TECNICO SUPERIORE PER L INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO
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- Irma Galli
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1 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER L INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI
2 DESCRIZIONE DELLA FIGURA PROFESSIONALE Il Tecnico superiore per l industrializzazione del prodotto e del processo, in stretta integrazione con la progettazione del prodotto, definisce i cicli di lavorazione, cura l adeguamento delle tecnologie di produzione e l eventuale ricorso a risorse esterne (make or buy). Interviene sui problemi relativi al processo produttivo e al funzionamento degli impianti. ATTIVITA PROFESSIONALI FONDAMENTALI 1 Rilevare ed esaminare gli scostamenti rispetto ai parametri di produzione, agli standard di qualità, alla sicurezza e all ambiente, ai problemi specifici di produzione; 2 adottare metodi e tecniche di progettazione nell industrializzazione del prodotto; 3 gestire le strutture impiantistiche nella configurazione dei sistemi di processo e di prodotto; 4 formulare proposte per il miglioramento del processo produttivo e formalizzarle (attività di reporting); 5 mettere in relazione le esigenze della produzione con le richieste provenienti da altre funzioni coinvolte; 6 realizzare processi e prodotti in ambienti ergonomici, assistere il personale nell occorrenza di problemi e trasferire conoscenze nell introduzione di modifiche e di innovazioni (facilitatore);
3 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 1 1 Analizzare le strutture aziendali in base ai processi produttivi ed ai relativi costi Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. strutturare l azienda in base all attività di settore e all organizzazione economica; 2. pianificare la struttura organizzativa ottimale dell'impresa in funzione dell'attività e delle strategie seguite; 3. utilizzare criteri di analisi, per le diverse funzioni aziendali, dei singoli obiettivi operativi dei principali processi decisionali; 4. elaborare proposte e fornire adeguate soluzioni alle problematiche di tipo organizzativo ed economico aziendale nell area di intervento del processo. 1. Per strutturare l azienda in base all attività di settore e all organizzazione economica, il soggetto ha bisogno di sapere come: descrivere la struttura organizzativa ottimale dell impresa; analizzare i criteri di analisi per funzioni aziendali, di singoli obiettivi operativi dei principali processi decisionali; elaborare proposte ed adeguate soluzioni alle problematiche di tipo organizzativo ed economico aziendale nell area di intervento del processo. 2. Per pianificare la struttura organizzativa ottimale dell'impresa in funzione dell'attività e delle strategie seguite, il soggetto ha bisogno di sapere come: identificare l azienda come organizzazione; descrivere le funzioni operative aziendali; analizzare le caratteristiche dell azienda e del proprio settore operativo. 3. Per utilizzare criteri di analisi, per le diverse funzioni aziendali, dei singoli obiettivi operativi dei principali processi decisionali, il soggetto ha bisogno di sapere come: effetture la pianificazione dei fabbisogni dei materiali e la pianificazione dei fabbisogni di capacità. 4. Per elaborare proposte e fornire adeguate soluzioni alle problematiche di tipo organizzativo ed economico aziendale nell area di intervento del processo, il soggetto ha bisogno di sapere come: riconoscere le caratteristiche dell azienda e del proprio settore operativo; gestire il rilascio degli ordini e il controllo degli avanzamenti ed applicare i sistemi di monitoraggio degli ordini a fornitori. Per essere in grado di: 1. strutturare l azienda in base all attività di settore e all organizzazione economica; 2. pianificare la struttura organizzativa ottimale dell'impresa in funzione dell'attività e delle strategie seguite; 3. utilizzare criteri di analisi, per le diverse funzioni aziendali, dei singoli obiettivi operativi dei principali processi decisionali; 4. elaborare proposte e fornire adeguate soluzioni alle problematiche di tipo organizzativo ed economico aziendale nell area di intervento del processo.
4 Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper identificare l azienda come organizzazione; saper descrivere le funzioni operative aziendali; saper distinguere le caratteristiche aziendali in relazione allo specifico settore operativo. Identificazione della catena del valore; definizione delle variabili e delle principali configurazioni organizzative; identificazione dell organizzazione a livello macro e micro; definizione dei meccanismi di funzionamento; esposizione sui richiami dello sviluppo storico delle organizzazioni; di identificazione delle caratteristiche, strumenti e compiti del marketing; identificazione degli obiettivi, fasi, metodologie e organizzazione del processo di sviluppo dei prodotti; identificazione delle caratteristiche, strumenti e compiti della produzione e della funzione approvvigionamenti; identificazione dei sistemi gestionali interfunzionali; descrizione dei sistemi: qualità, logistico, economico-finanziario, tecnico, produttivo, di innovazione di processo, di gestione e sviluppo delle Risorse Umane; descrizione dell analisi del proprio ambiente organizzativo e del proprio settore operativo; progettazione della definizione degli obiettivi di sviluppo organizzativo ed economico.
