Dal sito di YAHOO.Finanza, 16 giugno 2011

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1 Dal sito di YAHOO.Finanza, 16 giugno 2011 Intesa: Gastaldo, post aumento la quota Compagnia Sanpaolo al 9,75 % ( Finanza.com ), 16 giugno L'operazione di ricapitalizzazione di Intesa Sanpaolo ha comportato qualche piccolo cambiamento nelle quote detenute dai principali azionisti del Gruppo. In particolare la quota di Compagnia Sanpaolo, primo azionista di Intesa, è scesa leggermente per motivi tecnici legati alla possibilità offerta agli azionisti risparmio di aderire all'aumento. " Abbiamo sottoscritto pro quota tutte le opzioni che ci spettavano - precisa Piero Gastaldo, Segretario Generale della Compagnia Sanpaolo - ma per effetto dell'offerta di azioni ordinarie anche ai possessori di azioni risparmio c'è stata una minima discesa dal 9,89 % al 9,75 % ". Per lo stesso motivo è scesa lievemente anche la quota detenuta da Fondazione Cariparo che prima dell'aumento risultava detenere il 4,92 % di Intesa. " Abbiamo quota molto importante che abbiamo mantenuto sottoscrivendo l'aumento - ha dichiarato Antonio Finotti, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo - salvo un piccolo aggiustamento al ribasso conseguente l'allargamento dell'offerta anche agli azionisti risparmio ". Intesa Sanpaolo: Guzzetti, arrotondata nostra quota poco sotto 5 % ( Asca ) Milano, 16 giugno Con l'aumento di capitale da 5 miliardi, Fondazione Cariplo ha arrotondato la propria partecipazione nel capitale di Intesa Sanpaolo fin quasi al 5 %. E' quanto ha tenuto a sottolineare il Presidente, Giuseppe Guzzetti, a margine di una conferenza su Banca Prossima. In Intesa Sanpaolo, ha detto Guzzetti, '' abbiamo arrotondato '', al punto che allo stato attuale '' siamo qualche frazione sotto il 5 % contro il 4,68 % detenuto prima dell'aumento di capitale ''. Diverso, invece, l'esito della ricapitalizzazione sulle altre Fondazioni azioniste. Antonio Finotti, Presidente della Fondazione Cariparo, ha chiarito che la propria quota è rimasta pressocchè invariata: '' Noi - ha spiegato - abbiamo già uno quota molto importante, è rimasta la stessa salvo l'aggiustamento conseguente al fatto che l'opzione è stata diretta anche alle azioni risparmio ed è quindi scesa di una frazione. Abbiamo comunque sottoscritto la quota che ci spettava ''. Intesa Sanpaolo: tre Fondazioni entrano in Banca Prossima con quota 28 % ( Asca ) Milano, 16 giugno Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Fondazione Cariplo entrano nel capitale di Banca Prossima. La partecipazione complessiva delle tre Fondazioni è pari al 28 %. Più consistente l'impegno finanziario di Compagnia di San Paolo e Fondazione Cariplo, che entrano in Banca Prossima mettendo sul piatto 13,5 milioni di euro ciascuna, quasi il doppio dei 7 milioni investiti da Fondazione Cariparo. E così Intesa Sanpaolo, finora unico azionista, scende al 7 2% del capitale della prima Banca europea dedicata esclusivamente al Terzo Settore. Obiettivo dell'iniziativa presentata questa mattina a Milano non è tanto aumentare il capitale di Banca Prossima, già sufficiente a finanziare nel solo 2010 con 51 milioni di euro 710 progetti innovativi. Lo scopo principale è piuttosto quello di mettere a diposizione di Banca Prossima tutto il know how delle tre Fondazioni soprattutto sul fronte della conoscenze del mondo no - profit, della valutazione dei progetti e del loro valore sociale. Del resto, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariparo e Fondazione Cariplo sono tra gli attori più significativi del no - profit e possono vantare un'esperienza a livello internazionale: basta considerare che i

2 loro patrimoni sommati superano i 12 miliardi di euro e che nel solo 2010 hanno consentito di sostenere più di iniziative del Terzo Settore con un'erogazione complessiva di contributi pari a 380 milioni. Tutto ciò a fianco di Intesa Sanpaolo: il bilancio sociale 2010 della Banca guidata da Corrado Passera evidenzia l'impegno del Gruppo su vari fronti, dal microcredito al prestito universitario, dall'housing sociale alla cooperazione internazionale. Tutte le nostre Banche - ha commentato Passera - hanno da sempre attenzione per il non profit, ma abbiamo capito che per poter svolgere questo ruolo crescente l'impresa sociale aveva bisogno di uno strumento dedicato. Anche perchè, nei prossimi anni, saranno le imprese sociali a gestire gran parte della fornitura dei servizi. Banca Prossima fa da catalizzatore, finanzia, aiuta le imprese nonprofit a rafforzarsi e a mettersi insieme, trova soluzioni a problemi gravi che minano il Terzo Settore. Banca Prossima è più di una Banca: è un motore di collaborazione ''. Giovanni Bazoli, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo, si è invece soffermato sulle possibili sinergie: '' Banca Prossima porta al tavolo la propria competenze nel dare credito sostenibile, le Fondazioni il loro capitale di sperimentazioni, rendicontazione, accompagnamento dell'economica civile ''. D'accordo Marco Morganti, Amministratore Delegato di Banca Prossima: '' Unire le forze a quelle delle Fondazioni, ciascuno mantenendo il proprio ruolo, significa non soltanto sviluppare sinergie e mettere più risorse a disposizione del mondo no - profit, ma ci consente di affinare la valutazione di sostenibilità economica e di efficacia sociale ''. Banca MPS fissa a 0,446 prezzo azioni per aumento capitale ( Borsainside ), 16 giugno Banca MPS ha annunciato che il suo Consiglio di Amministrazione ha deliberato di emettere 4,82 miliardi di azioni ordinarie al prezzo di 0,446 per un controvalore complessivo di 2,15 Miliardi. Le azioni di nuova emissione saranno offerte nel rapporto di assegnazione di 18 nuove azioni ordinarie ogni 25 azioni possedute, siano esse ordinarie, privilegiate o di risparmio. La Banca senese indica che il prezzo di emissione è stato determinato applicando uno sconto del 27,88 % circa rispetto al prezzo teorico ex diritto delle azioni ordinarie, calcolato sulla base del prezzo ufficiale di Borsa. La Fondazione Monte dei Paschi di Siena si è impegnata a sottoscrivere le azioni ordinarie rivenienti dall aumento di capitale ad essa spettanti in opzione per una quota non inferiore al 48 % del capitale sociale complessivo di Banca MPS, esercitando i relativi diritti di opzione. Il Gruppo assicurativo francese AXA si è impegnato ad aderire all aumento di capitale, sottoscrivendo le azioni ordinarie spettanti in opzione alle partecipazioni dal medesimo detenute, per un ammontare pari a circa il 3,77 % dell aumento di capitale. Il buon esito dell'operazione è garantito da un Consorzio di Banche coordinato e diretto da J. P. Morgan, Mediobanca e MPS Capital Services. Bpm, per Equita avrebbe senso un matrimonio con BPER ( Bluerating.it ) Milano, 16 giugno Bpm - BPER: potrebbe essere questo il matrimonio dell'anno nel settore bancario italiano, in grado di risolvere, forse, i problemi legati al voto capitario e al controllo ancora esercitato dai Sindacati bancari in sede Assembleare. Un controllo che da tempo non piace più alla Banca d'italia e che potrebbe pesare sul prossimo aumento da 1,2 Miliardi di euro, che prima di essere lanciato dovrà essere approvato dall'assemblea dei soci del 25 giugno prossimo. Lo sostengono gli analisti di Equita Sim, per i quali altre aggregazioni come con UBI Banca o Banco Popolare avrebbero meno probabilità di andare in porto, anche per i minori benefici a livello industriale.

