Analisi dei fabbisogni

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1 better management of natura 2000 sites Analisi dei fabbisogni Risultati e prospettive

2 Partners Imprint Uno sguardo all analisi dei fabbisogni Le posizioni espresse nel presente documento non riflettono necessariamente le opinioni del programma SEE, delle autorità UE o del comitato promotore del progetto. Tutti i diritti riservati. Autori: Hanns Kirchmeir & Tobias Köstl E.C.O Institute of Ecology, Klagenfurt Michael Getzner & Denise Zak, Vienna University of Technology, Center of Public Finance and Infrastructure Policy Layout: Denise Zak & Damir Zivkovic La conservazione della biodiversità nell Unione Europea è regolamentata dalla Direttiva Uccelli 2009/147/CE e dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE. Sulla base di tale quadro legislativo è stata costituita, e di seguito ampliata, la rete Natura Allo stato attuale, nei diversi Paesi del Sud Est Europa (SEE), i livelli di applicazione della Direttiva 92/43/CEE sono differenti e di conseguenza varia l implementazione della rete dei siti Natura Il progetto BeNatur è volto pertanto a una migliore gestione dei siti di Natura 2000 nelle eco-regioni dei paesi partecipanti al programma SEE. Lo scambio di conoscenze e di buone pratiche all interno del consorzio promotore del progetto è alla base della definizione di una Strategia Congiunta Transnazionale e dell elaborazione di Piani d Azione Congiunti Transnazionali per la conservazione di specie e habitat comuni ai partner. Questi passaggi costituiscono un pilastro cruciale nell avanzamento della concreta implementazione del quadro legislativo UE. Fulcro del progetto è l individuazione e la definizione dei fabbisogni (gap) nelle strutture di gestione da parte dei vari partner. Lo strumento utilizzato per la valutazione di tali divari è un analisi estesa dei gap: mentre in genere si applica una tecnica per la valutazione dei gap esclusivamente nel campo nella conservazione del patrimonio naturale, nel progetto BeNature si ricorre a un approccio più ampio che ricomprende anche il quadro legislativo. Lo strumento principale per la valutazione dei gap è stato un questionario compilato rispetto agli ordinamenti legislativi e al recepimento delle disposizioni comunitarie in materia, alla gestione e organizzazione, allo stato ecologico e socioeconomico. Ogni parte è stata corredata da esempi di buone e cattive pratiche per facilitare lo scambio di esperienze individuali e per costruire un ampia base di conoscenza. Sono stati analizzati un totale di 11 questionari compilati da 7 Paesi (Austria [1], Bulgaria [1], Grecia [1], Ungheria [2], Italia [3], Romania [2], Serbia [1]). Associated Partners University of Klagenfurt Department of Economics (AT) Danube Delta Biosphere Reserve Authority (RO) Nimfea Environment and Nature Conservtion Association (LP) (HU) Province of Ravenna (IT) Consortium of Management of Torre Guaceto - Brindisi (IT) Agricultural Research and Education Centre Raumberg-Gumpenstein (AT) Development Agency for South Epirus - Amvrakikos (GR) Strandja Nature Park Directorate (BG) Veneto Region - Commissions Coordination Project Unit (IT) Timis County Council (RO) Lake Balaton Development Coordination Agency (HU) Danube Delta National Institute for Research and Development (RO) Vienna University of Technology, Center of Public Finance and Infrastructure Policy (AT) Municipality of Cacak (RS)

3 Quadro legislativo e istituzionale Quadro legislativo e istituzionale Il processo d implementazione legale dei siti di Natura 2000 è stato completato in tutti gli Stati Membri dell UE, tuttavia vi sono ancora diverse lacune. In alcuni paesi l attuazione è avvenuta anche a livello di Stati Federali, Regioni e singole Province, in altri esclusivamente a livello nazionale. Fabbisogni Raccomandazioni Il processo di designazione dei siti è stato spesso gestito da autorità locali prive di un adeguata esperienza tecnica nel campo ambientale ed economico. Rivedere i siti Natura 2000 selezionati e verificare che tutti quelli rilevanti siano stati individuati. In presenza di strutture federali, la carenza di competenze legislative nazionali porta a implementazioni e regolamenti che differiscono da area ad area. Coordinare l implementazione legale in presenza di strutture federali. A livello nazionale, regionale e locale manca una definizione in termini legali per il coinvolgimento degli stakeholder. Definire esplicitamente per legge il coinvolgimento di tutti gli stakeholder rilevanti a livello nazionale, regionale e locale. La valutazione di incidenza non trova integrazione sufficiente nella legislazione. Integrare a livello legale la valutazione di incidenza. Non vi è scambio di esperienze in materia di implementazione della valutazione di incidenza. Promuovere lo scambio di esperienze in materia di implementazione della valutazione di incidenza. La gestione della valutazione di incidenza di piani e progetti a livello nazionale è sotto la responsabilità dei Ministeri dell Ambiente o, nella maggior parte dei casi, di istituzioni governative. Le uniche autorità, direttamente competenti a livello locale, si trovano in Austria, Romania, Grecia e nella Regione del Veneto in Italia. L integrazione dei portatori di interesse (stakeholder) nel sistema di governance è avvenuta in maniera insufficiente nella maggior parte dei Paesi.