5 B DECLINAZIONE DI Il soggetto deve dimostrare di: 2 saper individuare le fasi del processo di pianificazione della produzione; saper identificare la pianificazione aggregata delle risorse, secondo tecniche di tipo Resources Requirement Planning. Individuazione delle fasi seguenti: previsioni di vendita al piano di produzione: le distinte di pianificazione, piano aggregato di produzione, formulazione del piano principale di produzione in relazione alla struttura dei prodotti, piano principale di produzione di livellamento e di inseguimento, piano finale di assemblaggio degli ordini clienti. adozione del metodo della Simulazione per la definizione dei fabbisogni di risorse; descrizione della costruzione dei centri e dei cicli rappresentativi; descrizione del metodo dei coefficienti globali (overall factors); descrizione del metodo delle distinte di capacità (capacity bills); descrizione del metodo dei profili dell'impegno delle risorse (resource profiles). 3 saper pianificare i fabbisogni dei materiali; saper descrivere la pianificazione dei fabbisogni di capacità La coerenza e la fattibilità nell adozione delle seguenti variabili: le determinanti e i costi delle scorte di materiali; i criteri fondamentali della gestione delle scorte: guardare avanti e guardare indietro; le modalità di funzionamento e ambiti applicativi dei metodi a punto di riordino (livello di riordino, quantità di riordino, scorta di sicurezza); la logica di funzionamento e parametri di regolazione della tecnica MRP (Material Requirements Planning); la coerenza e la fattibilità nell applicazione delle seguenti logiche e capacità: la logica di funzionamento e parametri di regolazione della procedura CRP (Capacity Requirements Planning); TECNICO SUPERIORE PER L INDUSTRIALIZZAZIONE
6 B DECLINAZIONE DI Il soggetto deve dimostrare di: segue punto 3 l elaborazione a capacità finita e a capacità infinita; Il calcolo dei carichi elementari; i profili di carico al più presto e al più tardi; i dati tecnici di supporto al calcolo dei i fabbisogni di capacità. 4 saper evidenziare il ruolo e le problematiche dell attività di controllo avanzamenti; saper distinguere l impatto degli approvvigionamenti sulle attività operative interne. L efficacia nella descrizione dei seguenti sistemi e modalità: i sistemi push-pull nella regolazione degli avanzamenti in produzione; le modalita' di funzionamento e i parametri di regolazione delle tecniche di scheduling ; le modalita' di funzionamento e i parametri di regolazione del metodo kanban; l efficacia nella distinzione delle seguenti strategie: le politiche di approvvigionamento in funzione delle tipologie di acquisto e del ciclo di vita del prodotto; le scelte di make or buy: analisi strategica dell'integrazione verticale; Il vendor rating: i livelli di valutazione, parametri, indicatori e criteri di valutazione; la gestione operativa delle relazioni di acquisto.
7 B UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 2 2 Adottare metodi e tecniche di progettazione nell industrializzazione e gestione del prodotto Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. adottare le logiche e le metodologie per l industrializzazione dei prodotti e la realizzazione dei processi produttivi; 2. utilizzare le metodologie per la definizione dei tempi e metodi per la realizzazione dei cicli produttivi; 3. ricercare, sviluppare ed elaborare strategie per l ottimizzazione dei flussi produttivi. 1. Per adottare le logiche e le metodologie per l industrializzazione dei prodotti e la realizzazione dei processi produttivi, il soggetto ha bisogno di sapere come: compilare ed interpretare cicli di lavorazione. 2. Per utilizzare le metodologie per la definizione dei tempi e metodi per la realizzazione dei cicli produttivi, il soggetto ha bisogno di sapere come: utilizzare tecniche per scomporre le operazioni in elementi ed ottimizzare i tempi standard ed i rendimenti; utilizzare tecniche per l analisi dei metodi di lavoro e la movimentazione interna dei materiali. 3. Per ricercare, sviluppare ed elaborare strategie volte all ottimizzazione dei flussi produttivi, il soggetto ha bisogno di sapere come: definire interventi per la riduzione del tempo di attraversamento (lead time).
