RETE NATURA 2000 REGIONE BASILICATA RELAZIONE AGRONOMICA. AREA 1 Grotticelle di Monticchio

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1 RETE NATURA 2000 REGIONE BASILICATA RELAZIONE AGRONOMICA AREA 1 Grotticelle di Monticchio Dott.ssa DI TORO Maria Dott. LANGERANO Antonio 31 Marzo 2010

2 Il S.I.C. Grotticelle di Monticchio, da un punto di vista agronomico, presenta molte affinità con il S.I.C. Monte Vulture. Infatti anche in questo sito è praticata un agricoltura estensiva, caratterizzata da seminativi di cereali autunno-vernini, da erbai di leguminose e di graminacee, da prati stabili poliennali e pascoli. La fertilità dei terreni della zona, associata alla favorevole esposizione, ha consentito lo sviluppo di colture redditizie come i vigneti ed i castagneti da frutto. L attività agricola della zona è incentrata soprattutto sul comparto zootecnico, legato al pascolo di bestiame, composto unicamente da bovini (podoliche) ovini (razze merinizzate), caprini (razze meticce), la cui consistenza numerica è influenzata anche dai capi provenienti da allevamenti delle zone limitrofe. Bovini La caratteristica principale delle razze utilizzate è il forte adattamento ad ambienti difficili e la capacità di sfruttare quelle risorse alimentari che altrimenti non potrebbero trovare altra utilizzazione. 2

3 Bosco recintato per essere utilizzato per il pascolo di podoliche Viene effettuata ancora la transumanza dei bovini podolici, il cui trasferimento in montagna, è strettamente dipendente dall andamento climatico primaverile; tale spostamento avviene per lo più all inizio della primavera e gli animali rimangono nell area fino alla prima metà di ottobre. Recinzioni di prati-pascoli Negli ultimi anni il numero di capi che utilizzano i pascoli del sito sono diminuiti e questo ha permesso di rendere il carico di bestiame in linea generale ottimale, anche se in alcuni allevamenti si ha un eccesso di 3

4 pascolamento e calpestio. In alcuni casi sui terreni aziendali si potrebbe avere un eccesso di nitrati dovuti all accumulo di deiezioni provenienti dagli allevamenti zootecnici. Accumulo di letame La produzione foraggera viene utilizzata per la conduzione di allevamenti semibradi e non stanziali. Le aziende, per poter approvvigionare gli allevamenti di fieno, effettuano una rotazione delle colture, e nei piani colturali prevalgono le graminacee a discapito delle leguminose e delle colture sarchiate (rinnovi). Questo ha permesso l alternanza delle colture sullo stesso terreno finalizzato ad uno sfruttamento estensivo degli appezzamenti, senza eccedere nelle concimazioni. Con la pratica delle rotazioni colturali e con la gestione delle lavorazioni è stato possibile mantenere la struttura del suolo e la percentuale di sostanza organica, fornita anche dalle deiezioni prodotte negli allevamenti zootecnici. 4

5 L'avvicendamento evita l'effetto stanchezza, che indica condizioni negative di abitabilità per determinate specie, causato dalle cattive condizioni dello stato igienico sanitario del terreno. Le caratteristiche del terreno non permettono di effettuare lavorazioni profonde e questo evita di disperdere la sostanza organica negli stati profondi dove, l'indispensabile attività microbica, è limitata dalla disponibilità di ossigeno. L abbandono delle lavorazioni profonde è dovuto anche al fatto che questa determina maggiori costi per l'elevata richiesta energetica e per i lunghi tempi di esecuzione, senza avere di contro un significativo incremento produttivo. Le colture inserite nelle rotazioni biennali sono il grano duro (Triticum durum) l orzo (Hordeum vulgare), avena (Avena sativa), favino (Vicia faba minor), veccia (Vicia sativa) nonché erbai e prati con miscugli di graminacee e leguminose. Cereali 5

6 favino Gli edifici rurali, residenziali e produttivi, di pertinenza delle aziende agricole sembrano avere dimensionamenti adeguati alle esigenze dei conduttori dei fondi anche se, a volte, l analisi dei fabbricati ha posto in evidenza alcune necessità di riorganizzazione e di non funzionalità all uso agricolo. Infatti molti di questi fabbricati sono costruiti con materiali di recupero o si presentano in stato di abbandono. Strutture aziendali 6

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