PROGRAMMA DI ATTIVITÀ DEL CORECOM DELLA TOSCANA PER L ANNO Firenze, gennaio 2005

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1 PROGRAMMA DI ATTIVITÀ DEL CORECOM DELLA TOSCANA PER L ANNO 2005 Firenze, gennaio 2005

2 I N D I C E Programma di attività per il 2005 Presentazione pag. 3 PRIMA SEZIONE Attività ordinarie Descrizione delle attività ordinarie pag. 5 pag. 6 SECONDA SEZIONE Attività delegate pag. 10 TERZA SEZIONE Indagini, ricerche, seminari, manifestazioni pag. 12 Descrizione delle indagini, ricerche, seminari, manifestazioni pag. 14 QUARTA SEZIONE Servizi ai cittadini pag. 18 Descrizione dei servizi ai cittadini pag. 19 Risorse finanziarie assegnate al Corecom per l anno 2005 pag. 21 Allegati LEGGE 3 maggio 2004, n. 112 Norme di principio in materia di assetto del sistema radiotelevisivo e della RAI Radiotelevisione italiana S.p.a., nonché delega al Governo per l emanazione del testo unico della radiotelevisione (Legge Gasparri). DECRETO 8 aprile 2004 Codice di autoregolamentazione in materia di attuazione del principio del pluralismo, sottoscritto dalle organizzazioni rappresentative delle emittenti radiofoniche e televisive locali, ai sensi dell'art. 11-quater, comma 2, della legge 22 febbraio 2000, n. 28, come introdotto dalla legge 6 novembre 2003, n DECRETO 5 novembre 2004, n. 292 Regolamento recante nuove norme per la concessione alle emittenti televisive locali dei benefici previsti dall articolo 45, comma 3, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, e successive modifiche e integrazioni.

3 PRESENTAZIONE Il programma del Corecom per l anno 2005 comprende quattro sezioni distinte. La prima è quella delle attività ordinarie e ricorrenti che fanno capo sia a funzioni che discendono dalla normativa nazionale e regionale, sia a compiti assegnati dal Consiglio e dalla Giunta regionali. L insieme di queste attività fanno del Corecom un punto di riferimento per il Ministero delle Comunicazioni, per la Commissione parlamentare di vigilanza, per la concessionaria pubblica RAI, per le emittenti radiotelevisive locali, per le organizzazioni politiche e sociali, per la Giunta regionale, oltre che per il Consiglio regionale nel quale il Corecom è incardinato. La seconda sezione del programma riguarda la gestione della deleghe conferite dall Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. La terza sezione concerne iniziative di indagine, ricerca, approfondimento e divulgazione sul mondo della comunicazione, decise dal Corecom ed organizzate in proprio. La quarta ed ultima sezione comprende tutte le azioni che il Corecom mette in campo al servizio dei cittadini, in un settore sempre più strategico del rapporto tra le istituzioni e gli utenti finali, come è quello della comunicazione. Questa ripartizione riflette la volontà del Corecom della Toscana di perseguire, attraverso la realizzazione del programma annuale, il raggiungimento degli obiettivi della vigilanza, del servizio ai cittadini e della ricerca nell ambito delle comunicazioni. Tutto ciò in ottemperanza alla duplice natura di questo organismo: essere allo stesso tempo sede del decentramento regionale di funzioni delegate dall Authority per le Garanzie nelle Comunicazioni, e organo di consulenza per Consiglio e Giunta regionali. In questa prospettiva, non si può evitare di indicare una serie di iniziative di politica culturale da mettere in atto (singolarmente e attraverso gli organi di governo competenti) per la miglior realizzazione degli scopi appena premessi. Tali iniziative sono di duplice natura, in parallelo col duplice ruolo del Corecom appena descritto: far sì che la fase di sperimentazione delle deleghe da parte dell Authority passi ad una fase di definitivo conferimento delle medesime; far sì che le deleghe concesse non si limitino più a quelle cosiddette non onerose, ma divengano la totalità di quelle previste per legge; far sì che il Corecom, in quanto organo di consulenza della Regione in materia di comunicazioni, sia in grado di fornire conoscenza e servizi all Istituzione di riferimento in modo efficace, completo, competente. Il primo punto è raggiungibile solo se nelle sedi nazionali appropriate il Corecom riuscirà a far prevalere l idea che la sua funzione territoriale di vigilanza non può restare provvisoria ed incerta. Il successo nella gestione delle deleghe non onerose 3

