INFORTUNI SUL LAVORO E MALATTIE PROFESSIONALI

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1 INFORTUNI SUL LAVORO E MALATTIE PROFESSIONALI IL FENOMENO INFORTUNISTICO Problema di salute di rilevante dimensione che comporta elevati costi umani, sociali ed economici, sia per le aziende che per la collettività E FENOMENO SOTTOSTIMATO INFORTUNI IN FRANCHIGIA LAVORO NERO IRREGOLALARE 1

2 INFORTUNI SUL LAVORO Rappresentano un problema di salute in ambito europeo (5 milioni/anno dei quali 6500 mortali) Ma una vera emergenza sanitaria in Italia con elevati costi umani, sociali ed economici. L impatto sul nostro sistema economico è stimato tra 1.5 e 4% del PIL (dal blog di Beppe Grillo) INFORTUNIO SUL LAVORO DANNO ALLA SALUTE AVVENUTO PER CAUSA VIOLENTA, IN OCCASIONE DI LAVORO, DA CUI SIA DERIVATA INABILITA AL LAVORO, PERMANENTE (ASSOLUTA O PARZIALE) OPPURE TEMPORANEA E CHE COMPORTI ASTENZIONE DAL LAVORO PER PIU DI TRE GIORNI ELEMENTI CARATTERIZZANTI DANNO: alterazione del normale stato di salute CAUSA VIOLENTA: qualsiasi causa che in tempi ristretti agisca con concentrazione lesiva OCCASIONE DI LAVORO: il lavoro crea la condizione per l evento infortunistico 2

3 IL DPR 30 GIUGNO 1965 N 1124 SANCISCE L OBBLIGO DI ASSSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI E LE MALATTIE PROFESSIONALI IL COSTO è a carico delle Aziende L ESERCIZIO è affidato all INAIL che provvede all accertamento ed al risarcimento LE PRESTAZIONI EROGATE DALL INAIL: Indennità giornaliera Rendita per inabilità permanente Assegno per assistenza Rendita ai superstiti in caso di morte Cure mediche e chirurgiche Fornitura di protesi L ART. 50 DEL DPR 1124/65 FA OBBLIGO AL DATORE DI LAVORO DI DENUNCIARE ALL INAIL TUTTI I CASI DI INFORTUNIO E MALATTIA PROFESSIONALI E sancito anche l obbligo di referto all Autorità Giudiziaria La denuncia, corredata da certificato medico, deve pervenire all Inail: entro 24 ore in caso di morte entro 2 giorni da quello in cui il datore di lavoro ne ha avuto notizia in caso di infortunio Ogni infortunio deve essere registrato. L art. 403 del DPR 547/55 sancisce l obbligo di istituire a cura del datore di lavoro il registro infortuni. Va detenuto in azienda e compilato per tutti gli infortuni con le informazioni atte a qualificare l evento 3

4 ASSICURAZIONE INAIL E PERSONALE DELLA SCUOLA GESTIONE CONTO STATO PERSONALE AUSILIARIO INSEGNANTI se per la loro attività fanno uso (abituale e sistematico) di macchine elettriche se direttamente adibiti (in modo abituale e sistematico) ad attività previste dai piani scolastici: - esercitazioni tecnico scientifiche; - esercitazioni pratiche (educazione fisica e attività ludico-motoria); - esercitazioni di lavoro; se impegnati nell attività di insegnante di sostegno; durante viaggi di istruzione STUDENTI durante le esercitazioni tecnico-scientifiche e pratiche durante i viaggi previsti dai piani educativi Per gli studenti l assicurazione non comprende gli infortuni in itinere Gli alunni delle scuole materne non rientrano nella tutela assicurativa TUTELA ASSICURATIVA INFORTUNIO SUL LAVORO PROCEDIMENTO PENALE Art. 437 C.P. Chiunque omette di collocare impianti, apparecchi o segnali destinati a prevenire disastri, ovvero li rimuove o li danneggia è punito.. Si applicano all infortunio sul lavoro gli artt. 589 e 590 del C.P. rispettivamente lesioni colpose e omicidio colposo 4