8 B DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. adottare le logiche e le metodologie per l industrializzazione dei prodotti e la realizzazione dei processi produttivi; 2. utilizzare le metodologie per la definizione dei tempi e metodi per la realizzazione dei cicli produttivi; 3. ricercare, sviluppare ed elaborare strategie per l ottimizzazione dei flussi produttivi. Il soggetto deve dimostrare di: 1 conoscere gli elementi basilari sui quali poggia l industrializzazione dei prodotti e la realizzazione dei processi produttivi. 2 saper utilizzare le metodologie che portano alla definizione dei metodi e dei tempi di lavoro. 3 saper utilizzare regole che consentono di ridefinire ed ottimizzare i flussi operativi. L identificazione e la definizione di: tipologie di processi produttivi; layout per prodotto: modularità ed assemblaggio; layout per processo; Group technology; stesura di cicli di lavorazione; distinta dei materiali; tempi di lavoro e rendimenti. L aderenza alla realtà operativa nell applicare: i principi dell ergonomia; gli schemi dei movimenti; la classificazione dei movimenti; lo studio del posto di lavoro; l analisi dei metodi di lavoro; gli strumenti statistici per l ottimizzazione dei metodi di lavoro; gli strumenti e gli indicatori per il controllo dell efficienza; i metodi statistici per la valutazione della saturazione delle risorse (es. work sampling). La progettazione e lo sviluppo di: schemi di flusso sistemi di handling layout di impianti modelli di simulazione il dimensionamento dei magazzini interoperazionali (buffer)
9 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 3 3 Gestire le strutture impiantistiche nella configurazione dei sistemi di processo e di prodotto Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. analizzare le principali strutture impiantistiche adottabili per la configurazione dei sistemi produttivi; 2. utilizzare le metodologie ed i principali strumenti per la gestione operativa di un moderno impianto industriale e relativa manutenzione; 3. ricercare criteri di analisi dei problemi di progettazione, potenziamento e ammodernamento degli impianti industriali. 1. Per analizzare le principali strutture impiantistiche adottabili per la configurazione dei sistemi produttivi, il soggetto ha bisogno di sapere come: definire e descrivere le caratteristiche di un impianto industriale; identificare le differenti tipologie di impianto industriale; utilizzare algoritmi di progettazione e miglioramento del lay-out; riconoscere la matrice prodotto/processo; ricercare le relazioni intercorrenti tra la progettazione dell impianto industriale e le fasi di progettazione/sviluppo del prodotto; approfondire l analisi delle modificazioni indotte dai cambiamenti organizzativi innescati dall'introduzione di nuove tecnologie nelle aziende. 2. Per utilizzare le metodologie ed i principali strumenti per la gestione operativa di un moderno impianto industriale e relativa manutenzione, il soggetto ha bisogno di sapere come: definire e descrivere i fondamenti e gli strumenti dello studio del lavoro e dei metodi di lavorazione; identificare i fattori che concorrono alla perdita di produttività di un impianto industriale; eseguire uno studio organizzativo del processo produttivo; riconoscere i principali diagrammi di flusso di reparto e di stabilimento; ricercare i caratteri strutturali e prestazionali dei sistemi produttivi. 3. Per ricercare criteri di analisi dei problemi di progettazione, potenziamento e ammodernamento degli impianti industriali, il soggetto ha bisogno di sapere come: definire e descrivere le problematiche di progettazione di un impianto industriale; identificare le fasi caratteristiche del progetto di impianto industriale; utilizzare le tecniche di valutazione degli investimenti; riconoscere i principali metodi per il dimensionamento degli impianti industriali.