4 dimostra infatti che ai Corecom spetta un compito estremamente importante, e sempre più fortemente percepito dai cittadini, di controllo e garanzia rispetto ad abusi, controversie, o anche semplice giurisdizione del mondo dei media. Questa, del resto, è la ratio stessa della L. 249/98, che individua nei Corecom gli strumenti, attraverso il processo di delega, per l attuazione delle funzioni attribuite all Autorità per le Comunicazioni, nell intero territorio nazionale. L ottenimento della totalità delle deleghe è pertanto un principio ineludibile, condiviso dallo stesso Consiglio Regionale. Per quanto concerne il secondo punto, il Corecom intende proporsi alla Regione come luogo di esercizio del monitoraggio, della ricerca, dell archiviazione, ma anche come propulsore di servizi ai cittadini nell ambito dei media e della partecipazione più larga possibile alla comunicazione pubblica. Anche in questa direzione è possibile operare aldilà delle iniziative concrete delineate oltre secondo lineamenti di politica culturale. Il Corecom, ad esempio, si è già fatto latore di proposte per un pieno raggiungimento della partecipazione, dell accesso, della trasparenza nella comunicazione pubblica. E intende continuare nell azione fattiva di far collaborare tutti gli attori sociali della comunicazione per l ottenimento di tale scopo (imprenditori, utenti, liberi professionisti, associazioni, società operanti nel settore, e così via). 4

5 PRIMA SEZIONE ATTIVITÀ ORDINARIE Le funzioni ormai consolidate che il Corecom svolge, e che discendono dalla legislazione nazionale, riguardano: 1) la gestione dell'accesso radiofonico e televisivo regionale. I programmi della partecipazione 2) le attività istruttorie e di controllo relative all accesso ai mezzi d informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica; 3) l elaborazione delle graduatorie per le provvidenze alle emittenti televisive locali; 4) collaborazione con la Commissione ministeriale preposta all attuazione dei codici di autoregolamentazione sui minori, le televendite ed internet. Per gli organi regionali il Corecom svolge i seguenti compiti: 5) parere alla Fidi Toscana sulle richieste di contributo da parte delle imprese di comunicazione; 6) monitoraggio delle trasmissioni delle emittenti radiofoniche e televisive locali sull attività del Consiglio regionale; 7) aggiornamento e gestione Elenco regionale delle imprese radiotelevisive e di editoria locale; 8) vigilanza sulla diffusione sui mezzi di comunicazione di massa di ricerche e sondaggi promossi o realizzati dalla Regione. Per la Commissione parlamentare per l indirizzo generale e le vigilanza dei servizi radiotelevisivi il Corecom svolge funzioni concernenti la 9) trasmissione delle tribune politiche tematiche regionali. 5

6 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA ORDINARIE 1) Gestione dell'accesso radiofonico e televisivo regionale. I programmi della partecipazione Per le trasmissioni regionali dell accesso, il Comitato svolge l istruttoria delle domande e assume le deliberazioni di ammissione o esclusione dai programmi dell accesso televisivo diffusi dalla sede regionale della concessionaria del servizio pubblico radio-televisivo in base alla legge 14 aprile 1975, n Entro la fine di ciascun trimestre viene deliberata la graduatoria relativa al trimestre successivo, stilata sulla base di un regolamento e realizzata con una procedura informatizzata. Per il 2005 è intenzione del Corecom allargare il bacino potenziale dei soggetti che hanno diritto all accesso, sia dal punto di vista territoriale, cercando di incentivare la partecipazione di tutte le province toscane, sia da quello quantitativo, attraverso una campagna di informazione da svolgere in collaborazione con la Rai regionale. Allargare il concetto di accesso ai mezzi di comunicazione oltre il servizio pubblico radio-televisivo è un ulteriore obiettivo da perseguire. Si tratta perciò di verificare le condizioni di fattibilità per la realizzazione, con il contributo della Giunta Regionale, di programmi di partecipazione attraverso le emittenti radio-televisive locali. 2) Attività istruttorie e di controllo relative all accesso ai mezzi d informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica Si tratta dell applicazione della legge 22 febbraio 2000, n. 28 così come modificata dalla L. 313/2003 cosiddetta della par condicio integrata per ciascuna elezione da specifiche delibere di attuazione emanate dall Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e dal nuovo Codice di autoregolamentazione delle emittenti private locali, che nel 2005 avrà, come momento di massima attenzione, le elezioni regionali della primavera. Ai Comitati regionali per le comunicazioni, in quanto organi funzionali dell Autorità, sono affidati compiti di istruttoria sugli spazi assegnati, che comprendono tra l altro il ricevimento delle domande dei soggetti politici e delle offerte delle emittenti, la ripartizione dei fondi e la determinazione del numero dei messaggi autogestiti da trasmettere (con il relativo sorteggio), il calcolo delle somme da rimborsare alle emittenti. Inoltre, particolarmente delicate sono le funzioni di controllo, che comprendono il monitoraggio delle trasmissioni, l istruttoria su eventuali violazioni rilevate autonomamente o segnalate da soggetti esterni, le attività di conciliazione e una attività di informazione alle emittenti locali in ogni fase della campagna elettorale. Tali attività riguardano, per alcuni aspetti, anche il periodo non elettorale. 6

