CONSULTA D AMBITO PER IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO NELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE INTERREGIONALE LEMENE

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1 CONSULTA D AMBITO PER IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO NELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE INTERREGIONALE LEMENE N. 21 del Reg. delib. COPIA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE OGGETTO: D.Lgs. n.152/2006, articolo 158-bis Approvazione dei progetti degli interventi e individuazione dell autorità espropriante. Determinazioni ed indirizzi.- L anno duemilaquindici, il giorno 16 del mese di novembre alle ore 14:30, presso il Comune di San Vito al Tagliamento, si è riunito il Consiglio di Amministrazione nella persona dei Signori: 1. DEL ZOTTO Marcello 2. DEMO Leopoldo 3. CAPPELLETTO Matteo 4. CLAROTTO Lavinia 5. CODOGNOTTO Pasqualino 6. PICCININ Edi 7. TAMAI Andrea Presidente Vice- Presidente Presente Assente Sono, altresì, presenti i seguenti componenti del Collegio dei Revisori dei Conti: Cognome Nome Carica Presente Assente ZANETTI Sergio Presidente CANCELLIERI Antonio Componente GALANTE Lorenzo Componente

2 Assume la Presidenza il sign. DEL ZOTTO ing. Marcello. Funge da Segretario del Consiglio di Amministrazione il Direttore, VILLALTA dott. Renato. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE VISTA la legge regionale 23 giugno 2005, n.13, della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, recante Organizzazione del servizio idrico integrato e individuazione degli ambiti territoriali ottimali in attuazione della legge 5 gennaio 1994, n.36 (Disposizioni in materia di risorse idriche); VISTA la legge regionale 29 dicembre 2010, n.22, della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, recante Disposizioni per la formazione del bilancio pluriennale ed annuale della Regione (Legge finanziaria 2011), in particolare l art.4, commi 44, 45, 46; VISTA la legge regionale 27 aprile 2012, n.17, della Regione del Veneto e s.m.i., recante Disposizioni in materia di risorse idriche, in particolare l art. 2, comma 3; VISTE la comunicazione del Presidente pro-tempore della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, prot. n.2591/gab-(gab pt)-0 del , l'allegata intesa interlocutoria, in attesa dell'approvazione e della sottoscrizione di un nuovo accordo interregionale, la comunicazione del Presidente pro-tempore della Regione del Veneto, prot.n / del ; CONSIDERATO che, nell intesa interlocutoria, la Regione Friuli Venezia Giulia e la Regione del Veneto concordano e condividono i seguenti punti: 1. il Consorzio tra gli enti locali ricadenti nell ambito territoriale ottimale Lemene potrà in prima istanza applicare le disposizioni previste dalla normativa della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e, pertanto, provvederà ad adeguarsi alle disposizioni di cui alla legge regionale 29 dicembre 2010, n.22, art.4, commi 44, 45 e 46, della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia; 2. fino alla stipula di nuovo accordo, rimangono in vigore le disposizioni di cui all accordo per la costituzione dell ambito territoriale ottimale interregionale Lemene approvato con le specifiche deliberazioni delle Giunte regionali;

3 3. la nomina del Direttore dell ATOI segue le procedure previste dall art.110 del D.Lvo 18 agosto 2000, n.267, già ripreso dallo Statuto dell ATOI medesimo; 4. di proporre, nel più breve tempo compatibile con le procedure tecniche ed amministrative necessarie, il testo dell accordo interregionale di cui all art.2, comma 3, della legge regionale 27 aprile 2012, n.17, della Regione Veneto, per la successiva stipula fra le due Regioni; ATTESO il vigente testo dell'accordo tra la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e la Regione del Veneto per la costituzione dell Ambito Territoriale Ottimale Interregionale Lemene, sottoscritto in data ; PRESO ATTO, altresì, della deliberazione dell Assemblea d Ambito n. 3 di data 29 aprile 2013, avente ad oggetto Adempimenti di cui alla legge regionale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia 29 dicembre 2010, n.22, art.4, di riconfigurazione e ridenominazione dell ATOI Lemene in Consulta d Ambito per il servizio idrico integrato nell Ambito Territoriale Ottimale Interregionale Lemene (di seguito CATOI Lemene ); VISTO l articolo 158-bis del D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152, rubricato Approvazione dei progetti degli interventi e individuazione dell autorità espropriante, così come introdotto dall art.7, comma 1, lettera h), delle Legge n.164/2014, il quale stabilisce che: 1. I progetti definitivi delle opere, degli interventi previsti nei piani di investimenti compresi nei piani d'ambito di cui all'articolo 149 del presente decreto, sono approvati dagli enti di governo degli ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei istituiti o designati ai sensi dell'articolo 3-bis del decreto-legge del 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, che provvedono alla convocazione di apposita conferenza di servizi, ai sensi degli articoli 14 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n La medesima procedura si applica per le modifiche sostanziali delle medesime opere, interventi ed impianti; 2. L'approvazione di cui al comma 1 comporta dichiarazione di pubblica utilità e costituisce titolo abilitativo e, ove occorra, variante agli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale, esclusi i piani paesaggistici. Qualora l'approvazione costituisca variante agli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale, tale variante deve essere coordinata con il piano di protezione civile secondo quanto previsto dall'articolo 3, comma 6, della legge 24 febbraio 1992, n. 225.

