2.4 Principali cause di infortunio nel settore edile in Toscana nel periodo Rassegna stampa pag.19
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1 STUDIO DELL' ANDAMENTO DEGLI INFORTUNI NELL'ULTIMO TRIENNIO NEL SETTORE EDILIZIA NEL TERRITORIO TOSCANO (FIRENZE-AREZZO): ANALISI SUL FABBISOGNO FORMATIVO Elisa Barbagli, Valerio Brandini, Gabriele Venuti, Laura Cioni 1
2 INDICE Premessa pag.3 1.Introduzione pag Andamento occupazionale pag Incidenza degli stranieri nella popolazione autoctona pag Imprese attive nel triennio pag.6 2.Andamento infortuni sul lavoro 2.1 Gli infortuni denunciati e gli incidenti mortali nel settore delle Costruzioni nel panorama nazionale 2.2 Gli infortuni denunciati e gli incidenti mortali nel settore delle Costruzioni nel panorama toscano 2.3 Il fenomeno infortunistico nei lavoratori stranieri pag Principali cause di infortunio nel settore edile in Toscana nel periodo pag.7 pag.7 pag.11 pag Rassegna stampa pag L attività di Microcosmo pag Andamento iscrizioni corsi Microcosmo nel periodo pag Conclusioni pag Riferimenti pag.23 2
3 PREMESSA La cronaca ricorda quotidianamente che nel nostro Paese c è una forte esigenza di miglioramento delle condizioni di sicurezza negli ambienti di lavoro e delle capacità del sistema di prevenzione degli infortuni. La risposta a questa drammatica realtà deve essere forte e passare necessariamente attraverso percorsi formativi ed educativi che consentono la comprensione e l apprendimento delle problematiche della sicurezza in ambiente di lavoro in maniera tale da consentire agli operatori della prevenzione azioni responsabilmente corrette. Quindi, formazione intesa come strumento essenziale di prevenzione e tutela. Con l uscita del Nuovo Testo Unico sulla Sicurezza (D. Lgs n. 81 del 9 aprile 2008) il concetto della formazione viene ulteriormente ribadito ed ampliato nei contenuti e nelle applicazioni reali. Il team di Microcosmo, operante nel settore della formazione e consulenza in materia di Igiene, Sicurezza e Ambiente, ritiene che stimare il fabbisogno di formazione, analizzando la struttura del mercato del lavoro, e, da questo, l andamento infortunistico, con particolare riferimento al settore dell'edilizia, costituisce uno strumento essenziale e fondamentale per la formazione e l informazione da eseguire all'interno delle aziende, grazie all acquisizione di indicazioni utili per la programmazione e per la definizione degli interventi specifici da adottare. In questa ottica Microcosmo ha ritenuto utile pertanto analizzare la progressione statistica degli infortuni nel settore edilizia all interno del territorio in cui opera. L analisi si basa su dati già esistenti tratti da ricerche precedenti e da due diverse fonti istituzionali: 1. Archivio INAIL 2. ASL 3
4 1. INTRODUZIONE 1.1 Andamento occupazionale: Crisi aziendale: Nel periodo il numero dei lavoratori coinvolti in processi di crisi aziendali è aumentato del 135%, rilevanti sono gli incrementi registrati nei territori di: Sesto Fiorentino (+1097), Borgo San Lorenzo (+474) e Figline (+168). Avviamento: Il Centro per l impiego che raccoglie il maggiore di numero di avviamenti è Firenze con avviamenti (68%), seguito da Sesto Fiorentino (10,3%) e Scandicci (6,0%). Gli altri quattro centri: Figline 6.881, Pontassieve 4.342, San Casciano e Borgo San Lorenzo raccolgono complessivamente il 15,7% del totale dei movimenti. Avviamento di lavoratori stranieri: Gli avviamenti al lavoro rivolti a persone di cittadinanza straniera sono stati nel : uomini e donne. Per ciò che concerne la suddivisione territoriale notiamo come i Centri di Firenze, Sesto e Scandicci raccolgano oltre l 85% del totale della Provincia. Da rilevare la forte incidenza dei rapporti di cittadini stranieri nei Cpi di Firenze (27,39%) e Pontassieve ( 27,18%), mentre nei Cpi di Figline (21,93%) e Borgo Sa Lorenzo (21,96%) si registrano i valori inferiori. Il dato provinciale si attesta al 26,35% vale a dire che un rapporto di lavoro su quattro interessa un cittadino non