7 3) Elaborazione delle graduatorie per le provvidenze alle emittenti televisive locali L art. 45 comma 3 della legge 448/1998 (finanziaria 1999) e le successive leggi finanziarie prevedono stanziamenti finalizzati al sostegno dell emittenza ed alla incentivazione dell adeguamento degli impianti in base al piano nazionale di assegnazione delle frequenze. Il Ministero delle Comunicazioni, con il decreto ministeriale n. 292 concernente il Regolamento recante nuove norme per la concessione alle emittenti televisive locali dei benefici previsti dall art. 45, comma 3, della legge 23 dicembre 1998, e successive modifiche e integrazioni pubblicato recentemente il 5 novembre 2004 (che sostituisce il decreto n. 378 del 21 settembre 1999), ha affidato ai Corecom i seguenti compiti: 1. accertare la sussistenza dei requisiti di ammissione; 2. effettuare controlli specifici e mirati per alcune tipologie di aziende in aggiunta ai rituali controlli a campione; 3. predisporre le graduatorie delle tv locali che fanno domanda per l accesso ai contributi; richiedendone l assolvimento tutto nel 2005 in n. 2 scadenze riferite rispettivamente alle erogazioni sia del precedente 2004 e sia dell attuale In attesa dell emanazione del decreto relativo agli stanziamenti effettivi, i suddetti sono presumibilmente quantificabili rispettivamente in circa. 94 milioni per il 2004 e. 90 milioni per il ) Collaborazione con la Commissione ministeriale preposta all attuazione dei codici di autoregolamentazione sui minori, le televendite ed internet La Commissione ministeriale per il riassetto del sistema radiotelevisivo ha promosso la realizzazione dei codici di autoregolamentazione delle emittenti nel campo della tutela dei minori, delle televendite e della rete internet. Poiché la Commissione non è in grado di controllare le centinaia di emittenti locali, è sollecitata la collaborazione dei Corecom regionali. Questi hanno accolto la sollecitazione, sia pure con il limite delle proprie limitate capacità finanziarie. Per gli organi regionali il Corecom svolge i seguenti compiti: 5) Parere alla Fidi Toscana sulle richieste di contributo da parte delle imprese che operano nel settore della comunicazione La legge regionale 25 giugno 2002 numero 22 disciplina l accesso alle agevolazioni finanziarie che la Regione destina allo sviluppo del sistema dell informazione locale. La gestione delle istruttorie per l accesso ai finanziamenti è affidato a Fidi Toscana spa, il Corecom ha il compito di fornire un parere non vincolante sui progetti oggetto della richiesta di contributo e di 7

8 verificare e certificare l iscrizione delle imprese negli elenchi indicati nel bando che disciplina l accesso ai finanziamenti. 6) Monitoraggio delle trasmissioni delle emittenti radiofoniche e televisive locali sull attività del Consiglio regionale Con deliberazione dell Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, il Corecom ha ricevuto l incarico di monitorare le trasmissioni televisive sull attività del Consiglio regionale realizzate e messe in onda dalle emittenti locali con il finanziamento dello stesso Consiglio regionale. Il Corecom ha concordato con l Ufficio di Presidenza le modalità del monitoraggio e fornisce, trimestralmente (compatibilmente con le interruzioni della messa in onda delle trasmissioni stesse in occasione di campagne elettorali e referendarie) le schede di tutte le trasmissioni, nonché un report sintetico con il riepilogo del tempo di cui usufruisce ciascun gruppo consiliare. 7) Aggiornamento e gestione Elenco regionale delle imprese radiotelevisive e di editoria locale In attesa della delega dall Autorità per le garanzie nelle comunicazioni della competenza relativa alla gestione del Registro degli Operatori delle Comunicazioni ( R.O.C.) che operano in Toscana, anche nel 2005 il Corecom curerà l aggiornamento e la gestione dell Elenco regionale delle imprese radiotelevisive e dell editoria locale, istituito con la L.R. 62/97 ( comma 1, art.41 legge regionale 22/02). L attività implica non solo l istruttoria delle domande e il periodico aggiornamento dell Elenco regionale delle imprese radiotelevisive e di editoria locale ma anche la consulenza alle imprese per la predisposizione di tutta la documentazione occorrente. 8) Vigilanza sulla diffusione sui mezzi di comunicazione di massa di ricerche e sondaggi promossi o realizzati dalla Regione L articolo 16 della legge regionale 25 giugno 2002 numero 22 affida al Corecom la vigilanza sulla diffusione dei risultati di ricerche e sondaggi commissionati dalla Regione sui mezzi di comunicazione di massa. Questa attività potrà partire dopo l approvazione del piano per la comunicazione previsto all articolo 5, per l anno Per la Commissione parlamentare per l indirizzo generale e le vigilanza dei servizi radiotelevisivi il Corecom svolge funzioni concernenti la 9) Trasmissione delle tribune politiche tematiche regionali Con deliberazione del 21 giugno 2000 la Commissione parlamentare per l indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi aveva disciplinato la comunicazione politica ed i messaggi autogestiti della RAI nei periodi non interessati da campagne elettorali. Con la successiva delibera del 15 maggio 2002 aveva disposto che la RAI, entro 60 giorni, su richiesta del Corecom, riservasse sulle reti televisive nazionali uno spazio destinato alle tribune politiche tematiche regionali. La RAI Testata Servizi Parlamentari - ha 8

