SEMINARIO METTERSI IN PROPRIO
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- Severino Lamberti
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1 SEMINARIO METTERSI IN PROPRIO
2 FORMAPER Formaper è un'azienda speciale (un'azienda a capitale pubblico, regolata dal diritto privato) della Camera di Commercio di Milano, nata nel Il suo scopo istituzionale è quello di contribuire allo sviluppo dell'imprenditorialità Formaper si distingue nel contesto delle scuole di formazione imprenditoriale per la vocazione alla piccola e nuova impresa, per organizzare corsi di formazione, servizi e progetti d'intervento che seguono tutto il ciclo di vita dell'impresa e per l'approccio decisamente orientato all'azione, con il quale si trasferisce la cultura imprenditoriale e manageriale al piccolo imprenditore. 2
3 Demografia delle imprese, qualche dato. Iscrizioni, cessazioni, saldi e stock delle imprese italiane 2 trimestre 2013 Anno Iscrizioni Cessazioni Saldo trimestrale Tasso di crescita (%) Totale imprese 2^ trimestre ,43% di cui artigiane 2^ trimestre ,01% Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese 3
4 Nati-Mortalità delle imprese in Lombardia 2 trimestre 2013 Iscrizioni Cessazioni Saldo Stock al Tasso di crescita II trimestre 2013 Tasso di crescita II trimestre ,56% 0,52% di cui imprese artigiane ,17% 0,11% Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese 4
5 L imprenditorialità è un fenomeno socialmente importante Circa il 99% delle imprese europee sono di piccole e medie dimensioni e forniscono il 66% (in Italia l 80%) di posti di lavoro (A. Mulhern, 1995)
6 Nati-mortalità delle imprese registrate per forme giuridiche - 2^ trimestre 2013 Forme giuridiche Iscrizioni Cessazioni Saldi Stock al Tasso di crescita II trimestre 2013 Tasso di crescita II trimestre 2012 Totale imprese Società di capitali ,95% 0,79% Società persone di ,12% 0,35% Ditte individuali ,21% 0,44% Altre forme ,14% 0,91% TOTALE ,43% 0,52% di cui imprese artigiane Società di capitali ,01% 0,74% Società di persone ,20% -0,12% Ditte individuali ,02% 0,33% Altre forme ,50% 0,69% TOTALE ,01% 0,27% Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese 6
7 Numero di imprese per forma giuridica in Italia 2^ trimestre 2013 (1 di 2) Altre forme 4% Società di capitali 23% Ditte individuali 54% Società di persone 19% Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese 7
8 di cui imprese artigiane (2 di 2) Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese 8
9 DIVENTARE IMPRENDITORI
10 Imprenditorialità Il vocabolario della lingua italiana definisce l imprenditorialità come il complesso delle qualità e delle caratteristiche proprie degli imprenditori Uso marcato nello svolgimento di un attività di impresa di una combinazione di attributi quali autonomia, autodeterminazione, responsabilità, rischio, innovatività, leadership
11 IMPRENDITORI SI NASCE O SI DIVENTA?
12 PERCORSO LOGICO Individuo Idea Mercato Struttura organizzativa Previsioni economiche e finanziarie Finanziamenti
13 Individuo Ciò che caratterizza una piccola impresa è il connubio di proprietà e controllo e quindi la completa responsabilità e il rischio che ad essa è associato Ne consegue che le motivazioni, i valori e le capacità e competenze dell imprenditore sono essenziali per la sopravvivenza dell impresa stessa
14 Gli stereotipi - Solo alcuni possiedono capacità imprenditoriali Le capacità imprenditoriali sono comuni in misura più o meno rilevante a tutte le persone (in combinazioni diverse o in tempi diversi) L interazione tra l ambiente e la persona può favorire il consolidarsi di esperienze - Esiste un unico modo per fare l imprenditore Ci possono essere tanti modi diversi di essere imprenditore, quanti sono i business che possono essere immaginati. Persone molto diverse per personalità e carattere possono essere osservate nel ruolo di imprenditore - Date determinate capacità imprenditoriali è possibile determinare il successo di un impresa Non è possibile collegare in modo predittivo tratti di personalità a comportamenti imprenditoriali
15 Caratteristiche personali caratteristiche personali che sembrano facilitare l imprenditore nello svolgimento della sua attività il bisogno di riuscita o di successo ovvero l autorealizzazione la tolleranza dell ambiguità/capacità di agire nell incertezza il locus of control interno/credere in se stessi e nella capacità di controllare il proprio destino l assunzione di rischio calcolato/porsi degli obiettivi sfidanti l impegno/porsi obiettivi e perseguirli in modo determinato e persistente
16 Le motivazioni One way (piano A o piano B? ci sono tutte le premesse necessarie?) Dream way (Il rischio è di innamorarsi dell idea contro l evidenza) Best way Giusta esperienza e una buona analisi
17 Osserviamo gli imprenditori di successo L imprenditore di successo è colui che impara a : sviluppare un comportamento adeguato a quello che è l ambiente pensare il futuro in modo creativo tenendo sempre presente le condizioni di realtà definire obiettivi semplici ma molto precisi, che funzionano da punto di riferimento e orientano l azione agire in modo flessibile e velocemente adattabile ai risultati man mano che si realizzano verificare i propri modelli mentali in funzione dei risultati evitando interpretazioni rigide vedere come le cose sono realmente, inglobando anche il punto di vista degli altri e facendo tesoro degli errori propri e altrui aumentare la sua capacità di controllo sulla propria realtà in divenire
18 Il percorso di consapevolezza.valutare se stessi: Chi siamo Cosa sappiamo fare Cosa vogliamo fare Perché vogliamo farlo
19 FACCIAMO IL GET TEST
20 L idea Come deve essere un idea imprenditoriale vincente?
21 Una valida idea di business E un prodotto/servizio che soddisfa i BISOGNI dei clienti, meglio rispetto a quanto già presente sul mercato, realizzando un profitto duraturo, valorizzando le risorse e le competenza esistenti.