italiano; occorre comunque ricordare che nel 2008 era inferiore di circa un punto percentuale attestandosi al 25,4%. In termini assoluti il numero di avviamenti nel periodo si è ridotto di movimenti; solo il Centro di Figline registra un incremento di 44 unità, mentre le differenze maggiori si registrano nei Cpi di Sesto con 758 e di Firenze con- 519, gli altri quattro centri hanno un oscillazione negativa compresa tra -166 ( Pontassieve ) e -271 ( Borgo San Lorenzo). Le cinque comunità maggiormente numerose sono quella : romena ( 9.921), albanese (7.361), peruviana (3.577), cinese (2.815) e marocchina (2.028) che rappresentano complessivamente il 14% del totale dei rapporti di lavoro. 1.2 Incidenza degli stranieri nella popolazione autoctona La Toscana, quinta regione in Italia per incidenza del totale degli stranieri sulla popolazione dopo Emilia Romagna, Umbria, Veneto e Lombardia, conta al 1 gennaio 2009 un numero di quasi immigrati che si sono iscritti alle anagrafi comunali come residenti ( al 1 gennaio 2008). Si arriva così a una stima di presenze legali o in via di legalizzazione, con un incidenza sul totale della popolazione compresa tra il 9-10%. Per quanto si tratti di un numero che testimonia un ulteriore espansione degli immigrati in Toscana, la specifica relativa ai nuovi lavoratori, desunta da fonte Inail, per la prima volta dopo anni risulta in forte rallentamento, sia a causa della diminuzione degli arrivi attribuibile alla recessione, che per la decisione del Governo Italiano di non procedere, per il 2009, a un nuovo Decreto Flussi. 4
5 Gli occupati di origine straniera costituiscono il 9,4% del totale della forza lavoro, un dato più elevato del corrispondente peso sull intera popolazione residente, che riflette la concentrazione dei migranti nelle età in cui si partecipa maggiormente al mercato del lavoro. Il contributo dell immigrazione alla crescita occupazionale, almeno fino al 2008, spiega circa i due/terzi dell aumento complessivo del numero degli occupati. Grazie a questo apporto, si sono compensate le minori entrate sul mercato delle nuove leve dei giovani italiani e le ingenti uscite per pensionamento dei lavoratori più anziani. È stato così possibile evitare uno stato di tensione nella demografia delle forze di lavoro, che generalmente si verifica quando la richiesta di personale espressa dalle imprese non è soddisfatta dall offerta di lavoro nemmeno dal punto di vista quantitativo. In particolare, in alcuni settori (agricoltura, industria, edilizia, lavoro domestico) e in alcune professioni (operai, manovali, infermieri, collaboratori domestici), per le quali andavano palesandosi maggiori difficoltà nell attrarre i sempre più istruiti lavoratori italiani, l afflusso della forza lavoro straniera ha garantito la disponibilità della manodopera di cui le aziende e le famiglie avevano bisogno. La progressiva crescita della forza lavoro straniera nel mercato del lavoro toscano trova conferma anche nei dati di accesso al sistema regionale dei Servizi per l impiego. I cittadini stranieri che si sono rivolti ai servizi risultano quasi nel corso dell anno 2009, pari al 20% sul totale degli utenti, ampiamente sovrarappresentati rispetto allo loro incidenza sul totale delle forze di lavoro (9,4%). Il dato è in sensibile crescita rispetto al 2007 (+79%), quando gli utenti stranieri erano (pari al 17,6% sul totale degli utenti). La presenza straniera è un dato generalizzato in tutta la regione, ma il suo peso nelle singole province risulta diversificato. Attualmente è possibile distinguere: - una prima fascia di aree dove l incidenza sul totale dei residenti è prossima o superiore al 10% (Prato, Firenze, Arezzo e Siena; con quest ultime due province che hanno fatto registrare un deciso rialzo della numerosità degli immigrati nell ultimo periodo); - una seconda in cui il peso sulla popolazione è in linea con la media regionale (Pistoia, Pisa e Grosseto la terza provincia era finora connotata da una densità non elevata della presenza straniera, salvo incrementare notevolmente negli ultimi anni il numero di migranti residenti); - infine, una terza fascia che include quelle province dove gli immigrati pesano non più del 6% circa sul totale (Lucca, Livorno, Massa Carrara). I settori ove si ritrova il loro maggiore impiego sono: settore agricoltura e settore edilizia (grafico1). 5