4 3. L'ente di governo degli ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei di cui al comma 1 costituisce autorità espropriante per la realizzazione degli interventi di cui al presente articolo. L'ente di governo può delegare, in tutto o in parte, i propri poteri espropriativi al gestore del servizio idrico integrato, nell'ambito della convenzione di affidamento del servizio i cui estremi sono specificati in ogni atto del procedimento espropriativo; VISTO l articolo 3, comma 6, della Legge 24 febbraio 1992, n.225, recante Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile, laddove si stabilisce che i piani e i programmi di gestione, tutela e risanamento del territorio devono essere coordinati con i piani di emergenza di protezione civile, con particolare riferimento a quelli previsti all'articolo 15, comma 3-bis, della medesima legge e a quelli deliberati dalle regioni mediante il piano regionale di protezione civile; RICHIAMATO il Decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità, in particolare il Titolo II, Capo I Identificazione delle fasi che precedono il decreto d esproprio; Capo II La fase della sottoposizione del bene al vincolo preordinato all esproprio; Capo III La fase della dichiarazione di pubblica utilità; RICHIAMATI, altresì, gli articoli 14, 14-bis, 14-ter e 14-quater della Legge 7 agosto 1990, n.241 e s.m.i. Nuove norme sul procedimento amministrativo, rubricati, rispettivamente, Conferenza di servizi, Conferenza di servizi preliminare, Lavori della Conferenza di servizi ed Effetti del dissenso espresso nella conferenza di servizi; VISTO il D.Lgs. 12 aprile 2006, n.163, Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture ed, in particolare, l articolo 10, nel quale vengono stabiliti i compiti del Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, e la Parte II, Titolo I, Capo IV, Sezione I Progettazione interna ed esterna, livelli della progettazione e Sezione II Procedimento di approvazione dei progetti e effetti ai fini urbanistici ed espropriativi; VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n.207, Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», in particolare gli articoli 52 (Criteri generali della verifica) e 53 (Verifica della documentazione);

5 VISTA la Legge regionale della Regione del Veneto 16 aprile 1985, n.33, Norme per la tutela dell ambiente, in particolare l articolo 13 (Competenze della Commissione tecnica regionale, sezione ambiente) e l articolo 15 (Competenze delle Commissioni tecniche provinciali per l ambiente); ATTESA la deliberazione dell Assemblea della Consulta d Ambito n.1 di data 28 marzo 2014, avente ad oggetto Regolamentazione dei rapporti tra la Consulta d Ambito ed i soggetti gestori salvaguardati ABL S.p.A. e CAIBT S.p.A. con riferimento a: procedimenti espropriativi; dichiarazione di pubblica utilità; erogazione di contributi da parte della Consulta d Ambito per la realizzazione di interventi di Piano. Determinazioni ed indirizzi, con la quale, tra l altro, era stato delegato, ai sensi del DPR n. 327/2001, così come modificato dal D.Lgs. 302/2002, e della L.R. FVG 13/2005, il potere espropriativo della CATOI Lemene agli allora soggetti gestori del servizio idrico integrato ABL S.p.A e CAIBT S.p.A., oggi Livenza Tagliamento Acque S.p.A.; CONSIDERATO che, in merito all aspetto relativo all approvazione dei progetti definitivi, dalla lettura dell art. 158-bis del D.Lgs. n.152/2006 emergono diverse interpretazioni, per cui si ritengono di definire, in via generale e preliminare: a. gli aspetti procedurali inerenti l approvazione dei progetti definitivi di cui all art.158-bis del D.Lgs. n.152/2006; b. le modalità di presentazione dei progetti in argomento e gli elementi necessari che devono accompagnare il progetto definitivo presentato dal gestore del servizio idrico integrato per l approvazione; RITENUTO, quindi, di definire un modello di richiesta di approvazione dei progetti definitivi degli interventi del servizio idrico integrato, previsti nel Piano d Ambito, ai sensi dell art.158- bis del D.Lgs.n.152/2006, contenente, tra l altro, la certificazione del RUP attestante: 1. l inserimento del progetto nel Programma quadriennale degli Interventi del SII; 2. la verifica condotta sulla documentazione presentata ai sensi degli artt. 52 e 53 del DPR n.207/2010; 3. la conformità ambientale, paesistica, territoriale ed urbanistica dell intervento; 4. l elenco dei pareri, autorizzazioni, concessioni, nulla osta o atti di assenso comunque denominati necessari per la procedura di approvazione del progetto definitivo, anche eventualmente già acquisiti; 5. l elenco dei soggetti da invitare in Conferenza dei servizi, qualora richiesta;