5 Le nuove direttive europee, il D.Lgs 626/94 e il D.Lgs 494/96 (cantieri mobili e temporanei), mirano a un organizzazione aziendale che consenta il controllo dei rischi e dei danni correlati I risultati di un indagine sulle cause degli infortuni condotta dalla C.E.C.A. nel 1967 portava a riconoscere due macro determinanti 35% 65% CONDIZIONI PERICOLOSE Situazioni di origine tecnica dovute a mancanza di difese nel rapporto uomo-macchina, uomo-ambiente, uomo-sostanze AZIONI PERICOLOSE Dovute a carenze di processo, della organizzazione del lavoro o legate a errati comportamenti dei lavoratori per scarsa informazione/formazione EPIDEMIOLOGIA DEGLI INFORTUNI Consente di definire le caratteristiche del fenomeno, di definire l entità del rischio, di valutarne l andamento nel tempo ed il raffronto tra contesti diversi. E utile strumento per la valutazione del rischio EPIDEMIOLOGIA DESCRITTIVA E in sostanza una fotografia del fenomeno; è una Rappresentazione statica della frequenza degli infortuni in Relazione a: Causa (caduta dall alto, colpito da, urto contro.) Agente materiale (attrezzo, macchina, ambiente di lavoro ) Natura lesione (ferita, contusione, frattura, perdita anatomica..) Sede lesione (cranio, occhio, mano, piede, gamba.) E possibile analizzare le circostanze più frequenti di infortunio, le figure professionali maggiormente coinvolte, il luogo (quale reparto dell azienda), il periodo (mese, giorno, ora) 5

6 EPIDEMIOLOGIA ANALITICA Una corretta valutazione del fenomeno non può basarsi sul numero assoluto di casi, ma deve rapportare gli infortuni ad un parametro che renda confrontabile il fenomeno: il numero di addetti o meglio ancora il numero di ore lavorate INDICE DI INCIDENZA (I.I.) numero infortuni / numero addetti x 1000 INDICE DI FREQUENZA (I.F.) numero infortuni / numero ore lavorate x INDICE DI GRAVITA (I.G.) numero gg di infortunio + (P x 75) /ore lavorate x1000 In caso di infortunio mortale (P x 7500) Indice di Incidenza di tutti gli infortuni Distribuzione per comparto in Regione Emilia Romagna I.I I.I I.I I.I I.I I.I G1 AGRICOLTURA 9,53 9,11 9,13 8,56 8,58 8,48 G2 CHIMICA 7,36 6,96 6,67 6,90 6,95 7,05 G 3 EDILIZIA 11,70 10,62 10,91 10,14 9,99 9,95 G4 ELETTRICITA' 8,12 6,83 5,93 7,47 11,91 10,48 G5 LEGNO 11,14 10,76 10,05 9,96 10,01 9,87 G6 METALLURGIA 9,11 9,16 8,58 8,43 8,30 8,17 G7 MINERARIA 12,04 11,34 10,81 10,58 10,54 10,94 G8 TESSILE 3,04 2,65 2,65 2,53 2,70 2,86 G9 TRASPORTI 8,48 8,16 7,58 7,39 7,45 8,10 G0 SERVIZI 2,51 2,15 2,14 2,29 2,38 2, G1 G2 G3 G4 G5 G6 G7 G8 G9 G0 I.I I.I I.I I.I I.I I.I

7 Infortuni in Emilia Romagna anni I.I.perm. GRUPPI INAIL LAV. AGRICOLE ,89 COSTR. EDILI ,08 PALIFICAZ ,06 LAV. LEGNO ,67 METALLURGIA ,58 MOV.TERRA ,41 TRASPORTI ,40 LAV. MAT. AFF ,03 MACELLAZ ,72 IMPIANTI ,38 CONSERV. LEGNO 510 4,32 COSTR. IDRAULICHE 3 4,06 MINERARIA ,97 LAV.COMPLEM ,76 MINERAL ,72 LAV.METALLO ,72 CLASSIFICA GRAVITA' PER GRUPPI ER ,00 8,00 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 LAV. AGRICOLE ,89 COSTR. EDILI ,08 PALIFICAZ ,06 LAV. LEGNO ,67 5,58 5,41 5,40 METALLURGIA 6100 MOV.TERRA 3300 TRASPORTI 9100 LAV. MAT. AFF ,03 MAI ABBASSARE LA GUARDIA Parma 6,36 6,59 5,88 5,21 5,11 5,24 Regione ER 5,7 5,68 5,33 5,21 4,89 4,79 7

8 MA IL COSTO PER LE AZIENDE??? IL COSTO DEGLI INFORTUNI Iceberg di Heinrich Sommando i costi diretti + i costi indiretti l onere economico per l impresa è stimato in circa 4 milioni per giornata di infortunio IL COSTO DELLA MANCATA PREVENZIONE Applicando altre modalità di calcolo il costo degli infortuni per l impresa è quantificato nella misura di circa 6 volte il costo aziendale orario del lavoratore L assenza dal lavoro per un infortunio di 7 giorni costa all azienda circa di lire La gestione della sicurezza, che parte dal management aziendale e coinvolge tutte le articolazioni compresi i lavoratori, è un investimento. La politica aziendale orientata alla sicurezza ha consentito ad una multinazionale di conseguire, solo negli Stati Uniti, un risparmio di 47 milioni di dollari tra il 1995 ed il