3 Intanto gli uomini di Equita Sim hanno limato il prezzo obiettivo di Bpm da 2,5 a 2,2 per tener conto della diluizione prodotta dal prossimo aumento ( che se approvato vedrà la Banca emettere un numero di nuove azioni tre volte superiori a quelle già in circolazione ), che secondo gli analisti non è ancora pienamente scontato dalle quotazioni, oggi peraltro in calo del 2,6 % a 1,57 per azione. UBI Banca: due Fondazioni e Cattolica Ass. aderiscono ad aumento ( Trend.online ), 16 giugno di Alberto Susic UBI Banca segnala che la Fondazione Banca del Monte di Lombardia e la Fondazione Cassa Risparmio di Cuneo, dopo aver ricevuto autorizzazione dal Ministero dell Economia, hanno deliberato di aderire all aumento di capitale di UBI Banca mediante esercizio dell intero ammontare dei diritti ad esse spettanti. Le due Fondazioni, e Cattolica Assicurazioni, che in base a recenti notizie seguirà anch essa l aumento di capitale, manterranno quindi la loro partecipazione complessivamente pari a oltre il 5,7 % del capitale di UBI Banca. Queste evidenze - ha commentato Victor Massiah, Consigliere Delegato di UBI Banca -mostrano la fiducia dei nostri grandi azionisti nei confronti del Gruppo. Ho personalmente sottoscritto tutta la quota di diritti di mia spettanza ed inoltre incrementato, mediante acquisti sul mercato, la mia partecipazione al capitale di UBI Banca. Il Gruppo presenta fondamentali solidi, sia per quanto riguarda la qualità del credito che il contenimento dei costi e la composizione dei ricavi. L equilibrio strutturale e la liquidità sono a livelli di eccellenza. I recenti movimenti speculativi, che hanno influito sull andamento del titolo, nulla hanno a che fare con i nostri fondamentali. L aumento di capitale ci consentirà di portare avanti serenamente il nostro Piano Industriale, cogliendo tutte le opportunità di crescita endogena, con benefici per tutti i nostri azionisti. Fisco: Abete, ok a una sorta di patrimoniale ( Asca ) Roma, 16 giugno '' La riforma fiscale? Dobbiamo farla, e farla oggi. Anche con una tassa sul patrimonio. Ma chiamiamola CTC, '' Contributo ordinario per la Trasparenza e la Crescita''. Così il Presidente di Bnl - Bnp Paribas, Luigi Abete, in un'intervista all'espresso in edicola domani. L'idea, precisa, è '' un'imposta ordinaria minima a carico delle persone fisiche che abbia come riferimento il patrimonio. Basta l'uno per mille ( è un settimo di quello che si paga in Svizzera ) per racimolare 9 miliardi con cui pagare quasi tutto il taglio Ires: chi ha 50 milioni di patrimonio pagherebbe 50 mila euro, chi un milione, mille euro. Si può decidere di escludere i patrimoni sotto una certa soglia, creare una franchigia sotto un certo valore. Soprattutto: non chiamiamola patrimoniale. L'ho battezzata CTC: ' Contributo ordinario per la Trasparenza e la Crescita '. Vorrei far capire - sottolinea Abete - che serve proprio per evitare una patrimoniale vera, cioè una tassa straordinaria a carico dei ricchi, con rischi elevati di stabilità per il Paese: la CTC è un modo per dare trasparenza alle variazioni patrimoniali che intervengono di anno in anno, è un'operazione di politica economica che colpisce l'evasione e il lavoro nero. Fondamentale, comunque, è che questa riforma, perchè venga accettata da tutte le componenti sociali, sia realizzata tutta insieme ''. Bnl: firmata con Inpdap Convenzione per gestione servizi di cassa ( Asca ) Roma, 16 giugno

4 L'Amministratore Delegato di BNL - Gruppo BNP PARIBAS, Fabio Gallia, e il Presidente dell'inpdap, Paolo Crescimbeni hanno sottoscritto oggi la Convenzione che disciplinerà il nuovo servizio di cassa dell'ente, per la gestione del quale era stata indetta una gara europea. BNL rivestirà il ruolo di capofila - con una quota del 60 % - di un Raggruppamento Temporaneo di Imprese, costituito insieme ad Unicredit e Poste Italiane, per la gestione, nei prossimi anni, dei flussi finanziari dell'inpdap. '' Il nuovo Accordo - si legge in una nota - è caratterizzato da contenuti innovativi e vantaggiosi per l'ente, in termini di informatizzazione completa ed evoluta dei servizi, semplificazione amministrativa ed efficientamento complessivo dell'operatività, con positive ricadute anche sugli utenti INPDAP. L'Ente è, infatti, da sempre attento alla qualità del servizio offerto all'utenza e punta ad elevarne costantemente gli standard ''. A tale proposito, l'accordo prevede un ampio utilizzo della firma digitale, grazie alla quale, ad esempio, i mandati di pagamento potranno essere gestiti, in modo rapido ed efficiente, su tutta la rete INPDAP. '' Con questa operazione- prosegue la nota -, viene, pertanto, rafforzato significativamente il pluriennale rapporto tra BNL e INPDAP, iniziato nel 1994, data di costituzione dell'ente. Nel corso degli anni, la Banca ha accompagnato l'istituto nell'attività di gestione dei flussi di cassa, del patrimonio mobiliare ed, infine, nell'affiancamento agli iscritti in servizio ( 3 milioni 300mila persone ) ed in pensione ( 2 milioni 700mila ) attraverso finanziamenti e mutui a loro riservati ''. Dal sito di YAHOO.Finanza, 17 giugno 2011 Fondazione Mps ha ceduto quota in Intesa, Mediobanca non più immobilizzata ( Finanza.com), Siena, 17 giugno La Fondazione Monte dei Paschi (di Siena, primo azionista di Banca Mps, ha ceduto ieri alla Fondazione Cariplo la partecipazione dello 0,34 % detenuta post aumento di capitale in Intesa Sanpaolo. Lo ha detto il Presidente della Fondazione, Gabriello Mancini, a margine dell'assemblea di Confindustria a Siena. Mancini - riportano le agenzie di stampa - ha aggiunto che la quota detenuta in Mediobanca ( pari all'1,9 % ) non è più inserita tra le partecipazioni immobilizzate. Mps: Mancini, sostegno a Banca per indipendenza e non scalabilità ( Asca ) Castel Monastero (Siena), 17 giugno '' La nostra priorità è sostenere la Banca Mps nella crescita '', come azionista '' esigente, attento e solidale '', per garantirne '' indipendenza strategica '' e '' non scalabilità ''. Lo ha detto Gabriello Mancini, Presidente della Fondazione Mps, intervenendo all'assemblea di Confindustria Siena. '' La nostra priorità è sostenere la Banca Mps nella crescita - ha detto Mancini -, è l'impegno assunto come punto di riferimento essenziale e scelta strategica, e per questo abbiamo compiuto scelte non indifferenti e non facili. Il nostro ruolo è accompagnarla nello sviluppo, come azionista esigente, attento e solidale che l'accompagna e la sostiene per realizzare il Piano Industriale che prevede un forte sviluppo ''. L'obiettivo è '' mantenere l'indipendenza strategica, l'attaccamento al territorio e la non scalabilità '' della Banca di cui '' dobbiamo essere gelosi custodi ''. L'impegno sull'aumento di capitale, ha ammesso il numero uno della Fondazione, '' comporta sacrifici '' e bisogna '' gestire al meglio questo cambio di fase.

5 Non c'è dubbio che ci saranno meno risorse per il territorio - ha concluso - ma la Fondazione intende comunque garantire l'essenziale per non fermare lo sviluppo ''. Intesa Sanpaolo: Catricalà consegna Premio Bellisario a Elsa Fornero ( Asca ) Roma, 17 giugno E' stato il Presidente dell'autorità Antitrust, Antonio Catricalà a consegnare il premio Marisa Bellisario al Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo Elsa Fornero, nel Teatro delle Vittorie a Roma. Catricalà ha detto che è in dirittura d'arrivo il testo di una legge '' che - afferma - a questo punto possiamo anche chiamare Lella Golfo '' ( Presidente della Fondazione Marisa Bellisario ), e '' che io ho sostenuto dal primo momento - sottolinea Catricalà - e che aiuta le donne ad entrare nel mondo del lavoro guardando al merito ''. Il premio è stato consegnato a Fornero '' per il rigore, la fermezza e le indiscusse capacità che le hanno aperto le porte del primo Gruppo bancario del nostro Paese, dove le donne - osserva Catricalà - sono ancora una rarità ''. Le mele d'oro 2011 sono state attribuite inoltre a Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. Per la sezione ricerca sono state premiate giovani ricercatrici nei 13 settori principali, mentre nella sezione dedicata al Made in Italy il riconoscimento è andato a nove tra artiste, fotografe, attrici, stiliste, fashion designer, imprenditrici del vino e dell'accoglienza. Premiate anche dieci giovani donne delle forze armate e nove atlete che hanno dato gloria all'italia. La cerimonia di consegna delle mele d'oro sarà trasmessa su Rai2 dopodomani. Nutrita la presenza politica, dal Ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacono, al Ministro alle Politiche Giovanili Giorgia Meloni, il Sindaco di Roma Gianni Alemanno accompagnato dalla moglie Isabella Rauti. Presenti inoltre il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il Presidente del Senato Renato Schifani. A questo proposito un premio è stato consegnato anche al Segretario Generale del Senato Elisabetta Serafin, mentre per la Banca d'italia un premio è stato assegnato al Vice Direttore Generale Anna Maria Tarantola. Susanna Camusso, che ha ricevuto il riconoscimento per l'impegno, la tenacia e l'autorevolezza che ha dimostrato, ha spiegato al pubblico che '' il grande assente è il Mezzogiorno: nel Sud - ha detto - il 50 % delle donne non ha lavoro e una gran parte sta rinunciando a cercarlo ''. Alla domanda di un giornalista su quali siano state le cose facili o difficili che ha attraversato in questo cammino da leader della Cgil, Camusso ha risposto: '' Una delle cose più semplici e appassionanti è stato dialogare con le donne che hanno deciso di ricominciare ad essere nelle piazze ''. La cosa più difficile - ha proseguito - '' è stata il dialogo con il Governo, che ha dato poche occasioni di dialogare, un po' complicato è stato il dialogo con la nostra controparte industriale ''. Bankitalia: più donne in mondo lavoro aiutano crescita ( Reuters ), 17 giugno Una maggiore partecipazione delle donne nel mondo del lavoro e in posizioni di rilievo in politica e nelle Istituzioni non è solo un fatto di equità ma aiuta anche la crescita economica. E' quanto sostiene il Vice Direttore Generale della Banca d'italia Anna Maria Tarantola nel discorso " Investire nelle donne per combattere la povertà " letto il 4 giugno e reso pubblico oggi in occasione della consegna al Banchiere Centrale del Premio Marisa Bellisario. " Avere più donne nel mondo del lavoro ha effetti positivi sul benessere familiare, sulla massa fiscale previdenziale, sulla domanda di servizi; si innesta un circolo virtuoso che genera nuova occupazione e nuova imprenditoria e quindi ulteriore crescita economica ", sostiene Tarantola, prima donna nella storia della Banca d'italia a entrare nel Direttorio. " È possibile che occorrano politiche di Pari Opportunità più incisive per far emergere le capacità delle donne e scardinare i pregiudizi. Le esperienze di molti Paesi mostrano che lo strumento delle quote riduce le asimmetrie informative su cui si basano i pregiudizi ".

