RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO ANALISI DI UN CASE STUDY

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1 RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO ANALISI DI UN CASE STUDY Milano, 4 luglio 2014 A cura dell Avv. Antonio Azzarà PARTE I Gli strumenti per la gestione della crisi

2 Strumenti per la gestione della crisi: generale Le ristrutturazioni sono condotte principalmente attraverso: Nessuna procedura Art. 67 L.F. Art. 182-bis L.F. Concordato preventivo Con la riforma della L.F. del 2012 è stato introdotto il c.d. «Concordato in Bianco» o «Concordato con Riserva» che è stato ampiamente utilizzato sin dal momento della sua entrata in vigore. Alcuni abusi hanno indotto il legislatore ad apportare correttivi nel 2013 e nel 2014 che, come vedremo, hanno reso meno appetibile per il debitore il ricorso a tale strumento Strumenti per la gestione della crisi: accordo stragiudiziale e Articolo 67 L.F. Nessuna Procedura Raro, in genere solo se non è coinvolto il ceto bancario (Safilo) Art. 67 L.F. Frequente nei primi anni successivi alla riforma della L.F. In genere utilizzato se non è prevista erogazione di nuova finanza e/o conversione del debito in equity (Ferretti 2009, Conbipel 2010, Seat 2012)

3 Strumenti per la gestione della crisi: Articolo 182-bis e Concordato Preventivo Art. 182-bis L.F. Utilizzato in particolare negli ultimi anni, anche a seguito delle riforme della norma dal 2010, soprattutto se la ristrutturazione prevede l erogazione di nuova finanza e/o conversione di debito in equity (Risanamento, Ferretti 2012, Conbipel 2014) Pre-Accordi di Ristrutturazione (Art. 182-bis, 6 comma): il divieto di iniziare o proseguire le azioni cautelari o esecutive può essere concesso anche nel corso delle trattative e prima della formalizzazione dell'accordo di ristrutturazione, depositando presso il tribunale, tra gli altri, una proposta di accordo corredata da una dichiarazione dell'imprenditore attestante che sulla proposta sono in corso trattative con i creditori che rappresentano almeno il sessanta per cento dei crediti (Ferretti 2012, Conbipel 2013) Concordato preventivo Utilizzato in passato per finalità sostanzialmente liquidatorie (San Raffaele, Zanella). A seguito della riforma del 2012, è usato anche per finalità di continuità aziendale (Seat 2013, Tekfor) La riforma del Decreto Sviluppo 2012 Rafforzamento dello strumento ex Art. 182-bis L.F. protezione della finanza ponte costituzione delle garanzie in corso di procedura conversione della domanda di concordato preventivo in una ex Art. 182-bis L.F. Concordato preventivo più simile agli strumenti in uso in altri paesi (Chapter 11) possibilità di presentare domanda senza piano concordato con continuità aziendale controllo del tribunale nella fase preliminare (concordato in bianco)

4 Elementi comparativi degli strumenti della gestione della crisi (1/2) Elementi comparativi degli strumenti della gestione della crisi (2/2)

5 PARTE II Concordato Preventivo Schema delle nuove procedure

6 Concordati con Riserva (1/2) Con la modifica al Concordato con Riserva del 2013, il debitore può essere meno incentivato di prima ad usare il Concordato con Riserva: Maggiori oneri informativi e di pubblicità Possibile nomina di un Commissario Giudiziale Controllo giudiziale più esteso Fallimento su istanza del Commissario Giudiziale o PM Il Concordato con Riserva, sebbene si sia prestato ad abusi nella prassi, favorisce l emersione della crisi e la gestione della fase preliminare in maniera efficiente Concordati con Riserva (2/2) Prosecuzione della gestione ordinaria dell impresa durante la fase di pre-concordato prededucibilità dei crediti legalmente sorti e esenzione da revocatoria Divieto di pagamento dei crediti sorti prima del deposito dell istanza in caso di gravi motivi può essere richiesta l autorizzazione al pagamento di crediti pregressi se la relazione dell esperto ne attesti l essenzialità per la prosecuzione dell attività di impresa e la funzionalità ad assicurare la miglior soddisfazione dei creditori Difficile distinzione tra operazioni di straordinaria e ordinaria amministrazione Problematiche legate alla percezione della procedura da parte dei terzi ed il possibile blocco delle forniture e dell operatività Problematiche legate alla gestione delle comunicazioni interne ed esterne da parte della società

