IL CASO ITX. DIARIO DI BORDO Cronologia degli eventi. A cura del Team Crisis Itx

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1 1. IL CASO ITX DIARIO DI BORDO Cronologia degli eventi A cura del Team Crisis Itx Direzione delle Relazioni Esterne di Tetra Pak Homina Comunicazione Relazioni Pubbliche

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3 1. CRONOLOGIA DEGLI EVENTI

4 Questo Diario di Bordo è una pubblicazione ad uso interno a cura del Team Crisis Itx. I dati e le informazioni riportati in queste pagine sono materiali di documentazione sottoposti al vincolo di riservatezza e non divulgabili senza l autorizzazione del Team. Ogni commento o richiesta di approfondimento rispetto a questo strumento di crisis management sarà altresì gradito.

5 Premessa 7 Le prime analisi 8 L allerta comunitaria 8 La decisione della Dg Sanco 9 Le nuove analisi sui prodotti Milupa 9 I primi sequestri 10 L informativa di reato 10 Allarme pubblico 11 Il comunicato dell Efsa 12 L allarme si allarga. Il pasticcio di Altroconsumo 12 Le scelte diverse di Italia e UE 13 Ritirate tutti i prodotti 14 Il parere definitivo dell Efsa 14 Le nuove inchieste 14 I rapid alert della Commissione europea 15 L archiviazione 16

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7 PREMESSA Il 26 maggio 2006 la richiesta di archiviazione del pm milanese Giulio Benedetti dice una parola fondamentale sul caso Itx, verso la conclusione del caso. L Isopropylthioxantone, o Itx, la sostanza chimica che è stata rintracciata nel latte per l infanzia, non è da ritenersi pericolosa per la salute umana, come fin dal 7 dicembre 2005 aveva affermato, con parere conclusivo, l Efsa. Dunque, secondo il sostituto procuratore, non sussistono le condizioni per una richiesta di rinvio a giudizio. Eppure, solo qualche mese prima, la notizia che tracce di quella sostanza potessero essere finite negli alimenti, aveva causato nel nostro paese un allarme alimentare di proporzioni gigantesche. Tra ottobre e gennaio sono stati sequestrati in Italia milioni di litri di latte, sono state aperte molteplici inchieste da parte della magistratura, inviati decine di esposti alle procure italiane (21 solo a quella di Ascoli Piceno), scritti circa 900 articoli o notizie sul tema, poi ordinati controlli e analisi su 800 prodotti alimentari. A fermare l allarme non è valso nemmeno il pronunciamento dell Autorità europea sulla sicurezza alimentare, che già a dicembre 2005 aveva scagionato l Itx dai sospetti di genotossicità, dichiarando anche che una migrazione ai livelli riscontrati non costituiva un pericolo per l uomo. E tutto questo accadeva mentre gli altri paesi europei, che avevano pure ricevuto l allerta alimentare, continuavano a consumare in tranquillità i prodotti inquinati, perché non tossici. Oggi sappiamo che quell allarme era basato su presupposti inesistenti. Allora perché è accaduto? Si poteva evitare? Cos è che non ha funzionato? Molti fattori hanno giocato un peso importante in questa partita. Forse il macchinoso sistema delle allerte alimentari, di fronte all imprevisto, ha determinato il corto circuito informativo tra gli organismi pubblici. La stessa comunicazione istituzionale non ha fatto chiarezza là dove c erano degli elementi da chiarire. Ma anche la smisurata ricerca di protagonismo di alcuni attori, e l eccessiva insistenza degli organi d informazione su certi aspetti della vicenda a discapito di altri. In questi quaderni abbiamo raccolto e analizzato fatti, eventi, documenti e dichiarazioni riguardanti coloro che hanno rivestito un ruolo sia nella vicenda dell allerta alimentare, sia nell evento mediatico del latte inquinato. Strumenti che possono aiutare a comprendere, oggi che il caso può considerarsi chiuso, come in realtà si siano svolti i fatti, e, forse, ad individuare i meccanismi che hanno trasformato una questione d ordinaria amministrazione in un allarme nazionale. 7