6 In base ai dati forniti dal Banchiere Centrale, a livello mondiale il tasso di partecipazione delle donne al lavoro è il 52 % contro il 78 % per gli uomini. In alcune regioni in via di sviluppo è ancora più basso, ad esempio nell'asia meridionale è circa il 40 %, in Medio Oriente e in Africa settentrionale rispettivamente il 25 e il 28 %. Questa situazione non è del tutto assente anche nelle economie avanzate: nell'unione Europea il tasso di occupazione femminile era pari nel 2009 al 62,5 %, 13,3 punti meno di quello maschile. In Italia è pari al 49,7 %, uno dei più bassi in Europa, contro il 73,8 % per gli uomini. Nonostante i miglioramenti, persistono " barriere silenti nelle dinamiche occupazionali e sociali i fatto, le responsabilità familiari continuano a ricadere sulle donne anche quando lavorano, le difficoltà di conciliare famiglia e lavoro sono aggravate da reti di protezione e servizi talora assenti, sovente insufficienti ", sottolinea Tarantola, madre di due figlie. " Si rafforza così la probabilità che le donne si autoescludano dal mondo del lavoro, attualizzando, sin da subito, il rischio di dipendenza economica dal partner ". La diffusione di modelli flessibili di lavoro, quali il precariato, anziché risolvere possono peggiorare i vincoli e le disuguaglianze economico-sociali, anticamera della povertà e dell'esclusione sociale delle donne avverte il Banchiere Centrale. Nei Paesi avanzati, la piena uguaglianza formale tra uomini e donne è stata acquisita, ma non è così per quella sostanziale: sono ancora poche le donne ai vertici nella politica, nelle Istituzioni, nelle imprese. La quota di donne nei parlamenti è in media del 19,2 %. In Asia è pari al 18,3 % e nell'africa sub - Sahariana al 19 %. Valori solo lievemente superiori si riscontrano nei Paesi del Continente Americano e in Europa, con l'eccezione dei Paesi nordici. " Ridurre la diseguaglianza nella sfera politica può avere conseguenze positive non solo per le donne, ma per l'intera società ", ha aggiunto Tarantola. BCE: indipendenza membri Board ( Ansa ) Roma, 17 giugno All'indomani della richiesta di dimissioni del Governo italiano a Lorenzo Bini Smaghi, la Banca Centrale Europea torna ad affermare l'indipendenza e l'autonomia da qualsiasi altra Istituzione europea. '' Come il Presidente Trichet ha affermato durante la conferenza stampa del 9 giugno - dice un portavoce - tutti i membri del Comitato Esecutivo della BCE sono stati nominati per otto anni come da Trattato. Tale periodo di otto anni è in linea con quanto stabilito dallo stesso Trattato. Poste: via libera a rimborsi ( Ansa ) Roma, 17 giugno Accordo tra Poste Italiane e consumatori sui rimborsi per i disagi creati da problemi informatici a inizio mese. Le domande vanno presentate dall'1 luglio al 31 dicembre in presenza di danni documentabili subiti tra l'1 e il 10 giugno. Si potrà richiedere il rimborso consegnando le domande negli uffici postali o presso le Associazioni dei consumatori; i moduli saranno reperibili negli uffici postali, presso le sedi delle Associazioni e potranno essere scaricati dal sito Spagna: debito pubblico balza dal 55 % al 63,6 % del Pil nel 1 trimestre ( Asca - AFP ) Madrid, 17 giugno Il debito pubblico spagnolo ha toccato un nuovo massimo da 13 anni a questa parte alla fine del primo trimestre arrivando a toccare circa 680 miliardi di euro, il 63,6 % del Prodotto interno lordo rispetto al 55 % dello stesso periodo di un anno fa. E' quanto emerge dai dati diffusi dalla Banca di Spagna. Il Governo spagnolo stima che il debito continuerà a crescere fino al 68,7 % del Pil alla fine di quest'anno ma conta di riuscire a ridurre il deficit al 6 % del Pil dopo il 9,24 % del Unicredit apre ad aiuti settore privato a Grecia ( M. F. ),17 giugno

7 Unicredit apre ad aiuti settore privato a Grecia. Mentre si discute su qualunque soluzione che comporti un contributo del settore privato al pacchetto di aiuti alla Grecia, come sottolineato oggi dal portavoce del Ministro delle Finanze tedesco, Martin Kotthaus: " vogliamo una partecipazione del settore privato e vogliamo meno effetti collaterali possibile ", l'a. D. di Unicredit, Federico Ghizzoni, è aperto all'idea di un contributo del settore privato alla crisi greca e ritiene importante che Atene abbia liquidità sufficiente per rispettare i suoi impegni. Il top manager ha invitato le Autorità a decidere su un Piano di salvataggio per la Grecia e ha affermato che Banche e Compagnie assicurative potrebbero fare la loro parte. " Finora non abbiamo ricevuto richieste ", ha comunque detto il banchiere, ieri sera a Vienna in dichiarazioni embargate a oggi, aggiungendo di non sapere cosa emergerà dalle discussioni. In ogni caso, se si parla di un riscadenziamento del debito su base volontaria " credo che il settore privato Banche e Assicurazioni, potrebbe considerare una proposta di questo tipo. Non sono in principio contrario a un coinvolgimento del settore privato ", ha ribadito Ghizzoni secondo cui un " haircut " del debito porterebbe a " un massacro di Irlanda e Portogallo e forse altri Paesi ". A oggi Unicredit ha soltanto circa 800 milioni di euro di esposizione alla Grecia su un totale dell'attivo di miliardi di euro. Per l'a. D. la questione riguarda di più l'impatto che un eventuale collasso della Grecia potrebbe avere sul resto d'europa. Ghizzoni ha infine confermato che gli utili di Unicredit continueranno a migliorare quest'anno e che il Core Tier 1 salirà rispetto al 9,1 % di fine marzo. Le richieste di prestiti sono in recupero, con i volumi di impieghi di aprile in rialzo del 7 % rispetto a volumi stabili in Austria. Piazza Cordusio ha bisogno di " un paio d'anni di lavoro intenso per raggiungere quello che vogliamo raggiungere " in Italia. " Ma il trend è positivo, e anche maggio va meglio di aprile ". Tuttavia, i tassi dei non - performing loan sono in leggera crescita, a fronte di un calo in Austria e Germania. " Il problema è che il costo del rischio ( in Italia ) è ancora alto rispetto a qualche tempo fa. E' soprattutto lì che dobbiamo lavorare ", ha chiarito Ghizzoni, attento alle discussioni sul capitale addizionale che potrebbe essere richiesto alle Banche ritenute di importanza sistemica. Non è soltanto una questione di capitale, ma anche di come trattare gli strumenti ibridi e i buffer anticiclici. " E questa è anche la ragione per cui non vogliamo procedere a un aumento di capitale adesso. Il nostro livello di capitale è molto alto ", ha concluso Ghizzoni. Il Comitato di Basilea potrebbe decidere a luglio di innalzare il buffer di capitale necessario per alcune Banche sistemiche dal 2,5 % precedentemente enunciato fino al 3 %. Non è ancora chiaro quali Banche verranno ritenute sistemiche e se vi saranno diversi livelli di Banche sistemiche ( locali, globali ). La notizia potrebbe avere un impatto leggermente negativo su quelle Banche, come per esempio Unicredit e Intesa Sanpaolo, che potrebbero rientrare all'interno della categoria " sistemiche ". Stamani a Piazza Affari il titolo Unicredit recupera ben il 3,98 % a 1,517. Per M F potrebbe tornare in auge l'ipotesi di accorpare le attività di Asset Management di Unicredit racchiuse in Pioneer con Eurizon, società che fa capo a Intesa Sanpaolo. Pioneer ha infatti deliberato di distribuire alla controllante una parte consistente delle riserve disponibili per oltre 270 Milioni di euro, in aggiunta al dividendo. La manovra potrebbe essere interpretata non solo con l'obiettivo di gestire al meglio la liquidità di Gruppo, ma anche come propedeutica a qualche operazione straordinaria come una fusione tra Pioneer e Eurizon. Banche: Mussari, Basilea 3 non modifichi ponderazione crediti a Pmi ( Asca ) Castel Monastero (SI), 17 giugno '' Abbiamo fatto in modo unitario, cosa rarissima '', ABI, Confindustria e altri, una sola richiesta per la normativa di Basilea 3: '' Il credito alle Pmi sotto Basilea 3 deve avere la stessa ponderazione che ha sotto Basilea 2 ''. Lo ha detto Giuseppe Mussari, Presidente dell'abi, intervenendo all'assemblea di Confindustria di Siena. Le Banche italiane, ha ricordato Mussari, vivono di '' credito '' mentre altre hanno ''attivi patrimoniali di altra natura '' e proprio in virtù di questo '' i nostri attivi sono più bassi in proporzione ''.