10 B DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. analizzare le principali strutture impiantistiche adottabili per la configurazione dei sistemi produttivi; 2. utilizzare le metodologie ed i principali strumenti per la gestione operativa di un moderno impianto industriale e relativa manutenzione; 3. ricercare criteri di analisi dei problemi di progettazione, potenziamento e ammodernamento degli impianti industriali. Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper definire e descrivere le caratteristiche di un impianto industriale; saper identificare le differenti tipologie di impianto industriale; saper utilizzare algoritmi di progettazione e miglioramento del lay-out; saper riconoscere la matrice prodotto/processo; saper ricercare le relazioni intercorrenti tra la progettazione dell impianto industriale e le fasi di progettazione/sviluppo del prodotto; saper approfondire l analisi delle modificazioni indotte dai cambiamenti organizzativi innescati dall'introduzione di nuove tecnologie nelle aziende. L identificazione della classificazione tipologica dei sistemi di produzione: differenze di prodotto, processo, manodopera, sistemi di gestione; l applicazione dei sistemi per la gestione del flusso fisico e di quello informativo; l applicazione dello studio del layout di un impianto di produzione; l applicazione dell analisi dei prodotti: analisi delle relazioni e dei flussi di materiali; la definizione della formulazione delle alternative di layout e definizione dei criteri di scelta; lo sviluppo del layout nel tempo; l identificazione delle tipologie di impianti per i trasporti interni, per l imballaggio, lo stoccaggio; l identificazione dei servizi generali, ausiliari e igienico sanitari; l identificazione degli impianti e dei dispositivi di protezione antincendio; l identificazione degli impianti di distribuzione dei fluidi industriali;
11 Il soggetto deve dimostrare di: continua punto 1 l identificazione degli impianti di smaltimento rifiuti. 2 saper definire e descrivere i fondamenti e gli strumenti dello studio del lavoro e dei metodi di lavorazione; saper identificare i fattori che concorrono alla perdita di produttività di un impianto industriale; saper eseguire uno studio organizzativo del processo produttivo; saper riconoscere i principali diagrammi di flusso di reparto e di stabilimento; saper ricercare i caratteri strutturali e prestazionali dei sistemi produttivi; saper descrivere la pianificazione della manutenzione; saper gestire il magazzino ricambi. L identificazione della morfologia degli impianti industriali: caratteri strutturali e prestazionali dei sistemi produttivi; l identificazione delle prestazioni degli impianti industriali: produttività, flessibilità, qualità, servizio; l applicazione dello studio del lavoro: fondamenti e strumenti dello studio dei metodi di lavorazione, schemi di flusso; l applicazione delle tecniche induttive e deduttive di valutazione e miglioramento dei metodi di lavoro; l applicazione delle tecniche di studio e razionalizzazione dei tempi tecnici l applicazione dei metodi per incrementare la produttività; l identificazione degli strumenti per la pianificazione della manutenzione, di primo livello e programmata; la lettura dei manuali tecnici per gestire le scorte di magazzino, la fornitura ricambi e l omologazione della componentistica. 3 saper definire e descrivere le problematiche di progettazione di un impianto industriale; saper identificare le fasi caratteristiche del progetto di impianto industriale; L identificazione del ciclo di vita dell impianto, dell'investimento e del progetto d'impianto; l applicazione dello studio di fattibilità.; l applicazione dello studio di mercato e valutazione della capacità produttiva richiesta;
12 Il soggetto deve dimostrare di: continua punto 3 saper utilizzare le tecniche di valutazione degli investimenti; saper riconoscere i principali metodi per il dimensionamento degli impianti industriali. l adozione della scelta del ciclo produttivo; l applicazione della definizione del layout.; l applicazione dell analisi dei costi di realizzazione e produzione; la valutazione del piano economico e finanziario; l applicazione della valutazione dell iniziativa: Analisi di sensitività e rischio. l identificazione dell'iter di acquisizione e realizzazione del progetto d impianto; l identificazione delle fasi caratteristiche del progetto di impianto: ingegneria di base, ingegneria di dettaglio, approvvigionamenti, costruzione/montaggio, avviamento e collaudo, le relazioni di dipendenza tra le diverse fasi, la progettazione dell impianto industriale, i criteri di gestione della documentazione tecnica di progetto, l iter di emissione degli ordini e il controllo delle forniture, i criteri di gestione delle attività di cantiere, la preventivazione dei costi: stima di massima, semianalitica ed analitica.
13 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 4 4 Utilizzare le logiche sottese al miglioramento continuo: lotta agli sprechi in fase di produzione Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. comprendere le logiche e le finalità del miglioramento continuo; 2. applicare gli strumenti del miglioramento (kaizen); 3. progettare un sistema di miglioramento continuo. 1. Per comprendere le logiche e le finalità del miglioramento continuo, il soggetto ha bisogno di sapere come: comprendere la filosofia e le finalità degli zero sprechi ; riconoscere gli sprechi nei vari processi aziendali; identificare le modalità di riduzione/rimozione degli sprechi; comprendere le logiche di gestione sottese alla lotta agli sprechi. 2. Per applicare gli strumenti del miglioramento (kaizen), il soggetto ha bisogno di sapere come: utilizzare gli strumenti analitici di raccolta dati; utilizzare gli strumenti diagnostici; utilizzare gli strumenti per la definizione delle proposte di miglioramento; utilizzare le modalità di gestione tipiche del kaizen. 3. Per progettare un sistema di miglioramento continuo, il soggetto ha bisogno di sapere come: definire le strategie di funzionamento del miglioramento continuo; definire le regole di funzionamento del sistema; definire il monitoraggio del sistema.