7 Concordato Preventivo: fasi principali della procedura Presentazione ricorso con allegati Decreto di ammissione, nomina giudice delegato e commissario giudiziale Deposito cauzionale Relazione del Commissario Adunanza dei creditori Voto Omologazione Operazioni straordinarie Le operazioni straordinarie possono essere compiute solo se urgenti e se previamente autorizzate dal giudice Analogamente, qualsiasi richiesta di nuova finanza da erogarsi nel corso della procedura prevede l autorizzazione del giudice oltre alla presentazione della relazione dell esperto che attesti che la nuova finanza è funzionale al miglior soddisfacimento dei creditori alla luce del complessivo fabbisogno finanziario della società Il debitore può altresì chiedere al tribunale di autorizzarlo allo scioglimento di alcuni contratti particolarmente onerosi Secondo dottrina e iniziale giurisprudenza prevalente, tali autorizzazioni possono essere concesse dal giudice se è dimostrata la coerenza della relativa richiesta rispetto al piano di risanamento ipotizzato Un istanza sprovvista di indicazioni circa il piano di risanamento da perseguire difficilmente sarebbe accolta da un tribunale

8 Interpretazioni restrittive dei tribunali Interpretazioni particolarmente restrittive sono state assunte da alcuni tribunali (Milano in primis) Ad esempio, il termine concesso per la durata del pre-concordato si ritiene debba essere il minimo consentito (60 giorni) salvo vi siano circostanze eccezionali (tipicamente negoziazioni o complessità nella redazione del piano) che richiedono tempi più lunghi Inoltre, secondo la linea più rigorosa assunta da alcuni tribunali, ove con l istanza non sia presentata una bozza di piano di ristrutturazione, la società: non potrà ottenere l autorizzazione a compiere operazioni straordinarie non potrà ottenere nuova finanza non potrà ottenere lo scioglimento o sospensione dei contratti in corso non potrà ottenere l autorizzazione al pagamento di crediti pregressi Concordato con Continuità Aziendale Il piano concordatario può prevedere anche la prosecuzione dell attività d impresa (anche con cessione) purché: Il piano indichi i costi e ricavi attesi, le risorse finanziarie e le coperture Il professionista attesti che la prosecuzione dell attività di impresa è funzionale al miglior soddisfacimento dei creditori Possibile moratoria dei creditori privilegiati sino ad un anno dall omologazione I contratti con la P.A. continuano se l esperto attesta la conformità al piano e la ragionevole capacità di adempimento Possibile partecipazione a gare pubbliche se autorizzata dal tribunale, previo parere del commissario giudiziale, attestazione dell esperto sulla capacità di adempiere e garanzia di altro operatore sulle disponibilità finanziarie e subentro in caso di fallimento della società in concordato Possibile anche partecipazione in ATI ma non quale mandataria

9 PARTE III Impatto delle norme sulle dinamiche negoziali Fattori principali Le tempistiche del processo di ristrutturazione sono ora imposte dal tribunale Alcuni dei drivers tipici dei processi di ristrutturazione ante riforma non sono più rilevanti (disapplicazione degli articoli 2446 e 2447 c.c.) La maggior semplicità nel raggiungimento delle maggioranze nel concordato (chi non vota si considera consenziente) attribuisce più leva negoziale al debitore

