Abc: i rifiuti urbani e speciali

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1 RIFIUTI Inquadramento generale La conoscenza della quantità di rifiuti prodotti e delle loro caratteristiche qualitative è un informazione fondamentale per poter adottare una corretta gestione dei rifiuti e prevedere di conseguenza le opportune politiche di intervento. La normativa promuove approcci integrati nella gestione dei rifiuti, che incentivino la diffusione delle pratiche di raccolta differenziata e che promuovano forme di recupero di materia e di energia, piuttosto che interventi orientati alla riduzione dei volumi di rifiuti prodotti. Più in particolare, conoscere le frazioni di rifiuto che compongono il cosiddetto sacco nero, ossia il rifiuto raccolto in modo indifferenziato, consente di pensare a nuove forme di raccolta differenziata e mette in primo piano la necessità di attivare specifiche strategie di comunicazione rivolte alla cittadinanza. Abc: i rifiuti urbani e speciali La normativa vigente (D.Lgs. 22/97 e successive modifiche) distingue i rifiuti in due categorie principali in funzione della loro origine: rifiuti urbani; rifiuti speciali. A loro volta, queste due categorie comprendono i rifiuti pericolosi e i rifiuti non pericolosi, in base alle loro diverse caratteristiche chimico fisiche, come, ad esempio, la concentrazione di particolari sostanze. I rifiuti urbani sono costituiti da diversi sottogruppi: i rifiuti domestici, provenienti dalle abitazioni, i rifiuti derivati dalla pulizia delle strade, i rifiuti ingombranti, i rifiuti vegetali prodotti dalla manutenzione delle aree verdi. I rifiuti speciali sono invece i rifiuti prodotti da Normativa di riferimento Contenuti D. Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 ( Decreto Ronchi ) Indica e definisce le principali competenze degli Enti Pubblici nella gestione dei rifiuti. Legge Regionale della Lombardia Disciplina dei servizi locali di interesse econo- 12 dicembre 2003, n. 26 mico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche. attività produttive (agricole e agro - industriali, lavorazioni artigianali, attività commerciali), oppure scarti di attività di recupero, attività di servizio o sanitarie, oppure ancora scarti dei veicoli a motore. Quanti e quali: i Comuni e la produzione di rifiuti I rifiuti urbani I quattro Comuni presentano un valore in crescita relativamente alla produzione di rifiuti urbani (Fonte: Provincia di Bergamo, Osservatorio ): l area considerata ne produce complessivamente ogni anno circa tonnellate (anno 2002), pari a circa il 4,5% della produzione provinciale. La raccolta differenziata supera in media la quota del 50%, mentre i rifiuti ingombranti si attestano attorno al 10% del totale dei rifiuti, con una tendenza alla riduzione nel Nel quinquennio , la produzione complessiva di rifiuti urbani è cresciuta più della popolazione residente. La produzione pro capite di rifiuti urbani (Figura 2.1) evidenzia andamenti differenti nei quattro Comuni: in particolare, emerge che Stezzano presenta i valori più bassi di produzione pro capite, inferiori, a differenza 18 AGSS21 Azioni Guida per lo Sviluppo Sostenibile nei comuni di Azzano San Paolo, Grassobbio, Seriate, Stezzano nel XXI secolo.