14 B DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. comprendere le logiche e le finalità del miglioramento continuo; 2. applicare gli strumenti del miglioramento (kaizen); 3. progettare un sistema di miglioramento continuo, Il soggetto deve dimostrare di: 1 aver compreso la filosofia e le finalità degli zero sprechi ; saper riconoscere gli sprechi nei vari processi aziendali; saper identificare le modalità di riduzione/rimozione degli sprechi; aver compreso le logiche di gestione sottese alla lotta agli sprechi. La descrizione della logica dei zero sprechi ; la definizione di spreco ; l identificazione delle modalità di individuazione degli sprechi; la descrizione degli approcci classici del miglioramento continuo in ambito manufacturing (TQM, TPM, JIT); la descrizione del lavoro di gruppo e le logiche gestionali del kaizen (miglioramento); la descrizione del rapporto tra miglioramento e le tecniche del problem solving; la coerenza fra la valutazione e l attuazione dei miglioramenti. 2 saper utilizzare gli strumenti analitici di raccolta dati; saper utilizzare gli strumenti diagnostici; saper utilizzare gli strumenti per la definizione delle proposte di miglioramento; saper utilizzare le modalità di gestione tipiche del kaizen. L esecuzione nella raccolta dati; l esecuzione di grafici, tabelle e diagrammi di flusso; l applicazione del diagramma di causa effetto; l applicazione dei cinque perché ; l applicazione delle risalite di processo; l utilizzo delle proposte di miglioramento;
15 Il soggetto deve dimostrare di: segue punto 2 l utilizzo della gestione a vista; la della creazione degli standard; l utilizzo dell applicazione delle 5 S; l utilizzo del gruppo di miglioramento; utilizzo del sistema di valutazione delle proposte; l applicazione delle modalità di attuazione delle proposte. 3 saper definire le strategie di funzionamento del miglioramento continuo; saper definire le regole di funzionamento del sistema; saper definire il monitoraggio del sistema. La pianificazione delle strategie di comunicazione; la pianificazione delle modalità di coinvolgimento; lo sviluppo della strumentazione per la valutazione e la verifica delle proposte di miglioramento; lo sviluppo del sistema incentivante collegato al miglioramento; la definizione degli indicatori diretti e indiretti del sistema di miglioramento.
16 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 5 5 Individuare gli obiettivi delle politiche di qualità nell utilizzo dei processi e nella realizzazione dei prodotti Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. comprendere le logiche e le metodologie di controllo della qualità dei processi e dei prodotti; 2. utilizzare le procedure per il controllo e la gestione della qualità; 3. ricercare eventuali non conformità ed individuarne la cause; sviluppare ed elaborare interventi correttivi per il ripristino dei livelli di qualità attesi. 1. Per comprendere le logiche e le metodologie di controllo della qualità dei processi e dei prodotti, il soggetto ha bisogno di sapere come: identificare gli obiettivi delle politiche di qualità nei prodotti e nei processi produttivi; descrivere le fasi ed i soggetti che partecipano al progetto di un total quality control. 2. Per utilizzare le procedure per il controllo e la gestione della qualità, il soggetto ha bisogno di sapere come: conoscere gli strumenti e le informazioni di un sistema di monitoraggio continuo della qualità. 3. Per ricercare eventuali non conformità ed individuarne la cause; per sviluppare ed elaborare interventi correttivi per il ripristino dei livelli di qualità attesi, il soggetto ha bisogno di sapere come: interpretare le informazioni fornite dal sistema di controllo della qualità predisposto.