9 L INFORTUNIO COME INDICATORE Indicatore delle modalità di gestione della sicurezza del lavoro Indicatore dell efficienza (organizzativa) aziendale Nel mondo anglosassone gli infortuni sono utilizzati come parametro della funzionalità e qualità dell azienda Efficienza Multinazionali straniere decidono di investire in un paese piuttosto che in un altro sulla base degli indici infortunistici Infortuni L INFORTUNIO NON E PROBLEMA TECNICO MA ORGANIZZATIVO GLI INFORTUNI NELLA SCUOLA gestione Conto Stato Infortuni Personale dipendente Infortuni studenti 9

10 GLI INFORTUNI E LE SCUOLE DI PARMA PERSONALE DIPENDENTE: 193 INFORTUNI IN 5 ANNI Licei, Magistrali 17 Ist. Profess. 23 Ist. Tecnici 32 s. secondaria 33 elementari 65 Studenti n info rtuni MALATTIA PROFESSIONALE Malattia o indebolimento permanente di un organo di senso per cui sia documentata una relazione di causa-effetto con l attività lavorativa svolta Le difficoltà legate alla lenta evoluzione del danno trattandosi di patologie cronico-degenererative 10

11 MALATTIE PROFESSIONALI Elementi costitutivi 1. Rischio professionale (specifico e ambientale) e rapporto causale diretto con il lavoro nell esercizio e a causa delle lavorazioni. 2. Azione della causa diluita nel tempo (non causa violenta) 3. Sistema tabellare chiuso (DPR n. 336/1994) - malattie dell Industria: 58 - malattie dell Agricoltura: 27 - Silicosi e asbestosi (legge n. 780/1975) dal Sistema Chiuso CORTE COSTITUZIONALE (sent. n. 179/1988) al Sistema Misto illegittimità artt. 3 (I) e 211 (A) del T.U. nella parte in cui non prevedono l assicurazione per altre malattie e lavorazioni oltre quelle tabellate purché si tratti di malattie delle quali sia comunque provata la causa di lavoro ; 11

12 Le malattie della lista I costituiranno le basi per la revisione delle tabelle delle malattie professionali ex artt. 3 e 211 T.U. Le malattie della lista II sono quelle per le quali non sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfondite per essere incluse nella lista I Le malattie della lista III sono quelle per le quali non è al momento definibile il grado di probabilità, date le sporadiche e non precisabili evidenze scientifiche sinora note Patologie e lavorazioni di cui si conosce la correlazione con il lavoro trovano ora un inquadramento Vibrazioni sistema mano-braccio Movimentazione Manuale Carichi con continuità Movimenti ripetitivi arti sup per almeno metà turno lavorativo LISTA 1 S. Tunnel Carpale Tendiniti tenosinoviti Artrosi e discopatie lombari Ernia del Disco Tendiniti sovraspinoso Epicondiliti S. De Quervain Dito a scatto S. Tunnel Carpale Aspetti particolari Oli minerali non trattati Catrame Polveri di legno Tumori pelle e polmoni Tumori fosse nasali 12

13 LISTA 2 Vibrazioni trasmesse al corpo intero Sforzi prolungati delle corde vocali Gas di scarico motori disel Oli minerali non trattati Catrame Costrittuvità organizzative Artrosi e discopatie lombari Ernia del Disco Noduli alle corde vocali Tumori polmone e vescica Tumori pelle e polmoni Mobbing LISTA 3 Rumore Fibre ceramiche Fumo passivo Disturbi extrauditivi Fibrosi polmonare Tumore polmonare Tumori polmonare LE PROBLEMATICHE NECESSITA DI UN CORRETTO INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO Congruità della durata e dell intensità dell esposizione Genesi multifattoriale di alcune patologie (ambiente di lavoro e ambiente di vita) Aspecificità di alcuni quadri clinici DENUNCIA SUCCESSIVAMENTE ALLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO O DELL ATTIVITA LAVORATIVA LA MOBILITA LAVORATIVA DEL NUOVO ASSICURATO IL RUOLO DELLE CONCAUSE 13