8 Il caso Itx LE PRIME ANALISI È il 29 giugno 2005 quando nei laboratori dell Arpam, l Agenzia regionale per l ambiente della Regione Marche, arriva il primo campione di Nidina 2, latte per l infanzia prodotto dalla Nestlè. Le analisi di routine vengono eseguite per ricercare Idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), sostanze inquinanti piuttosto comuni. I test di laboratorio rileveranno invece la presenza di tracce di Isoprpylthioxantone, in quantità di 250 microgrammi per litro. La sostanza, la cui sigla è Itx, è un fotoiniziatore utilizzato per fissare l inchiostro sulle confezioni in poliaccoppiato stampate con la tecnologia off-set UV, un sistema di stampa largamente in uso nell industria degli imballaggi alimentari. Il 30 agosto l esito delle analisi viene trasmesso dall Arpam all Asur 13 di Ascoli Piceno (il distretto territoriale dell Azienda sanitaria unica regionale), che ne dà comunicazione al servizio igiene e alimenti dell assessorato alla Sanità della Regione Marche e alla sede italiana della Nestlé. Nella scheda tecnica compilata dal tecnico dell Asur, la sostanza viene classificata tra i pericoli tossicologici, mentre in realtà ben poche sono le informazioni a disposizione sulla sua natura, come sarà dichiarato in seguito dalla Commissione europea. Il 2 settembre la Regione informa a sua volta il ministero della Salute, mentre, il 5 settembre, la stessa Asur 13 invia una lettera alla Asl di Ancona e alla Usl città di Milano, come richiede la procedura. L ALLERTA COMUNITARIA Puntualmente il 7 settembre il Ministero della Salute italiano invia alla Commissione europea l allerta comunitaria, e il giorno successivo allerta la Regione Lombardia, dove ha luogo la sede legale italiana della Nestlé. La Commissione europea risponde al ministero, comunicandogli che l allerta viene accettata in via precauzionale, e che al momento non si dispongono informazioni utili sulla sostanza. L Itx, infatti, non è presente nell elenco dei composti chimici regolamentati nel packaging alimentare, e in sede comunitaria non esistono dati scientifici relativi al suo impatto sulla salute umana. Va sottolineato tuttavia che l Itx non compare nella lista dell OMS di sostanze nocive per l uomo. Nestlé dispone in via cautelativa il ritiro dal mercato del lotto di prodotto segnalato, e il 9 settembre informa la Tetra Pak, produttrice delle confezioni in poliaccoppiato, della presenza di Itx nella partita di latte per l infanzia. Mentre scatta il Rapid Alert della Commissione europea, i tecnici di Tetra Pak avviano subito i test di verifica, e l azienda, per ragioni esclusivamente 8

9 Cronologia degli eventi precauzionali, inizia il processo di cambiamento della tecnologia di produzione per i disegni delle confezioni di alcuni prodotti per bambini, passando al sistema flexoprocess, che non richiede l uso del fotoiniziatore Itx, nel giro di due settimane. Per quanto riguarda Tetra Pak, le confezioni stampate con questo sistema rappresentano circa il 3% di quelle presenti sul mercato italiano. LA DECISIONE DELLA DG SANCO Il 19 settembre Tetra Pak e Nestlè incontrano i rappresentanti della DG Sanco (Direzione generale per la salute e la tutela dei consumatori) della Commissione europea. Durante la riunione, le aziende forniscono i risultati di un primo esame tossicologico, da cui emerge che la presenza di Itx negli alimenti, nelle quantità rilevate, non presenta rischi per i consumatori. Si stabilisce che i prodotti coinvolti non saranno ritirati dal mercato, perché non esistono evidenze che indichino pericoli per la salute. La Tetra Pak decide, di sua iniziativa, di convertire entro due settimane la tecnologia di stampa utilizzata per le confezioni di latte per bambini e a fare lo stesso per tutti i prodotti stampati con il sistema off-set Uv entro il primo gennaio L azienda annuncia anche che ricalibrerà immediatamente i test interni sulla migrazione. Successivamente, Tetra Pak informa i clienti interessati (quelli a cui fornisce confezioni stampate con il sistema off-set Uv) dell incontro con la Dg Sanco, comunicando loro gli impegni assunti, e riferendo della decisione comunitaria di non ritirare dal mercato i prodotti coinvolti. LE NUOVE ANALISI SUI PRODOTTI MILUPA In Italia continuano gli accertamenti sui prodotti per l infanzia. Il 27 settembre vengono eseguiti i primi prelievi di campioni di prodotti Milupa, e all Arpam giungono per essere analizzati anche altri campioni di Lattemio e Nidina 2, entrambi della Nestlé, inviati dall Asur 12 di San Benedetto del Tronto. Nel frattempo, l Istituto Superiore di Sanità, coinvolto dal ministero della Salute, conferma il 4 ottobre che non esistono dati tossicologici specifici sull Itx. Bruxelles non torna su suoi passi. Il 7 e l 8 ottobre si riuniscono i rappresentanti degli stati membri dell Unione europea, e anche questa volta viene confermata la decisione di non procedere al ritiro dei prodotti interessati dal procedimento di stampa che impiega Itx. I test dell Arpam, intanto, accertano la presenza della sostanza sul latte di 9