6 Grafico 1: PRINCIPALI SETTORI IN CUI OPERANO I LAVORATORI STRANIERI ASSICURATI ALL INAIL-ANNO EVENTO Imprese attive nel triennio Negli anni la dinamica relativa alla numerosità delle imprese ha determinato il mutamento del peso relativo dei singoli settori sull economia fiorentina; se nel 1999 le attività commerciali rappresentavano il 35,5% delle imprese totali, nel 2008 il loro peso è sceso al 30,7%; le aziende manifatturiere sono diminuite dal 16,0% al 12,2%, mentre le imprese edili, immobiliari e quelle legate ai vari servizi personali e professionali sono invece state caratterizzate da un andamento espansivo del proprio peso sul totale. E quindi anche questo un parametro importante da considerare nell analisi; dai dati riportati si evince infatti che il settore edile si configura come uno dei settori che maggiormente assorbe manodopera straniera ed è in espansione sul totale delle imprese attive. Alla luce dei dati raccolti, pertanto, la formazione dei lavoratori immigrati rappresenta uno dei principali veicoli di integrazione, consentendo di acquisire, accanto alle indispensabili competenze linguistiche, anche quelle sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sui diritti. Ciò dovrebbe permettere di intervenire sulle attuali condizioni di lavoro descritte dalle statistiche di settore, che evidenziano una maggiore esposizione degli stranieri a condizioni di lavoro disagiate e di rischio, con un maggior livello di infortuni. Per questo soffermeremo la nostra attenzione in particolare sul settore edile. 6
7 2. Andamento infortuni sul lavoro. 2.1 Gli infortuni denunciati e gli incidenti mortali nel settore delle Costruzioni nel panorama nazionale Dalla tabella 1 si evidenzia che le Costruzioni sono ai primi posti della graduatoria dei settori più rischiosi anche in relazione al numero di addetti, con indice del 52.8%, nettamente superiore a quello medio generale del 27.84%. Prendendo in considerazione l andamento degli infortuni nei diversi settori dell attività economica riportato nella tabella 2 e 3, si vede come nel periodo di riferimento si delinea una diminuzione degli infortuni sul lavoro nei tre settori considerati. Il calo risulta poi particolarmente significativo nelle Costruzioni con una diminuzione degli infortuni denunciati del 12.4% nel periodo e del 16.2% nel periodo Per quel che riguarda i casi mortali nel periodo considerato si registra una diminuzione sensibile nell Industria e Servizi, a fronte però di un aumento prima e di una sostanziale stabilità poi in Agricoltura. Ancora una volta nelle Costruzioni, settore da sempre oggetto di attenzione sotto il profilo degli infortuni e che, come detto, ha visto crescere il numero di occupati, si registra invece una riduzione importante. Se però inseriamo nell analisi altri parametri, quali le forze di lavoro, le ore lavorate, le ore infortunio, i permessi, le ore di malattia, vediamo come lo scenario degli infortuni e delle morti nel settore delle costruzioni cambia notevolmente. - Gli infortuni:.nel 2008: 1 infortunio ogni 7496 ore lavorate;.nel 2009: 1 infortunio ogni 7614 ore lavorate. - Gli incidenti mortali:.nel 2008: 1 incidente mortale ogni ore lavorate;.nel 2009: 1 incidente mortale ogni ore lavorate. - Le ore di permesso rispetto alle ore lavorate dal 2008 al 2009: % - Le ore di permesso rispetto al numero di addetti dal 2008 al 2009: % Tabella 4 7