4 Strutture gestionali e organizzative Strutture gestionali e organizzative I piani di gestione sono strumenti importanti per raggiungere e mantenere condizioni favorevoli alla sopravvivenza delle specie e degli habitat a rischio compresi nella rete Natura I piani dovrebbero evidenziare le condizioni attuali di tutte le specie e gli habitat, e dovrebbero indicare le misure e i provvedimenti necessari per prevenirne il deterioramento. I piani di gestione sono disponibili in tutti gli Stati Membri dell UE, tuttavia la strada verso la loro completa realizzazione è ancora lunga. Fabbisogni Raccomandazioni Molti siti Natura 2000 sono gestiti in assenza di responsabili locali e/o di strutture organizzative che assicurano la supervisione, la formazione e il trasferimento di conoscenze tra i responsabili. Fornire formazione specifica ai responsabili e agli organi amministrativi dei siti Natura Vi è carenza di specialisti in materia di gestione di Natura 2000 e in materia di formazione e istruzione specifiche per il settore. Vi è carenza di personale competente formato in materia di coordinamento delle attività e scambio di conoscenze tra le diverse autorità responsabili della gestione di Natura Costituire, con finanziamenti transnazionali, un centro di eccellenza Natura 2000 per ogni Stato Membro dell UE. Creare standard per uno sviluppo uniforme dei piani di gestione e per la gestione della qualità. Vi è una quasi totale carenza di meccanismi per la valutazione dell efficacia della gestione a livello nazionale e regionale. Sviluppare concetti e meccanismi che consentano la valutazione dell efficacia della gestione, su base periodica - indicatori di risultato. Implementare un apposito strumento per il tracciamento dei processi di pianificazione (preparazione, attuazione, valutazione, revisione) - indicatori di performance a livello nazionale/internazionale. Condizione essenziale per realizzare una gestione coerente è il coinvolgimento di tutti i gruppi di stakeholder. Ciò non è importante unicamente in considerazione del loro ruolo cruciale di principali attori dell utilizzo del territorio, bensì anche in considerazione del ruolo di principali attori della conoscenza e dei valori della biodiversità da tutelare.

5 Valutazione del grado di conservazione Valutazione del grado di conservazione Nella maggioranza degli Stati Membri dell UE sono già disponibili programmi di monitoraggio per molti gruppi di specie e habitat. Tali disposizioni sono state anche attuate in una certa misura, tuttavia l attivazione di programmi nazionali per il coordinamento delle attività nei siti Natura 2000 contribuirebbe in modo significativo al mantenimento di condizioni favorevoli alla sopravvivenza di specie e habitat. Fabbisogni Raccomandazioni Le informazioni contenute nei formulari standard non corrispondono alla situazione reale. Sviluppare nuovi programmi di monitoraggio che facilitino la valutazione del grado di conservazione, garantendo un limitato utilizzo di risorse. Ciò può essere fatto a livello europeo sviluppando un esempio di metodo economicamente efficiente e una serie ridotta di indicatori significativi. Il numero e la qualità dei programmi di ricerca sui gruppi specie e sugli habitat varia considerevolmente. La notorietà di particolari specie o habitat determina una maggiore attenzione verso alcuni gruppi a scapito di altri. In più, le misure di conservazione concretamente realizzate variano notevolmente, perché le autorità di alcuni Paesi sono ancora impegnate nei processi di individuazione e designazione dei siti Natura I dati di tipo quantitativo sulle specie e sugli habitat sono rari. Assenza di coordinamento tra le amministrazioni che gestiscono i siti. Sviluppare programmi di livello nazionale per coordinare le attività dei siti Natura I programmi di monitoraggio sono attuati solo in pochi siti. Carenza di programmi e progetti a livello nazionale - quelli eventualmente esistenti non sono comunicati in modo adeguato. La maggior parte dei progetti si concentra sulla tutela degli uccelli, seguita dai mammiferi (esclusi i pipistrelli). Sono stati sviluppati soltanto pochi progetti per la tutela di anfibi, rettili, invertebrati e pipistrelli. Facilitare lo scambio di approcci metodologici al monitoraggio e alla gestione, a livello internazionale e nazionale. Sviluppare e attuare i programmi di monitoraggio per tutti i gruppi di specie.