17 B DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. comprendere le logiche e le metodologie di controllo della qualità dei processi e dei prodotti; 2. utilizzare le procedure per il controllo e la gestione della qualità; 3. ricercare eventuali non conformità ed individuarne la cause; sviluppare ed elaborare interventi correttivi per il ripristino dei livelli di qualità attesi. Il soggetto deve dimostrare di: 1 aver compreso le logiche e le metodologie di controllo della qualità dei processi e dei prodotti. 2 saper utilizzare le procedure per il controllo e la gestione della qualità. 3 saper interpretare le informazioni fornite dal sistema di controllo della qualità predisposto. L identificazione e la definizione riguardo a: le normative di riferimento, la logica del Total Quality Control; i contenuti del Manuale della Qualità; i contributi al Sistema Qualità dei settori: progettazione, commerciale, produttivo e amministrativo; la progettazione di un Sistema Qualità. L applicazione di: concetti statistici per la misura della qualità, piani di campionamento, carte di controllo per le caratteristiche esprimibili come variabili, carte di controllo per le caratteristiche esprimibili come attributi, limiti di controllo e specifiche del prodotto, limiti di controllo e specifiche del processo. La progettazione e lo sviluppo di: metodologie per la classificazione delle criticità (es. Analisi ABC), indicatori per la valutazione delle tolleranze di prodotto, TECNICO SUPERIORE PER L INDUSTRIALIZZAZIONE Il soggetto deve dimostrare di: segue punto 3 indicatori per la valutazione delle tolleranze di processo, Indicatori per la valutazione dei risultati del controllo di accettazione: azioni correttive, azioni preventive, piani per il miglioramento continuo della qualità.
18 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 6 6 Realizzare processi e prodotti in ambienti ergonomici di base e in ottemperanza delle norme di sicurezza Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. interpretare la normativa vigente sufficiente ad operare efficacemente in ambiente sicuro; 2. inserirsi nel contesto organizzativo previsto dalla legge; 3. elaborare analisi del rischio a priori ed a posteriori relativamente alla sua area di operatività. 1. Per interpretare la normativa vigente sufficiente ad operare efficacemente in ambiente sicuro, il soggetto ha bisogno di sapere come: identificare la funzione della sicurezza del lavoro; identificare, valutare e gestire i rischi professionali. 2. Per inserirsi nel contesto organizzativo previsto dalla legge, il soggetto ha bisogno di sapere come: identificare le funzioni, i ruoli e le procedure per la sicurezza in azienda; identificare il piano aziendale di prevenzione. 3. Per elaborare analisi del rischio a priori ed a posteriori relativamente alla sua area di operatività, il soggetto ha bisogno di sapere come: evidenziare le caratteristiche del metodo di valutazione del rischio; disporre dei criteri di scelta d una misura di prevenzione.
19 B DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. interpretare la normativa vigente sufficiente ad operare efficacemente in ambiente sicuro; 2. inserirsi nel contesto organizzativo previsto dalla legge; 3. elaborare analisi del rischio a priori ed a posteriori relativamente alla sua area di operatività. Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper identificare la funzione della sicurezza del lavoro; saper identificare, valutare e gestire i rischi professionali. L identificazione del quadro normativo dei contenuti della legge 626 e delle leggi che regolano la protezione ambientale; l identificazione dei costi della non sicurezza; l identificazione dei costi umani; l identificazione dei costi economici; l identificazione dei costi organizzativi; l identificazione del rapporto tra sicurezza e qualità; l identificazione del posto della sicurezza nelle politiche di qualità dell organizzazione; l individuazione dei principali rischi d infortunio e di nocività: carattere del rischio: frequenza, gravità, accettabilità, tipologie di rischi: ambientali, chimici, meccanici, elettrici, da movimentazione, da ergonomia, da irradiazione, etc.
20 Il soggetto deve dimostrare di: 2 saper identificare le funzioni, i ruoli e le procedure per la sicurezza in azienda; saper identificare il Piano aziendale di prevenzione. La distinzione tra le Istituzioni e gli organismi interessati alla sicurezza e prevenzione: enti esterni all impresa indicati dal dispositivo di legge e loro funzioni, la medicina del lavoro, l organizzazione della sicurezza in azienda: ruoli attività modalità di lavoro la conoscenza delle procedure interne: indicatori di incidente: frequenza gravità 3 saper valutare le caratteristiche del rischio, sia probabilistiche che statistiche; saper analizzare i criteri di scelta d una misura di prevenzione. La coerenza nell adottare i metodi d analisi dei rischi professionali; l effettuazione di analisi a priori dei rischi: analisi dei funzionamenti, possibilità di rotture, guasti etc. l effettuare di analisi a posteriori dei rischi: diagramma di causa effetto, i 5 perché etc. analisi ergonomica delle postazioni di lavoro; la coerenza nel verificare: la conformità alla regolamentazione, i costi per l azienda, la stabilità delle misure adottate, i dettagli applicativi, i contenuti di novità per i lavoratori.
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