9 riservato alle tribune 30 minuti settimanali sulla terza rete, ai quali seguono sette minuti e mezzo di messaggi autogestiti delle forze politiche. In Toscana le trasmissioni sono regolarmente iniziate il 9 settembre Al Corecom, compete la scelta dei temi da trattare nelle tribune (che viene effettuata, d intesa con le forze politiche, con riunioni mensili o bimestrali) e, applicando i criteri stabiliti dalla Commissione parlamentare di Vigilanza, l individuazione dei soggetti politici che hanno diritto di partecipare alle tribune, nonché la ripartizione del tempo tra gli stessi per ciascuna trasmissione. Inoltre Il Corecom effettua il sorteggio per determinare l ordine di trasmissione dei messaggi autogestiti. Si tratta di una vera e propria delega da parte della Commissione parlamentare perché la delibera del 15 maggio 2002 stabilisce che per la tribune regionali le funzioni attribuite alla Commissione di vigilanza sono rimesse ai Corecom, ai quali compete anche la soluzioni di eventuali questioni circa l interpretazione e l applicazione della delibera stessa. 9

10 SECONDA SEZIONE Attività delegate dall Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni Superato con successo il primo anno di sperimentazione nella gestione delle deleghe attribuite dall Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nel 2005 il Corecom della Toscana punta a potenziare il proprio ruolo di garante regionale nelle materie di comunicazione con la richiesta di gestione diretta di altre materie attualmente di pertinenza dell Autorità. Considerando l inapplicabilità, a seguito della legge 112/04, della delega relativa all antitrust, le deleghe operative dal 2004 sono: 1) Vigilanza nella materia di tutela dei minori con riferimento al settore radiotelevisivo locale 2) Esercizio del diritto di rettifica con riferimento al settore radiotelevisivo locale 3) Vigilanza sul rispetto dei criteri fissati nel regolamento relativo alla pubblicazione e diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa in ambito locale 4) Tentativo di conciliazione nelle controversie tra gestori del servizio di telecomunicazione e utenti in ambito locale Fra le materie non ancora delegate ma in procinto di essere assegnate, il Corecom toscano ha intenzione di privilegiare quelle della creazione del R.O.C., del monitoraggio del sistema dell emittenza radiotelevisiva locale, nonché della vigilanza in materia dei diritti di interconnessione e di accesso alle infrastrutture locali di telecomunicazione. La delega relativa al R.O.C. è giudicata fondamentale per la conoscenza e il controllo delle imprese di comunicazione, ed è facilmente attuabile col concorso degli uffici decentrati del Ministero. Fa parte del programma 2005 mettere a punto una proposta di elaborazione del R.O.C. o di registro analogo. Il monitoraggio delle trasmissioni radio-televisive viene già svolto dal Comitato in occasione delle campagne elettorali e della comunicazione istituzionale della Regione. E intenzione del Corecom proseguire su questa strada, valorizzando i rapporti con le Università toscane, vista la sigla del protocollo di intesa con gli Atenei per lo svolgimento di ricerca in materia di Comunicazione. Nel programma 2005 si inserisce così il progetto di dare seguito alla costruzione di centri di ascolto (magari nei Centri televisivi di Ateneo) capaci di attuare il monitoraggio quantitativo secondo necessità e con le migliori garanzie scientifiche. Tali centri di ascolto potrebbero essere creati col concorso della Regione, mediante il comodato delle opportune apparecchiature tecniche. Inoltre, nel 2005, in attesa dell attribuzione da parte dell Autorità della delega sui monitoraggi, il Corecom della Toscana si propone anche di definire e sperimentare 10

11 un originale metodologia per il monitoraggio del rispetto della normativa relativa alla tutela dei minori sulle tv locali della regione (vedi pag. 13 lettera a). Per quanto concerne i tentativi di conciliazione nelle controversie tra i gestori dei servizi di telecomunicazione e gli utenti in ambito locale, che ha già richiesto un grande impegno organizzativo e di personale nel primo anno di assegnazione della relativa delega, la grande crescita degli interventi di conciliazione richiesti al Corecom della Toscana verificatasi negli ultimi mesi del 2004, induce a prevedere la necessità di un potenziamento del personale impegnato nell istruttoria e nella conduzione delle udienze di conciliazione. In mancanza di un adeguata integrazione dell organico assegnato sarà necessario ricorrere a qualificate collaborazioni esterne che consentano di rispettare i tempi previsti dalla normativa vigente, 30 giorni tra la presentazione dell istanza di conciliazione e la sua conclusione presso il Corecom. Sempre con riferimento ai tentativi di conciliazione nelle controversie tra gestori dei servizi di telecomunicazioni e utenti, si ritiene opportuno svolgere un attività conoscitiva sugli sviluppi delle pratiche relative a controversie non conciliate, onde verificare quante di queste sono proseguite in una azione giudiziaria e in tal caso che tempi ed esiti hanno avuto. Tutto questo al fine di svolgere una funzione conciliatrice più consapevole, potendo mettere al corrente le parti sulle eventuali conseguenze di un proseguimento della controversia in sede giudiziaria. 11