6 Costi e fabbisogni finanziari Finanziamento di Natura 2000 I costi di un efficace gestione dei siti Natura 2000 sono stati stimati dalla Commissione Europea in a circa 5,8 milioni di euro l anno. I benefici si attestano tra 200 e 300 milioni l anno. Essi derivano dalla conservazione del patrimonio naturale, che fornisce alle società e alle economie europee un ampia gamma di servizi ecosistemici essenziali. I gap finanziari sono evidenziati con chiarezza nell attuale indagine sulle regioni partner del progetto BeNatur. La Commissione Europea stima che, considerando l insieme degli ecosistemi, i costi di gestione annui per un efficace conservazione della biodiversità potrebbero raggiungere mediamente gli 80 euro per ettaro. Una cifra all incirca equivalente è stata indicata anche dalle regioni partner come spesa necessaria a una gestione efficace. L analisi dei gap finanziari indica che le regioni partner spendono circa 15 euro per ettaro: il gap finanziario è pertanto dell 80% circa. È comunque evidente che tra le regioni partner BeNatur sussiste anche un gap informativo sugli aspetti socioeconomici di Natura Un numero significativo di partner non è stato in grado di effettuare una stima della spesa reale o necessaria per una gestione efficace, suggerendo in tal modo l insufficienza delle capacità istituzionali e delle risorse umane tra le autorità addette alla pianificazione e alla gestione dei siti Natura Per i siti Natura 2000 è disponibile un ampia gamma di potenziali risorse di finanziamento, tuttavia le regioni partner indicano che la base finanziaria disponibile è ancora molto limitata. Ciò indica anche deficit istituzionali, poiché l applicazione e la gestione dei fondi richiedono anche capacità reali e solide, qualità che sembrano non essere sufficienti nelle regioni partner. Nel complesso, oltre ai fondi pubblici (locali, nazionali ed europei), non vi sono altre risorse in grado di finanziare Natura 2000 in modo determinante. I finanziamenti di privati nei siti di Natura 2000 rivestono un ruolo ancora molto marginale. Riguardo agli impatti economici a livello regionale dei siti Natura 2000, alcuni studi hanno rilevato che sortiscono effetti positivi sullo sviluppo. Tuttavia, le indagini condotte nell ambito dello studio in corso indicano che Natura 2000 non riveste un ruolo di rilievo nello sviluppo regionale che vada al di là della promozione dell esistenza di singoli siti, seppur questo sia di grande rilievo. Di nuovo, la mancanza di un sostanziale supporto per le opportunità di sviluppo economico dei siti di Natura 2000 impedisce a molte regioni di trarre beneficio dagli sforzi compiuti per la conservazione del patrimonio ambientale. Cicogna bianca (Ciconia ciconia) nella riserva naturale del WWF di Marchegg (Austria); le zone umide della Morava sono siti riievanti di Natura 2000 e RAMSAR, finanziati parzialmente dai progetti LIFE dell UE, dai fondi strutturali UE e da una gestione forestale sostenibile. Risorse per il finanziamento dei siti di Natura 2000 nelle regioni partner (costi operativi e di gestione)

7 Scambio di esperienze Esempio di buone pratiche Le buone pratiche forniscono importanti prospettive sulle esperienze individuali dei partner del progetto. In particolare, si sono analizzate le esperienze nel campo della gestione, del monitoraggio, del coinvolgimento degli stakeholder, delle attività educative, del finanziamento e dello sviluppo economico regionale. Attività educative: un esperienza italiana Gli esempi di progresso nella procedura di designazione, nonché nello sviluppo di strategie di gestione e di linee guida volte al miglioramento della protezione e del grado di conservazione di habitat e specie, hanno mostrato la varietà degli approcci possibili adottabili nelle attività di gestione. In conformità alla valutazione socioeconomica condotta, quasi tutti i partner hanno avuto difficoltà a presentare casi di finanziamento positivi. Il coinvolgimento degli stakeholder è stato promosso mediante workshop, la presenza di personale qualificato e la cooperazione dei media. I sistemi di monitoraggio e i lavori di studio a essi associati hanno incrementato i risultati del progetto. Si è riscontrata l utilità dei programmi educativi calibrati per gruppi omogenei, delle linee guida e della formazione di personale per il ruolo di guide naturalistiche. Il team del progetto ha deciso di raccogliere anche esempi di cattive pratiche, al fine di assicurare il massimo effetto educativo sui partner e su tutti coloro che fossero interessati. Se ne possono trarre lezioni importanti, poiché gli esempi riguardano problemi di comunicazione, mancanza di adeguate strutture di ricerca e formazione nel campo della biodiversità e della tutela della natura. A causa della carenza di personale in possesso di competenze appropriate e della mancanza di corsi e programmi di livello universitario legati ai valori di Natura 2000, dal 2006 la Regione del Veneto ha attivato un progetto di formazione per il personale addetto alla materia. I corsi sono di fatto aperti a chiunque sia interessato alla biodiversità, ma ci sono anche moduli specificamente destinati alla formazione delle amministrazioni e dei professionisti. In considerazione dell ampio numero di potenziali gruppi target, le finalità dei corsi sono molteplici: la promozione della conoscenza dei principi e degli obiettivi delle Direttive, l elaborazione dei metodi di valutazione degli habitat e delle specie, l utilizzo di indicatori specifici, l applicazione della metodologia sulla valutazione di incidenza, la distribuzione di linee guida per la preparazione dei piani di gestione. Ogni anno vengono organizzati almeno due corsi gratuiti di formazione che hanno avuto finora un grande riscontro. Si è inoltre verificato un effetto di amplificazione, cosicché molti altri corsi, sia pubblici sia privati, si basano ora sui materiali formativi forniti dall Unità di Progetto Coordinamento Commissioni della Regione del Veneto.