2 (Kg/ab*gg) 1,50 1,40 1,30 1,20 1,10 1,00 0,90 0,80 Azzano San Paolo Grassobbio Seriate Stezzano Provincia di Bergamo Figura Produzione pro capite di rifiuti urbani nei quattro Comuni e confronto con la provincia di Bergamo ( ) (Fonte: Comuni di Azzano San Paolo, Grassobbio, Seriate, Stezzano; Provincia di Bergamo). Incremento percentuale medio annuo Comune di Azzano San Paolo 6,4% Comune di Grassobbio 5,0% Comune di Seriate 4,4% Comune di Stezzano 0% Provincia di Bergamo 4,2% Regione Lombardia 2,6% NOTA: Il valore per la Regione Lombardia è calcolato per il periodo Tabella Incremento percentuale medio annuo nella produzione totale di rifiuti urbani dal 1998 al 2002 nei quattro Comuni (Fonte: Provincia di Bergamo, Regione Lombardia). speciali Prodotti Ricevuti da terzi Anno tonnellate Azzano San Paolo Grassobbio Seriate Stezzano Tabella speciali prodotti e ricevuti da terzi per i quattro Comuni nel periodo (Fonte: Provincia di Bergamo, Modello Unico di Dichiarazione MUD, 2002). GLOSSARIO MUD - È il Modello Unico di Dichiarazione della produzione di rifiuti che annualmente le Imprese (fatta eccezione per le Imprese artigiane con meno di 3 dipendenti e che non producono rifiuti speciali pericolosi) sono tenute a presentare alla Camera di Commercio. degli altri tre Comuni, al dato provinciale. È comunque da segnalare anche la tendenza positiva alla diminuzione fatta registrare da Seriate nel Confrontando i valori pro capite delle diverse categorie di rifiuti urbani, si nota che la differenza più marcata esistente fra Stezzano e gli altri Comuni consiste nella quantità pro capite di raccolta differenziata (ad esempio, si registrano 0,80 kg per abitante al giorno ad Azzano San Paolo, contro gli 0,40 kg per abitante al giorno per Stezzano). La produzione di rifiuti è cresciuta nel periodo , in linea con le tendenze provinciale e regionale (Tabella 2.1), ad Azzano San Paolo, Grassobbio e Seriate. Stezzano esprime invece un valore in controtendenza ed assolutamente positivo, con una crescita nulla della produzione dei rifiuti. Ciò può trovare una spiegazione anche nella capacità di controllo e di gestione di rifiuti inerti da parte del Comune, che impedisce che questa tipologia di rifiuti finisca nel rifiuto urbano indifferenziato. I rifiuti speciali Questa tipologia di rifiuti può essere analizzata grazie alle informazioni contenute nei MUD (Fonte: Provincia di Bergamo). Per l utilizzo dei dati, è stata utilizzata la classificazione contenuta nel Decreto Ronchi, in modo da consentire un confronto con i quantitativi di rifiuti prodotti negli anni precedenti la modifica legislativa che è stata introdotta con le Norme per l esecuzione della Decisione 2000/532/CE, come modificata dalle Decisioni 2001/118/CE, 2001/119/CE e 2001/573/CE. Nella Tabella 2.2 sono riportati i quantitativi relativi alle quantità totali di rifiuti speciali prodotti e di rifiuti speciali ricevuti da terzi. La produzione di rifiuti speciali nell area dei quattro Comuni mostra una comune tendenza alla crescita. Nell area considerata viene prodotto circa il 4% (anno 2001) dei rifiuti speciali provinciali. A questo proposito, è importante precisare che oltre il 90% dei rifiuti speciali prodotti nell area sono rifiuti speciali non pericolosi. La raccolta differenziata fa la differenza Incentivare la raccolta differenziata, separando all origine le frazioni più significative, è a pieno titolo la politica più efficace per la riduzione dei rifiuti ed il recupero di materia. Il Decreto Ronchi, che indica le quote AGSS21 Azioni Guida per lo Sviluppo Sostenibile nei comuni di Azzano San Paolo, Grassobbio, Seriate, Stezzano nel XXI secolo. 19