12 TERZA SEZIONE INDAGINI, RICERCHE, SEMINARI, MANIFESTAZIONI Il Corecom, se vuole realizzare pienamente i suoi compiti in materia di controllo e fornitura dei servizi, deve fondarsi sulla conoscenza più ampia e aggiornata dei problemi che investono il mondo della comunicazione. In questo senso, il Corecom va sempre più pensato anche come un vero e proprio Centro di Ricerca indipendente, attrezzato e dotato degli strumenti di base per la ricerca medesima, e che funga da committente o propulsore nei confronti di soggetti terzi, in grado di eseguire la ricerca stessa. Pertanto, nel 2005 il Corecom si dedicherà all adeguamento del proprio Centro Studi, già avviato nel 2004 con il progetto di catalogazione del materiale cartaceo esistente in sede. Nel 2005 sarà realizzata inoltre una biblioteca virtuale sulle materie della comunicazione, che consenta di rilevare tutto ciò che è disponibile, ma disperso, nelle altre sedi istituzionali della regione (enti, biblioteche, università, eccetera), e di rendere consultabile anche il materiale grigio presente in Regione. La fruizione sarà organizzata fisicamente nella sede (da attrezzarsi a tale scopo) e virtualmente sul sito del Corecom. A questo primo fondamentale nucleo di azioni, il Corecom affiancherà le tradizionali indagini che da anni lo caratterizzano, e che trovano ormai gradito esito nella collana di pubblicazioni giunta al quarto titolo. Sono previsti per il 2005 aggiornamenti o consegne definitive delle indagini già avviate negli anni precedenti e nuove indagini e convegni sui settori più problematici della comunicazione. RICERCHE, INDAGINI ED INIZIATIVE RICORRENTI a. Il consumo di internet in Toscana b. Guida alla comunicazione in Toscana c. Rapporto sullo stato della comunicazione in Toscana d. Pinocchio tv festival e. Rilevamento degli ascolti radiofonici e televisivi da parte dei cittadini toscani STUDI, RICERCHE ED INIZIATIVE 2005 a. La televisione digitale terrestre in Toscana b. Le trasformazioni del lavoro giornalistico in Toscana c. Indagine sul rapporto tra beni culturali e media in Toscana d. Il libro bianco della comunicazione in Toscana e. La produzione autonoma delle tv locali f. Convegno Bambini e adolescenti davanti alla TV: vantaggi, problemi e rischi g. Convegno La labilità dei confini. La ridefinizione dei concetti di pubblico e privato alla luce delle nuove interdipendenze comunicative 12

13 h. Convegno La radio locale, uno strumento ideale per informare e comunicare. ATTIVITA SPERIMENTALI a. Monitoraggio sperimentale sulla tutela dei minori sulle tv locali della Toscana b. Monitoraggio della comunicazione politica sul web in occasione delle prossime elezioni regionali 13

14 DESCRIZIONE DELLE INDAGINI, RICERCHE, SEMINARI, MANIFESTAZIONI RICERCHE, INDAGINI ED INIZIATIVE RICORRENTI a. Il consumo di internet in Toscana: proseguirà l impegno del Corecom nel monitoraggio delle abitudini di consumo dei navigatori toscani, con la quarta edizione dell indagine condotta da Nielsen//NetRatings, certificatore ufficiale dei dati Audiweb. L edizione 2005 rappresenterà l occasione per tracciare un primo bilancio di medio periodo sull evoluzione del consumo telematico attraverso la produzione e la pubblicazione di un report. b. Guida alla comunicazione in Toscana: si tratta dell aggiornamento della versione web della Guida alla produzione tv, video e multimediale realizzata nel 2002 e svolta a cavallo tra gli ultimi mesi del 2004 e i primi del Contiene una ricognizione di tutti i soggetti che operano nei diversi settori della comunicazione regionale, con un ampliamento delle categorie censite e un indagine sui consumi culturali in Toscana. c. Rapporto sullo stato della comunicazione in Toscana: il rapporto, previsto all art. 31 della LR 22/2002, realizzato in collaborazione con l IRPET, oltre a fornire una fotografia dello stato della comunicazione in Toscana e le possibili evoluzioni, conterrà anche una indagine campionaria sulle propensioni al consumo mediale dei cittadini toscani. Tale lavoro sarà funzionale anche alla produzione del libro bianco di cui al paragrafo successivo. d. Pinocchio tv festival: nel mese di febbraio 2005 si svolgerà la terza edizione del Pinocchio tv festival che vede il Corecom della Toscana, insieme all Assessorato alla comunicazione della Regione e alla Fondazione Collodi, tra i promotori fin dalla prima edizione. L obiettivo del festival è far incontrare chi fa la televisione, chi la studia e chi la guarda, intorno al tema della televisione per ragazzi. Il festival avrà alla base una fitta rete di relazioni con i produttori, gli altri festival di settore e il mondo della scuola per definire un programma fatto di proiezioni, laboratori audiovisivi, incontri di riflessione, mostre, spettacoli che interesseranno vari comuni della Toscana e vedranno la 14