8 La Squadra di progetto: una cooperazione di successo Bibliografia Cantarello, E. Newton, AC (2008) Identifying cost-effective indicators to assess the conservation status of forested habitats in Natura 2000 sites. Forest Ecology and Management 256, Dimitrakopoulos PG, Memtsas D, Troumbis AY (2004) Questioning the effectiveness of the Natura 2000 Special Areas of Conservation strategy: the case of Crete. Global Ecology and Biogeography 13: Gantioler, S, Bassi, S, Kettunen, M, McConville, A, ten Brink, P, Rayment, M, Landgrebe, R, Gerdes, H (2010) Costs and Socio-Economic Benefits associated with the Natura 2000 Network. Final report to the European Commission, DG Environment on Contract ENV.B.2/SER/2008/0038; Institute for European Environmental Policy (IEEP), London Kirchmeir H, Köstl T, Zak D, Getzner M (2012) BE-Natur: BEtter management and implementation of NATURa 2000 sites. WP3: Transnational joint strategy and tools for the better management and implementation of Natura 2000 sites. Individuation of gaps in the management and implementation of Natura 2000 sites (gap analysis), Final report, Vienna Louette, G, Adriaens, D, Adriaens, P, Anselin, A, Devos, K, Sannen, K, Van Landuyt, W, Paelinck, D, Hoffmann, M (2011) Bridging the gap between the Natura 2000 regional conservation status and local conservation objectives. Journal for Nature Conservation 19, Maiorno L, Falcucci A, Garton EO, Boitani L (2007) Contribution of the Natura 2000 network to biodiversity conservation in Italy. Conservation Biology 21: I membri del team BeNatur durante un meeting di coordinamento a Mezotur (settembre 2011) Mertens, C (2009) Agency of NGOs in the implementation of Natura 2000 in Hungary. Presented at the Amsterdam Conference on the Human Dimensions of Global Environmental Change 2-4 December 2009 Amsterdam, The Netherlands Miller, C., Kettunen, M. (2007) Financing Natura Guidance Handbook: Linking Management and Financing of Natura Final report to the European Commission, DG Environment on Contract ENV.B.2/ SER/2006/0055; Institute for European Environmental Policy (IEEP), London Selman, P. (2009) Conservation designations Are they fit for purpose in the 21st century? Land Use Policy 26, S142-S153 WWF (2004) Natura 2000 in the new EU Member States Status report and list of sites for selected habitats and species. Il team BeNatur durante una sessione di lavoro a Ravenna (febbraio 2012)

9 Partner Nimfea Environment and Nature Conservation Association (LP) (HU) Strandja Nature Park Directorate (BG) Timis County Council (RO) Province of Ravenna (IT) Cooperazione-Territoriale-Europea/Programma-SEE-Sud-Est- Europa/BE-NATUR Veneto Region Commissions Coordination Project Unit (IT) Reti+Ecologiche+e+Biodiversità/ Consortium of Management of Torre Guaceto - Brindisi (IT) DDNI Danube Delta National Institute for Research and Development (RO) LBDCA Lake Balaton Development Coordination Agency (HU) AREC - Agricultural Research and Education Centre Raumberg-Gumpenstein (AT) VIETU Vienna University of Technology, Centre of Public Finance and Infrastructure Policy (AT) ETANAM - Development Agency for South Epirus - Amvrakikos (GR) Municipality of Cacak (RS) Made of paper awarded the EU Ecolabel reg. nr FI/11/001, supplied by UPM Partner associati University of Klagenfurt Department of Economics (AT) DDBRA Danube Delta Biosphere Reserve Authority (RO) Protect biodiversity Enjoy the nature Long lasting preservation

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