8 AZIENDE A CARATTERE INDUSTRIALE Settore di attività economica Totale Lav.ne Metalli (Siderurgia, Metallurgia) Lav.ne minerali non metalliferi (mat. per edilizia, vetro, ceramica ) Costruzioni 52.8 Lav.ne legno 50 Estraz. di minerali (marmi, sabbia, ghiaia ) Industria gomma e plastica Industria mezzi di trasporto (auto, moto, navi, treni, aerei, impianti a fune ) Industrie alimentari Trasporti e comunicazioni 38.7 Altre industrie e manifatturiere Industria meccanica (fabbr. utensili, armi, elettrodomestici ) Alberghi e ristoranti Altri servizi pubblici Complesso aziende industriali Sanità e servizi sociali Industria carta 24.1 Agroindustria Elettricità, gas, acqua Commercio Industria tessile e abbigliamento Industria macchine elettriche (motori, generatori, app. radiotelevisive ) Pubblica amministrazione Industria chimica Industria del cuocio, pelle e similari Attività immobiliari e servizi alle imprese Industria petrolio Istruzione 9.02 Intermediazione finanziaria 2.91 Infortuni indennizzati x 1000 addetti esclusi casi in itinere. Media triennio ( ) Tabella1. FREQUENZA INFORTUNISTICA PER SETTORE DI ATTIVTA E DIMENSIONE AZIENDALE. FONTE INAIL 8
9 Infortuni avvenuti negli anni per i rami e i principali settori di attività economica Ramo/Settore di attività economica Agricoltura Infortuni in complesso Casi mortali Var% Var% , ,2 Industria , ,3 di cui: Costruzioni , ,5 Metalmeccanica , ,8 Servizi , ,4 di cui: Trasporti , ,2 Commercio , ,6 Personale domestico , TOTALE , ,2 Tabella 2. INFORTUNI DENUNCIATI E CASI MORTALI PERIODO FONTE INAIL. Infortuni denunciati per i rami e i principali settori di attività economica anni evento Ramo/Settore di attività economica Agricoltura Infortuni in complesso Casi mortali Var% Var% , Industria , ,9 di cui: Metalmeccanica , ,1 Costruzioni , ,4 Servizi , ,0 di cui: 9
10 Trasporti , ,7 Commercio , ,0 TOTALE , ,3 Tabella 3. INFORTUNI DENUNCIATI E CASI MORTALI PERIODO FONTE INAIL Media procapite Diff % SU 2008 ORE LAVORATE % ORE INFORTUNI % ORE MALATTIE % ORE ALTRO % (Permessi) ADDETTI MORTI % INFORTUNI % Osservazioni differenze procapite 2009 su 2008: le ore lavorate diminuiscono del 4.10%, diminuiscono infortuni -5.58% e malattie -4.05% aumentano morti % e ore altro % Media ora-lavoro Diff % SU 2008 ORE LAVORATE ORE INFORTUNI % ORE MALATTIE % ORE ALTRO % (Permessi) ADDETTI % MORTI e e % INFORTUNI % Osservazioni differenze per ore lavorate 2009 su 2008: diminuiscono infortuni %, aumentano morti % e malattie e ore altro %. I dati sono contenuti nel rapporto CNCE (Commissione Nazionale Paritetica per le Casse Edili) sul mercato del lavoro in edilizia anni Tabella 4. OSSERVAZIONI DIFFERENZE PROCAPITE 2009 SU 2008 ED OSERVAZIONI DIFFERENZE PER ORE LAVORATE 2009 SU
11 2.2 Gli infortuni denunciati e gli incidenti mortali nel settore delle Costruzioni nel panorama toscano I dati relativi alla Regione Toscana confermano quanto già evidenziato a livello nazionale. Nel 2008 il numero degli incidenti sul lavoro è stato di casi contro i dell'anno precedente, con un calo del 4,0% in linea con quello registrato a livello nazionale. Per quanto riguarda gli infortuni con esiti mortali purtroppo il dato in Toscana si pone in controtendenza rispetto a quello nazionale. In Italia, infatti, si registra un decremento pari al 7,2% mentre in Toscana i casi mortali sono passati dai 70 del 2007 ai 79 del 2008 (+17%). Nell'analisi si deve tenere conto del fenomeno dell'indice di frequenza infortunistica rispetto alle ore lavorate. La Toscana ha un indice di 108,9 che si pone poco al di sopra della media nazionale che è di 100 Il settore che ha registrato il maggiore calo di infortuni è stato quello delle costruzioni (-13,4%), per contro nel medesimo settore sono avvenuti più infortuni mortali. Inoltre nel settore delle Costruzioni l indice di frequenza degli infortuni superiori a 3 giorni per milioni di ore lavorate è maggiore dello stesso indice relativo agli infortuni totale (grafico 2). Gli infortuni mortali nel settore dell Edilizia nel periodo dal 2000 al 2010 sono diminuiti di numero. (grafico 3) 2.3 Il fenomeno infortunistico nei lavoratori stranieri In Toscana, gli infortuni occorsi a lavoratori stranieri, rappresentano circa il 7% del valore nazionale; se è comunque sempre difficoltoso adattarsi in un nuovo contesto lavorativo, ancora maggiore è la difficoltà riscontrata da coloro che sono di altra nazionalità. La tabella 5 evidenzia la distribuzione degli stranieri per provincia con riferimento al Le nazioni di origine tra i lavoratori infortunati stranieri più frequenti sono: - il Marocco, - la Romania, - l Albania 11