8 Però, sottolinea, '' noi non vogliamo essere penalizzati dalle nuove norme sull'assorbimento del credito delle Pmi. Il credito alle Pmi sotto Basilea 3 deve avere la stessa ponderazione che ha sotto Basilea 2. Se cambia la ponderazione posso fare meno credito, la mia redditività del patrimonio, già oggi non brillante, diminuisce ulteriormente e allora sarò tentato di utilizzarlo per altra roba. E' una lotta impari - ha concluso - ma una lotta per continuare a fare il nostro mestiere ''. Grecia: dal 1980 un lungo elenco di crisi del debito sovrano ( Asca ) Roma, 17 giugno Le crisi dei debiti sovrani esistono da ben prima del capitalismo. Tra il 1200 e il 1400 Inghilterra, Spagna, Portogallo, Prussia e Francia a più riprese si resero inadempienti. A metà del 1300 Edoardo III non rimborsò i prestiti ottenuti dai banchieri fiorentini provocando il caos sui mercati italiani. Negli ultimi due secoli poi è molto ricco l'elenco dei default degli Stati sovrani con effetti più o meno catastrofici per il sistema finanziario globale. La crisi greca ad una analisi superficiale non è altro che un nuovo capitolo nella copiosa storia dei fallimenti e delle inadempienze dei Governi. In realtà l'economia globale rischia un altro caso Lehman Brothers. Negli ultimi 20 anni dello scorso millennio i default degli Stati sono stati numerosi nonostante tra gli economisti quel periodo venga definito '' la grande moderazione ''. Le Banche Centrali avevano sconfitto l'inflazione, lo sviluppo tecnologico, i processi di deregolamentazione commerciale e finanziaria si riteneva avessero creato un tessuto economico più flessibile e adattabile agli alti e bassi dei cicli. Le crisi finanziarie possono assumere sembianze diverse ma hanno sempre tratti e origini comuni. La differenza è l'ampiezza e la capacità di contagio. In questa ottica la Grecia assume un significato particolare, che va ben oltre i 330 miliardi di euro di debito pubblico. Per molti mesi si è ascoltato che l'economia greca pesa solo per il 4 % di quella dell'area euro, dunque con effetti limitati. Ma anche nel 2008 quando esplose la crisi dei mutui subprime molti esperti, con il Presidente della FED Ben Bernanke in prima fila, sostenevano che il fenomeno sarebbe stato circoscritto e non avrebbe pesato sul sistema economico e finanziario, salvo poi arrivare al crac da 500 miliardi di Lehman Brothers e alla corsa al salvataggio delle Banche che è costata il 27 % del Pil di Europa e Stati Uniti caricandolo sulle spalle dei contribuenti. Restando agli ultimi 20 anni, nel 1989 la crisi finanziaria travolse la Norvegia e nei primi anni '90 crollo gran parte del sistema bancario di Svezia e Finlandia a causa della caduta della domanda di beni e servizi della Russia. Sempre alla fine degli anni '80 negli Stati Uniti fallirono oltre Casse di Risparmio. Nel 1994 esplose la crisi messicana con un danno da 50 miliardi di dollari. Tra il 1997 e il 1998 la crisi si è abbattuta sui Paesi emergenti Asiatici. Tailandia, Corea del Sud, Malesia e Indonesia hanno sperimentato la fuga di capitali esteri. Nel 1998 il Governo Russo si dichiarò inadempiente provocando tra l'altro il collasso dell'hedge Fund LTCM che obbligò la Federal Reserve a organizzare una operazione di salvataggio. La crisi del debito sovrano ha toccato anche Equador e Pakistan alla fine degli anni '90 mentre una crisi valutaria scosse il Brasile. L'Argentina ha sperimentato due crisi finanziarie che hanno paralizzato l'economia del Paese a distanza di 10 anni. Altre pesanti crisi finanziarie hanno travolto l'ucraina nel 2000, la Turchia nel 2001 e ancora il Brasile nel In anni più recenti crisi di debito e finanziarie hanno toccato Estonia, Lettonia, Dubai, Nuova Zelanda. Il caso greco però è diverso dagli altri e con potenziali rischi superiori alle crisi degli ultimi 20 anni. Intanto il livello di interconnessione tra debito pubblico e sistema finanziario non ha precedenti. E poi Atene non dispone dello strumento di svalutare la propria valuta, dunque non può monetizzare il debito pubblico trasferendo ricchezza dai creditori al Governo in cambio di una spinta al rialzo dell'inflazione.

9 E' un metodo di vecchia data che oggi non può funzionare. Se la Merkel non abbandona il recente populismo il rischio non sarà limitato ai greci ma metterà in dubbio la stessa sopravvivenza dell'euro. Dal sito di YAHOO.Finanza, 18 giugno 2011 Fiat - Fiom: Palombella ( Uilm ), Pomigliano è un ottimo Accordo ( Asca ) Torino, 18 giugno '' Siamo fiduciosi sulle decisioni che il Tribunale vorrà disporre il 16 luglio. Noi riteniamo di aver sottoscritto un ottimo Accordo con Fiat per la NewCo di Pomigliano, apprezzato anche dal voto dei Lavoratori interessati, e con la nostra memoria difensiva presentata in sede processuale abbiamo rappresentato le buone ragioni di un'intesa e la realtà dei fatti ''. Lo ha dichiarato Rocco Palombella, segretario generale della Uilm dopo l'udienza svoltasi questa mattina a Torino sul ricorso Fiom contro la NewCo di Pomigliano. '' Nel corso del dibattimento - aggiunge il segretario nazionale della Uilm, Eros Panicali che assieme al legale Filippo Maria Giorgi, che era presente al processo - abbiamo ascoltato dallo stesso magistrato del lavoro delle riflessioni incoraggianti, come quella che il Contratto Aziendale Fiat, considerato di primo livello, è legittimo in quanto applicato anche in aziende come le Poste Italiane e le Ferrovie dello Stato ''. Fiat - Fiom: Giudice 'apre' ai Contratti di 1 livello, sentenza a luglio ( Asca ) Torino, 18 giugno '' Il Contratto Aziendale di primo livello non è illegittimo ''. Il giudice del lavoro di Torino offre un assist inatteso alla Fiat, per un giudice considerato pro - Fiom a causa delle sue precedenti decisioni, nel corso del processo voluto dai metalmeccanici Cgil contro la NewCo di Pomigliano. Indipendentemente dal giudizio sul merito della causa, nel suo obbligatorio tentativo di conciliazione Vincenzo Ciocchetti spiega bene come la pensa, ricordando che gli Accordi di primo livello vengono applicati senza problemi sia alle Poste che alle Ferrovie. Sarebbe preoccupante - ha detto - se ciò riguardasse un'azienda di 20 Dipendenti ( per gli effetti dispersivi delle intese ), ma in questo caso, ha sottolineato riferendosi alla Fiat, siamo su tutt'altro piano ''. La causa sarà decisa probabilmente il 16 luglio. Ciocchetti ha infatti rinviato il processo a quella data per approfondire gli eventuali profili di antisindacalità dell'accordo che ha dato vita alla Fabbrica Italia Pomigliano e poi decidere su tutte le questioni, a cominciare da quella di incompetenza territoriale sollevata dalla Fiat. Una udienza lunga quella di oggi, dalle 10 alle 15,30 senza interruzioni se non per due brevi camere di consiglio, che è entrata già nel vivo della questione anche con uno scambio di interventi piuttosto vivace tra le Parti. Secondo la Fiom, la costituzione della FIP avrebbe violato la legge sul trasferimento di azienda e la Fiat sarebbe stata obbligata a mantenere i diritti acquisiti dei Lavoratori. In dettaglio non vi sarebbe soluzione di continuità tra FGA ( Fiat Group Automobiles ) e FIP ( Fabbrica Italia Pomigliano ). '' FIP fu un'invenzione dell'ultimo momento '' ha sostenuto il legale della Fiom Piergiovanni Alleva: la società fu costituita nel luglio del 2010 '' quando si accorsero ( in Fiat, ndr ) che non bastava uscire da Confindustria per tagliare il cordone ombelicale con il Contratto dei metalmeccanici del E' indiscutibile e dato per scontato da tutti gli osservatori, che il ricorso alla NewCo, una per sito produttivo - ha sostenuto Alleva - ha per Fiat una sola motivazione: rompere con la Contrattazione Collettiva Nazionale metalmeccanica e fare fuori la Fiom ''.

10 La strategia processuale della Fiom ha anche puntato a individuare i punti di continuità tra Fiat e FIP, in particolare sottolineando che la nuova organizzazione delle linee per il nuovo impianto napoletano fu decisa e realizzata da Fiat. '' La nostra volontà era quella di creare una fabbrica completamente nuova '', ha replicato il responsabile delle relazioni industriali della Fiat, Paolo Rebaudengo, in udienza: '' Non potevano partire da un prato verde, come fu a Melfi '' ha aggiunto poi, indicando l'impegno di 300 milioni di euro per rinnovare l'impianto. E ha ribadito: '' Queste vetture potevano essere prodotte in un altro stabilimento e in un altro Paese ''. Prima di entrare nel vivo del dibattimento, il giudice ha effettuato il tentativo di conciliazione come prevede la procedura, suggerendo alla Fiom la firma dell'accordo '' con la riserva di adottare le iniziative del caso ove si ritenga la sussistenza di violazioni costituzionali di legge o delle prerogative sindacali ''. Sono Accordi che non possiamo firmare, ha replicato in sintesi il segretario generale della Fiom Maurizio Landini che al termine dell'udienza si dichiara comunque soddisfatto: '' Sta procedendo come pensavamo - ha detto Landini, presente al processo a Torino -. Il tentativo della Fiat di rinviare e di spostare la sede non ha avuto effetto ''. Ma anche l'azienda si mostra fiduciosa, il legale del Lingotto, Raffaele De Luca Tamajo sottolinea come il giudice abbia riconosciuto la legittimità delle intese di primo livello '' sembrerebbe salvare gli Accordi '', ha dichiarato, '' anche se si dovrà verificare se possono sorgere profili di possibili lesioni del Sindacato. Il giudice - ha aggiunto - ha invitato le Parti a discutere di questo ''. Al processo, al quale Fim - Uilm - Fismic e Ugl hanno partecipato con un intervento di adesione autonomo per sostenere l'interesse degli iscritti e dei Lavoratori alla validità dell'accordo, erano presenti i segretari nazionali di Fim e Uil, Bruno Vitali e Eros Panicali e il segretario generale Fismic Roberto Di Maulo, oltre a numerosi sindacalisti torinesi. Bankitalia: da crisi nessun taglio salari ( Ansa ) Roma, 18 giugno La crisi economica ha portato riduzione degli organici e delle ore di lavoro, ma nessun taglio agli stipendi. Messe alle strette dal calo della domanda, le imprese italiane hanno infatti reagito tagliando i costi dove possibile, ma non intaccando, nella maggior parte dei casi, i salari dei Dipendenti. E' quanto emerge da uno studio pubblicato dai ricercatori di Bankitalia, secondo cui gli stipendi dei Lavoratori sono per gli imprenditori italiani praticamente intoccabili. Banche: BCC Toscana, + 7,29 % impieghi e + 3,37 % raccolta diretta 2010 ( Asca ) Firenze, 18 giugno Al 31 dicembre scorso gli impieghi alla clientela erogati dalle Banche di Credito Cooperativo della Toscana a sostegno delle economie locali sono saliti a 9,68 Miliardi di euro, con un incremento del 7,29 % rispetto al 2009, di 3 punti percentuali superiore al resto del sistema bancario e pari ad una quota di mercato dell'8 %. I dati emergono dall'assemblea Annuale della Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo, per l'approvazione del bilancio Il neo Presidente Florio Faccendi, in carica da tre settimane, ha illustrato ai rappresentanti delle 30 Banche Associate i dati del movimento regionale. La raccolta diretta ha raggiunto i 10,58 Miliardi di euro, con un incremento del + 3,37 %, ed è pari ad una quota di mercato regionale del 10 %. L'utile netto consolidato è stato di 18 milioni di euro.

