Asset Backed Securities ( ABS ) Gli Asset Backed Securities sono obbligazioni emesse a fronte di operazioni di cartolarizzazione, pagano al detentore una serie di cedole a scadenza prefissate per un ammontare determinato sulla base di tassi di interesse fissi o variabili. Il detentore di tali titoli assume il rischio di mancato rimborso, in tutto o in parte, del capitale prestato qualora l ammontare dei crediti ceduti oggetto di cartolarizzazione non venga in tutto o in parte incassato. 3.5 Giudizi di rating e Credit Default Swap Tra i principali indicatori del rischio emittente vi sono i giudizi di Rating e i Credit Default Swap. Il rating è un giudizio assegnato da un agenzia specializzata indipendente, espresso da un codice alfanumerico, riguardante il merito di credito di una società emittente titoli o di una particolare emissione di titoli. Il rating esprime una valutazione della capacità dell emittente di assolvere agli impegni che ha assunto verso gli obbligazionisti: rimborsare il capitale e pagare le cedole. Si distingue tra rating dell emittente e rating di un emissione. Il rating di un emittente fornisce una valutazione globale della solvibilità di un determinato soggetto. Il rating di un emissione valuta la capacità dell emittente di rimborsare il capitale e corrispondere gli interessi alla data stabilita. Ad un rating migliore corrisponde un minore rischio per l investitore di non vedersi remunerato il proprio credito ed un tasso d interesse più basso. Gli emittenti classificati come investment grade sono quelli che possono garantire una qualità medio-alta dei propri strumenti finanziari, ritenuti particolarmente sicuri e poco rischiosi. I titoli emessi da emittenti non investment grade sono strumenti di natura speculativa, in quanto emessi da società caratterizzate da una medio-bassa affidabilità patrimoniale ovvero caratterizzati da un giudizio di rating basso e presentano pertanto un alto livello di rischio. Standard & Poor s e Moody s sono le due maggiori agenzie di rating al mondo. Si riportano di seguito le scale di Rating di Moody s e Standard & Poor s riferite ai debiti ordinari con durata superiore a un anno. Le scale sono per entrambe le Agenzie suddivise in due gruppi di classificazione: Categoria Investimento e Categoria Speculativa. La prima categoria comprende i titoli con assicurazione di qualità creditizia, la seconda titoli con un qualità creditizia non certa. Informativa contratto di gestione di portafogli Pagina 12 di 21

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