22 LO SCHEMA SOGNO-IDEA-PROGETTO SOGNO IDEA PROGETTO Che cosa Come Per chi RICERCA
23 LO SCHEMA SOGNO - IDEA - PROGETTO RICERCA ESTERNO clienti concorrenza modalità d entrata nel mercato. SOGNO IDEA PROGETTO
24 LO SCHEMA SOGNO - IDEA - PROGETTO RICERCA INTERNO Coerenza tra idea e persona Caratteristiche personali Competenze possedute Competenze da acquisire Motivazione Obiettivi SOGNO IDEA PROGETTO
25 LO SCHEMA SOGNO-IDEA-PROGETTO SOGNO IDEA PROGETTO Adattare l idea alle richieste del mercato Considerare anche le implicazioni pratiche delle diverse soluzioni: complessità coerenza con abilità coerenza con obiettivi Vedere l idea da più punti di vista, immaginando varie soluzioni operative, come potrebbe funzionare
26 I tre elementi fondamentali per creare un nuovo business PERSONA IDEA AMBIENTE
27 Creare un nuovo business E fondamentale avere una visione che si trasforma in realtà, valutando la congiuntura ambientale e le risorse disponibili Imprenditore Risorse Idea Ambiente 27
28 LO SCHEMA SOGNO-IDEA-PROGETTO SOGNO IDEA PROGETTO
29 Le domande da porsi per sviluppare un idea di business Che cosa offriamo? Qual è il sistema prodotto? Esiste già? A quali bisogni risponde? A chi e come vendere? Chi sono i possibili clienti? Ci sono abbastanza clienti? Che convenienza avrebbero i clienti a comprare questo prodotto/servizio da noi? La concorrenza C è già qualcuno che offre qualcosa di simile al nostro prodotto/servizio? Cosa fa e come lo fa? Cosa offriamo di diverso? Come comunichiamo? Sappiamo come raggiungere questi clienti? Come ci organizziamo? Quanto dobbiamo vendere? Qual è il fatturato obiettivo? Possiamo produrlo da soli? Sappiamo fare tutto noi o avremo bisogno dell aiuto/supporto di qualcuno?
30 L IDEA D IMPRESA E IL BUSINESS PLAN
31 Il piano di fattibilità
32 La pianificazione economico-finanziaria CONSENTE DI: definire gli investimenti necessari per avviare l attività individuare le risorse finanziarie a cui si pensa di far ricorso per coprire detti investimenti consentire una valutazione della redditività del business attraverso la programmazione dei ricavi e dei costi dei primi anni di attività stimare la situazione patrimoniale dell impresa (attività e passività) con riferimento ai primi anni di attività programmare i flussi finanziari dell impresa, dai quali deriva la previsione dei fabbisogni di liquidità DOCUMENTI piano degli investimenti piano delle fonti di finanziamento conto economico preventivo stato patrimoniale preventivo budget dei flussi di cassa
33 IL BUSINESS I PLAN Il Business Plan è un documento che: 1. Consente di effettuare una verifica a priori della fattibilità commerciale, economica e finanziaria dell idea imprenditoriale 2. Fornisce all imprenditore un prezioso strumento di programmazione e controllo della gestione 3. Rappresenta un moderno ed efficace strumento di comunicazione, indispensabile per illustrare il progetto imprenditoriale ad un futuro socio o ad un finanziatore 33
34 A chi è rivolto il BUSINESS PLAN Soggetto imprenditore Potenziali clienti e/o fornitori Potenziali finanziatori Banca, confidi Finanziamenti pubblici Altri soci, business angels, 34
35 LA STRUTTURA DEL BUSINESS PLAN PARTE INTRODUTTIVA PARTE ANALISI DEL MERCATO PARTE TECNICO OPERATIVA PARTE MONETARIA Descrizione dell idea Analisi di fattibilità Analisi organizzazione Previsione economico finanziaria Attitudini Aspirazioni Motivazioni Creatività Studi esperienze Macroambiente Mercato Settore Concorrenza Clienti Prodotti Punti di forza e debolezza Attività organizzativa Logistica Localizzazione Procedure burocratiche Forma giuridica Contabilità Bilancio preventivo
36 La struttura
37 Si dice che chi conosce il suo nemico e conosce se stesso potrà affrontare senza timore cento battaglie. Colui che non conosce il nemico ma conosce se stesso a volte sarà vittorioso, a volte incontrerà la sconfitta. Chi non conosce né il nemico né se stesso inevitabilmente verrà sconfitto in ogni scontro Sun Tzu, Arte della guerra
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