11 In aumento anche il numero di filiali ( oggi 300 con un + 4,6 % ), i Dipendenti ( 2.450, con un + 3,7 % ) e soprattutto i soci (superano ormai quota ) ed i clienti ( ). Il Movimento del Credito Cooperativo si conferma come terza realtà del sistema bancario regionale. '' Nonostante la crisi che interessa l'intero sistema bancario - ha detto Faccendi - e pur nelle difficoltà del 2010, le BCC non hanno mai smesso di erogare credito alle Piccole imprese ed alle famiglie, confermando il loro ruolo di Banche locali a sostegno dello sviluppo dell'economia reale dei nostri territori. Il rapporto sofferenze / impieghi è sì salito al 4,69 %, ma - ha sottolineato - questo è il costo della coerenza, il prezzo da pagare per l'impegno confermato a supporto delle nostre comunità ''. Conti Pubblici: Anci, Patto Comuni - Regioni - Stato per gli investimenti ( Asca ) Roma, 18 giugno '' E' da tempo che l'anci si oppone ai tagli lineari e chiede una rimodulazione del Patto di stabilità, in modo che gli Enti virtuosi vengano premiati. Finalmente anche il Governo sembra accorgersi di questa necessità. Noi oggi diciamo che i criteri di virtuosità devono essere condivisi tra i Comuni e il Governo. Senza un tavolo condiviso questa discussione non può partire ''. Lo afferma il Vice Presidente dell'anci Graziano Delrio, nel corso del Consiglio Nazionale che a Ischia ha approvato una piattaforma delle proposte dell'anci per l'individuazione dei criteri di virtuosità dei Comuni e dei premi agli amministratori capaci. '' Tra i parametri che proponiamo di considerare - spiega Delrio - c'è l'andamento del rapporto tra spesa corrente e spesa per investimenti, tra spesa del personale e totale delle entrate, la capacità di riscossione delle entrate proprie, la capacità di partecipazione al recupero dell'evasione fiscale. Ma anche la corrispondenza e la coerenza fra la programmazione e la realizzazione degli interventi programmati e capacità di spesa, anche dei fondi europei ''. Nei parametri proposti da Anci c'è poi anche la raccolta differenziata, l'utilizzo delle energie rinnovabili, la gestione associata dei piccoli Comuni. '' L'obiettivo a cui puntiamo - spiega Delrio - è che per il 2012 la virtuosità venga premiata, e i risparmi del comparto restino ai Comuni ''. Una volta monitorati questi parametri, Anci propone di premiare gli amministratori virtuosi '' con lo sblocco dei residui in conto capitale, la riduzione degli obiettivi di finanza pubblica, maggiore autonomia nel turn over del Personale, possibilità di aumentare le aliquote Irpef e premi nella redistribuzione del fondo di riequilibrio ''. '' Sarebbe - conclude Delrio - un modo intelligente e finalmente concreto per dare attuazione al tema della premialità ''. Manovra: Bonanni, Governo tagli 40 % stipendi dei politici ( Asca ) Roma, 18 giugno '' Il Governo non si azzardi a portare la manovra senza la riduzione almeno del 40 % degli emolumenti dei politici perchè costano quasi il doppio rispetto ai Paesi europei ''. Lo ha chiesto il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni, dal palco di Piazza del Popolo a Roma in occasione della manifestazione nazionale organizzata da Cisl e Uil sul fisco dal titolo: ''Subito la riforma fiscale, legge quadro per la non autosufficienza, lavoro e crescita''. L'Esecutivo, ha aggiunto Bonanni, '' non si azzardi a parlare senza puntare il dito sulle spese elettorali e sul finanziamento ai partiti che è cresciuto del 1112 % del costo della prima Repubblica. Avevano detto che sarebbero stati più parsimoniosi ma invece sono stati degli spudorati. Non si azzardasse il Governo a portare nella manovra altri argomenti che non siano questi ''. Fisco: Angeletti, Governo faccia riforma o meglio che non sopravviva ( Asca ) Roma, 18 giugno

12 '' Il Governo o fa sul serio una riforma fiscale che va a vantaggio del lavoro oppure non c'e' bisogna che sopravviva ''. Lo ha detto il Segretario della Uil, Luigi Angeletti, dal palco di Piazza del Popolo a Roma in occasione della manifestazione nazionale organizzata da Cisl e Uil sul fisco dal titolo: ''Subito la riforma fiscale, legge quadro per la non autosufficienza, lavoro e crescita''. '' E' inutile di discutere di politica o di equilibri politici '', ha aggiunto Angeletti, l'esecutivo deve fare '' sul serio un atto di giustizia '' e raddrizzare '' questo albero pieno di storture ''. Bpm nega mire di Paribas ( Italia Oggi.online ), 18 giugno Fari sempre accesi sulla Banca Popolare di Milano. È bastato che un quotidiano scrivesse, ieri, che l'istituto francese Bnp Paribas sarebbe interessato alla Popolare milanese ( voce seccamente smentita da Bpm in una nota, su richiesta della Consob ), per scatenare la caccia al titolo, che ieri, fin dalle prime battute, ha registrato forti scambi e una continua crescita, fino a superare il 12 %, per poi chiudere a 1,758 euro, + 12,19 %. In realtà, pochi giorni fa, alla Banca guidata da Massimo Ponzellini era stata affiancata anche Mediobanca, anche se, in quella occasione, il mercato non ci aveva creduto più di tanto. Altre voci affermano però che si starebbe anche studiando una soluzione nazionale alternativa che coinvolgerebbe Banca Popolare dell'emilia Romagna ( ipotesi rilanciata giovedì in un report di Equita sim ). Sicuramente l'operazione avrebbe molto senso per Bnp Paribas, sia perché Bpm è su quotazioni molto basse e scambia a 0,4 volte il Nav e dunque, anche con un premio corposo, si può immaginare una valutazione inferiore al Nav, sia da un punto di vista strategico. I francesi stanno infatti cercando di aumentare la loro presenza Retail e così otterrebbero circa 800 filiali. Però non ritengo che il deal sia percorribile, dal momento che non è conveniente per i dipendenti - soci di Bpm, che perderebbero il controllo della Banca e rischierebbero anche tagli al Personale», ha commentato l'analista di una primaria casa d'affari londinese. Secondo l'analista, «Fondamentale sarà vedere l'esito dell'assemblea del 25 sull'aumento di capitale e l'incremento delle deleghe da 3 a 5 indicato da Bankitalia», a cui si oppone l'associazione dei dipendenti - soci Amici della Bpm. Se quest'ultimo aspetto non verrà approvato, Via Nazionale potrebbe reagire e magari potrebbe essere valutata una soluzione italiana». Giovedì, in un report, gli analisti di Equita Sim parlavano di una possibile fusione con la Popolare dell'emilia Romagna. Considerando l'attuale struttura dell'azionariato e la governance», più che un'offerta cash, per gli analisti di Banca Imi avrebbe più chance di successo un «merger of equals» con una Popolare. In ogni modo, ricordano gli esperti, nel 2007 un'operazione con Bper è fallita, «soprattutto per problemi di governance», e «durante l'ultima conference call il management di Bpm ha minimizzato i rumors di un possibile takeover». Anche per Banca Imi il focus resterà sull'assemblea del 25 giugno. In generale, gli analisti avanzano dubbi sull'ipotesi Bnp Paribas, mentre, nonostante tutto, ritengono più plausibile quella di Banca Popolare dell'emilia Romagna; ma almeno fino a ieri, ha prevalso la speculazione di breve. Per quanto riguarda le ipotesi di una soluzione di sistema, ovvero l'intervento di altre banche Popolari nel capitale di Bpm, per gli analisti sono più plausibili ma è ancora prematuro scommettervi, anche perché alcune Popolari sono nel mezzo di ricapitalizzazioni e dovrebbero mettere nuovamente mano al capitale per sottoscrivere l'aumento di Bpm e in aggiunta non è ancora chiaro cosa possa emergere dal clean up del portafoglio impieghi», concludono gli esperti.