15 partecipazione di ragazzi e delle loro famiglie. Il Corecom anche in questa edizione organizzerà il concorso riservato alle emittenti televisive locali dell intero territorio nazionale che hanno prodotto e/o diffuso programmi per ragazzi. e. Rilevamento degli ascolti radiofonici e televisivi da parte dei cittadini toscani: proseguirà nel 2005 l attività di rilevamento già sperimentata nel 2004 (attraverso il test sul campione di cittadini toscani e sul questionario). I dati riferiti alle due rilevazioni (maggio-novembre) saranno resi pubblici attraverso un rapporto in uscita nei primi mesi dell anno. Il progetto, cui hanno aderito 39 (delle c.a 70) emittenti radiofoniche è stato realizzato con una partnership tra Corecom, Giunta Regionale ed emittenti ed utilizzando le competenze interne dell Area di Statistica della G.R. Considerando il buon esito di tale esperienza si pensa di verificare le condizioni per avviare il rilevamento degli ascolti anche delle emittenti televisive locali, percorrendo la stessa metodologia precedente, ipotizzando per il primo anno 2 rilevazioni e per il futuro soluzioni con frequenza di rilevamento superiore (3-4 test l anno). STUDI, RICERCHE ED INIZIATIVE 2005 a. La televisione digitale terrestre in Toscana: a seguito dei seminari sul digitale terrestre organizzati dal Corecom alla fine del 2004 è emersa una situazione di grande aspettativa e di grande potenzialità del settore ma anche di timore nei confronti dei rischi associati a un cambiamento epocale del settore televisivo locale e dell indotto. Per questo, il Corecom ha affidato al Dipartimento di Ingegneria dell Università di Siena il compito di svolgere una ricerca sulle prospettive dello sviluppo delle tecnologie digitali sul panorama televisivo regionale. La ricerca, che sarà consegnata nel 2005, ha come obiettivo anche l attivazione di un tavolo di discussione presso il Corecom aperto a tutti i soggetti interessati per favorire le interazioni e lo scambio delle conoscenze. In tal modo il Corecom potrebbe sfruttare la propria figura di soggetto referente dell Authority per favorire il corretto sviluppo del settore. A questo scopo può essere utile una indagine sul campo sui processi già attivati o in via di attivazione, da parte di emittenti locali o altri soggetti pubblici e privati, al fine di avere un quadro conoscitivo più esauriente. La realizzazione può avvenire attraverso uno specifico stage o una collaborazione ad hoc. b. Le trasformazioni del lavoro giornalistico in Toscana: proseguirà l impegno del Corecom sui processi di trasformazione del lavoro giornalistico in Toscana. Sarà completato il lavoro sugli status lavorativi nel mondo della carta stampata; in particolare, la mappatura delle posizioni professionali esistenti sarà estesa al mondo della radio e della televisione, nonché a quello dell editoria elettronica. 15

16 c. Indagine sul rapporto tra beni culturali e media in Toscana: i patrimoni ambientale, artistico ed architettonico in Toscana sono una ricchezza incommensurabile, in grado di condizionare fortemente l economia regionale. L obiettivo della ricerca è quindi quello di verificare come il tema della valorizzazione di tali patrimoni viene affrontato dai media regionali, in termini di quantità e qualità della comunicazione. La presentazione dei risultati della ricerca sarà l occasione per costruire un evento di carattere nazionale sul rapporto tra beni culturali e media. d. Il libro bianco della comunicazione in Toscana: in collaborazione con la Quinta Commissione del Consiglio Regionale, è prevista la realizzazione di un libro bianco del settore della comunicazione regionale. e. La produzione autonoma delle tv locali: sarà organizzata, in collaborazione con le associazioni delle emittenti, una rassegna sulle autoproduzioni delle radio e delle televisioni toscane (se possibile, con la partecipazione di altre realtà extra-toscane) in vista della costituzione di un archivio dei programmi, e in modo da incentivare e valorizzare tale difficile produzione. f. Convegno Bambini e adolescenti davanti alla TV: vantaggi, problemi e rischi. g. Convegno La labilità dei confini. La ridefinizione dei concetti di pubblico e privato alla luce delle nuove interdipendenze comunicative : la relazione tra cittadinanza e comunicazione poggia su di una progressiva ridefinizione del rapporto fra sfera pubblica e sfera privata. Se tradizionalmente la dimensione del pubblico e quella del privato erano ben distinte, oggi l evoluzione tecnologica e in particolare la domesticizzazione della tecnologia rende tale distinzione sempre più labile. Non c è più bisogno della compresenza per partecipare; le forme dell esclusione sociale diventano più sottili e impalpabili; le differenziazioni dei consumi mediali e culturali rendono gli individui più individualizzati, ma con una maggiore interdipendenza dagli altri e una migliore coscienza comparativa delle culture. Tutti questi processi esortano a continuare sulla strada tracciata dal convegno sull ecologia della mente, in cui abbiamo iniziato a riflettere sulle trasformazioni sociali prodotte dai nuovi ambienti comunicativi, con un nuovo convegno, da realizzare nell ottobre del h. Convegno La radio locale, uno strumento ideale per informare e comunicare. Il settore forse preminente su cui intervenire con apposite indagini è, come si vede, quello delle nuove tecnologie. Già negli anni precedenti sono state avviate iniziative volte a meglio perimetrare il campo dell innovazione nei media: dalla ricerca sulla fruizione da parte dei toscani della rete Internet alla ricerca esplorativa in materia di televisione satellitare recentemente affidata, dalle ricognizioni effettuate sul digitale 16