6 6. la disponibilità delle aree su cui insisterà l opera di progetto, ovvero la necessità di attivare procedure di esproprio (in tale caso il RUP attesterà il regolare avvio del procedimento ed il completamento del procedimento ai sensi dell art.16 del DPR n.327/2001); VISTO l allegato 1 alla presente deliberazione, recante Schema procedurale per approvazione progetti definitivi ai sensi dell art. 158-bis del D.Lgs. n.152/2006 ; VISTO l allegato 2 alla presente deliberazione, avente ad oggetto Modello di domanda di approvazione progetto definitivo ai sensi dell art.158-bis del D.Lgs.n. 152/2006 ; RITENUTO, infine, opportuno precisare che, per quanto riguarda il progetto preliminare, l art.158-bis non apporta alcuna modifica alle procedure di approvazione/presa d atto già adottate dagli Enti di governo d ambito; ACQUISITO il parere di regolarità tecnica ai sensi dell art. 49, comma 1, del D.Lgs. 267/2000; VISTO il Decreto Legislativo n. 267/2000; VISTO lo Statuto della CATOI Lemene con voto favorevole unanime, espresso per alzata di mano, D E L I B E R A 1. di approvare, in via preliminare, lo schema di cui all allegato 1, parte integrante della presente deliberazione, che rappresenta gli indirizzi di massima inerenti la procedura di approvazione dei progetti definitivi degli interventi previsti nel Piano d Ambito ai sensi dell articolo 158-bis del D.Lgs. n.152/2006; 2. di approvare il modello di cui all allegato 2. di richiesta di approvazione dei progetti definitivi degli interventi del servizio idrico integrato di cui al punto 1., contenente, tra l altro, la certificazione del RUP dettagliata in premessa; 3. di precisare che questo Consiglio di Amministrazione si esprimerà sul progetto preliminare degli interventi di cui al punto 1., in particolare ai fini della verifica della conformità al Programma quadriennale degli Interventi, alla coerenza con i profili tariffari vigenti ed

7 all individuazione del responsabile del procedimento e dell istruttoria per il procedimento di approvazione dei progetti definitivi di che trattasi; 4. di autorizzare il Direttore ad apportare modifiche e/o integrazioni non sostanziali agli allegati 1. e 2., qualora ne ricorrano le condizioni; 5. di trasmettere la presente deliberazione alla società Livenza Tagliamento Acque S.p.A. per quanto di competenza. Dopodiché IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE con voto favorevole unanime, espresso per alzata di mano, D E L I B E R A 1. di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 19, c. 1, della L.R. FVG 21/03.

8 Il presente verbale viene letto, confermato e sottoscritto. IL DIRETTORE IL PRESIDENTE f.to dott. Renato Villalta f.to ing. Marcello DEL ZOTTO IMPEGNO/PRENOTAZIONE DI SPESA N in conto competenza/ residui Anno Atto N../. L Addetto ATTESTATO DI PUBBLICAZIONE (L.R. FVG 11/12/2003, n.21 art.1, comma 15) Si certifica che la su estesa deliberazione viene pubblicata all Albo nel sito informatico dal giorno al giorno ai sensi dell art.1, comma 15, della Legge Regionale n.21. Lì, 17 novembre 2015 L INCARICATO f.to IMMEDIATA ESEGUIBILITA (L.R. FVG 11/12/2003, n.21, art.1, comma 19 e succ. modificazioni ed integrazioni) La presente deliberazione è dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell art.1, comma 19 della L.R. 11/12/2003 n.21 e successive modificazioni ed integrazioni. Lì, 17 novembre 2015 IL DIRETTORE f.to dott. Renato Villalta ATTESTATO DI ESECUTIVITÀ (L.R. FVG 11/12/2003, n.21, art.1, comma 19 e succ. modificazioni ed integrazioni) presente deliberazione è divenuta esecutiva in data, per il decorso del quindicesimo giorno dalla pubblicazione ai sensi dell art.1, comma 19 della L.R. 11/12/2003 n.21 e ss.mm.ii.; Lì,