12 Grafico 2: Indice di Frequenza-Toscana Infortuni superiori a 3gg per milione di ore lavorate (infortuni denunciati, Fonte INAIL) Grafico 3 INFORTUNI MORTALI IN TOSCANA NEL COMPARTO EDILIZIA DAL 2000 AL 2010 dai Dip.to USL 12
13 Arezzo Massa Firenze Prato Grosseto Livorno Lucca Pisa Pistoia Siena Toscan Carrara Tabella 5: INFORTUNI OCCORSI A STRANIERI NEL 2008 PER PROVINCIA 2.4 Principali cause di infortunio nel settore edile in Toscana nel periodo Dall analisi delle Tabelle 6, 7 e 8 di seguito riportate si evince come, in Toscana, la caduta dall alto sia la causa principale di infortunio mortale nel settore edile, anche nella provincia di Firenze. INFORTUNI MORTALI in Toscana nel comparto edilizia, registrati dai Dipartimenti di Prevenzione nel 2007 (esclusa manutenzione coperture) Azienda USL Toscana Data accadimento Tipologia lavoratore Modalità accadimento LIVORNO 03/01/2007 Dipendente Schiacciato da mezzo (durante asfaltatura strada, ribaltamento dell asfaltatrice che guidava) GROSSETO 18/04/2007 Dipendente Schiacciato da mezzo (durante asfaltatura parcheggio, ribaltamento miniruspa) FIRENZE 11/05/2007 Dipendente Caduto dall alto (durante operazioni di banchinaggio per nuovo solaio) VIAREGGIO 22/05/2007 Dipendente Schiacciato da crollo muro (durante consolidamento fondazioni di casolare in ristrutturazione) GROSSETO 26/07/2007 Lav. autonomo Colto da malore probabilmente dovuto al caldo (durante ristrutturazione casolare) FIRENZE 28/09/2007 Dipendente Schiacciato tra 2 casseri metallici (galleria cantiere TAV, durante sollevamento casseri) 13
14 SIENA 15/10/2007 Dipendente Schiacciato tra 2 mezzi movimento terra (durante lavori asfaltatura piazzale di cantiere) PISA 03/12/2007 Dipendente Caduto dall alto (durante costruzione nuovo edificio civile abitazione, da scala interna in costruzione) TOTALE 8 25% degli infortuni mortali per caduta dall alto Tabelle 6: CAUSE INFORTUNI MORTALI NEL SETTORE EDILE IN TOSCANA NEL
15 Azienda USL Data accadimento Tipologia lavoratore Modalità accadimento Toscana FIRENZE 16/01/2008 Dipendente Folgorazione (durante costruzione capannone industriale, in contatto con linea MT da cestello ponte svilup.) VIAREGGIO 19/04/2008 Socio di cooperativa Colpito da automezzo in autostrada (durante ripristino spartitraffico centrale, mentre attraversa a piedi corsia di marcia) PRATO 07/06/2008 Dipendente Schiacciato da trave in legno durante la realizzazione del centro commerciale COOP, cedimento gancio gru SIENA 11/08/2008 Dipendente Colpito da automezzo in autostrada (durante lavori di rifacimento segnaletica orizzontale, un autocarro ha invaso il cantiere) GROSSETO 08/09/2008 Irregolare Caduto dall alto (durante operazioni di ristrutturazione edilizia, montaggio tetto in legno, caduto da ponte su ruote alt 2.5m) FIRENZE 02/10/2008 Dipendente Caduto dall alto (cedimento piattaforma aerea, durante costruzione pila viadotto variante di valico) FIRENZE 02/10/2008 Dipendente Caduto dall alto (cedimento piattaforma aerea, durante costruzione pila viadotto 15
16 variante di valico) FIRENZE 02/10/2008 Dipendente Caduto dall alto (cedimento piattaforma aerea, durante costruzione pila viadotto variante di valico) LIVORNO 15/11/2008 Dipendente Caduto dall alto (da lucernario durante realizzazione nuovo capannone industriale) TOTALE 9 56% degli infortuni mortali per caduta dall alto Esclusa manutenzione coperture INFORTUNI MORTALI in Toscana nel comparto edilizia, registrati dai Dipartimenti di Prevenzione nel 2008 Tabella 7: CAUSE INFORTUNI MORTALI NEL SETTORE EDILE IN TOSCANA NEL 2008 INFORTUNI MORTALI in Toscana nel comparto edilizia, registrati dai Dipartimenti di Prevenzione nel 2009 (esclusa manutenzione coperture) Azienda USL Toscana Data accadimento Tipologia lavoratore Modalità accadimento LIVORNO 02/04/2009 Committente Colpito da fioriera di cemento caduta da 4 m, colpita da manovra errata gru durante movimentazione FIRENZE 30/06/2009 Dipendente Colpito da crollo della struttura lamellare che stava smontando al polo espositivo della fortezza AREZZO 30/07/2009 Dipendente Schiacciato da setto esistente durante armatura scavo PISTOIA 06/08/2009 Dipendente Schiacciato da crollo durante scavo per platea civile abitazione LUCCA 16/08/2009 Dipendente Caduto dall alto (durante 16