10 Il caso Itx proseguimento Aptamil 2 di Milupa, e, com era accaduto a settembre per il latte Nidina 2, dell esito dei test vengono informate l Asur zona 13, la Regione Marche e la Usl di Milano. Il 13 ottobre l Arpam trasmette il rapporto al ministero della Salute, che informa il giorno stesso la Dg Sanco. Scatta dunque il sistema di allerta comunitario anche per i prodotti Milupa risultati con tracce di Itx. Diversamente da quanto fatto da Nestlé e sulla base della decisione comunitaria, l azienda decide però di non ritirare dal commercio la partita con tracce di Itx. Alla luce della nuova allerta, le autorità europee investono del problema l Efsa, l Autorità europea per la sicurezza alimentare, richiedendo un parere scientifico sull Itx, e la richiesta arriva a Parma il 14 ottobre. Il problema, però, sembra allargarsi: 3 giorni dopo, il 17 ottobre, l Asur 12 di San Benedetto riceve anche i risultati dei test dell Arpam sui nuovi campioni di prodotti Nestlé, e parte la terza allerta comunitaria. I PRIMI SEQUESTRI A questo punto accade qualcosa di inusuale. L Asur 12 non si limita ad attivare il sistema di allerta come aveva fatto in precedenza. Lo stesso giorno in cui riceve i risultati chiede e ottiene dal sindaco di Ascoli un verbale che autorizza un primo sequestro cautelativo del latte Nestlé, e invia i suoi ispettori nei supermercati della città. Una procedura, questa, alla quale avrebbe dovuto seguire entro 48 ore l informativa di reato alla magistratura, che però sarà inviata solo due settimane dopo. La Nestlé, intanto, informata della nuova segnalazione, il 21 ottobre procede al richiamo dei lotti interessati. I provvedimenti colpiscono anche Milupa. Il 26 ottobre la Regione Marche fa partire in via precauzionale il sequestro dei lotti di latte risultati positivi alle prove di migrazione. Lo stesso giorno il Corpo forestale dello Stato avvia di sua iniziativa nuove analisi su 16 campioni di prodotti per l infanzia di diversi marchi. A Roma, il 28 ottobre il Ministero della Salute convoca per una riunione l Istituto superiore di sanità, l Associazione italiana industriali prodotti, Federalimentare, Assografici, Assocarta e Federchimica. Nel corso dell incontro, che si tiene il 4 novembre, Assografici conferma che Tetra Pak sta sostituendo il sistema di stampa. L INFORMATIVA DI REATO Il 2 novembre l Asur zona 13 invia l informativa di reato alla Procura di Ascoli Piceno, in relazione ai primi prelievi effettuati sui prodotti Nestlé. Qualche giorno dopo arriva l esito delle analisi condotte sui prodotti cam- 10