13 La CIG rinvia le ferie ( Italia Oggi.online ), 18 giugno di Daniele Cirioli La crisi aziendale proroga il termine di versamento dei contributi sulle ferie maturate e non fruite. Infatti, in presenza di concessione di CIG, Ordinaria o Straordinaria e anche in Deroga, il termine per l'adempimento contributivo, ordinariamente fissato al diciottesimo mese successivo all'anno solare di maturazione delle ferie, è da ritenersi sospeso per un periodo di durata pari a quello del «legittimo impedimento». Lo chiarisce il Ministero del Lavoro nell'interpello n. 19/2011 di ieri, in risposta a un quesito dei consulenti del lavoro. Il Ministero inoltre precisa che la CIG a zero ore consente al datore di lavoro di posticipare il periodo di ferie a dopo la sospensione dell'attività produttiva, mentre una simile sospensione non è possibile nelle ipotesi di CIG parziale. Tre i quesiti formulati dai consulenti. Il primo chiede di sapere se è possibile, per il datore di lavoro, di fruire immediatamente degli ammortizzatori sociali ( CIG, Ordinaria, Straordinaria e in Deroga ), posticipando a ciascun Lavoratore coinvolto il godimento delle ferie annuali residue, già maturate alla data di richiesta della CIG. Il secondo quesito chiede se il datore di lavoro autorizzato alla CIG sia comunque tenuto a concedere ai Lavoratori le due settimane di ferie, previste come minimo legale ( D. Dgs. n. 66/2003 ), nel corso dell'anno di maturazione. Infine, il terzo quesito chiede di sapere se, in presenza di CIF sia possibile differire il pagamento dei contributi relativi alle ferie non fruite. Sui primi due quesiti il Ministero ritiene che, in caso di sospensione totale dell'attività lavorativa, ovvero nell'ipotesi di CIG a zero ore, non sussiste il presupposto della necessità del recupero delle energie psicofisiche cui è preordinato il diritto alle ferie. Pertanto, l'esercizio del diritto di fruizione delle ferie, sia con riferimento a quelle già maturate sia a quelle infrannuali in corso di maturazione, può essere posticipato al momento della cessazione dell'evento sospensivo ( CIGS ) e che coincide con la ripresa dell'attività produttiva. Il Ministero, inoltre, ritiene che le stesse necessità imprenditoriali non giustificano invece l'eventuale differimento di concessione delle ferie, residue e infrannuali, nelle ipotesi di CIG parziale in quanto, in queste ipotesi, va comunque garantito al Lavoratore il ristoro psico - fisico correlato all'attività svolta, anche se in misura ridotta. Infine, relativamente al terzo quesito ( possibilità di differire il versamento dei contributi dovuti per le ferie non godute, il cui termine ordinario è fissato al diciottesimo mese successivo all'anno solare di maturazione delle ferie o all'eventuale più ampio termine contrattualmente previsto ), il parere del Ministero si basa sulle indicazioni dell'inps ( messaggio n /2006 ), in base alle quali se si verificano ipotesi peculiari d'interruzione temporanea della prestazione di lavoro per cause previste da disposizioni di legge, quali per esempio malattia, maternità nonché concessione di CIG ( Ordinaria, Straordinaria e in Deroga ), nel corso dei 18 mesi, il termine per l'adempimento contributivo è da ritenersi sospeso per un periodo di durata pari a quello del legittimo impedimento. Il TFR di maggio a quota 1,88 % ( Trend.online ), 18 giugno di Bruno Toniolatti Studio Associato Paoli A maggio il coefficiente di rivalutazione del Trattamento di Fine Rapporto è 1, L'indice dei prezzi al consumo calcolato dall'istituto Nazionale di Statistica, con esclusione del prezzo dei tabacchi lavorati, è al valore di 102,5. Nel mese di aprile, lo ricordiamo, lo stesso indice era stato calcolato al valore di 102,4. Abbiamo pertanto un + 0,1 rispetto al mese precedente. Tramite i dati resi noti ieri dall'istituto di Statistica è possibile calcolare il dato del Trattamento di Fine Rapporto, introdotto dalla legge n. 297/82. Il calcolo viene fornito mensilmente per permettere di rivalutare le somme accantonate al 31 dicembre dell'anno precedente, nel caso di cessazione di rapporti di lavoro e/o conteggi in sede di bilanci infrannuali.

14 Secondo quanto stabilito dal codice civile ( articolo 2120 ) il Trattamento di Fine Rapporto accantonato al termine di ogni anno deve essere rivalutato mensilmente sommando due elementi: Esempio di calcolo TFR. Un Dipendente ha cessato il rapporto di lavoro il 31 maggio La sua situazione è: - TFR maturato al euro ,00 imponibile previdenziale anno 2011 euro 8.000,00 - TFR maturato nell'anno 2011 euro 592,59 Pertanto la sua liquidazione, al lordo delle imposte sarà: TFR al euro ,00 +rivalutazione ( 1, % di ) euro 472,25 + TFR maturato nell'anno 2011 euro 592,59 + ritenuta previdenziale ( 0,50 % su 8000 ) euro 40,00 totale euro ,84 L'indice utile al calcolo del coefficiente TFR del mese del mese di giugno 2011 sarà comunicato dall'istat il prossimo 14 luglio e sarà pubblicato su ItaliaOggi venerdì 15 luglio. Dal sito di YAHOO.Finanza, 19 giugno 2011 Le Banche britanniche fuggono dalla zona euro su timori Grecia ( Borsainside ), 19 giugno Le Banche Britanniche, tra cui Barclays e Standard Chartered, stanno fuggendo dalla zona euro per paura che un default della Grecia scateni una crisi simile a quella causata dal collasso di Lehman Brothers. Lo scrive oggi il "Sunday Telegraph". Secondo delle indiscrezioni raccolte dal quotidiano il settore bancario del Regno Unito avrebbe ridotto drasticamente l'ammontare dei prestiti non garantiti messi a disposizione delle Banche della zona euro e potrebbe causare in questo modo un nuovo credit crunch nel sistema bancario europeo. Standard Chartered avrebbe ritirato negli ultimi mesi decine di miliardi di sterline dal mercato del credito interbancario della zona euro e ridotto la sua esposizione complessiva durante le recenti settimane di due terzi a causa dei crescenti timori sulle finanze delle altre Banche europee. Anche Barclays avrebbe ridotto la sua esposizione negli ultimi mesi, i suoi dirigenti sarebbero sempre più preoccupati a causa della situazione delle Banche che sono particolarmente esposte ai Paesi che presentano una precaria condizione dei conti pubblici: Grecia, Irlanda, Spagna, Italia e Portogallo. BCE: è stato un errore non consultare prima Bini Smaghi ( AGI ) Roma, 19 giugno " E' comprensibile che gli altri Paesi europei considerino eccessivo avere due italiani ai vertici della BCE: il vero errore è stato non consultare Lorenzo Bini Smaghi per accertare se era disponibile a dimettersi a fronte della Presidenza di Mario Draghi ". E' quanto ha affermato l'ex Commissario Europeo, Mario Monti, intervistato su Rai 3 da Lucia Annunziata.. Manovra: Confindustria, coesione politica su Piano Tremonti ( AGI ) Roma, 19 giugno

15 " A fronte del grave deterioramento della situazione finanziaria internazionale, Confindustria ribadisce che occorre la massima coesione della maggioranza e di tutte le forze politiche per dare attuazione al Piano di rientro dei conti pubblici predisposto dal Ministro dell'economia ". E' quanto si legge in una nota di Viale dell'astronomia. " Il Piano - si aggiunge -, che prevede che inizi adesso un percorso verso il pareggio di bilancio nel 2014, è stato approvato dal Parlamento Italiano. L'Unione Europea lo ha avvallato con la raccomandazione che vengano corrette tempestivamente eventuali deviazioni. E' essenziale che l'italia mantenga fede agli impegni che si è assunta nei confronti della Comunità Internazionale. La credibilità e l'efficacia del Piano di rientro saranno tanto maggiori quanto più incisive saranno le misure per la crescita, lungo le linee già previste nel Piano Nazionale per le Riforme ". Dal sito di YAHOO.Finanza, 20 giugno 2011 Fisco: Montezemolo, no riforma con attuale livello deficit ( AGI ) Padova, 20 giugno Anche per il Presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo non è possibile fare una riforma fiscale di fronte a un deficit come quello che c'è nel nostro Paese attualmente. " Oggi - ha detto Montezemolo a Padova - non si può pensare di fare una riforma fiscale in deficit sul debito, quindi non ci sono le condizioni, così come sono le cose, per ridurre le tasse ". Fisco: Brunetta, riforma dopo Consiglio Europeo ( Asca ) Torino, 20 giugno Dopo il Consiglio Europeo di fine settimana verrà approvata la manovra e la riforma fiscale. Lo ha detto il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta a margine dell'assemblea dell'unione Industriale di Torino. '' Ieri - ha detto Brunetta - è partita un'onda di rilancio dell'azione della maggioranza e del Governo, che avrà domani al Senato con il discorso del presidente del Consiglio una sua prima tappa ''. Ma una tappa importante di questa ''onda verde'', ha detto Brunetta, sarà anche il Consiglio Europeo '' che sancirà le regole di comportamento dei vari dei Governi e vedrà l'italia assolutamente coerente con gli impegni presi. Da dopo il Consiglio europeo - ha aggiunto - ci sarà una sorta di mese del rilancio dell'azione di Governo, che dovrà contemplare contemporaneamente la manovra per il , ma anche la riforma fiscale, vale a dire l'avvio dell'approvazione della delega fiscale con la tempistica della stessa ''. Grecia: Casa Bianca, crisi gioca contro la ripresa ( AGI ) Washington, 20 giugno La crisi greca ha provocato un " vento contrario " alla ripresa economica globale ma gli Stati Uniti ritengono che l'europa lavorando con Atene possa risolvere la situazione. Lo ha detto il portavoce della Casa Bianca Jay Carney. I Ministri dell'eurozona hanno dato alla Grecia due settimane di tempo per approvare le misure di austerità, dopo daranno il via libera alla tranche di 12 miliardi di prestito. Juncker, l'italia non è in pericolo ( Ansa ) Lussemburgo, 20 giugno '' Credo che l'italia non sia in pericolo '': lo ha detto oggi il Presidente dell'eurogruppo, Jean-Claude Juncker, che nei giorni scorsi parlato del rischio contagio della crisi greca anche per Paesi ad elevato debito pubblico come il Belgio e l'italia. '' Non credo che domani Italia e Belgio debbano tremare.