17 bonifica capannone industriale, caduto dal bordo della copertura) PRATO 16/10/2009 Dipendente Caduto dall alto (durante bonifica capannone industriale, sfondamento della copertura) SIENA 28/10/2009 Dipendente Schiacciato da gru (durante smontaggio della gru in cantiere edile) TOTALE 7 29% degli infortuni mortali per caduta dall alto Tabella 8: CAUSE INFORTUNI MORTALI NEL SETTORE EDILE IN TOSCANA NEL 2009 Le grafico 4, 5 riportano l incidenza percentuale degli infortuni mortali per caduta dall alto in Toscana nel comparto edilizia. Come si vede, tale incidenza aumenta quando si tiene conto della manutenzione delle coperture. L'andamento infortunistico negli ultimi cinque anni è comunque in costante diminuzione e questo fa ben sperare per il futuro. I controlli funzionano sempre meglio, la consapevolezza da parte delle imprese sulla necessità di investire in sicurezza è sempre maggiore. In Toscana sono state adottate misure incisive per contrastare il doloroso fenomeno degli infortuni sul lavoro su diversi fronti e in sinergia tra gli enti proposti come ad es. campagne di vigilanza straordinaria nei cantieri edili, campagne di formazione/informazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro, importanti protocolli per azioni positive nei settori più rischiosi,osservatori infortuni, tutte iniziative che hanno come obiettivo anche quello di creare una cultura alla sicurezza che si sostanzi sempre più in una cultura alla vita. Alla luce di quanto osservato, Microcosmo snc ritiene necessario promuovere una formazione accurata, incisiva e di qualità riguardante la caduta dall'alto e/o i rischi specifici nel settore dell edilizia, con l'intento di sensibilizzare i lavoratori all'uso di dispositivi di protezione individuali idonei, in quanto la prevenzione può fare molto per la riduzione di incidenti e infortuni anche mortali. 17
18 Grafico 4: INCIDENZA PERCENTUALE DEGLI INFORTUI MORTALI IN TOSCANA PER CADUTA DALL ALTO NEL COMPARTO EDILIZIA Grafico 5:CAUSE INFORTUNI MORTALI NEL SETTORE EDILE IN TOSCANA dovuto alle cadute dall alto escluso manutenzione coperture 18
19 3. Rassegna stampa Riportiamo di seguito anche alcuni degli articoli ritrovati che testimoniano nel 2010 altri incidenti mortali accaduti nei luoghi di lavoro nella zona di interesse: nell'aretino e nel fiorentino CADUTA DA PIATTAFORMA RAMPANTE: 3 MORTI 2 OTTOBRE 2008 Tragedia sulla A1. La procura di Firenze ipotizza il reato di omicidio colposo 3 ottobre Tra i primi accertamenti previsti la perizia sulla piattaforma aerea dalla quale i tre operai sono precipitati. Le vittime stavano lavorando al fissaggio di uno dei sei piloni di cemento armato che reggeranno il viadotto FIRENZE - Omicidio colposo. E' questo il reato ipotizzato dalla Procura di Firenze per la morte, avvenuta ieri pomeriggio, di 3 operai nel cantiere autostradale della A1 a Barberino di Mugello, in provincia di Firenze. Ad annunciare il provvedimento è stato il pm che coordina le indagini, Luciana Singlitico. "Non si sa ancora nulla, stiamo aspettando gli accertamenti",ha detto. "E' evidente che c'è un omicidio colposo, ma ancora non sappiamo a cosa è dovuto. Il fascicolo si apre sempre in questi casi, ma bisogna fare ancora tutti gli accertamenti". Intanto continuano le indagini sul tragico episodio costato la vita a Giovanni Mesiti di 49 anni, Rosario Caruso, di 26 e Gaetano Cervicato di 45. I tre operai sono morti dopo un volo di quaranta metri da una piattaforma