11 Cronologia degli eventi pionati dal Corpo forestale il 26 ottobre, che confermano ancora una volta la presenza di Itx negli alimenti per bambini. Il 7 novembre parte la nuova allerta alimentare, e questa volta anche l Asur di San Benedetto del Tronto presenta l informativa di reato alla Procura della repubblica di Ascoli. La palla passa adesso al pubblico ministero Franco Ponticelli, che apre un fascicolo, e il 9 novembre firma i primi 100 decreti di sequestro relativi ai prodotti Nestlé. Il 17 novembre la multinazionale avvia il richiamo cautelativo di tutti i prodotti per l infanzia confezionati con la tecnica di stampa incriminata. Ma è troppo tardi, le partite incriminate sono già in parte soggette a sequestro giudiziario. A partire dall 11 novembre i provvedimenti di sequestro si sono estesi a tutto il territorio nazionale. Al 22 novembre saranno stati ritirati dal Corpo Forestale 30 milioni di litri di latte, tutti i lotti di Nidina 1, Nidina 2, Mio e Mio ai cereali con scadenza fino a settembre Nestlé viene iscritta nel registro degli indagati. L ipotesi di reato è violazione della legge 283/62 sulla genuinità degli alimenti, che più tardi sarà contestata anche alla Milupa. C è poi un secondo filone dell inchiesta, che riguarda i presunti ritardi con cui è stata avvisata la magistratura, e che vede coinvolti i dirigenti delle Asur 12 e 13. ALLARME PUBBLICO Dopo i primi provvedimenti giudiziari la notizia rimbalza sugli organi di stampa. Il 13 novembre è il quotidiano Il Messaggero a scrivere del primo sequestro di latte Nestlé per neonati, il 18 novembre si occupa del caso anche la trasmissione Mi Manda Raitre. Nel corso della puntata, Nestlé e Milupa dichiarano per la prima volta che le tracce di Itx sono dovute alle confezioni Tetra Pak. L attenzione dei media e dell opinione pubblica è però concentrata sui possibili pericoli legati all assunzione di Itx. Il caso diventa soprattutto politico, quando Associazioni dei consumatori e rappresentanti dell Opposizione in Parlamento accusano il governo e le aziende interessate di irresponsabilità, per non avere proceduto immediatamente al ritiro dei prodotti coinvolti. La polemica monta quando, il 23 novembre, il presidente della Nestlé Peter Brabeck rivela all agenzia Reuters l esistenza di un accordo tra la Nestlé, l Unione europea e il ministero della Salute italiano. Secondo quanto dichiarato da Brabeck, sia il ministro Francesco Storace, quanto i funzionari della Dg Sanco, erano a conoscenza del problema Itx già da luglio, ma avrebbero evitato qualunque iniziativa per concedere alla multinazionale svizzera di smaltire i lotti contaminati. Il titolare del ministero annuncia una 11