16 Ho solo voluto mettere in guardia contro azioni imprudenti che possano scatenare reazioni irrazionali da parte dei mercati '', ha spiegato. Banche europee ancora impreparate a un default di Atene ( Wall Street Italia ) Roma, 20 giugno E' trascorso ormai un anno dall'approvazione del primo Piano di aiuti alla Grecia, eppure secondo gli investitori le Banche europee non hanno ancora aumentato sufficientemente il capitale per poter far fronte agli effetti negativi di un possibile default del debito, riporta Bloomberg. Anche se gli Istituti europei hanno ridotto la loro esposizione sul Paese ellenico del 30 %, a $ 136,3 miliardi, non rinnovando i prestiti e riducendo il valore dei titoli in portafoglio, avrebbero ancora circa $ miliardi legati all'irlanda, al Portogallo, alla Spagna e all'italia, secondo i dati della Banca dei Regolamenti Internazionali ( BRI ). " La situazione del debito della Grecia, ha tutte le carte in regola per creare una catastrofe nel sistema bancario europeo ", ha detto a Bloomberg Neil Phillips, fund manager di BlueBay Asset Management PLC a Londra. " Il default della Grecia e il processo di contagio porterebbe delle conseguenze a dir poco spaventose, che ora le Banche non sono pronte a fronteggiare ". Banco Popolare: ceduta Banca in Repubblica Ceca. plusvalenza 12 Mln ( Asca ) Roma, 20 giugno In data odierna, in seguito all'ottenimento delle autorizzazioni da parte della Banca Centrale della Repubblica Ceca e all'approvazione da parte del Consiglio di Gestione del Banco Popolare, è stata realizzata la cessione dell'intero capitale sociale di Banco Popolare Ceska Republika ad una società controllata da Fondi di Private Equity gestiti da AnaCap Financial Partners LLP, ad un prezzo pari a circa 48 milioni di euro. L'operazione consentirà al Banco Popolare di conseguire una plusvalenza netta pari a circa 12 milioni di Euro e un impatto positivo di 2 bps sul Core Tier 1 Ratio. Banco Popolare Ceska Republika, acquisita nel 2007, ha un patrimonio netto di circa 37 milioni di Euro e dispone di una struttura operativa di circa 100 Dipendenti e 7 filiali. Lo comunica una nota di Banco Popolare. Mps: via aumento capitale,- 2,59 % in Borsa ( Ansa ) Roma, 20 giugno Il titolo Mps ha perso il 2,59 % a Piazza Affari oggi nel primo giorno dell'aumento di capitale da 2,15 Miliardi, in una giornata comunque di forte debolezza per il listino ( Ftse / Mib - 2,0 1% ). Intanto dal prospetto informativo e' emerso che l'istituto senese ha in corso un contenzioso da 1,08 Miliardi di euro con il Fisco in relazione a operazioni di trading su azioni perfezionate a cavallo dello stacco dei dividendi e di operazioni di pronti contro termine su obbligazioni estere. Unicredit: 200 a rischio esternalizzati ( Ansa ) Roma, 20 giugno Per 200 Lavoratori delle società consortili Unicredit si potrebbe aprire la via dell'esternalizzazione con il passaggio a una nuova società in Joint Venture tra la stessa Unicredit e la Hwelett & Packard, a cui '' conferire le attività e le centinaia di Lavoratori del servizio SSC ( Shared Service Center ) ''. Lo fa sapere il Sindacato Dircredito, esprimendo preoccupazione per l'ipotesi che ciò preluda al trasferimento anche di altri Dipendenti delle società consortili ( nel complesso ). CreBerg: ceduta a B.co Popolare partecipazione in Efibanca ( Trend.online ) di Alberto Susic

17 Nella seduta odierna il Consiglio di Amministrazione del Credito Bergamasco ( Gruppo Banco Popolare ) ha approvato il trasferimento al Banco Popolare dell interessenza detenuta in Efibanca rappresentata da n azioni ( pari al 6,097 % del capitale sociale - 6,305 % al netto di n azioni proprie detenute da Efibanca ). Tale deliberazione fa seguito al parere favorevole già espresso sul punto nella riunione consiliare dello scorso 20 gennaio con la conseguente nomina - congiuntamente alla Capogruppo - di Equita SIM quale advisor indipendente incaricato di fornire una valutazione circa la partecipazione oggetto di trasferimento. Detto trasferimento - già approvato per quanto di competenza dal Consiglio di Gestione della Capogruppo nella seduta dello scorso 14 giugno - è propedeutico alla fusione per incorporazione di Efibanca in Banco Popolare mediante procedura semplificata ai sensi dell art del Codice Civile e rientra nell ambito di un processo di omogeneizzazione delle metodologie operative e dei processi di controllo e di gestione dei rischi riferiti all attività Corporate, nonché di razionalizzazione e semplificazione societaria del Gruppo Banco Popolare. Per quanto concerne Credito Bergamasco, la cessione dell interessenza in Efibanca consente alla Banca di dismettere una partecipazione non funzionale alla propria attività bancaria sul territorio di pertinenza, focalizzando ulteriormente il capitale sul core business aziendale. A seguito della determinazione del valore economico di Efibanca SpA da parte di Equita SIM e della conseguente valorizzazione della quota oggetto di trasferimento in un range compreso tra 26,4 e 26,9 milioni di euro, il Consiglio di Amministrazione del Credito Bergamasco ha deliberato di cedere n azioni di Efibanca per un importo complessivo di 26,6 milioni di euro ( sostanzialmente in linea con il patrimonio netto pro-quota Creberg di Efibanca al 31 marzo 2011 ), realizzando una plusvalenza lorda di circa euro rispetto al valore di carico della partecipazione al 31 marzo Bpm: mandato a legali per intraprendere iniziative giudiziarie riguardo ad articoli di stampa ( Finanza.com ), 20 giugno La Banca Popolare di Milano, in un comunicato diffuso pochi minuti fa informa che, a seguito della decisione del CdA del 14 giugno scorso e acquisite le valutazioni dei propri legali, ha dato mandato ai legali stessi di intraprendere le opportune iniziative giudiziarie a tutela dei propri interessi in relazione all articolo apparso in data 11 giugno scorso su Il Giornale a firma di Nicola Porro. La Bpm, secondo quanto riportato dal comunicato, sta altresì procedendo ad analoghe valutazioni con riferimento all articolo apparso su Il Sole 24 Ore di ieri a firma di Luigi Zingales. Bpm valuta azioni legali, Sindacati contro incremento deleghe ( Bluerating.it ) Milano, 20 giugno Bpm ancora sotto i riflettori col titolo in calo del 7 % abbondante a 1,631 per azione sul finale di seduta, dopo che una nota dell'istituto ha annunciato di aver dato mandato ai propri legali di intraprendere le opportune iniziative giudiziarie a tutela dei propri interessi in relazione all'articolo apparso in data 11 giugno scorso su Il Giornale, a firma di Nicola Porro e di stare altresì procedendo ad analoghe valutazioni con riferimento all'articolo apparso su Il Sole 24 Ore del 19 giugno scorso, a firma dell'editorialista Luigi Zingales. Intanto i Sindacati di Bpm in un comunicato congiunto Fabi, Fiba, Fisac e UILCA giudicano gravi e false le affermazioni riportate da un recente articolo di stampa relativo ad un interesse da parte di Bnp Paribas per l'istituto e ribadiscono la necessità di partecipare in massa alla prossima Assemblea del 25 giugno, dando un grande segnale di appartenenza e difesa al nostro modello