14 Le malattie professionali CRITICITA In tutti i paesi UE, netto scostamento tra dati assicurativi e dati epidemiologici: dato assicurativo ampiamente sottostimato. Ancora bassa percentuale di MP indennizzate rispetto alle denunce pervenute in sede INAIL Patologie Oncologiche Professionali In Italia attualmente la mortalità per le sole patologie oncologiche ammonta a casi/anno. Il 4% di tali neoplasie sono stimate di origine professionale: casi/anno Dati ufficiali INAIL dichiarano pochi casi anno certificati e riconosciuti: es.390 casi nel 1999 (6%). 14

15 MALATTIE PROFESSIONALI DENINCIATE IN ITALIA CASI DENUINCIATI DI MALATTIE PROSFESSIONALI ANNI Malattie Tabellate totale % Mal. da agenti chimici Allergie respiratorie Mal. cutanee Malattie non tabellate Mal. polmonari da polveri Bronchite cronica Ipoacusia Mal. radiazioni Ionizz. Mal. osteoarticolari Tumori da amianto Tumori polv. legno e cuoio Silicosi Asbestosi Varie Totale Mal. App. rspiratorio Tumori Ipoacusia Tendiniti Sindrome tunnel carpale Altre neuropatie perif Alteraz. Dischi vertebrali Artrosi Non determinate Totale totale %

16 CASI DENUNCIATI, RICONOSCIUTI E INDENNIZZATI ANNI Settori industria e servizi Denunciate n Riconosciute n % Indennizzate n % Malattie tabellate Malattie non tabellate MALATTIE PROFESSIONALI A PARMA QUINQUENNIO ,2 % 800 M.P. totali: M.P. indennizzate: 221 M.P. non indennizzate: ,8 % M.P. Indennizzate M.P. non indennizzate 16

17 MALATTIE PROFESSIONALI IN EMILIA ROMAGNA Segnalazioni a SPSAL ASL TECNOPATIE Ipoacusie CTD Dermatiti Broncopneumop Neoplasie Mesoteliomi Asbestosi Epatopatie Sturnismo Silicosi Stress/Mobbing Altre TOTALE TOT % COMPITI CERTIFICATIVI DEL MEDICO NEI CASI DI SOSPETTA M. P. A) Primo certificato medico, compilato dal medico che ha effettuato l intervento diagnostico e/o terapeutico e deve contenere: i dati dell assicurato, l obiettività rilevata e la diagnosi, la prognosi e le prescrizioni terapeutiche eseguite, eventuali postumi di altre lesioni o malattie pregresse riferite o constatate; il luogo e la data della visita; osservazioni circa la lavorazione ed il rischio cui esposto il soggetto. B) Certificato medico di continuazione della M.P. C) Certificato definitivo di M.P. 17

18 TUTELA GIURIDICA AUTORITA GIUDIZIARIA I contravventori alle disposizioni riguardanti le denunce suddette, sono punibili con l arresto fino a tre mesi e con l ammenda da euro 258 a euro 1032 ARTICOLO 365 C. P. OMISSIONE DI REFERTO Chiunque, avendo nell'esercizio di una professione sanitaria prestato la propria assistenza od opera in casi che possono presentare i caratteri di un delitto pel quale si debba procedere d'ufficio, omette o ritarda di riferirne all'autorità Giudiziaria, è punito con la multa fino a lire un milione. Questa disposizione non si applica quando il referto esporrebbe la persona assistita a procedimento penale. Nei casi di morte e di lesione personale colposa grave e gravissima limitatamente ai fatti commessi con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni del lavoro o relative all igiene del lavoro o che abbiano determinato una malattia professionale 18

19 ARTT. 361 e 362 C. P. OMISSIONE DI DENUNCIA Art Omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale Il pubblico ufficiale, il quale omette o ritarda di denunciare all'autorità giudiziaria, o ad un'altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferire, un reato di cui ha avuto notizia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni, è punito Le disposizioni precedenti non si applicano se si tratta di delitto punibile a querela della persona offesa. Art Omessa denuncia da parte di un incaricato di pubblico servizio. L'incaricato di un pubblico servizio, che omette o ritarda di denunciare all'autorità indicata nell'articolo precedente un reato del quale abbia avuto notizia nell'esercizio o a causa del suo servizio, è punito Tale disposizione non si applica se si tratta di un reato punibile a querela della persona offesa ne si applica ai responsabili delle comunità terapeutiche socio- riabilitative per fatti commessi da persone tossicodipendenti affidate per l'esecuzione del programma definito da un servizio pubblico.. 19

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