12 Il caso Itx querela nei confronti di Brabeck. Dopo l annuncio il numero uno della Nestlé ritira la dichiarazione presenta al ministro scuse senza riserve, ma Storace sporge comunque denuncia. Negli stessi giorni, Tetra Pak diffonde un comunicato stampa in cui chiarisce ancora una volta che l azienda, in via precauzionale, ha abolito il vecchio sistema di stampa per le confezioni di alimenti per bambini. IL COMUNICATO DELL EFSA In pieno allarme Itx, il 24 novembre, l Efsa dirama un comunicato stampa con la valutazione preliminare sulla sostanza. L autorità per la sicurezza alimentare dichiara nella nota che sulla base dei dati disponibili, molto limitati, la presenza di Itx negli alimenti è da considerare indesiderabile. Tuttavia, aggiunge nel documento, ai livelli registrati non rappresenta un rischio immediato per la salute. Viene inoltre escluso che la sostanza possa avere effetti genotossici. Lo stesso giorno l Istituto superiore di sanità divulga i risultati di una prima valutazione sulla presenza di Itx nel latte per l infanzia. Gli esperti dell Iss confermano che il rischio di effetti genotossici, in seguito a ingestione di Itx è assente o trascurabile, ma precisano che non ci sono informazioni disponibili su altri effetti tossici. L ALLARME SI ALLARGA. IL PASTICCIO DI ALTROCONSUMO Il lavoro della magistratura, i campionamenti e le analisi non si fermano. Sulla base delle analisi Arpam, il 25 novembre il pm Franco Ponticelli firma il decreto di sequestro su tutto il territorio nazionale di 4 tipologie di prodotti Milupa, con scadenza fino al 1 giugno Le Associazioni dei consumatori chiedono agli assessorati regionali che le indagini siano estese a tutti i prodotti alimentari confezionati in Tetra Pak. L allarme Itx sta infatti per allargarsi ad altre categorie di alimenti. Il giorno dei sequestri la trasmissione Mi manda Raitre rivela il contenuto di una lettera inviata, in via precauzionale, da Tetra Pak alla Dg Sanco il 23 settembre. Nella missiva l azienda spiegava che il sistema di stampa off-set, che prevede l impiego di Itx, viene adoperato per circa 1200 marchi in tutto il mondo. Nella lettera, Tetra Pak annunciava anche l impegno a cambiare tecnica di stampa, in via precauzionale, per tutti i prodotti. Difatti il 29 novembre, la multinazionale annuncia ufficialmente di avere abolito la tecnologia di stampa off-set. Ma a tenere banco sui giornali, in quello stesso giorno, è un altra notizia. L associazione Altroconsumo pubblica sul suo sito i risultati di alcune analisi di laboratorio condotte autonomamente su alcuni prodotti in confezioni Tetra Pak. Secondo questi test nove di questi ali- 12

13 Cronologia degli eventi menti risulterebbero contaminati; si tratterebbe di succhi di frutta, latte a lunga conservazione e panna da cucina di diversi marchi. Sia Tetra Pak, sia le aziende coinvolte, affermano che i prodotti in questione sono stati stampati con una tecnologia che non prevede l uso di fissatori chimici, e Tetra Pak annuncia azioni legali nei confronti di Altroconsumo. Il giorno dopo inserisce un avviso a pagamento sui principali quotidiani principali italiani, in cui dichiara che il rischio legato alla presenza di Itx in alcune confezioni è assente o trascurabile, e che lo stop alla produzione dei contenitori sotto accusa è stato deciso in ossequio al principio di precauzione. Il Ministero della Salute chiede controlli sulle analisi condotte da Altroconsumo. Il 6 dicembre la stessa associazione renderà noti i risultati di una seconda analisi condotta sugli stessi campioni, dalla quale risulterà che solo uno dei prodotti analizzati è contaminato da Itx. Si tratta del latte di crescita Milupa Babymil con scadenza maggio 2006, lotto già soggetto a sequestro. Ma nel frattempo anche il telegiornale di Italia Uno, Studio Aperto, ha presentato i risultati di altre analisi condotte su latte fresco, mozzarella e panna da cucina, prodotti che risulterebbero contaminati dal fissatore chimico e non confezionati soltanto in cartoni Tetra Pak. LE SCELTE DIVERSE DI ITALIA E UE Il 30 novembre la Dg Sanco dirama una nota stampa in cui ribadisce i risultati della valutazione preliminare dell Efsa sulla tossicità dell Itx, e sottolinea che in attesa di un indicazione definitiva dell autorità alimentare non si ritiene necessario intraprendere misure a livello comunitario come il ritiro dal mercato dei prodotti coinvolti. Lo stesso giorno il Ministero della Salute convoca una riunione tra i responsabili sanitari delle Regioni e delle Province autonome, l Iss, gli istituti zooprofilattici sperimentali e il Comando carabinieri per la sanità (Nas). Viene predisposto il Piano nazionale di controllo per l Itx, che prevede anche una serie di controlli sui prodotti alimentari per l infanzia. Nel caos generale, il primo dicembre si diffonde la notizia secondo cui tre aziende alimentari italiane fino a questo momento estranee alla vicenda, Parmalat, Newlat e Granarolo hanno ritirato in via precauzionale dagli scaffali degli ipermercati Coop e Carrefour tutti i prodotti confezionati in Tetra Pak e stampati con la tecnica off-set Uv. I legali di Tetra Pak chiedono di essere ascoltati dalla Procura di Ascoli Piceno. Durante l audizione l azienda rende noto alla magistratura di non rifornire più dal 30 ottobre scorso i clienti italiani con contenitori realizzati con l impiego di Itx, e di avere abbandonato il sistema di stampa sulle confezioni di latte per l infanzia già dal 30 settembre. 13