18 unico di Cooperativa esercitando un voto convinto all'ipotesi di modifica dell'art. 13 ( incremento delle deleghe da tre a cinque ) in linea con quanto già espresso nell'ultimo comunicato dell'associazione Amici della Bpm. Bpm più giù dopo smentita della Popolare Emilia Romagna ( Trend.online ), 20 giugno La Popolare di Milano estende il ribasso in Borsa dopo la smentita della Popolare Emilia Romagna. BPER ha detto stamani di non avere " allo studio operazioni di carattere straordinario con la Banca Popolare di Milano ". Al momento il titolo Bpm lascia sul terreno il 7,34 % a 1,629, mentre BPER segna una flessione del 2,65 % a 7,34. La scorsa settimana, a partire da un report pubblicato da Equita anticipato da MilanoFinanza.it, il mercato ha iniziato a scommettere su una fusione tra i due Istituti. Secondo l'analisi di Equita la Popolare di Milano è in una situazione di criticità non tanto ( o non solo ) per i rilievi di Bankitalia, quanto perché l'entità dell'aumento di capitale ( oltre il 100 % della capitalizzazione di mercato ) e il sentiment negativo sul settore aumentano il rischio esecutivo del deal (1,2 miliardi a settembre ). Per questo la Sim non esclude una " soluzione di sistema " con il coinvolgimento delle Popolari: l'operazione sarebbe sponsorizzata da Bankitalia per diluire definitivamente i Sindacati. Secondo i calcoli di Equita anche con l'aumento delle deleghe a 5, i Sindacati manterrebbero il grip sull'assemblea perché contano su 7 mila voti oltre ai 3 mila degli ex Dipendenti ( che possono raccogliere deleghe ) contrastando la principale Associazione di soci non dipendenti ( 4 mila iscritti ). Gli analisti della Sim hanno analizzato l'impatto di una fusione con BP, UBI Banca o la Popolare Emilia Romagna e secondo loro quest'ultima è la principale candidata, in caso di un'operazione di sistema, alla fusione con Bpm in quanto, con una partecipazione all'assemblea di oltre 30 mila soci, potrebbe definitivamente relegare i Sindacati in minoranza. In un deal con la Popolare Emilia Romagna ( concambio 0,27 BPER per ogni Bpm ) gli azionisti Bpm avrebbero inoltre il maggior impatto positivo ( 27 % contro 20 % in caso di fusione con UBI Banca e con BP ). L'operazione avrebbe molto senso anche dal punto di vista industriale per entrambe le Banche. La soluzione di sistema, ovvero l'intervento di altre Banche Popolari nel capitale di Bpm, anche a Intermonte appare più plausibile ma prematura. " Le Banche Popolari sono nel mezzo di un pesante piano di ricapitalizzazione e ci sembra poco credibile che in questo momento abbiano le risorse per partecipare all'aumento di capitale di Bpm ", osserva quest'altra Sim. Equita la scorsa settimana ha comunque aggiornato il target price su Bpm da 2,5 a 2,2 ( 0,73 volte il PTE 2011, rating hold ) per tener conto della diluizione dell'aumento di capitale, che aumenta quanto più il titolo Bpm scende. Generali: bilancio sostenibile 2010, Più uso energia pulita ( AGI ) Roma, 20 giugno Generali sempre più impegnata a favore dell'eco - sostenibilità, sia nell'energia pulita, che rappresenta ora la metà dei consumi del Gruppo, sia nella definizione di " linee verdi " per gli oltre 24 miliardi di euro del patrimonio immobiliare. E' quanto risulta dal bilancio di sostenibilità 2010 di Generali che registra l'introduzione di quote crescenti di energia elettrica da fonti rinnovabili, che hanno raggiunto il 50 % del consumo totale ( 47,9 % nel 2010 rispetto al 27,3 % nel 2009 ).

19 BPER: non sono allo studio operazioni straordinarie con Bpm ( Asca ) Roma, 20 giugno '' Con riferimento alle notizie recentemente apparse sulla stampa Banca Popolare dell'emilia Romagna precisa che allo stato non sono allo studio operazioni di carattere straordinario con Banca Popolare di Milano ''. E' quanto si legge in un comunicato diffuso da BPER. Banca Etruria: al via l Offerta di Scambio, prezzo di scambio al 95 % del nominale ( Finanza.com ) Banca Etruria in una nota ha annunciato che oggi inizia il periodo di adesione all Offerta di Scambio sull intero ammontare del prestito Bpel Subordinato Lower Tier II tasso variabile callable 14/07/ ( codice Isin IT ). Mediante l adesione all Offerta l investitore potrà ottenere titoli senior a tasso fisso emessi da Banca Etruria con un rendimento più elevato rispetto a quello dei titoli esistenti ( pari a Euribor 3 mesi più 75 punti base, incrementabili successivamente al 14 luglio 2011 a 135 punti base ) e una scadenza di cinque anni, non richiamabili prima della loro naturale scadenza. Il prezzo di scambio dei titoli esistenti, ovvero il prezzo offerto per il riacquisto, e il prezzo di emissione dei nuovi titoli saranno pari al 95 % del rispettivo nominale e quindi il rapporto di scambio sarà pari ad un nuovo titolo per ogni titolo esistente. Banca Etruria acquisterà i titoli esistenti nei limiti delle obbligazioni subordinate convertibili che saranno state sottoscritte al termine dell Offerta in opzione ( in corso ). Il re - Offer Spread dei nuovi titoli sarà determinato in un range compreso tra i 240 ed i 260 punti base su base annua, successivamente alla chiusura del periodo di adesione, prevista per il prossimo 30 giugno. Banca Etruria il 14 luglio non procederà all esercizio dell opzione di rimborso anticipato dei titoli esistenti. Credito: Marcegaglia, preoccupazione nel nostro mondo ( AGI ) Biella, 20 giugno Le tensioni " molto evidenti e molto forti " sui mercati finanziari fanno temere alle imprese italiane un " credit crunch ", che potrebbe mettere a repentaglio la fase di ripresa. Lo ha rivelato la Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, nel suo intervento all'assemblea annuale dell'unione Industriale Biellese. " C'è grande preoccupazione nel nostro mondo - ha detto Marcegaglia - per il rischio di una ulteriore restrizione del credito. Basilea3: per l'abi sono necessarie alcune modifiche ( Trend.online ), 20 giugno di Pierpaolo Molinengo Regole sì, ma in sintonia con le esigenze dell economia reale. Lo chiede l industria bancaria e lo chiedono anche le imprese. Sono maturi i tempi per un impegno comune per far sì che l applicazione di Basilea 3 sia conforme alla struttura produttiva nazionale ed europea perchè così com è formulata oggi, rischia di provocare penalizzazioni per il sistema produttivo nazionale, già messo a dura prova dalla crisi.. Lo ha detto il Direttore Generale dell ABI, Giovanni Sabatini, aprendo i lavori del Convegno Basilea , appuntamento annuale dedicato dall'associazione Bancaria all evoluzione della tabella di marcia regolamentare di Basilea 3 e all analisi dell impatto della Direttiva sull economia reale.

20 Banche e imprese condividono timori e valutazioni sulle nuove misure e in maniera congiunta hanno formulato una proposta che, senza mettere in discussione l impianto della Direttiva, prevede un meccanismo di correzione che limita i rischi di una restrizione del credito per le Piccole e medie imprese, ossatura dell economia italiana ed europea. Sabatini ha così commentato l iniziativa che vede unite ABI, Confindustria, Alleanza Cooperative e Rete Imprese Italia, le rappresentanze del mondo produttivo europeo, e che prevede l introduzione di un fattore moltiplicativo - il PMI Supporting Factor - che applicato al calcolo del rischio di credito - associato al comparto PMI delle Banche - possa compensare l incremento quantitativo del requisito patrimoniale minimo richiesto dalla Direttiva ed evitare, così, il rischio di un restringimento del credito. Il rischio di un calo del tasso di crescita del credito disponibile, infatti, potrebbe avere un effetto negativo rilevante sulla velocità di ripresa dell economia, con un diverso impatto tra Europa e Stati Uniti a causa della diversa dipendenza dal credito bancario da parte delle imprese. In particolare, l impatto sarebbe più significativo per le PMI europee che dipendono in misura maggiore dal credito bancario. Secondo stime dell ABI, il credito bancario erogato alle imprese, in percentuale del totale, ammonta a circa il 74 % nell Area Euro contro il 24 % circa negli Stati Uniti. Banche: Sindacati, da 98 % Lavoratori via libera a piattaforma Contratto ( Asca ) Roma, 20 giugno '' Questa mattina abbiamo inviato all'abi la Piattaforma rivendicativa unitaria per il rinnovo del Contratto Nazionale del Credito, approvata a larghissima maggioranza dai Lavoratori durante le migliaia di Assemblee svoltesi in modo capillare in tutta Italia e approvata dai Lavoratori al 98 % ( nei prossimi giorni vi comunicheremo l'esito delle Assemblee Regione per Regione ) '', lo dichiarano le Segreterie Nazionali di Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Sinfub, Ugl e UILCA. '' La presentazione della piattaforma si inserisce in un contesto di forti tensioni con l'associazione Bancaria, caratterizzato dall'interruzione delle relazioni sindacali per tutto il mese di maggio, a tutti i livelli. Questa situazione è stata causata dalla disdetta dal prossimo 1 luglio dell'accordo per l'applicazione volontaria in via prioritaria del Fondo di Solidarietà di settore, rispetto alla quale continuiamo a chiedere con forza che l'abi riveda la sua posizione prima di tale data. Allo stesso tempo auspichiamo che l'associazione Bancaria superi le posizioni di chiusura miopi e prive di prospettiva, che già da tempo ha assunto, pregiudizialmente, in merito alla Piattaforma rivendicativa per il rinnovo del Contratto Nazionale. Chiediamo all'abi soluzioni positive per tutto il settore e segnali chiari per la riapertura di un dialogo costruttivo. Il sistema del credito ha bisogno di guardare oltre la crisi che sta costringendo l'italia su posizioni di retroguardia. Noi siamo pronti a raccogliere la sfida di trovare soluzioni anche innovative per dare prospettive professionali ai Lavoratori in attività, per garantire certezze sul mantenimento dei livelli salariali in linea con l'inflazione, per creare nuova occupazione stabile, soprattutto a favore dei giovani. Se l'abi permane su posizioni rigide e provocatorie la nostra risposta unita e compatta e quella di tutti i Lavoratori sarà necessariamente di ferma contrarietà, con iniziative di forte mobilitazione '', conclude la nota congiunta dello Organizzazioni Sindacali. Banche: Direcredito, aprire subito confronto su rinnovo Contratto ( Asca ) Roma, 20 giugno Maurizio Arena, Segretario Generale DirCredito, sottolinea '' come l'alto livello di condivisione della piattaforma da parte dei Lavoratori renda non oltre differibile la convocazione delle Organizzazioni Sindacali da parte dell'associazione Bancaria per fare il punto della situazione e per rimuovere le pregiudiziali poste dalla controparte all'avvio del confronto. Sviluppo sostenibile, occupazione, valorizzazione delle professionalità rappresentano anche per i Lavoratori bancari ed in particolare per i Quadri Direttivi gli obiettivi di un rinnovo contrattuale equo e lungimirante ''.

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