17 terrestre all individuazione delle potenzialità professionali esistenti sul territorio toscano attraverso la guida degli editori e dei professionisti della comunicazione in Toscana, in via d aggiornamento. ATTIVITA SPERIMENTALI Alle attività fin qui descritte è opportuno affiancare la sperimentazione di azioni sistematiche di monitoraggio, che permettano di meglio conoscere il campo per quanto concerne le innovazioni tecnologiche, ma anche - se non principalmente - per puntare l attenzione sui contenuti e sulla disponibilità all interazione dei cittadini. Si ritiene, pertanto, auspicabile la realizzazione di: a. Monitoraggio sperimentale sulla tutela dei minori sulle tv locali della Toscana: in vista dell attribuzione da parte dell Autorità della più ampia delega sui monitoraggi, il Corecom della Toscana si propone di avviare nel 2005 un monitoraggio sperimentale che ha come obiettivo la messa in pratica di una metodologia che riguardi sia la registrazione della programmazione, sia le modalità di rilevazione delle eventuali infrazioni. In particolare, per contenere i costi e le risorse umane da utilizzare, si può pensare ad un monitoraggio limitato alle 14 emittenti (circa il 33% del totale) che si ricevono presso la sede del Corecom, la cui programmazione verrà registrata in modo ciclico e casuale (es.: in 7 settimane, due emittenti al giorno, in modo che ogni emittente venga registrata almeno una volta in ogni giorno della settimana). Il lavoro sarà svolto da personale addestrato su una scheda appositamente creata per il monitoraggio. b. Monitoraggio della comunicazione politica sul web in occasione delle prossime elezioni regionali: questo monitoraggio vuole proporre un ruolo del Corecom come osservatore della comunicazione politica regionale sul web che, in prospettiva, potrà sfociare nella fondazione di un vero e proprio Osservatorio permanente. Il presupposto teorico del monitoraggio è la consapevolezza del peso crescente che le nuove tecnologie telematiche hanno assunto nelle competizioni elettorali che coinvolgono le istituzioni locali, con la necessità di un forte rapporto di fiducia tra candidati ed elettori. Le nuove tecnologie consentono infatti, rispetto a mezzi tradizionali come la tv, la radio, la stampa, un rapporto più diretto con i cittadini, fino ad arrivare a forme di marketing one-to-one e di partecipazione diretta. Il monitoraggio avrà dunque come oggetto la comunicazione politica telematica delle forze in campo nelle prossime elezioni regionali, con l obiettivo di valutare le trasformazioni a livello di linguaggio, stile comunicativo, contenuti, modalità relazionali, messe in atto con l adozione di strumenti interattivi. Concretamente, si tratterà di individuare sul web i siti relativi alle varie formazioni politiche presenti nella competizione elettorale e di analizzarli in modo comparativo secondo diversi approcci disciplinari. 17

18 QUARTA SEZIONE - Servizi ai cittadini La comunicazione, oggi, è il mezzo che meglio si addice allo sviluppo consapevole del diritto di cittadinanza. Questo diritto è pienamente conseguito se, attraverso le informazioni, i cittadini conoscono le opportunità offerte istituzionalmente in ambito di lavoro, educazione, formazione, salute, sicurezza, prospettive economiche, difesa dagli abusi, protezione dalle calamità, socializzazione. Il rapporto fra cittadinanza e comunicazione diventa rilevante quanto più appare evidente come nella società della conoscenza l affermazione del diritto sia esprimibile principalmente attraverso l acquisizione di competenze che permettano agli individui di fare esperienze plurime e diversificate, e vedersi così facilitate forme d inclusione sociale e di partecipazione alla vita collettiva. Chiaramente, cittadinanza e comunicazione non s incrociano soltanto nell interattività garantita dai nuovi media. Infatti, la cittadinanza si esprime e si rafforza nella sfera pubblica, che è per antonomasia lo spazio dell agire comunicativo. Per tale motivo, se ci si sofferma sulla comunicazione come luogo d espressione dei diritti di cittadinanza appare opportuno allargare lo sguardo ai confini dove attualmente maggiormente si dibatte in materia d estensione delle nuove forme di cittadinanza. Se ne indicano tre: i minori, i cittadini immigrati, le forme e le situazioni di crisi ed emergenza prodotte da fenomeni naturali e, soprattutto, dall azione dell uomo (difesa civile). Il Corecom, pertanto, vuole mettere a punto nel 2005 una serie di servizi al cittadino che si muovano in questa direzione, con l avvio dei contatti necessari a realizzare ipotesi di accordo con: a. la Polizia Postale per la costruzione di un sistema di informazione nelle scuole contro gli abusi sui minori b. la Protezione Civile per la creazione di sistemi rapidi di comunicazione dell emergenza c. sistemi comunicativi atti a favorire il diritto di cittadinanza agli immigrati 18