14 Il caso Itx RITIRATE TUTTI I PRODOTTI In risposta alle rassicurazioni dell Efsa, il 1 dicembre l associazione Codacons rivela l esistenza di un rapporto dell Enviromental protection agency statunitense che classifica l Itx come dannoso per la salute umana. L allarme viene ridimensionato da più di un esperto. A sera, il farmacologo Silvio Garattini dichiara al Tg 1 delle 20 che il rapporto citato dall associazione non ha nulla a che vedere con il contesto italiano. Una seconda smentita arriva da Ugo Maria Pagnoni, ordinario di Chimica organica all Università di Modena e Reggio Emilia, che critica duramente il comportamento del Codacons. Ma le Associazioni dei consumatori, che incontrano quel giorno Tetra Pak al ministero per le Politiche agricole e forestali, chiedono comunque all azienda di ritirare dal mercato tutti i prodotti potenzialmente coinvolti. La questione sembra preoccupare anche le autorità italiane. All indomani dell incontro, il 2 dicembre il ministro per le Politiche agricole e forestali Gianni Alemanno chiede che siano ritirate tutte le confezioni stampate con Itx. IL PARERE DEFINITIVO DELL EFSA Il 3 dicembre i Nas eseguono un ispezione nella sede di Tetra Pak Italia a Rubiera (Reggio Emilia). Durante gli accertamenti vengono verificate le tecniche di produzione e stampigliatura degli imballaggi per alimenti, oggetto dell inchiesta sul latte contaminato dal fissatore per inchiostro, constatando che l intera produzione dello stabilimento impiega inchiostri a base acqua non contenenti Itx. Due giorni dopo Alemanno cambia linea e dichiara alla stampa che sulla vicenda dell Itx non c è da avere paura. Ma la rassicurazione arriva il 9 dicembre, quando l Efsa, in anticipo sui tempi previsti, comunica il parere definitivo sui rischi correlati all ingestione di prodotti contaminati da Itx. La relazione conferma nella sostanza l opinione del 24 novembre, e afferma che sebbene indesiderabile, la presenza di Itx negli alimenti non è da considerarsi pericolosa ai livelli registrati. La notizia dell Autorità europea non viene ripresa dagli organi di informazione a causa dello sciopero generale della stampa proclamato il 9 e 10 dicembre. LE NUOVE INCHIESTE L Itx continua ad essere rintracciato in numerosi prodotti. Il 12 dicembre l Agenzia per l ambiente della Provincia di Trento rende noto che tracce di Isopropylthioxantone sono state trovate in alcune confezioni di succhi di frutta Pfanner. Sono una ventina le confezioni a cui la Procura di Trento pone i sigilli dopo i controlli dei Nas. Il 14 dicembre la Procura di Genova mette i sigilli a 24mila confezioni di 14