3 annuali di raccolta differenziata da raggiungere nel tempo, prevedeva che i Comuni conseguissero l obiettivo del 35% entro il Come mostrato in Figura 2.2, i quattro Comuni hanno soddisfatto con largo anticipo il target prefissato. Azzano San Paolo, Grassobbio e Seriate presentano una quota di raccolta differenziata ben superiore rispetto alla media provinciale ( ). Ciò nonostante va evidenziato che, per lo stesso periodo, non si registra una continuità nell aumento della quota di raccolta differenziata, bensì l andamento si mostra altalenante, diversamente da quanto avviene sul territorio provinciale, dove il trend è positivo. Stezzano presenta le percentuali più basse di raccolta differenziata tra i quattro Comuni: il fatto può essere giustificato dalla scelta compiuta di non attivare la raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti (Tabella 2.3, a pag. 23). D altra parte, tutti i Comuni hanno promosso la pratica del compostaggio domestico, prevedendo, in alcuni casi, riduzioni sulla tassa dei rifiuti come politica di incentivazione. 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Azzano San Paolo Provincia di Bergamo Grassobbio Seriate Target Decreto Ronchi Stezzano Figura Percentuale di Raccolta Differenziata nei quattro Comuni e confronto con la provincia di Bergamo ( ) (Fonte: Comuni di Azzano San Paolo, Grassobbio, Seriate, Stezzano; Provincia di Bergamo). L importanza di essere ricicloni Tutti e quattro i Comuni effettuano la raccolta dei rifiuti attraverso un servizio porta a porta e una piattaforma ecologica: la scelta punta a perseguire obiettivi qualitativi sulle frazioni differenziate raccolte e a sensibilizzare direttamente i cittadini. Per l anno 2002 i Comuni hanno ricevuto il riconoscimento di Comuni Ricicloni : Seriate e Stezzano sono fra i 117 Comuni italiani dell Area Nord con più di abitanti che hanno superato la quota del 35% in anticipo rispetto a quanto previsto dal Decreto Ronchi. Azzano San Paolo e Grassobbio, a loro volta, rientrano nella categoria dei 381 Comuni italiani dell Area Nord con una popolazione inferiore ai abitanti e una quota di raccolta differenziata superiore al 50%. I dati di raccolta differenziata relativi al 2003 (Fonte: Comuni di Azzano San Paolo, Grassobbio, Seriate, Stezzano) evidenziano risultati nettamente positivi: per tutti i Comuni trovano conferma elevate percentuali di raccolta differenziata: in particolare, il Comune di Seriate supera il 57%. La chiusura del ciclo: lo smaltimento Accanto alle politiche di riduzione della produzione di rifiuti e di incentivazione delle forme di differenziazione, è necessario compiere alcune scelte per recuperare e smaltire correttamente le diverse frazioni di rifiuti. In questo senso, gli impianti di compostaggio vengono utilizzati per trattare la parte organica e verde dei rifiuti, separata a monte, e produrre il compost, un fertilizzante naturale utilizzato per concimare i terreni. Per trattare la parte organica che non viene separata a monte è necessario invece disporre di impianti di biostabilizzazione, che consentono di contenere gli impatti ambientali dovuti alla presenza di materiale organico nei rifiuti indifferenziati. I materiali raccolti in modo differenziato possono essere recuperati sotto forma di riuso o riciclaggio, mentre i rifiuti indifferenziati dotati di adeguato potere calorifico vengono bruciati in appositi termoutilizzatori, dando vita a produzione di energia elettrica e calore. Gli scarti provenienti dagli impianti di trattamento e i materiali inerti vengono invece smaltiti nelle discariche di tipologia adeguata, così come i materiali pericolosi che sono stati preventivamente resi innocui attraverso un opportuno trattamento. La discarica diviene quindi un luogo di smaltimento dedicato solo ai materiali che non possono in alcun modo essere recuperati. Gli impianti di smaltimento Diverse sono le aziende per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti presenti nel territorio. La Tabella 2.4 (pag 23) ne presenta un quadro di sintesi.i rifiuti urbani prodotti nei quattro Comuni vengono conferiti in impianti dislocati nelle province di Bergamo, Milano e Sondrio. Un quadro sintetico dei flussi di rifiuti urbani è rappresentato nelle Figure GLOSSARIO Potere calorifico - È la quantità di calore prodotta dalla combustione completa di una determinata quantità di combustibile. Termoutilizzatori - Sono impianti in cui la parte indifferenziata dei rifiuti, dopo un opportuno trattamento, viene bruciata: il calore prodotto viene utilizzato per la produzione di energia elettrica e per gli usi termici. 20 AGSS21 Azioni Guida per lo Sviluppo Sostenibile nei comuni di Azzano San Paolo, Grassobbio, Seriate, Stezzano nel XXI secolo.

4 Figura Flusso dei rifiuti urbani del Comune di Azzano San Paolo (Fonte: Comune di Azzano San Paolo, 2002). L'analisi dei flussi dei rifiuti, di cui le figure sono un esempio, fornisce, da una parte, i dati necessari ad una corretta gestione dei rifiuti in termini di distribuzione degli impianti di smaltimento. Infatti, la conoscenza dei quantitativi dei rifiuti attuali e previsti suddivisi in tipologie (indifferenziati, organico, carta, plastica, ecc.) consente di ottimizzarne la movimentazione e soprattutto di verificare il corretto dimensionamento degli impianti esistenti, così da evitare che si verifichino condizioni di emergenza, che cioè si presenti una situazione di incapacità di smaltire i rifiuti prodotti. Figura Flusso dei rifiuti urbani del Comune di Grassobbio (Fonte: Comune di Grassobbio, 2002). AGSS21 Azioni Guida per lo Sviluppo Sostenibile nei comuni di Azzano San Paolo, Grassobbio, Seriate, Stezzano nel XXI secolo. 21