10 Nuovi scenari Le operazioni di ristrutturazione sono più incisive rispetto al passato, sia dal punto di vista finanziario (stralcio del debito) sia da quello industriale E previsto un maggior utilizzo delle operazioni di debt/equity swaps o di utilizzo di strumenti finanziari partecipativi a conversione del debito Le operazioni di ristrutturazione sono più complesse e devono essere completate in archi temporali ristretti I creditori finanziari hanno un ruolo centrale nell adozione e sviluppo di nuovi strumenti di negoziazione volti all identificazione di piani di ristrutturazione maggiormente efficienti sia per il debitore sia per i creditori Dinamiche negoziali Per un efficiente gestione delle ristrutturazioni gli istituti finanziari dovranno adeguarsi al mutato scenario e, in particolare: rivedere i processi decisionale interni per renderli compatibili con le nuove tempistiche creare team interni specializzati anche per la gestione e la negoziazione delle procedure di debt/equity swap e per le problematiche connesse (corporate governance, clausole di way out, gestione advisors, ecc.) sviluppare nuove dinamiche negoziali al fine di poter influire fin da subito sul programma di ristrutturazione (proposte al consiglio di amministrazione, individuazione di piani alternativi, nomina CRO, ecc.) sfruttare maggiormente procedure e diritti fino ad oggi non utilizzati (esercizio del diritto di voto derivante da pegno su azioni in caso di inadempimento del debitore al fine di subentrare nella gestione del processo) sviluppare una maggior apertura e propensione verso nuove forme di soluzione delle crisi (saldo e stralcio, debt-equity swap, conversione in SFP, cessione credito ad investitori terzi esperti in turnaround)

11 PARTE IV Caso Pratico Il Caso Tekfor: Concordato Preventivo con Continuità Aziendale (1/4) Tekfor, società operante nel settore automobilistico e controllata da un Gruppo tedesco, a causa della crisi che ha colpito in particolare il mercato automobilistico, nel gennaio 2013 ha proposto domanda di «concordato in bianco» presso il tribunale di Torino La ristrutturazione di Tekfor è stata prevalentemente industriale, non avendo la società debito finanziario significativo La domanda di concordato in bianco e la ristrutturazione di Tekfor è stata proposta nel contesto della vendita del Gruppo tedesco, anch esso soggetto ad una procedura prefallimentare ai sensi del diritto tedesco

12 Il Caso Tekfor: Concordato Preventivo con Continuità Aziendale (2/4) Le due procedure, sebbene completamente autonome, si sono svolte sostanzialmente in parallelo e, nel giugno 2013, si è conclusa la vendita del Gruppo tedesco ad un gruppo indiano e, al contempo, Tekfor ha presentato domanda di concordato preventivo (in continuità) La mancanza di un gruppo di creditori finanziari e la conseguente frammentazione dei creditori, non ha reso praticabile la sottoscrizione di un Accordo di Ristrutturazione con almeno il 60% dei creditori. L unica procedura percorribile era il concordato preventivo (con continuità aziendale) La proposta di concordato preventivo è stata sottoposta al voto dei creditori, che la hanno approvata in ottobre e la procedura si è conclusa nel dicembre 2013 Il Caso Tekfor: Concordato Preventivo con Continuità Aziendale (3/4) La proposta concordataria prevedeva: (i) Pagamento integrale dei creditori privilegiati (ii) Pagamento integrale di creditori chirografari «strategici» (iii) Pagamento dall 85% al 93% degli altri creditori chirografari divisi in tre classi omogenee (iv) Impegno dei soci a versare capitale all omologazione del concordato e a supportare il fabbisogno finanziario previsto nel Piano Il caso, sebbene non presenti aspettasse problematici, è interessante per i seguenti elementi: La crisi è stata affrontata tempestivamente permettendo di limitare le perdite per la società e lo stralcio chiesto ai creditori L assenza di creditori finanziari ha reso possibile una gestione della procedura e dei tempi più semplici e rapidi La procedure italiana e quella tedesca si sono svolte con tempistiche compatibili

13 Il Caso Tekfor: Concordato Preventivo con Continuità Aziendale (4/4) Infine, il «concordato in bianco» si è mostrato particolarmente efficace perché ha consentito alla Società di: Definire il piano industriale e finanziario e la proposta concordataria sotto la protezione della procedura Individuare la procedura finale più idonea Non provvedere alla copertura delle perdite del capitale fino alla conclusione della procedura Generare cassa sufficiente senza interventi di terzi Altri aspetti rilevanti della procedura sono stati: Sospensione degli obblighi di pagamento dei creditori anteriori Gestione dei rapporti con fornitori e della continuità aziendale postdomanda di concordato in bianco Richiesta di autorizzazioni al Tribunale per il compimento di atti non ordinari e pagamento di creditori pregressi Richiesta di estensione del termine per il deposito della domanda finale di concordato preventivo

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