15 Cronologia degli eventi latte e succhi di frutta già ritirati dai supermercati, in attesa delle analisi dell Agenzia regionale per l Ambiente della Liguria. L inchiesta nata alla procura di Ascoli Piceno viene intanto trasferita il 15 dicembre a Milano, dove hanno luogo le sedi di Nestlé e Milupa. Nel registro degli indagati compare anche un dirigente di Tetra Pak Italia. Ad Ascoli resta il filone relativo al presunto ritardo nell allerta alimentare. Negli stessi giorni a Torino, in seguito al sequestro di una partita di succhi di frutta, il procuratore capo della repubblica Raffaele Guariniello apre una nuova inchiesta, ipotizzando una violazione della legge del 1962 in materia di alimenti. Sia la procura di Torino che quella di Milano chiedono al farmacologo Silvio Garattini dell Istituto Mario Negri di effettuare la perizia tecnica sulla tossicità del fissatore chimico. In tutta Italia continuano gli accertamenti previsti dal ministero della Salute. Nel mese di dicembre il ministero affida a tutte le Arpa del paese l analisi di oltre 800 campioni di confezioni Tetra Pak prelevate nel mese di novembre. Si trattava di confezioni che all epoca non erano già più in commercio. I RAPID ALERT DELLA COMMISSIONE EUROPEA L anno nuovo si apre, il dieci gennaio, con un nuovo rapid alert che segnala la presenza di inchiostro in succhi, creme, zuppe vegetali, e altri prodotti contenuti in confezioni Tetra Pak. Il 18 gennaio l Arpa Marche rinviene Itx in confezioni contenenti vino e uno snack per bambini a base di cacao. A differenza di quanto accaduto all inizio di tutta la vicenda, è l Arpam stessa a dichiarare che il protocollo di analisi non è stato ancora completato, mentre il Procuratore di Ascoli invita subito a non creare altri allarmi. Nel frattempo, le Arpa delle altre regioni cominciano a diffondere i risultati delle a- nalisi, a cui fanno seguito le segnalazioni nel bollettino della Commissione europea, che si ripetono fino al marzo In totale, le rilevazioni sono state circa una cinquantina. I campioni di prodotti analizzati dall inizio della vicenda sono quasi mille. Alla fine di gennaio, è la Provincia di Bolzano a fare il primo passo per ridimensionare l allarme. Nel rendere noto del riscontro di Itx in tre campioni di latte, afferma infatti che a livello nazionale sono in fase di determinazione i valori limite dell Itx. A stabilire l entità di questi valori sarà ancora una volta la Dg Sanco della Commissione europea, che a fine marzo si riunisce con l intento di rivedere il regolamento sui contaminanti. Per la sostanza Itx si propone di applicare una prassi di buona produzione, che prevede una soglia limite di rin- 15

16 Il caso Itx tracciabilità dell Itx. All origine di una tale valutazione c è probabilmente il fatto che l Itx è un fissatore ampiamente utilizzato nell industria alimentare per numerosi imballaggi di tutti i materiali. Durante i primi mesi del 2006, le Associazioni dei consumatori sollecitano i cittadini a presentare esposti alla magistratura per la presenza di Itx, ma l interesse dell opinione pubblica per l allarme del latte all inchiostro è calato: i nuovi casi di influenza aviaria tra gli uccelli hanno monopolizzato l attenzione della stampa. È scoppiata una nuova psicosi. L ARCHIVIAZIONE Il 25 maggio 2006 il prof. Silvio Garattini invia alla procura di Milano i risultati della consulenza tecnica sull Isopropylthioxantone. Il farmacologo esclude la presenza di un pericolo in termini di tossicità acuta, chiarisce che non esistono studi che abbiano valutato gli effetti di un assunzione per lunghi periodi, e che gli studi esistenti tendono a escludere un effetto cancerogeno della sostanza. Sulla base di questa perizia, e di ulteriori elementi esaminati, a giugno la procura di Milano chiede l archiviazione del provvedimento non riscontrando alcuna violazione di norme a rilevanza penale. Per mettere la parola fine alla vicenda, bisognerà aspettare il 2007: all inizio di marzo il Gip di Milano archivia definitivamente l inchiesta sul latte all Itx, dichiarando che non vi è alcuna ragione scientifica per ritenere che esista un nesso di causalità fra la presenza di Itx nel latte assunto dai figli dei querelanti e le malattie da questi ultimi patite. L ultimo stralcio dell inchiesta, infatti, riguarda i ricorsi di alcune parti offese sostenute dalle Associazioni dei Consumatori. 16

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IL CASO ITX. DIARIO DI BORDO I protagonisti. A cura del Team Crisis Itx

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