5 Figura Flusso dei rifiuti urbani del Comune di Seriate (Fonte: Comune di Seriate, 2002). Altrettanto importante, d altra parte, è il ruolo di comunicazione e di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza su due aspetti fondamentali legati al problema rifiuti. La trasparenza dei percorsi che seguono i differenti tipi di rifiuto, infatti, è un incentivo alla differenziazione, perchè ne certifica l'utilità testimoniando che il rifiuto differenziato, passando attraverso un percorso differente rispetto al rifiuto indifferenziato, può essere riciclato in appositi impianti di recupero. Inoltre la quantificazione dei flussi di rifiuti che comunque non possono essere riciclati e quindi finiscono in discarica o nei termoutilizzatori può essere letto come un monito a contenere il più possibile, anche con il contributo dei singoli cittadini, il rifiuto prodotto, una parte del quale sarà comunque smaltita in quel modo. Figura Flusso dei rifiuti urbani del Comune di Stezzano (Fonte: Comune di Stezzano, 2002). 22 AGSS21 Azioni Guida per lo Sviluppo Sostenibile nei comuni di Azzano San Paolo, Grassobbio, Seriate, Stezzano nel XXI secolo.

6 Azzano San Paolo Grassobbio Seriate Stezzano Carta sì sì sì sì Vetro sì sì sì sì Verde sì sì sì sì F.O.R.S.U. sì sì sì no Materiali Ferrosi sì sì sì sì Plastica sì sì sì sì Legno sì sì sì sì Batterie d'auto sì sì sì sì Contenitori "T" e/o "F" no no sì sì Oli Minerali sì sì sì sì Filtri Olio e Gasolio no no no sì Siringhe no sì no sì Toner no no sì sì Lampade a scarica e tubi catodici no no sì sì Pile sì sì sì sì Farmaci sì sì sì sì Alluminio sì sì(1) sì sì(1) Altri Metalli sì sì(2) no sì(2) Componenti Elettronici sì sì sì sì Beni Durevoli sì sì sì sì Oli Vegetali e/o Animali sì sì sì sì Pneumatici no sì no sì Polistirolo no sì sì(3) sì(3) Stracci no sì sì sì NOTE: (1) L alluminio viene raccolto con la frazione materiali ferrosi; (2) nella frazione altri metalli è compreso anche l alluminio; (3) il polistirolo viene raccolto con la frazione plastica. GLOSSARIO F.O.R.S.U. - É l acronimo utilizzato per indicare la Frazione Organica dei Solidi Urbani. TRACCE DI (IN)SOSTENIBILITÀ La cultura delle tre R (Recupero, Riutilizzo, Riciclaggio) ha trovato un terreno più che fertile nei quattro Comuni, peraltro condividendo una tendenza ormai consolidata nella provincia di Bergamo. Esistono comunque buoni margini di miglioramento per le già efficaci politiche locali di gestione del ciclo dei rifiuti. Rimangono comunque elevati i valori pro capite di produzione di rifiuti. Tabella 2.3 Frazioni merceologiche raccolte in modalità differenziata nei quattro Comuni (Fonte: Comuni di Azzano San Paolo, Grassobbio, Seriate, Stezzano, 2003) Azzano San Paolo Grassobbio Seriate Stezzano Piattaforme ecologiche per la raccolta differenziata Impianti per trattamento, recupero e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi Impianti di compostaggio per il trattamento della frazione organica (spandimento in agricoltura) Aziende per la separazione e/o lo stoccaggio di rifiuti Aziende che effettuano attività di recupero di rifiuti - 4 alcune aziende 1 in procedura semplificata (D. Lgs. 22/97) Discariche per rifiuti inerti - 1 attiva 2-1 in risanamento in risanamento Tabella 2.4 Impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti presenti sul territorio dei quattro Comuni (Fonte: Comuni di Azzano San Paolo, Grassobbio, Seriate, Stezzano, 2003) OSSERVATORIO SULLA SOSTENIBILITÀ INDICATORI Unità di Azzano Grassobbio Seriate Stezzano Area Target Valore di Il semaforo misura San Paolo Comuni riferimento della sostenibilità Produzione di rifiuti t/anno (a) (e) urbani (2002) Produzione pro capite kg/abitante*anno (b) - 446(e) di rifiuti urbani (2002) Produzione di rifiuti t/anno (a) (f) speciali (2001) Quantità Raccolta t/anno (b) (e) Differenziata (2002) Percentuale di Raccolta % 58,02 54,64 55,60 41,97 53,41(c) 35% (2003)(d) 48,33(e) Differenziata (2002) NOTE (a) = Somma (b) = Valore medio ponderato (c) = Valore medio (d) = D. Lgs n. 22/1997 (e) = Valore provinciale (f) = Valore provinciale, RSA 2003 AGSS21 Azioni Guida per lo Sviluppo Sostenibile nei comuni di Azzano San Paolo, Grassobbio, Seriate, Stezzano nel XXI secolo. 23

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