aerea. Secondo le prime testimonianze le vittime stavano lavorando al fissaggio di uno dei sei piloni di cemento armato che reggeranno il viadotto. E proprio la perizia sul montaggio di uno dei perni di tenuta della piattaforma aerea sarà tra i primi accertamenti che la procura di Firenze chiederà di fare agli esperti. "Dobbiamo appurare bene cosa è accaduto anche prima del fatto", ha affermato il procuratore della Repubblica di Firenze, Giuseppe Quattrocchi parlando della vicenda con i giornalisti. "C'è un problema di intervento operativo", ha spiegato. "In particolare abbiamo una dichiarazione in cui si parla di un perno ma non è chiaro se è stato cambiato, montandone uno nuovo, o se ci sia stato un intervento di riparazione o manutenzione". Secondo quanto riferito dai testimoni, i tre operai non erano imbracati con le corde perché, nonostante l'altezza, la piattaforma avrebbe dovuto garantire la sicurezza prevista dai regolamenti. Il pilone da cui sono precipitati è, infatti, interamente circondato sui quattro lati e sulla sommità da piattaforme analoghe a quella che ha ceduto. Il cantiere, ha precisato Autostrade per l'italia in una nota, si trova nel Comune di Barberino ed è appaltato alla ditta Toto. Proprio nei giorni scorsi a Bologna era stato firmato un accordo per incentivare la sicurezza sul lavoro nei cantieri stradali della variante di valico. Nella giornata di ieri altre tre persone hanno perso la vita sul luogo di lavoro. A Genova un uomo è caduto in un pozzo per l'estrazione di biogas nella discarica 19
20 di Scarpino, mentre a Torgiano, in provincia di Perugia un altro operaio è stato travolto da un carro-ponte. A Sesto Fiorentino, infine, tre persone sono rimaste ferite mentre stavano effettuando lavori di manutenzione sulla linea ferroviaria Firenze-Prato. In due sono in gravi condizioni mentre il terzo non ce l'ha fatta. Secondo le prime ricostruzioni i tre operai sono stati investiti da un carrello che si muoveva per spostare le merci. FONTE INAIL 20/12/10 Laterina (Arezzo) L'incidente è avvenuto nella falegnameria Delfi e, secondo quanto riferito dai carabinieri di Laterina, il silos contiene materiale che alimenta la caldaia di riscaldamento. Roberto Delfi, spiegano ancora i militari, era entrato nel silos per verificarne il funzionamento, ha avuto un malore e presumibilmente è morto a causa delle esalazioni di monossido di carbonio. 20/08/10 Campi Bisenzio (Firenze) Quando si è accorto che il muletto si stava ribaltando, mentre stava spostando alcune lastre di marmo ha cercato di saltare lontano,'non ha fatta, ed è rimasto schiacciato. Niang Elhadji, 33 anni, senegalese, irregolare in Italia, e' morto stamani in una concessionaria di auto di lusso, a Campi Bisenzio (Firenze). Lui, con un decreto di espulsione alle spalle, lavorava 'al nero' per un piccoloartigiano che stava ristrutturando il salone. 28/07/10 Firenze Un romeno di 24 anni è morto in un incidente sul lavoro avvenuto in uno dei cantieri impegnati nella manutenzione dell'a1. Secondo quanto si è appreso, l'uomo sarebbe rimasto schiacciato da una betoniera. Il fatto si e' verificato nel comune di Barberino Mugello. 17/07/10 Fucecchio (Firenze) Un uomo di circa 60 anni ha perso la vita in un incidente sul lavoro avvenuto a Ponte a Cappiano, frazione del comune di Fucecchio (Firenze). Secondo una prima ricostruzione la vittima, un elettricista, sarebbe stato ucciso da una scarica elettrica. L'infortunio mortale e' avvenuto all'interno di un calzaturificio - scatolificio che si trova in viale Colombo, il River Group. 06/02/10 Arezzo E' scivolato, dopo aver perso il controllo di un attrezzo, finendo con tutto il peso su un gancio per sollevare materiali che gli e' penetrato profondamente nell'occhio. E' morto cosi' Luciano Tavarnesi, 48 anni, originario di Lucignano e residente ad Arezzo,all'inizio della giornata di lavoro, in un capannone industriale dove si fa manutenzione delle attrezzature edili. 20