19 DESCRIZIONE DEI SERVIZI AI CITTADINI Il Corecom, pertanto, vuole mettere a punto nel 2005 una serie di servizi al cittadino che si muovano in questa direzione, con l avvio dei contatti necessari a realizzare ipotesi di accordo con: a. la Polizia Postale per la costruzione di un sistema di informazione nelle scuole contro gli abusi sui minori. Sui minori ci sono specifici obblighi posti dalle deleghe dell Autorità, così come particolarmente preveggente e articolata è stata l azione in materia prima del Corerat e poi del Corecom della Toscana (un esempio su tutti il Pinocchio Festival). Si rimanda pertanto a tali attività e alle proposte che da queste scaturiscono. b. la Protezione Civile per la creazione di sistemi rapidi di comunicazione dell emergenza (ambientale, sanitaria, di sicurezza, stradale, eccetera). La prima ricognizione da fare per quanto concerne la comunicazione in materia di difesa civile è in merito alle competenze e alle attività svolte dalla Regione Toscana, prima di definire un quadro di lavoro che potrebbe vedere il fattivo coinvolgimento dell Istituto Superiore per la Protezione Civile, che ha recentemente manifestato l interesse a realizzare attività di ricerca e di divulgazione in merito al rapporto fra comunicazione e difesa civile. c. i sistemi comunicativi atti a favorire il diritto di cittadinanza agli immigrati. Appare sempre più urgente l esigenza di comprendere meglio sia le modalità di rappresentazione di questa realtà da parte dei media toscani, sia dimensioni, forme e diffusione di prodotti mediali specificamente rivolti a tali cittadini e/o da loro realizzati. D analogo interesse sarebbe, poi, conoscere anche le forme di consumo mediale di tali cittadini, che usano quotidianamente i media come centrale vettore per la conoscenza e l integrazione nella nuova realtà sociale in cui viene a trovarsi la distribuzione di prodotti mediali. Si propone, pertanto, la realizzazione di una ricerca sull immigrazione nei media toscani che riesca a contemperare le tre diverse esigenze prima indicate. Anche in questo caso ampio può essere lo spettro delle collaborazioni attivabili, con le istituzioni e le associazioni che hanno indagato e stanno indagando il tema e con le quali sarebbe possibile immaginare forme di sinergia. Così come potrebbe essere opportuno coinvolgere le Consulte dei cittadini immigrati esistenti presso i Consigli comunali e provinciali. 19

20 Le attività appena presentate potrebbero essere realizzate attraverso un articolato sistema di collaborazioni e convenzioni, ma anche attraverso attività di audit, workshop tematici, progetti di ricerca. In prima istanza potrebbe tornare utile la convenzione con i tre Atenei toscani, riattivando i rapporti con i corsi di laurea in Scienza della comunicazione, all interno dei quali sono ovunque presenti insegnamenti di Teoria e tecniche della comunicazione pubblica e Teoria e tecniche dei nuovi media, cattedre che potrebbero essere particolarmente interessate a collaborare ad attività riguardanti il rapporto fra cittadini ed istituzioni. Ma potrebbe essere meglio definita anche una collaborazione organica con i dottorati di ricerca e specificamente con il dottorato in Comunicazione, media e sfera pubblica, nato proprio da un accordo fra i 3 Atenei toscani; così come con il Dottorato in Tecnologia e società, che vede la proficua collaborazione da molti anni dei dipartimenti di Telecomunicazioni di Firenze e Siena, oltre che il coinvolgimento del Dipartimento in Scienze della comunicazione di Siena e di Scienza della politica e Sociologia di Firenze. Inoltre, potrebbero essere attivati protocolli d intesa e convenzioni con Anci, il Consiglio delle Autonomie, così come con la rete delle Associazioni di categoria dei comunicatori pubblici e degli addetti agli uffici stampa. Sarà poi indispensabile proseguire nello sforzo di adeguamento e costante aggiornamento del sito del Corecom per ospitare le nuove funzioni sopra esposte ed attivare canali di comunicazione con i referenti sul territorio e con i cittadini. A tale scopo ci si propone un potenziamento della pagina relativa alle politiche dell Unione Europea, anche attraverso, oltre la pubblicazione di bandi per la presentazione di progetti nel campo della comunicazione (con spiegazioni divulgative), la produzione di una Newsletter mensile di informazione specifica e puntuale. 20

21 Risorse finanziarie assegnate al Corecom per l anno 2005 dal bilancio di previsione del Consiglio regionale Si riportano di seguito le risorse finanziarie stanziate nel bilancio di previsione del Consiglio regionale per l anno 2005 sul capitolo destinato al funzionamento del Comitato regionale per le comunicazioni (capitolo 5200), con la specifica delle attribuzioni ai relativi articoli: art Spese per l indennità di funzione, il rimborso delle spese di viaggio e di trattamento economico di missione del Presidente e dei componenti il Comitato art Spese per l attuazione del piano di attività e per la gestione delle deleghe dell Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Art. 30 L.R n. 22) art Spese per studi, ricerche e il conferimento incarichi art Spese per piccola rappresentanza TOTALE RISORSE * * Escluso il finanziamento per la gestione delle deleghe, che sarà assegnato dall'autorità, previsto nell ammontare di per il

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