21 4. L attività di Microcosmo Il team Microcosmo opera da anni nel settore della formazione prima rivolta al mondo dell Igiene nell'ambiente di lavoro ed in seguito anche a quello della sicurezza. Nel 2008 Microcosmo forma e completa il suo team di professionisti della Sicurezza ed Igiene, dopo una lunga selezione di docenti e consulenti qualificati nelle specifiche materie formative, al fine di analizzare, conoscere ed intervenire nelle problematiche di molti settori produttivi. In virtù di ciò il trend dei percorsi formativi offerti sono decisamente aumenti, in maniera tale da coprire la richiesta del mercato, con particolare riferimento alla edilizia civile ed industriale. Sono implementati, in questo senso corsi di formazione di base in materia di sicurezza quali di primo soccorso, lotta antincendio, formazione per il datore di lavoro e il responsabile dei lavoratori per la sicurezza e quelli di specialità attuati ai preposti e dirigenti, addetti al montaggio uso smontaggio ponteggi, utilizzo DPI terza categoria, piattaforme aeree, lavori in quota, movimento terra, addetto uso gru, mulettisti, rischi specifici (chimico, biologico, videoterminali, movimentazione di carichi, rumore, vibrazioni...),. L erogazione dei corsi è condotta da specifici esperti qualificati nel settore e, quando necessario, con il supporto di agenzie formative riconosciute. 4.1 Andamento iscrizioni corsi Microcosmo nel periodo Nel periodo i corsi erogati da Microcosmo hanno subito un notevole incremento. In particolare: - corso per addetto primo soccorso e corso per addetto antincendio: le iscrizioni 2010 risultano 1.5 volte maggiori rispetto al 2008; - corso per datore di lavoro: le iscrizione 2010 risultano 2.5 volte maggiori rispetto al 2008, - corso per addetto montaggio uso smontaggio ponteggio, caduta dall alto si sono stabilizzate mentre il corso addetto movimento terra e addetto uso gru: le iscrizioni sono quintuplicate dal 2009 al 2010, - corso addetto uso muletti: le iscrizioni sono molto marcate, in quanto il possesso di un attestato di formazione in materia è requisito richiesto per le assunzioni (grafico 6). In un ottica di miglioramento dell offerta formativa proposta, Microcosmo somministra ai partecipanti test di gradimento finali (con una valutazione possibile da 1 a 6), al fine di sapere se il corso è stato organizzato in maniera corretta e se ha risposto alle esigenze delle singole imprese, affrontando le reali problematiche aziendali. La media dei test somministrati nell'anno 2010 ha rivelato che: - l'organizzazione e tutoraggio raggiungono una valutazione di 5,9; - i docenti nelle varie materie ottengono una media di 5,8; 21
22 - l attinenza degli argomenti in riferimento alle tipologie di attività hanno una media di 5,8; I giudizi appaiono quindi nettamente positivi. GRAFICO 6: Andamento attivazione corsi negli anni
23 5. Conclusioni Da quanto riportato in precedenza, dai dati dell andamento infortunistico, si rende chiara la necessità di attuare una specifica attività di prevenzione sempre maggiore, attraverso una mirata pianificazione della sicurezza nei luoghi di lavoro, il cui punto cardine di partenza risultano essere adeguati percorsi formativi studiati ad hoc per ogni tipologia di attività. Preventivamente è necessario capire, per ciascun settore lavorativo, quali siano le cause che hanno condotto alla genesi di un infortunio, la provenienza dei lavoratori, la loro conoscenza ed esperienza nella materia del loro lavoro, il livello di istruzione, come recepiscono il lavoro in sicurezza, la conoscenza dei rischi e l'incidenza che questi possono avere nel risultato del loro lavoro. Ricordando a tutti che il rischio zero non esiste e che quindi prima o poi purtroppo in qualsiasi ambiente dove viene svolta una attività di lavoro accadrà un infortunio più o meno grave, è un obbligo ed un dovere sociale e morale iniziare a pianificare dei percorsi formativi ottimali per la diminuzione dell'incidenza degli infortuni nei vari ambienti di lavoro. 6. Riferimenti 1- statistiche
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